Tutto il Calcio Minuto Per Minuto 19° Giornata Di Serie Serie A 2023/2024

La Giornata Calcistica Di Serie A Raccontata da Calcioland!

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    :roma: :atalanta:

    ▪ Roma-Atalanta - Domenica 7 gennaio, ore 20.45, stadio Olimpico
    ▪ Arbitro: Aureliano
    ▪ Classifica: Roma 28, Atalanta 29
    ▪ Diretta tv a cura di DAZN


    Come arriva la Roma
    La Roma affronta l’Atalanta all’Olimpico e Mourinho deve affrontare la solita emergenza in difesa. Rientrerà però Mancini che stringerà i denti nonostante la pubalgia, ma con lui sarà arretrato Cristante. A completare il reparto Llorente. In porta torna Rui Patricio, mentre a centrocampo ancora spazio a Paredes con Bove e Pellegrini ai lati. Kristensen e Zalewski sulle corsie. In attacco la coppia Dybala-Lukaku

    Come arriva l'Atalanta
    L’Atalanta torna in campo dopo la vittoria in Coppa Italia contro il Sassuolo, i nerazzurri dovranno fare a meno di El Bilal Touré, Hateboer e Adopo, da valutare invece Toloi. Scamacca torna tra i titolari, a completare il reparto offensivo De Ketelaere e Koopmeiners. In mediana spazio a De Roon ed Ederson con Zappacosta e Ruggeri sulle corsie esterne. Davanti a Carnesecchi confermati i titolarissimi ovvero Scalvini, Djimsiti e Kolasinac

     
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    Percorso netto quello messo a segno da Simone Inzaghi, Inter, negli incroci di campionato col collega Marco Baroni, Hellas Verona.
    Dalla stagione 2018-2019 i due mister, infatti, sono stati faccia a faccia per 3 volte e, sempre, l’attuale nerazzurro ha conquistato l’intera posta in palio: una volta con la Lazio, due con il Biscione.
    Un quattro su quattro, in fatto di vittorie, lo riscontriamo anche incrociando i curricula sportivi del coach nato a Piacenza da quando è di casa alla Pinetina e del club del capoluogo veneto (fra l’altro questo percorso è culminato con un 6-0 alla 33esima giornata del 2022-2023).
    Tuttavia, stavolta rintracciamo anche un segno X (per 0-0 nel 2019-2010) e 1 KO (per 1-2 nel 2020-2021), entrambi da coach biancoceleste.
    Baroni, al contrario, non ha mai fatto punti contro la squadra milanese. Col Benevento 2017-2018, col Frosinone 2018-2019 e con il Lecce la stagione scorsa ha sempre rimediato degli stop, sia in casa che fuori.

    PS: Inzaghi conta 291 panchine nel massimo torneo italiano. A oggi le sue statistiche raccontano di 170 vittorie e 71 KO. Insomma, arrivassero i tre punti anche domenica non solo si laureerebbe campione d’inverno, ma si porterebbe a più 100 nel confronto successi/sconfitte.

    PPS: il Verona ha chiuso il 2023 incontrando Filippo Inzaghi e comincerà il 2024 incontro Simone Inzaghi… sperando in risultati differenti!


    TUTTI I PRECEDENTI FRA INZAGHI E BARONI IN CAMPIONATO
    3 vittorie Inzaghi
    0 pareggi
    0 vittorie Baroni
    5 gol fatti squadre di Inzaghi
    1 gol fatto squadre di Baroni

    TUTTI I PRECEDENTI FRA INZAGHI E L’HELLAS VERONA IN CAMPIONATO
    8 vittorie Inzaghi
    1 pareggio
    1 vittoria Hellas Verona
    24 gol fatti dalle squadre di Inzaghi
    4 gol fatti dall’Hellas Verona

    TUTTI I PRECEDENTI FRA BARONI E L’INTER IN CAMPIONATO
    0 vittorie Baroni
    0 pareggi
    4 vittorie Inter
    3 gol fatti dalle squadre di Baroni
    9 gol fatti dall’Inter

     
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    Trentuno punti in classifica separano Inter e Hellas Verona. I nerazzurri, vincendo, conquisterebbero il titolo di campioni d'inverno a prescindere dal risultato della Juventus; gli scaligeri, viceversa, hanno come obiettivo quello di allontanarsi dalla zona rossa della graduatoria del campionato di Serie A. Fischio d'inizio dell'arbitro Michael Fabbri della sezione di Ravenna alle 12,30 a San Siro: di seguito le formazioni ufficiali della partita.

