Hellas Verona 2023/2024

Ultime curve da percorrere, le più tortuose, infide e complicate, per l'Hellas Verona di Marco Baroni, che con la vittoria nel recupero con l'Udinese ha però compiuto uno scatto deciso verso una salvezza che dopo la rivoluzione di rosa sviluppatasi a gennaio in pochi avrebbero ipotizzato che la compagine scaligera sarebbe stata ancora pienamente in corsa per giocarsi a questo punto della stagione. Cinque partite dall'elevato coefficiente di difficoltà in cui però un ruolo importante lo potrebbe giocare il fattore "Bentegodi".



Lazio in trasferta poi Fiorentina e Torino in casa
"Sabato ho percepito un'energia che la squadra è stata brava a creare ma che il pubblico ci ha alimentato, in questo senso il nostro stadio e i nostri tifosi saranno fondamentali" queste le parole di Marco Baroni alla vigilia della delicata trasferta di Roma in versione Lazio alla quale seguiranno due gare interne con Torino prima e Fiorentina poi, due gare in cui l'Hellas dovrà cercare di raccogliere quanto più bottino possibile prima delle ultime due fatiche a Salerno prima e in casa con l'Inter campione d'Italia poi.

E intanto qualche riflessione sul futuro...
Nel frattempo, nonostante tutto l'ambiente sia focalizzato sul chiudere con un nuovo dolce epilogo la quinta stagione consecutiva in massima serie, qualche pensiero sul futuro è doveroso, negli ultimi giorni il nome del d.s. Sean Sogliano (comunque legato al Verona da altri due anni di contratto) è stato accostato con forza alla Roma, in cerca di una nuova guida in cabina di regia dopo l'addio di Tiago Pinto, e anche Marco Baroni, nel caso dovesse portare a compimento la sua seconda salvezza consecutiva, potrebbe essere un profilo appetibile per molte squadre che da giugno vedranno liberata la propria panchina.

Quattro partite per conquistare la salvezza, quelle che l'Hellas Verona di Marco Baroni sarà chiamato ad affrontare da qui alla fine della stagione. Un obiettivo ad oggi alla portata della compagine scaligera che dovrà però cercare di non inciampare nelle potenziali insidie nascoste nel calendario. Un ruolo fondamentale lo giocherà il fattore "Bentegodi", ancora una volta in sold-out anche per la sfida di domenica con la Fiorentina con il pubblico veronese che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra all'interno di un'annata tutt'altro che rose e fiori.

Una salvezza da conquistare con il destino nelle proprie mani
Saranno su tre su quattro le gare che il Verona giocherà tra le mura amiche, dopo quella con la Viola seguirà la visita del Torino del grande ex Ivan Juric, poi sarà la volta della trasferta di Salerno per poi chiudere il week-end successivo quando in riva all'Adige arriverà un'Inter che seppur inebriato dai festeggiamenti per la seconda stella non lascerà comunque nulla di omaggiato sul piatto. Un finale dunque per il quale l'Hellas sarà in ogni caso padrone del proprio destino, per cercare di conquistare una salvezza che dopo quanto successo a gennaio potrebbe poi essere ricordata a lungo.

In arrivo un altro attaccante polacco che gioca in MLS per il Verona? Questo è quanto fa trasparire il portale polacco Meczyki, parlando dell'interesse dell'Hellas per Matesuz Bogusz (22 anni), centrocampista offensivo che attualmente milita nel Los Angeles FC con cui ha già trovato 3 gol in 10 apparizioni in stagione. Su di lui si è accesso l'interesse del direttore sportivo scaligero Sean Sogliano che fiuta una nuova operazione "alla Swiderski". Il classe 2001, che oltre che in Polonia ha esperienze pregresse tra Spagna e Inghilterra, sarebbe pronto a tornare in Europa. Sulle sue tracce tra l'altro non c'è solo il Verona, ma vengono segnalate anche lo Strasburgo in Ligue 1 e il Celta Vigo in Liga.

