Italia-Ucraina

4°Partita Qualificazione Euro 2024

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    Gli inglesi sono al sicuro con i loro 13 punti in 5 partite. Gli ucraini occupano il secondo posto nel girone C con 7 in 4 gare, l'Italia insegue con 4 ma una partita in meno rispetto ai rivali che affronteranno martedì a San Siro. A quota 4, ma con 4 gare giocate, c'è pure la Macedonia. Solo Malta è tagliata fuori, ancora al palo dopo 4 match disputati. Per gli Azzurri sarà quasi obbligatorio portare a casa i tre punti al Meazza con l'Ucraina, coi quali chiuderanno poi il girone il 20 novembre in casa loro (ovviamente per via della guerra sempre in Polonia). Nel mezzo le sfida interne con Malta e Macedonia (dove è lecito aspettarsi 6 punti) e la difficile trasferta inglese. Si qualificano direttamente all'Europeo tedesco le prime due del girone. L'Ucraina affronterà la Macedonia in casa, andrà a Malta prima di terminare con gli Azzurri in quello che potrebbe essere un drammatico scontro diretto per staccare il biglietto per la Germania.


    Nel malaugurato caso in cui l'Italia non dovesse qualificarsi, avrebbe in ogni caso il salvagente dei playoff, anche se non dovesse finire tra le terze classificate, in quanto tra le quattro finaliste dell'ultima Nations League. Saranno 12 le nazionali a disputare i ripescaggi, con la stessa formula dell'ultimo, quello che ha qualificato al Mondiale, ovvero 3 raggruppamenti con semifinali e finale per gli ultimi tre posti a disposizione. Delle forche caudine che abbiamo già tentato di attraversare senza successo mesi fa e che sarebbe meglio evitare.

     
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    L'Italia che ieri sera a Skopje contro la Nord Macedonia non è andata oltre l'1-1 ha ulteriormente complicato il suo cammino verso Euro 2024. Dopo tre giornate la Nazionale è a quota quattro punti figli di una sola vittoria contro il fanalino di coda Malta, del pareggio di ieri e della sconfitta rimediata a Napoli contro l'Inghilterra. L'Italia in questo momento è terza nel Gruppo C, insieme alla Nord Macedonia e a -3 dall'Ucraina seconda.

    Proprio l'Ucraina sarà l'avversaria degli azzurri tra due giorni a San Siro per una sfida già decisiva per il nuovo commissario tecnico Luciano Spalletti. Vincere, infatti, vorrebbe dire agguantare il secondo posto e mettersi in una posizione di forza in caso di arrivo a pari punti a 90 minuti dalla fine, quando la sfida contro l'Ucraina sarà quasi certamente decisiva per la qualificazione all'Europeo.

    Questa la classifica del Gruppo C
    Inghilterra 13 punti (5 partite)
    Ucraina 7 punti (4)
    Italia 4 punti (3)
    Nord Macedonia 4 (4)
    Malta 0 (4)

    Questo il calendario dell'Italia
    12 settembre - Italia-Ucraina
    14 ottobre - Italia-Malta
    17 ottobre - Inghilterra-Italia
    17 novembre - Italia-Macedonia del Nord
    20 novembre - Ucraina-Italia



    Questo il calendario dell'Ucraina
    12 settembre - Italia-Ucraina
    14 ottobre - Ucraina-Macedonia del Nord
    17 ottobre - Malta-Ucraina
    20 novembre - Ucraina-Italia

    Nel caso di arrivo a pari punti questi i primi tre criteri per l'assegnazione della seconda posizione
    1) maggior numero di punti negli scontri diretti (classifica avulsa);
    2) miglior differenza reti negli scontri diretti (classifica avulsa);
    3) maggior numero di reti segnate negli scontri diretti (classifica avulsa).

