Lecco 2023/2024

Inizia ufficialmente quest'oggi l'era Alfredo Aglietti al Lecco, con il mister chiamato a rimpiazzare il duo Emiliano Bonazzoli-Andrea Malgrati, sollevati in data odierna dai rispettivi incarichi di mister e vice allenatore. Il nuovo tecnico, come si legge su leccochannelnews.it si è presentato quest'oggi alla stampa, iniziando la conferenza con i consueti ringraziamenti di rito: "Prima di tutto voglio ringraziare la proprietà e la famiglia Di Nunno, ci siamo scelti dopo un brevissimo contatto telefonico. Abbiamo tutto il momento per rimediare alla classifica, la squadra è viva. Ci sono dei momenti negativi che ti sembrano portino ad annegare. Prima dobbiamo levarci dall’ultimo posto, poi possiamo annusare la salvezza: il Lecco potrà salvarsi all’ultimo minuto dell’ultima giornata".

Prosegue poi sulla sua personale voglia di rivalsa: "A Reggio Calabria ho avuto un inciampo, si era incappati in una serie di risultati negativi, mentre lo scorso anno con Cellino non lo considero neanche, visto che ho avuto venti giorni da allenatore in carica, sette con i giocatori in vacanza e altrettanti con il Covid…".




Andando invece alla squadra: "Il campionato si divide in due tronconi, prima della sosta natalizia la squadra ha avuto grande voglia e non si è mai arresa, ottenendo grandi risultati e con sconfitte immeritate prima di un buon filotto. Dopo c’è stata forse della rilassatezza mentale, che ha portato a ottenere sconfitte che hanno tolto delle certezze. A gennaio la rosa è stata arricchita, valuteremo giorno per giorno al di là del mio concetto di calcio. Giocheremo con la difesa a quattro, questo si, poi vedremo come sviluppare il resto. Al di là delle preferenze, oggi non si può andare in un posto e dire “faccio così, compratemi questi giocatori” perché non riesce nemmeno ai migliori allenatori della storia. La squadra la trovo già fatta, corretta e rinforzata a gennaio: non escludo niente, anche perché il tempo a disposizione è poco. Mi aspetto però un apporto da parte di tutto il gruppo, se tutti mettono qualcosa di più allora ci salviamo". In merito al gruppo, c'era la possibile di avere il prima citato Bonazzoli nello staff: "Ha deciso lui, preferendo defilarsi. Gli va reso onore, in maniera molto onesta e da ragazzo per bene ha preferito farsi da parte evitare discussioni".

Conclude poi: "Devo fare quaranta giorni di lavoro in poco tempo, dobbiamo ottimizzare e guardare il bicchiere mezzo pieno. Diamo messaggi di unione e compattezza, la Serie B è un patrimonio di Lecco e del Lecco, vale per tutti e dobbiamo essere bravi a trovare una compattezza che qua si può trovare per programmare con più tranquillità: l’estate è stata intensa, si è passati anche nella “serie nulla” e si fa in fretta a dimenticarsene".

Il Lecco ha scelto Kiko Casilla, ex portiere di Real Madrid (con cui ha vinto anche tre Champions League) e Getafe in Spagna oltre che per due anni al Leeds in Inghilterra). Un profilo di grande esperienza per sostituire Eugenio Lamanna che, appena arrivato dal Monza si è infortunato e resterà fermo fino a fine stagione, e che oggi sbarcherà in Italia per conoscere l’ambiente.



Prima di sottoporsi alle visite mediche, che saranno approfondite essendo lo spagnolo fermo dalla scorsa estate, e della firma sul contratto il classe ‘86 vuole conoscere di persona l’ambiente e la situazione della squadra e fare una valutazione generale. Lo riferisce Tuttosport che conclude così il suo pezzo:

“Tutto questo dovrà valutare oggi Casilla, prima di legarsi al club bluceleste. I tifosi del Lecco comunque, in queste ore stanno manifestando tutta la loro soddisfazione per un (eventuale) colpo così prestigioso, anche se c’è da capire con quanta “ruggine” Casilla si presenta in Italia”.

Non sembra termine il disastro Lecco, con la società che sta facendo fatica a salvare banalmente il salvabile a causa delle intemperanze di patron Paolo Leonardo Di Nunno, che ieri, dopo la sconfitta patita sul campo del SudTirol, aveva deciso per l'esonero di mister Alfredo Aglietti - terzo allenatore della squadra bluceleste - e del Direttore Sportivo Domenico Fracchiolla. In fretta e furia era stato richiamato il primo allenatore della stagione, Luciano Foschi, fautore della promozione in B dei lombardi nella scorsa stagione, ma poi il ripensamento dei numero uno del club: niente esonero di mister Aglietti, e conferma del Ds, con un summit nel pomeriggio odierno. Il tutto mentre Foschi era già arrivato in città, perché quest'oggi si sarebbe dovuto tenere un allenamento punitivo.