Quattro partite per conquistare la salvezza, quelle che l'Hellas Verona di Marco Baroni sarà chiamato ad affrontare da qui alla fine della stagione. Un obiettivo ad oggi alla portata della compagine scaligera che dovrà però cercare di non inciampare nelle potenziali insidie nascoste nel calendario.

Un ruolo fondamentale lo giocherà il fattore Bentegodi", ancora una volta in sold-out anche per la sfida di domenica con la Fiorentina con il pubblico veronese che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra all'interno di un'annata tutt'altro che rose e fiori.

Una salvezza da conquistare con il destino che è nelle proprie mani
Saranno su tre su quattro le gare che il Verona giocherà tra le mura amiche, dopo quella con la Viola seguirà la visita del Torino del grande ex Ivan Juric, poi sarà la volta della trasferta di Salerno per poi chiudere il week-end successivo quando in riva all'Adige arriverà un'Inter che seppur inebriato dai festeggiamenti per la seconda stella non lascerà comunque nulla di omaggiato sul piatto. Un finale dunque per il quale l'Hellas sarà in ogni caso padrone del proprio destino, per cercare di conquistare una salvezza che dopo quanto successo a gennaio potrebbe poi essere ricordata a lungo.

Un'altra vittoria pesante, anzi pesantissima, quella che l'Hellas Verona di Marco Baroni è riuscito a conquistare ieri al "Bentegodi", superando una Fiorentina che non ha comunque lasciato nulla di intentato. Per convincersi di ciò basta dare un'occhiata alle dichiarazioni post-partita di un innervosito Vincenzo Italiano, che tutto avrebbe voluto meno uscire dal campo con una sconfitta in vista della semifinale di ritorno di Conference League.


La classifica ora sorride
Tre punti vitali per un Verona che ora può sorridere guardando la classifica, che in un week-end dove l'unica vittoria tra le squadre in lotta per la salvezza (in attesa dell'Udinese) è stata quella del Sassuolo, proietta la compagine scaligera al quattordicesimo posto della graduatoria mettendosi dietro in un colpo solo Empoli, Frosinone e Cagliari. Un vantaggio piccolo ma prezioso quello che l'Hellas potrà sfruttare in vista della volata finale dove gli scontri diretti tra le altre compagini rivali saranno il miglior alleato di Lazovic e compagni.

Noslin formato super
Il pomeriggio del "Bentegodi" ha inoltre consegnato definitivamente a Tijjani Noslin la palma di miglior acquisto del mercato di riparazione (ma forse sarebbe più corretto scrivere ricostruzione o rivoluzione), con quattro goal, tutti messi a segno contro le big (Juventus, Milan, Atalanta e appunto Fiorentina), e due assist, il giovane olandese può ora definirsi come l'effettivo erede di Ngonge. Una menzione la meritano poi anche Centonze e Vinagre, probabili riconferme della linea difensiva in vista del prossimo delicato match interno con il Torino del grande ex Juric.

Nuova idea per l'attacco del Torino: si tratta di Tijjani Noslin, calciatore olandese che a gennaio l'Hellas Verona ha acquistato praticamente a zero. In quella occasione, il club scaligero ha acquistato Noslin dal Fortuna Sittard a compensazione di un pregresso debito contratto dalla società olandese con quella di Setti relativo alla cessione del portiere Pandur dai gialloblù agli olandesi. Una operazione che s'è ben presto trasformata in un autentico capolavoro visto che Noslin sta trascinando l'Hellas verso la salvezza e oggi vale circa sei milioni di euro.

Secondo il quotidiano 'TuttoSport', il direttore sportivo granata Davide Vagnati apprezza non poco la sua ecletticità e oggi Noslin è uno dei suoi primi obiettivi per rinforzare il reparto avanzato in vista della stagione che verrà.