    Vincere a San Siro martedì sera sarà quindi importantissimo. Ma cosa succederebbe se l'Italia concludesse il girone al terzo o addirittura al quarto posto? La Nazionale a quel punto si ritroverebbe impegnata nei play-off di marzo. In virtù della vittoria nel suo girone di Nations League, infatti, l'Italia è già certa di poter partecipare ai play-off qualora non riuscisse a staccare il pass per Germania 2024 col girone di qualificazione.

    I play-off di marzo qualificheranno le ultime tre squadre coinvolgendo dodici squadre e ad accedere automaticamente agli spareggi sono le quattro vincitrici di ogni girone delle leghe A, B e C della Nations League 2022-2023. L'Italia, che ha vinto il suo girone di Nations League, ha così questa ancora di salvataggio. Saranno tre gironi da quattro squadre, con partita secca in semifinale il 21 marzo 2024 e poi eventualmente la finale tre giorni dopo.

     
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    Sarà lo spagnolo Alejandro Hernandez a dirigere martedì sera a San Siro la sfida tra Italia e Ucraina, gara valida per le qualificazioni a Euro 2024. José Naranjo e Diego Sanchez Rojo i suoi assistenti, mentre il quarto uomo sarà Alejandro Muniz Ruiz. Al VAR Carlos del Cerro Grande, Guillermo Cuadra il suo assistente.


    Questa la classifica del gruppo C dopo le gare di ieri

    Inghilterra 13 punti (5 partite)
    Ucraina 7 punti (4)
    Italia 4 punti (3)
    Nord Macedonia 4 (4)
    Malta 0 (4)

     
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    Nuovi calciatori nel gruppo Azzurro già nelle prossime ore? E' una possibilità. Lo riporta 'Sky': viste le difficoltà palesate ieri sera dal reparto offensivo e le assenze di Chiesa e Pellegrini causa infortunio, il commissario tecnico Luciano Spalletti sta valutando la possibilità di inserire nel gruppo azzurro Domenico Berardi e Gianluca Scamacca.


    I due calciatori erano stati esclusi dalla lista dei convocati causa scarso o nullo minutaggio perché questa è stata diramata prima della terza giornata di campionato quando, entrambi, hanno realizzato una doppietta mostrando un ottimo stato di forma.
    Ma ora Spalletti potrebbe ripensarci. La lista dei convocati per il match di San Siro contro l'Ucraina deve essere consegnata all'UEFA domani sera e per questo motivo è tecnicamente possibile per il ct aggiungere nuovi calciatori in corso d'opera.

     
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    A seguito degli infortuni subìti ieri nel corso della gara Nord Macedonia-Italia, i calciatori Gianluca Mancini (affaticamento muscolare adduttori coscia destra) e Matteo Politano (risentimento muscolare tricipite surale destro) hanno lasciato il ritiro della Nazionale, per far rientro al proprio club e seguire le cure del caso. Il Ct Luciano Spalletti, considerata la diagnosi medica, ha deciso di rilasciare i calciatori ai club, nell’ambito di un costruttivo rapporto di reciproca collaborazione.


    In vista della gara degli Azzurri in programma martedì con l’Ucraina, valutate anche le precedenti rinunce a Pellegrini e Chiesa, il Ct ha convocato Riccardo Orsolini (Bologna), che raggiungerà nel pomeriggio il centro sportivo di Milanello, dove la Nazionale è in ritiro da ieri notte.

     
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    Il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ha deciso di convocare l'ala destra del Bologna Riccardo Orsolini per sostituire Matteo Politano, attaccante del Napoli che quest'oggi ha lasciato il ritiro della Nazionale a causa di un risentimento muscolare al tricipite surale destro. Il ct martedì sera affronterà l'Ucraina con 26 calciatori a disposizione dato che anche Gianluca Mancini, ieri uscito al 59esimo minuto causa infortunio, ha lasciato il ritiro per un affaticamento agli adduttori della coscia destra.


