Italia Woman

News e Notizia sulla Nazionale Femminile di Calcio

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    Inizia con una vittoria sofferta il cammino verso gli Europei del 2021 dell’Italia femminile di Milena Bertolini. Nonostante la condizione non sia ottimale, il campionato inizierà solo fra due settimane, la squadra azzurra tiene a lungo il pallino del gioco, ma non riesce a graffiare negli ultimi 20 metri andando così sotto poco dopo la mezzora contro un Israele che mette la sfida sulla corsa e sul fisico: sbandata della difesa azzurra che scivola troppo a destra lasciando libera sulla sinistra dell’area di rigore Goor che con un tiro a giro su assist di Efraim batte Giuliani. Le azzurre reagiscono e al 45° trovano il pari con Girelli brava a impattare al volo un cross di Giacinti e spedire la palla sotto la traversa. Poco dopo Bergamaschi ha la palla per ribaltare la gara, ma non calcia e si fa chiudere in uscita da Cohen.

    Nella ripresa l’Italia continua ad attaccare e cercare la rete trovandola poco dopo l’ora di gioco con un’azionedi marca giallorossa. La neoentrata Serturini riceve dentro l’area e scarica verso Bartoli appostata al vertice sinistro della stessa. Il terzino si accentra saltando un’avversaria e poi calcia a giro mettendo la palla sotto l’incrocio opposto per il 2-1 azzurro. Sette minuti dopo arriva anche il azzurro grazie a un errore del portiere Cohen che esce male su un cross di Giugliano dalla destra. La respinta del portiere favorisce Giacinti che dal limite dell’area piccola e a porta vuota non può sbagliare. Brividi finali però per le azzurre con un altro errore difensivo che regala al limite un pallone ad Awad che non si fa pregare e accorcia le distanze. All’ultimo minuto di recupero poi ci pensa Giuliani a blindare la vittoria azzurra con una gran parata su un tiro dalla distanza.

    Israele-Italia 2-3 (31° Goor, 890 Awad; 45° Girelli, 63° Bartoli, 70° Giacinti)

     
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    Dopo la sofferta, ma importante, vittoria in trasferta contro Israele la ct dell’Italia femminile Milena Bertolini ha analizzato a caldo la prestazione delle azzurre e volto lo sguardo al prossimo impegno in Georgia: “Le partite di agosto e settembre sono sempre difficili, all’inizio abbiamo subito l’aggressività di Israele anche perché le gambe non giravano al meglio. Non abbiamo sfruttato tutte le occasioni che abbiamo avuto e poi, quando pensavamo che ormai la partita fosse chiusa, abbiamo rallentato troppo e sofferto. Dobbiamo crescere. - conclude Bertolini come si legge sul sito della FIGC - Ora dobbiamo recuperare le forze analizzare cosa non ha funzionato e trovare le soluzioni migliori per affrontare la Georgia”.

     
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    Dopo l'esordio contro Israele, conclusasi con una vittoria più sofferta del dovuto seppur con tutti gli alibi del caso sopratutto legati alla mancanza di condizione dovuta a una stagione che prenderà il via solo a metà settembre, l'Italia femminile scende in campo questo pomeriggio in Georgia per la seconda gara valida per le qualificazioni all'Europeo del 2021 in Inghilterra. Una sfida da cui la ct Milena Bertolini si attende un deciso passo avanti sotto il profilo dell'atteggiamento e di quella fame che ha contraddistinto il gruppo negli ultimi due anni portandolo prima alla storia qualificazione alla Coppa del Mondo e poi alla cavalcata in terra di Francia fino ai quarti di finale.

