Empoli 2023/2024

Ormai il lavoro di Davide Nicola è sotto gli occhi di tutti. Arrivato in una situazione quasi disperata, con l'Empoli che occupava la penultima posizione, nel giro di breve tempo è riuscito a far risalire i toscani e a fargli prendere un po' di ossigeno. I meriti del tecnico sono evidenti e la scelta da parte della società di affidarsi alle sue cure sta portando i frutti sperati. Quello che è cambiato è soprattutto l'aspetto mentale, con gli azzurri maggiormente consapevoli delle loro qualità: la crescente fiducia è palpabile.

Nicola non si accontenta
Lo scontro di oggi contro il Cagliari rappresenta una sorta di esame di maturità. I sardi si giocano una fetta importante di salvezza al Castellani e daranno tutto per tornare a casa col bottino pieno. Sono una squadra viva, che lotta per tutti i minuti, anche quelli di recupero. Per l'Empoli non sarà semplice, nonostante il Cagliari non brilli particolarmente fuori dalla Sardegna, visto che ha racimolato appena quattro punti, frutto di altrettanti pareggi. Per come sono andate le cose fino a questo momento ai padroni di casa potrebbe andare bene anche un pareggio, ma dubitiamo che Nicola si voglia accontentare. Non è nella sua indole.

L'assetto tattico potrà variare
Per la gara contro il Cagliari il tecnico azzurro dovrà scegliere se tornare all'amata difesa a tre o se replicare l'assetto a quattro visto col Sassuolo. Resta favorita la prima opzione. Anche se l'Empoli ha ampiamente dimostrato che può passare da un modulo all'altro senza problema e soprattutto senza cambiare interpreti. Non solo la grinta e il lavoro stanno facendo la differenza, ma anche la duttilità e la profondità della rosa, che permette a Nicola di avere tante variabili da sfruttare durante la gara.

Dopo una stagione da 7 gol e un assist tra Serie A e Coppa Italia con l'Empoli, Nicolò Cambiaghi non è riuscito a ripetersi in quella attuale, dove non ha ancora trovato la rete e in 26 presenze in campionato è andato a referto soltanto con un assist contro il Frosinone. Il classe 2000 però si è procurato un calcio di rigore contro il Sassuolo e ha causato due autogol contro Salernitana e Lecce, offrendo anche spesso prestazioni convincenti. Il suo cartellino è di proprietà dell'Atalanta, società che lo ha prestato ai toscani per l'annata calcistica 2023-2024. La Dea sa comunque che gli estimatori per il 23enne non mancano e pure a gennaio ha ricevuto delle proposte, ma le offerte non soddisfacevano il club, che chiede una cifra intorno ai 15 milioni di euro. Inoltre sarebbe stato complicato anche trovare un accordo con l'Empoli. Più facile immaginare una sua cessione in estate, malgrado Cambiaghi possa giocarsi le sue carte in ritiro per provare a convincere Gian Piero Gasperini a puntarci e trattenerlo a Bergamo. Il tecnico però sembrerebbe preferire altri profili ed è per questo che già diverse squadre si sono fatte avanti per capire la situazione.
avviato i contatti Lazio, Fiorentina, Torino e Genoa. Da capire se il prezzo cambierà dopo una stagione al di sotto delle aspettative, almeno dal punto di vista realizzativo, e quali competizioni giocheranno le società interessate, dato che in base a quelle cambierà pure la disponibilità economica.

L'impressione è che stavolta la sosta arrivi al momento giusto. L'Empoli deve ricompattarsi perché le tre sconfitte consecutive sono un piccolo campanello d'allarme rispetto all'avvio choc - in senso positivo - con Nicola alla guida. Il gruppo, al netto degli assenti impegnati con le varie Nazionali, dovranno fare quadrato e mantenere alta la concentrazione in vista del prossimo incontro, che pare sulla carta proibitivo. L'Empoli farà visita alla lanciatissima Inter di Simone Inzaghi, assoluta dominatrice del campionato.