    Orsolini torna in Nazionale dopo quasi tre anni
    Scelta sorprendente quella di Spalletti, innanzitutto perché Orsolini che fin qui ha all'attivo due presenze con la maglia dell'Italia non veniva convocato in azzurro da quasi tre anni. L'ultima apparizione nel novembre 2020, in amichevole contro l'Estonia, in una partita che vide gli azzurri vincere 4-0. In quell'occasione Orsolini entrato al 71esimo al posto di Bernardeschi realizzò un gol dal dischetto, a quattro minuti dal 90esimo.
    Ancora meglio andò il suo esordio un anno prima. In una partita ancor più semplice che vide l'Italia imporsi 9-1 contro l'Armenia, Orsolini fece il suo debutto entrando al 46esimo al posto di Barella e realizzando un gol e due assist in un tempo.

    Orsolini preferito a Berardi
    Per sostituire Politano la scelta del ct è quindi ricaduta sull'ala del Bologna fresca di rinnovo del contratto. Orsolini in questo avvio di stagione ha collezionato 123 minuti in tre partite ma fin qui non ha trovato né gol né assist vincenti. Nonostante ciò, è lui il prescelto di Spalletti e non Domenico Berardi, capitano del Sassuolo che dopo aver assistito dalla tribuna alle prime due giornate di campionato a causa delle vicissitudini di calciomercato ha realizzato una doppietta nella gara vinta 3-1 contro l'Hellas Verona.

     
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    Tramite i canali della FIGC, il terzino dell'Inter e della Nazionale Federico Dimarco ha così analizzato il pareggio di Skopje contro la Nord Macedonia: "Nel primo tempo bene, abbiamo giocato bene. Anche nella ripresa siamo scesi in campo nel modo giusto, ma poi abbiamo smesso di giocare. Queste gare si riaprono anche quando le squadre avversarie hanno poche occasioni: loro hanno avuto l'occasione a disposizione su punizione e ci hanno fatto gol".

    Dimarco s'è poi proiettato sulla sfida di martedì sera contro l'Ucraina, una partita da vincere a tutti i costi per non perdere il treno secondo posto nel gruppo C: "Quella di martedì sarà una gara importante, dobbiamo vincere".

     
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    C'è anche e soprattutto Gigio Donnarumma al centro delle critiche nel giorno dopo del pareggio amaro dell'Italia contro la Macedonia del Nord, che complica terribilmente il percorso degli azzurri di Luciano Spalletti per la qualificazione all'Europeo del 2024. Donnarumma ha gravi colpe sul gol segnato dal capitano macedone Bardhi, che calcia una buona punizione ma proprio sul palo del portiere del Paris Saint-Germain, che non pare proprio irreprensibile nel suo intervento.


    Donnarumma è così finito nell'occhio del ciclone, simbolo di un'Italia che non funziona proprio. Un sondaggio di SportMediaset ha 'condannato' il portiere, che per l'86% dei votanti non merita più la titolarità degli azzurri. Ma sono proprio i numeri a dare manforte alle critiche. Il Donnarumma splendido dell'Europeo vinto nel 2021 non sembra esistere più, e negli ultimi anni a Parigi si è vista solo la brutta copia del portiere che fu con il Milan. Per questo ora Gigio rischia la maglia da titolare, magari per quel Guglielmo Vicario che nell'ultimo anno ha tenuto un livello altissimo e in pochi mesi ha conquistato anche Londra e il Tottenham.

     
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    Come se fossimo di fronte all’ennesima replica di un classico, la nuova Nazionale di Luciano Spalletti - come ormai molte, forse troppe di quelle precedenti - deve fare i conti con i problemi fisici e i rientri anticipati di alcuni suoi protagonisti. Questa volta è toccato a Gianluca Mancini e Matteo Politano: il difensore della Roma e l’attaccante del Napoli hanno lasciato il ritiro azzurro, con la sostituzione di quest’ultimo che ha generato un certo scalpore nell’ambiente.


    Sì, perché contrariamente a chi dava per scontata la chiamata in seconda battuta di Domenico Berardi, tornato protagonista con il Sassuolo non appena ha toccato nuovamente il campo, è rimasto deluso. Spalletti regala il primo grande colpo di scena della sua gestione ed esclude l’attaccante calabrese, a lungo membro stabile nelle liste del suo predecessore, e gli preferisce Riccardo Orsolini. Momento importante per l’attaccante del Bologna, che mancava dalla nazionale ormai da quasi tre anni.

