Bari 2023/2024

De Laurentiis deve vendere il Bari? Niente Serie A per il Bari. Il club pugliese ha perso la finale playoff contro il Cagliari: decisiva la rete nel finale di Pavoletti, che ha regalato la promozione ai sardi allenati da Ranieri. Per i pugliesi, l’ultima stagione in Serie A rimane quindi quella del 2010/11 quando chiuse in 20esima e ultima posizione. Da lì, una discesa nella serie cadetta prima del fallimento nell’estate 2018 e la seguente acquisizione del club e del titolo da parte di Aurelio De Laurentiis.

La promozione del Bari avrebbe portato il patron anche del Napoli a dover cedere il club: situazione che tuttavia potrebbe riproporsi anche nei prossimi anni. La FIGC infatti vieta la multiproprietà per club della stessa serie, come si legge nelle Noif (Norme Organizzative Interne della Figc).




De Laurentiis deve vendere il Bari? Il regolamento della Figc
Cosa dice, quindi, il regolamento della FIGC? Nell’articolo 16 bis del Noif si specifica che alla stessa persona è vietato essere a capo di due club che militano nella stessa serie. In particolare, la norma transitoria legata alla multiproprietà spiega che chi si ritrova nella situazione di avere due club all’interno del calcio professionistico dovrà «porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza della Stagione Sportiva 2028/2029».

Il Bari, quindi, anche in caso di mancata promozione dovrà cambiare la proprietà comunque entro giugno 2028, anche se, come visto nel caso Salernitana, sono possibili potenziali deroghe seppur con una gestione del club completamente in mano a terzi e non ai De Laurentiis.

In caso di promozione in Serie A prima del 2028/29, la scadenza per cedere il club rimane comunque quella di cedere in brevi tempi: «I soggetti interessati dovranno porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza».

La nuova proprietà non potrà essere in alcun modo riconducibile al patron della Filmauro, nemmeno per quanto riguarda parenti e affini. Il riferimento in tal senso è al comma uno dello stesso articolo 16: «Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo, in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente ed affine entro il quarto grado.».

In tal senso, quindi, il Bari non potrebbe essere ceduto ovviamente a Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio attualmente presidente del club pugliese. Il tutto a meno di una ipotetica cessione del Napoli, che porterebbe i De Laurentiis a rimanere alla guida del Bari. Lo stesso patron dei partenopei nei mesi scorsi aveva spiegato: «Se dovesse essere promosso in Serie A lo cederemo a qualcuno che ci darà garanzie. Non lo lasceremmo in mani sbagliate».

Spazio al futuro del Bari che ancora deve smaltire la delusione di una promozione sfumata negli ultimi minuti contro il Cagliari in un San Nicola pronto a esplodere di gioia. Un futuro dove solo l’obiettivo Serie A è certo, mentre molti degli interpreti di questa stagione, e non solo, sembrano in bilico al pari della proprietà targata De Laurentiis.


“Mignani è già ai saluti? Cheddira-Caprile gioielli in partenza” è il titolo che sceglie La Gazzetta dello Sport che parla di squadra da rifare con il nodo della proprietà: “Il giorno dopo la grande delusione, Bari pensa già al futuro. Con una netta sensazione, si va verso una rivoluzione, o quasi. Ma c’è anche una certezza: la permanenza in Serie B non obbliga i De Laurentiis a cedere in fretta la società. Ma questo non vuol dire che non abbiano intenzione di vendere subito. Pare accantonata l’ipotesi Casillo, sponsor principale della società. Un quesito sorge subito spontaneo: rimarrà al suo posto la bella coppia, Polito-Mignani, che ha regalato un sogno a Bari? Entrambi hanno il contratto in tasca, ma occorrerebbe fissare le nuove coordinate e gli opportuni punti di ripartenza, su un feeling comunque consolidato. - continua il quotidiano - Gioielli in uscita La rosa andrà rinnovata almeno al 70%, considerando la partenza (quasi certa) dei pezzi pregiati Caprile e Cheddira, dei prestiti Folorunsho, Benedetti, Esposito e Mallamo e di una decina di uomini in scadenza di contratto (su tutti, Mirco Antenucci). Tutte posizioni che richiederanno necessariamente grandi cambiamenti nella rosa".

