Italia-Venezuela

Amichevole

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    ITALIA-VENEZUELA, DATA E ORARIO
    Italia-Venezuela, amichevole internazionale in preparazione a Euro 2024, si giocherà giovedì 21 marzo a Fort Lauderdale: calcio d'inizio alle 22:00 (ora italiana)

    ITALIA-VENEZUELA, I PRECEDENTI
    Primo confronto della storia tra Italia e Venezuela, che finora non si erano mai affrontate, anche perché, dall’esordio del 1938, la “Vinotinto” non ha mai preso parte a una Fase Finale del Mondiale. Un digiuno che potrebbe però presto interrompersi: la Nazionale Venezuelana è infatti al 4° posto (9 punti in 6 gare) del girone di qualificazione sudamericano al Mondiale 2026, dove si qualificheranno le prime 6 e non più come fino al 2022 le prime 4 in virtù dell’allargamento a 48 squadre. Due le vittorie conquistate con Paraguay e Cile, tre i pareggi, 1-1 in Brasile, poi con Ecuador e Perù, una sconfitta all’esordio in Colombia.

     
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    Venezuela – Italia è un match valido come prima amichevole della Nazionale in programma negli USA, con calcio d’inizio previsto alle ore 22.00 di giovedì 21 marzo al DRV PNK Stadium di Fort Lauderdale, Florida.

    Prima amichevole internazionale per l’Italia di Luciano Spalletti, organizzata dalla Federazione in previsione dei prossimi Mondiali del 2026 e per testare un’avversaria sudamericana a distanza di quasi 2 anni dal match malamente perso con l’Argentina. Gli Azzurri sono in cerca di una costanza nei risultati, visto che negli ultimi 10 incontri hanno ottenuto 3 sconfitte, 2 pareggi e 5 vittorie. Ma si tratterà soprattutto di un’occasione per valutare alcune novità in un momento importante per il campionato e per le coppe europee. Dall’altra parte il Venezuela, vincente in una sola delle ultime 5 partite giocate ma comunque piuttosto chiuso e attento in difesa. In 15 partite solo Panama, a settembre 2022, è riuscito a segnare più di un goal, mentre Brasile e Colombia si sono fermati alla singola marcatura.



    I precedenti tra Venezuela e Italia
    Primo confronto tra le due nazionali, con il Venezuela che a oggi non è mai riuscito a qualificarsi per la fase finale dei Mondiali. Gli Azzurri hanno giocato 52 incontri contro formazioni del Sudamerica, con un bilancio complessivo di 18 vittorie, 16 pareggi e 18 sconfitte. La più recente è relativa al trofeo messo in palio nel 2022 tra l’Argentina, vincitrice della Coppa America, e l’Italia titolare del titolo Europeo.

    Un match chiuso nettamente a favore dell’Argentina con un rotondo 0-3. Il Venezuela non affronta invece una nazionale europea del settembre 2022, in occasione della sconfitta per 1-0 rimediata contro l’Islanda.

    L’Under è il grande protagonista delle partite del Venezuela con un 4 su 5 che sale addirittura a 9 risultati su 10 incontri. Sono invece solo 3 i goal contro 7 no goal. Decisamente più vivaci le partite degli Azzurri, con 7 Over e 7 goal in 10 partite.

     
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    Libri, regole, studi scientifici, anche divieti se necessario, come quello appena annunciato della playstation e di altri dispositivi video dopo la mezzanotte nel ritiro azzurro. Pretende questo il ct dell'Italia Luciano Spalletti, per provare a ricostruire un gruppo all’altezza del ruolo di campioni d’Europa in carica. Emblematiche alcune sue dichiarazioni in questo senso: "Perché per me i calciatori sono creature speciali, ma da loro voglio risposte speciali".


    Come sottolinea il Corriere della Sera, il ct azzurro non vuole che ricapitino episodi come quello di qualche mese fa. Tre-quattro giocatori, prima della sfida fondamentale di novembre contro l’Ucraina, hanno infatti giocato alla playstation fino a notte inoltrata. "Sarebbe stata la stessa cosa se avesse visto una fiction: è una dipendenza e dormire fa bene, lo dicono i dottori", ha sottolineato l'ex allenatore del Napoli.

