Macedonia-italia

Brutte notizie per l'Italia del neo ct Luciano Spalletti. I calciatori Federico Chiesa e Lorenzo Pellegrini, che hanno accusato un risentimento muscolare e sono stati sottoposti questa mattina ad accertamenti diagnostici, risultano infatti indisponibili per le prossime gare della Nazionale con Nord Macedonia e Ucraina e faranno rientro nelle rispettive sedi per sottoporsi alle cure del caso.


Chiesa lascia il ritiro, si scalda Zaccagni.
L'esterno della Juventus, dunque, deve rinunciare al doppio impegno che lo avrebbe visto - almeno sicuramente contro la Macedonia - titolare dal primo minuto. Al suo posto, adesso, è Zaccagni ad essere in pole come ruolo di esterno nell'attacco del ct Spalletti.

Ecco il nuovo probabile 11 azzurro: (4-3-3) Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco; Barella, Cristante, Tonali; Politano, Immobile, Zaccagni.

Spalletti: "Per la prima volta ho un Presidente che mi prende tutti i giocatori che voglio..."


"Le assenze non spostano nulla, non cambia niente. Noi abbiamo a disposizione 30 calciatori e ci fidiamo di tutti loro, ce ne sono anche altri. Poi è la prima volta che ho un Presidente che mi prende tutti quelli che volevo, non ho mai avuto un presidente così. Me li ha comprati tutti... Meglio di così, più tranquillo di così, come devo essere?" Così il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ai microfoni della 'Rai' ha commentato le assenze di Pellegrini e Chiesa alla vigilia del suo esordio sulla panchina dell'Italia. I due calciatori che a causa di problemi fisici non sono nemmeno partiti per Skopje per affrontare la Macedonia del Nord non saranno a disposizione nemmeno per la sfida di martedì contro l'Ucraina.


Poi ha aggiunto: "Sono cose che dispiacciono, ma poi abbiamo usato i metodi di un club. Non abbiamo insistito e al primo avvertimento di un piccolo problema li abbiamo lasciati liberi, potevamo pensare anche di forzare per martedì, ma abbiamo deciso di fare così perché abbiamo anche altri calciatori".

Infine, una battuta su chi in campo prenderà il posto di Chiesa: "Zaccagni è quello di ruolo, Raspadori lo sa fare perché anche a Napoli ultimamente ha giocato lì. E poi ce ne sono anche altri..."

Lorenzo Pellegrini al pari di Federico Chiesa non è partito per Skopje per la sfida di domani tra Nord Macedonia e Ucraina. Il capitano della Roma non sarà a disposizione nemmeno per la sfida contro l'Ucraina di martedì prossimo a San Siro e oggi ha definitivamente lasciato Coverciano.

Come appreso da 'Vocegiallorossa.it', il calciatore della Nazionale ieri ha svolto un allenamento differenziato in palestra perché ha accusato un fastidio al flessore destro. La scorsa settimana, invece, aveva avvertito con la Roma un fastidio all'adduttore sinistro

Blagoja Milevski, ct della Macedonia, ha parlato in conferenza stampa delle difficoltà della sfida all'Italia di domani: "Quando giochi contro un avversario come l'Italia, non puoi sentire la pressione del risultato. Tuttavia, il desiderio di vincere è sempre presente, non ci sono dubbi al riguardo. Le due partite precedenti sono nel passato, Ucraina e Inghilterra sono alle spalle, e non dobbiamo concentrarci su quelle".


Sulla sfida alla squadra di Spalletti: "L'Italia arriva a Skopje con un nuovo allenatore, uno stratega eccezionalmente dotato, che ha ottenuto un enorme successo con il Napoli, come tutti sapete. Dobbiamo essere disciplinati, tatticamente responsabili e metterci al servizio della squadra; solo così possiamo ottenere qualcosa. Da quando sono diventato allenatore, in un numero significativo di casi, ciò ci ha funzionato. Lo spirito di squadra, il lavoro di squadra ci hanno portato successo. Sono gli stessi ragazzi, gli stessi giocatori; possono ripetere quanto fatto in passato".

Sulla sfida di Palermo: "In nessun momento la partita contro l'Italia a Palermo è stata vista come preparazione per questa partita. È stata una sfida di playoff, con un avversario diverso dal punto di vista dei giocatori e un allenatore diverso. Questa è una partita completamente nuova, con nuova energia, un nuovo momento, un nuovo inizio. Non ci manca l'energia e la motivazione".

Ci siamo: la prima Italia di Luciano Spalletti è pronta a scendere in campo. Il nuovo commissario tecnico azzurro debutterà sulla panchina della Nazionale nella sfida di stasera contro la Macedonia del Nord, a Skopje, valevole per le qualificazioni al prossimo Europeo. Appuntamento alle 20:45.

