Palermo 2023/2024

Notizie e News sulla stagione 2023/2024

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    Doppia tegola per il tecnico del Palermo Michele Mignani, che contro la Reggiana dovrà rinunciare a Coulibaly e Aurelio. Di seguito il report medico del club rosanero:

    Giuseppe Aurelio è stato sottoposto ad indagini strumentali che hanno evidenziato una lesione al soleo della gamba sinistra. Il calciatore ha già iniziato il percorso riabilitativo.

    Non sarà disponibile a causa di un risentimento muscolare anche Mamadou Coulibaly.

     
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    Il Palermo ha diramato la lista dei convocati per la sfida di domani, sabato 27 aprile, contro la Reggiana, gara in programma allo stadio Renzo Barbera alle ore 16.15. Buone notizie per Mignani, con Filippo Ranocchia che torna a disposizione dopo un mese e mezzo. Assenti invece Vasic, Di Mariano, Coulibaly e Aurelio.

    Portieri: Desplanches, Kanuric, Pigliacelli.

    Difensori: Graves, Lund, Lucioni, Marconi, Nedelcearu, Diakité, Buttaro, Ceccaroni.

    Centrocampisti: Gomes, Stulac, Segre, Ranocchia, Henderson.

     
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    :intervista:

    Al termine di Palermo-Reggiana ha parlato l'allenatore dei siciliani, Mignani. Queste le sue parole:



    “Stavamo crescendo e oggi c’è stata una sconfitta, non penso brutta. Quando si perde bisogna riconoscere i meriti dell’avversario ed hanno fatto due bei gol. Non dobbiamo buttarci giù perché il nostro campionato non finisce oggi.
    La partita è stata altalenante? Difficile da spiegare. I primi 10 minuti sappiamo che la Reggiana è brava a far palleggio, abbiamo fatto male ma poi siamo cresciuti fisicamente e siamo andati in vantaggio. Nel secondo tempo abbiamo preso punizioni e un eurogol, quindi complimenti a loro. Abbiamo vissuto più di cuore e di testa, ma siamo entrati più volte nell’area della Reggiana e ci è mancato il gol.
    Credo che in campo ci siano giocatori esperti, e non posso pensare che ci sia paura o altro. Abbiamo preso due calci d’angolo, non possiamo rischiare di prendere gol, ci sono cose che vanno migliorate e velocemente. Non posso dire assolutamente di essere contento, ma qualcosa l’abbiamo fatta male e altre bene. Mi dispiace perché questa partita non deve farci assolutamente interrompere il cammino, ma farci capire che non basta quello che stiamo facendo, io per primo.
    I fischi? Dobbiamo essere più forti di tutto, non posso immaginare di uscire tra gli applausi dopo una sconfitta. Questo non può diventare un problema, so che è un pubblico esigente perché nutre tanto amore ed è positivo. E noi dobbiamo cercare di non farci condizionare dai fischi, ma trasformarli in applausi in caso contrario bisogna accettarli.

    Perché Segre? É entrato al posto di Henderson come mezz’ala. Purtroppo al momento dei cambi abbiamo preso gol, e quando affronti squadra come la Reggiana bisogna dargli meno fianco. Quindi in questo momento volevo forzare un po’ la partita e per farlo dovevo far giocare anche Ranocchia. Con la spinta che ha l’ho fatto fare come quinto, e si è messo a disposizione. Le responsabilità di questa partita le prendo io, perché sono dei ragazzi eccezionali, credo in loro e penso che si possa fare un finale di campionato bello."

     
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    La cura Mignani non funziona, la Reggiana vince in rimonta al Barbera: per il Palermo è notte fonda