    La Georgia non appare un avversario temibile, occupa la 112 posizione del Ranking Mondiale e all'esordio ha subito una cocente sconfitta per 7-1 contro un'altra squadra non irresistibile come la Bosnia. L'Italia dovrà però giocare al 100% sia sul piano fisico che mentale per evitare distrazioni e segnare più gol possibili (possibilmente senza subirne) per migliorare quella differenza gol che potrebbe risultare decisiva in caso di arrivo a pari punti con la Danimarca, l'avversaria più temibile per la prima piazza del girone. La difesa dovrà limare quegli errori mostrati contro Israele, mentre l'attacco dovrà essere più lucido e cattivo sotto porta nonostante la condizione non sia ancora quella ottimale.

    Grande curiosità per le scelte della ct che sembra orientata a confermare la squadra iniziale vista in Israele anche se qualche cambio potrebbe esserci nonostante anche le calciatrici uscite affaticate dall'ultimo incontro abbiano recuperato. E chissà se, dopo Arianna Caruso, non vi sia spazio per una delle altre esordienti – Agnese Bonfantini, Gloria Marinelli e Vanessa Panzeri più che i portieri Rachele Baldi e Francesca Durante – magari a gara in corso.

     
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    Dopo la vittoria di Tel Aviv, la Nazionale Italiana Femminile oggi è tornata in campo nella seconda tappa delle qualificazioni a EURO 2021 e a Tbilisi è arrivata un'altra vittoria importante. Le Azzurre hanno battuto la Georgia a domicilio per 1-0 grazie ad un goal di Cristiana Girelli al minuto 24 del primo tempo. Allo stadio Mikheil Meskhi le padrone di casa hanno mostrato impegno e hanno perso con il minimo scarto nonostante le tantissime le occasioni create e tre i legni colpiti. A mancare è stata la precisione in zona goal ma le ragazze di Milena Bertolini tornano a casa con 6 punti e a punteggio pieno dopo i primi due match del girone B.

    L'Italia è partita subito forte e ha messo in mostra la differenza tecnica con i suoi avversari ma è mancata sempre la zampata negli ultimi 16 metri. I legni colpiti da Cernoia, Giugliano e Giacinti hanno evitato un risultato più rotondo ma il nuovo corso della Nazionale femminile è appena iniziato e dopo i cambiamenti estivi si sta lavorando per ritornare sui binari stabili che ci avevano abituato le Azzurre nell'ultimo periodo. Migliore in campo: Valentina Cernoia.

    Georgia Italia 0-1: tabellino e risultato


    Rete: 24′ Girelli.

    GEORGIA (5-4-1): Gabunia; Pasilkashvilli, Kvelidze, Bakratze (dall’88’ Kadagishvilli), Chichinadze (dal 59′ Cheminava), Tckonia; Danelia, Kalandadze, Sutidze, Todadze; Raukt. A disposizione: Sukhashvilli, Kadagishvilli, Chkhartishvilli, Cheminava, Tsotseria, Skhiriadze, Khaburdzania, Salukvadze, Epitashvilli. Allenatore: Bajelidze.

    ITALIA (4-3-3): Giuliani; Guagni (dall’87’ Rosucci), Gama, Linari, Bartoli; Bergamaschi, Giugliano, Cernoia, Giacinti; Girelli (dal 69′ Tarenzi), Sabatino (dal 46′ Serturini). A disposizione: Durante, Baldi, Galli, Rosucci, Caruso, Marinelli, Tarenzi, Fusetti, Panzeri, Bonfantini, Tuccheri Cimini. Allenatrice: Bertolini.

     
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    La ct dell’Italia femminile Milena Bertolini dopo il successo di misura sulla Georgia nella seconda gara di qualificazione all’Europeo 2021 ha parlato di una prestazione non brillante, con tante occasioni mancate e una goleada che non è arrivata: “È stata una partita lenta con molti errori nella gestione della palla e poca lucidità. Loro non hanno avuto nemmeno un’occasione per fare gol, noi abbiamo tirato tante volte in porta, ma sempre con frenesia. - continua Bertolini al sito della FIGC - È normale che contro una squadra come questa ci si aspetti di più, di fare più gol, ma in questo momento c’è probabilmente anche un aspetto di motivazioni che va ad incidere sulla determinazione”.

