Champions League 2021/2022

Sul sito ufficiale della UEFA troviamo una lunga intervista a Jurgen Klopp in vista della finale di Champions League in programma sabato sera a Parigi che vedrà il suo Liverpool affrontare il Real Madrid. Il manager dei Reds inizia ricordando la finale persa nel 2018 proprio contro i Blancos.

"Innanzitutto, il Real Madrid è una squadra di livello mondiale che sa come vincere. Il centrocampo delle squadre che si sono affrontate nel 2018 è rimasto pressoché invariato. La loro difesa è cambiata molto. In attacco non c'è Cristiano Ronaldo, è vero, ma Karim Benzema è ancora lì, con giovani brasiliani molto forti Vinícius Júnior e Rodrygo e tutto il resto, quindi rimane una grande squadra.

Sicuramente è un bene aver già giocato qualche finale. L'ho detto dopo aver vinto contro il Tottenham: in tutte le finali precedenti, avevamo giocato meglio ma abbiamo perso. Dobbiamo imparare a vincere le finali a volte ci siamo riusciti, magari non in Champions, ma altre volte. Siamo più esperti e direi che va bene così".

Una rivincita per il Liverpool?
"Abbiamo giocato contro di loro e abbiamo perso. Che tipo di reazione vorreste? Il bello è che abbiamo giocato contro il Real Madrid a Kiev nel 2018, abbiamo vinto a Madrid [nel 2019], ma in uno stadio diverso l'Estadio Metropolitano dell'Atlético e ora giochiamo di nuovo contro il Madrid. Quindi, in finale di Champions League, Madrid c'entra sempre.

C'è la sensazione che vogliamo mettere le cose a posto, certo, ma non può essere il nostro pensiero principale. Se andiamo lì e pensiamo a cose come "Rivincita! Vendetta!", non va bene, non funziona così. Non siamo così, siamo arrivati in finale in un modo diverso. Dobbiamo giocare come sappiamo ed è quello che proveremo a fare.

Ancelotti?
"Di recente ho visto le foto degli attaccanti che ha allenato e ho pensato: "C'è qualche campione che non ha allenato?". È pazzesco. Poi è una persona simpaticissima. Ha un grande successo e ispira le squadre fare a cose incredibili".

La mia eredità al Liverpool?
"Non so cosa voglio che la gente pensi di me. Quello che voglio fare per ora è dare una struttura e una certa cultura al club; quando me ne andrò, la giusta struttura e la giusta cultura non dovranno dipendere dalle persone, ma dal club. Se le cose vanno bene, allora potrà continuare così. È questo è il mio obiettivo, ma il mio ragionamento tiene solo se vinciamo qualcosa.

La gente non mi chiede mai quale eredità voglio lasciare alla squadra, ma una volta mi è stato chiesto cosa vorrei vedere scritto sulla mia lapide. Sinceramente, qualcosa come "Era un bravo ragazzo". Basterebbe questo, perché tutto il resto è... In effetti è questa la mia unica preoccupazione: non buttare giù altre persone per avere successo. Non è mai successo finora e non inizierò adesso".

La finale di Champions League rischia di perdere uno dei protagonisti più attesi. A tre giorni da Real Madrid-Liverpool, Thiago Alcantara non si è allenato con i compagni di squadra. Il centrocampista spagnolo era uscito malconcio dalla sfida contro il Wolverhampton e potrebbe non essere in grado di scendere in campo sabato a Parigi. Jurgen Klopp, invece, recupererà Fabinho, Salah e Van Dijk.

Liverpool-Real Madrid, la finale di Champions presentata attraverso i numeri


Liverpool – Real Madrid, Reds contro Blancos, Klopp contro Ancelotti, l’orgoglio di chi non cammina mai da solo contro la gagliardia di chi porta sul petto lo stemma più famoso al mondo.

