Juventus 2023/2024

Notizie e News sulla Stagione 2023/2024

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    Massimiliano Allegri e gli obiettivi da raggiungere, riferimenti non casuali da parte del tecnico livornese. In caso di qualificazione alla prossima Champions League e conquista della Coppa Italia, infatti, Allegri considererebbe soddisfacente la stagione. Di conseguenza, sarebbe la Juventus, che da tempo ha individuato in Thiago Motta il nome giusto per la successione, a doversi muovere formalmente per la separazione da Max, che non avrebbe intenzione di fare alcuno sconto. Nel frattempo, Cristiano Giuntoli si muove: nei giorni scorso è andato in scena a Milano un incontro con Adriano Galliani. I due dirigenti hanno parlato del possibile trasferimento Michele Di Gregorio, portiere del Monza che da tempo è nel mirino del dirigente bianconero ed è stato individuato come erede perfetto di Szczesny. Al Monza in passato piaceva Fabio Miretti, ci sarà tempo e modo di riparlarne.

     
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    Il futuro di Massimiliano Allegri resta uno dei principali interrogativi in casa Juventus. Il divorzio con il tecnico livornese pare abbastanza scontato, le modalità sono però da definire. Da Torino filtra infatti che Max non abbia intenzione di rinunciare al proprio contratto, in caso di raggiungimento dell'obiettivo stagionale - la qualificazione alla prossima Champions League - che è aritmeticamente dietro l'angolo. Dovrà essere la società, se come sembra vorrà, a procedere all'esonero dell'allenatore: sarebbe il terzo consecutivo, dopo quelli di Sarri e Pirlo.



    Qui campo: torna Kean. Alla Continassa, Allegri prepara intanto la sfida al Milan. Rispetto alla formazione vista in Coppa Italia, torneranno titolari Szczesny in porta e Gatti in difesa. Nella giornata appena conclusa, è inoltre tornato ad allenarsi in gruppo Moise Kean: l'attaccante classe 2000, ancora fermo a zero gol stagionali, va dunque vesto il rientro nella lista dei convocati per la gara contro i rossoneri.

    Qui mercato: la mossa per Di Gregorio. In attesa di capire quale sarà l'allenatore alla guida del nuovo progetto bianconero, il ds Cristiano Giuntoli si muove per potenziali obiettivi. Nelle ultime ore si registra infatti un incontro con Adriano Galliani: l'oggetto del desiderio bianconero in casa Monza sarebbe Michele Di Gregorio, estremo difensore individuato come il potenziale post Szczesny. Quanto all'attacco, la Juve avrebbe comunicato a Matias Soulé le proprie intenzioni: l'argentino rientrerà a Torino a fine stagione e potrebbe rientrare nel progetto tecnico del futuro, a meno di un'offerta da 35-40 milioni di euro.

     
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    Continua la preparazione della Juventus in vista della sfida di sabato alle 18 all’Allianz Stadium contro il Milan. Per Massimiliano Allegri arrivano buone notizie dall’infermiera con Moise Kean che ha ripreso ad allenarsi in gruppo. Il numero 18 juventino va verso la convocazione per il match contro il Milan. Oggi, invece, per i bianconeri sarà già vigilia e Allegri sarà in conferenza stampa alle 14.




    Allegri studia qualche cambio per il Milan.
    Massimiliano Allegri potrà contare su quasi tutta la rosa per la sfida di sabato contro il Milan. Il tecnico livornese, perciò, potrà scegliere la miglior formazione possibile per provare a battere i rossoneri di Stefano Pioli. Anche se è lecito aspettarsi qualche cambio nell’undici titolare visto gli ultimi impegni ravvicinati dei bianconeri. Allegri confermerà il 3-5-2: in porta tornerà Szczesny. Davanti a lui ritroverà una maglia da titolare Gatti che giocherà con Bremer e uno tra Danilo e Rugani. A centrocampo sulla destra potrebbe giocare Weah, dopo l’assist in Coppa per Milik, in mezzo agiranno i tre titolatissimi McKennie, Locatelli e Rabiot, mentre a sinistra Cambiaso sembra in vantaggio su Iling Jr e Kostic. In attacco, nonostante la rete di Milik, si ripartirà da Vlahovic che vorrà farsi perdonare gli errori sotto porta contro la Lazio. Questa volta al fianco di DV9 dovrebbe esserci Yildiz. Il turco classe 2005 non gioca da titolare dal match del 17 febbraio contro il Verona al Bentegodi.