    Simone Inzaghi ritrova Lautaro dall'inizio, in coppia con Thuram. Tornano titolari anche Pavard e Dumfries sulla catena di destra, Carlos Augusto è invece preferito a Dimarco sull'out mancino. In tribuna il nuovo acquisto Tajon Buchanan: l'esterno canadese, prelevato dal Bruges per 7 milioni di euro più bonus, dovrebbe essere a disposizione nella prossima di campionato contro il Monza, dopo aver risolto alcune questioni burocratiche.

    Marco Baroni sceglie Djuric come riferimento offensivo. Magnani e Coppola a guidare una difesa orfana di Hien, a centrocampo c'è Duda con Suslov e Folorunsho. Out a sorpresa Lazovic.

    INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Thuram, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi.


    HELLAS VERONA (4-3-3): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Coppola, Doig; Suslov, Duda, Folorunsho; Ngonge, Djuric, Mboula. Allenatore: Marco Baroni.

     
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    Alla vigilia del match contro il Torino, l'allenatore del Napoli Walter Mazzarri alle 11.15 risponderà alle domande della stampa nella sala conferenze del Konami Training Center di Castel Volturno. Su Tuttomercatoweb.com, come di consueto, troverete la diretta testuale della conferenza stampa.

    Sul desiderio per il 2024 e l'arrivo di Mazzocchi: "Vorrei invertire la rotta. Col Monza la prestazione è stata buonissima, ma mi auguro di raccogliere di più. E' un ragazzo molto motivato. Ha grande voglia, vuole spaccare il mondo e mi piace molto. Serve la carica giusta anche per svegliare un po' chi è qui da anni. Di Lorenzo non aveva un vice, ma Mazzocchi è un jolly, viene qui per ricoprire diversi ruoli".

    Anche Juan Jesus in dubbio?
    "Da Bergamo sono iniziati e sono un po' preoccupato per queste assenze. Vediamo oggi se recuperiamo Juan Jesus, ma mancano in tanti e c'è in dubbio anche Gaetano che proverà".

    Su un possibile cambio modulo e la linea a 5: "Col Monza abbiamo terminato 4-2-4. Abbiamo provato a vincere e gli assist ci sono stati. Ai ragazzi ho detto che se andiamo avanti così i risultati arriveranno. Avrei dovuto parlare perchè ho sentito cose assurde tatticamente. Zebin ha fatto tutta la fascia come fa Politano mentre Kvara rientra meno con me. Col Monza non abbiamo giocato a 5".


    Più spazio per Simeone?
    "Il Torino è una signora squadra, anche con Zapata. Dobbiamo metterli in difficoltà provando a fare la stessa gara col Monza. Simeone l’anno scorso ha giocato una sola partita dall’inizio. Lui e Raspadori hanno caratteristiche differenti, Raspadori è di manovra, il Cholito attacca la profondità un po’ più come Osimhen. Scelgo in base all'avversario ed al momento".

    Sui miglioramenti: "Subiamo sicuramente meno gol, abbiamo fatto bene anche con l'Inter. Col Monza siamo arrivati davanti al portiere almeno 5-6 volte. Ma mancano tanti elementi e bisogna anche soffrire. Ovviamente poi il pareggio ha cambiato i giudizi".

    Su Kvaratskhelia poco tutelato sui tanti falli:: "E' brutto vedere falli a palla lontana con la tecnologia. Poi lui fa una mezza reazione e viene ammonito. Kvara ne subisce di tutti i colori. Lo stesso accade per Osimhen".

    Sul recupero di Politano:: "Ho speranze di recuperarlo, siamo un po' in emergenza con pochi elementi. Gaetano prova. Cerco di recuperare anche Demme per avere dei cambi, siamo corti sia a centrocampo che in difesa".

    Un primo bilancio sul ritorno a Napoli: "Qui mi vogliono bene tutti, non sono riuscito a svoltare come feci all'epoca e mi sento quasi in debito, ma spero di svoltare presto".

