Champions League 2021/2022

I campioni del 2020 del Bayern ci riprovano, anche se in questa stagione sembrano avere qualcosa in meno. Sono andati via elementi di grande esperienza, si riparte con un gruppo più giovane, a partire dalla guida tecnica: Julian Nagelsmann, 34 anni, ma che è già stato capace di portare il Lipsia in semifinale. Ora per lui la posta si alza, e le pressioni anche: a maggior ragione per uno come lui tifoso dei bavaresi sin da bambino.

Il mercato
Hanno salutato Alaba, Boateng e Javi Martinez, il promettente Nubel si è arreso a un Neuer insostituibile e ha preso il volo per un'altra Monaco, nel Principato. In entrata oltre al 23enne Richards dal Reading è arrivato Dayot Upamecano, prenotato per tempo come da prassi, per 42,5 milioni. Troppo poco, forse, specie dietro dove con la difesa a tre la coperta è troppo corta. Possibile qualche intervento anche a centrocampo, dove le condizioni fisiche di Marc Roca e un Tolisso sempre sul mercato lasciano il reparto ai soli Goretzka e Kimmich. Potrebbe arrivare qualcosa in questi giorni, in controtendenza con le mosse dei bavaresi.

La stella - Robert Lewandowski
Il polacco inizia a puntare i piedi dopo sette anni in Baviera e, più in generale, 11 in Germania. Il Bayern non lo lascerà partire nemmeno stavolta anche perché come numero 9, al mondo, in questo momento , non c'è nessuno. Perché se segni 41 reti in 29 partite di campionato, frantumando ogni record in Bundesliga, non puoi essere sostituito. Nel 2020 è stato il trascinatore nella vittoria della Champions e avrebbe meritato il Pallone d'Oro. Ha il dovere di riprovarci.

La possibile rivelazione - Jamal Musiala
Jamal Musiala è senza dubbio il miglior talento che ha in questo momento il Bayern e la convocazione agli Europei di Joachim Low evidenzia come siamo davanti non solo al presente ma anche al futuro del calcio tedesco e mondiale. Definirlo rivelazione è azzardato, visto che tutti lo attendono alla vera e propria esplosione. Anche in Champions. Intanto in patria già fa la differenza: basti vedere l'ultima partita contro il Colonia dove entra e serve subito un incredibile assist.

Oggi giocherebbe così - (4-2-3-1): Neuer; Pavard, UPAMECANO, Lucas Hernandez, Davies; Kimmich, Goretzka; Gnabry, Muller, Sané; Lewandowski. All. Nagelsmann.

Nona stagione consecutiva in Champions per l'Atlético Madrid, che si presenta al torneo da campione di Spagna in carica e da testa di serie. Diego Simeone ha collocato i colchoneros a un altro livello: presenza fissa del torneo, quasi sempre da protagonista. E se va male c'è l'Europa League da alzare. Mai come stavolta in patria le attenzioni sono alte, col Real Madrid orfano di Ramos e Varane e il Barcellona senza Messi. E sul mercato è proprio l'Atleti ad aver speso di più.

Il mercato
Rodrigo de Paul è al momento l'acquisto più caro di questa sessione di mercato de LaLiga con i suoi 35 milioni. E a conti fatti per il valore espresso nell'ultima stagione dall'argentino si può tranquillamente dire che è stato un affare. Al secondo posto ancora un giocatore acquistato dai colchoneros: Matheus Cunha, valutato 30 milioni. Il brasiliano è stato una delle pochissime note liete della stagione disastrosa dell'Hertha, è fresco della medaglia d'oro all'Olimpiade di Tokyo nella quale è andato a segno anche in finale.

La stella - Luis Suarez
Scaricato dal Barcellona un anno fa, il Pistolero è stato l'arma in più per l'Atlético, tornato al titolo dopo 7 stagioni. Tanti gol (21) ma soprattutto pesanti, come la rete decisiva all'ultima giornata contro il Valladolid, o alla penultima giornata contro l'Osasuna, a due minuti dalla fine. Quando la squadra stava avendo il famoso braccino del tennista, lui che le ha viste tutte ha indicato la via per il successo, che conosce benissimo. Unico neo il flop in Champions, dove ha chiuso senza reti. Questa è l'occasione del riscatto.

