Milan 2023/2024

Notizie e News sulla Stagione 2023/2024

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    Prosegue il casting per il dopo Pioli in casa Milan. A fare il punto è la 'Gazzetta dello Sport' oggi in edicola: negli ultimi confronti è emerso anche un nome nuovo ed è quello di Domenico Tedesco, attuale commissario tecnico del Belgio. L'identikit combacia con il profilo tratteggiato dal club: giovane ma già professionista di alto livello, in linea con il budget ed esponente di una filosofia di gioco moderna e orientata sui giovani.



    Quello di Tedesco però non è evidentemente l'unico nome: ieri dalla Francia sono emersi i contatti tra Ibrahimovic e Mark van Bommel. Ci sono poi Lopetegui, in trattativa col West Ham, e Marcelo Gallardo, attuale tecnico dell'Al-Ittihad che ha fatto benissimo col River Plate. Da non sottovalutare, infine, il portoghese Paulo Fonseca: ex Roma, ora è alla guida del Lille.

    Dopo la sconfitta nel derby, l'amministratore delegato Giorgio Furlani s'è così espresso sul futuro di Stefano Pioli: "L'allenatore del Milan è Pioli, siamo concentrati nel finire bene la stagione e le persone che riportano a Jerry Cardinale sono Jeff, Moncada, Zlatan e io. Ne parleremo a fine stagione, le decisioni spettano a Cardinale".
    Queste invece le dichiarazioni rilasciate da Stefano Pioli dopo il derby in merito al suo futuro: "Ciclo finito? "Non lo so. Inzaghi 12 mesi fa sembrava da buttare via, poi ha fatto quello che ha fatto. Io qui sto bene, dovremo finire il campionato bene e parlarne a bocce ferme. Noi rispetto all'Inter siamo mancati nel mese in cui abbiamo fatto 2 sconfitte e 2 pareggi e nella continuità, ma se la differenza è questa vuol dire che loro sono più forti di tutti e che noi dobbiamo fare meglio".

     
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    Simone Inzaghi è pronto a legarsi all’Inter per un altro triennio (il rinnovo - non a caso - dovrebbe essere fino al 2027, allineando l’allenatore ai contratti già firmati da Marotta, Ausilio e Baccin). Il tecnico avrà pure un robusto adeguamento di ingaggio e dopo aver portato in dote lo scudetto della stella è ancor più determinato a chiedere che - a differenza di quanto caduto l’anno scorso - venga preservata in toto l’ossatura della squadra.




    La volontà - sottolinea infatti Tuttosport - è quella di trarre linfa dallo scudetto vinto per aprire un ciclo e, in tal senso, le promesse di Marotta a derby vinto, fanno ben sperare che l’allenatore venga ascoltato. "Il leader è Inzaghi, l’abbiamo sempre supportato standogli vicino anche nei momenti di difficoltà - le parole dell’amministratore delegato -. La difficoltà assoluta sarà riconfermarsi, dovremo ripartire con grandissima umiltà senza fare rivoluzioni. Ma dobbiamo mantenere pure un concetto di sostenibilità, dando un occhio all’aspetto bilancistico". Graditissimi sarebbero i vari Gudmundsson, Buongiorno e Bento (oltre a Taremi e Zielinski), ma solo se gli sbarchi non dovessero essere preceduti da dolorose partenze.

     
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    Il destino di Stefano Pioli è già definito: a fine stagione il tecnico emiliano dirà addio alla panchina del Milan. L'eliminazione dall'Europa League ha escluso le ultime possibilità di conferma: Pioli resterà comunque al suo posto fino al termine del campionato, ma in Via Aldo Rossi si è già aperta la caccia al successore.



    E in casa rossonera l’identikit richiesto è già stato tratteggiato con precisione: giovane, dal profilo internazionale, con una proposta di gioco moderna, compatibile con il progetto aziendale. Un nome che nelle ultime ore ha preso quota è quello di Francesco Farioli, 35 anni, italiano, ex collaboratore di Roberto De Zerbi, ora al Nizza. Laureato in filosofia, considerato un bambino prodigio della panchina, è uno dei talenti emergenti del panorama europeo. Il suo punto di forza non può essere di certo l’esperienza, ma ha estro e idee. Il bouquet dei candidati è ancora folto, ci sono anche lo stesso De Zerbi, Fonseca e Lopetegui. Sono settimane decisive. La decisione sarà collegiale e l’ultima parola spetterà a Cardinale. evidenzia oggi il Corriere della Sera.