     
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    La Thu-La entra in azione e l'Inter passa in vantaggio sul Verona. A sbloccare la gara di San Siro, portando i nerazzurri sul risultato di 1-0, è Lautaro Martinez, tornato titolare dopo due gare di stop e subito in gol. Decisivo, però, l'apporto del numero 9 Thuram.


    L'azione. Il gol del vantaggio della squadra di Inzaghi nasce da Bastoni, che serve in verticale Marcus Thuram: appoggio del francese per Mkhitaryan, che riesce a sfondare centralmente e offre il filtrante per l'argentino. A tu per tu con Montipò, Lautaro aziona l'esterno destro e firma la prima rete del 2024 interista.

     
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    È il solito Lautaro Martinez, autore del sedicesimo in campionato e del primo nel 2024 nerazzurro, a consentire all'Inter di chiudere in vantaggio per 1-0 il primo tempo della gara contro l'Hellas Verona. Decisiva, appunto, la rete dell'argentino, arrivata al dodicesimo minuto di una frazione disputata sostanzialmente ad armi pari dalle due formazioni, tanto che gli ospiti - sia prima che dopo la rete interista - sono riusciti a impensierire la retroguardia della squadra di Inzaghi. Da segnalare, nelle fila degli ospiti, l'assenza di Filippo Terracciano, convocato ma destinato al Milan.



    Il Verona parte forte, ma ci pensa Lautaro. I primi minuti sono di marca Hellas: Sommer deve rendersi subito protagonista su un'incursione di Ngonge. Al 12' passa l'Inter, che riabbraccia il suo principe del gol: Bastoni verticalizza, Thuram e Mkhitaryan mandano in porta Lautaro Martinez, che non ci pensa due volte e apre il 2024 con il primo gol dell'anno. L'1-0 nerazzurro cambia subito il racconto dell'avvio di gara, col Verona costretto a lasciare più spazi.

    Il bis Inter non arriva. Trovato il vantaggio, i padroni di casa cercano anche il bis. Protagonista sempre Thuram con le sue discese palla al piede, anche se il francese non riesce a farsi buon profeta per i compagni. Tra le folate di Tikus e una buona applicazione dell'Hellas, pericoloso soprattutto quando si tratta di appoggiarsi a Milan Djuric - come al solito dominante sulle palle alte - ma senza riuscire a riportare in equilibrio il risultato, il tabellone luminoso resta fissato sull'1-0 al duplice fischio dell'arbitro Fabbri.

     
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    La mossa di Marco Baroni paga subito: è Thomas Henry, appena subentrato a Milan Djuric, a gelare San Siro e portare l'Hellas Verona sul risultato di 1-1. Tutto da rifare per l'Inter, che a poco meno di venti minuti dal novantesimo incassa il gol del pari.

    L'azione. Tutto parte dalla destra, dove il Verona sfonda e arriva al cross con Ondrej Duda: Henry anticipa Acerbi, nulla da fare per Sommer.

     
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    Chance per Walid Cheddira nel Frosinone, nella sfida che inizierà alle ore 15 al Benito Stirpe, che vedrà i ciociari impegnati contro il Frosinone. Quella relativa al marocchino dal primo minuto è la novità più importante rispetto alla vigilia, con il tridente che verrà completato da Soule e Harroui.




    Le formazioni ufficiali.

    FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Monterisi, Okoli, Lusuardi; Lirola, Reinier, Barrenechea, Gelli; Soulé, Harroui; Cheddira. Allenatore: Eusebio Di Francesco.

    MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Caldirola, Pablo Marì, D’Ambrosio; Ciurria, Pessina, Gagliardini, Kyriakoupoulos; Colpani, Mota Carvalho; Colombo. Allenatore: Raffaele Palladino.

