Roma 2023/2024

Martedì pomeriggio i Friedkin si sono incontrati con Daniele De Rossi e hanno deciso di rinnovargli la fiducia anche per il futuro con una stretta di mano più forte pure di un contratto. Secondo quanto riportato dall'edizione locale de La Repubblica, il segnale mandato alla Roma è di quelli importanti e testimonia la bontà del lavoro fatto dall'allenatore giallorosso fino a oggi. Il tecnico ha fatto tornare competitivi i giallorossi in campionato e in Europa League, abbassando i toni intorno al club, dagli arbitri fino alle tensioni interne. Ora inizia la seconda fase, quella della programmazione del futuro, a partire dal nuovo direttore sportivo. La soluzione interna è José Fontes, quella preferita da De Rossi invece è Nicolas Burdisso, direttore dell'area tecnica della Fiorentina. L'ex centrocampista vorrà avere voce in capitolo nella scelta del ds: c'è da decidere che cosa farà Lukaku, quello che sarà il domani di Dybala, in scadenza nel 2025, e di altri 9 calciatori. Infine, non meno importante, sarà studiare una strategia per incassare i 40 milioni di euro richiesti dalla UEFA entro il 30 giugno.

Tammy Abraham, tocca a te. Lunedì all’Olimpico l’inglese tornerà titolare dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori circa 10 mesi per via della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’attaccante già giovedì ha giocato settanta minuti dimostrando una buona condizione e sfruttando il problema muscolare di Lukaku. Tammy ha corso, pressato e incitato l’Olimpico prendendosi i complimenti pubblici e privati del suo allenatore che negli allenamenti di oggi e domani deciderà quanto minutaggio dargli contro il Bologna.



Sicuramente è in programma una staffetta con Azmoun, ma a partire dall’inizio sarà l’ex Chelsea che contro il Milan ha avuto anche l’occasione clamorosa del 3-0 non sfruttata davanti a Maignan. Il miglior Abraham non avrebbe sbagliato quell’occasione, ma dopo il lungo stop gli errori fanno parte anche del rodaggio.

Per questo giocare con il Bologna potrebbe essere un altro step per il pieno recupero che clinicamente sta bene e ha solo bisogno di riprendere confidenza con il terreno di gioco. Anche l’umore è quello dei tempi migliori e può solo crescere, magari tornando al gol che gli manca dalla scorsa stagione quando l’ultima rete la segnò proprio ai rossoneri eliminati ieri.

C'è chi vuole spingersi oltre le aspettative e chi invece crede ancora nel secondo posto. Sarà questo il nocciolo del discorso per Catanzaro e Cremonese. Da un lato Vincenzo Vivarini che vuole andare oltre l'etichetta di squadra rivelazione e ambisce ad un posto tra le prime quattro per saltare un turno nei playoff. Dall'altro Giovanni Stroppa non si accontenta e spinge i grigiorossi a puntare ancora più in alto perché il secondo gradino del podio della Serie B è ancora possibile. Ad arbitrare il match valido per la 34esima giornata, allo stadio Nicola Ceravolo oggi alle ore 16:15, il signor Federico Dionisi, sezione L'Aquila.



COME ARRIVA IL CATANZARO - Dopo il ko contro il Como, i calabresi si sono rialzati immediatamente travolto il Modena in trasferta per 3-1. Contro le Tigri e fino alla chiusura della stagione mister Vivarini non avrà a disposizione D’Andrea per l'infortunio al menisco. Out anche Verna. Per il resto tutto secondo i piani, si prevede un 4-4-2 con Scognamillo centrale e ballottaggio aperto tra Brighenti e Antonini. Esterno sinistro l'intoccabile Vandeputte, con Sounas dalla parte opposta, Petriccione insieme a Pontisso a centrocampo. Bomber Iemmello a guidare l'attacco, da sciogliere il dubbio sul duello Biasci-Ambrosino, con il primo in vantaggio sul secondo.