    Una perla di Brunori al 35' porta in vantaggio i rosanero ma nella ripresa la squadra di Nesta la ribalta: prima la punizione di Portanova, quindi il gol di Rozzio. Ennesimo passo falso, eppure i risultati delle dirette concorrenti erano stati favorevoli

    l Palermo di Mignani crolla al Barbera contro la Reggiana: la formazione di Nesta vince 2-1 in rimonta, grazie alle reti di Portanova e Rozzio. La perla di Brunori, al 35’ del primo tempo, aveva illuso i tifosi ma nella ripresa la formazione rosanero si è abbassata troppo lasciando notevole campo agli avversari: un copione tristemente andato in onda diverse volte in questa stagione. La Reggiana ha creato molto, nel primo tempo Pigliacelli è stato decisivo con diverse parate che hanno salvato i suoi. La manovra offensiva rosanero è apparsa ancora imballata e nella ripresa Mignani si è trovato costretto a schierare un inedito 4-2-4 con Segre terzino destro nel tentativo di agguantare il pari. La sensazione è che ci sia molta confusione tattica, il 3-5-2 iniziale oggi non ha garantito quella compattezza che nelle precedenti edizioni aveva consentito ai rosa di strappare quantomeno un pareggio. Un passo falso in chiave playoff piuttosto pesante, i risultati delle altre peraltro erano stati parecchio favorevoli: un’altra occasione persa, l’ennesima, di un campionato tribolato.

    Mignani conferma l'undici schierato in rifinitura
    Mignani conferma l’undici schierato in rifinitura, come raccontato alla vigilia da PalermoToday: Buttaro rileva Di Mariano, Ranocchia parte dalla panchina. Nesta conferma il solito 3-4-2-1 con Gondo unica punta. La Reggiana parte subito forte, dopo un minuto Gondo lasciato solissimo da un’errata lettura difensiva di Nedelcearu: il rumeno rimedia murando la conclusione dello stesso attaccante avversario. Poco dopo Kabashi calcia da fuori, Pigliacelli respinge via la minaccia. I rosanero non riescono ad uscire puliti e fraseggiano lentamente, la squadra di Nesta pressa alta e chiude bene i varchi. Al 15’ paratona di Pigliacelli su tiro ravvicinato di Rozzio dopo una respinta di petto di Brunori: bel riflesso del portiere rosanero che salva i suoi. Al 18’ primo tiro dei padroni di casa con Gomes, la conclusione del francese si alza troppo.

    La squadra di Mignani prova col passare dei minuti a prendere campo, velocizzando la manovra. Al 27’ ci prova Nedelcearu di testa, la palla si spegne fuori dallo specchio. Al 35’ Brunori aggancia perfettamente su lancio di Lucioni dalla distanza e scarta con un controllo delizioso Satalino in uscita, depositando poi in rete a porta vuota: il collaboratore di Perenzoni, però, sbandiera fuorigioco. Il check al Var, però, smentisce la chiamata: è rete, rosanero in vantaggio grazie alla sedicesima rete in campionato del numero 9. Gol fantastico del capitano, l’esecuzione ricorda una storica rete di Baggio contro la Juve ai tempi del Brescia, su magnifico lancio di Pirlo. Il controllo del Divin Codino, in quella circostanza, fu ancora più complicato e delicato. Il primo tempo va in archivio con i padroni di casa avanti grazie alla magia del capitano: dopo un inizio timido la squadra di Mignani ha alzato il ritmo col passare dei minuti mettendo in difficoltà la difesa emiliana, pur rischiando di prendere il gol in diverse circostanze.


    Il secondo tempo
    La ripresa comincia con gli stessi 22 interpreti della prima frazione di gioco. Subito altra occasione per la Reggiana, decisivo ancora Pigliacelli sul tiro cross avversario. Sul calcio d’angolo seguente ancora il portiere rosanero dice di no al colpo di testa di Rozzio. Al 52’ il pari della Reggiana: Portanova pennella direttamente su punizione e firma l’1-1. Mignani cambia subito: fuori Mancuso e dentro Soleri, out anche Henderson per Segre. Al 65’ Rozzio porta in vantaggio la Reggiana: Soleri rinvia male di testa e serve involontariamente l’avversario che al volo trova la rete. Mignani cambia, fuori Buttaro e dentro Ranocchia. Al 72’ fuori Nedelcearu e dentro Insigne, out anche Di Francesco per Traorè. Prima sostituzione, invece, per Nesta: fuori Portanova, al suo posto Antiste. Il tecnico rosanero opta per una sorta di 4-2-4 con Segre abbassato a fare il terzino destro. Nel finale i padroni di casa non riescono a produrre assalti vincenti e il triplice fischio di Perenzoni certifica il tonfo della squadra di Mignani.