     
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    Dopo le belle imprese delle Azzurre ai Mondiali di Calcio Femminile di Francia, dove abbiamo tenuto testa a nazionali come Cina, Brasile e Australia e siamo usciti dai giochi solo nei quarti, eliminati dall’Olanda finalista, ci si aspettava un nuovo inizio brillante e sicuro per la Nazionale Femminile di Milena Bertolini, alle prese con le qualificazioni per gli Europei Femminili 2021 che si disputeranno in Inghilterra. Ma non è stato proprio così.

    Il sorteggio ci ha assegnato il Gruppo B e ci ha regalato, come compagne di viaggio, la temibile Danimarca, l’insidiosa Bosnia Erzegovina e le più abbordabili Israele, Georgia e Malta. E proprio con Georgia e Israele abbiamo giocato le due prime gare di qualificazione, che hanno sollevato più di una perplessità.

    C’è da dire che da noi il campionato di calcio femminile non è ancora cominciato e che stiamo scontando, come era ipotizzabile, il fiato corto della recente fine dei Mondiali e una condizione atletica che non si può definire eccellente. Eppure le Azzurre, contro Israele, hanno giocato una gara di carattere, portando a casa un 3-2 dopo aver sofferto la maggior freschezza delle padrone di casa, andando sotto e rimontando grazie a due gol di Girelli e Bartoli e all’acuto di Giacinti. La stessa Bertolini, a fine gara, aveva detto: “Non abbiamo sfruttato tutte le occasioni che abbiamo avuto e poi, quando pensavamo che ormai la partita fosse chiusa, abbiamo rallentato troppo e sofferto. Dobbiamo crescere. Ora dobbiamo recuperare le forze, analizzare cosa non ha funzionato e trovare le soluzioni migliori per affrontare la Georgia”.

    Soluzioni che ahimè non sono state trovate, visto che con la Georgia, nazionale alla 112esima posizione del Ranking FIFA, l’abbiamo spuntata con un calcio di rigore (inizialmente sbagliato) di Girelli e abbiamo sbagliato di tutto, dominando ma senza mai incidere più di tanto e senza segnare quei gol che potrebbero risultare determinanti per la qualificazione. E il campanello d’allarme è suonato bello forte, visto che il CT a fine gara è apparsa molto contrariata: “È stata una partita lenta con molti errori nella gestione della palla e poca lucidità. Loro non hanno avuto nemmeno un’occasione per fare gol, noi abbiamo tirato tante volte in porta, ma sempre con frenesia. È normale che contro una squadra come questa ci si aspetti di più, di fare più gol, ma in questo momento c’è probabilmente anche un aspetto di motivazioni che va ad incidere sulla determinazione”.

    Dall’altro lato, nel Gruppo B, la Danimarca di Sanne Nielsen e Pernille Harder prima asfaltava Malta per 8-0 e poi si sbarazzava di Israele con un secco 3-0, mentre la Bosnia Erzegovina rifilava un roboante 7-1 alla Georgia e batteva di giustezza Malta 2-0 nel finale di gara grazie a una doppietta dell’attaccante del Sand Milena Nikolić. Saranno loro le squadre con cui dovremo fare la corsa per il primo posto nel girone o per puntare a essere una delle tre migliori seconde classificate nei nove gironi. Ora ci aspetta il fanalino di coda Malta il 4 ottobre al Centenary Stadium di Ta’ Qali e il primo scontro diretto contro la Bosnia l’8 ottobre a Palermo. Sperando che, per allora, la condizione fisica e mentale delle Azzurre sia migliorata.

     
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    Una partenza lenta, con un dominio sterile per oltre un’ora di gioco e tante occasioni sbagliate. L’Italia ha faticato anche oggi a uscire dal momento no iniziato in Israele dopo il brillante Mondiale disputato. È servito l'ingresso di Cristiana Girelli per sbloccare la gara: la numero 10 azzurra con la sua qualità ha prima regalato l'assist a Bartoli e poi segnato su rigore il definitivo 2-0 che regala la terza vittoria su tre all'Italia. I nove punti sono la nota più positiva di questo inizio di qualificazioni agli Europei.

