Italia-Ungheria

2° Partita Nations League 2022-2023

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    Un nuovo ciclo: è quello che spera di aprire l’Italia di Roberto Mancini, dopo la grande delusione della mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022.

    Gli azzurri vogliono provare a scuotersi ed un primo segnale lo hanno dato pochi giorni fa, fornendo una buona prestazione nella partita finita uno a uno contro la Germania, sfida valida per la prima giornata della Nations League (A), Gruppo 3.

    La nazionale italiana, nel prossimo turno in calendario affronterà l’Ungheria di Marco Rossi, che è riuscita a sconfiggere in casa propria, in modo del tutto inaspettato, l’Inghilterra con il risultato finale di uno a zero.

    Di seguito scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla partita: data, orario, precedenti e come poterla seguire in televisione ed in streaming.


    Dove vedere Italia – Ungheria: data, orario e precedenti
    L’incontro tra Italia ed Ungheria si disputerà martedì 7 giugno allo stadio Dino Manuzzi di Cesena alle ore 20:45. I confronti complessivi tra le due nazionali sono trentaquattro: sedici le vittorie degli azzurri, nove quelle dei magiari, altrettanti i pareggi.

    Dove vedere in tv e streaming Italia – Ungheria: Rai, Sky, Dazn
    Sarà possibile seguire il match in diretta televisiva in chiaro su Rai1 ed in streaming sull’app/piattaforma di RaiPlay.


    Il calendario delle prossime gare della Nazionale


    Sabato 4 giugno ore 20:45
    Italia-Germania (Nations League) 1-1

    Martedì 7 giugno ore 20:45
    Italia-Ungheria (Nations League)

    Sabato 11 giugno ore 20:45
    Inghilterra-Italia (Nations League)

    Martedì 14 giugno ore 20:45
    Germania-Italia (Nations League)

    Venerdì 23 settembre ore 20:45
    Italia-Inghilterra (Nations League)

    Lunedì 26 settembre ore 20:45
    Ungheria-Italia (Nations League)

     
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    STATISTICHE DEL MATCH

    34 precedenti tra Italia e Ungheria: il bilancio è a favore degli Azzurri 16 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte
    L'ultimo scontro diretto coi magiari risale al 22 agosto 2007: a Budapest, in amichevole finì 3-1 per i padroni di casa. Sulla panchina degli Azzurri sedeva Roberto Donadoni. Al vantaggio di Antonio Do Natale al 48', seguirono le reti ungheresi di Juhasz al 60', Gera su rigore al 65' e Fecsezin al 76'.

     
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    Rientrata nella notte a Coverciano, la Nazionale di Roberto Coverciano che ieri ha pareggiato 1-1 contro la Germania solo oggi scoprirà se Gianluigi Donnarumma sarà a disposizione anche per i prossimi impegni contro Ungheria, Inghilterra e di nuovo contro la Germania. Questa notte, riporta 'Sky', lo staff medico azzurro ha lavorato sulla lussazione al dito rimediata dal portiere titolare dell'Italia e solo oggi si saprà se sarà possibile andare avanti con lui.

    Ieri, in conferenza stampa, il ct Mancini è stato piuttosto chiaro: "Deve restare e continuare a giocare". Lo stesso Donnarumma vuole restare in gruppo, ma la risposta del dito nella giornata di oggi farà la differenza.

     
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    E' già giornata di antivigilia in casa Italia all'indomani del pareggio contro la Germania. La squadra di Roberto Mancini è rientrata questa notte a Coverciano e domani si sposterà a Cesena, dove martedì sfiderà l'Ungheria in una gara valida per la seconda giornata di Nations League.
    Oggi la UEFA ha reso nota la direzione arbitrale: a guidare il match al Manuzzi ci sarà lo Svizzero Sandro Schärer, i connazionali De Almeida e Zogaj gli assistenti con Bieri quarto uomo. VAR e AVAR saranno invece tedeschi, rispettivamente Marco Fritz e Rafael Foltyn

     
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    Mancini: "Per l'età che ha, Gnonto sa giocare a calcio come pochi altri"

    Ci puoi dare la formazione?
    "Eh no, adesso no. Magari domani..."

    Ci saranno molti cambi?
    "Un po' di cambi ci saranno sicuro. Non credo tutti, ma molti".