    Per quanto riguarda lo spagnolo, arrivano conferme dall'Inghilterra in merito alle anticipazioni fornite su queste pagine web domenica scorsa: Lopetegui è un candidato molto forte per la panchina del West Ham, riporta il Telegraph. L'attuale tecnico dei londinesi David Moyes, vincitore della scorsa edizione della Conference League, ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno ma il suo ciclo con gli Hammers sembra veramente giunto alla sua conclusione.

     
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    Prosegue il casting per il dopo Pioli in casa Milan. A fare il punto è La Gazzetta dello Sport, che spiega come sia emerso anche un nome nuovo negli ultimi confronti, ovvero quello di Domenico Tedesco, attuale commissario tecnico del Belgio. Quello di Tedesco però non è evidentemente l'unico profilo seguito: martedì dalla Francia sono emersi i contatti tra Ibrahimovic e Mark van Bommel. Ci sono poi Lopetegui, in trattativa col West Ham, e Marcelo Gallardo, attuale tecnico dell'Al-Ittihad che ha fatto benissimo col River Plate. Da non sottovalutare il portoghese Paulo Fonseca: ex Roma, ora è alla guida del Lille. Infine, come sostenuto dal Corriere della Sera, ha preso quota pure il nome di Francesco Farioli del Nizza.

    Paolo Scaroni, presidente del Milan, è intervenuto sul palco dell'evento organizzato da Il Foglio a San Siro: "Se vi confermo che Pioli non resterà la prossima stagione? No, non ve lo confermo. Il nostro allenatore è Pioli, in questo momento e fino alla fine della stagione sarà lui. Conto che Pioli ci faccia vincere le partite che vogliamo vincere per garantirci il secondo posto. Poi a fine stagione Pioli e la dirigenza faranno le valutazioni per il futuro, vorrei evitare questo tema fino a fine stagione".

    Serhou Guirassy torna prepotentemente di moda in chiave Milan. L'attaccante dello Stoccarda è legato al club tedesco da una clausola risolutoria da 19 milioni di euro che rende l'affare accessibile. Potendo scegliere, Guirassy dal canto suo preferirebbe i top club di Premier League. Ma se dall'Inghilterra non arriveranno le chiamate sperate, ecco che il Milan diventerebbe opzione validissima per il franco-guineano, calciatore che è legato allo Stoccarda da altri due anni di contratto.

    Al Milan piace Dani Ceballos del Real Madrid. Secondo quanto riportato da As, i rossoneri hanno diverse carte da giocarsi per raggiungere l'obiettivo e i rapporti tra le due società sono ottimi. Presto i club si siederanno al tavolo delle trattative per parlare dell'operazione: il Milan vorrebbe un arrivo in stile Brahim, ovvero un prestito con diritto di riscatto (difficilmente sarebbe inserito il controriscatto, però). Il Real Madrid, invece, vorrebbe fare cassa e per questo starebbe puntando ad una cessione a titolo definitivo.

     
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    Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola fa il punto sulla panchina del Milan confermando che Stefano Pioli, al termine di questa stagione, verrà esonerato dalla società rossonera. In questo momento club e allenatore sono uniti, l'obiettivo è quello di conservare il secondo posto, ma tra circa un mese la società rossonera volterà pagina per dare il via a un nuovo progetto tecnico.

    La riconoscenza nei suoi confronti è doverosa. Anche per lo stile, l’atteggiamento: mai una parola fuori posto. Ma la sensazione di essere alla fine di un ciclo - si legge - è forte. Anche dentro a Milanello. L’identikit del sostituto è chiaro: giovane, dal profilo internazionale, con idee moderne, compatibile col progetto RedBird.



    Chi al posto di Pioli?
    Per il quotidiano, nelle ultime ore sta prendendo quota la pista Francesco Farioli, tecnico 35enne del Nizza. L’esperienza non è il suo punto forte, ma ha idee. Altri nomi che circolano sono quelli di Lopetegui, Fonseca, Van Bommel e Tedesco. L'idea verrà presa nelle prossime settimane e sarà collegiale, con Gerry Cardinale che dopo essersi consultato con Ibrahimovic, Furlani e Moncada prenderà una decisione.