    Fin da subito Spalletti ha dovuto martellare sulla questione dell’atteggiamento e dell’attaccamento alla Nazionale e alla lunga tradizione gloriosa del nostro calcio, a costo anche di apparire stucchevole. Significa che non tutti potrebbero aver chiara la faccenda all’interno del gruppo, come dimostrano certi riferimenti espliciti: "Non si viene ridacchiando o a camminare con le cuffie come ebeti". La speranza è che il gruppo faccia proprie le regole del ct senza crisi di rigetto e che affronti al meglio gli Europei.

     
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    Mateo Retegui, attaccante del Genoa e dell'Italia, è stato intervistato da CBS Sports direttamente dal ritiro azzurro in Florida:

    "La chiamata di Mancini è stata una meravigliosa sorpresa per me. Un momento unico che mi ha sorpreso perché non potevo crederci, ora sono felice e orgoglioso di rappresentare questo Paese. Farò di tutto per continuare a vestire la maglia azzurra. So che è difficile, e se non mi arriverà la convocazione farò il tifo per i miei compagni di squadra"."



    Retegui ripensa ancora alla prima convocazione azzurra con il sorriso sulle labbra e sembra pienamente consapevole che quella chiamata sia stato un momento chiave per la sua carriera fino ad ora. "Avevo appena finito di allenarmi con il Tigre, sono uscito e mio padre mi ha chiamato per comunicarmi la notizia. È stata una sorpresa incredibile. Dopo il gol segnato contro l'Inghilterra la mia carriera è cambiata molto. Mi alleno fin da bambino per vivere questa esperienza, per giocare a calcio in Europa e con gli Azzurri. Oggi lo faccio e sono felice di godermi questo momento, ma voglio di più. Sono appena all'inizio".

    Luciano Spalletti, subentrato a Mancini in Nazionale, ha chiamato Retegui in vista delle prossime amichevoli dell'Italia contro Venezuela ed Ecuador che si disputeranno negli Stati Uniti: "Devo essere grato sia a Mancini che a Spalletti, come mi chiamò al suo arrivo . Spalletti l'ho visto poco, ma mi piace per la sua personalità e in questi giorni insieme ci conosceremo di più".

     
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    Gianluigi Donnarumma, portiere dell'Italia, ha parlato ai microfoni di Sky direttamente dal ritiro azzurro in Florida. Domani la prima amichevole con il Venezuela, domenica la gara con l'Ecuador: "


    Dobbiamo preparare l'Europeo in maniera seria, tutte le partite sono importanti. Prendere seriamente queste partite ci farà arrivare all'Europeo pronti, sono due partite importanti da preparare bene. Qualsiasi modulo adotteremo, decide il mister, ci faremo trovare pronti. Se ci sarà bisogno possiamo giocare a tre, altrimenti giochiamo a quattro.

    Giocare con i piedi è fondamentale per il gioco di oggi, prepariamo ogni gara nel modo giusto per avere equilibrio e una maggiore possibilità di fare male all'avversario".

     
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    Nella serata di giovedì ci sarà la prima gara dell'Italia nella sua tournée americana, con gli azzurri che affronteranno Venezuela a Miami (le probabili formazioni), a casa di Messi. Nel gruppo dei 27 giocatori portati da Spalletti c'è qualche novità, vedi Folorunsho, e lo stesso ct ha spiegato di voler fare qualcosa di diverso in queste due gare tra Venezuela e Ecuador: “Avevamo poco tempo a disposizione e rimanevamo su un certo sistema mentre ora, avendo questo spazio per due amichevoli, si può provare qualcosa di altro”. Ci sarà un'epocale cambio di modulo? Poi un commento sull'incontro con Sinner dopo la sua visita al ritiro di Miami e, ovviamente, un saluto e omaggio al dirigente della Fiorentina Joe Barone recentemente scomparso.