    Tabellino e pagelle
    PALERMO (3-5-2): Pigliacelli 7; Diakité 5, Lucioni 6, Nedelcearu 5 (72’ Insigne 5); Buttaro 5 (65’ Ranocchia 6), Henderson 5 (55’ Segre 6), Gomes 5, Di Francesco 5 (72’ Traorè 5,5), Lund 5,5; Brunori 6,5, Mancuso 5 (55’ Soleri 5). Allenatore: Mignani 5.

    REGGIANA (3-4-2-1): Satalino 6; Libutti 5,5, Rozzio 7, Marcandalli 5,5; Fiamozzi 6, Bianco 6 (90’ Cigarini sv), Kabashi 6,5, Pieragnolo 6,5 (90’ Pajac sv); Melegoni 6, Portanova 7 (73’ Antiste 6); Gondo 6 (78’ Okwonkwo 6). Allenatore: Nesta 7.

    Arbitro: Perenzoni (Rovereto) 6.

    Reti: 35’ Brunori, 52’ Portanova, 65’ Rozzio.

    Ammoniti: 31’ Libutti, 43’ Marcandalli, 51’ Henderson.

    Spettatori: 20.601 (12.603 abbonati, 7.998 biglietti venduti).

     
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    Dopo il ko interno contro la Reggiana, il Palermo proverà a riprendere la corsa verso una vittoria che manca dal 10 marzo scorso nella gara in casa dello Spezia in programma nel turno infrasettimanale del primo maggio. In merito oggi ha preso la parola il tecnico dei rosanero Michele Mignani nella consueta conferenza stampa della vigilia:

    "Io credo che il modulo possa mettere i giocatori nelle loro zone di comfort per dare un aiuto. Da quando sono arrivato ho cercato di capire quali fossero le condizioni migliori, ho pensato che metterci così potesse avvantaggiarci. Continuo a pensare che nelle prime tre partite c’è stata una crescita, che si è arrestata con la sconfitta. La sconfitta è arrivata con due episodi, nonostante non abbiamo giocato una partita brillante.



    Non ci si può far condizionare dai risultati senza credere nel lavoro che sta facendo. È anche vero che il lavoro non sta pagando, ma dobbiamo creare una mentalità, delle certezze. Forse ci vuole più tempo di quello che pensavamo, ma possiamo solo continuare a lavorare con fame. Palermo rassegnato? Questa è una sensazione che arriva dall’esterno e io non ci voglio nemmeno pensare. Io sono venuto qui (e potevo decidere di non venire) non per vivacchiare, non per consolidare, ma perché credo che questa squadra possa fare qualcosa di importante. Nella mia testa, se dovessi accorgermi che qualcuno si stia sedendo, lo manderei lontano dal centro sportivo”.

    Sul valore dello Spezia di Luca D'Angelo, poi, dice: “Lo Spezia era in A l’anno scorso. Ha dei giocatori forti, ha avuto delle problematiche ma ora sta bene. Ha molti cambi, può giocare in più modi e ha un buon palleggio. È simile a squadre che abbiamo incontrato, sarà difficile perché hanno ritmo. Dobbiamo preoccuparci di controbattere la loro fisicità”.

     
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    Attraverso i propri canali ufficiali il Palermo ha diffuso la distinta con i nomi dei calciatori convocati dal tecnico Michele Mignani per la gara di domani al 'Picco' contro lo Spezia valida per la 36ª giornata del campionato di Serie B. Nessuna novità rispetto alla rosa uscita sconfitta dal ko contro la Reggiana.