La possibile rivelazione - Marcos Llorente
Non ci aspettiamo sorprese data l'età piuttosto alta della rosa, ma certamente è da tenere d'occhio il 26enne centrocampista ex Real Madrid, un vero jolly preziosissimo per Simeone, capace di giocare al centro come sulla fascia e di dare una grande mano in attacco. La scorsa stagione addirittura 12 reti e 11 assist, numeri spaventosi. Meno impressionanti i numeri in Champions, dove in questa stagione ha l'occasione per migliorarsi.

Oggi giocherebbe così - (4-4-2): Oblak; Savic, Gimenez, Hermoso; Trippier, Llorente, Koke, De Paul, Carrasco; Correa, Suarez. All. Simeone.

Dall'arrivo dell'Abu Dhabi United Group nel 2008 l'obiettivo per il Manchester City è stato di vincere in Inghilterra e in Europa. Ci è riuscito in patria, mentre la Champions rimane ancora inafferrabile: l'ha sfiorata nella passata stagione, ci riprova ancora una volta alzando nuovamente la posta sul mercato, con l'arrivo del giocatore più caro della storia della Premier League. Ma con un Aguero in meno.

Il mercato
Nessuno era mai arrivato a spendere 100 milioni di sterline per un giocatore. Prima del Manchester City per Jack Grealish. Un acquisto che darà molte soluzioni a Guardiola vista la poliedricità del giocatore, che abbiamo visto mezzala, trequartista, esterno d'attacco. 4-3-3, 4-2-3-1 o 4-1-4-1, il rendimento con lui è garantito, se non sente il peso del costo record. Dall'altra parte la squadra ha perso il suo miglior marcatore di tutti i tempi, che non è stato rimpiazzato: le ultime dichiarazioni di Harry Kane hanno posto la pietra tombale sulla trattativa, ma occhio a quello che potranno riservare gli ultimi giorni.

La stella - Kevin De Bruyne
Se avesse vinto la Champions League sarebbe stato senza dubbio il candidato principale al Pallone d'Oro. Il belga purtroppo non solo ha perso ma è uscito dalla partita contro il Chelsea contuso. Un vero peccato, per quello che aveva fatto vedere nell'ultima edizione dove è stato in particolar modo devastante contro il Paris Saint-Germain ma anche nei turni precedenti contro Dortmund e Gladbach. Centrocampista totale, di livello assoluto che si trova nel pieno della maturità.

La possibile rivelazione - Ferran Torres
Parlare di rivelazioni in una squadra del genere è azzardato, per questo scegliamo chi fra i più giovani ha più margine di crescita. E se su Foden ormai tutti si aspettano il boom, attenzione allo spagnolo prelevato un anno fa dal Valencia e fattosi apprezzare anch'egli per la duttilità. Nelle prime due uscite in Premier si è persino preso la maglia da titolare come centravanti.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Ruben Dias, Cancelo; Gundogan, Rodri, Grealish; Mahrez, De Bruyne, Sterling. All. Guardiola.

Il Portogallo ha ritrovato una grande. Lo Sporting Clube de Portugal è tornato a vincere il campionato, interrompendo un digiuno di 19 anni: un'eternità. Il giovane tecnico Ruben Amorim, 36 anni, è il grande artefice: arrivato poco prima del lockdown del 2020, ha plasmato una squadra puntando sui giovani del vivaio più qualche acquisto mirato. In Champions ci arriva da outsider, inserita come testa di serie potrebbe avere un sorteggio favorevole e già la qualificazione agli ottavi di finale sarebbe un successo.

Il mercato 12 milioni spesi per Ricardo Esgaio come alternativa a Pedro Porro sulla corsia destra e un mediano di belle speranze come l'uruguayano Manuel Ugarte, dal Famalicao. La società ha deciso di non trattenere Joao Mario, finito in modo quanto meno discutibile al Benfica al punto dal dare vita a un botta e risposta con l'Inter, rea di aver svincolato il calciatore, evitando così di dover aggirato un accordo che prevedeva nel 2016, al momento della cessione del giocatore dei nerazzurri, di non poter cedere il centrocampista a una rivale del campionato portoghese, pena il pagamento di 30 milioni di euro.