    Dopo la Coppa Italia, la Juventus vuole risollevarsi anche in campionato.
    Subito dopo aver conquistato la finale di Coppa Italia, Massimiliano Allegri ha parlato di quanto sia stato importante per tutto il gruppo centrare il primo obiettivo della stagione: “Quella di oggi (martedì ndr) era una partita importante, una nostra eliminazione avrebbe portato a un contraccolpo psicologico pericoloso visto che non siamo ancora matematicamente in Champions". Per ritrovare la vittoria, però, il tecnico livornese sa che deve recuperare quella solidità difensiva che è mancata sia contro il Cagliari che contro la Lazio: "Quando difendiamo in dieci tutti vicini all'area di rigore è più difficile segnarci, quando invece giochi a campo aperto con giocatori di qualità come quelli della Lazio rischi di esporti maggiormente. Bisogna lavorare meglio, è chiaro che se subisci meno gol è più probabile vincere le partite". Questa è la ricetta di Allegri per avvicinarsi alla quota Champions che, ad oggi, dista 7 punti.

     
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    Michele Di Gregorio potrebbe tingersi presto di bianconero. Dopo il blitz milanese di mercoledì sera da parte del football director Cristiano Giuntoli, la Juventus è riuscita a crearsi un bel vantaggio rispetto alle contendenti (su tutte il Milan) per il portiere 26enne del Monza e per la chiusura dell'operazione ci sarebbe molta fiducia.




    Di fatto, secondo quanto svelato dall'edizione odierna di Tuttosport, tra il giocatore e la 'Vecchia Signora' c'è già un principio di accordo per un contratto fino al 2029 da 2 milioni netti a stagione più bonus. Non resta che siglare l'intesa con Adriano Galliani e il club brianzolo, che al momento chiedono un esborso di 20 milioni ma, stando a quanto si legge, potrebbe accontentarsi di un'offerta da 15 milioni più bonus o l'inserimento di una contropartita come Mattia Perin. Di certo la Juve vuole affrettare i tempi, anche per bruciare nuovi inserimenti avversari.

     
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    Le mani della Juventus su Michele Di Gregorio. Il blitz milanese di Cristiano Giuntoli mercoledì sera ha permesso alla Vecchia Signora di mettere la freccia e sorpassare le numerose pretendenti al portiere del Monza. I brianzoli chiedono 20 milioni - sottolinea Tuttosport - ma potrebbero accettare un’offerta da 15 più bonus o l’inserimento di una contropartita. Probabile possa essere un giovane, ma non va escluso il nome di Mattia Perin, che è pronto a lasciare la Juve per tornare a giocare titolare altrove. Lavori in corso per trovare una quadra, ma filtra ottimismo dopo il summit dell’altro ieri a Milano. Per Di Gregorio è pronto un contratto fino al 2029 da 2 milioni netti a stagione più bonus..



    Non solo Di Gregorio sull'asse Juve-Monza
    E chissà che sull’asse Juventus-Monza gli affari non possano diventare due. Giuntoli - continua infatti Tuttosport - ha chiesto informazioni pure per Andrea Colpani. Il Flaco è in rampa di lancio e piace a Lazio e Atalanta. I bianconeri tengono d’occhio il talento classe 1999, autore di 8 reti e 4 assist in questa stagione. Un elemento la cui capacità di inserimento in zona-gol potrebbe tornare utile a una Juve in cui gli acuti offensivi dei centrocampisti latitano.

