Foggia - Pescara

23^ Giornata Serie B ‘18-‘19

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    Reduci dal buon pareggio di Palermo si torna allo Zaccheria per ospitare i biancazzurri abruzzesi.
    Partita ostica ma da vincere assolutamente se si vuole puntare a scalare la classifica ed abbandonare i bassifondi.
    Come già avvenne nella gara d’andata mancheranno i tifosi ospiti...un vero peccato per lo sport.
    Assente per squalifica Gerbo oltre ai lungodegenti Camporese,Tonucci e Zambelli.
    Vedremo con quale modulo scenderemo in campo...ma l’importante è la vittoria!!

    N0| V0GL|AM0 QUESTA V|TT0R|A !!!
     
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    Praticamente un tabù da sfatare. Il Foggia, da quando è tornato in Serie B, non ha mai battuto il Pescara. Non solo: gli abruzzesi hanno sempre avuto la meglio nei tre precedenti contro i rossoneri: all’andata è stato un gol del difensore Gravillon, che a gennaio ha firmato con l’Inter, a condannare la squadra allenata da Grassadonia.

    Lo scorso anno, invece, con Stroppa in panchina, pesante 5-1 all’andata con la tripletta di Pettinari e le reti di Benali e Mancuso, prima del gol della bandiera targato Gerbo. Era il Pescara di Zeman. Al ritorno, invece, altro successo di misura con gol di Mancuso. Al termine della stagione però i rossoneri sfiorarono i play-off, i biancazzurri i play-out (entrambe le compagini per due punti).

    Domenica bisognerà invertire il trend. Dopo la buona prestazione, soprattutto in difesa, contro il Palermo, bisogna dare continuità e soprattutto tornare alla vittoria. Per scacciare, ancora una volta, i cattivi pensieri e accorciare il distacco dalla zona salvezza (al momento lontana cinque punti).

    Fonte:.tuttocalciopuglia.com
     
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    Greco: “A Palermo gara completa. Questa rosa ha valori e spirito giusto”

    Ecco le parole di Greco in conferenza stampa:

    “Credo che Carraro sia uno dei giovani migliori del momento e sul fatto della “spanna sopra” con Nember ne ho parlato, anche perché ho un ottimo rapporto su di questo ed abbiamo sdrammatizzato su questo.

    Abbiamo fatto una partita completa contro il Palermo, soffrendo nei primi 25 minuti anche se abbiamo affrontato una squadra che sul piano fisico non c’entra nulla con questa categoria. Nella ripresa invece abbiamo creato e potevamo anche portare qualcosa di più del punto a casa. Dal punto di vista carratteriale abbiamo dato una risposta importante.

    Non abbiamo parlato di moduli perché credo che sia importante prima trovare un’identità di squadra che prescinde dal modulo, perché il tipo di costruire e proporre rimane sempre la stessa. Il mister deciderà il modulo migliore.

    Ci sono alcune similitudini rispetto all’anno scorso. Eravamo anche lì in una situazione difficile di classifica ma il percorso era diverso in quanto c’era mister Stroppa ed era stata raggiunta una promozione anche per un’identità ben trovata, che per altro favorì il mio inserimento. Forse quest’anno siamo indietro sotto certi aspetti, ma lo spirito ed i valori del gruppo sono rimasti. L’aspetto tecnico-tattico si può costruire, ma se mancano certi valori è tutto più complicato.

    Con la difesa a 3 posso essere più propositivo forse rispetto a quella a 4. In fase di costruzione credo che più sono bravi i difensori a farlo e più facilitano la cosa anche a me. Si tratta sempre di un lavoro di squadra ed il mio lavoro è quello di mettere ordine.

    Ho sofferto la decisione di quest’estate. Sono tornato perché volevo ricambiare quanto mi è stato dato dalla gente nei sei mesi dell’anno scorso. Non mi aspetto nulla dalla gente, anzi sono io a voler ricambiare quanto ho ricevuto. Certi stimoli e certe pressioni ti danno solo certe piazze e Foggia rientra tra le top che ho conosciuto.