La stella - Nuno Mendes In molti giuravano che potesse essere la grande plusvalenza dello Sporting in questa stagione. In molti lo seguono, fra cui club italiani. Esterno sinistro di soli 19 anni, è nel giro della Nazionale portoghese da qualche mese. Fernando Santos lo ha portato con sé agli Europei senza però farlo esordire. Ha il tempo dalla sua parte.

La possibile rivelazione - Pedro Gonçalves - Esterno destro d'attacco nel 3-4-3 o in alternativa trequartista nel 3-4-2-1 colpisce per la sua confidenza con la rete. In questo inizio di stagione sono già 4 i gol in altrettante partite ed è impressionante l'apporto nella staigone passata, dove l'ha visto trascinare la squadra con 23 reti. La vetrina europea è di fatto nuova per lui, che ha giocato appena una partita in Europa League.

Oggi giocherebbe così - (3-4-3): Adan; Inacio, Coates, Feddal; Pedro Porro, Matheus Nunes, Palhinha, Nuno Mendes; Pedro Gonçalves, Nuno Santos; Paulinho. All. Ruben Amorim.

27 Gol segnati da Kylian Mbappé in Champions League in 45 partite: 6 con il Monaco nella stagione
2016-17, 21 col Psg nelle ultime quattro stagioni. Con i parigini è arrivato in finale nel 2020,
perdendo contro il Bayern Monac

Migliorare le ultime due edizioni, è l'imperativo della Juventus in Champions League, tra le favorite d'obbligo dall'arrivo di Cristiano Ronaldo ma che paradossalmente col portoghese si è allontanata dall'obiettivo: un quarto e due ottavi di finale sono un bilancio fallimentare, a maggior ragione considerando le squadre che hanno eliminato i bianconeri (Ajax, Lione, Porto). Torna in sella Massimiliano Allegri, il tecnico che più di tutti ha fatto accarezzare il sogno dei tifosi della Vecchia Signora, con le due finali del 2015 e del 2017.

Il mercato
Due soli acquisti: la scommessa Kaio Jorge, comunque titolare al Santos a soli 19 anni ma forse ancora acerbo per questi palcoscenici e Manuel Locatelli, al centro di una lunghissima trattativa di mercato risolta col lieto fine. Ha salutato una leggenda come Gianluigi Buffon e un ottimo rincalzo come Demiral. Ma nei fatti la squadra titolare non è stata toccata, ed è un grande vantaggio.

La stella - Cristiano Ronaldo L'unico dubbio è: lo vedremo ancora in maglia bianconera il 1° settembre? È stato preso per vincere la Champions, i tre tentativi con lui sono falliti ma come si può mettere in discussione il miglior marcatore della storia della Champions League?

La possibile rivelazione - Manuel Locatelli Si è rivelato al calcio europeo questa estate con l'incredibile doppietta alla Svizzera. Fresco campione d'Europa ma nei tornei continentali per club non mette piede da tre anni, quando ha giocato l'Europa League col Milan. A 23 anni sentirà per la prima volta la mitica musichetta.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Locatelli, Rabiot; Chiesa, Dybala, Cristiano Ronaldo. All. Massimiliano Allegri.

Campione nel 1997, il Borussia Dortmund dall'edizione 2012/13 quando è arrivato alla finale non è riuscito più a spingersi oltre i quarti. la squadra di Marco Rose è la classica outsider che non parte con i favori del pronostico ma che può far saltare il banco grazie anche ad alcuni campioni (su tutti Haaland) che possono fare la differenza.

Il mercato Il Borussia Dortmund, per quanto ambizioso, resta un club che vende i suoi pezzi migliori. Quest'anno il pezzo da novanta sacrificato è Jadon Sancho. Al suo posto il club scommette su Donyell Malen, fra i talenti olandesi più interessanti e autore nella passata stagione al PSV di 27 reti. Il problema annoso del portiere è stato risolto con l'arrivo di Gregor Kobel, per il quale il BVB ha speso 15 milioni per strapparlo allo Stoccarda.

La stella - Erling Braut Haaland Con ogni probabilità questa sarà la sua ultima stagione in Vestfalia. Va dato atto al club di essere riuscito a trattenerlo nonostante proposte da far girare la testa. Il norvegese è destinato a diventare il miglior numero 9 al mondo, basti leggere già le statistiche del suo percorso in giallonero: 63 partite giocate, 62 reti segnate.