    Cristante ha dato equilibrio, può fare quel ruolo anche Locatelli?
    "Locatelli può essere adattato in quel ruolo, ma Bryan insieme a Esposito sono gli unici in questo gruppo che possono giocare da play".

    Nel rinnovamento c'è una nuova filosofia di gioco?
    "Si può vincere in qualsiasi modo, non c'è una ricetta particolare. Con tutti i sistemi si può vincere, con la Germania negli ultimi 20 minuti non siamo riusciti a prenderli bene perché loro non erano male, mi sembra... Poi la partita successivamente è stata in totale equilibrio. Erano tutti giocatori nuovi, è chiaro che ci vuole un po' di tempo".

    Donnarumma può giocare? Come l'hai visto?
    "Gigio per me rimane il miglior portiere d'Europa: il portiere soffre un po' di più rispetto agli altri quando si alterna. Ha questo piccolo problema, valuteremo domattina: se lui si sente di giocare e vuol giocare, giocherà. Qui in gruppo sono rimasti diversi, anche Belotti ad esempio a cui avevo detto di andarsi a riposare".

    Ti piacciono i movimenti di Scamacca?
    "Ha tutto per diventare un centravanti molto, molto bravo, è veloce, potente e tecnico. Può migliorare nello stacco, anche se alto. E' reduce però dalla prima stagione da titolare in Serie A, ci vorrà un po' più di tempo ma può diventare davvero un grande attaccante".

    Qual è la lettura che dobbiamo dare attorno a Gnonto?
    "Intanto è un ragazzo, ha 18 anni e non gli va data nemmeno troppa pressione. Deve crescere tranquillamente. Per l'età che ha, sa giocare a calcio come pochi altri giocatori ed è molto veloce. Se lui cresce con calma, senza mettergli addosso troppa pressione, può far vedere le sue qualità importanti ed è un ragazzo intelligente: può crescere. Il suo ruolo migliore è la seconda punta, ma può fare anche l'esterno".

    Che rapporto ha con Marco Rossi? Che Ungheria si aspetta?
    "Marco è stato un mio compagno di squadra. Anzi, credo di averlo preso io alla Sampdoria (ride, ndr). E' un ragazzo perbene e un bravissimo allenatore, grazie a lui l'Ungheria è migliorata tantissimo e sta facendo un lavoro straordinario. L'Ungheria ha battuto l'Inghilterra anche con merito, ha pareggiato con Francia e Germania all'Europeo: è una squadra difficile da affrontare, è molto fisica e ha qualità importanti in attacco".

    Anche per voi, come per l'Inghilterra, sarà difficile superare la difesa dell'Ungheria?
    "Come detto prima, non sarà semplice. Cercheremo di fare del nostro meglio per riuscirci, hanno centrali alti e molto forti e poi l'Ungheria sta giocando un ottimo calcio. Non sarà una gara semplice, anche perché gare semplici non esistono più".

    Il gruppo si rinnoverà ulteriormente nei prossimi giorni?
    "E' possibile".

    Ci saranno nuovi giovani esordienti domani?
    "Se saranno nei 23, sì. Non è un problema far giocare calciatore esordienti e metterli alla prova in gare difficili".

     
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    Rossi: "Noi intrusi in questo girone di ferro. Speriamo nella fortuna..."


    Quali sono le sue prime impressioni? Come sta l'Ungheria fisicamente?
    "Stiamo bene, i ragazzi hanno recuperato bene. Chiaramente, quando c'è così poco tempo non ti alleni e svolgi un lavoro di recupero. Dai vari test sembra però i ragazzi abbiano recuperato e domani all'inizio della partita saremo al 100%. Lavorando da ct, in Italia ci torno spesso: non manco dall'Italia da tanto tempo e quando torno in Italia sto con la mia famiglia. Però l'emozione c'è, perché sostanzialmente dopo 10 anni siamo partiti dall'essere sconosciuti in Ungheria all'affrontare la nostra Nazionale, Questa sera ancora no, anche se ho incontrato Mancini e il suo staff, ma domani sera ci sarà un tumulto".