Basterebbe questo e il fatto che ci si giochi il torneo più prestigioso al mondo come spot per il match che andrà in scena sabato 28 maggio allo ‘Stade de France di Saint Denis’. Ma a noi non basta. Vogliamo compiere una sfida difficile: raccontarvi i possibili scenari della sfida più importante ed emozionante della stagione attraverso le cifre che caratterizzano questa trepidante attesa della supersfida. Freddi, apatici ma essenziali.




3– La bella. Una finale aggiudicata a testa, quella di quest’anno sarà il terzo appuntamento tra le due squadre nel palcoscenico più alto del calcio europeo. Chi si porterà in vantaggio in questa speciale sfida?

19– Chi più ne ha più ne metta. 13 da una parte, 6 dall’altra. Con 19 titoli totali è la finale con il maggior numero di Champions già in bacheca nella storia. Allungherà il Real o il Liverpool raggiungerà il Milan al secondo posto?

0– Invincibili. Il Real Madrid non ha mai perso una finale della moderna Champions League: ad oggi 7 su 7.

5– Carlo il grande. Ancelotti è il primo allenatore a guidare una squadra in cinque finali di Champions League. Insegue altri due record: vincendo diventerebbe il primo a vincerne 4 e il primo a vincerne 2 con 2 squadre diverse.

1– Tradizione. Real Madrid – Liverpool è la prima sfida che si ripete per almeno 3 volte in una finale di Uefa Champions League.

10– Equilibrio. Nei 10 precedenti in tutte le fasi del torneo, gli spagnoli hanno vinto 4 partite, 3 gli inglesi e 3 i pareggi.

15– The Dream. Benzema ha realizzato 15 gol in questo torneo. Obiettivo fisso in testa: raggiungere il record di 17 gol in una sola edizione, raggiunto da CR7 ai tempi in cui erano compagni di reparto.

27– Abitudine. Sommate, sono 27 le finali disputate dalle due compagini nella storia di Coppa di Campioni e UCL. 17 per i madrileni, primi in questa speciale classifica. Il Liverpool è in quarta posizione con 10 finali, preceduta solo da Milan e Bayern Monaco.

8– Bilancio a favore. Carlo Ancelotti ha incontrato 15 volte il Liverpool da allenatore, vincendo più della metà dei match, 8. 4 i pareggi e 3 le sconfitte.

1– Lo sapevate? Solo un giocatore ha giocato in entrambe le squadre. Si tratta di Fabinho, che ha disputato una sola presenza con la maglia dei Blancos nel 2012/13, prima di passare al Monaco.

3– Scaramanzia. Si tratta della terza finale disputata allo Stade de France. Nelle altre due ha sempre vinto una squadra spagnola: il Real nel 2000 e il Barcellona nel 2006.

10– Di squadra. Nel Liverpool segnano proprio tutti: ben 10 giocatori diversi hanno segnato in questa edizione.

6– I soliti. Benzema più di tutti, poi solo altri 5. Nel Real segnano in quantità, ma le fonti sono meno abbondanti.

7,5– Massiccia. Tutti ci vogliono mettere le mani e alzarla: la coppa più iconica per le squadre di calcio. È alta 73,5 cm e pesa ben 7,5kg.

40– Ricordi. La squadra vincente riceve 40 medaglie d’oro, quella perdente 40 d’argento. Non lo stesso valore…

20– Bonus. Chi vince la finale si porterà a casa 20 milioni di euro così suddivisi: 15,5 milioni per essere arrivati in finale, e 4,5 milioni per la vittoria finale. Sommandosi a tutti gli altri bonus raccolti durante il percorso, la squadra vincitrice guadagnerà circa 140 milioni.