    BERTOLINI SORPRENDE - L’Italia continua a non brillare. Come in Israele e in Armenia a inizio settembre, la squadra di Milena Bertolini fatica a scrollarsi di dosso le scorie del Mondiale e pur dominando in casa di Malta chiude il primo tempo senza reti all’attivo. Per provare a dare una scossa alle azzurre la ct opera scelte non scontate come la presenza di Gloria Marinelli sull’out sinistro di centrocampo con Stefania Tarenzi al fianco di Valentina Giacinti al posto di Cristiana Girelli. Nelle fila delle nostre avversarie, in campo con un prudente 5-4-1, che potrebbe trasformarsi in un 3-4-3 in fase d’attacco, ci sono tre conoscenze del nostro calcio: la juventina Sciberras, la barese Shona Zammit e Lipman, centrale della Florentia San Gimignano.

    DOMINIO STERILE - Proprio l’attaccante numero 14 ha la prima occasione del match al quarto, ma spara alto da ottima posizione. L’Italia attacca, non soffre, ma non punge con Cernoia e Galli che sono le più pericolose sempre dalla distanza, mentre Giacinti fatica ad avere palloni giocabili al centro dell’area anche a causa della marcatura asfissiante delle tre centrali maltesi.

    ITALIA SPRECONA - A inizio ripresa, con Girelli al posto di una spenta Marinelli, l’Italia continua a non riuscire a sbloccare la gara dimostrando scarsa lucidità in attacco. Specialmente con Tarenzi che attorno all’ora di gioco ha due grandi occasioni per segnare, ma non le sfrutta. Incredibile sopratutto l’errore nella seconda occasione quando a tu per tu col portiere da due passi spara addosso a Xuereb. Poco dopo la palla buona capita sulla testa di Bergamaschi che però non riesce ad angolare permettendo al portiere maltese che blocca in due tempi.

    GIRELLI INVENTA, BARTOLI SEGNA - Serve una magia di Girelli per mandare in gol l’Italia. La numero dieci riceve dentro l’area e con una magia di tacco serve l’accorrente Bartoli che si inserisce da sinistra. il terzino salta un avversario e calcia in diagonale sul palo lungo lasciando senza scampo Xuereb. Poco dopo è ancora Girelli a essere protagonista con un rito a giro dal limite che finisce fuori di un soffio.

    OCCASIONI E RADDOPPIO - All’84° episodio dubbio in area maltese con Giacinti che viene strattonata e cade riuscendo a servire comunque Giugliano che però colpisce col ginocchio favorendo la parata di Xuereb. Il portiere maltese deve poi intervenire altre due volte – su Giacinti e Rosucci - per evitare un passivo peggiore. Al 91° arriva infine il calcio di rigore per l’Italia a causa di un tocco di mano in area di Lipman. Dal dischetto va Girelli che questa volta mostra freddezza spiazzando Xuereb e portando a due le reti dell’Italia.

    IL TABELLINO
    Malta (5-4-1): J. Xuereb; Sciberras (81° Turner), S. Farrugia, Lipman, C. Zammit, Flask; B. Borg (70° E. Xuereb), S. Zammit, Theuma (59° Said) , Cuschieri; M. Farrugia. A disposizione: R. Borg, Misfud, Carabott, C. Xuereb, Turner. Ct Gatt

    Italia (4-4-2): Giuliani; Bergamaschi, Gama, Fusetti, Bartoli (83° Guagni); Cernoia, Galli, Giugliano, Marinelli (45° Girelli); Giacinti, Tarenzi (53° Rosucci). A disposizione: Durante, Baldi, Boattin, Linari, Tucceri, Guagni, Serturini, Greggi, Glionna, Sabatino. Ct Bertolini

    Gol: 67° Bartoli, 90° Girelli

    Ammonizioni: 42° Cernoia (I), 47° Flask (M), 90° Lipman (M)