    Che Italia si aspettava e si aspetta domani? Si aspettava un'Italia fuori dal Mondiale?
    "Il fatto che l'Italia non si sia qualificata al Mondiale è stato un shock per tutti, per noi italiani ma anche per chi non lo è. Ha dimostrato di essere una grandissima squadra e lo è ancora: purtroppo, ha avuto tanti episodi avversi che si sono protratti fino alla gara con la Nord Macedonia. Qualche episodio fortunato c'era stato durante l'Europeo, ma dopo tutto è stato contro. In Italia, specialmente nel calcio, vogliamo essere i migliori, ma in questo momento dobbiamo accettare che non siamo i migliori ma tra i migliori. Mancini ha dimostrato di avere visione e credo che per il futuro immediato e prossimo saranno parte della Nazionale diversi giocatori che sono stati mandati a casa per ragioni varie, ma l'Italia è giovane e ha qualità e quantità. Io, da tifoso italiano ma anche da addetti ai lavori sarei molto meno catastrofista per questa mancata qualificazione al Mondiale".

    Che ricordi ha di Cesena e di questo stadio?
    "Chiaramente, parlando dell'Italia sono di parte ma Cesena e la Romagna, ma anche l'Emilia, sono posti rinomati nel mondo per ciò che possono offrire. A Cesena venni per la prima volta nell'89 e riuscimmo a mantenere la Serie B, vincendo lo spareggio. Poi ci ho giocato altre volte e ho ricordi piacevoli: spero di mantenere la stessa falsariga domani, ma sarà molto complicato".

    Che giudizio ha di questa Nations League?
    Per noi è ottima. Non so quante altre volte avremo la possibilità di misurarci contro nazionali di questo livello e poi grazie alla Nations League ci siamo qualificati all'Europeo: non ci fosse stata la Nations League, saremmo stati eliminati nel 2019. Questa Nations League ci darà punteggio per poter prendere parte ai play-off nel caso in cui non dovessimo qualificarci all'Europeo. Per noi è molto utile, per Germania, Italia e Inghilterra può essere diverso ma è un calendario UEFA e bisogna seguirlo e rispettarlo".

    Non ha perso 13 gare contro squadre superiori a voi nel Ranking, qual è il vostro segreto?
    "Ci siamo riusciti diverse volte, ma altre volte no. Ricordo il 3-0 del Portogallo o il 4-0 subito in casa dall'Inghilterra. Dipende da una serie di situazioni: contro l'Italia domani per poter sperare in un risultato favorevoli dovremo essere perfetti o quasi sotto l'aspetto tattico, non commettere errori individuali e sperare che il nostro avversario non sia in una serata di grazia, altrimenti sarà impossibile portare a casa il risultato. Ci sono delle differenze, noi lavoriamo sempre sulle nostre debolezze e speriamo tramite il lavoro di fare in modo che anche la fortuna ci dia uno sguardo. Io parlo spesso di fortuna, ma è la verità: nel calcio non decidi se mettere la palla un centimetro fuori o dentro, ma quell'episodio può decidere la partita. Noi lavoriamo per far sì che la fortuna si giri dalla nostra parte, ma se l'Italia gioca come sa e può per noi sarà molto difficile ottenere risultati".

    Tra te e Mancini chi può attendere con più tranquillità la partita?
    "E' difficile... Io non credo di attendere tranquillamente questa partita e anche Roberto, per la situazione che s'è venuta a creare, probabilmente è nella stessa situazione. Dispone di tante cose in più rispetto a noi, ma già il fatto che l'Italia ci rispetti e non è certa di conquistare i tre punti per i miei ragazzi deve essere motivo d'orgoglio".

    Italia, Germania e Inghilterra nello stesso gruppo. Voi avete possibilità di farcela?
    "Nel calcio se si può parlare di qualche miracolo sportivo difficilmente questo miracolo si può ripetere. Aver fatto tre punti contro l'Inghilterra vuol dire non concludere il girone a zero come tanti avevano pronosticato. Quando si parla di numeri, di statistiche, bisogna essere oggettivi: siamo gli intrusi di questo girone ma siamo qui e vogliamo giocarcela. Vogliamo uscire dal campo a testa alta, sapendo di aver dato tutto. All'Europeo con Francia, Germania e Portogallo siamo arrivati quarti, ma l'Ungheria a fine girone era contenta e questo ci è bastato. Nonostante il nostro livello non sia quello dell'Italia, la nazionale ungherese è seguita da 10 milioni di persone e in proporzione il tifoso ungherese è appassionato come quello italiano".

