Ecuador-Italia

Domenica 24 marzo alle ore 21:00, presso la Red Bull Arena di New York, l’Italia affronterà per la terza volta nella sua storia l’Ecuador. Nei due precedenti, successo degli azzurri (2-0 con doppietta di Vieri) nella fase finale del Mondiale di Giappone e Corea 2002, e pareggio (1-1, gol di Toni) nell’amichevole del 2005 a New York. La nazionale Tricolor ha partecipato 4 volte ai Mondiali di calcio (2002, 2006, 2014 e 2022), ottenendo come miglior piazzamento gli ottavi di finale nella seconda partecipazione, quella del 2006. Al momento, l’Ecuador ha 8 punti nel girone di qualificazione ai Mondiali del 2026 per via di una penalizzazione di 3 punti: lo score è stato fin qui di 3 vittorie e 2 pareggi. Insomma, sarà un test probante per l’Italia, con il ct dell’Ecuador, lo spagnolo Felix Sanchez Bas, che predilige un modulo 4-2-3-1 con Caicedo del Chelsea a rappresentare una delle stelle del centrocampo.

I convocati di Spalletti per la tournée americana
Dopo il raduno a Coverciano, sono partiti per gli USA con il CT Luciano Spalletti 28 calciatori. Il commissario tecnico della nazionale italiana ha però dovuto effettuare una correzione in corsa, rimandando a casa Francesco Acerbi e chiamando al suo posto Gianluca Mancini. Il difensore dell’Inter dovrà chiarire la sua posizione in merito alle accuse di insulti razzisti che avrebbe rivolto al difensore del Napoli Juan Jesus durante la gara di domenica scorsa giocata a San Siro. Di seguito l’elenco completo dei convocati:

PORTIERI: Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham);

DIFENSORI: Gianluca Mancini (Roma), Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Giorgio Scalvini (Atalanta), Destiny Udogie (Tottenham);

CENTROCAMPISTI: Nicolò Barella (Inter), Giacomo Bonaventura (Fiorentina), Michael Folorunsho (Verona) Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Manuel Locatelli (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma);

ATTACCANTI: Federico Chiesa (Juventus), Lorenzo Lucca (Udinese), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Aston Villa).

Perché non ha utilizzato Dimarco e Darmian che giocano con questo sistema di gioco? E' una delle domande poste in conferenza stampa a Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale che al termine di Venezuela-Italia 1-2 ha risposto così: "Ma infatti li faremo giocare, nella prossima li vedrà giocare. Nella prossima ci saranno Darmian e Dimarco, ci sarà Bastoni. La prossima volta".

Il Genoa esalta Mateo Retegui. All'indomani della vittoria dell'Italia nel test amichevole contro il Venezuela grazie alla doppietta del centravanti ex Tigre, la società rossoblù ha esaltato la prestazione del suo bomber ricordando che era dal 1928 che un calciatore del Genoa - nello specifico Virgilio Felice Levratto - non segnava una doppietta con la casacca dell'Italia. L'ultimo calciatore rossoblù ad andare a segno con la maglia dell'Italia è stato l'attuale allenatore del Genoa, ovvero mister Alberto Gilardino.

Esordio in Nazionale rinviato per Lorenzo Lucca. L'attaccante dell'Udinese deve fare i conti con un risentimento muscolare al flessore della coscia destra e quasi sicuramente domani non sarà a disposizione di Luciano Spalletti per la seconda delle due amichevoli della tournée statunitense dell'Italia.

Debutto rimandato
Molto, molto sfortunato l'ex Ajax che nel test contro l'Ecuador, dopo la panchina di giovedì con il Venezuela, sembrava il favorito per una maglia da titolare al centro dell'attacco. A scriverlo è Gazzetta.it, secondo cui è rimandato l'appuntamento con la storia, col debutto nella Nazionale dei grandi.

"Credo che sarà un altro buon test per noi sul discorso mentale. C'è da migliorare ma siamo sulla strada giusta perché alla fine sono tutti bravi ragazzi che vogliono solo il bene della squadra". Queste le parole di Jorginho, centrocampista della Nazionale, in vista della sfida contro l'Ecuador di domani. Una gara dove ci saranno parecchi cambi nella formazione titolare, come già anticipato dal tecnico Luciano Spalletti rispetto alla sfida con il Venezuela. Un'altra gara per capire quali possono essere le scelte in vista dell'Europeo in Germania. Probabile, quindi, un utilizzo dell'italobrasiliano sin dal primo minuto.