COME ARRIVA LA CREMONESE - La Cremo deve ritrovarsi. Il recente periodo di 3 sconfitte e una vittoria nelle ultime quattro gare va invertito se coach Stroppa intende competere per il secondo posto. Il tecnico dei grigiorossi deve fare i conti con le assenze: perso Collocolo per squalifica ci sono pure gli indisponibili Sarr, Jungdal e Tuia. Un rientro fondamentale almeno, quello di capitan Bianchetti nel trio difensivo con Antov e Ravanelli. A centrocampo dovrebbero figurare Pickel e Johnsen insieme a Castagnetti, sulla fascia destra torna Zanimacchia. In avanti le scelte difficili, con quattro giocatori per due maglie: Tsadjout e Vazquez però sono in leggero svantaggio su Falletti e Coda per un posto dal 1'.

Ventuno giorni nei quali la Roma si gioca tanto, se non tutto. Non il futuro di Daniele De Rossi che i Friedkin ci hanno tenuto a chiarire prima del passaggio del turno contro il Milan proprio per fugare ogni dubbio. Manca solo l'ufficialità che arriverà sulla base di un contratto pluriennale a cifre ben più alte degli attuali 400mila euro percepiti per sei mesi, ma nel frattempo i giallorossi dovranno affrontare un tour de force che definirà se la squadra avrà raggiunto o meno gli obiettivi prefissati a inizio stagione. Perché tra le due semifinali di Europa League contro il Bayer Leverkusen, ci saranno anche cinque partite di campionato (compreso il recupero contestato contro l’Udinese) che rappresenteranno degli scontri diretti per la corsa al quinto posto che vale la Champions.




Si parte lunedì col Bologna, per arrivare poi a domenica prossima contro il Napoli, poi Juventus e Atalanta. L’obiettivo è difendere l’attuale quinto posto a 55 punti dalle inseguitrici. La prima è la Lazio a 52 ma con due partite in più dei giallorossi, ma De Rossi in questi giorni a Trigoria è stato chiaro: “Vietato adagiarsi sugli ottimi risultati fin qui conseguiti”. Servirà l’apporto di tutti e al netto di Ndicka e Lukaku, oggi il tecnico romanista ha tutta la rosa a disposizione.

Da gestire ci sarà solo una condizione di affaticamento generale dopo le fatiche di coppa. Pellegrini, Paredes, El Shaarawy e Spinazzola sono quelli usciti più stanchi, ma i due centrocampisti sono destinati a giocare anche contro il Bologna, dove invece non ci sarà Lukaku. Nemmeno oggi il belga si è allenato dopo il problema muscolare accusato nel primo tempo con il Milan ed è difficile che possa anche solo esser convocato. Una cosa, però, sembra certa, per le gare con il Bayer Leverkusen ci sarà perché sono stati esclusi problemi al ginocchio e in particolare al collaterale. Intanto contro gli emiliani toccherà ancora ad Abraham. I settanta minuti di giovedì consegnano a De Rossi un calciatore ormai pienamente recuperato e solo a caccia della miglior condizione dopo quasi dieci mesi di stop per infortunio. Con lui ci sarà Paulo Dybala che in coppa è uscito nel primo tempo vista l'inferiorità numerica. Soprattutto l'argentino sarà tra i calciatori che più di tutti andranno gestiti. Impossibile fargli giocare sette partite in ventuno giorni, ma intanto dovrà giocare con il Bologna e i venti minuti di Udine. Poi l'idea è usarlo part time con il Napoli e averlo al meglio in Europa League il 2 maggio per la prima delle due semifinali.

Risolta la questione dell’allenatore con il rinnovo di Daniele De Rossi, adesso la Roma è alla ricerca del direttore sportivo che dovrà sostituire Tiago Pinto. La proprietà si sta muovendo già da tempo per individuare il profilo migliore ma ancora non ha preso la scelta definitiva. Ci sono diversi nomi che in questo momento sono al vaglio.

Quello di Modesto resta assolutamente un profilo da considerare. La sua esperienza al Monza è stata positiva e il club giallorosso è in pressing da qualche mese. Per portare avanti il discorso serve l’ok di Galliani, in virtù del fatto che il dirigente biancorosso ha un altro anno di contratto. La sua candidatura trova sostegno forte in Lina Souloukou, CEO della Roma , vista la precedente collaborazione all’Olympiakos.