     
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    Barella: "Con la Nord Macedonia doveva vincere 3 o 4-0. Dispiace..."

    "Ci sono tanti ragazzi, come Locatelli, Frattesi o Esposito, che rappresentano il presente e il futuro della Nazionale, non solo io e Tonali. Io che ora sono tra i più esperti cerco di trasmettere ciò che ci ha trasmetto il mister in questi anni".

    E' stato per te un anno di gioie e dolori, come lo giudichi?
    "Dispiace tanto non aver vinto lo Scudetto e il Mondiale, ma sarebbe troppo facile se tutto andasse bene. La sofferenza a volte ti fortifica più delle vittorie: da quando ho iniziato ho avuto tante delusioni e tante giornate di gioia, cerco però da ogni situazione di apprendere più che posso".

    Sei tra quelli che hanno deciso di non tornare a casa?
    "Non sono tra quelli a cui il mister ha dato il permesso di andare a casa e poi quando indossi questa maglia tutto passa in secondo piano, anche se c'è stanchezza vieni a giocare lo stesso".

    Tra i tifosi prevale l'entusiasmo per l'Europeo o la delusione per il Mondiale?
    "Il pubblico possiamo solo ringraziarlo, hanno sempre riempito gli stadi e domani cercheremo di vincere per loro".

    Tra di voi parlate di questa Nations League e che idea avete su queste gare a fine stagione?
    "Non sta a me dire se è superfluo, è esagerato o si poteva fare a meno di queste gare. Siamo in un periodo dell'anno in cui s'è giocato tanto e sicuramente è un impegno ma vestire questa maglia è un onore, mai un peso. Se c'è da giocare io gioco e così anche i miei compagni".

    Perché l'Italia non riesce a portare avanti quanto fatto durante l'Europeo e s'è bloccata nella qualificazione Mondiale? Cosa sai dell'Ungheria?
    "La non qualificazione al Mondiale dipende da un girone in cui abbiamo dominato tutte le partite, ma ci sono stati episodi che non ci sono girati a favore... Ma vuol dire che non ci meritavamo di andare al Mondiale o non era il nostro momento. Dispiace per la sfida contro la Nord Macedonia, probabilmente dovevamo vincere 3 o 4-0. Mi dispiace, non so dare una spiegazione. Cercheremo di fare di tutto per andare al prossimo. Per quanto riguarda l'Ungheria, l'ho seguita anche agli Europei: ha aperto un ciclo con mister Rossi, è molto compatta e con la nostra qualità cercheremo di vincere questa partita".

    Che giocatore è Salvatore Esposito?
    "E' un ragazzo che ha grandissima qualità. Gli serve poter sbagliare, come è servito a me, e fare le sue esperienze. Ma sono sicuro che in futuro potrà dare tanto alla Nazionale: gioca in un ruolo in cui sbagliare può compromettere tanto, ma ha bisogno di crescere e con la maturità per me diventerà un giocatore molto importante per questa Nazionale".

     
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    Seconda partita di Nations League, terza in sei giorni per l'Italia di Roberto Mancini che dopo il pareggio di sabato contro la Germania è chiamata a dare continuità al risultato del Dell'Ara proseguendo sulla scia del nuovo ciclo azzurro. Pur non trattandosi di amichevoli, queste gare servono al commissario tecnico soprattutto per capire su quali giovani questa Italia, in prospettiva 2024, potrà contare. E quindi avanti con i test - come accaduto tre giorni fa - e con tanti cambi. Si giocherà al Dino Manuzzi di Cesena, 13 anni dopo l'ultima volta: in quell'occasione decise la partita contro la Svezia un gol di Giorgio Chiellini, ex capitano che sei giorni fa ha lasciato la fascia a Leonardo Bonucci.

    Come arriva l'Italia - Giocando ogni tre giorni, ieri il ct Roberto Mancini nella partitella che ha chiuso l'allenamento della vigilia non ha fatto giocare i calciatori scesi in campo contro il Bologna. Ma alcuni di loro ci saranno, come Bryan Cristante in cabina di regia. Dubbio tra i pali: Donnarumma non si è allenato perché alle prese con la lussazioni al dito, ma Mancini - in conferenza stampa - ha ammesso che può recuperare e quindi è probabile che verrà confermato. "A quell'età, pochi calciatori giocano come lui", ha detto ieri il ct su Gnonto, calciatore che ha cambiato Italia-Germania al Dall'Ara e quest'oggi, per la prima volta, dovrebbe esser proposto in attacco dal 1' insieme a Scamacca e Raspadori.