     
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    Dopo tre gare di qualificazione ai prossimi Europei in cui l’Italia ha faticato, è apparsa poco brillante e lucida, ma ha comunque conquistato il bottino pieno ed è in testa al proprio girone al pari della Danimarca (che fin dal sorteggio si sapeva essere l’avversaria più forte del lotto). In queste tre gare non si è certamente vista la squadra che in Francia ha fatto appassionare l’Italia con le sue prestazioni e le sue vittorie, ma una più scarica fisicamente – sopratutto nelle prime due uscite – e con una certa difficoltà nell’andare a rete con appena sei reti all’attivo contro squadre che non hanno certo una difesa imperforabile (Malta ne ha subite otto solo contro la Danimarca all’esordio per fare un esempio).

    La costante in queste prime uscite, potremmo dire il Fattore G, dell’Italia è senza dubbio Cristiana Girelli, attaccante con la maglia numero 10 sulle spalle e la capacità di andare a segno con regolarità impressionante. La juventina infatti ha messo la sua firma su tutte e tre le vittorie delle azzurre: gol ad aprire il 3-2 in terra d’Israele, gol decisivo col brivido (rigore sbagliato e ribattuta vincente) contro l’Armenia e infine il gol del definitivo 2-0 contro Malta questo pomeriggio dopo aver sfornato un assist di tacco al bacio per Bartoli (che ora le dovrà offrire una cena di sushi) per il primo vantaggio.

    Tre gol in tre gare, nove punti conquistati. Il massimo col minimo – si fa per dire vista la sofferenza – sforzo per le azzurre che ora si proiettano verso la sfida di Palermo contro la Bosnia consapevoli che dall’inizio o a gara in corso c’è un Fattore G che può decidere ogni sfida.

     
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    Girone B
    La classifica del Gruppo B al terzo turno: Danimarca e Italia 9, Bosnia 6, Israele*, Georgia* e Malta 0.
    *Una gara in meno.
    Si qualificano alla fase finale di Euro 2021 le prime dei nove gironi, più le tre migliori seconde;
    le restanti sei seconde faranno fra loro il playoff

     
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    La ct dell’Italia femminile Milena Bertolini in conferenza stampa ha parlato della sfida di domani contro la Bosnia che segna l’esordio casalingo delle azzurre post Mondiale: “È bello tornare in Italia dopo la Coppa del Mondo e mi piace molto l’idea di giocare a Palermo. Al Sud ci sono tanti talenti, ma mancano le opportunità e le strutture, credo che il fatto che la Nazionale giochi in questa città, che ha una tradizione nel calcio femminine, sia un mezzo importante per promuovere il nostro movimento e confido nel calore e nella passione dei palermitani per il calcio. Il Mondiale ha lasciato un’eredità importante, permesso a tante bambine di immaginarsi calciatrici quando saranno grandi, ha lasciato un’immagine positiva che va gestita e rilanciata. La Federazione sta lavorando a diversi progetti, l’obiettivo più importante per il futuro del calcio femminile è quello di aumentare il numero delle praticanti e passare da 25mila e 100mila, cosa che andrebbe ad incidere anche sull'aspetto culturale. - continua Bertolini parlando poi della Bosnia – Affronteremo una squadra forte fisicamente e aggressiva, con individualità superiori rispetto alle squadre fin qui affrontate che si chiudevano molto e non ci lasciavano spazi per colpire in avanti. Scorie mondiali? Eravamo tutte debuttanti, abbiamo vissuto emozioni fortissime e forse scattavano meccanismi inconsci che ci hanno fatto rendere in un certo modo. Ora stiamo facendo fatica, ma dobbiamo ritrovarci anche perché la differenza reti può essere importante”.