Italia – Ecuador chiude la tournée americana degli azzurri, domenica 24 Marzo alle 21.00 alla Red Bull Arena di Harrison, in New Jersey, negli USA.

Dopo la vittoria sofferta per 2-1 sul Venezuela, il secondo ed ultimo test amichevole degli uomini di Spalletti è una sorta di rodaggio finale, per poi scendere di nuovo in campo a giugno per la fase a gironi di Euro 2024, quando il risultato avrà un peso enorme nell’economia del cammino dei Campioni d’Europa in carica.

Attenzione alla Tricolor che ha ben impressionato nell’ultimo Mondiale e che nelle qualificazioni per il prossimo si sta mettendo in luce, grazie anche alla crescita di tutto il movimento calcistico e con diversi elementi che si sono affermati nei top campionati europei. Un solo ko nelle ultime 10 gare per la selezione del CT iberico Félix Sánchez Bas


Italia – Ecuador: i precedenti
Sono due i precedenti tra Italia-Ecuador. Il primo ben 22 anni fa, quando nella prima giornata della fase a gironi del Mondiale Giappone/Corea del 2022, l’allora selezione del CT Giovanni Trapattoni vinse 2-0 sui sudamericani, grazie alla doppietta di Bobo Vieri. Tre anni dopo, il secondo match, ma questa volta in gara amichevole a New York: 1-1.

Italia che non ha un feeling particolare contro le formazioni del Sud America considerando che ha vinto appena due degli ultimi 14 incroci contro quelle nazionali, incluso il 2-1 rifilato giovedì al Venezuela.


Le Statistiche
Italia che guarda con fiducia al prossimo campionato europeo, in programma tra giugno e luglio in Germania. Spalletti in poco tempo ha scelto l’ossatura principale degli azzurri e salvo qualche ribaltone dell’ultimo momento, la lista principale di giocatori che prenderanno parte a Euro 2024 è pronta.

Momento positivo, almeno sotto il profilo dei risultati per Donnarumma e compagni che sono imbattuti da 270 minuti di fila e hanno perso complessivamente appena due delle ultime 10 gare; sei successi e due pareggi completano il quadro. Un cambio di rotta importante, visto che nelle precedenti 10 sfide sono stati quattro i Ko.
Tricolor che resta un avversario scomodo per tutti, come dimostrano le sei partite di fila dove non perde e con un solo Ko patito nelle ultime 10, contro l’Argentina di Messi. Ben sette i successi, con appena due pareggi a completare il quadro. In questi 900 minuti, i sudamericano hanno 13 reti, con cinque al passivo.

Il CT spagnolo Félix Sánchez Bas è la mente dell’armata gialla che in Sud America sta cogliendo risultati importanti: nel girone di qualificazione al prossimo mondiale, Caceido e soci hanno raccolto 8 punti, ma va ricordato che partivano da un -3 di penalizzazione. Dopo il Ko nella prima giornata in Argentina, “La Banana Mecánica” ha messo assieme cinque risultati utili consecutivi e guarda con fiducia alla prossima Coppa America.

Luciano Spalletti si aspetta un approccio diverso dai suoi giocatori questa sera rispetto a quanto visto con il Venezuela a Fort Lauderdale giovedì scorso, quando il CT parlò di superficialità e di leggerezza. Atteggiamenti da lasciare fuori oggi alla Red Bull Arena contro l'Ecuador, squadra scorbutica e complicata che somma garra sudamericana e qualità del calcio europeo. Per questo il commissario tecnico parla di squadra "rapida e tecnica" e definisce il "test importante" a conferma della bontà della scelta di venire negli Stati Uniti per una tournée non agevole per spostamenti e ritmi, ma fruttuosa. Sia per il clima di entusiasmo travolgente fra la comunità italo-americana, sia per le caratteristiche delle squadre affrontati, scrive La Stampa nelle sue pagine sportive.