     
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    Le mani della Juventus su Michele Di Gregorio. Il blitz milanese di Cristiano Giuntoli mercoledì sera ha permesso alla Vecchia Signora di mettere la freccia e sorpassare le numerose pretendenti al portiere del Monza. A gennaio il Newcastle aveva provato ad accaparrarselo con 20 milioni, a febbraio era stato il Milan a sondare il terreno in maniera concreta per cautelarsi in caso di partenza di Maignan. Sullo sfondo anche l’Inter, che vanta il 10% sulla vendita e ha accarezzato l’idea di riportare Di Gregorio. Per questo la Juve intende chiudere al più presto la pratica col Monza. I brianzoli chiedono 20 milioni - sottolinea Tuttosport - ma potrebbero accettare un’offerta da 15 più bonus o l’inserimento di una contropartita. Probabile possa essere un giovane, ma non va escluso il nome di Mattia Perin, che è pronto a lasciare la Juve per tornare a giocare titolare altrove. Lavori in corso per trovare una quadra, ma filtra ottimismo dopo il summit dell’altro ieri a Milano. Per Di Gregorio è pronto un contratto fino al 2029 da 2 milioni netti a stagione più bonus. Di Gregorio rappresenta un investimento per il presente ma soprattutto per il futuro. Szczesny, infatti, è in scadenza nel 2025 e appare all’ultimo giro di valzer in bianconero. Il portiere del Monza potrebbe crescere al suo fianco per poi ereditare i guanti da titolare. Un po’ come accaduto proprio col polacco e Gigi Buffon nel 2018.

    E chissà che sull’asse Juventus-Monza gli affari non possano diventare due. Giuntoli - continua infatti Tuttosport - ha chiesto informazioni pure per Andrea Colpani. Il Flaco è in rampa di lancio e piace a Lazio e Atalanta. I bianconeri tengono d’occhio il talento classe 1999, autore di 8 reti e 4 assist in questa stagione. Un elemento la cui capacità di inserimento in zona-gol potrebbe tornare utile a una Juve in cui gli acuti offensivi dei centrocampisti latitano.

    Non soltanto a centrocampo, ma forse anche in cabina di regia. E’ ciò su cui sta ragionando la Juventus, impegnata a blindare la Champions League e inseguire la Coppa Italia ma già focalizzata sulla prossima stagione. Il reparto più attenzionato - ribadisce La Gazzetta dello Sport - è la mediana, che avrà bisogno di uno/due innesti a seconda di chi se ne andrà. Prima di tutto una mezzala di spessore, poi un play che sappia far girare la squadra. Una figura che è mancata nell’annata in corso - si legge - perché l’esperimento Manuel Locatelli non ha convinto fino in fondo. Per questo si sta lavorando sulla soluzione interna (Nicolò Fagioli) ma anche su nomi nuovi. Detto, ovviamente, che il primo gruzzolo Giuntoli lo metterà da parte per Teun Koopmeiners, centrocampista olandese dell’Atalanta con il vizio del gol che il d.t. bianconero ha già messo nel mirino da tempo. Il nome che intriga di più è sempre quello di Zubimendi, 25 anni, play della Real Sociedad e della nazionale spagnola, con stipendio abbordabile (3 milioni) ma cartellino costoso (clausola da 60 milioni). Nel mirino restano Sofyan Amrabat, 27enne ex Fiorentina ora allo United, che ha caratteristiche meno da regista ma può giocare in una mediana a due, e Mikel Merino, 27 anni, sempre della Real Sociedad. Nei radar c’è anche Kenneth Taylor, 21enne olandese dell’Ajax che il d.t. aveva seguito già ai tempi del Napoli. Da tenere d’occhio anche Mads Bidstrup, 23 anni, regista danese del Salisburgo.

     
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    La Juventus, oggi, sarà impegnata nel big match della trentaquattresima giornata di Serie A contro il Milan. In conferenza stampa, Massimiliano Allegri ha presentato così la sfida contro i rossoneri: "Domani è sempre Juventus-Milan, una partita bella da giocare. Il Milan è una squadra forte, ben allenata, con giocatori di valore. Noi sicuramente il passaggio, più che vittoria perché si è perso, la conquista della finale abbiamo raggiunto in parte un obiettivo che è la finale. Ora tre partite importanti, prima della finale, per fare i punti per la Champions".