    Italia (4-3-3) - Donnarumma; Calabria, Bonucci, Mancini, Spinazzola; Barella, Cristante, Locatelli; Gnonto, Scamacca, Raspadori.

    Come arriva l'Ungheria - Difesa a tre che diventa a cinque in fase di non possesso, l'Ungheria scenderà in campo con alcuni - ma non tutti - i protagonisti del successo di sabato contro l'Inghilterra. "Siamo degli intrusi in questo girone ma già il fatto che l'Italia ci rispetti non dando per scontata la vittoria per noi è motivo d'orgoglio", ha detto in conferenza stampa il ct Marco Rossi che ha qualificato l'Ungheria all'ultimo Europeo dove ha fermato sul pari Francia e Germania: da quando è ct, l'allenatore italiano ha trascinato questa squadra verso risultati davvero importanti.

    Ungheria (3-4-2-1) - Dibusz; Fiola, Orban, At.Szalai; Nego, Vecsei, A.Nagy, Styles; Sallai, Szoboszlai; Ad.Szalai.

     
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    34 Le sfide Italia-Ungheria con 16 vittorie per gli azzurri e 9 per i magiari; i gol 33 a 22 per l’Italia; l’ultimo
    precedente il 22-8- 2007 a Budapest, 3-1 per l’ Ungheria

    1938 L’anno della finale mondiale fra Italia e Ungheria, con vittoria della Nazionale di Pozzo 4-2 a Parigi:
    doppiette di Colaussi e Piola contro le reti di Titkos e Sarosi

     
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    Roberto Mancini ha diramato la formazione per la sfida contro l'Ungheria. Davanti il tridente inedito Politano, Gnonto Raspadori, mentre in cabina di regia c'è Cristante, mentre Spinazzola riprende il suo posto sulla sinistra.

    Italia (4-3-3)
    Donnarumma; Calabria, Mancini, Bastoni, Spinazzola; Pellegrini, Cristante, Barella; Politano, Raspadori, Gnonto.
    Allenatore: Mancini

    Ungheria (3-4-2-1)
    Dibusz; Lang, Orban, Atila Szalai; Nego, A. Nagy, Schafer, Z. Nagy; Sallai, Szoboszlai; Ad. Szalai.
    Allenatore: Rossi.

     
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    L'Italia trova il bandolo della matassa al trentesimo, con una conclusione dalla distanza di Barella che finisce all'incrocio, dove Dibusz non può arrivare. Azione sospinta da Spinazzola e impreziosita da un velo al limite dell'area, 1-0 contro l'Ungheria.

     
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    Quanto era mancato Leonardo Spinazzola a questa Nazionale. Dai quarti di finale dell'Europeo, dalla notte della rottura del tendine d'Achille, alla serata di Cesena. E' trascorso quasi un anno: 359 giorni per la precisione. Ma l'Italia un altro terzino sinistro come lui non lo ha e nel primo tempo della sfida contro l'Ungheria s'è visto quanto pesa la sua presenza in campo. A spezzare una prima frazione fino a quel momento equilibrata è stato lui, agganciando un lancio dalle retrovie e servendo a Barella un pallone coi tempi giusti, un assist che il numero 18 è stato bravo a tramutare in gol alla mezz'ora.

    La prima frazione s'è conclusa 2-0 e ha raccontato di una partita che l'Italia ha controllato solo dopo la rete del vantaggio. Prima dell'acuto di Barella, Mancini era andato vicino al gol con un colpo di testa respinto da Dibusz, ma anche l'Ungheria s'era fatta viva con Sallai che, una manciata di minuti prima della rete dell'1-0, aveva impegnato Donnarumma con una conclusione diagonale. Dopo, gli azzurri hanno invece sfiorato il raddoppio con Gnonto e poi l'hanno trovato con Pellegrini, che ha sfruttato una perfetta incursione di Politano per indirizzare la partita pochi istanti prima del triplice fischio.