     
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    Lautaro Martinez non è un'epifania ma Davide Frattesi sì. È il gol del numero 16, subentrato durante il secondo tempo, a regalare all'ultimo secondo all'Inter il 2-1 sull'Hellas Verona dopo una gara scorbutica e complicata, che sembrava il peggior modo di iniziare il 2024 per la squadra di Simone Inzaghi e invece diventa il migliore. I nerazzurri allungano in classifica, portandosi a più cinque sulla Juventus alla vigilia dell'ultima del girone di andata e conquistando il titolo di campioni d'inverno. Finale da brivido, dopo una gara giocata sostanzialmente ad armi pari tra le due compagini, con la rete del centrocampista ex Sassuolo fortemente contestata dall'Hellas di Marco Baroni e poi il rigore sbagliato all'ultimo istante da Thomas Henry, che in precedenza aveva risposto alla rete siglata nel primo tempo da Lautaro Martinez. Dopo novanta minuti accesi, e un recupero nel quale succede di tutto, vince l'Inter: a Baroni, privato anche di Filippo Terracciano a pochi minuti dall'inizio della gara, non basta neanche vincere il personale duello con Inzaghi per salutare San Siro con i tre punti. Al tecnico piacentino, invece, il titolo d'inverno.




    Il Verona parte forte, ma ci pensa Lautaro. I primi minuti sono di marca Hellas: Sommer deve rendersi subito protagonista su un'incursione di Ngonge e sul tentativo di Suslov. Al 13' ecco l'Inter, portata in vantaggio dal suo principe argentino del gol: Bastoni verticalizza, Thuram e Mkhitaryan mandano in porta Lautaro Martinez, che non ci pensa due volte e apre il 2024 con la prima esultanza nerazzurra dell'anno. L'1-0 cambia fino a un certo punto il racconto della gara: l'Inter ci prova, affidandosi soprattutto alla verve di Thuram, ma la migliore occasione sino all'intervallo è una stoccata aerea di Djuric facilmente controllata da Sommer.

    Finale al cardiopalma. A inizio ripresa Baroni cambia: fuori Mboula, dentro Lazovic. L'Inter segna, ma il bis di Lautaro viene annullato per fuorigioco millimetrico di Acerbi. Il canovaccio di questa epifania non cambia fino alla girandola di cambi che arriva al 72'. Inzaghi inserisce Arnautovic, Baroni butta dentro Henry: paga la mossa del secondo, perché l'austriaco perde il pallone che, dopo la conduzione di Ngonge e Duda, il centravanti dell'Hellas deposita alle spalle di Sommer. L'1-1 gela per un momento San Siro e cambia i piani di Inzaghi, a quel punto costretto a tenere in campo Lautaro fino alla fine, inserendo Sanchez e Frattesi. È proprio quest'ultimo, dopo il forcing nerazzurro, a trovare la via della rete, deviando un tiro-cross di Darmian. Non è l'ultimo colpo di scena: Darmian stende Magnani in area, Fabbri va al monitor e indica il rigore: dal dischetto si presenta Henry, che clamorosamente centra il palo alla destra di Sommer.


    TABELLINO
    INTER-HELLAS VERONA 2-1

    INTER (3-5-2): Sommer; Pavard (83’ Sanchez), Acerbi, Bastoni; Dumfries (61’ Darmian), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan (83' Frattesi), Carlos Augusto (72’ Dimarco); Thuram (72’ Arnautovic), Lautaro. All. Inzaghi

    VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Coppola, Magnani, Doig (73’ Cabal); Suslov (90’ Charlys), Duda; Ngonge (87’ Kallon), Folorunsho, Mboula (45’ Lazovic); Djuric (73’ Henry). All. Baroni.
    Arbitro: Michael Fabbri.

    Gol: 13’ Lautaro (I), 74’ Henry (V), 94’ Frattesi (I)
    Assist: Mkhitaryan (I), Duda (V)
    Ammoniti: Coppola (V), Suslov (V)
    Espulsi: Lazovic (V)
    Note: Henry sbaglia un rigore al 100'


     
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    Walter Mazzarri recupera tre giocatori: Gaetano, Juan Jesus e Zanoli. Ma perde Ostigard in vista di Torino-Napoli, in programma domani. Di seguito il report della rifinitura: "Il Napoli si è allenato questo pomeriggio all'SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano il primo match del 2024, Torino-Napoli, in programma domani 7 alle ore 15 per la 19esima giornata di Serie A.

    La squadra ha lavorato sul campo 2 dove ha iniziato la sessione con riscaldamento e torello. Successivamente il gruppo ha svolto lavoro di rapidità e chiusura con partitella a campo

    ridotto. Gaetano, Juan Jesus e Zanoli hanno lavorato in gruppo. Ostigard non si è allenato per una gastroenterite".
     