    Allegri e l’importanza della Champions per il futuro della Juventus.
    Massimiliano Allegri sa bene quanto sia importante la qualificazione in Champions per il futuro della Juventus e l’ha ribadito fortemente in conferenza stampa: “Dico solo che dobbiamo essere concentrati su cosa fare, non abbiamo raggiunto l'obiettivo della Champions che per noi è molto importante. A livello tecnico, perché ti porta a giocare la Champions League, una Supercoppa, la Coppa Italia. Sarebbe una Juventus impegnata su più fronti, oltre il campionato. Poi c'è l'aspetto economico, che aiuterebbe il club ad avere risorse importanti. Noi dobbiamo rimanere concentrati su quello che c'è da fare, ci sono 15 punti in palio, dietro stanno facendo punti e domani serve fare una partita cercando di tornare a vincere in campionato e non sarà facile". Oggi, per l'ennesima volta in questa stagione, l'Allianz Stadium sarà sold out e per spingere la Juventus ci sarà anche un folta rappresentanza di tifosi giunti a Torino dall'estero. Infatti, il 21% dei biglietti è stato venduto a persone che risiedono fuori dall'Italia, sarà un vero e proprio evento internazionale con tanti tagliandi acquistati da 103 nazioni diverse. In un momento così difficile della stagione bianconera, i ragazzi di Allegri potranno contare sul sostegno del loro pubblico.

    Allegri conferma 8/11 della formazione vista contro la Lazio.
    Massimiliano Allegri non ha grossi dubbi di formazione per la sfida contro il Milan. Il tecnico livornese, come annunciato in conferenza stampa, scioglierà domani mattina l’unico dubbio di formazione: “Chiesa e Yildiz stanno tutti bene. Federico ha giocato un po' di più e devo decidere se farlo partire dall'inizio. Chiesa può sempre decidere in una partita, ma deciderò domani". Massimiliano Allegri, oggi, confermerà il 3-5-2: in porta ci sarà il ritorno di Szczesny. In difesa spazio a Gatti, Bremer e Danilo. A centrocampo ci saranno due novità, infatti, sulla destra agirà Weah, mentre Cambiaso prenderà il posto di McKennie e si muoverà come mezzala. A completare il reparto ci saranno Locatelli e Rabiot, con Kostic a sinistra. Mentre in attacco ci saranno Chiesa e Vlahovic. Il numero 7 juventino è favorito su Yildiz per giocare dal primo minuto.

     
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    La Juventus continua a non saper vincere in campionato. Infatti, la squadra di Allegri, nonostante un buon secondo tempo e dopo non aver subito nemmeno un tiro in porta dal Milan in 90’ minuti, non riesce ad ottenere i tre punti, sprecando due grandi occasioni con Danilo e Rabiot. Il tecnico livornese ha palesato tutto il suo rammarico in conferenza stampa: “Dispiace non aver vinto. La squadra, soprattutto nel secondo tempo, ha avuto più fiducia. Abbiamo concesso poco o niente al Milan. Sapevamo delle difficoltà della partita, spiace non aver vinto ma abbiamo messo un punto in più in classifica".



    Allegri sprona la squadra per gli ultimi 20 giorni di questa stagione.
    Massimiliano Allegri ha parlato degli ultimi e importantissimi 20 giorni di questo finale di stagione: "In questo momento con la squadra e la società abbiamo la Champions da raggiungere. Mancano 20 giorni alla fine della stagione, siamo in finale di Coppa Italia e dobbiamo raggiungere la Champions. Speriamo di vincere la Coppa Italia, dobbiamo essere bravi e anche un pizzico fortunati con l’Atalanta che è una squadra forte. Abbiamo lavorato 7 mesi per arrivare a questi ultimi 20 giorni e la squadra se lo merita". Il tecnico livornese, in conferenza stampa, ha chiesto alla sua squadra di ritrovare la fiducia: "Ci sono dei momenti in cui le cose vanno in questo modo. Importante non avere rimpianti. Questa è una squadra che fa sempre il massimo possibile. Non posso rimproverare niente a questi ragazzi. Devono avere la massima fiducia in se stessi per fare un bel finale di stagione".