    DOBBIAMO FARE QUALCOSA DI MODERNO, PROVARE ALTRO
    Ormai c'è questa apertura a essere calciatori e squadre che sanno interpretare più moduli e sistemi di gioco. Per questo dobbiamo fare qualcosa di moderno. Prima avevamo poco tempo a disposizione e rimanevamo su un certo sistema mentre ora, avendo questo spazio per due amichevoli, si può provare qualcosa di altro. Io sto dedicando alla Nazionale tutto l'impegno e il tempo possibile, poi saranno i risultati a fare la differenza. La scelta di giocare contro queste avversarie è una scelta di crescita, anche perché troveremo avversarie che ci metteranno a dura prova. Saremo attenti a queste amichevoli, agli allenamenti e alle partite delle squadre di club, vedremo qualcuno di nuovo. Avendo il bisogno di creare sempre roba più forte, si vanno a fare queste prove e poi ci si portano via i risultati

     
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    In vista dell'Europeo, l'Italia di Spalletti cerca certezze ma soprattutto gol. Come sottolinea il Corriere della Sera, questa sera alle 22 contro il Venezuela gli azzurri sperano di trovare equilibrio, continuità, fiducia, un sistema alternativo al 4-3-3 e soprattutto un uomo che trovi confidenza con le porte avversarie.



    Se Mancini non ha mai risolto il ballottaggio tra Immobile e Belotti, la situazione per Spalletti è diversa. Il centravanti laziale si è smarrito e Scamacca non ha dato risposte confortanti, né in campo né fuori, e ha poco tempo per rimettersi in riga. Così la Florida diventa una ghiotta opportunità per Mateo Retegui, l’argentino che sino ad ora il ct ha usato con il contagocce. L'attaccante del Genoa sarà supportato da due incursori, probabilmente Chiesa e Frattesi, nel 3-4-2-1 che Spalletti proverà per la prima volta e che in fase di attacco si trasformerà in 3-2-4-1.

     
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    Andrà in scena questa sera alle 22.00 ora italiana a Fort Lauderdale, in Florida, la prima amichevole negli States dell'Italia di Luciano Spalletti. "Vogliamo provare qualcosa di diverso", ha dichiarato il commissario tecnico che questa sera - per la prima volta nella sua gestione - varerà la difesa a tre con Di Lorenzo, Buongiorno e Bastoni a protezioni di Donnarumma.

    A centrocampo gli esterni saranno Cambiaso e Udogie, con Jorginho e Locatelli in cabina di regia. Due mezze punte con caratteristiche diverse alle spalle di Mateo Retegui, centravanti scelto per questa prima amichevole: si tratta di Frattesi e Chiesa.
    Italia, il probabile undici (3-4-2-1) - Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Cambiaso, Jorginho, Locatelli, Udogie; Frattesi, Chiesa; Retegui.

     
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    "Ormai c'è questa apertura nell'andare a essere squadre o calciatori che sanno interpretare più moduli nella stessa partita. Prima avevamo poco tempo e ci siamo focalizzati solo su un sistema, anche quando abbiamo perso ho dichiarato di voler restare lì dentro, di non cambiare niente, perché c'era da mettere a fuoco una cosa. Ora avendo questo spazio per due amichevoli bisogna andare a fare anche qualcosa d'altro, qualche prova". Così Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale, nell'intervista al sito ufficiale della Federazione ha annunciato un cambio tattico per la sfida contro il Venezuela, prima delle due amichevoli che l'Italia questa settimana disputerà negli States.

    Quanto queste amichevoli e gli ultimi due mesi di campionato incideranno sulle scelte su chi portare all'Europeo?
    "Noi saremo attenti e presenti dentro gli allenamenti delle squadre, dentro gli incontri di campionato. Ci porteremo dietro cosa succederà in termini di comportamento in queste due amichevoli e abbiamo da vedere qualcuno di nuovo. C'è sempre possibilità di inserirsi. Anzi, essendo l'Italia e avendo il bisogno di dover creare roba sempre più forte e nuova è chiaro che si vanno a fare queste prove e poi ci si porta via il risultato di queste prove".