    L’anno scorso c’era un modo di ragionare che era già radicato, come la costruzione dal basso e le giocate a palla bassa. Siamo indietro rispetto all’anno scorso, ma abbiamo idee. Proviamo a giocare e proporre cose diverse, anche se ci vorrà tempo per riprendere quel percorso. I ragazzi dello spogliatoio sono più o meno li stessi e vogliamo lottare per raggiungere il nostro obiettivo. Partire da meno 8 non è così scontato. Siamo andati a Palermo cercando di fare la partita e potevamo raggiungere qualcosa in più e mentalmente i miei compagni hanno tenuto bene botta, perché la mazzata della penalizzazione è pesante. Vogliamo compattare l’ambiente in un unico blocco ed abbiamo qualità globali importanti.

    A questo gruppo va riconosciuto uno sforzo maggiore rispetto ad altre squadre e sta sopperendo a tante difficoltà oggettive. Si può fare ancora molto meglio ma sono fiducioso. La partita di Palermo mi ha dato un grande entusiasmo perché mi ha dimostrato che la squadra c’è. Abbiamo voglia di lottare e soffrire, dando il massimo. Non so quale sarà il risultato, ma moriremo sul campo per l’obiettivo.

    Le partite sono tutte importanti adesso. Se avessimo iniziato male con il Carpi sarebbero subentrati altri pensieri. Mancano non tantissime partite ma alla classifica dobbiamo dare solo un’occhiata, focalizzandoci su ogni partita per cercare di ottenere quanti più punti possibile.

    Abbiamo avuto occasioni a Palermo ma le abbiamo spiegate. Sono convinto che abbiamo tanta qualità con tutti gli attaccanti che abbiamo. In questi tre mesi che mancano riusciremo a tirare il meglio da ognuno di loro.

    Ngawa ha preso una bella botts e mi sono spaventato per il bernoccolo. Non era molto lucido ma si è ripreso. L’ho visto tranquillo e non so se dovrà seguire un iter particolare.

    Il rapporto con i compagni di reparto è buono e me li devo tenere buoni perché corrono anche per me. Busellato lo conoscevo dal Bari e non mi è stato difficile adattarmi nuovamente ai compagni”.

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    Foggia-Pescara è gara che vanta precedenti in tutti i livelli del calcio professionistico italiano.

    In Serie A sono 2, nel 1977/1978 e nel 1992/1993, in cadetteria ben 12, dal 1946/1947 in poi, in C 6 col primo datato 1938/1939.

    Insomma, uno scontro diretto ricco di storia e che vede in vantaggio i rossoneri per numero di successi, 12-3, e gol marcati, 25-10, mentre i segni X ammontano a 5.

    Le 2 vittorie biancazzurre in Serie B risalgono alla passata stagione, quando lo 0-1 fu firmato da Mancuso, e al torneo 1978/1979, col match che si chiuse per 1-2 e segnò i destini sportivi di entrambi i club.

    Era la 38esima e ultima giornata di campionato. Sul neutro di Napoli si ritrovarono faccia a faccia un Pescara, che con altre due squadre ambiva alla promozione, e un Foggia, che con altre cinque (comprese Bari e Taranto) lottava per non retrocedere.

    Come spesso capita nel calcio a giocare meglio furono i Satanelli, ma De Micheli, prima, e Nobili, poi, resero vano il momentaneo 1-1 di Barbieri.

    Per dovere di cronaca è necessario ricordare come quel successo non valse la promozione diretta agli abruzzesi. Per salire in Serie A il Pescara dovette affrontare lo spareggio col Monza.

    Tornando alla stretta attualità e analizzando lo stato di forma delle squadre di Padalino e Pillon scopriamo che…

    Il Foggia viene dallo 0-0 in casa dell’ex capolista Palermo. Allo Zaccheria conta 4V – 4X – 2P e nell’ultima uscita ha visto interrompersi una serie gol scattata lo scorso 13 aprile e arrivata a quota 13 impegni di fila.