    Vlahovic non prende bene la sostituzione.
    Quella di ieri, non è stata sicuramente la miglior partita di Dusan Vlahovic in bianconero. Dopo il cambio al minuto 62’, DV9 ha avuto un gesto di stizza e uscendo dal campo ha prima colpito la bandierina del corner e poi le scale a fianco alla panchina. Massimiliano Allegri, però, ha glissato in conferenza stampa: “Con Vlahovic non è successo niente. Ho fatto un cambio, in quel momento lo ritenevo giusto e opportuno. Non possiamo iniziare in 11 e finire in 11. Ero speranzoso, perchè nelle ultime partite i cambi sono stati decisivi. L'importante è che Vlahovic abbia fatto una buona prestazione". Alla Juventus ormai la mancanza di risultati positivi sta alimentando troppo nervosismo e questo si nota spesso anche in campo.

     
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    Un'uscita dal campo arrivata prima del previsto. Juventus-Milan per Dusan Vlahovic è durata soltanto 62 minuti, L'attaccante serbo infatti è stato chiamato in panchina dopo l'ora di gioco per fare spazio ad Arkadiusz Milik. Un cambio dovuto ad una prestazione che non è stata all'altezza delle aspettative, incolore e priva di acuti degni di nota. Un cambio che non è piaciuto all'attaccante bianconero il quale ha fulminato con lo sguardo Massimiliano Allegri al momento della sua uscita dal terreno di gioco.



    La bottiglietta
    Un nervosismo che è nemico della punta specialmente in questo momento della stagione dove i risultati, almeno per lui stavano arrivando. Nervosismo che viene certificato anche dalla bottiglietta scagliata via al momento di andarsi a sedere in panchina. Momento delicato per la squadra di Allegri che sta perdendo terreno dal secondo posto rappresentato proprio dal Milan.

    Nulla di grave al ginocchio
    L'unica nota lieta, riporta l'edizione odierna di Tuttosport sta nel fatto che il giocatore non ha avuto alcun problema al ginocchio. Vlahovic era infatti rientrato negli spogliatoi con la borsa del ghiaccio facendo preoccupare un po' tutti. Il club fa sapere che si tratta solamente di una botta e l'attaccante sarà regolarmente in campo per preparare la sfida di Roma

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    Per Massimiliano Allegri e la Juventus è in arrivo l’ora della verità. Le prossime due settimane saranno fondamentali per definire gli obiettivi con la finale di Coppa Italia all’Olimpico contro l’Atalanta e il traguardo della zona Champions, che potrebbe passare dalle sfide con Roma e Salernitana. Poi se tutto andrà in maniera positiva ci sarà l’incontro tra l’allenatore e Giuntoli. A quel punto verranno messe sul tavolo tutte le questioni e si capirà se ci saranno margini per andare avanti oppure no. Anche perché la Juventus ha bisogno di vendere e di tenere sotto controllo il bilancio. E quindi dovrà ringiovanire ancora l’organico, abbassare il monte ingaggi e magari vendere anche uno o due big sempre a fronte di offerte molto alte.



    Nelle mani di Allegri: Thiago Motta alla finestra.
    La realtà è che alla Juventus servirà tempo per lottare per lo scudetto. E qui una risposta dovrà arrivare anche da Allegri, che ha un altro anno di contratto. Se non ci fosse unità di intenti è chiaro che l’addio diventerebbe una cosa molto concreta. E a quel punto il nome di Thiago Motta sarebbe il primo nella lista, anche se non vanno sottovalutati in maniera definitiva Palladino, Italiano e Conte. Va ribadito però che al momento il tecnico rossoblù non ha ancora comunicato al Bologna quali sono le sue intenzioni sul futuro.