     
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    Gigio Donnarumma rischia il posto. La leggerezza sul pareggio della Macedonia del Nord a Skopje potrebbe costare la presenza dal primo minuto da parte del portiere della Nazionale italiana. Sia chiaro, non è certamente lui il problema principale degli azzurri - va sottolineato - ma certamente l'errore di sabato scorso è stato evidente con il pubblico che chiede a gran voce la sua sostituzione. Ovviamente la scelta spetta a Spalletti e oggi, nel corso della conferenza stampa ne sapremo di più.


    Resta curiosità quindi nel capire chi difenderà i pali azzurri nella delicatissima sfida di domani sera contro l'Ucraina a San Siro. Secondo quanto riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, come possibile titolare, più che il campione d'Italia Alex Meret, si scalderebbe Guglielmo Vicario, reduce da un buon inizio di stagione al Tottenham.

     
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    Dopo il deludente pareggio ottenuto in casa della Macedonia del Nord, l’Italia di Luciano Spalletti torna subito in campo contro l’Ucraina in quel di San Siro per coltivare ancora le speranze di qualificarsi agli Europei del 2024, anche se in caso di terzo posto un paracadute potrebbe arrivare dagli spareggi, visto che la nazionale italiana ha disputato le Final Four di Nations League. Inutile guardare troppo in là, però, al momento la situazione degli azzurri è deficitaria: in vetta c’è l’Inghilterra con 13 punti (5 gare giocate), davanti all’Ucraina (7 punti e 4 partite giocate) e all’Italia (4, 3 gare giocate), che si trova a pari punti con la Macedonia del Nord, davanti al fanalino di coda Malta (0).

    Con i britannici ormai in volo verso Euro 2024 con un primo posto consolidati, l’Italia deve scendere in campo per il secondo posto a tutti i costi, senza fare troppi calcoli, anche perché gli scontri diretti possono risultare decisivi ai fini della classifica avulsa a parità di punteggio. Ovviamente, non sarà affatto facile per Spalletti e i suoi, visto che la selezione allenata dal ct Rebrov è reduce da un’ottima prestazione contro l’Inghilterra, conclusasi con il punteggio di 1-1 per quello che è stato il primo stop per i Tre Leoni in queste qualificazioni europee.

    In caso di Italia agli spareggi, ricordiamo che il regolamento prevede l’ammissione di 12 nazionali che si contenderanno 3 posti. Accedono a questa fase le 4 vincitrici di ciascun girone delle leghe A, B e C della Nations League 2022/23, ma qualcuna di essere dovesse aver già staccato il pass per l’Europeo, accederebbe la miglior squadra non qualificata della stessa lega di Nations League. Se da una lega dovessero qualificarsi per gli spareggi meno di 4 squadre, il primo posto libero andrebbe al migliore vincitore tra i 2 gironi della Lega D, mentre i restanti sarebbero assegnati alle migliori squadre della classifica generale di Nations League (non ancora qualificate agli spareggi).

    Italia-Ucraina: precedenti e curiosità
    L’ultimo precedente tra Italia e Ucraina è rappresentato da un’amichevole disputata il 10 ottobre del 2018 e terminata con il punteggio di 1-1 con reti di Bernardeschi e Malinovsky. Nelle qualificazioni agli Europei, invece, le due selezioni non si incrociano dal 2006-2007, quando gli azzurri si sono imposti con doppio successo: 2-0 in casa e 1-2 in trasferta. In 8 precedenti totali, la nazionale italiana non ha mai perso contro l’Ucraina: 6 successi (4 in competizioni ufficiali UEFA) e 2 pareggi (uno a reti bianche e l’ultimo, appunto, per 1-1). Considerando solo le sfide relative alle qualificazioni agli Europei, 9 i gol messi a segno dagli azzurri contro i 2 degli ucraini.