Contro il Bologna l'Empoli ha ancora raccolto zero punti davanti al proprio pubblico. Un feeling che quest'anno al Castellani non sembra decollare. Analizzando il match i felsinei sono stati nettamente superiori e solo le provvidenziali parate di Caprile hanno evitato un passivo più ampio. Da rimarcare la prova tutto sommato positiva della difesa, che ha tenuto botta contro una delle squadre più in forma del campionato. Ma è stato ancora una volta l'attacco a tradire i toscani. Né Niang né Cerri né il rientrante Caputo sono riusciti a creare qualche grattacapo all'ex Skorupski. Rispetto a un mesetto fa l'Empoli è tornato a incidere poco là davanti.

Come detto alle viste c'è la partita con l'Inter e chiaramente non è la migliore occasione per rifarsi. Ma l'Empoli deve prepararsi bene per questo finale di stagione, nel quale in ogni giornata può succedere di tutto e possono rimescolarsi le carte in zona retrocessione. La spunterà chi sarà più lucido e la squadra azzurra dovrà lavorare sodo per non fallire il suo momento.

Importante passo nella carriera di Francesco Versari. Il promettente portiere ha siglato il suo primo contratto da professionista con l'Empoli.

Il riscatto di Szymon Zurkowski non sarà semplice. A riportarlo è PianetaEmpoli che spiega come il polacco - miglior marcatore del club nonostante l'arrivo solamente a gennaio - abbia avuto un impatto molto importante sulla stagione empolese, un po' blandito dalle ultime settimane in cui è apparso lievemente in ritardo. La formula con cui si è trasferito nella finestra invernale è quella del prestito con diritto di riscatto, anche se attualmente la valutazione è considerata eccessiva dai dirigenti azzurri. L'operazione si può chiudere per cinque milioni di euro, cifra che probabilmente l'Empoli non spenderà nonostante l'ottimo inizio.

Così appare difficile una riconferma di Zurkowski, a meno di nuovi accordi proprio con lo Spezia che, d'altro canto, dovrà cedere visto che è quasi impossibile una promozione in Serie A. Così prolungare per un altro prestito sarebbe l'unico modo per confermarlo in azzurro, considerato anche che c'è una percentuale abbastanza importante che andrebbe alla Fiorentina.

La settimana sta andando in archivio e, nel lunedì di Pasquetta, l'Empoli sarà chiamato alla sfida più difficile. Sulla carta l'Inter è un avversario ingiocabile, ma gli azzurri vogliono provare a racimolare almeno un punto che sarebbe di vitale importanza per la lotta salvezza. Nicola non ama le frasi fatte e i luoghi comuni, per cui non dirà che il suo Empoli "ha poco da perdere". Ma chiaramente la gara di Milano è una di quelle in cui si chiede intanto la prestazione. Poi se arriveranno punti tanto meglio.


Gli azzurri hanno ricaricato le pile, cercando di mettere di analizzare quelle situazioni che non hanno funzionato nelle ultime tre gare. Certo, ci sono stati alcuni assenti impegnati con le Nazionali. Ma la squadra ha lavorato con cura sul campo, cercando di migliorarsi giorno per giorno. Il ruolino di Nicola sembra essersi inceppato e l'Empoli è tornato a tremare. Ma la voglia che il tecnico vuole trasmettere alla squadra è la stessa. Passeranno anche dalla sua carica agonistica di Nicola le possibilità dei toscani di provare a mettere in difficoltà l'Inter.

L'avvento di Davide Nicola sulla panchina dell'Empoli aveva ridato linfa a un gruppo che sembrava appiattito. Con il nuovo corso la squadra era riuscita a ottenere una continuità di rendimento e di risultati che l'avevano momentaneamente allontanata dai meandri della zona più calda. Anche l'attacco, il peggiore della Serie A, sembrava rivitalizzato dalle cure del nuovo tecnico. Tuttavia nelle ultime tre gare l'Empoli è tornato a fare fatica dal punto di vista offensivo. Vero, aveva di fronte avversari di caratura (e il prossimo non sarà da meno) ma i numeri parlano chiaro: gli azzurri non segnano da tre turni, che sono coincisi con altrettante sconfitte.