Anche Burdisso, che ha il contratto in scadenza con la Fiorentina è un’altra ipotesi da non trascurare. Conosce molto bene l’ambiente di Roma e potrebbe rappresentare un’altra soluzione. Un altro profilo a cui la società giallorossa sta pensando è anche Sean Sogliano. L’anno scorso quando è arrivato a Verona ha contribuito in maniera importante alla salvezza del club gialloblù e il suo lavoro sul mercato è stato molto buono in proporzione ai parametri economici a cui si è dovuto attenere. Le operazioni dell’ultimo gennaio, in cui ha dovuto fare cessioni importanti con ottimi inserimenti in sostituzione, ne sono la conferma lampante. Oltre a loro, un’altra idea porta anche a Bigon, che da gennaio 2023 ha assunto il ruolo di consulente di mercato per tutte le società nell’orbita del City Football Group.

Seconda sconfitta in campionato per la Roma da quando in panchina c'è Daniele De Rossi. La squadra giallorossa ha avuto la peggio del Bologna nello spareggio Champions e adesso, seppur con una partita in meno, ha sette punti di svantaggio rispetto ai rossoblù quarti in graduatoria.
Subito in svantaggio a causa della bellissima rovesciata di El Azzouzi, la Roma ha chiuso la prima frazione sotto di due gol con Zirkzee che pochi secondi prima del duplice fischio ha realizzato lo 0-2. A inizio ripresa Azmoun ha dimezzato lo svantaggio, poi al 64esimo Sealemaekers ha fissato il punteggio sul definitivo 1-3.




Al termine della partita, questa l'analisi di Daniele De Rossi: Abbiamo vinto partite dove la media realizzativa era più alta, partite dove l’avversario poteva fare più gol, ci sta. Se fossimo andati in vantaggio nel primo tempo, avremmo visto una partita diversa ma ci sta, ci sta di non segnare e che lo facciano gli avversari. Ci stanno tanti minuti per riprenderla, però il Bologna avrà segnato tutte le occasioni che ha avuto ma hanno giocato bene, dopo il vantaggio hanno fatto bene, hanno allungato le distanze. Non eravamo pronti per una gara di rincorsa per 70 minuti”.

Buone notizie per Evan Ndicka. Lo ha comunicato la Roma dopo che l'ivoriano si è sottoposto a una serie di accertamenti cardiologici e polmonari dopo il malore accusato nella gara contro l'Udinese dello scorso 14 aprile, interrotta poi al 71esimo minuto. "Il giocatore Evan Ndicka si è sottoposto, presso la clinica villa Stuart Fifa medical center, ad una serie di accertamenti cardiologici e polmonari di terzo livello. Gli esami svolti hanno confermato l’assenza di patologie cardiache e la guarigione del minimo pneumotorace verificatosi durante la partita di Udine. Il giocatore risulta quindi idoneo alla ripresa dell’attività sportiva che verrà monitorata nei giorni a seguire".




Dopo il ko interno contro il Bologna, dunque, i giallorossi riprenderanno la corsa alla qualificazione Champions recuperando i 18 minuti della gara contro l'Udinese, il prossimo 25 aprile alle ore 20. La gara - ricordiamo - era stata sospesa sul risultato di 1-1, lo scorso 14 aprile, per il malore del difensore. Chi non ci sarà, però, è Romelu Lukaku che nella giornata di ieri non si è allenato in gruppo. Il belga ha svolto un allenamento personalizzato e ha lavorato con i fisioterapisti. L'attaccante non sarà quindi a disposizione per Udinese-Roma, con lo staff giallorosso che spera di recuperarlo per la gara contro il Napoli in programma domenica.

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola fa il punto sulla panchina del Milan confermando che Stefano Pioli, al termine di questa stagione, verrà esonerato dalla società rossonera. In questo momento club e allenatore sono uniti, l'obiettivo è quello di conservare il secondo posto, ma tra circa un mese la società rossonera volterà pagina per dare il via a un nuovo progetto tecnico.

La riconoscenza nei suoi confronti è doverosa. Anche per lo stile, l’atteggiamento: mai una parola fuori posto. Ma la sensazione di essere alla fine di un ciclo - si legge - è forte. Anche dentro a Milanello. L’identikit del sostituto è chiaro: giovane, dal profilo internazionale, con idee moderne, compatibile col progetto RedBird.