Da Leonardo Benedetti a Sebastiano Esposito passando per Michael Folorunsho e Alessandro Mallamo in casa Bari smaltita la delusione per la mancata promozione in Serie A è tempo di guardare al futuro e capire il destino dei quattro giocatori in prestito. La situazione più semplice, sulla carta, da risolvere è quella legata all’italo-nigeriano che è di proprietà del Napoli, club di proprietà dei De Laurentiis come il Bari, ma bisognerà capire le ambizioni del classe ‘98 che potrebbe entrare anche in pianta stabile nella rosa partenopea o essere prestato a un club di Serie A.


Per Benedetti invece bisognerà negoziare con una Sampdoria che potrebbe pensare di trattenere il giocatore in vista del prossimo campionato di Serie B con la volontà del classe 2000 che potrebbe essere determinante. Difficile invece ipotizzare la permanenza di Mallamo, che ha trovato poco spazio da titolare non riuscendo a scalare le gerarchie. Per lui si profila un ritorno all’Atalanta.

Infine il centravanti classe 2002 di proprietà dell’Inter. Il giocatore ha chiuso in crescendo e si è fatto voler bene da tutti in questi sei mesi e questo potrebbe spingere il club nerazzurro a rinnovare il prestito per fargli giocare una stagione da protagonista in una piazza che conosce, anche se non mancheranno le richieste da altre piazze. Lo riferisce Tuttobari.com.

Nonostante il sogno della promozione in Serie A sia svanito al 94' della finale di ritorno, in casa Bari continuano a circolare voci di cessione.

La questione della multiproprietà della famiglia De Laurentiis deve, in un modo o nell'altro, essere risolta visti i paletti imposti dalla FIGC e così per il club pugliese, si legge La Gazzetta dello Sport, si torna a parlare di un fondo americano, rappresentato in Europa da un importante agente FIFA.

Le intenzioni di Luigi De Laurentiis sarebbe quella di un ingresso graduale in società.

Il futuro di Michele Mignani sulla panchina del Bari resta un rebus. Venerdì prossimo andrà in scena un incontro tra l'allenatore, che si è presto una settimana di tempo per riflettere, e il ds Polito. Da quanto filtra, la permanenza di Mignani a Bari sembra davvero difficile: la sensazione è che negli ultimi due mesi i rapporti con la piazza - che in alcune occasioni si è scagliata contro il tecnico - si siano leggermente incrinati. L'allenatore si domanda anche come ripartire dopo la batosta della Serie A sfumata all'ultimo minuto.


In caso di addio, iniziano a trapelare i primi nomi: da Caserta, che ha lavorato con Polito, passando per D'Angelo fino alla possibile sorpresa Aquilani. Lo riporta Il Nuovo Quotidiano di Puglia.

Nei giorni scorsi erano circolati i nomi di Marco Baroni e Filippo Inzaghi, prima ancora quelli di Luca D'Angelo e Fabio Caserta, ma, salvo colpi di scena, come già avevamo anticipato, il Bari proseguirà con mister Michele Mignani.
E, stando a quanto riportato da La Repubblica-Bari, la fumata bianca dovrebbe arrivare già lunedì prossimo, quando il Ds Ciro Polito si confronterà con i vertici del club biancorosso per pianificare la prossima stagione

Come si legge su La Gazzetta del Mezzogiorno-Bari, si è tenuto a Roma il summit del Bari per programmare il futuro, vertice al quale non ha partecipato in prima persona mister Michele Mignagni. Che sarà comunque riconfermato alla guida del club, non solo per la volontà della stessa società ma anche per il fatto che ha un contratto in essere fino al 2024.

Contratto che potrebbe però essere anche prolungato, per evitare che si disputi una stagione con l'allenatore in scadenza. Di questo, però, se ne parlerà successivamente, senza comunque dilazionare troppo i tempi.

La conferma per la prossima stagione, con tanto di rinnovo, sembra non essere in dubbio, ma, come riporta il Corriere del Mezzogiorno è previsto nei prossimi giorni l'incontro tra il Ds del Bari Ciro Polito e mister Michele Mignani.
Si parlerà chiaramente del futuro, e si valuteranno da vicino le motivazioni del tecnico.