Un attacco tornato nell'ombra
Rispetto al recente passato Nicola dispone di un attacco più variegato, ma gli interpreti a sua disposizione faticano a essere decisivi. La freddezza di Niang dagli undici metri è stata indubbiamente importante e ha portato punti, ma il senegalese non sembra essere pienamente inserito negli schemi. Anche perché probabilmente non è ancora nel pieno della forma. Anche Cerri è arrivato a gennaio ed è un giocatore che può permettere un certo tipo di gioco, più di sponda e di raccordo, ma non ha ancora segnato il suo primo gol. Destro e Caputo hanno dovuto convivere con acciacchi e infortuni e solo ora sembrano essere tornati utili durante il corso della partita.

La maledizione di Cambiaghi
Un capitolo a parte merita Nicolò Cambiaghi. L'attaccante è imprescindibile per Nicola, così come lo era stato per i suoi predecessori. Mutano gli allenatori ma non muta la stima nei confronti di Cambiaghi, chiaro segnale che il giocatore riveste una grande importanza. Ha dovuto spesso cambiare ruolo ma ha sempre dato il suo contributo. Deve però far fronte a questa sorta di maledizione, che lo vede ancora a secco nonostante sia uno dei calciatori che tenta più dribbling e tiri verso la porta dell'intera Serie A. Se vorrà dire la sua in ottica salvezza l'Empoli dovrà tornare ad agitare le reti avversarie. Ha bisogno dell'apporto di tutti, ma è in zona offensiva che si misureranno le velleità azzurre.

Primi rumors di mercato legati alla prossima stagione per quanto riguarda l'Empoli. Stando a quanto riportato da PianetaEmpoli il club azzurro avrebbero identificato nel ruolo del portiere uno di quelli intervenire in maniera prioritaria. Elia Caprile, infatti, a fine stagione rientrerà al Napoli per fine prestito, mentre è tutto da scrivere il futuro di Etrir Berisha, in scadenza di contratto con un'opzione di rinnovo in caso di salvezza, e Samuele Perisan ancora tutto da scrivere.




Per questo motivo le attenzioni della dirigenza toscana si sarebbero posate su Stefano Turati, estremo difensore classe 2001 di proprietà del Sassuolo, ma da due stagioni in prestito al Frosinone, club con il quale ha centrato una clamorosa promozione in Serie A lo scorso anno e con cui quest'anno sta lottando per la salvezza. Per lui in stagione 28 presenze e 3 clean sheet in campionato.

La strada per arrivare al calciatore milanese, dunque, non è propriamente lineare perché servirà attendere sicuramente il verdetto circa la salvezza o meno dell'Empoli e capire contestualmente quale sarà il destino dei ciociari. Non è difficile da immaginare, infatti, che in caso di permanenza nella massima serie la società laziale possa tentare di strappare il calciatore al Sassuolo (anch'esso in lotta per evitare la Serie B)

Grazie al successo ottenuto in pieno recupero contro il Torino l'Empoli è salito a quota 28 punti in classifica e si è scrollato di dosso la zona rossa. Certo, la lotta per la salvezza sarà ancora lunga, visto che in appena cinque punti sono raggruppate ben sette squadre e di queste due dovranno salutare la Serie A, ma se la formazione allenata da Davide Nicola è in piena corsa, e per di più in una posizione privilegiata (in questo momento sarebbe salva), deve sicuramente ringraziare anche M'Baye Niang, acquistato proprio sul filo di lana nell'ultima sessione di mercato versando poco più di un paio di centinaio di migliaia di euro nelle casse dell'Adana Demirspor.