    Risultati decisivi.
    Tornando ad Allegri, è evidente che se i risultati dovessero essere negativi ci sarebbero pochi dubbi. La separazione diventerebbe inevitabile. E sicuramente andrebbe trovata una soluzione visto che il tecnico livornese ha un contratto molto pesante intorno ai 7 milioni di euro netti ai fino al 2025, a cui andrebbe aggiunto anche quello dello staff. Insomma si entra nel mese decisivo. Presto arriverà l’ora della verità.

     
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    Chiuso il trittico tanto temuto, ora si tratta di affinare la mira per centrare il bersaglio grosso chiamato salvezza. Il Cagliari ha ottenuto 5 punti inaspettati. In un ciclo al termine del quale il risultato sarebbe potuto essere ben differente. Perché al cospetto di Atalanta, Inter e Juventus nessuno avrebbe gridato allo scandalo se non fosse arrivato nessun punto. E anche riuscire a conquistarne tre avrebbe significato fare un bel passo in avanti. “Avremmo firmato con il sangue per fare una media di un punto a partita” la conferma di Claudio Ranieri al termine della sfida contro la Juventus. Che ha dato al tecnico rossoblù la conferma di avere tra le mani una compagine che avrebbe potuto togliersi ben altre soddisfazioni se solo avesse ingranato la quarta in anticipo.

    Impossibile, però, tornare indietro nel tempo e per questo sarà necessario concentrarsi al massimo per affrontare nel migliore dei modi le ultime cinque giornate di questo torneo. Perché le altre dietro continuano a correre. E a fare risultato. Il successo del Frosinone, preventivabile alla vigilia, ha confermato come i giochi in fondo alla classifica, sono ancora tutti aperti. Ci vorrà, quindi, massima attenzione e una doppia prospettiva psicologica: da una parte lasciarsi subito alle spalle i complimenti per aver battuto l’Atalanta e sfiorato lo stesso risultato contro Inter e Juventus. Dall’altra trarre dalle stesse gare consapevolezza nei propri mezzi e quel carattere che ha portato a quei risultati.




    A questo, il solito Ranieri dovrà aggiungere le sue scelte tattiche che serviranno da una parte a imbrigliare il Genoa e dall’altra a cercare la zampata decisiva per conquistare l’intera posta in palio. Con la complicazione che non ci sarà Zito Luvumbo, il guastatore delle ultime giornate, che è stato capace di mandare in crisi alcune tra le difese più ferree del torneo. La squalifica dell’attaccante angolano potrebbe creare qualche scompenso nello schieramento rossoblù. Ma per fortuna dell’allenatore isolano, in questo momento le alternative non mancano. Da Lapadula, che dopo un mese di panchina vuole ritrovare la maglia da titolare, a Petagna che rientra dopo l’infortunio al polpaccio destro, passando per Oristanio e Gaetano che potrebbero fornire i giusti guizzi sulla trequarti avversaria. Ma soprattutto con uno Shomurodov che al momento è il giocatore più in palla nel reparto offensivo. Le sue giocate hanno illuminato prima Milano e poi la Unipol Domus contro i bianconeri. E su di lui punterà Ranieri per cercare di chiudere quanto prima il conto con la salvezza. Serviranno nervi saldi, pazienza e applicazione tattica in un Ferraris che sarà pronto a spingere i padroni di casa.

    Ma proprio ora che l’obiettivo è sempre più vicino, il Cagliari non può mollare la presa. All’appello per la permanenza in A mancano ancora una manciata di punti, tre o forse quattro, e la compagine isolana vuole mettere le mani sul bersaglio grosso con largo anticipo. Per liquidare la pratica prima in casa del Genoa e poi alla Unipol Domus per far festa con i suoi tifosi. Perché, dopo i liguri, la gara in casa contro il Lecce, potrebbe essere quella giusta per tagliare il tanto atteso traguardo.