    Spulciando un po’ gli almanacchi scopriamo che l’ultima volta con i rossoneri all’asciutto per due match di fila fra le mura amiche porta la data del settembre 2014, quando arrivarono pareggi ad occhiali, vale a dire per 0-0, contro Melfi e Aversa.

    Il Pescara è reduce dal pesante KO, 1-5, col Brescia. Soprattutto non vince dalla 19esima giornata, 4-2 a Salerno. Da notare che lontano dall’Adriatico ha racimolato fino a oggi soltanto 11 punti: 2V – 5X – 3P.

    CONFRONTI DIRETTI A FOGGIA IN CAMPIONATO

    20 incontri disputati

    12 vittorie Foggia

    5 pareggi

    3 vittorie Pescara

    25 gol fatti Foggia

    10 gol fatti Pescara

    CONFRONTI DIRETTI FRA FOGGIA E PESCARA IN SERIE B

    25 incontri disputati

    7 vittorie Foggia

    4 pareggi

    14 vittorie Pescara

    25 gol fatti Foggia

    42 gol fatti Pescara

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    Foggia - Pescara: arbitra Volpi

    Sarà il signor Manuel Volpi, della sezione di Arezzo, a dirigere Foggia-Pescara, 23’ giornata del campionato Serie BKT, in programma domenica 10 febbraio alle ore 15:00, allo stadio Pino Zaccheria.

    Volpi, al suo primo anno in CAN B, è alla seconda designazione con il Foggia.
    il 2 dicembre 2018 ha arbitrato Foggia-Venezia, 14’ giornata, finita 1-1 e firmata dai gol di Iemmello, su rigore, per il Foggia e Vrioni per i lagunari di Zenga.

    Volpi sarà coadiuvato dal signor Damiano Margani della sezione di Latina e dal signor Michele Lombardi della sezione di Brescia. 4° uomo signor Luca Massimi della sezione di Termoli.

    Fonte: Area Comunicazione Foggia Calcio
     
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    Foggia-Pescara, un patrimonio di storia. Satanelli per la salvezza, abruzzesi per la A

    Foggia-Pescara è da un paio d'anni tornata ad essere una classifica del calcio italiano. Non vantano lunghi trascorsi in A (11 per i satanelli, 7 per i delfini), ma hanno permesso al calcio italiano e straniero di dotarsi di calciatori ed allenatori che hanno fatto molta strada.

    I nomi? Si sprecano. Come dimenticare tra i satanelli due tecnici come Pugliese e Zeman? Il primo, oltre che nel Bari, ha allenato anche Roma e Fiorentina. Il secondo deve le sue fortune al ciclo 'Zemanlandia' inaugurato proprio in Capitanata: anni intensi in rossonero culminati con l'aver sfiorato una storica qualificazione europea nel 1993/94. Tra gli anni '80 e '90 i calciatori transitati di talento sono stati tanti: Signori, Rambaudi, Shalimov, Kolyvanov, Baiano, Roy, Chamot ed anche lo stesso...Padalino, peraltro foggiano doc. Esattamente come Giuseppe Di Bari. Il Pescara, però, si difende alla grande. Anche in Abruzzo è transitato il boemo, raccogliendo anche qui una storica promozione in Serie A nel 2011/12. Un traguardo reso possibile usufruendo di giocatori di talento come Verratti, Immobile e...Insigne. Lui, Lorenzo ora al Napoli, che soltanto l'anno prima aveva provato a mettersi in luce nel Foggia. E poi Galeone, Giampaolo o Allegri. Si, proprio l'attuale allenatore della Juventus. Insomma, Serie B a chi?

    A cambiare sono gli obiettivi, rispetto al passato. La sfida si ripropone in B: gli abruzzesi di Pillon proveranno ad insediare i posti che valgono la promozione diretta, i satanelli - a causa di una pesante penalizzazione - hanno come obiettivo primario (se non praticamente unico) la salvezza. Un traguardo da raggiungere lottando su ogni pallone. Stonerà l'assenza dei tifosi abruzzesi, sarà una sfida sentita ma meno colorata. Anche per questo, rispetto ai duelli della Serie A, sarà purtroppo tutta un'altra storia...