    Dove vedere Italia-Ucraina in diretta TV e streaming
    Italia-Ucraina, gara valida per il 6° turno delle qualificazioni ad Euro 2024, girone C, si giocherà domani, martedì 12 settembre 2023 alle 20:45 presso lo Stadio Meazza di Milano. Il match sarà trasmesso in diretta TV in chiaro su Rai Uno, mentre in streaming l’appuntamento live è sulla piattaforma di Raiplay tramite computer, smartphone, tablet e altri dispositivi compatibili da browser o con le app ufficiali del servizio pubblico. La telecronaca sarà affidata ad Alberto Rimedio con il commento tecnico di Antonio Di Gennaro.

    Le probabili formazioni di Italia-Ucraina
    Luciano Spalletti ha anticipato al termine del pari con la Macedonia del Nord che effettuerà rotazioni contro l’Ucraina, sia per questioni tecniche, sia per via della stanchezza accumulata da alcuni elementi su un campo al limite della praticabilità. Tra i pali sarà confermato il vice-capitano Donnarumma, seppur incerto sabato scorso, mentre in difesa Bastoni, Dimarco e Di Lorenzo non sembrano in discussione. La novità dovrebbe essere Scalvini al centro, così come in regia dovrebbe toccare a Locatelli. Davanti, dovrebbe esserci la conferma per capitan Immobile, in gol in Macedonia, con Raspaori possibile novità e Zaccagni ai lati. Hanno lasciato il ritiro azzurro per infortunio Mancini e Politano, convocato Orsolini.

    L’Ucraina dovrebbe rispondere con un 4-2-3-1 il cui terminale offensivo sarebbe Yaremchuk. Alle sue spalle, previsto il trio composto da Yarmolenko, Tsygankov, Mudryk, mentre le chiavi del centrocampo saranno affidate alla stella Zinchenko e a Stepanenko. In difesa, davanti a Bushchan, dovrebbe toccare da destra verso sinistra a Konoplya, Zabarnyi, Matvienko e Mykolenko.

    ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Scalvini, Bastoni, Dimarco; Barella, Locatelli, Tonali; Raspadori, Immobile, Zaccagni. Ct. Spalletti

    UCRAINA (4-2-3-1): Bushchan; Konoplya, Zabarnyi, Matvienko, Mykolenko; Stepanenko, Zinchenko; Yarmolenko, Tsygankov, Mudryk; Yaremchuk. Ct. Rebrov

    ARBITRO: Alejandro Hernandez (Spagna).

     
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    Spalletti: "Gioca Donnarumma. E' un ragazzo prodigio, rispetti il suo talento"

    "Voglio ringraziare il Milan perché ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui c'era bisogno. Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un undici contro undici e voglio ringraziare Terzi, mister dell'Under 18 rossonera, per questo allenamento".

    Quanti cambi opererà? Cambierà anche il portiere?
    "Subito dritto al cuore... Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti si è fatto fatica e s'è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato... Si fa un po' fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C'è questo modo di ragionare. E' tutto abbastanza normale, si possono commettere degli errori se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forti. Poi i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno, solo allora per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto".

    C'è cattiveria nei suoi confronti?
    "Purtroppo qualche volta l'ho fatto anche io... Perché sono partito dagli Allievi regionali dell'Empoli e per poi arrivare in Paradiso dove sono adesso. È tutto bello, ma quanta fatica".

    Quanti cambi farai?
    "Oggi abbiamo la sfortuna di fare conferenza prima dell'allenamento. Ho una difficoltà della formazione oggettiva. Però un paio li abbiamo mandati a casa...".


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    Domani l'Italia deve per forza vincere...
    "E' facile da gestire questa situazione perché per forza dobbiamo battere tutti quelli che ci mettono davanti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita, deve essere proprio una cosa evidente, ci deve essere, nel vederci giocare, il piacere dell'azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l'azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita. Sono voglioso di rivedere i ragazzi domani sera perché lì effettivamente il campo era penalizzazione... Gli ho detto fino a un minuto prima di non trovare scuse, ma c'erano difficoltà evidenti nel fare calcio. Noi siamo entrati in campo per fare la partita e per chi si vuol difendere è più facile. A dimostrazione di ciò ci sono le parole di Elmas che stimo tantissimo e ha detto delle parole ben precise e dure".