    Sarà osservato un minuto di silenzio per Joe Barone prima del fischio d'inizio
    "Noi come gruppo Nazionale siamo tutti vicini alla famiglia di Barone e a quella di Commisso. Sappiamo che valore perdiamo per il nostro sport, per il calcio in particolare. Ha influenzato più il calcio lui in questi cinque anni da AD della Fiorentina che tanti altri che sono da una vita nel calcio e non hanno fatto nulla rispetto a ciò che ha fatto lui perché poi il Viola Park è l'esempio di cosa voglia dire fare le cose da grande imprenditore".

    Italia, il probabile undici (3-4-2-1) - Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Cambiaso, Jorginho, Locatelli, Udogie; Frattesi, Chiesa; Retegui.

     
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    "Queste due amichevoli potranno dirci tanto, affrontiamo due squadre dure, sudamericane, allarghiamo il nostro bagaglio e bisogna prepararle bene e affrontarle al massimo. Anche se sono amichevoli, sono partite che giocandole bene ci faranno arrivare già pronti alle partite che contano". Parole e pensieri di Gianluigi Donnarumma, capitano della Nazionale che questa sera difenderà i pali dell'Italia nel test amichevole contro il Venezuela.

    Quanto orgoglio c'è nel riportare l'Italia negli Stati Uniti?
    "Tantissimo. La Nazionale ci teneva a venire qui perché ci sono venti milioni di italiani che ci sostengono. Fa piacere il loro affetto, lo dimostreremo cercando di farli divertire. Fa sempre piacere il loro affetto, speriamo ci saranno tanti italiani che ci sosterranno in queste due gare".


    Hai avuto un lungo colloquio con Sinner. Cosa vi siete detti?
    "Io lo conosco già da un po', è un mio caro amico e ci sentiamo sempre. E' un esempio per tutti, per tutto lo sport italiano. Siamo orgogliosi di quello che sta facendo e che sta dando all'Italia. Che la sua mentalità e la sua voglia di vincere sia un esempio anche per noi. Siamo molto orgogliosi di lui".

    Italia, il probabile undici (3-4-2-1) - Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Cambiaso, Jorginho, Locatelli, Udogie; Frattesi, Chiesa; Retegui.

     
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    Da quando Fernando Batista, nella Primavera 2023, ha preso la guida della nazionale venezuelana, la vinotinto ha aperto uno dei cicli più felici della sua storia. Da sempre fanalino di coda del calcio sudamericano, quella di Batista è squadra che col ct argentino di Buenos Aires ha perso una sola partita in dieci partite, in Colombia. Ha fermato il Brasile all'Arena Pantanal di Cuiabá, ha battuto 3-0 in casa il Cile.
    Squadra da non sottovalutare, quindi. Anche perché se da un lato l'Italia sfrutterà queste due partite per preparare al meglio l'Europeo, dall'altro il Venezuela avrà come compito quello di arrivare nel migliore dei modi alla Copa America che questa estate si disputerà negli Stati Uniti.




    Già, ma con chi? Il rinato Salomon Rondon, ex centravanti di Zenit ed Everton oggi al Pachuca, guiderà l'attacco. Con Batista il Venezuela gioca col 4-3-3 o col 4-2-3-1 e tra qualche ora, alle spalle di Rondon, dovrebbero esserci Darwin Machís, Rómulo Otero e Jefferson Savarino. Machis è una vecchia conoscenza del calcio italiano: ora gioca nel Cadice, in Spagna, ma nella stagione 2018/19 ha vestito la maglia dell'Udinese.
    Altra vecchia conoscenza del calcio italiano è Tomas Rincon, capitano della vinotinto. Alla Sampdoria fino alla scorsa estate, dallo scorso agosto veste la maglia del Santos. E a proposito di ex Sampdoria: non è in nel probabile undici ma è una possibilità a gara in corso l'interessante Telasco Segovia, calciatore classe 2003 che lo scorso anno con la prima squadra blucerchiata ha solo esordito nell'ultimo turno col Napoli e poi è stato ceduto in estate, al Casa Pia.
    Guiderà la difesa l'unico venezuelano convocato che attualmente è ancora in Italia: Yordan Osorio, centrale del Parma. Mentre tra i pali spazio a Rafa Romo, portiere Universidad Católica entrato nella galassia Pozzo nel 2012 e quindi transitato anche per l'Udinese.