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    Qualche problema in difesa per Pasquale Padalino in vista della gara interna contro il Pescara, in programma domenica allo Zaccheria. Non sta benissimo Zambelli, perciò, contro i biancazzurri, la fascia destra difensiva potrebbe essere occupata da Loiacono.

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    Busellato in conferenza:"la prestazione conta poco, contano i punti"

    L´ottimismo c´era prima di Palermo, senza non si va da nessuna parte, fare un punto ci ha dato consapevolezza, affrontiamo ogni partita come se fosse una finale.

    Sono arrivati ottimi giocatori, ci daranno una mano e sono contento del loro arrivo.

    Il modo in cui siamo riusciti a soffrire è fondamentale, è un pregio non tutti lo sanno fare, era una squadra davvero forte il Palermo , fisicamente è di un altra categoria, abbiamo sofferto nel primo tempo e quando sono calati siamo usciti fuori noi, si poteva sia vincere che perdere, il punto alla fine è il risultato migliore.

    Per i centrocampisti il modulo nuovo cambia davvero poco , perchè al centro siamo sempre 3, è un modulo che mi piace abbastanza e preferisco il ruolo di mezzala, sono contento di essere impiegato in questa maniera.

    Sono contento di esser tornato a giocare titolare, è l´obiettivo di tutti, siamo in tanti e bravi, fa parte del calcio stare in panchina, ho lavorato tanto ed ho usato la sosta invernale per migliorare la condizione fisica, è fondamentale per il mio ruolo.

    Io sto bene, quando ho visto che cristian stava entrando per alberto ho chiesto al mister per un crampo che preferivo uscire io, col Pescara è molto importante faremo di tutto per la vittoria perchè ora i punti sono più pesanti, hanno un obiettivo diverso dal nostro, ma cercheremo di portare a casa la vittoria.

    Ho lottato più di qualche anno per la salvezza, è una lotta particolarmente difficile, non bisogna pensare che quando si esce dai playout sia finito tutto, bisogna pensare da perdenti e aver paura di retrocedere, con quella paura avere una carica in più.

    Bisogna essere realisti, si parlava di Playoff quando avevamo ancora la penalizzazione, oggi sono contento che abbiamo capito che l´obiettivo è un altro ed è in testa a tutti.

    Queste sono scelte che spettano al mister, è stato strano vedere Kragl giocare avanti a me, ma sono scelte che toccano al mister, sono cose tattiche, ciò che piace a me non conta molto.

    Mi sono trovato subito bene, non ho avuto difficoltà sotto l´aspetto ambientale o fisico, ci sono stati soprattutto errori miei che spero di non fare più e dare il meglio di me fino alla fine della stagione.

    Vorrei sapere perchè ci manca continuità, non riusciamo, ma obiettivamente se avessimo dato una continuità non saremmo nei playout, siamo ancora alla ricerca del vero problema, da risolvere il prima possibile, le prestazioni ed i risultati devono portare più punti possibili, la prestazione conta poco, ci interessa fare punti.

    Io personalmente guardo solo il Cosenza spero di prenderlo il prima possibile, ma loro vengono da 2 vittorie, bisogna vincere e guardare le altre, spero che le altre perdano punti, ma è fondamentale adesso riuscire ad agganciare il Cosenza.

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    Verso Foggia-Pescara: Padalino pensa al 4-3-3, ballottaggio Ngawa-Loiacono

    Una vittoria da conquistare, per rialzare umore e autostima. Il Foggia va a caccia dei tre punti per riprendere la corsa verso la salvezza, dopo aver bloccato sul pari l'ex capolista Palermo. Contro il Pescara il tecnico Padalino potrebbe pensare di riproporre il 4-3-3, ma Kragl non sarà sicuramente nel terzetto offensivo: il tedesco tornerà qualche metro più indietro. In attacco Galano e Mazzeo sembrano certi di una maglia da titolare, con il primo che deve vendicare il rigore fallito all'andata e soprattutto iniziare ad aumentare il bottino di gol fatti. In difesa, invece, ballottaggio Ngawa-Loiacono per il ruolo di terzino destro.

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