La scommessa (vinta) da Accardi
Alla luce del rendimento dell'ex Milan e Torino, si può dire che tra i colpi più indovinati di gennaio c'è senza dubbio lui, la scommessa di Pietro Accardi, il direttore sportivo dell'Empoli che è ormai apprezzato anche da tutto il calcio italiano. All'Empoli serviva un attaccate che riuscisse a buttarla dentro, visto che Caputo e Cambiaghi fino a quel momento non ne erano stati capaci. Storicamente Niang non è uno che segna molto, tant'è vero che il suo record in Serie A è di 5 gol in una stagione (il record, contando anche le altre esperienze, sono le 11 realizzazioni al Rennes nel 2018/19), eppure oggi, dopo appena 8 presenze dal suo ritorno in Serie A, è già a -1. Il segnale che Accardi ha avuto l'occhio lungo.

Numeri e numeri pesati
Un gol contro la Salernitana che è valso tre punti, un altro contro la Fiorentina che ha portato alla causa un altro punticino, un gol e un assist decisivi col Sassuolo e infine il gol-vittoria contro il Torino. I numeri parlano chiaro: quattro gol e un assist in appena 8 presenze e 384', vuol dire una rete ogni 96' e una partecipazione ai gol ogni 76' circa. La media, insomma, è spaventosa. Ma le statistiche non raccontano tutto, perché ciò che stupisce è l'importanza dei timbri di Niang. I suoi gol sono valsi già 7 punti per l'Empoli, ma potremmo dire anche 10 considerando che col Sassuolo non ha realizzato il centro da tre punti, ma il temporaneo 2-1 più l'assist per il gol-vittoria. Insomma, da quand'è tornato in Serie A, l'attaccante senegalese è diventato un vero e proprio fattore.

Elia Caprile domani sera sfiderà il suo futuro. Al Castellani, in una gara valida per la 33esima giornata di Serie A, arriverà il Napoli, club che la scorsa estate ha acquistato il suo cartellino dal Bari e poi l'ha girato in prestito all'Empoli, dove Caprile sta giocando titolare. Secondo il quotidiano Il Mattino, è possibile che dalla prossima stagione sarà lui a difendere i pali del Napoli visto che Alex Meret, a un anno dalla scadenza del contratto, potrebbe decidere di cambiare aria.

Nella conferenza stampa della vigilia Davide Nicola aveva affermato, senza mezzi termini, che contro il Napoli il suo Empoli avrebbe fatto di tutto per recuperare il punto perso a Lecce. Un azzardo, secondo alcuni. In realtà è riuscito a fare di più, ottenendo una vittoria insperata che riaccende di colpo le speranze di salvezza dei toscani. E il caso ha voluto che il match sia stato deciso da Alberto Cerri, praticamente allo stesso minuto del gol realizzato - e poi annullato - contro il Lecce. Un'ideale rivalsa per l'attaccante ex Como, che ha messo a segno la sua prima marcatura in maglia azzurra.

Il merito di crederci
L'Empoli ha meritato di vincere. Contro un Napoli distratto, sbiadito, abulico, l'ombra di se stesso, ha saputo tirare la gara dalla sua parte nel primo tempo. Anzi, se andiamo a vedere le occasioni gli uomini di Nicola avrebbero potuto incrementare il vantaggio. Merito di una intensità e di una grinta che ha messo a nudo le debolezze attuali della squadra partenopea. Poi, nella seconda frazione, l'Empoli ha badato più che altro a difendersi, ma lo ha fatto sempre con ordine e senza prendersi troppi rischi.

Solidità difensiva
La ritrovata vena realizzativa va di pari passo con una solidità difensiva che sta emergendo da quando Nicola è al timone. La difesa, capeggiata da un Luperto sempre lucido, ha saputo tener botta e ha mandato in tilt tutti gli attaccanti del Napoli, che non sono riusciti a impensierirla. Sicuramente n buon viatico per le cinque rimanenti giornate, che metteranno a dura prova la tenuta difensiva dei toscani.

Non c'è soltanto Roberto Goretti come possibile successore di Pietro Accardi nel ruolo di direttore sportivo dell'Empoli. L'attuale ds degli azzurri è da tempo chiacchierato e sembra arrivato per lui il momento di fare un salto: da mesi si succedono le voci, dal Napoli alla Fiorentina fino anche a possibilità alternative come ad esempio il Genoa. Secondo il portale specializzato Pianeta Empoli, si apre una nuova pista per la scrivania di Monteboro e guarda in Serie B.