     
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    Tra i nomi per il possibile successore di Stefano Pioli sulla panchina del Milan c'è anche quello di Paulo Fonseca, per quello che sarebbe un ritorno in Serie A per il tecnico portoghese, dopo il suo trascorso alla Roma dal 2019 al 2021. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport uno dei vantaggi per l'attuale allenatore del Lille, sarebbe proprio il livello di conoscenza del calcio italiano, viste le due stagioni passate in Serie A e oltre a questo l'allenatore piace alla dirigenza rossonera non solo per la sua bravura a lavorare con i giovani, ma anche per come si comporta fuori dal campo: in giallorosso, per esempio, ha saputo gestire con grande buon senso alcune situazioni complesse.


    Il modulo.
    Un altro punto a suo favore sarebbe il 4-2-3-1, modulo che più ama utilizzare, con il Milan che potrebbe continuare sulla strada intrapresa da Pioli in questa stagione, anche se le caratteristiche sono diverse. C'è qualche dubbio però sulla sua fase difensiva perchè le sue squadra hanno alti e bassi: a Roma, ha chiuso la Serie A con 58 gol subiti.

    Gli altri nomi.
    Come noto il Milan sta comunque seguendo vari piste per la sostituzione di Pioli, con Julen Lopetegui e Domenico Tedesco che rappresentano due alternative a Fonseca.

     
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    La 'Gazzetta dello Sport' oggi in edicola fa il punto sul prossimo allenatore del Milan. Scontato l'addio di Stefano Pioli a fine stagione e allora spazio a un casting che, al momento, non ha ancora portato a una decisione definitiva. Zlatan Ibrahimovic ha nell'allenatore olandese Mark van Bommel uno dei suoi candidati preferiti ma visto che la decisione sarà collegiale, e l'ultima parola di Gerry Cardinale, non è poi scontato che alla fine l'attuale manager dell'Anversa possa spuntarla.




    La candidatura di Julen Lopetegui non scalda i tifosi e, in generale, non convince nemmeno tutti i dirigenti presenti a Milanello. Sul taccuino c'è anche Paulo Fonseca, manager portoghese ex Roma che si sta ben comportando alla guida del Lille. E poi, scrive il 'Corriere della Sera', resiste la candidatura di Francesco Farioli, allenatore italiano 35enne in forza al Nizza.

    Le decisioni già prese da Ibrahimovic
    Che Zlatan Ibrahimovic abbia però più voce in capitolo degli altri lo si capisce anche da alcune scelte già definite: Jovan Kirovski, manager che Zlatan ha conosciuto ai Galaxy, ha lasciato la MLS ed è sbarcato al Milan per diventare dirigente. Daniele Bonera, altro zlataniano di ferro, traslocherà dallo staff di Pioli alla
    panchina della nascente squadra Under 23.

     
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    Il Milan si prepara ad affrontare la prossima stagione e inizia a sondare il terreno per un nuovo difensore centrale. Ancora i rossoneri non hanno scelto il prossimo allenatore del club, ma, secondo quanto riportato da As, Geoffrey Moncada punta Diego Carlos dell'Aston Villa. L'ex difensore centrale del Siviglia, che ha già fatto 'piangere' l'Inter in finale di Europa League qualche anno fa, è uno dei nomi più apprezzati all'interno della dirigenza. È bene sottolineare però come il portale spagnolo specifichi che non si tratterà di un'operazione facile perché il brasiliano ha ancora 2 anni di contratto con la società inglese, che cercherà sicuramente di recuperare parte dell'investimento fatto. Non ci sono ancora stati contatti, ma presto la situazione si evolverà. In stagione ha totalizzato finora 2.188 minuti, dietro solo a Ezri Konsa e Pau Torres, rispettivamente a quota 3.831 e 2.850.

