Champions League 2021/2022

L'allenatore del Manchester City Pep Guardiola ha così commentato l'eliminazione dalla Champions League. In vantaggio fino al 90esimo, la squadra campione d'Inghilterra è stata raggiunta e superata prima del triplice fischio. E poi battuta 3-1 ai supplementari, messa ko da un gol di Benzema: "Nel primo tempo non abbiamo trovato il nostro gioco ma quando ci siamo riusciti la partita l'abbiamo fatta noi. Poi però al 90esimo il Real Madrid ha trovato il primo gol e poi il secondo... Non stavamo soffrendo, ma loro hanno trovato i gol e mi congratulo con loro. Anche all'89esimo non mi vedevo in finale perché conosco il Bernabeu. Abbiamo anche avuto la possibilità di fare il secondo, ma quello che è successo a Manchester è successo di nuovo oggi. Ora in finale ci sono Liverpool e Real Madrid e noi passeremo dei giorni brutti" ha detto Guardiola al canale "TNT Sports".

Quinta finale di Champions League per Carlo Ancelotti, che commenta la clamorosa vittoria del suo Real Madrid sul Manchester City:

"La grandezza di questo club è questa, è un club che non ti permette di arrenderti neanche quando tutto sembra finito. Ti dà la forza di continuare a lottare, di crederci ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo giocato una partita contro un avversario molto forte: nel momento in cui tutto sembrava finito abbiamo trovato le ultime energie per pareggiare. Quando sei capace di pareggiare la partita negli ultimi minuti hai un vantaggio psicologico molto grande. È successo tante volte, penso a una finale di Champions contro il Liverpool in cui ci hanno raggiunto alla fine, poi c'era tutt'altra energia".

Courtois ha detto che è mancata precisione nella finalizzazione.
"Io credo che il primo tempo l'abbiamo giocato bene, ci è mancata un po' di precisione e abbiamo forzato un po' troppo il passaggio lungo".

Che percorso avete avuto in questa Champions?
"Io credo che abbiamo giocato un ottavo di finale molto difficile e un quarto di finale molto difficile. Abbiamo superato tre squadre candidate a vincere la competizione. Arrivare in finale non è un successo, ma ora siamo molto vicini a vincere la coppa".

Che video avete visto prima della gara?
"C'erano tutte le rimonte di questa stagione, che sono otto. E terminava con una frase ispirazionale: ne manca una sola. Almeno la finale la inizieremo sullo 0-0".

Ora fumerà un sigaro?
"No, io non fumo sigari. Era solo una foto con i miei amici, i miei giocatori".

Liverpool-Real Madrid si incontreranno in finale per la terza volta nella loto storia. Ed è record assoluto nella storia della Champions League. Fin qui una vittoria a testa con i reds ad assicurarsi la Coppa dei Campioni del 1981 ironia del destino proprio a Parigi, sede della finale 2022, anche se al "Parco dei Principi" e non allo "Stade de France", sede scelta per questa edizione. Finì allora 1-0 con rete di Alan Kennedy. Diverso lo scenario nel 2018 a Kiev: allora furono i blancos a festeggiare con 3-1 con due grandi protagonisti, ossia Gareth Bale, autore di una doppietta e soprattutto Loris Karius, capro espiatorio dei reds con due errori clamorosi.

Queste le altre finali che si sono giocate in più di un'occasione:

Real Madrid-Stade de Reims (1956 e 1959)
Benfica-Milan (1963 e 1990)
Ajax-Milan (1969 e 1995)
Ajax-Juventus (1973 e 1996)
Liverpool-Milan (2005 e 2007)
Barcellona-Manchester United (2009 e 2011)
Real Madrid-Atlético (2014 e 2016)
Real Madrid-Juventus (1998 e 2017)

17ª finale in Coppa dei Campioni/Champions League per il Real Madrid, squadra più titolata della manifestazione. Nessuno si avvicina ai blancos, con Milan e Bayern al secondo posto a quota 11 e Liverpool a quota 10. Impressionante anche la differenza fra finali vinte finora (13) e quelle perse, appena 3, l'ultima delle quali nel lontano 1981. Ironia del destino proprio contro il Liverpool, proprio a Parigi, sede della finale 2022

Karim Benzema può considerarsi il vincitore della classifica marcatori della Champions League 2021/22, anche se l'ufficialità arriverà solo dopo la finale. Con la rete qualificazione segnata al Manchester City è arrivato a quota 15. Di seguito le prime posizioni:

15 reti: Benzema (Real Madrid)
13 reti: Lewandowski (Bayern)
11 reti: Haller (Ajax)
8 reti: Salah (Liverpool)
7 reti: Mahrez (Manchester City), Salah (Liverpool)

Carlo Ancelotti, dopo essere diventato il primo allenatore a vincere tutti e 5 i maggiori campionati europei batte un altro record. Il tecnico difatti è il primo a raggiungere le 5 finali di Champions League. A queste si potrebbero aggiungere anche quelle giocate (e vinte) da calciatore nel 1989 e nel 1990 col Milan.