    Portieri: Desplanches, Kanuric, Pigliacelli
    Difensori: Graves, Lund, Lucioni, Marconi, Nedelcearu, Diakité, Buttaro, Ceccaroni
    Centrocampisti: Gomes, Stulac, Segre, Ranocchia, Henderson.
    Attaccanti: Mancuso, Brunori, Insigne, Di Francesco, Soleri, Traorè

     
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    Il Palermo cola al Picco, con lo Spezia arriva la seconda sconfitta consecutiva per Mignani

    Rosanero impalpabili, prestazione molto deludente contro i liguri: un erroraccio di Lund spiana la strada a Di Serio. La squadra non ha creato vere occasioni da gol e ha palesato enormi difficoltà nella costruzione del gioco. Dodicesima debacle in campionato: un numero troppo alto per un club che punta alla serie A

    Adesso è crisi nera. Il Palermo perde anche al Picco contro lo Spezia: la rete di Di Serio condanna la squadra rosanero ad un’altra sconfitta (la seconda consecutiva dopo il tonfo casalingo con la Reggiana). Per Mignani 3 punti in 5 partite, un ruolino di marcia piuttosto deludente e preoccupante in vista dei playoff. Ma quello che preoccupa maggiormente è l’assenza di gioco, grinta, fame, determinazione agonistica: il Palermo per larghi tratti del match ha letteralmente passeggiato in campo, mostrando una condizione atletica allarmante. La manovra offensiva è sterile, poche le vere occasioni create. A tutto questo si aggiungono diversi errori individuali, molti davvero elementari: il gol dello Spezia nasce da una follia di Lund, che consegna il pallone all’attaccante avversario per un pallonetto vincente. La squadra non ha un’anima, non lotta e questo scenario preoccupa non poco per i playoff. Dodicesima sconfitta stagionale, troppi i ko per una squadra che ha dichiarato di voler lottare per un obiettivo importante. Il cambio di allenatore poi non ha sortito nessun tipo di effetto sperato, anzi: il 3-5-2 continua a non dare risposte confortanti. Infine, un nervosismo evidente ha caratterizzato la gara: la squadra è apparsa mentalmente piuttosto fragile.

    Le scelte iniziali, Ranocchia in panchina
    Mignani opta per alcuni cambi rispetto al match contro la Reggiana: Ceccaroni rileva Nedelcearu in difesa, Segre prende il posto di Henderson e Soleri quello di Mancuso. Panchina per Ranocchia, che alla vigilia sembrava in pole per una maglia da titolare.

    Al terzo minuto Verde conclude da fuori su disimpegno errato di Pigliacelli, palla alta ma primo rischio per la difesa rosanero. La squadra di Mignani risponde con un calcio piazzato pericoloso che non trova la deviazione vincente di Soleri in area. Al 9’ altra palla persa in uscita, leggerezza di Di Francesco che consegna la sfera agli avversari, poi ancora Verde prova a giro ma la mira è errata. I rosa provano a costruire ma fanno fatica ad andare per vie centrali, merito della difesa dello Spezia: Soleri prova a legare il gioco, senza però risultati convincenti. Al 16’ Di Serio porta in vantaggio i padroni di casa: erroraccio di Lund che passa il pallone al calciatore avversario che batte con un pallonetto Pigliacelli in uscita. Clamoroso il passaggio sbagliato dello statunitense, leggerezza imperdonabile del terzino. La manovra offensiva rosa è senza ritmo, lenta, prevedibile, inefficace: lo Spezia chiude senza troppa fatica le linee di passaggio. La squadra di Mignani non riesce ad uscire in maniera pulita, la pressione dello Spezia è proficua ma i rosanero commettono troppi errori in fase di impostazione. Al 33’ Elia sfiora il più classico dei gol dell’ex: bomba col destro da fuori, palla che sibila alla sinistra di Pigliacelli. Il primo tempo termina con i padroni di casa in vantaggio: rosanero impalpabili, incapaci di costruire azioni degne di nota.

    La ripresa
    La ripresa comincia con gli stessi uomini della prima frazione di gioco. Il Palermo prova ad alzare ritmo e baricentro ma la costruzione del gioco rimane problematica. Al 61’ dentro Ranocchia per Buttaro, i rosanero rimangono con il 3-5-2 con Segre a tutta fascia sulla destra. La squadra di Mignani è piuttosto nervosa, frenesia e insicurezza nel fraseggio non aiutano la costruzione del gioco. Al 79’ ci prova, in azione personale, Di Francesco: la palla esce dallo specchio. Un minuto dopo lo Spezia sfiora il raddoppio, con un bel colpo di testa di Pio Esposito. Mignani cambia, dentro Mancuso ed Henderson per Brunori e Gomes. Il cronometro scorre e i rosanero non riescono ad essere incisivi, la pioggia appesantisce il terreno di gioco del Picco. Mignani si gioca il tutto per tutto, inserendo Chaka Traorè a sei minuti dalla fine per Diakitè. Nel finale non accade nulla, il triplice fischio del direttore di gara certifica l'ennesima debacle stagionale.