    C'è grande ermeticità, da Casa Milan, sulla questione allenatore e la sensazione è che tale riserbo verrà mantenuto fino a quando la squadra non avrà messo al sicuro il secondo posto e il pass per la Final Four di Supercoppa Italiana, dove basterebbe arrivare terzi vista la qualificazione della Juventus alla finale di Coppa Italia. Tuttavia - sottolinea Tuttosport - ci sono delle necessità tecniche importanti che dovranno essere ovviate nel corso del calciomercato estivo. Una su tutte è quella relativa al nuovo attaccante titolare che prenderà in eredità il numero 9 di Olivier Giroud, che al termine della stagione diventerà un giocatore dei Los Angeles FC, con il contratto siglato a inizio settimana a Milano. Inoltre, al di là del nome del nuovo centravanti, nelle prossime settimane sono attesi nuovi sviluppi anche in merito ai contratti di Mike Maignan e Theo Hernandez. Specialmente il portiere, autore di una stagione al di sotto delle aspettative e con errori importanti, non ultimo quello nel derby sul gol di Thuram, potrebbe vedersi costretto a rivedere le sue iniziali richieste economiche che si assestavano sugli 8 milioni, ma il campo ha detto che – adesso – quello non può essere il suo valore, anche in virtù di una storia clinica che lo ha portato a star fuori parecchio anche in questa stagione.

    L'attuale commissario tecnico del Belgio Domenico Tedesco è tra i candidati per la panchina del Milan per la prossima stagione. Come riporta il portale francese specializzato Footmercato, la dirigenza rossonera ha già programmato un incontro con Tedesco per approfondire il suo profilo e capire, eventualmente, se ci sono i margini per giungere a un accordo. Classe 1985 Tedesco - nato a Rossano ma cresciuto in Aichwald - ha sviluppato la sua carriera da allenatore tra Germania e Russia. Prima allo Schalke 04, poi allo Spartak Mosca e al RB Lipsia. E' il commissario tecnico del Belgio dal febbraio 2023.

    Continuano i contatti fra il Milan e Jan-Carlo Simic per il rinnovo contrattuale. Il difensore serbo ha iniziato il suo percorso in prima squadra negli scorsi mesi, anche se nell'ultimo periodo è tornato in Primavera. Le ottime prestazioni quando chiamato in causa hanno fatto accelerare la trattativa per un prolungamento (oltre all'attuale scadenza del 2025, con miglioramento contrattuale) e c'è ottimismo per arrivare a un accordo. Sul difensore c'è da tempo l'interesse da parte di alcuni club di Premier League. In particolare Bournemouth e Fulham hanno chiesto informazioni nel corso dei mesi, ma la sensazione è che ci potrà essere un accordo con il Milan per poi, eventualmente, scegliere la prossima mossa. Simic è stato protagonista sia nella semifinale di Youth League vinta contro il Porto ai rigori, sia nella finale poi persa per 3-0 contro l'Olympiakos.

     
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    Non è di certo la partita più attesa della stagione, ma la sfida che questa sera attende la Fiorentina contro il Sassuolo (fischio d'inizio alle ore 20:45) può comunque essere importante a modo suo e non va assolutamente sbagliata. Sì, arriva a pochi giorni di anticipo dal grande appuntamento della settimana, l'andata della semifinale di Conference League contro il Club Brugge, ma anche la Serie A può ricoprire un ruolo nel finale di stagione dei viola.




    La classifica, d'altronde, dice che intorno non c'è di certo una corsa a perdifiato e ogni singolo punto da qui alla fine può rivelarsi pesante per raggiungere un 8° posto che di per sé non avrebbe alcun peso, ma che con le condizioni che sta ponendo in essere questa stagione (la 5^ italiana in Champions e la possibilità di ottenere un posto extra per l'Europa nel caso in cui una tra Roma e Atalanta arrivasse fuori dai primi cinque posti e vinca allo stesso tempo l'Europa League) può essere nobilitato.

    Come lo scorso anno (allora ci si mise di mezzo invece la squalifica della Juventus per un anno dalle competizioni UEFA) l'ottava piazza potrebbe andare oltre il senso del piazzamento in sé e per sé. Per scoprire se sarà così, non ci sarà per la Fiorentina altra strada se non quella di fare più punti possibili (partendo proprio dal Sassuolo) mentre cerca di farsi strada contemporaneamente - di nuovo - verso la finale di Conference.

     
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    Non solo Lopetegui: tra i nomi fatti per ereditare il posto di Pioli sulla panchina del Milan c'è anche l'idea che porta a Mark van Bommel, attuale guida tecnica dell'Anversa in Belgio ed ex rossonero da calciatore, avendo giocato nel Diavolo la stagione 2011/12, vincendo lo Scudetto con Allegri allenatore.