Il Bari guarda in casa della SPAL per rinforzare un attacco che potrebbe cambiare radicalmente volto viste le sirene dalla Serie A per Walid Cheddira, il futuro incerto di Mirco Antenucci - che però vorrebbe continuare a giocare nonostante la carta d’identità – e le partenze dei vari Ceter, Galano ed Esposito. Due i nomi che piacciono alla dirigenza biancorossa in casa estense: Gabriele Moncini e Andrea La Mantia. Due giocatori che nell’ultima stagione non hanno vissuto una stagione esaltante, ma che che rappresentano comunque giocatori validi per la categoria e che quasi certamente non resteranno a Ferrara dopo la retrocessione in Serie C.

Per La Mantia, che piace molto a che a Feralpisalò e Cosenza, pesa però quanto accaduto la scorsa estate quando il classe ‘91, come ricorda La Gazzetta dello Sport, non prese in considerazione la proposta pugliese per evitare dissapori con i suoi amici salentini.

Torna il sereno in casa Bari per quanto riguarda la panchina. Michele Mignani è e rimarrà il tecnico dei Galletti. Con tanto di prolungamento. Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, infatti, l'ex allenatore di Siena e Olbia nelle prossime ore siglerà un nuovo accordo con la società biancorossa fino al giugno 2025, prolungando di un ulteriore anno quanto precedentemente siglato.

Una conferma, questa, che ha dello storico per il Bari. Era infatti dalla gestione di Eugenio Fascetti (1995-2001) che un allenatore non sedeva per tre anni consecutivi sulla panchina del club del 'San Nicola'.

Il quel di Bari potrebbe arrivare in questa sessione di mercato uno dei talenti di casa Napoli. Il giocatore in questione è Alessandro Zanoli, terzino 22enne che lo scorso gennaio è stato mandato in prestito alla Sampdoria per trovare maggior minutaggio in Serie A dopo una prima parte di stagione vissuta quasi da spettatore non pagante.

A riportare la notizia è La Gazzetta dello Sport.

Con Michael Folorunsho da rimpiazzare le attenzioni di Ciro Polito, ds del Bari si sono tornate a posare su un nome già emerso come obiettivo di mercato a gennaio: Mattia Valoti del Monza.

L'ex SPAL nell'ultima stagione ha giocato poco e i pugliesi sono pronti ad offrirgli un accordo pluriennale pur di convincerlo e spalmando, anche, la cifra percepita in Brianza.

A riportare la notizia è La Gazzetta dello Sport.

In stand-by il mercato del Bari. Così il Corriere del Mezzogiorno oggi in edicola: "Il mercato biancorosso procede ancora a fari spenti, al punto da poter quasi essere considerato in alto mare. Tante le operazioni da condurre in porto, soprattutto in entrata. E pochissime certezze per Mignani, allenatore dei biancorossi, a poche ore dall’avvio di un momento apicale della stagione. Circolano i soliti nomi, tra La Mantia, Moncini, l’ennesimo - vista la lunga e infruttuosa trattativa di un anno fa - Gytkjaer. Un’indiscrezione assolutamente realistica porterebbe a Buso, seconda punta neopromossa in B con il Lecco".

Davide Diaw è uno degli attaccanti più richiesti della Serie B. Ci sono stati dei contatti fra il Monza e il Bari per il centravanti ex Modena, con i pugliesi che vorrebbero acquistare Diaw dopo i 10 gol della scorsa stagione

Il futuro di Jacopo Desogus sarà in Serie B. Dopo l'avventura al Pescara, che lo avrebbe voluto trattenere in biancoazzurro, per il classe 2002 è infatti a un passo dalla firma con il Bari che ha superato la concorrenza, anche quella della SPAL che lavorava sulla base del prestito con obbligo di riscatto, chiudendo l'accordo con il Cagliari. Lo riporta Il Messaggero.

Per il duttile attaccante, che può giocare sia come esterno sia come fantasista, l'ultima stagione si è chiusa con due reti e quattro assist in 23 presenze.