     
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    L’Italia femminile va alla conquista del Sud. Dopo l’ottimo Mondiale e un avvio di qualificazioni all’Europeo più difficoltoso, seppur con tre vittorie su tre, del previsto la squadra di Milena Bertolini esordisce in Italia, a Palermo, contro la Bosnia Erzegovina alla ricerca di una vittoria possibilmente convincente e magari larga nel punteggio per migliorare una differenza reti che al momento ci vede molto dietro all’altra big del girone: la Danimarca.

    In ballo però non c’è solo la gara in sé, ma molto di più perché la sfida di Palermo – la prima di una serie di gare al sud a cui seguiranno a novembre quelle di Benevento e Castel di Sangro – come hanno sottolineato la ct Milena Bertolini (“Al Sud ci sono tanti talenti, ma mancano le opportunità e le strutture, credo che il fatto che la Nazionale giochi a Palermo, una città che ha una tradizione nel calcio femminine, sia un mezzo importante per promuovere il nostro movimento”) e il capitano Sara Gama (“Ci aspettiamo una bella accoglienza, non sono mai venuta a giocare qui, ma credo che la presenza della nazionale rappresenti una grossa occasione per la città e per tutto il Sud”) ha una valenza importante per la crescita del movimento al sud dove si viaggia a una velocità inferiore rispetto al nord, basti guardare le squadre che partecipano ai massimi campionati (Pink Bari in Serie A e Napoli in Serie B).

    Bisogna accelerare sulla crescita del calcio al meridione per evitare una frattura ancora più evidente di quella già esistenze e aumentare il bacino di reclutamento - “Passare da 25mila e 100mila tesserate” - e di utenza. Ma anche un passo avanti verso il superamento di alcuni ostacoli di carattere culturale che purtroppo vedono ancora le donne, le ragazze, le bambine che giocano o si avvicinano al calcio come qualcosa di deprecabile, figlio di una mentalità ferma a inizio ‘900, ma che ancora tanti adepti ha nelle fila non solo degli appassionati di calcio, ma anche di tanti addetti ai lavori basti pensare al ds della Roma Gianluca Petrachi (che nella serata di ieri ha chiesto scusa per la sua uscita infelice). Solo aumentando la visibilità, il bacino d’utenza si potrà rendere normale quello che dovrebbe essere – ovvero che non esistono sport “per maschi” e sport “per femmine” - , ma non è ancora. E per questo serve uno sforzo volto alla conquista del Sud per far avanzare tutta l’Italia dello stesso passo.

     
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    L'Italia femminile cala il poker nelle qualificazioni all'Europeo del 2021 e resta prima nel proprio girone a punteggio pieno. Questa volta le azzurre oltre a vincere convincono anche sul piano del gioco, specialmente nella prima frazione, mentre nella ripresa - con la gara in ghiaccio - i ritmi calano comprensibilmente.

    LE FORMAZIONI - Per la prima gara casalinga delle qualificazioni per l’Europeo 2021 la ct azzurra Milena Bertolini si affida al tandem Girelli-Giacinti in attacco e lancia dal primo minuto a centrocampo Rosucci a sinistra con Galli al fianco di Giugliano e Cernoia a destra. In difesa rispetto alla sfida contro Malta rientrano Guagni e Linari al fianco delle confermate Gama e Bartoli. La Bosnia scende invece in campo con un modulo molto offensivo che vede Hamzic al centro dell’attacco con Kapetanovic e Spasojevic ai suoi lati e Ahmic pronta a inserirsi in un 4-3-3 che può diventare 4-2-3-1.

    PARTENZA SPRINT - L’Italia dimostra di volersi scrollare subito di dosso qualche critica arrivata dopo le prime tre uscite e conquistare il pubblico di Palermo. Dopo appena due minuti arriva la prima palla gol con Giugliano che spreca calciando sul portiere da pochi passi. Un giro d’orologio dopo arriva il vantaggio azzurro con la solita Cristiana Girelli: Rosucci viene lanciata in area e serve la compagna in bianconero al centro. La nostra numero 10 salta un’avversaria e calcia in porta mettendo la palla fra le gambe di Haracic e sbloccando la gara.