Luka Modric non nasconde l'emozione in vista della finale di sabato contro il Liverpool: "Ho ottime sensazioni e non vedo l'ora di giocare. È impressionante essere alla mia quinta finale di Champions. A chi lo farà per la prima volta consiglio di stare calmo e godersi ogni momento. Bisogna dare tutto e andrà tutto bene. Le serate al Bernabeu sono state inspiegabili. Siamo fortunati a giocare in questo club che ti fa vivere queste notti di magia. L'età non conta, contano le prestazioni e io sono grato di poter giocare ancora a questi livelli. Mi sento molto bene, non vedo l'ora di continuare a vincere titoli con il Real Madrid. Mi è sempre piaciuto avere pressione e responsabilità".

Virgil van Dijk sarà al suo posto al centro della difesa del Liverpool nella finale di Champions League in programma sabato. Il difensore olandese, che non gioca dallo scorso 14 maggio, ha rassicurato tutti in un'intervista pubblicata sul sito ufficiale dei Reds: "Sto bene, molto bene. Non ho nessun problema e non vedo l'ora che arrivi sabato. Il mio corpo si è goduto un po' di riposo dopo aver giocato tante partite, dopo tanti momenti di tensione, e penso che l'infortunio nella finale di FA Cup sia stato forse un segno che il mio corpo aveva bisogno di riposarsi. Ora sto bene e spero che sabato sia una serata speciale".

Dal 2018 ad oggi, ancora il Real: "Siamo cresciuti molto. Abbiamo molta più esperienza, ci sono tanti giocatori che erano in campo in quella partita. Da allora è è cambiato anche il nostro modo di giocare. Giocheremo contro una delle migliori squadre nella storia della Champions League e dobbiamo essere molto bravi per alzare, si spera, quel trofeo”.

Liverpool-Real Madrid, tutto sulla finale di Champions League

Domani, sabato 28 maggio alle 21:00, la stagione calcistica 2021-2022 si chiude allo Stade de France di Parigi con l’appuntamento più importante dell’anno, ovvero la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid. Si tratta della 67ª edizione della massima competizione europea per club, che per tanti anni abbiamo conosciuto come Coppa dei Campioni. Si contenderanno la coppa dalle grandi orecchie la formazione allenata da Jurgen Klopp e quella di Carlo Ancelotti, che hanno raggiunto l’ultimo atto con merito, dopo aver eliminato le compagini più forti del Continente.

Liverpool-Real Madrid: numeri e curiosità
Lineare il cammino dei Reds che, dopo aver vinto tutte le gare nel gruppo B (quello in cui il Milan si è classificato ultimo), ha eliminato nell’ordine Inter agli ottavi, Benfica ai quarti e in semifinale il Villarreal, giustiziere di Juventus e Bayern Monaco. Il Real, invece, dopo aver vinto il gruppo D davanti all’Inter, ha superato rispettivamente Paris Saint-Germain, Chelsea e Manchester City, tre veri e propri colossi del calcio europeo.

Per il Liverpool si tratterà della 23ª finale europea, la decima tra Coppa dei Campioni/Champions League, trofeo che i Reds hanno vinto in 6 occasioni. L’ultimo trionfo degli inglesi risale al 2019, quando gli uomini di Klopp hanno superato con il punteggio di 2-0 i connazionali del Tottenham, allenati da Mauricio Pochettino, al Wanda Metropolitano di Madrid. Tornando a questa edizione della Champions, è la prima volta che il Liverpool vince 10 partite in una sola stagione europea. Inoltre, i Reds sono anche il primo club ad aver vinto tutte e 6 le trasferte di una singola edizione della Champions.

Per il Real Madrid, regina della competizione, si tratta della 17 ª finale di Champions-Coppa Campioni, 13 delle quali vinte. L’ultima volta in cui i Blancos hanno alzato al cielo la “coppa dalle grandi orecchie” è stata nella finale di Kiev del 2018, quando superarono proprio il Liverpool di Klopp per 3-1. In totale, sono 8 i precedenti tra Liverpool e Real: il bilancio è di 3 vittorie per gli inglesi, un pareggio e 4 successi degli spagnoli. I Reds non hanno mai vinto negli ultimi 5 scontri diretti, pareggiando l’ultimo a reti bianche nei quarti di finale dello scorso anno ad Anfield, dopo 4 sconfitte di fila. La finale del 2018 non è l’unico incrocio precedente tra le due formazioni all’ultimo atto: il Real aveva già vinto contro gli inglesi la finale del 1981 a Parigi con il punteggio di 1-0.