La possibile rivelazione - Yossoufa Moukoko A 16 anni e un giorno ha esordito in Bundesliga, record assoluto nel massimo campionato tedesco. 27 giorni dopo ha segnato la prima rete in campionato e ha persino assaggiato lo scorso dicembre il palcoscenico della Champions League. Nei campionati giovanili fa sfracelli, è stato convocato dalla nazionale Under 21 della Germania. Insomma, è il predestinato per eccellenza.

Oggi giocherebbe così - (4-3-1-2): Kobel; Meunier, Hummels, Akanji, Guerreiro; Reyna, Witsel, Bellingham; Reus; Haaland, Malen. All. Marco Rose

Barcellona, primo anno dopo Messi. Farà un certo effetto vedere i catalani senza il giocatore più forte della sua storia, così come farà un certo effetto vedere i blaugrana come semplici outsiders della manifestazione. Impossibile immaginarli fino in fondo alla competizione mentre è in corso il ridimensionamento, arrivare almeno ai quarti di finale è l'obiettivo minimo.

Il mercato Inevitabilmente a parametro zero: Eric Garcia, Memphis Depay e Sergio Aguero. Tutti e tre che per vestire la maglia del Barcellona hanno accettato condizioni economica decisamente inferiori al loro valore. Nel caso del Kun si rischia anche di arrivare alla rottura: l'ex stella del City aveva scelto la Catalogna per poter giocare con Messi. Sappiamo tutti come è andata a finire. Nel frattempo si cerca di sfoltire la rosa: e mentre le bandiere Piqué e Jordi Alba si decurtano l'ingaggio per far respirare la società, si cerca di piazzare altrove Umtiti e Pjanic.

La stella - Antoine Griezmann Con l'addio doloroso di Messi e l'infortunio fino metà ottobre di Aguero le maggiori responsabilità saranno sulle spalle di Antoine Griezmann, chiamato a riscattare due stagioni che non hanno soddisfatto pienamente le aspettative. E non a caso il club lo avrebbe ceduto più che volentieri, se non fosse che l'ingaggio (18 milioni) e il cartellino in tempi di Covid lo rendono difficilmente ricollocabile. Rimane tra i mugugni dei tifosi, che gli hanno anche rimproverato di essere la causa dell'addio di Messi, proprio per la sua mancata partenza. Dovrà far parlare il campo.

La possibile rivelazione - Yusuf Demir 18 anni, esterno d'attacco austriaco (ha già esordito in nazionale maggiore). La Juventus lo ha cercato negli scorsi mesi venendo scalzata dai catalani, che hanno ottenuto il prestito dal Rapid Vienna. Le sue prestazioni in campionato sono state talmente convincenti che la proprietà potrebbe non perdere troppo tempo e riscattarlo. Sarà necessario per questo farlo giocare nel corso dell'anno almeno 20 partite (da almeno 10') e nelle casse degli austriaci finiranno 10 milioni di euro.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; De Jong, Busquets, Pedri; Griezmann, Aguero, Depay. All. Ronald Koeman.

Da troppo tempo il Manchester United non è più protagonista in Champions League. Red Devils retrocessi in Europa League nella passata stagione e che non arrivano in fondo alla competizione dal 2010/11 quando persero col grande Barcellona di Guardiola. Va avanti il progetto di Solskjaer e si intravede la luce dopo anni bui a seguito dell'addio di Sir Alex Ferguson.

Il mercato Lo United è una delle squadre che meglio di tutte ha operato sul mercato, con due innesti che alzano notevolmente il livello dell'undici iniziale: indiscutibile la qualità di Raphael Varane che arriva con 10 anni di ritardo. Il francese fu cercato personalmente da Ferguson ma scelse Madrid, andando a vincere 4 volte la Champions. Affiancherà Maguire e la coppia promette scintille. Davanti Solskjaer non solo è riuscito a convincere Cavani a restare, ma finalmente ha messo le mani su Jadon Sancho, cercato già dalla passata stagione e pronto a comporre un tridente impressionante completato da Rashford.