    Verratti non è voluto venire in Nazionale ha detto oggi L'Equipe. E' vero? Come si gestiscono le gare da dentro o fuori?
    "Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato e a lui l'ho fatto. E non mi sembra mi abbia detto così... Non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Così mi hanno risposto tutti coloro a cui ho telefonato. Anche gli allenatori, quelli che hanno risposto, mi hanno mostrato questa collaborazione. Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c'è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L'ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora con questo risultato la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così, come abbiamo detto prima. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità... Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon".

    Cosa chiede a San Siro?
    "Noi dobbiamo saper reagire su qualsiasi campo, a volte si reagisce in maniera forte coi comportamento, altre volte col silenzio. Dobbiamo reagire a qualsiasi cosa ci troviamo davanti. Personalità è quando hai molte cose da dire e stai zitto passando da pollo per guadagnarci dopo... Allo stadio di San Siro io non ho da chiedere nulla, siamo noi a doverci meritare il loro comportamento. Siccome ho assistito a gare della Nazionale a San Siro, chiedo loro ciò che hanno sempre fatto. C'è sempre stato un calore che diventa poi la completezza di ciò che devono essere i nostri desideri e la nostra ricerca".

    In cosa è più pericolosa l'Ucraina?
    "Sono più organizzati della Nord Macedonia e hanno ben chiaro l'atteggiamento da avere in entrambe le fasi di gioco. Dobbiamo lavorare ai fianchi per trovare spazi, noi dobbiamo essere bravi a far questo. Loro vorranno fare la partita basandola sulle ripartenze cattive. Il gol realizzato all'Inghilterra è l'evidenza precisa di ciò che avevano pensato in quella gara lì: per 24 minuti sono stati tutti bassissimi e poi palla recuperata, tre passaggi e gol. Noi non possiamo fare gioco verticale all'inizio, ma gli spazi devono esserci. Il possesso palla si dice non conti nulla ma non puoi fare altrimenti quando loro sono lì. Devi andare a scavare e ritagliarti uno spazietto un po' più grande per giocarci dentro. L'Ucraina sa montare addosso, sugli scarichi lunghi sa prendere palla e ti può venire anche a pressare".

    Troppa attesa sul risultato?
    "Spesso i calciatori sono specchi che riflettono ciò che è il pensiero degli altri. A volte i calciatori diventano un po' l'immagine di ciò che la gente pensa di loro se non hanno una personalità forte. Se in dieci dicono a una persona che è un tipo strano lui poi fa il tipo strano... Ma questo non è il mio pensiero e questa è una Nazionale che ha dei valori, compatta e unita. Anche quando si è vinto con una Nazionale fortissima la caratteristica di essere una squadra compatta e unita, una squadra di amici, è sempre stato evidente. Noi abbiamo vinto con calciatori fortissimi, ma sia nella squadra forte che in quella con un po' più di difficoltà deve esserci l'unità e la compattezza, un gruppo di calciatori corretto che è un po' il nostro progetto. Io parlo col presidente e con la Federazione, non vogliamo avere una rosa larghissima, si vogliono far giocare i giovani calciatori come ha fatto Mancini se lo meritano... Ma poi ci vuole sempre un gruppo compatto e coeso. Con le mie scelte renderò alcuni giocatori contenti e altri scontenti, ma io farò delle scelte per il bene della Nazionale. Non lo dico io qui, lo dice la mia storia. Io le cose le ho sempre fatte per il bene della squadra, non per una mia presa di posizione. E' la mia storia che insegna a me come gestire le cose e ora che mi hanno dato la possibilità di essere allenatore della Nazionale questo avverrà ancora di più e sarò ferocissimo per il bene della Nazionale".

     
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