5 finali
Carlo Ancelotti (Milan 2003, 2005, 2007; Real Madrid 2014, 2022)

4 finali
Miguel Munoz (Real Madrid 1960, 1962, 1964, 1966)
Marcello Lippi (Juventus 1996, 1997, 1998, 2003)
Sir Alex Ferguson (Manchester United 1999, 2008, 2009, 2011)
Jurgen Klopp (Borussia Dortmund 2013; Liverpool 2018, 2019, 2022)

Dite pure quello che volete, ma non potete essere rimasti a bocca aperta anche voi. Se per 75 minuti non era stata una partita spettacolare al gol di Mahrez qualcuno avrà anche pensato è finita. Forse più di qualcuno, quasi tutti. Di sicuro i giocatori del City. Ma ci ha pensato la coda del Real a non finire. Ed è stato uno spettacolo incredibile. Una progressione di emozioni senza fine, un vortice inconcepibile, un multiverso della follia, visto che ora va di moda.
Una follia entrata dalla panchina, una follia che non sia riuscito a segnare il 2000 (Vinicius che ha avuto almeno due importanti occasioni) e che invece lo abbia fatto il 2001 (Rodrygo) entrato dalla panchina e che ha mandato la partita ai supplementari e nello spazio, visto che è anche quello che ha servito l’assist a Benzema (agganciato poi per il rigore). Senza contare che Carletto ha mandato in campo anche un 2002 Camavinga, al posto di un certo Modric.

Non ha paura Ancelotti. Ha messo in campo gli attaccanti perché stava perdendo, ha messo in campo l’orgoglio del Real e la sfrontatezza dei 20 anni. Ha imparato sulla propria pelle che in 5 minuti può cambiare la vita calcistica di una squadra. Sarà anche fortunato, ma la fortuna non solo se l’è andata a cercare (grazie anche alla mentalità trasmessa ai suoi giocatori) ma - soprattutto all’inizio - la sua storia non è stata sempre fortunata: pensate a Instanbul, allo scudetto perso a Perugia, ai Mondiali 94 persi (da secondo) ai rigori…
Quando Rodrygo nasceva, tanto per capirci, Ancelotti aveva già metabolizzato lo scudetto lasciato nel diluvio di Perugia con la Juventus. Ma quella capacità di parlare al cuore e alla testa dei giocatori in questi anni non solo non l’ha persa ma affinata.

Sarà la rivincita in finale. Un sentimento che Ancelotti conosce, perché nella sua carriera ha scoperto anche questo. Sempre a proposito della fortuna o meno. Da Instanbul ad Atene. Ora sono passati 4 anni e non 2, ma tanti protagonisti di allora ci sono ancora. Più nel Liverpool a dire il vero, ma è proprio lì che fa più male. Ma Ancelotti conoscerà anche quello che passa nella testa del suo collega. E conoscerà anche il Liverpool, incontrato proprio ad Instambul e ad Atene. Quinta finale di Champions. Nel segno del 5, Carlo V è stato soprannominato qualche giorno fa, perché aveva vinto dappertutto. Ora diventa il primo allenatore ad andare in finale di Champions 5 volte. E pensate un po’ - ben 3 contro il Liverpool. Una vinta, una persa e una vedremo…

Sarà uno spettacolo. A Parigi (dove Ancelotti ha vinto), a casa di chi hanno eliminato in maniera crudelissima. Sarà uno spettacolo perché ci saranno contro due fra le regine di questa competizione che hanno la Champions nel sangue, nel DNA. Il Real ne ha vinte 13, il Liverpool 6. Il Real ha giocato 16 finali, il Liverpool 9. Meglio del Real non ha fatto nessuno, meglio del Liverpool ha fatto soltanto il Milan (grazie proprio ad Ancelotti) come vittorie e anche il Bayern se contiamo le finali giocate. Perché Klopp ha vinto (per il momento) a distanza il duello infinito con Guardiola: giocherà una partita in più, forse la più importante. E può raddoppiare (a Liverpool) quello che Guardiola (al City) non è mai riuscito a prendersi. Potrebbe appaiarlo come trofei vinti in carriera (2 a 2) o potrebbe prendere il largo Ancelotti andando in testa al gruppone mondiale (con 4). 2 al Milan e finora la Decima del Real. E’ stata una serata straordinaria. La finale lo sarà ancora di più.