Chi al posto di Pioli?
Per il quotidiano, nelle ultime ore sta prendendo quota la pista Francesco Farioli, tecnico 35enne del Nizza. L’esperienza non è il suo punto forte, ma ha idee. Altri nomi che circolano sono quelli di Lopetegui, Fonseca, Van Bommel e Tedesco. L'idea verrà presa nelle prossime settimane e sarà collegiale, con Gerry Cardinale che dopo essersi consultato con Ibrahimovic, Furlani e Moncada prenderà una decisione.

La Roma non è nemmeno a metà del tour de force che la vedrà impegnata nelle prossime due settimane con Napoli, Juventus, Atalanta e in mezzo le due semifinali d’Europa League. Ma la parola d'ordine a Trigoria è già una: gestione. Daniele De Rossi, infatti, procede per step, senza pensare già alla coppa con il rischio di presentarsi con l’atteggiamento sbagliato al Maradona. Nel frattempo, però, si gode anche la vittoria flash nel recupero di Udine grazie alla rete allo scadere di Cristante. Tre punti fondamentali nella corsa alla Champions, da quest’anno allargata fino al quinto posto, perché consentono ai giallorossi di staccare l’Atalanta di 4 lunghezze nonostante i bergamaschi abbiano ancora da recuperare la gara contro la Fiorentina. Ciò non toglie comunque il buon lavoro fin qui svolto da De Rossi dal giorno del suo arrivo. In tredici gare, infatti, ha conquistato gli stessi punti di José Mourinho nelle precedenti 20 partite. A questo, poi, si aggiungono i passaggi del turno in Europa contro Feyenoord, Brighton e Milan, per dei numeri che sono valsi al tecnico la conferma anche per le prossime stagioni. “Ma i ragazzi sarebbero usciti dalle difficoltà anche senza di me”, ha detto ieri De Rossi evitando i paragoni col passato.




Vuole rimanere concentrato sul presente che ora come ora si chiama Napoli. Un presente che porta con sé qualche difficoltà perché Smalling è stato costretto a uscire a Udine per un fastidio all’inguine, mentre Romelu Lukaku continua a svolgere lavoro personalizzato per via del problema muscolare accusato contro il Milan. Se l’inglese è già certo di non partire per Napoli, Big Rom effettuerà domani un provino per capire se potrà essere quantomeno convocato. Chi torna a disposizione, invece, è Ndicka, da oggi di nuovo in gruppo dopo il problema al minimo pneumotorace che aveva spaventato tutti quasi due settimane fa. Una buona notizia, per De Rossi, il recupero dell’ivoriano perché il ko di Smalling e la squalifica di Llorente accorciano di molto il reparto romanista. Difficile comunque che possa cominciare dall’inizio con la coppia di centrali obbligata che sarà composta da Mancini e Hujisen. Ultimi dubbi anche in attacco dove il tecnico giallorosso sta studiando quanto minutaggio dare a Dybala perché pochi giorni dopo ci sarà l’andata con il Bayer e le forze dell’argentino servirà anche lì. L’idea, per il momento, è quella di farlo partire dall’inizio, programmando una staffetta con Baldanzi. Ma solamente domani durante la rifinitura verranno sciolte le ultime riserve, così come quelle legate all'utilizzo di Tammy Abraham in ballottaggio con Sardar Azmoun

Che sia la possibile svolta per Sardar Azmoun? Con l'arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma, l'attaccante iraniano ha trovato più spazio in campo. Fiducia che è stata ripagata anche con i gol visto che delle tre marcature messe a segno in stagione, due sono arrivate proprio con la nuova gestione. La prima allo "Stirpe" di Frosinone nel successo per 3-0 contro i ciociari padroni di casa, la seconda invece - ininfluente ai fini del risultato - nella sconfitta casalinga contro il Bologna.





Futuro in bilico
Ed ecco quindi che potrebbe riaprirsi il discorso legato alla sua permanenza nella Capitale. Il giocatore infatti è arrivato dal Bayer Leverkusen, che quest'anno si è laureato campione di Germania per la prima volta nella sua storia, con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 12,5 milioni di euro. Al momento non ci sono ancora novità sul suo futuro ma presto dalle parti di Trigoria dovranno tirare le somme.