    Venezuela, il probabile undici (4-2-3-1) - Rafa Romo; Alexander González, Wilker Ángel, Yordan Osorio, Miguel Navarro; José Martínez, Tomás Rincón; Darwin Machís, Rómulo Otero, Jefferson Savarino e Salomón Rondón. Commissario tecnico: Fernando Batista.

     
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    Un anno fa di questi tempi Mateo Retegui era per tutti il nome nuovo piombato dall'Argentina per il calcio italiano. L'apertura di Roberto Mancini al mondo degli oriundi produsse come principale risultato il bomber di San Fernando in possesso di passaporto italiano grazie a suo nonno. A Coverciano a seguire i suoi primi passi tricolori c'era Carlos Retegui, allenatore ed ex giocatore di hockey su prato. Al suo fianco un uomo di fiducia, un procuratore con cui trovargli squadra per l'estate successiva.

    La chiamata di Mancini fu la grande occasione di Retegui per mettersi in mostra. Ma il successo di quella convocazione è da additare al centravanti allora di proprietà del Tigre: andò a segno sia al Maradona contro l'Inghilterra che a Malta, due gol in due partite e tanti titoli a nove colonne. Utili per approdare in Serie A qualche mese più tardi.
    A Malta l'entourage di Retegui incontrò Baccin, vice-direttore sportivo dell'Inter. Ma alla fine fu il Genoa, con un investimento da circa 15 milioni di euro, a farlo suo in estate. Marco Ottolini, direttore sportivo rossoblù, martedì proprio ai nostri microfoni ha spiegato così quella scelta: "E' un attaccante completo, che vede la porta e si muove molto bene negli ultimi metri. Non è un profilo facile da trovare sul mercato e per questo la scorsa estate abbiamo fatto un investimento notevole, nonostante il nostro status di neopromossa. Mateo deve ancora fare dei passi, può e deve migliorare. Ma ha delle qualità tali che possono permettergli di essere il centravanti della Nazionale".




    Ma la Nazionale dopo l'exploit di un anno fa l'ha un po' accantonato. A giugno giocò una partita, con Spalletti è stato convocato solo una volta per giocare pochi minuti a San Siro contro l'Ucraina. Poi più nulla, soprattutto a causa di qualche problema fisico che ha contraddistinto il suo autunno.
    Oggi Retegui è di nuovo al 100% e Spalletti l'ha chiamato nonostante un campionato fin qui da 6 gol. Pochi, troppo pochi per un calciatore che ha il suo fiuto del gol, per un calciatore che nell'area avversaria sa vedere la porta da qualsiasi posizione. Tra i giocatori a disposizione di Spalletti è forse il miglior giocatore con questo fondamentale e per questo motivo tra qualche ora verrà messo alla prova nel nuovo 3-4-2-1 che varerà il commissario tecnico. Sarà un'occasione preziosissima perché da questi 90 minuti passerà tanto dell'eventuale convocazione di Retegui, centravanti che un anno fa - di questi tempi - si affacciava per la prima volta in Italia. E un anno dopo sa di non poter fallire una gigantesca occasione.

    Italia, il probabile undici (3-4-2-1) - Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Cambiaso, Jorginho, Locatelli, Udogie; Frattesi, Chiesa; Retegui.

     
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    Sono state diramate le formazioni ufficiali di Venezuela-Italia, test amichevole con fischio d'inizio ore 22.00 che andrà in scena al al Chase Stadium di Fort Lauderdale, in Florida. Confermato il cambio modulo per gli azzurri con Scalvini preferito a Bastoni nella difesa a tre composta anche da Di Lorenzo e Buongiorno. A centrocampo solo panchina per Jorginho: con Locatelli c'è Bonaventura in mezzo al campo, mentre sulle fasce Cambiaso e Udogie. Frattesi e Chiesa i due trequartisti alle spalle di Retegui.