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    Partita dalle mille emozioni quella del Benito Stirpe tra il Frosinone e il Monza, terminato sul punteggio di 2-3 in favore della squadra di Raffaele Palladino, che ha osservato la sfida dalla tribuna dopo la squalifica ricevuta dopo l'espulsione rimediata a Napoli la scorsa settimana.

    Primo tempo.
    Doppio vantaggio ospite nella prima frazione di gioco, con prima la rete di Dany Mota Carvalho al 18', con l'attaccante dei brianzoli che ha battuto Turati da dentro l'area di rigore, e poi il gol di Valentin Carboni, bravo a chiudere nel migliore dei modi un contropiede partito per una palla persa da Soule a centrocampo.


    Tegola Di Gregorio.
    Le brutte notizie per Raffaele Palladino sono arrivate da Michele Di Gregorio, che ha dovuto abbandonare in campo dopo poco più di quaranta minuti per infortunio. Al suo posto è subentrato Sorrentino.

    Il secondo tempo.
    All'intervallo subito due cambi per Eusebio Di Francesco, che ha mandato in campo Mazzitelli e Caso al posto di Reinier e Lirola, con i padroni di casa che hanno dato da subito l'impressione di essere più in partita, prima però del clamoroso autogol di Matias Soule, generoso nel ripiegamento difensivo ma ingenuo nella scivolata con la quale ha battuto il proprio portiere. Quando la gara sembrava finita è arrivato però subito il gol di Harroui che al 57' ha dato nuove speranze al Frosinone. Al 75' lo stesso Soule ha poi trovato la rete su calcio di rigore, riscattandosi dopo l'autogol e dando vita al forcing finale per i padroni di casa, con Di Francesco che ha gettato nella mischia tutti gli attaccanti che aveva a disposizione, senza però riuscire a trovare il 3-3.



    TABELLINO

    Frosinone-Monza 2-3 (primo tempo 0-2)

    Frosinone (3-4-2-1): Turati; Monterisi, Okoli, Lusuardi (84' Ibrahimovic); Lirola (46' Mazzitelli), Barrenechea, Harroui (84' Cuni), Gelli; Soulé, Reinier (46' Caso); Cheddira (60' Kaio Jorge). All. Di Francesco

    Monza (3-4-2-1): Di Gregorio (41' Sorrentino); D'Ambrosio, Gagliardini (60' Pablo Marí), Caldirola; Ciurria, Pessina, Bondo, Pereira (77' Birindelli); Colpani (60' Akpa Akpro), V. Carboni; Mota (77' Colombo). All. Palladino (squalificato, in panchina Citterio)
    Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi


    Gol: 18' Mota (M), 45' V. Carboni (M), 55' aut. Soulé (M), 57' Harroui (F), 76' rig. Soulé (F)
    Assist: V. Carboni (M, 0-1), Mota (M, 0-2), Monterisi (F)
    Ammoniti: Gagliardini, Caldirola, Monterisi, Lusuardi, D'Ambrosio, Akpa Akpro
    Espulsi: nessuno

     
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    Fra poco più di un'ora Lecce e Cagliari concluderanno il loro girone di andata. Al Via del Mare, i giallorossi di Roberto D'Aversa affronteranno i rossoblu di Claudio Ranieri per un match che vale molto nelle zone basse della classifica. Il tecnico dei salentini schiera Krstovic al centro dell'attacco con Oudin e Strefezza ai lati del tridente mentre a centrocampo con Ramadani ci sono Kaba e Gonzalez. In difesa, davanti alla porta di Falcone, spazio Gendrey, Baschirotto, Pongracic e Gallo.


    Le scelte di Ranieri
    4-3-1-2 invece per l'allenatore degli isolani che schierano Zappa e Augello sulle corsie mentre Goldaniga e Dossena completeranno il pacchetto arretrato a protezione di Scuffet. In cabina di regia ci sarà Makoumbou con Nandez e Prati ai lati mentre in attacco Viola avrà il compito di innescare Oristanio e Petagna.

    LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Kaba, Ramadani, Gonzalez; Oudin, Krstovic, Strefezza. All. D’Aversa

    CAGLIARI (4-3-1-2): Scuffet; Zappa, Goldaniga, Dossena, Augello; Nandez, Makoumbou, Prati; Viola; Oristanio, Petagna. All. Ranieri

     
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    La rabbia del Verona esplode dopo la fine della partita contro l'Inter, persa per 2-1 con il caso del contatto Bastoni-Duda prima della rete decisiva di Frattesi: "Sono molto rammaricato e deluso. In venti anni di carriera mi sono lamentato tre volte ma oggi sono in difficoltà. È impossibile che questo gol non venga annullato, è una mancanza di rispetto. Tutti fanno errori ma è impossibile che in sala VAR se ne faccia uno del genere. Da veronese sento che la nostra dignità è stata calpestata per una cosa molto grave" le parole del ds Sean Sogliano. In conferenza ha poi rincarato la dose: "Probabilmente qualcuno più in alto della VAR ha deciso che doveva andare così".

    Sogliano, parlando a DAZN dopo la partita, continua: "Siamo venuti con grande umiltà contro una grande squadra che probabilmente vincerà lo scudetto ma questa è una mancanza di rispetto verso un club che ha già tante difficoltà. L'arbitro potrebbe anche non aver visto, anche se riguardando l'azione mi pare fosse in buona posizione, ma in sala VAR è impossibile che non glielo abbiano segnalato. Sono in difficoltà a commentare ulteriormente". Poi, su eventuali spiegazioni date dall'arbitro Fabbri: "Ma servono a poco, anche ci fossero state. La VAR è stata introdotta proprio per questi casi".



    GUARDA I RISULTATI
    Le vostre opinioni non hanno un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità. Le percentuali non tengono conto dei valori decimali. In alcuni casi, quindi, la somma può risultare superiore a 100.

    "La situazione è chiara. La squadra è in un momento di difficoltà, abbiamo cercato di portare punti contro i più forti del campionato. È inutile parlare di mercato se poi abbiamo la possibilità di andare via da San Siro con un punto e con questo intervento mancato clamoroso non è successo. Accettare questo è troppo, il resto passa in secondo piano. Questo non è un errore, è una mancanza di rispetto a una società che ha problemi, ma a maggior ragione non voglio aiuto. Voglio rispetto. Potevamo prendere 4 gol, ma così è troppo. Vogliamo migliorare il calcio e poi facciamo questo? Io sono un umile direttore sportivo, però oggi la nostra dignità è stata calpestata" ha concluso il ds del Verona.

    LE PAROLE IN CONFERENZA
    Sogliano ha aggiunto altri concetti in conferenza stampa: "Il gol è palesemente irregolare. Io non voglio essere antipatico o scontroso: capisco che in questo momento qui sia più bello parlare dell'Inter che vince lo scudetto e non del povero Verona che ha subito un torto. Ma se non parliamo di questo facciamo finta che vada tutto così. Ma è inutile scandalizzarsi, io sono veramente deluso da questo sistema. Dobbiamo retrocedere? Lo faremo con orgoglio e non per queste cose. Per me è una cosa gravissima quella che è successa oggi. Malafede? Non lo so, magari è solo che non frega niente a nessuno: non è così il calcio che vogliamo noi, magari quello che volete voi".

     
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    L'Inter vince una gara difficile contro l'Hellas e si laurea Campione d'Inverno. Sul tabellino c'è il nome di Lautaro Martinez, rientrato dopo due settimane di infortunio. A fine gara ha commentato così a Dazn:

    - Quanta consapevolezza resta dopo questa vittoria?
    "Ci lascia tanto, è stato un bel segnale per tutti, chi gioca più e chi meno. E' una vittoria importante per il nostro percorso; dobbiamo migliorare tanto perché non è stata una grande vittoria, potevamo fare meglio".

    - Quanto ti mancava il campo?
    "Tanto! Per due settimane volevo restare con i compagni, sono anche andato a Genova. Ringrazio lo staff medico per il lavoro fatto".


    - Come vedi la squadra in vista del calendario difficile?
    "Abbiamo tante gare in questo mese e mezzo, tra Champions, campionato e Supercoppa, dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti. L'importante è che la squadra resti unita, dobbiamo continuare così. Non è solo un mese e mezzo, sarà difficile fino alla fine del campionato".