    Stando alle informazioni che arrivano dall'Olanda (il paese natale di Van Bommel e del suo dirigente Marc Overmars), in attesa di capire se la pista rossonera dovesse aumentare di consistenza nelle prossime ore (secondo le news che circolano, Van Bommel sarebbe il nome preferito di Ibrahimovic) ci sarebbe già una certezza in merito all'addio a giugno del tecnico all'Anversa e al Belgio.

    Come si apprende dal De Telegraaf, infatti, l'avventura di Van Bommel con il Royal Antwerp è ormai ai titoli di coda. Un addio dettato soprattutto dai problemi finanziari del club e del suo presidente, Paul Gheysens. Lo scorso anno, alla sua prima stagione nel campionato belga, Van Bommel ha vinto la Jupiler League, mentre quest'anno si è qualificato per la finale della Coppa del Belgio.

     
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    Il Milan aveva trovato l'accordo con Julien Lopetegui. I rossoneri, dopo avere incontrato il tecnico nei giorni scorsi, erano pronti a chiudere la trattativa con l'allenatore spagnolo, inseguito anche dal West Ham (che offre un biennale con opzione a cinque milioni di euro) ma che aveva dato la priorità al Milan. Quindi la fumata bianca sembrava solamente a un passo, almeno fino a quando non si è trattato di capire l'umore della piazza. Molto più nero che rosso: i tifosi vorrebbero un big - Conte, per dirne uno - e non Lopetegui. Per questo nelle ultime ore si è registrata una brusca frenata su quel fronte. Le cose devono ancora sedimentarsi, dopo lo scombussolamento generato dalle critiche dei tifosi, dunque non è ancora dato sapere quale sarà il futuro. Non è da escludere che il Milan possa procedere comunque sulla pista Lopetegui, ma il rischio di contestazione è reale e non è da sottovalutare. Tanto più che lo stesso club sa di non potere sbagliare, giocandosi parte della credibilità dopo quello che è successo con Pioli.

     
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    In estate il Milan non farà rivoluzioni dal punto di vista della rosa, ma certamente qualcosa cambierà con alcuni addii importanti. Nella giornata di ieri, a tal proposito, è arrivata la prima 'ufficialità': a vivere l'ultimo mese in rossonero prima di lasciare Milano sarà Simon Kjaer, difensore danese classe 1989 al Milan dal gennaio 2020.


    Le parole dell'agente
    "Il contratto scade quest'estate, poi Simon lascerà il Milan. Non c'è alcun dramma. È un addio naturale a un club in cui Simon gioca da più di quattro anni, in un momento che sembra giusto. Tanti anni fa Simon mi raccontò che un giorno avrebbe voluto giocare nel Milan e quel sogno si è realizzato nel modo più bello. E infatti il ​​Milan è diventato il club dove Simon ha giocato più partite". Parole di Mikkel Beck, agente del difensore danese, a bold.dk, sul futuro del suo assistito.

    La normalità delle cose
    Si è, insomma, giunti alla naturale fine di un rapporto. Semplicemente, proprio come dice Bekk, c'è un momento per ogni cosa. Ed è arrivato il momento, in modo naturale, che Simon Kjaer ed il Milan si separino. La condizione fisica del difensore la causa principale, con la rosa rossonera che ha bisogno di un rinnovamento nel reparto difensivo che, senza ombra di dubbio, sarà operato in estate con l'arrivo di almeno un nuovo difensore centrale.

     
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    Era il prescelto, adesso Jules Lopetegui rischia di diventare un'idea mai concretizzata per la panchina del Milan. La giornata di ieri, complice la posizione netta del tifo rossonero, ha segnato una brusca frenata nelle trattative con l'allenatore spagnolo. La dirigenza milanista ascolta la posizione dei tifosi e la fumata bianca, che sembrava imminente, è diventata almeno grigia assecondando l'umore della piazza.




    Timore di proteste. A spiegare la retromarcia su Lopetegui, spiega anche La Gazzetta dello Sport, il timore che il finale di un campionato già non entusiasmante potesse diventare qualcosa di più complicato da gestire. Il rischio era di giocare le prossime partite, a partire da quella di San Siro contro il Genoa domenica, in un clima di generale protesta.

