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Le pagelle di Foggia-Catania Sia chiaro, tutto quanto segue non vuole essere una bocciatura. Anzi. Tuttavia, la partita tra Foggia e Catania, seppur con tutte le attenuanti del caso, ha offerto più di uno spunto critico e più di un problema che Grassadonia e Nember dovranno risolvere. Mancavano Agnelli, Gerbo, Floriano e Mazzeo. Mica poco. Il ritiro è terminato una settimana fa e le gambe erano pesanti a dir poco e tutto questo non va sottovalutato. Giocatori come Kragl, Zambelli, Tonucci e Nicastro entrano tardi in condizione ed è comprensibile data la loro prestanza fisica. Però, se dobbiamo analizzare soltanto la prestazione del Foggia contro il Catania, questa è molto negativa. Poche idee, poca atleticità e difficoltà a “portare” il pallone all’interno dell’area di rigore avversaria con costanza e pericolosità. Nicastro troppo isolato tra centrocampo e attacco e quasi mai messo in condizione di poter creare occasioni pericolose fatta eccezione per un tiro che impegna Pisseri sul risultato di parità. Da rivedere Carraro e ancor di più Ramé, spesso impreciso e incerto, tanto che da una sua palla persa nasce il vantaggio etneo. Inoltre, come se non bastasse, poco prima dello 0-2 firmato Lodi, Deli è uscito per alcuni problemi al ginocchio e sarà da valutare l’entità dell’infortunio. Unica, grande, nota positiva la prestazione di Gori che, molto probabilmente, se il buongiorno si vede dal mattino potrebbe dare una grandissima mano a questo Foggia. Sia chiaro, ancora una volta, date anche tutte le attenuanti elencate, una partita disputata a inizio agosto conta molto poco, soprattutto dal punto di vista del risultato, però, perdere, seppur sia poco più di un’amichevole estiva, lancia sempre dei piccoli campanellini d’allarme che vanno colti sul tempo. Ma di sicuro, sia Grassadonia che Nember sapranno cosa fare. Soltanto il tempo darà merito e ragione al lavoro svolto. Ecco le nostre pagelle:
BIZZARRI, voto 5,5: Nulla di particolare. Semplicemente un po’ troppo poco reattivo sul rasoterra di Lodi. Bravo nella prima frazione a deviare un pericoloso tiro di Pozzebon sporcato dalla difesa rossonera. SONNECCHIANTE
TONUCCI, voto 5,5: Possiamo giurarci che tra qualche mese, uno come Bucolo non sarebbe stato in grado di saltarlo con quella imbarazzante facilità. Troppo carico di lavoro. ARRUGGINITO
CAMPORESE, voto 5: Stesso discorso fatto per il biondo difensore ex Bari. Però farsi bruciare così da Rossetti in occasione del vantaggio etneo non ci sta. RIVEDIBILE
MARTINELLI, voto 5,5: Stanco e in affanno. Soffre Pozzebon quando si allarga dalle sue parti. LENTO
KRAGL, voto 5,5: Parte malissimo, continua peggio. Quando uno come lui smette di seguire l’avversario in corsa vuol dire che davvero non ne ha più. Con l’uscita di Deli, passa ad agire come mezzala e sforna un paio di missili che si spengono, però, sul fondo. IN RODAGGIO
CARRARO, voto 5,5: Il talentino scuola Inter viene ofuscato dalla morsa studiata da Sottil. Soffre la pressione lasciando le redini del gioco a Ramè. Poca, pochissima gamba. NASCOSTO
RAME’, voto 4,5: Sbaglia più di qualche pallone, perde la sfera in occasione del vantaggio catanese e si eclissa fino ad uscire sullo 0-2. Esce per Rubin s.v. INAPPROPRIATO
DELI, voto 5,5: Pronti via parte con una progressione delle sue, poi sale la stanchezza e in più di qualche occasione si fa prendere dal sopravvento facendo la scelta sbagliata. Dopo qualche colpo di troppo, si innervosisce ed esce per un problema al ginocchio. Esce per Sicurella s.v. VOLENTEROSO
ZAMBELLI, voto 5: L’emblema della sua partita è un goffo tentativo di controllo del pallone terminato con una caduta e una rimessa in favore del Catania. Azzecca il cross per Gori, poi poco, pochissimo altro. Soffre il carico della preparazione. STANCO
NICASTRO, voto 5: E’ forse il giocatore che più di tutti ha pagato la stanchezza generale della squadra. Lasciato in balia della difesa siciliana non trova mai un varco, un pertugio per fare male. Unica azione degna di nota, un sinistro parato da Pisseri. ISOLATO
GORI, voto 6,5: A Firenze qualcuno lo voleva nella rosa di Pioli, forse un po’ azzardato (per ora). Il ragazzo classe ’99 però fa vedere alcune perle del suo repertorio. Dribbling, tiro e colpo di testa. Il gol, proprio di testa, è di autentica fattura. L’ultimo attaccante “scuola viola” passato dallo Zaccheria è stato Pietro Iemmello e anche lui segnò di testa il suo primo gol rossonero allo Zac. Se il buongiorno si vede dal mattino, va bene così. BELLA SPERANZA
Foggia.iamcalcio.it
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