    - Hai fatto un grande gol, sei stato velocissimo in controllo e gol. Sei al 100% fisicamente?
    "Sì, abbiamo uno staff che ci fa correre tantissimo, in queste due settimane è stata dura. Mi mancava il campo ma fisicamente sto bene".

    - Vedi stanchezza nella squadra?
    "Dicuramente, giocando ogni 3 giorni è dura. Ora abbiamo avuto un po' di riposo, quindi vincere gare anche brutte è importante per sopperire alla stanchezza".

    - Hanno rinnovato tanti tuoi compagni, manchi tu.
    "Manca qualcosina, io sono contento e penso solo al campo e al rientro. Sono tranquillo, ho parlato con procuratore e famiglia. Manca poco"

     
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    :intervista:

    L'Inter è campione d'Inverno dopo una partita a dir poco pazzesca contro l'Hellas Verona. Lautaro sblocca nel primo tempo, pareggia Henry al primo pallone ma al 93' Frattesi fa impazzire San Siro. Al triplice fischio il commento di Simone Inzaghi a Dazn:

    - Il Verona si è espresso in maniera abbastanza dura sull'episodio, se vorrete vi diamo la possibilità di replicare. Quanto sono importanti i 3 punti di oggi dopo una prestazione sporca?
    "E' importante vincere anche questo tipo di partite. A palla nostra la squadra mi è piaciuta, mancata precisione in rifinitura. Dopo il vantaggio sarebbe dovuto essere tutto più semplice, ma abbiamo trovato un avversario di valore, venuto qui a fare un'ottima partita. Gli ultimi minuti li abbiamo vissuti tutti. Dopo i pareggio abbiamo avuto due occasioni nitide, poi dopo il 2-1 c'è stato il rigore. Partita di sofferenza, ma molto importante".

    - Minuti finali caldi, il ds Sogliano ha detto che più che un errore c'è stata una mancanza di rispetto. Vuole rispondere?
    "Anche io ho perso partite così, ci sta e non commento. In una partita così però al 100' il rigore va segnato".

    - Cosa avrebbe fatto a Barella se la partita fosse finita 2-2 per colpa di quell'eccesso di generosità?
    "Diciamo che dato il rigore, l'avrebbero annullato. Chiaramente volevo il gol, ma Niccolò voleva far segnare Sanchez che sta cercando tanto il gol. Mi piacciono molto quei gesti tra calciatori".


    - Oggi è mancata la finalizzazione, può aver influito la condizione del campo? E poi un commento su Latuaro che ha giocato tutta la partita.
    "Con un altro svolgimento della partita, l'avrei tolto. Stava bene, non dava segnali ed è andato fino alla fine. Per quanto riguarda il campo, è una cosa per il quale si deve lavorare per il bene nostro e del Milan, è in condizione critiche, aldilà di quello però toccava a noi essere più bravi. La società mi ha detto che non è semplice, viste anche le gare di Coppa".

    - Oggi siete campioni di inverno, a Febbraio ci sarà uno scontro diretto. Memore del passato, cosa ha imparato il gruppo nella gestione, visto anche l'impegno della Supercoppa?
    "Abbiamo finito il primo round, con un ottimo bottino, ma c'è un'altra squadra che sta tenendo il nostro passo. Il Milan e le altre sono lì ad aspettare un passo falso delle prime. E' un campionato lungo che va preparato bene. Nelle ultime due gare sono arrivate prestazioni meno brillanti, ma ci sta e si possono prendere indicazioni importanti".

    - Un commento su Pavard?
    "Sì è un giocatore internazionale, si è integrato bene con gruppo e campionato. Ha avuto un infortunio importante e si è messo a lavorare con tanta voglia di tornare. Oggi ha giocato benissimo".

    - In tribuna c'era anche Buchanan, cosa dobbiamo aspettarci dalla fascia destra?
    "E' un ottimo giocatore, la società non si è fatta trovare impreparata dopo il problema di Cuadrado, va ringraziato per quello che ci ha dato. Questo ragazzo arriva in età giovane ma con esperienza interazionale. Ha ottimi dati fisici e voglia di imparare. Un ottimo acquisto".

     
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