     
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    Autore del primo gol che ha sbloccato la gara contro l'Ungheria, Nicolò Barella si guadagna anche un record di tutto rispetto. Sono 8 in totale le reti personali con l'Italia: durante la gestione Mancini, nessun giocatore ha segnato più di lui in tutte le competizioni (otto anche Belotti e Immobile).

     
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    La prima vera vittoria di un 2022 che per i colori azzurri resterà stregato. Un successo che, certamente, dà più spunti, indicazioni e sorrisi rispetto a quella che fino a stasera era stata l'unica vittoria dell'Italia in questo 2022, ovvero quella in terra turca dopo la disfatta di Palermo. La Nazionale di Roberto Mancini al Manuzzi di Cesena contro l'Ungheria ha dato seguito alla buona prestazione fornita contro la Germania e ha vinto 2-1.

    Non era una vittoria scontata e non s'è rivelato a conti fatti un successo agevole. Perché se da un lato il gol di Pellegrini, allo scadere del primo tempo, sembrava il preludio a una ripresa solo da controllare, dall'altro la goffa autorete di Mancini ha rimesso tutto in discussione e dato linfa e speranza agli ungheresi. Che hanno avuto un paio di occasioni, ma non sono riusciti a pareggiarla.

    Rispetto alla sfida contro la Germania Mancini ne ha cambiati sei e ha lanciato dal primo minuto il tridente composto da Politano, Raspadori e Gnonto, con l'ala del Napoli - alla seconda consecutiva dal primo minuto - che più degli altri ha fatto la differenza fornendo anche l'assist per la rete del 2-0. I gol sono arrivati dai due interni di centrocampo, Barella e Pellegrini, il primo assist è una vera e propria invenzione di Leonardo Spinazzola. Quanto è mancato il terzino della Roma a questa Nazionale, alla sua seconda da titolare dopo la rottura del tendine d'Achille e alla prima con la Nazionale, 359 giorni dopo la sfida contro il Belgio.

    Dall'altro lato l'Ungheria di Marco Rossi, trascinata dai suoi 1500 tifosi, ha disputato la partita che ci si aspettava: si è arroccata in difesa affidandosi alle ripartenze fino alla rete dell'1-0, ha provato a sfruttare la flessione dell'Italia dopo il gol del 2-1. La vittoria degli azzurri è però meritata ed è merito anche di un Donnarumma che - al netto dell'impossibilità nell'intercettare la deviazione di Mancini - s'è reso protagonista di due ottimi interventi.
    Il più atteso, l'attaccante dello Zurigo Wilfired Gnonto, ha fornito una prestazione fatta di buoni spunti e poca malizia in zona gol. Raspadori al centro dell'attacco ha faticato, Cristante alla seconda consecutiva è apparso affaticato ma non ha commesso errori. In generale, buona la seconda del nuovo ciclo azzurro di Mancini: le soluzioni e i giocatori per far bene ci sono, anche se siamo a fine stagione e non stiamo (purtroppo) preparando il Mondiale in Qatar.



    Italia Ungheria 2-1: risultato e tabellino
    MARCATORI: 30′ Barella, 45′ Pellegrini (I); 61′ aut. Mancini (U)

    ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Mancini, Bastoni, Spinazzola (75′ Dimarco); Pellegrini (66′ Locatelli), Cristante, Barella (84′ Tonali); Politano (75′ Belotti), Raspadori (84′ Zerbin), Gnonto. All. Mancini.

    UNGHERIA (5-4-1): Dibusz; Nego (58′ Fiola), Lang, Orban, At. Szalai, Z. Nagy (83′ Bolla); Schafer (87′ Vancsa), Szoboszlai, A. Nagy (58′ Styles), Sallai; Ad. Szalai (87′ Adam). All. Rossi

    ARBITRO: Sandro Scharer (Svizzera).

    NOTE: AMMONITI: Barella, Cristante (I); Schafer (U)

     
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    Il difensore della Nazionale, Alessandro Bastoni, ha parlato dopo la sfida vinta contro l'Ungheria per 2-1, sottolineando come l'età stia crescendo di pari passo con l'esperienza. "A furia di essere giovanissimo e giovanissimo, ho 23 anni. Cerco di dare una mano come posso. Cerco di trasmettere quello che mi hanno trasmesso agli esordienti".

     
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