     
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    La 'Gazzetta dello Sport' oggi in edicola tratteggia il futuro di Massimiliano Allegri, tecnico di quella Juventus che dopo l'ultimo turno di campionato è più vicina alla matematica qualificazione alla prossima Champions League. Scongiurato il sorpasso del Bologna, i bianconeri possono ora concentrarsi su questo finale di stagione che prevede anche la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta. "Abbiamo tutti degli obiettivi da raggiungere, che sono la Champions League e la Coppa Italia. Ci manca un pezzettino per arrivarci", continua a ripetere Allegri sempre più incalzato su un futuro su cui solo la società può sciogliere le riserve: "Come sarà la Juve del futuro? Chiedetelo alla società. Se con la Champions e la Coppa Italia sarò confermato? Di sicuro non c’è niente".

    La sensazione è che ci sia un certo scollamento tra squadra e allenatore, come se nell’ambiente ci fosse la percezione di essere arrivati alla fine di un ciclo. E anche su questo dovrà riflettere la società, facendo valutazioni più a lunga scadenza: andare avanti con lui oppure sobbarcarsi lo stipendio di un altro
    allenatore oltre ai sette milioni percepiti da Allegri per avviare un nuovo progetto tecnico con Thiago Motta?

    Ad oggi tutto porta alla seconda strada. Ma per la rosea non è ancora detta l'ultima parola: a fine stagione ci sarà l'incontro tra Allegri e Giuntoli e in quella occasione verrà messo un punto su questa vicenda.

     
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    La 'Gazzetta dello Sport' oggi in edicola tratteggia il futuro di Massimiliano Allegri, tecnico di quella Juventus che dopo l'ultimo turno di campionato è più vicina alla matematica qualificazione alla prossima Champions League. Scongiurato il sorpasso del Bologna, i bianconeri possono ora concentrarsi su questo finale di stagione che prevede anche la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta. "Abbiamo tutti degli obiettivi da raggiungere, che sono la Champions League e la Coppa Italia. Ci manca un pezzettino per arrivarci", continua a ripetere Allegri sempre più incalzato su un futuro su cui solo la società può sciogliere le riserve: "Come sarà la Juve del futuro? Chiedetelo alla società. Se con la Champions e la Coppa Italia sarò confermato? Di sicuro non c’è niente".




    La sensazione è che ci sia un certo scollamento tra squadra e allenatore, come se nell’ambiente ci fosse la percezione di essere arrivati alla fine di un ciclo. E anche su questo dovrà riflettere la società, facendo valutazioni più a lunga scadenza: andare avanti con lui oppure sobbarcarsi lo stipendio di un altro
    allenatore oltre ai sette milioni percepiti da Allegri per avviare un nuovo progetto tecnico con Thiago Motta?

    Ad oggi tutto porta alla seconda strada. Ma per la rosea non è ancora detta l'ultima parola: a fine stagione ci sarà l'incontro tra Allegri e Giuntoli e in quella occasione verrà messo un punto su questa vicenda.

     
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    La Juventus, ormai dal 27 gennaio scorso, dopo il pareggio casalingo contro l’Empoli, sta attraverso un periodo decisamente negativo che ha portato i bianconeri dalla vetta della classifica, al terzo posto in piena lotta per la qualificazione in Champions. I bianconeri hanno vinto soltanto una partita delle ultime otto disputate. Nel 2024, invece, i ragazzi di Massimiliano Allegri hanno ottenuto 7 pareggi, più di tutti in Serie A, e soltanto in cinque occasioni hanno portato a casa i tre punti. Questi numeri sono lo specchio di quanto sia realmente complicato il momento in casa bianconera.