    Venezuela (4-3-3) - Romo; Ferraresi, Osorio, Angel, Navarro; Aramburu, Martinez, Casseres; Savarino, Rondon, Machis. A disposizione: Graterol, Contreras, Pereira, Makoun, Rincon, Cordova, Otero, Murillo, Rivas, Cadiz, Gonzalez, Segovia, Castillo, Zauner, Andrade. Commissario tecnico: Fernando Batista.

    Italia (3-4-2-1) - Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Scalvini; Cambiaso, Locatelli, Bonaventura, Udogie; Frattesi, Chiesa, Retegui. A disposizione: Carnesecchi, Meret, Vicario, Bastoni, Bellanova, Darmian, Dimarco, Mancini, Barella, Folorunsho, Jorginho, Pellegrini, Lucca, Orsolini, Raspadori, Zaccagni, Zaniolo. Commissario tecnico: Luciano Spalletti.

     
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    Gigio Donnarumma ha tenuto subito in piedi l'Italia, nell'amichevole odierna contro il Venezuela a Fort Lauderdale, in Florida. Dopo 3 minuti di gioco il portiere del PSG ha infatti neutralizzato il calcio di rigore di Salomon Rondon, mantenendo così il risultato sullo 0-0.



    Per il portiere ex Milan si tratta di una sorta di prima volta, visto che mai prima aveva neutralizzato un tiro dagli undici metri degli avversari nell'arco dei tempi regolamentari. In passato infatti Donnarumma aveva fronteggiato 5 rigoristi avversari nei 90 minuti, tutti usciti vincenti dal duello.

    Discorso ovviamente diverso se allarghiamo il discorso alla lotteria dei calci di rigore dopo i tempi supplementari: lì Donnarumma si è dimostrato uno specialista che ha guidato l'Italia al successo dell'Europeo, quando parò due penalty alla Spagna e addirittura 3 all'Inghilterra.

     
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    L'Italia è sull'1-1 al termine del primo tempo della sfida contro il Venezuela. Una Nazionale in difficoltà per buona parte della prima frazione ha trovato lo 0-1 al 40esimo con il terzo gol con la maglia azzurra di Mateo Retegui, ma poi è stata raggiunta una manciata di minuti più tardi da Machis che ha sfruttato un clamoroso errore di Bonaventura e ha battuto Donnarumma.

    Il calcio posizionale di Luciano Spalletti in questo primo tempo è apparso più un caos disorganizzato. Per la prima volta, la Nazionale di Spalletti ha giocato con la difesa a tre: in attacco Chiesa è partito dalla sinistra a supporto di Retegui mentre Frattesi ha provato ad agire da trequartista, ma fino a questo momento con scarso successo.
    Se c'era una squadra che meritava di chiudere in vantaggio la prima frazione quella era la vinotinto e non solo per il rigore fallito dopo una manciata di secondi. Il Venezuela di Batista ha mostrato fino a questo momento idee più chiare: si difende facendo grande densità in mezzo al campo e poi riparte in velocità sfruttando la velocità di Machis e Aramburu. Proprio quest'ultimo, con una palla recuperata dopo circa 100 secondi, ha propiziato il rigore causato da un fallo di Buongjorno su Rondon. Il centravanti del Pachuca è stato scaltro nel guadagnarsi il penalty, ma non altrettanto bravo nel trasformarlo. E ancor peggio ha fatto Savarino che, sul successivo tap-in, non ha centrato la porta da posizione favorevolissima.



    L'Italia ha controllato il pallone per buona parte della prima frazione, ma la faccia perplessa di Spalletti ha più volte evidenziato che la fase di costruzione non è stata fatta nel modo giusto. Al 20esimo Rondon in spaccata ha nuovamente sfiorato il vantaggio su un cross di Machis, l'ultima grande occasione fallita prima degli episodi che hanno deciso la prima frazione. Nei cinque minuti finali due errori clamorosi in fase di disimpegno hanno favorito in una manciata di secondi i gol di Retegui e Machis. Al 45esimo è 1-1.

     
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