Il Manchester City ha visto la situazione ribaltarsi in pochi minuti, precisamente 6 tra tempi regolamentari e supplementari. Un deja vu della storia Champions di Pep Guardiola, che in molte occasioni ha visto la sua squadra compromettere il proprio percorso nel massimo torneo continentale subendo due o più reti in pochi giri di lancette. Di seguito lo storico dei crolli clamorosi e improvvisi delle sue squadre (evidenziate in neretto)

2010, Inter-Barcellona (semifinale)
2 gol in 13 minuti: tra il 48' e il 61' Maicon e Milito portano la partita sul 3-1. Non basterà al ritorno il gol di Piqué.

2014, Bayern-Real Madrid (quarti di finale)
Dopo la sconfitta al Bernabeu per 1-0 (gol di Benzema), i bavaresi si giocano l'accesso alle semifinali all'Allianz, ma dal 16' al 34' si spegne la luce: segnano Ramos (due volte) e Cristiano Ronaldo. Finirà 0-4.

2015, Barcellona-Bayern (semifinale)
Al Camp Nou i bavaresi resistono fino al 77', poi compromettono tutto nei restanti minuti: segnano Messi (due volte) e Neymar, rendendo la sfida di ritorno un'impresa impossibile. E infatti in finale andranno i catalani.

2018, Liverpool-Man City (quarti di finale)
Ad Anfield i citizens subiscono tre reti tra il 12' e il 31': finisce 3-0 per i reds rendendo la rimonta la ritorno impossibile.

2019, Man City-Tottenham (quarti di finale)
Partita di ritorno, con i citizens che devono ribaltare lo 0-1 subito a Londra. Segna Sterling al 4', ma l'uno-due di Son al 7' e 10' è terribile. Alla fine sarà 4-3 per il City, insufficiente per passare il turno.

2020, Man City-Lione (quarti di finale)
Sull'1-1 a 11' dalla fine arriva il gol a sorpresa di Moussa Dembélé. Che si ripeterà all'87' regalando ai francesi un'insperata semifinale.

2022, Real Madrid-Man City (semifinale)
La più clamorosa di tutte. Avanti 0-1 fino a un minuto dalla fine, ecco Rodrygo segnare al 90' e al 91'. E Benzema al 5' del primo tempo supplementare.

"Dopo Istanbul, c'è sempre Atene". E poi Parigi. Carlo Ancelotti sfiderà il Liverpool in finale di Champions League per la terza volta nella storia, dopo le edizioni 2005 e 2007 col Milan. E pensare che al posto di Klopp poteva esserci proprio il tecnico italiano, che nel 2015 fu tra i candidati a prendere le redini del Liverpool. I reds navigavano a metà classifica di Premier League dopo un pari nel derby con l'Everton che costò la panchina a Brendan Rodgers.

Riproponendo le previsioni dei bookmaker nei giorni precedenti l'accordo fra Liverpool e Klopp: il tedesco, che all'epoca lasciava il Borussia Dortmund, era correttamente considerato il favorito nei pronostici. Dietro di lui, due italiani: Carlo Ancelotti, reduce dai due anni al Real Madrid quotato 5/1: "Ebbi dei contatti con la proprietà, che stava cercando un nuovo manager. Ma credo che loro abbiano fatto la scelta migliore andando su Jurgen. Sta facendo benissimo al Liverpool, un lavoro fantastico" dichiarò qualche anno fa. Il corso degli eventi ha fatto felice tutti: i reds, tornati tra i grandi con Klopp e Ancelotti, che in questi anni ha potuto compiere il grande slam dei campionati, vincendo Bundesliga e LaLiga.

La UEFA ha reso noto i premi dati ai club italiani che hanno giocato le competizioni europee 2020-21. Il Chelsea ha incassato 119,8 milioni di euro, mentre il City 119,1. Il club italiano che ha guadagnato di più è la Juventus (82,9 milioni) poi Lazio (53,5), Atalanta (50,7) e Inter (49,3). Il Villarreal in Europa League ha percepito 33,1 milioni, poi l'Arsenal 29,8. Roma a 24 milioni, Milan 16,3 e Napoli 14,6.