    La Juventus non riesce più a fare gol.
    La Juventus, ormai, non sa più trovare la via della rete. L’ultimo gol su azione dei bianconeri in Serie A è datato 10 marzo. A realizzare l’ultima rete della Vecchia Signora, nata da una manovra di gioco, è stato Arek Milik nel 2-2 contro l’Atalanta. Dopo questo gol, la Juve ha segnato soltanto da palla da fermo o con un’autorete, come quella di Dossena contro il Cagliari. I numeri non lasciano spazio a grandi interpretazioni e fotografano perfettamente la crisi dei bianconeri. Ad oggi, la Juventus ha segnato solo 47 reti in campionato, quello dei ragazzi di Allegri è il 7º attacco della Serie A. In stagione, la Vecchia Signora non ha trovato la via del gol in 7 occasioni, sei di queste, però, sono state giocate tutte nel girone di ritorno. A testimonianza del fatto che il 2024 dei ragazzi di Allegri pare essere un film horror. Il tecnico livornese, però, in conferenza stampa post Juventus-Milan non è sembrato troppo preoccupato dalla carenza offensiva del suo attacco: "Siamo in linea con quelli fatti lo scorso anno. Magari potevamo essere più efficaci”.

    In questa Juve sa segnare solo Vlahovic.
    La carenza in zona gol rende, ovviamente, tutto più difficile in termine di risultati, a parte Dusan Vlahovic e i difensori goleador, le reti juventini sono state pochissime. Questo, e non solo, ha contribuito a far ottenere ai bianconeri soltanto 19 punti nel girone di ritorno. È dalla stagione 2009/2010 che l’attacco della Vecchia Signora non toccava numeri così negativi. In quella stagione, le reti della Juventus, in Serie A, furono 55. Dunque, se i ragazzi di Allegri non vogliono battere quel record dovranno segnare almeno 8 gol per non essere la squadra peggiore, in termini di realizzazioni, da quando la Serie A è a 20 squadre. Questo problema, però, i bianconeri lo hanno avuto anche nelle ultime due annate. Infatti, nel 2021/2022 le reti segnate sono state 57, mentre nel 2022/2023 i gol bianconeri sono stati 56. Perciò, sono ormai tre stagioni in cui la Juventus deve convivere con questi problemi in zona gol. Troppa differenza rispetto all’annata 2020/2021 quando i bianconeri, allenati da Andrea Pirlo, fecero ben 77 reti. Questi numeri dovrebbero far pensare ad un cambio di marcia da parte della Juventus, ma ormai sono passati tre mesi da quel 27 gennaio e non si è ancora vista una vera e propria reazione da parte della squadra di Allegri.

     
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    :iuve:

    La Juventus è pronta a balzare in pole position nella corsa a Riccardo Calafiori. Il gioiello del Bologna - sottolinea Tuttosport - è la prima scelta di Cristiano Giuntoli per rinforzare il pacchetto arretrato. In difesa manca, infatti, uno specialista mancino di ruolo, a maggior ragione con l’addio certo di Alex Sandro (in scadenza a giugno). L’idea è di prendere però un titolare, un giovane di prospettiva ma che al tempo stesso possa già essere pronto a vestire la maglia bianconera da titolare. Identikit che risponde alla perfezione a quello del classe 2002 del Bologna: contatti già avviati in maniera positiva e proficua nelle ultime settimane con l’agente del calciatore Alessandro Lucci.



    Rimpianto Milan
    Il difensore romano ha attirato le attenzioni di numerosi club stranieri, in particolare Bayer Leverkusen e Tottenham che l’hanno seguito più volte dal vivo e promosso a pieni voti. L’idea del calciatore scuola Roma è però di continuare a essere protagonista in Serie A, dove sulle sue tracce ci sono Juve e Milan. I rossoneri l’avevano già corteggiato l’estate scorsa senza però affondare il colpo. Non ci avevano creduto e adesso se ne pentono, visto che all’epoca il cartellino Calafiori costava appena 4 milioni.

    Costa 25 milioni
    Operazione portata a termine ad agosto dal Bologna, che ha lasciato al Basilea il 40% sulla rivendita. Sartori valuta il suo gioiello almeno 25 milioni - conclude Tuttosport - ma c’è disponibilità a valutare nell’affare l’inserimento di una contropartita tecnica e tra le fila juventine ci sono diversi giovani elementi che appaiono nei radar della società bolognese.

     
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