La stella - Paul Pogba Il francese da qualche anno è al centro di continui rumors di mercato, ma intanto resta e vede la squadra intorno a sé sempre più competitiva. E non è detto che non continui la sua avventura allo United: contatti in corso per il rinnovo. Tecnicamente non si discute, apprestiamoci a godere l'apice della sua carriera.

La possibile rivelazione - Mason Greenwood Il 19enne è nelle grazie di Solskjaer che lo ha fatto giocare con continuità nelle ultime due stagoni. In campo europeo ha fatto vedere buone cose soprattutto in Europa League mentre è atteso al varco nel più grande torneo continentale. Si gioca il posto con Sancho a destra ma all'occorrenza può giocare come punta centrale. Intanto l'inizio di stagione recita: due reti in altrettante partite di Premier League.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Henderson; Wan-Bissaka, Maguire, Varane, Shaw; McTominay, Pogba, Bruno Fernandes; Sancho, Cavani, Rashford. All. Ole Gunnar Solskjaer.

Tre anni a mani vuote sembrano un'eternità per il Real Madrid, capace di alzare la coppa delle grandi orecchie per 4 volte dal 2014 al 2018. Per questo motivo Florentino Pérez si è affidato a Carlo Ancelotti, l'uomo che ha regalato ai tifosi la decima, l'uomo che preferisce la coppa. Mai come in questa stagione, però, i blancos partono un gradino dietro: troppo pesanti gli addii di Varane e soprattutto Sergio Ramos, compensati dal solo Alaba. Il resto è affidato a un gruppo storico ma forse un po' logoro.

Il mercato
Dopo 16 anni il leader Sergio Ramos ha salutato, prendendo (anche lui) il volo per Parigi. Con Varane aveva composto una coppia centrale affiatata, sostituita da Nacho Fernandez-Alaba. L'austriaco è il grande colpo a parametro zero e può almeno compensare per caratura internazionale uno dei due partenti. Nacho è la soluzione interna, evidentemente di ripiego. Saluta Odegaard, trasferitosi definitivamente all'Arsenal. A oggi la squadra non sembra più forte, tutt'altro. A meno che da Parigi non arrivino buone notizie.

La stella - Karim Benzema
È ormai lui il giocatore della vecchia guarda a cui aggrapparsi. Con i suoi gol ha riportato LaLiga alla casa blanca nel 2020 e l'addio di Cristiano Ronaldo lo ha consacrato come bomber di prim'ordine. La sua classe e la sua esperienza saranno ancora una volta fondamentali.

La possibile rivelazione - Gareth Bale
Paradossale, considerato che nel 2013 è stato pagato 100 milioni di euro proprio dal Real Madrid. E paradossale perché è il più pagato della rosa. Ma a oggi il gallese, all'ultimo anno di contratto, è una vera incognita e anche una scommessa di Carlo Ancelotti, col quale ha vissuto le prime due stagioni, nonché le migliori. Torna dal prestito al Tottenham dove ha giocato a singhiozzo, è praticamente sopportato dal club ma intanto nell'ultimo turno è tornato al gol.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Courtois; Carvaja, Nacho Fernandez, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Bale, Benzema, Hazard. All. Carlo Ancelotti

La favorita assoluta per la vittoria finale, senza se e senza ma. Mai si era visto nel mondo del calcio un mercato come quello del Paris Saint-Germain in questa estate: Donnarumma, Hakimi, Sergio Ramos, Wijnaldum, Messi. I migliori giocatori del presente e del futuro, 9 Champions League in bacheca. Qualsiasi risultato al di fuori della vittoria finale sarà un fallimento.

Il mercato
La Qatar Sports Investments non ha badato a spese, prendendo il meglio che si potesse prendere: il miglior giocatore al mondo, il miglior difensore al mondo, il miglior giocatore degli Europei. Pochettino ha ormai solo l'imbarazzo della scelta e a oggi potrebbe avere almeno due squadre iper competitive, basti pensare a giocatori come Di Maria, Paredes, Icardi, Kimpembe, Donnarumma che hanno il posto tutt'altro che assicurato. Tanta, troppa grazia.

La stella - Lionel Messi Il giocatore più forte al mondo nel club più ricco e ambizioso al mondo, ma a cui è mancato sempre qualcosa per raggiungere l'obiettivo più importante. L'argentino avrà gli occhi di tutto il mondo addosso: sarà costretto a vincere la competizione, dimostrando di essere in grado di fare la differenza al di fuori della comfort zone del Barcellona, cosa che i detrattori gli hanno sempre rimproverato in carriera.

