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Agostinone e La Porta: il Foggia è nel cuore
- Alla vigilia dell’esordio, Antonio La Porta e Giuseppe Agostinone lanciano il Foggia all’assalto della D. Orgoglio e motivazioni alla base del ritorno dei 2 giocatori foggiani, pronti a riprendere l’avventura con la loro squadra del cuore, dopo aver percorso strade diverse nelle rispettive carriere.
A casa Un po’ più di esperienza ed emozione per La Porta. "Torno dopo 7 stagioni.. sospira l’attaccante, 30 anni. Andai via, dopo una finale playoff in C2 e una promozione in C1: non avevo più spazio. Rutigliano, Paternò, Melfi, Igea, Gela, Gaeta, Campobasso e ora di nuovo qui, con la voglia di riportare Foggia dove merita. Piedi di piombomaniente alibi, a iniziare dal Gladiator". Per Agostinone, la foggianità è la garanzia del nuovo corso. "Riavere al fianco ex compagni, sia pure di età diverse come Agnelli o La Porta, è un valore aggiunto — dice il centrocampista, 24 anni —. Per non parlare dei consigli impartiti dal tecnico Padalino, altro foggiano doc". Il rientro, dopo un intervallo minore. "Ma intenso. Dopo l’annata con Zeman, ho trascorso 3 mesi in Francia a Le Mans (Ligue 2, ndr) e 6 a Montichiari".
Rap Ieri, vittoria per 9-1 a Candela col Celle San Vito (Promozione): in copertina Giglio e Isotti (doppiette), la verve dell’ala Coccia e l’impiego dal 1’ del portiere Mormili e del play Agnelli. Padalino ha provato un 4-4-2 offensivo, con Palazzo esterno alto e La Porta a sostegno del centravanti Giglio. Stasera (ore 19), presentazione di dirigenti, tecnici e giocatori davanti allo stadio, con il nuovo inno «rap» dei Tavola 28. Problemi per l’esordio interno del 9 settembre col Francavilla: si rischia di giocare sul neutro di Manfredonia.
Fonte: La Gazzetta dello Spot
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