L’uomo simbolo di questo Real è senza ombra di dubbio Karim Benzema, che ha messo a segno due triplette tra PSG e Chelsea, oltre che 3 gol dei 6 totali rifilati dagli spagnoli al Manchester City tra andata e ritorno. Capocannoniere del torneo, il francese fin qui ha segnato 15 gol, di cui 10 nella fase ad eliminazione diretta, eguagliando il record detenuto da Cristiano Ronaldo e risalente all’edizione 2016/17. Ma il francese è a caccia di un altro record: quello di reti segnate in una singola edizione di Champions, anche in questo caso detenuto da Cristiano Ronaldo che, nella stagione 2013-2014 (l’anno della Decima del Real) realizzò 17 reti. Contro le squadre inglesi, inoltre, Benzema ha segnato 16 gol in 22 partite: insomma l’Inghilterra è la nazione contro cui ha segnato più gol in una squadra di club.

Sia Klopp sia Ancelotti hanno già vinto la Champions League sulle panchine di Liverpool e Real: il tedesco nel 2019, l’italiano in occasione della Decima ottenuta nel 2014. I precedenti totali tra i due tecnici sono 10: il bilancio è leggermente a favore dell’allenatore italiano, che ha vinto 4 volte, contro i 3 successi di Klopp (3 pareggi).

La finale di Champions League in diretta TV e streaming
La finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid sarà trasmessa in diretta TV sabato 28 maggio alle 21:00 in chiaro su Canale 5. Inoltre, la gara sarà trasmessa per gli abbonati Sky sui canali Sky Sport Uno (canale 201 del satellite), Sky Sport Football (203 del satellite), Sky Sport 4K (213 del satellite) e Sky Sport (numero 251 del satellite). In streaming, invece, l’appuntamento con il match dello Stade de France di Saint-Denis è su Mediaset Play Infinity, Sportmediaset.it, Sky Go e Now.

Le probabili formazioni di Liverpool-Real Madrid
Il Liverpool di Jurgen Klopp scenderà in campo con il modulo 4-3-3 del quale non dovrebbe far parte a centrocampo Thiago Alcantara, in forte dubbio. Davanti, il tecnico tedesco dovrebbe optare, come negli ultimi tempi, su Mané come terminale centrale, mentre ai suoi lati agirebbero Salah e Luis Diaz. Le chiavi del centrocampo dovrebbero essere nelle mani di Fabinho, mentre Henderson e Keita agiranno da interni. In difesa, di fianco a Van Dijk il favorito è Konaté.

Il Real Madrid scenderà in campo con un modulo speculare in cui il trio di centrocampo composto da Casemiro, Modric e Kroos sarà il perno dell’undici titolare. Davanti, Benzema sarà il terminale offensivo, con Vinicius e Rodrygo favoriti ai suoi lati. In difesa, invece, da destra verso sinistra, giocheranno Carvajal, Militão, Alaba e Mendy.

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Keita; Salah, Mané, Luis Díaz. All. Klopp

REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militão, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Rodrygo, Benzema, Vinícius Jr. All. Ancelotti

Intervistato da Cadena COPE, mister Mauricio Pochettino ha parlato anche della finale di Champions League in programma domani sera a Parigi fra Real Madrid e Liverpool: "Ho un'ottima relazione con la gente di Liverpool e con mister Klopp, ma non posso nascondervi che da giocatore ho sempre avuto un debole per il Real. La cosa importante sarà assistere a uno spettacolo divertente, e che vinca il migliore! In una finale possono succedere tante cose, personalmente mi dispiace perché immaginavamo di esserci noi", le dichiarazioni del tecnico argentino.