    Contatti da dicembre. La rosea svela inoltre altri dettagli relativi al processo che aveva portato i vertici del Milan a puntare su Lopetegui. In particolare, i contatti sarebbero partiti già alla fine dello scorso anno, quando l'addio a Pioli non sembrava ancora scontato. Proprio per rispetto nei confronti del tecnico emiliano, l'ad Furlani aveva smentito ogni voce, ma la scelta sembrava in realtà fatta già da tempo. A convincere erano stati curriculum, stile e capacità di coltivare i talenti. Tutte cose che, a meno di nuovi colpi di scena, finiranno nel cassetto

     
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    Per il centrocampo del futuro in casa rossonera va iscritto anche il nome di Renato Veiga, centrocampista classe 2003 portoghese. Lo ha confermato il papà del calciatore che è anche l'agente, in un'intervista a Numero Diez: "Quel che so è che il Milan segue Renato Veiga da molto tempo. Ovviamente con l'apertura del mercato potrebbero provare l'affondo, ora sono ancora interessati e osservano le sue prestazioni. Tuttavia, non c'è ancora nulla di concreto, nessuna offerta ufficiale dal Milan. Ci sono vari club dai top 5 campionati con cui ho già avuto contatti. Vedremo cosa succederà…".



    Oggi Tuttosport riprende l'indiscrezione arrivata direttamente dal papà-agente. Il Milan senza dubbio avrà bisogno di almeno un nuovo innesto a metà campo, soprattutto per andare a cercare un sostituto di Franck Kessie ma anche di Sandro Tonali in mezzo al campo: un profilo che non è mai arrivato. In questo senso Veiga può essere un'opzione e può esserlo anche perchè più economico rispetto a un altro nome molto chiacchierato in orbita rossonera come quello di Youssouf Fofana del Monaco. Quest'ultimo vale almeno 20 milioni.

    Sempre Tuttosport, per la difesa, indica il nome di Alessandro Buongiorno come il sogno di mercato rossonero per la difesa. Sul calciatore del Torino c'è anche il forte interesse dell'Inter ma ci sono soprattutto richieste importanti da parte di Urbano Cairo. Era stato sondato anche a gennaio. In inverno altri due profili che erano stati avanzati rispondevano ai nomi di Lilian Brassier (Brest) e Maxence Lacroix (Wolfsburg). A questi si aggiunge anche un vecchio pallino come Jean-Clair Todibo, in forza al Nizza.

     
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    Julen Lopetegui sfuma, a meno di nuovi colpi di scena, e in casa Milan riparte il casting per l'allenatore. Le ultime ore hanno portato una brusca frenata nelle trattative con l'allenatore spagnolo, dettata soprattutto dalla possibilità di un'autentica contestazione da parte dei tifosi. Salvo l'ennesimo dietrofront sull'ex Siviglia e Real, la dirigenza rossonera torna a sfogliare la margherita con i nomi dei potenziali successori di Pioli.
    I favoriti sono tre. A fare la griglia di partenza ci pensa La Gazzetta dello Sport. In pole position c'è ora Paulo Fonseca, che a fine stagione si potrà liberare dal Lille ed è stato considerato sin dall'inizio una valida alternativa a Lopetegui. Salgono le quotazioni di Roberto De Zerbi, il nome che più di tutti solletica i tifosi rossoneri ma è anche il più complicato da raggiungere per questioni economiche: il contratto col Brighton prevede infatti una clausola risolutiva da 15 milioni di euro. C'è infine Mark Van Bommel, che al Milan ha vinto uno scudetto da compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic, oggi guida l'Anversa e resta un candidato credibile.
    Gli "altri" tre. A oggi, i nomi al vaglio di Cardinale e della sua dirigenza, con i quali ci sono già stati dei contatti quantomeno esplorativi, sarebbero in totale sei. Ai tre favoriti di cui sopra, se ne aggiungerebbero altri tre, chiamiamoli underdog. Due lavorano in Medio Oriente: si tratta di Christophe Galtier, già accostato in passato al Diavolo, e Marcelo Gallardo. Non è tramontata neanche la candidatura di Domenico Tedesco, attuale commissario tecnico del Belgio.

     
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