La situazione
Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la situazione per il momento sarebbe ferma a 50-50. Certo, i 12,5 milioni di euro sono una bella cifra specie per un giocatore che ha reso al di sotto delle aspettative ma la fiducia di De Rossi potrebbe cambiare scenario così come anche un'eventuale finale di Europa League ma lo scoglio da superare, nel vero senso del termine visto che sono i prossimi avversari in semifinale della Roma, è proprio il Bayer Leverkusen.

Che sia la possibile svolta per Sardar Azmoun? Con l'arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma, l'attaccante iraniano ha trovato più spazio in campo. Fiducia che è stata ripagata anche con i gol visto che delle tre marcature messe a segno in stagione, due sono arrivate proprio con la nuova gestione. La prima allo "Stirpe" di Frosinone nel successo per 3-0 contro i ciociari padroni di casa, la seconda invece - ininfluente ai fini del risultato - nella sconfitta casalinga contro il Bologna.
Futuro in bilico
Ed ecco quindi che potrebbe riaprirsi il discorso legato alla sua permanenza nella Capitale. Il giocatore infatti è arrivato dal Bayer Leverkusen, che quest'anno si è laureato campione di Germania per la prima volta nella sua storia, con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 12,5 milioni di euro. Al momento non ci sono ancora novità sul suo futuro ma presto dalle parti di Trigoria dovranno tirare le somme.
La situazione
Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la situazione per il momento sarebbe ferma a 50-50. Certo, i 12,5 milioni di euro sono una bella cifra specie per un giocatore che ha reso al di sotto delle aspettative ma la fiducia di De Rossi potrebbe cambiare scenario così come anche un'eventuale finale di Europa League ma lo scoglio da superare, nel vero senso del termine visto che sono i prossimi avversari in semifinale della Roma, è proprio il Bayer Leverkusen.

Poco meno di un mese alla fine della stagione per confermare la rimonta sancita con De Rossi in panchina. Perché se finisse oggi il campionato la Roma sarebbe quinta e dunque in Champions League, ma di fronte ci sono ancora cinque giornate di campionato più due gare d’Europa League che tutti a Trigoria sperano possano diventare tre con la finale di Dublino. “Io ho cominciato tre mesi fa e se mi avessero detto che saremmo stati quinti a quattro punti dall’Atalanta e sei dalla Lazio ci avrei messo la firma sapendo da dove partivamo”, le parole di De Rossi alla vigilia della sfida con il Napoli. La prima di un tour de force che vedrà poi i giallorossi affrontare nell’ordine: Bayer Leverkusen, Juventus, di nuovo i tedeschi e l’Atalanta. In queste cinque partite si gioca il futuro, nonché la stagione, della società. A cominciare da domani al Maradona dove, secondo De Rossi, almeno per valori della rosa, c’è l’unica squadra “vicina alla forza dell’Inter nonostante quest’anno abbia avuto qualche difficoltà in più”. Il tecnico romanista, poi, non vuole distraizoni dopo il successo di Udine. “Una vittoria che aiuta, ma non dobbiamo sentirci rilassati - ha detto l’allenatore - Abbiamo riacceso la corsa Champions rendendola qualcosa di possibile, ma il traguardo è ancora difficile se guardiamo al calendario”. Da qui alla gara con l’Atalanta nel weekend del 12 maggio, infatti, ci saranno tutti scontri diretti e con pochi giorni per preparali ma l’imperativo di De Rossi è “non piangiamoci addosso”.



Quattro, intanto, le assenze contro il Napoli, quelle di Lukaku e Smalling per infortunio (proveranno a recuperare per giovedì) e infine quelle di Paredes e Llorente per squalifica. Torna tra i convocati, invece, Ndicka. “Evan sta bene, si è allenato e mi ha fatto capire che si sente in forma. Non ha paura dei contrasti ed è tornato giocatore al 100%. Lui e Mancini avranno un bel duello con Osimhen” - ha spiegato De Rossi annunciando così anche la titolarità dell’ivoriano. Nell’undici iniziale, poi, ci sarà anche Bove che prenderà il posto dello squalificato Paredes, mentre davanti il tridente dovrebbe essere quello composto da Dybala, Abraham ed El Shaarawy. “La soluzione Tammy-Azmoun vista a Udine è interessante e ripetibile nei momenti in cui devi fare gol a tutti i costi”, dichiarazioni, quelle di De Rossi, che lasciano intendere una staffetta per i due attaccanti, con l’inglese dall’inizio e l’iraniano pronto a entrare in corsa. Studiato anche il minutaggio di Dybala che, con la sfida al Bayer pochi giorni più tardi, non potrà essere di novanta minuti.