Klopp: "Finale non a San Pietroburgo? È il messaggio che la Russia deve avere"

"Stiamo bene, Fabinho si è allenato bene, Thiago si è allenato ieri con il gruppo, vedremo oggi e poi faremo le nostre scelte".

Sul feeling di vincere. "Non so, bisognerebbe avere questa domanda alla fine della partita. Giochiamo contro la squadra più decorata, con un allenatore che l'ha vinta già. L'unica cosa che stiamo pensando è come giocare la partita, non pensiamo a un secondo a cosa potrebbe essere".

Sulla rivincita. "Abbiamo perso quella partita. Tutti siamo motivati da cose differenti, abbiamo 25-26-27 giocatori e tutti sono motivati differentemente. Non abbiamo dimenticato quello che è successo a Kiev, ma c'è già abbastanza motivazione senza rivederlo. Ci sono così tante ragioni per avere motivazioni domani sera".

Sul campo. "Se il campo sembra nuovo è una buona notizia, ma credo nessuno possa sapere cosa succede in questo. La buona notizia è che entrambe le squadre possano giocare su questa superficie, è una idea interessante cambiare il terreno il giorno prima. Siamo davvero felici per essere qui, tutte e due siamo nella stessa situazione".

Qual è il mood di Mané? "Sadio è nella migliore stagione della sua vita, è una gioia per gli occhi vederlo. Il calcio gli ha chiesto molto in questa stagione, moltissimi finali. Non posso parlare di Bayern Monaco, pensiamo solo a questa partita. È importante per lui, per noi... Non è la prima volta che in un partita chiave escano notizie sul Bayern Monaco".

Su Naby Keita. "È bravo ad allenarsi in maniera consistente, è nell'età perfetta, ha grande esperienza. Devi avere tempo per adattarti quando arrivi in un mio club. Anche lui è stato bravissimo, è nella forma migliore della sua vita".

Ancora sul campo. "Entrambe le squadre hanno un grande curriculum. Non so se il campo sarà pessimo oppure no, magari è perfetto anche se non sembra, lo vedremo. Spero che nessuno parlerà del campo. Siamo molto felici di essere qui. È il nostro mondo quello di essere toccati dal risultato finale. Non c'entra niente cosa hanno fatto i ragazzi finora, ma oramai conta solo il colore della medaglia. Ci sta, siamo pronti, ma la storia ci dirà. Sono orgoglioso di quel che abbiamo fatto, è stato speciale: grandi partite, finali. 120 minuti con il Chelsea e poi andare ai calci di rigore... Starò molto bene in caso di vittoria, molto meglio".

Chi è il favorito? "Non lo so. Se pensi alla storia, all'esperienza dell'avversaria, a come il Real Madrid è tornato da certe situazioni... Penso che sia il Real Madrid. Se siamo al top è davvero difficile giocare contro di noi. La confidenza dei giocatori del Real sarà veramente alta, ed è una cosa importante nel calcio".

Ancora su Mané. "È il momento peggiore per parlarne. Dovunque vorrà giocare sarà un grande campione, assolutamente".

Su ciò che succederà domani. "Quando sei su un grande stage, devi fare una grande prestazione. L'abbiamo fatto a Kiev, era stata una grande stagione ma siamo arrivati con tre ruote. Alcuni giocatori tornavano dagli infortuni, poi ci sono state delle concause, anche sui gol che abbiamo concesso. Abbiamo imparato a vincere. Nessuno ti può aiutare, ti serve tempo. Ho perso un sacco di finali nella mia vita. I ragazzi sono cresciuti enormemente negli ultimi tre anni. Facciamo parte di un massive club, i ragazzi sono giusti per la dimensione della nostra squadra. Arriviamo in un ottimo momento".