La possibile rivelazione - Gianluigi Donnarumma Impensabile con una squadra del genere parlare di rivelazioni. Scegliamo l'ex portiere del Milan che nonostante le indiscusse qualità sarà all'esordio assoluto nel massimo torneo continentale. E che dovrà vincere la concorrenza di Keylor Navas: alla prima occasione Pochettino gli ha preferito il costaricano ma Gigio è pronto a lanciare il guanto, anzi, il guantone di sfida.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Ramos, Marquinhos, Bernat; Wijnaldum, Gueye, Verratti; Mbappé, Messi, Neymar. All. Mauricio Pochettino.

Tre anni a mani vuote sembrano un'eternità per il Real Madrid, capace di alzare la coppa delle grandi orecchie per 4 volte dal 2014 al 2018. Per questo motivo Florentino Pérez si è affidato a Carlo Ancelotti, l'uomo che ha regalato ai tifosi la decima, l'uomo che preferisce la coppa. Mai come in questa stagione, però, i blancos partono un gradino dietro: troppo pesanti gli addii di Varane e soprattutto Sergio Ramos, compensati dal solo Alaba. Il resto è affidato a un gruppo storico ma forse un po' logoro.

Il mercato
Dopo 16 anni il leader Sergio Ramos ha salutato, prendendo (anche lui) il volo per Parigi. Con Varane aveva composto una coppia centrale affiatata, sostituita da Nacho Fernandez-Alaba. L'austriaco è il grande colpo a parametro zero e può almeno compensare per caratura internazionale uno dei due partenti. Nacho è la soluzione interna, evidentemente di ripiego. Saluta Odegaard, trasferitosi definitivamente all'Arsenal. A oggi la squadra non sembra più forte, tutt'altro. A meno che da Parigi non arrivino buone notizie.

La stella - Karim Benzema
È ormai lui il giocatore della vecchia guarda a cui aggrapparsi. Con i suoi gol ha riportato LaLiga alla casa blanca nel 2020 e l'addio di Cristiano Ronaldo lo ha consacrato come bomber di prim'ordine. La sua classe e la sua esperienza saranno ancora una volta fondamentali.

La possibile rivelazione - Gareth Bale
Paradossale, considerato che nel 2013 è stato pagato 100 milioni di euro proprio dal Real Madrid. E paradossale perché è il più pagato della rosa. Ma a oggi il gallese, all'ultimo anno di contratto, è una vera incognita e anche una scommessa di Carlo Ancelotti, col quale ha vissuto le prime due stagioni, nonché le migliori. Torna dal prestito al Tottenham dove ha giocato a singhiozzo, è praticamente sopportato dal club ma intanto nell'ultimo turno è tornato al gol.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Courtois; Carvaja, Nacho Fernandez, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Bale, Benzema, Hazard. All. Carlo Ancelotti.

La regina d'Europa League non ha lo stesso successo in Champions. Il Siviglia nelle sue sei partecipazioni è arrivata solo una volta ai quarti di finale, trovando quasi sempre insormontabile lo scoglio degli ottavi di finale, nonostante avversari decisamente alla portata (Fenerbahçe, CSKA Mosca, Leicester). Obiettivo migliorarsi e il mercato ha portato giocatori di qualità ed esperienza.

Il mercato Sistemati tutti i reparti. In difesa la fascia destra è stata affidata a Gonzalo Montiel, a lungo inseguito dalla Roma e anche dalla Fiorentina. A sinistra lo svedese Augustinsson sarà una valida alternativa ad Acuna. Delaney soprattutto per i costi dell'operazione (6 milioni) è un gran rinforzo in mediana ed Erik Lamela, dopo anni di naftalina al Tottenham, ha dimostrato nelle prime uscite di essere ancora un gran giocatore. L'argentino prende il posto di Bryan Gil, campioncino rientrato dall'Eibar.

La stella - Erik Lamela Tanta qualità nel Siviglia, ma non c'è una stella assoluta. Può diventarlo il Coco che si è presentato ai suoi nuovi tifosi con 3 reti in 2 partite da 45'. Dopo anni di panchine a Londra, a 29 anni, può arrivare finalmente la svolta.