Ma nuovi colpi di scena si sono vissuti, in una domenica di ordinaria follia. Come infatti si legge su leccochannelnews.it, Di Nunno è arrivato allo stadio "Rigamonti-Ceppi” intorno alle ore 14.00, quando anche la squadra è arrivata presso l'impianto per l'allenamento indetto dallo stesso Di Nunno. Colloquio tra le parti, ed ecco Aglietti a dirigere la seduta, riconfermato. Il nuovo dietrofront ha invece riguardato Fracchiolla, la cui posizione è adesso molto in bilico: si inizia a vociferare di possibile risoluzione consensuale: del resto non è un mistero che sia proprio il dirigente a essere finito in maniera particolare nel mirino del patron. E lo stesso amministratore delegato, parlando all’esterno dello stadio, ha confermato queste intenzioni.

Il tutto salvo ulteriori e nuovi cambiamenti. Che potrebbero riguardare anche il vertice: Di Nunno sembrava voler passare di mano, in favore dei figli Gino e Cristian Paolo. Ma a ora su questo aspetto non si hanno più notizie.

In casa Lecco la tensione resta alta. I lombardi sono ultimi in Serie B e la batosta di domenica al Del Duca, con l'Ascoli che si è imposto 4-1, la panchina di Alfredo Aglietti è tornata a traballare, dopo che era stato ad un passo dall'esonero due settimana fa dopo la sconfitta di Bolzano. Il poker incassato sul campo dell'Ascoli - scrive Tuttosport - in edicola questa mattina, ha mandato su tutte le furie il patron del Lecco Paolo di Nunno. Il Lecco è ultimo in classifica, la zona salvezza distante 13 punti mentre sono 11 le lunghezze che separano i lombardi dalla zona playout.




Aglietti resta
La quinta sconfitta in 6 gare alla guida del Lecco rischiava di essere fatale all’ex tecnico del Verona. Il club si è preso ventiquattro ore per riflettere durante le quali la dirigenza bluceleste avrebbe fatto un giro d’orizzonti. Uno sguardo al mercato per provare a sondare il terreno verso possibili successori. Al momento, però, in molti avrebbero declinato la possibilità di approdare al timone dei lombardi. Avanti quindi con Aglietti, con il tecnico che nella sosta avrà il compito di provare a rimotivare un gruppo apparso scarico nelle ultime giornate, tentando di ricompattare un ambiente sull’orlo di una crisi di nervi.

Contestazione dei tifosi
Anche durante l'ultima gara, la trasferta di Ascoli, è andata in scena la contestazione nei confronti della proprietà. con striscione esposto nel settore ospiti: "Società senza dignità. Solo per la maglia, solo per la città". Di Nunno appare orientato a tirare dritto per la sua strada, tanto da ribadire che il Lecco non è in vendita.

La cessione del Lecco potrebbe entrare nel vivo da un momento all’altro ed i Manzoniani attendono notizie da Alex Lin, imprenditore cinese interessato a rilevare il club dalle mani di Paolo Di Nunno. Alex Lin – si legge – sta pensando a mettere su una cordata così da poter acquistare il club.

L'incontro
Nella giornata di mercoledì c'è stato un primo incontro fra il patron del Lecco Paolo Di Nunno e l'imprenditore cinese Alex Lin Oltre a Lin (sponsor per i prossimi tre anni anche dell'Inter, tramite la Skyland Energy) per il club lombardo è tornato alla ribalta anche il colosso Eusider, holding da 12 aziende che fa da capofila nel mondo dell’acciaio provinciale con un fatturato di oltre 830milioni di euro per quanto riguarda l’azienda con sede in città.

“La sfida con il Südtirol? È stata una bella partita, giocata bene da entrambe le parti, credo sia stato un confronto piacevole da vedere”. Il difensore del Cittadella Nicola Pavan parla così a Il Gazzettino in edicola tornando sull’ultima gara del campionato e volgendo lo sguardo al finale di stagione.



“Il periodo buio è alle spalle? Siamo un’altra squadra rispetto a qualche tempo fa, ma non dobbiamo dimenticarcelo per evitare di ricascarci. Penso che a 44 punti possiamo ritenerci salvi, - continua Pavan - tra scontri diretti e altro credo sia difficile che il Cittadella ritorni in ballo nella bassa classifica, ci manca soltanto la matematica certezza”.

Spazio poi a un eventuale conquista dei play off che non sono molto distanti: “Con un punto di distacco dalla zona promozione è doveroso farci un pensiero. - conclude il difensore veneto - A dicembre mi sarebbe seccato non fare i play off, due mesi fa avrei invece messo la firma per occupare adesso questa posizione”.