Sul Pallone d'Oro. "Questo tipo di competizione ti dà... O sei Ronaldo, o sei Messi, o vinci la finale di Champions League. In caso sarebbe un grande aiuto".

Sul fatto di essere un Normal One. "Credo che quando fai le cose per bene tutto il tempo, lo fai anche in una finale. Ma devi essere al meglio, abbiamo giocato benissimo questa stagione. Noi siamo stati al massimo, sarebbe bello esserlo. Non siamo un avversario facile, tutt'altro, ed è quello che dobbiamo essere. Dobbiamo giocare al meglio possibile, siamo bravi anche noi".

Questa partita ha un significato speciale? Doveva essere giocata a San Pietroburgo... "No, chiaramente, non avrei mai pensato a un messaggio del genere, fino a ora. Sono onesto, sono contento che la partita sia qui per un migliaio di ragioni, ma è davvero strano. Il mondo deve andare avanti, il fatto che la finale non sia a San Pietroburgo è probabilmente il messaggio che la Russia si merita e che deve avere. Dobbiamo pensare a quello che succede lì. Il gioco sta continuando, la vita continua pure quando stai cercando di distruggerla. Dobbiamo giocare questa gara e dobbiamo farlo anche per chi ci guarda dall'Ucraina. 100%".

“Ho la possibilità di vincere il secondo titolo di Champions League alla mia età, potrebbe essere speciale". Trent Alexander-Arnold, difensore del Liverpool, ha parlato nella conferenza stampa prima della sfida contro il Real Madrid, valida per la finale di Champions League di domani. "Ci sono molte leggende di questo gioco che non sono arrivate a questo livello".

È solo un’altra grande partita?
“Penso che puoi provare fare il meglio per un’altra sfida, la conferenza stampa, il media day, l’allenamento… Non è una cosa che solitamente viviamo. È stimolante essere qui, ce lo siamo meritati. Abbiamo avuto una fase a gironi davvero incredibile. Questa è una partita speciale, forse è quella della stagione".

Avete giocato spesso contro un grande avversario, il City.
“Abbiamo giocato molto contro il Manchester City, ma in Champions League c’è una pressione differenza. Questa è la partita della stagione, ci sono due squadre incredibili nel calcio europeo, è un trofeo incredibile ogni stagione. Quando giochi nella finale di Champions, è la partita più importante dell'anno".

Perdere il campionato può influenzare?
“No, non credo proprio, ce lo siamo messi dietro. Abbiamo l’esperienza per concentrarci su tutte le competizioni. Abbiamo trovato… Vogliamo solo concentrarci su quella che ci stiamo lavorando”.

Sul cosa può fare la differenza.
“Tutte le occasioni che proviamo a creare, quando giochi contro il Real Madrid hai sempre giocatori di grande classe davanti, abbiamo un piano per la sfida e dobbiamo metterlo in pratica".

Il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, ha parlato a Sky Sport alla vigilia della finale di Champions League contro il Liverpool "Oggi è ancora un giorno tranquillo, ci stiamo preparando con tranquillità e convinzione, da domani inizieranno le preoccupazioni. L'obiettivo è essere sempre pronti, anche al fatto che potremmo andare sotto. Sarà una bella partita, le due squadre sono arrivate qui con merito. Non penso che ci sarà attendismo, abbiamo esperienza sia noi che loro. La forza delle rimonte sta nell'esperienza dei giocatori, siamo un club che ha storia in queste competizioni e abbiamo coraggio. Domani tutte e due le squadre perderanno il vantaggio del Bernabeu e di Anfield, ma sarà uno stadio bellissimo lo stesso. Klopp? Ha portato qualcosa di nuovo e ha costruito con capacità una squadra fortissima. Una persona seria e intelligente. Ho un buon rapporto con lui. Ho mandato un messaggio a Mourinho dopo la vittoria in Conference, sono contento che la Roma sia tornata a vincere".