Un candidato, si apprende, è Paolo Bravo, attuale uomo mercato del Sudtirol e colui che ha contribuito alla stabilizzazione della squadra altoatesina in cadetteria. Nonostante un contratto che lo legherebbe ai biancorossi per un’altra stagione sportiva, sono in molti a pensare che possa essere pronto per il salto. Bravo è uno dei direttori sportivi più apprezzati da parte della società guidata dal presidente Corsi. In corsa anche Goretti, ora alla Reggiana.

Il primo dato che balza all'occhio nella stagione dell'Empoli è il numero, molto deficitario, delle reti segnate. Solamente ventisei, come quelle della Salernitana retrocessa, meno di uno a partita. E allora come fanno gli azzurri a essere in quella posizione, a tre punti dal terzultimo posto? La ragione è semplice: Davide Nicola ha sistemato la difesa passando dalla media di 1,75 gol subiti a partita all'attuale 1 tondo tondo. Il tecnico ha saputo compattare il suo reparto arretrato, ponendolo al vertice della piramide del gioco. E i risultati si sono visti. Dal momento dell'arrivo di Nicola l'Empoli è diventato una delle migliori difese dell'intera Serie A.



I numeri parlano chiaro. Se prendiamo come riferimento le ultime tredici giornate per tutte le squadre, con i suoi tredici gol subiti l'Empoli si attesta al quarto posto, dietro solo a Inter, Bologna e Torino. Ciò significa che Nicola ha fatto un lavoro encomiabile, riuscendo a dare sicurezza a una squadra che poteva unicamente puntare sulla solidità difensiva viste le difficoltà dell'attacco. Il nuovo allenatore ha capito fin da subito quali erano i punti deboli della squadra e quali invece i punti di forza sui quali battere maggiormente.

A questo ci possiamo aggiungere altre prerogative come la continuità dei singoli - Luperto, Walukewicz e Bereszynski hanno dimostrato di essere molto affiatati - la crescita di Caprile e un impianto di gioco in cui tutta la squadra si sacrifica e riesce a dare man forte in fase difensiva. Certo, la strada verso la salvezza è ancora lunga e servono anche i gol per raggiungerla, ma l'Empoli deve continuare a proporre ciò che sa fare meglio. La chiave di volta per l'ennesimo miracolo può essere la compattezza difensiva.

Rispetto alla bella vittoria casalinga contro il Napoli l'Empoli ha fatto sicuramente almeno un passo indietro. E non solo perché non ha portato a casa punti dalla trasferta bergamasca. Con l'Atalanta la gara era in salita già sulla carta, ma stavolta gli azzurri non sono riusciti a mettere in campo il furore agonistico ammirato contro i partenopei. Come detto non era questo il campo nel quale gli azzurri erano chiamati a far punti, ma poteva essere costruito qualcosa di meglio a livello di gioco e di intensità. L'infortunio di Cerri ha privato Nicola di una soluzione in più là davanti, visto che Niang è un giocatore che non riesce ancora a determinare per novanta minuti. Tatticamente la presenza di Cerri sarebbe stata importante perché avrebbe permesso alla squadra di salire e di poggiarsi sulle spalle del suo centravanti più fisico. Niang ha altre caratteristiche e non è riuscito a scalfire la solidità difensiva dei nerazzurri.



Certo, come dicevamo poc'anzi la partita con l'Atalanta era difficile, sulla carta quasi impossibile. Ma l'impressione è che l'Empoli si sia un po' afflosciato con il passare dei minuti, senza riuscire a imbastire azioni realmente pericolose. Nicola dovrà presentare un Empoli differente nella prossima, fondamentale, sfida contro il Frosinone. Quelli sì che sono punti che scottano, e i toscani dovranno tornare a mettere in campo l'intensità ammirata nelle partite precedenti se vorranno fare loro l'imminente sfida-salvezza.