    IL RADDOPPIO - L’Italia spinge e domina contro una Bosnia che non riesce a reagire e fatica nelle chiusure difensive venendo graziata due volte dall’arbitro della sfida che non vede prima una trattenuta su Giacinti pronta a calciare a rete e poi un fallo di mano su tiro di Girelli. L’Italia non demorde e al 28° trova il raddoppio con Giugliano che questa volta, pescata in area da un lancio dalla trequarti, incrocia bene e batte Haracic per la seconda volta.

    RIPRESA MENO EFFICACE - L’Italia continua a tenere il pallino del gioco anche nella ripresa pur non riuscendo a essere incisiva come nella prima frazione. La Bosnia invece non riesce praticamente mai a rendersi pericolosa in avanti con Giuliani che a lungo è spettatore non pagante del match. Le occasioni più nitide per le azzurre arrivano nel finale con Galli, anticipata prima del tiro, e Tarenzi, subentrata a Giacinti, che colpisce una traversa di testa su assist di Guagni.

    Italia (4-4-2): Giuliani; Guagni, Linari, Gama, Bartoli; Cernoia, Giugliano (63° Sabatino), Galli, Rosucci (79° Greggi); Girelli, Giacinti (84° Tarenzi). A disposizione: Durante, Aprile, Bergamaschi, Fusetti, Boattin, Tucceri Cimini, Marinelli, Serturini, Glionna. Ct: Bertolini

    Bosnia Erzegovina (4-3-3): Haracic; Dijakovic, M. Hasanbegovic, Nikolic, Krso; Am. Spahic, Ahmic (45° Vujadin), Aleksic; Spasojevic, Hamzic (dal 60° Damjanovic) , Kapetanovic (81° Grabenar). A disposizioni: Hodzic, E. Hasanbegovic, Sakotic, Bektas, Gacanica, Koprena, Masinovic, Milovic. Ct: Huren

    Arbitro: Hristiyana Guteva (BUL)

    Marcatori: 3° Girelli, 28° Giugliano

    Ammoniti: 59°, 89° Krso (B), 74° Vujadin

    Espulsi:-

     
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    Dopo la vittoria per 2-0, la quarta in quattro gare, contro la Bosnia Erzegovina la ct dell’Italia femminile Milena Bertolini si è congratulata con le sue calciatrici per la prestazione: “Sono felice per le ragazze che hanno conquistato una vittoria importante contro un’avversaria ostica. Mi è piaciuto l’approccio che abbiamo avuto, sappiamo che il girone è difficile, ma giocando così arriveranno altre vittorie. - continua Bertolini soffermandosi sull’ambiente - Palermo ha dato un’immagine meravigliosa, abbiamo bisogno di ricevere questo calore. Le ragazze hanno giocato bene anche grazie”.

     
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    Capo Curva

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    :intervista:


    La centrocampista dell’Italia femminile Valentina Ceronia ha parlato dopo la vittoria sulla Bosnia per 2-0 ai microfoni di Mediagol.it elogiando il pubblico palermitano: “Era da tanto tempo che non giocavo al sud, ricordo una partita di molti anni fa contro il Capo d’Orlando e devo dire che questa sera il pubblico è stato incredibile perché abbiamo sentito grande entusiasmo. Mi auguro che ci sia l’occasione di tornare perché il calore che ci hanno trasmesso per tutta la gara è stato bellissimo. - continua Cernoia parlando poi della gara – La partita era più che chiusa, la Bosnia non ci ha mai impensierito , non ha avuto mai il pallino del gioco, ma noi abbiamo offerto una prova convincente e stasera si è vista una bella Italia dopo qualche uscita opaca. Qualificazione? Il cammino è difficile e tortuoso, la nostra prima rivale è la Danimarca, ma stasera credo si sia vista la nostra forza. Alcune ragazze sono cambiate dopo il Mondiale, ma se ripartiamo da questa prestazione tutto sarà più semplice”.

     
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