Spalletti non posa lo sguardo troppo lontano, un passo per volta è necessario e indispensabile anche per valutare i nuovi ingressi nella rosa. Che siano pronti subito lo dice non solo la partita, ma pure il contesto, gli allenamenti l’inserimento in gruppo. Venerdì sera una decina di giocatori ha avuto il via libera per fare una passeggiata a Manhattan, alle 23:30 erano in hotel. Stasera a guidare l'attacco sarà Raspadori (Lucca è indisponibile) anche se Retegui uno scampolo di partita lo vivrà.

Spalletti non uscirà dal 3-4-2-1, pur ribadendo che la querelle su numeri e schemi è più esercizio intellettuale che reale e che gli schemi non sono solidi e che bisogna essere in grado di variare nel corso della partita.

Sarà un'Italia tutta nuova quella che questa sera (fischio d'inizio alle ore 21:00 nostrane) affronterà in amichevole l'Ecuador, seconda tappa della mini tournée in terra statunitense che ha visto alla prima la stentata vittoria nei confronti del Venezuela.

Avanti con la strada degli esperimenti, anche se contro il Venezuela il 3-4-2-1 proposto da Spalletti non ha dato le risposta che il ct cercava. Tutt'altro. La squadra per la prima volta col nuovo modulo è apparsa spaesata, soprattutto nel primo tempo, e vittima di troppi errori figli della disattenzione. Al Chase Stadium la nostra Nazionale ha fornito risposte molto più convincenti nell'ultimo quarto d'ora col ritorno al 4-3-3, ma l'idea del ct è quella di non alzare subito bandiera bianca. Di costruirsi un'alternativa tattica credibile e, di conseguenza, di riprovarci cambiando gli interpreti.



Così pare voler fare anche questa sera, con due azzurri pronti a fare la loro prima presenza in Nazionale. In porta Vicario, sulla fascia destra quel Bellanova che dopo essersi preso di forza i cuori dei tifosi granata spera di convincere Spalletti a puntare (anche) su di lui in vista dell'Europeo. Fuori dai giochi invece Lucca: il possente centravanti deve alzare bandiera bianca per un infortunio, anche se non sembra essere nulla di troppo grave.

Italia (3-4-2-1): il probabile undici contro l'Ecuador
Vicario; Darmian, Mancini, Bastoni; Bellanova, Barella, Jorginho, Dimarco; Pellegrini, Zaniolo, Pellegrini; Raspadori.

Di seguito le formazioni ufficiali di Ecuador-Italia, test amichevole che andrà in scena questa sera alla Red Bull Arena di Harrison a partire dalle 21.00 ora italiana. Rispetto alla sfida contro il Venezuela, il commissario tecnico Luciano Spalletti ne cambia undici su undici. In attacco, a supporto di Raspadori, ci sono Pellegrini e Zaniolo, con quest'ultimo preferito a Zaccagni.

Ecuador (3-4-3) - Burrai; Torres, Pacho, Hincapié; Preciado, M.Caicedo, Alan Franco, Estupiñán; Plata, Minda, Sarmiento. A disposizione: Galindez, Dominguez, Arboleda, Cifuentes, Gruezo, Yeboah, Hurtado, Chala, Mena, Paez, Ortiz, J.Caicedo, Realpe, Ordonez, Obando. Commissario tecnico: Felix Sanchez.

Italia (3-4-2-1) - Vicario; Darmian, Mancini, Bastoni; Bellanova, Barella, Jorginho, Dimarco; Pellegrini, Zaniolo; Raspadori. A disposizione: Donnarumma, Carnesecchi, Di Lorenzo, Buongiorno, Scalvini, Cambiaso, Locatelli, Bonaventura, Frattesi, Zaccagni, Orsolini, Chiesa, Retegui. Commissario tecnico: Luciano Spalletti.

L'Italia passa subito in vantaggio dopo poco più di due minuti. Calcio di punizione eseguito da Dimarco, pallone respinto dalla barriera e conclusione dal limite dell'area di Lorenzo Pellegrini che con una sassata dal limite dell'area batte l'esordiente Burrai.