Un altro prestito oneroso, ma tutto dipenderà dalla volontà del Chelsea. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi dedica ampio spazio alla situazione attaccanti in casa Roma, coi giallorossi che cercheranno di convincere i Blues ad accettare la soluzione già proposta un anno fa per Romelu Lukaku: "Nella Roma, in questo momento, è tutto in alto mare. Senza un d.s. e col budget ancora da definire (varierà in base alla qualificazione o meno alla prossima Champions), di mercato a Trigoria si è parlato poco o niente. Soprattutto per il centravanti, con le tre situazioni interne da definire".



Le gerarchie dunque ci sono e al momento si punta tutto su Tammy Abraham, anche se non è escluso che ci possa essere un'apertura da parte dei londinesi: "Ad oggi il numero 9 della Roma del prossimo anno è Tammy Abraham, considerando che per Romelu Lukaku serviranno 43 milioni di euro (anche se a Trigoria sperano che il Chelsea accetti un altro prestito oneroso di un anno). Soprattutto, poi, se il centravanti inglese darà segnali di risveglio da qui alla fine della stagione".

Daniele De Rossi non vuole scegliere tra campionato e coppa. Vuole tutto, come giusto che sia. Ma per far questo avrà bisogno di tutti da qui alla fine della stagione nelle partite che mancheranno. E se per giovedì è fiducioso di poter recuperare Lukaku e Smalling, intanto ieri ha ritrovato Abraham. Non in campo, perché il ritorno sul rettangolo verde c’era già stato, ma tra i marcatori. “Era un anno che aspettavo questa gioia”, le parole dell’inglese dopo la gara del Maradona finita 2-2 grazie alla sua rete all’89 che ha pareggiato la partita.




La prima dopo l’infortunio e praticamente un anno dopo l’ultima che segnò al Milan nella passata stagione. Il calvario è alle spalle e la Roma ha di nuovo il suo nove in attesa di Romelu che, se starà bene, sarà lui il titolare di coppa contro il Bayer. I segnali mandati da Tammy, però, sono confortanti, così come l’abitudine della squadra di segnare nel finale. Una tradizione mantenuta dalla gestione Mourinho e che potrà tornare comodo in queste ultime sei partite rimaste. Anche se a Trigoria sperano possano diventare sette con la finale di Dublino.

Il futuro di Dean Huijsen è ancora tutto da scrivere. Il difensore di proprietà della Juventus, trasferitosi in prestito secco alla Roma lo scorso mercato di gennaio, ha messo in mostra una crescita importante negli ultimi mesi, come dimostrano le 14 presenze complessive in campionato con all'attivo anche 2 gol e 1 assist. La Roma sta cercando di capire se esistono margini per un rinnovo del prestito, ma la Juventus non ha ancora deciso quale strada imboccare per il prossimo futuro dopo la fine di questa stagione: il club bianconero dovrà incontrarsi sol padre-agente per definire una strategia, con tutte le varie ipotesi che restano ancora aperte: da un nuovo prestito alla cessione per fare cassa e finanziare il mercato in entrata, fino alla permanenza in prima squadra, niente è ancora stato deciso dalla società bianconera. Intanto, secondo le ultime raccolte da TMW, sul centrale classe 2005 che ha recentemente scelto la Spagna come Nazionale da rappresentare, è da segnalare il fortissimo interesse del Borussia Dortmund. Il club tedesco ha già fatto pervenire il proprio gradimento sia alla Juventus che all'entourage di Huijsen, in attesa di capire come la società bianconera intenderà muoversi a partire dal prossimo giugno quando sarà terminato il prestito in giallorosso.