    Tabellino e pagelle
    SPEZIA (3-4-1-2): Zoet 6; Mateju 6,5, Hristov 6, Nikolaou 6; Elia 6,5, S. Esposito 6,5, Nagy 6, Vignali 5,5; Verde 6,5 (74’ P. Esposito 6,5); Falcinelli 6 (58’ Bandinelli 6), Di Serio 7 (74’ Kouda 6). Allenatore: D’Angelo 6,5.

    PALERMO (3-5-2): Pigliacelli 5; Diakité 5 (84’ Traorè sv), Lucioni 5, Ceccaroni 5; Buttaro 5 (61’ Ranocchia 5,5), Segre 5,5, Gomes 4,5 (80’ Henderson sv), Di Francesco 5, Lund 4; Soleri 5, Brunori 5 (80’ Mancuso sv). Allenatore: Mignani 5.

    Arbitro: Pezzuto (Lecce) 6.

    Reti: 16’ Di Serio.

    Ammoniti: 29’ S. Esposito, 65’ Vignali, 70’ Ranocchia, 74’ Di Serio, 87’ Mancuso, 90’ Di Francesco, 96’ Henderson.

     
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    “Pressione dei tifosi? La contestazione è legittima. Accetto il contesto fuori e spero che i ragazzi ne traggano vantaggio. Palermo ha una tifoseria calda e la senti tantissimo quando le cose vanno bene. Dobbiamo accettare la situazione, adesso i tifosi non sono contenti dell’andamento della squadra ma dobbiamo andare oltre e fare la nostra partita”. Il tecnico rosanero Michele Mignani parla così in conferenza stampa della contestazione della Curva Nord che resterà fuori nei primi 15’ della sfida contro l’Ascoli: Se dovessi accorgermi che qualche giocatore ha staccato la spina lo lascerei a casa, ma questi ragazzi si sono sempre allenati con intensità e impegno. Il ritiro è semplicemente un segnale che la società ha dato per farci capire che non è contenta dell’andamento nell’ultimo periodo e ho sposato questa scelta”.



    Spazio poi all’Ascoli, squadra in piena lotta per evitare la retrocessione: “Non sarà una gara da dentro o fuori per noi, non determina l’esito finale, ma è certamente una sfida importante per noi e per la classifica. - continua Mignani come riporta Stadionews.it - Dobbiamo riacquistare quella fiducia che forse nelle ultime due partite abbiamo perso. È il momento più bello del campionato, preferisco giocare queste gare che quelle di inizio stagione. Problemi? Ci rendiamo conto che qualcosa non ci riesce e dobbiamo tirare fuori il carattere per uscirne fuori, spero che la gente di Palermo ci dia una mano. Ora non contano le parole, ma i fatti. Se credo nel sogno? Speravo che in queste cinque gare si facessero più punti, ma la squadra fatica a reagire ed è un problema di testa. Però se non ci credessi non avrebbe senso andare avanti, sarei disonesto a non andare a casa”.

    Mignani poi parla della condizione della squadra: “A disposizione abbiamo gli stessi giocatori dell’ultima gara, Di Mariano non è ancora pronto anche se ha tolto i punti e prosegue la riabilitazione. Stulac è un giocatore di un certo livello, ma ora tutto dobbiamo dare qualcosa di più, Gomes finora ha dato tutto e ci sta che possa accusare la stanchezza, ma farò le scelte che ritengo più giuste – prosegue ancora il tecnico – Lund? Accetto gli errori, non accetto mettere giù la testa e la mancata reazione. Dobbiamo avere più fame degli altri per avere supremazia in campo, poi può succedere di andare sotto, ma pretendo la reazione della squadra”.