La possibile rivelazione - Rafa Mir Centravanti di stazza candidato a prendersi una maglia da titolare. Nella passata stagione, nonostante la retrocessione con l'Huesca, è riuscito a segnare 13 reti. Il Siviglia ha deciso di puntarci, investendo 16 milioni per strapparlo al Wolverhampton, club che ne deteneva il cartellino.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Bono; Montiel, Diego Carlos, Koundé, Acuna; Delaney, Rakitic, Jordan; Lamela, Rafa Mir, Gomez. All. Julen Lopetegui.

L'exploit della stagione 2018/19 sarà difficilmente ripetibile, ma l'Ajax resta sempre la classica outsider da temere. i lancieri tuttavia non hanno iniziato bene la stagione, perdendo e malissimo la Supercoppa dei Paesi Bassi contro il PSV. Un paio di giovani talenti hanno salutato, l'ossatura rispetto la scorsa stagione resta pressoché invariata. Obiettivo ottavi di finale.

Il mercato Il club ha perso già a marzo Brian Brobbey, convinto dal progetto di Nagelsmann a Lipsia. Sedotto e abbandonato dal tecnico, che ha poi scelto il Bayern, l'attaccante aveva anche valutato l'immediato ritorno ad Amsterdam trovando il "no" del club tedesco. Lassina Traoré ceduto allo Shakhtar ha portato in dote 10 milioni. Cifra reinvestita per arrivare a Berghuis dal Feyenoord. Squadra che ha diverse soluzioni davanti ma che dietro lascia a desiderare. Specie in porta, dove non c'è un sostituto all'altezza dello squalificato Onana.

La stella - Dusan Tadic Qualità tecnica, esperienza internazionale, carisma. Il Milan ci aveva pensato per aumentare lo spessore internazionale in vista del ritorno in Champions, i lancieri hanno pensato bene di blindare il proprio capitano fino al 2024: trequartista e all'occorrenza punta centrale, prenderà ancora una volta per mano un gruppo giovane e talentuoso.

La possibile rivelazione - Mohammed Kudus Centrocampista ghanese di 21 anni, acquistato la scorsa stagione dal Nordsjaelland. Un infortunio gli ha impedito di spiccare il volo ma ha qualità tecniche e forza fisica da tenere d'occhio.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Stekelenburg; Timber, Martinez, Blind, Tagliafico; Alvarez, Gravenberch, Klaassen; Berghuis, Haller, Tadic. All. Ten Hag.

Terza stagione in Champions League per l'Atalanta. Collocata in terza fascia, la squadra di Gian Piero Gasperini ci ha ormai abituati a superare la fase a gironi dimostrando di esserci sempre nei momenti decisivi. Solo Paris Saint-Germain e Real Madrid sono stati in grado di fermare l'escalation della Dea, che assieme al Lipsia è la vera mina vagante del torneo.

Il mercato Gollini e Romero hanno preso la strada di Londra, ma i sostituti sono di grande livello: Musso è uno dei migliori portieri della Serie A e Demiral, se pur frenato da un grave infortunio nella sua esperienza alla Juventus, può diventare un grande centrale di difesa. Ottima la mossa Zappacosta sulla corsia destra: l'esterno ha dimostrato nella parentesi al Genoa di aver recuperato dai problemi fisici e di essere affidabile, non solo a destra ma anche a sinistra. Interessanti gli innesti Pezzella e Lovato.

La stella - Duvan Zapata Dopo la cessione di Lukaku al Chelsea, si è pensato che il colombiano potesse finire all'Inter. Poter contare ancora su di lui significa avere un potenziale centravanti da oltre 20 reti l'anno. A 30 anni è nel pieno della maturità.

La possibile rivelazione - Merih Demiral Ha chiesto e ottenuto la cessione per giocare di più, lasciando la comfort zone della Juventus. Ha 23 anni e già 24 presenze con la nazionale turca, qualche gettone in Champions ma è questa la vera occasione per giocare con continuità nel palcoscenico più importante. E per consacrarsi.

Oggi giocherebbe così - (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Malinovskyi; Zapata. All. Gian Piero Gasperini.