L'Italia è in vantaggio 1-0 al termine del primo tempo del secondo e ultimo test amichevole negli States. Contro l'Ecuador, la Nazionale di Luciano Spalletti ha chiuso una buona prima frazione con un risultato positivo grazie al gol realizzato dopo due minuti e dieci secondi da Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma che con una sassata dal limite dell'area - dopo una punizione di Dimarco respinta dalla barriera - ha confermato il suo ottimo momento di forma non lasciando scampo a Burrai.
Tutt'altro inizio rispetto a giovedì sera quando dopo una manciata di secondi abbiamo concesso un rigore al Venezuela. Quest'oggi con un undici tutto nuovo rispetto a tre giorni fa (ma con lo stesso modulo, il 3-4-2-1) la squadra ha iniziato a macinare gioco fin dai primi secondi. Sempre concentrata. Proprio come ha chiesto, ripetuto e ribadito più volte il commissario tecnico in questi giorni.


Il risultato poteva essere anche più rotondo perché al 16esimo Zaniolo - preferito a Zaccagni alle spalle di Raspadori - a tu per ti dinanzi al portiere ha centrato Burrai da due passi. Le occasioni non sono mancate nemmeno nella mezz'ora successiva e Spalletti dalla panchina più volte ha palesato cenni di soddisfazione per come gli azzurri hanno pressato gli avversari e aggredito il campo in transizione.

In un primo tempo positivo da evidenziare soprattutto la prestazione dell'esordiente Bellanova. Il laterale del Torino ha arato la fascia destra e fornito almeno tre assist interessanti, annullando al contempo il capitano dell'Ecuador Pervis Estupiñán. Dal canto suo la nazionale sudamericana ha provato a far valere la sua prestanza fisica, la sua garra, ma nei primi 45 minuti ha prodotto poco o nulla. L'Italia è meritamente in vantaggio al duplice fischio.

Nicolò Barella, questa sera Capitano dell'Italia e autore del secondo gol nella sfida vinta 2-0 contro l'Ecuador, ha rilasciato una intervista ai microfoni della 'Rai' al termine del match: "Mi ero lasciato un po' di energie per lo sprint finale. Nel secondo tempo abbiamo sofferto un po' troppo per quelle che sono le nostre qualità, ma la sofferenza mi ha aiutato per regalarmi quella gioia".



Com'è andata questa settimana con la difesa a tre?
"A prescindere dal modulo è un nuovo inizio, stiamo prendendo le misure e stiamo migliorando. Stiamo creando un bel gruppo con ragazzi che si vogliono aiutare a vicenda e questa è la cosa più bella. Senza quello non ci sarebbe nulla".

Luciano Spalletti, CT dell'Italia, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della RAI dopo la partita contro l'Ecuador:

Come giudica la prestazione?
"Siamo sempre stati squadra anche quando loro hanno preso più campo nel secondo tempo. Abbiamo difeso di più ma l'importante è essere squadra. All'inizio potevamo fare un altro gol ma la squadra si è comportata bene".


Un bilancio della tournée negli Stati Uniti?
"La tournée è stata ottima. Il bilancio è molto positivo. Abbiamo avuto a che fare con ragazzi serissimi. L'organizzazione è stata perfetta, c'erano spostamenti continui. Abbiamo fatto due buone partite".

Che avversarie avete incontrato?
"Tutte ormai sono squadre di livello dove bisogna riuscire a trovare di vincere la partita. Non c'è qualcosa che ti è concesso per superiorità. Non c'è qualcuno di superiore nel calcio. Abbiamo fatto due buone prestazioni, ci sono cose da mettere a posto però da partite così diventa facile delle analisi e tirare fuori cose positive".

Guglielmo Vicario, portiere dell'Italia, ha rilasciato un'intervista alla RAI poco dopo l'amichevole vinta contro l'Ecuador:

Come giudichi la tua prima partita in azzurro?

"Sicuramente raggiungo un traguardo che mi ero prefissato. Mi fa piacere averlo fatto vincendo e senza avendo subito gol. Abbiamo meritato la vittoria".


Forse abbiamo sofferto un po' troppo oggi?

"Siamo stati bravi a capire quando dovevamo soffrire un po' di più e ripartire, come abbiamo fatto in occasione del secondo gol. Sono fasi della partita, ci sta subire un po' ma è importante sempre sapere cosa fare".

Che obiettivo ha Vicario?

"Vicario si pone l'obiettivo di migliorarsi giorno dopo giorno, senza porsi limiti e senza fare voli pindarici. Cerco di vivere il presente e pretendere il massimo da me stesso".