     
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    Caligara gela il Barbera, solo pari con l'Ascoli: il Palermo ai playoff, ma il sesto posto traballa

    Rosanero in vantaggio due volte con Brunori e poi con Soleri, ma la doppietta del numero 10 bianconero nega la prima la gioia a Mignani. L'ultima vittoria risale a quasi due mesi fa. Adesso la Samp di Pirlo è solo ad un punto: servirà vincere a Bolzano per garantirsi il primo turno degli spareggi in casa



    Un altro harakiri clamoroso, l’ennesimo di questa stagione: il Palermo butta un’altra vittoria, pareggiando nel finale al Barbera 2-2 contro l’Ascoli. La doppietta di Caligara, al 92’, firma il pari marchigiano e mette a rischio il sesto posto in classifica. I rosanero dovranno necessariamente vincere a Bolzano, venerdì sera contro il Sudtirol, per garantirsi il primo turno playoff in casa. E dire che la partita si era messa bene per i padroni di casa, in vantaggio dopo nemmeno un minuto con Brunori. Poi il pari di testa di Caligara, sul quale Desplanches (al debutto assoluto) non è riuscito a smanacciare. Soleri al 34' riporta avanti i rosa, sempre di testa. Ma nella ripresa la squadra di Mignani si abbassa troppo, come spesso accaduto nel corso del campionato, e concede campo all'Ascoli che ci crede. La formazione di Carrera trova il pari con un gioiello di Caligara al 92': i rosa non vincono in casa da praticamente tre mesi, da quasi due non trovano i tre punti (ultimo successo a Lecco lo scorso 10 marzo).

    In porta debutta Desplanches
    Mignani conferma la formazione anticipata da PalermoToday e provata alla vigilia, con una sola sorpresa: il debutto tra i pali del giovane Desplanches. Per l’ultima gara casalinga della stagione viene, finalmente, premiato il talento azzurro. Il Palermo parte fortissimo e dopo 58 secondi Brunori va in gol, con un destro potente: il capitano viene servito benissimo da Soleri, dopo un buon lavoro di protezione del pallone, e davanti a Vasquez è freddissimo. Diciassettesimo centro per il capitano, eguagliato il bottino della scorsa stagione. Il Palermo gira velocemente il pallone, il fraseggio rosanero è pulito e trova buoni sbocchi sulle corsie. Gomes sembra ispirato, il francese smista bene e recupera diversi palloni. Al 12’ i padroni di casa sfiorano il raddoppio: Brunori sguscia via, mette in mezzo un ottimo pallone per Diakitè che però non centra la porta da posizione molto interessante. Al 27’ l’Ascoli, alla prima vera sortita offensiva, trova il gol: Nedelcearu sbaglia un disimpegno e rimette in moto l’azione avversaria, Caligara di testa finalizza un cross dall’out di sinistra di Celia e batte Desplanches. Il classe 2003 forse poteva fare un pizzico di più sul posizionamento iniziale, prova poi a smanacciare ma non riesce ad evitare la rete.

    Oltre all’errore iniziale del difensore rumeno, difesa posizionata comunque male in fase di marcatura. Al 34’, però, Soleri riporta avanti i rosanero: bel colpo di testa in tuffo del 27 su assist di Segre in acrobazia. Il primo tempo termina sul parziale di 2-1 in favore della squadra di Mignani: i rosanero hanno espresso un calcio decisamente migliore rispetto alle ultime uscite (per quanto non fosse così difficile), giocando con ritmo e rapidità. Hanno concesso poco agli avversari, in gol alla prima e unica vera occasione. Il 3-5-2 odierno di Mignani, con due mezzali pure accanto a Gomes, sembra essere decisamente più pragmatico.

    Palermo in riserva
    La ripresa inizia senza cambi, da una parte e dall’altra. Il possesso palermitano non è così fluido come nel primo tempo, l’Ascoli porta maggiore pressione sul portatore di palla e i padroni di casa non trovano uscite pulite. Al 56’ primo cambio per Mignani: dentro Henderson al posto di Gomes, leggermente acciaccato dopo un contrasto. Il Palermo abbassa pericolosamente il baricentro, concedendo parecchio campo alla squadra di Carrera. Al 67’ altro cambio, out Ranocchia e dentro Di Francesco. Al 72’ Desplanches pronto su tiro ravvicinato di Nestorovski, puntuale il portiere rosanero. Il serbatoio della benzina rosanero sembra in riserva, la squadra di Mignani fa fatica a costruire e a ripartire in avanti. Ad otto dalla fine fuori Brunori per Mancuso, si rivedono in campo anche Marconi e Stulac al posto di Ceccaroni e Nedelcearu. Al minuto 84 conclusione di Di Francesco, Vasquez non trattiene e la palla va clamorosamente sul palo rimanendo poi sulla linea: si salva l’Ascoli. Al 92’ clamoroso pareggio dell’Ascoli: bomba dalla distanza di Caligara che batte ancora Desplanches. Il finale è il solito al Barbera: squadra che esce tra i fischi assordanti.




    Tabellino e pagelle
    PALERMO (3-5-2): Desplanches 6; Nedelcearu 5 (82’ Stulac sv), Lucioni 5,5, Ceccaroni 5,5 (82’ Marconi sv); Diakité 5,5, Segre 6, Gomes 6,5 (56’ Henderson 5), Ranocchia 6 (67’ Di Francesco 5,5), Lund 5,5; Soleri 6,5, Brunori 6,5 (82’ Mancuso sv). Allenatore: Mignani 5.

    ASCOLI (3-5-1-1): Vasquez 5,5; Bellusci 5,5, Botteghin 5,5, Mantovani 5,5; Falzerano 6 (82’ Duris sv), Valzania 5,5 (56’ Rodriguez 6), Di Tacchio 5,5 (56’ Masini 6), Celia 6,5 (65’ D’Uffizi 6), Zedadka 6,5; Caligara 6,5; Tarantino 5,5 (56’ Nestorovski 6). Allenatore: Carrera 6.

    Arbitro: Di Bello (Brindisi) 6.

    Reti: 1’ Brunori, 27’ Caligara, 34’ Soleri, 92' Caligara.

    Ammoniti: 16’ Diakitè, 46’ Di Tacchio, 72’ Henderson, 90’ Lucioni.

    Spettatori: 18.308 (12.603 abbonati, 5.705 biglietti venduti).

     
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    Il tecnico del Palermo, Michele Mignani ha analizzato il pareggio casalingo contro l'Ascoli, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "La rete di loro del 2-2 è stata molto bella che non ci ha permesso di vincere una gara forse dove.meritavamo di uscire con i tre punti. Buon primo tempo e poi però nella ripresa ci siamo abbassati un po' troppo. Si deve migliorare tanto questo è indubbio. Però il Palermo a livello mentale è migliorato tanto. Ci vuole anche fortuna nella vita, vedi il nostro palo che avrebbe chiuso la gara. Dobbiamo lavorare nel liberare la testa in queste ultime gare, dopo nei play-off saranno gare da dentro e fuori. Portiere? Ho fatto una scelta ed ho messo chi per me aveva la condizione fisica e mentale migliore: Desplanches. Non abbiamo problemi fisici, la squadra si trova bene. Abbiamo ottimi ricambio e non abbiamo problemi di questo genere. Contestazione? Noi non giochiamo in maniera spensierata visto che non vinciamo da diverse partite. I tifosi giustamente dimostrano la loro non contentezza.Noi arriveremo ai play-off con la massima determinazione possibile"

     
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    Il capitano del Palermo, Matteo Luigi Brunori, ha parlato al termine della gara pareggiata in casa contro l'Ascoli, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "Sicuramente è stato un goal inaspettato subito nel finale, rispecchia il momento attuale.Conosco bene la piazza e capisco bene quanti tengano alla maglia. Ci dispiace ovviamente, ma è una loro decisione e la dobbiamo rispettare. Noi siamo tutti uniti all'interno dello spogliatoio. Siamo stati in ritiro e volevamo vincere. Siamo sesti e giocheremo una partita.imoortante. Vogliamo fare bene. Dobbiamo giocare come una finale contro il Sudtirol. Noi vogliamo fare bene e lo dovremo fare già dalla prossima gara. Soni sicuro che usciremo da questo periodo".

     
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