Come arriva la Macedonia del Nord
Dopo l'exploit degli ultimi anni, con tanto di eliminazione rifilata all'Italia negli spareggi per il Mondiale scorso, la Macedonia del Nord è tornata a collezionare risultati non proprio esaltanti. Nel girone di qualificazione all'Europeo fin qui Elmas e compagni hanno disputato tre partite, inanellando due sconfitte di fila dopo la vittoria di misura contro Malta. Solo tre punti, dunque, proprio come l'Italia ma con una gara disputata in più. E' una nazionale in crisi di gioco. Il c.t. Milevski dovrebbe ripartire dal 4-3-3, fatto di difesa e ripartenza. In attacco spazio a Nestorovski in mezzo, con Trajkovski e Miovski a supporto. Elmas perno del centrocampo insieme ad Ademi e Bardhi, il capitano.


Come arriva l'Italia
Dopo la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale, l'Italia si è focalizzata sulle qualificazioni a Euro 2024 e nelle prime due partite ha ottenuto una sconfitta, in casa contro l'Inghilterra, al Maradona di Napoli, e una vittoria a Malta. La sensazione è che la corsa andrà fatta sull'Ucraina e proprio sulla Macedonia del Nord, pertanto la partita di oggi assume un significato ancora maggiore. Per la sua prima Italia Spalletti è pronto a modificare l'assetto della Nazionale, tornando al suo 4-3-3. Ieri però ci sono state due defezioni: Pellegrini a centrocampo e Chiesa in attacco. L'esterno della Juventus deve rinunciare al doppio impegno che lo avrebbe visto - almeno sicuramente contro la Macedonia - titolare dal primo minuto. Al suo posto, adesso, è Zaccagni ad essere in pole come ruolo di esterno nell'attacco del ct Spalletti. Dall'altro lato ci sarà Politano, in mezzo Immobile, il nuovo capitano azzurro. In mediana Cristante dovrebbe spuntarla su Locatelli, Barella e Tonali saranno le mezzali. In difesa più Mancini e Bastoni che Casale e Romagnoli, sulle fasce nessun dubbio con Di Lorenzo a destra e Dimarco a sinistra.

MACEDONIA DEL NORD (4-3-3): Dimitrievski; Ashkovski, Musliu, Zajkov, Alioski; Bardhi, Ademi, Elmas; Trajkovski, Nestorovski, Miovski

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco; Barella, Cristante, Tonali; Politano, Immobile, Zaccagni.

Via i sogni, altro che il dolore. Il Mondiale da spettatori, il secondo consecutivo, è sempre lì, a pesare come un macigno sui nostri cuori. Un'onta per l'animo dello sportivo e dell'italiano, eliminato dalla piccola ma orgogliosa Macedonia del Nord. Uno a zero, il carneade italiano Aleksandar Trajkovski nel recupero a spezzar gambe, reni, cuori, anima e ogni altro pezzo del nostro corpo. Disintegrati, il Qatar da lontano, dopo la Russia, dopo un Europeo vinto. Icaro, Roberto Mancini, l'Italia, il sole con le braccia al cielo in Inghilterra e poi precipitati giù, fino all'inferno, fino al deserto dell'Arabia Saudita.


Dalla Macedonia alla Macedonia
Per questo pare uno scherzo del destino ripartire lì da dove tutto sembrava finito. La Nations League è stata una parentesi passeggera, contano i Mondiali e gli Europei, conta soprattutto se non ci sei. Per questo Luciano Spalletti ha il compito non solo di riportare l'Italia nel suo posto, da oggi in poi, ma di riscattare uno dei più grandi smacchi della storia del nostro pallone. Tutti colpevoli lì, tronfi del trionfo europeo, come se nel calcio non si dovesse mai ripartire da zero, ogni volta una nuova montagna, ogni volta una nuova storia. L'Italia riparte dalla Macedonia, stasera, e lo farà in una gara densa di significati.

Da Mancini a Spalletti
In mezzo a tutto questo c'è stato l'addio di Roberto Mancini, che per motivi personali è andato a prendere i petroldollari in Arabia Saudita. Dimissioni che doveva dare dopo la Macedonia del Nord. O forse doveva esser la Federazione che con una prova di forza doveva dire "missione fallita, addio", coraggio e carattere che gli alti piani del nostro calcio non hanno trovato, poi ripagati da un pugno di sabbia saudita. La riconoscenza non esiste, c'è semmai la forza delle idee. Quella che la FIGC ha trovato nella scelta complicata, ardita, ma opportuna, di Luciano Spalletti. Dalla Macedonia alla Macedonia. Avanti, Italia.

Out Federico Chiesa, in Mattia Zaccagni. Toccherà all'estero della Lazio completare il tridente offensivo della nuova Italia di Luciano Spalletti, per l'esordio del nuovo commissario tecnico questa sera a Skopje, contro la Macedonia. Quasi un esordio per Zaccagni, come sottolinea il Corriere dello Sport, visto che uno dei punti fermi della Lazio di Maurizio Sarri ha una sola presenza in nazionale, nell'amichevole contro la Turchia del marzo 2022, a pochi giorni dal ko di Palermo, proprio contro la Macedonia.


Zaccagni era poi stato ignorato per oltre un anno da Roberto Mancini, nonostante i dieci gol segnati lo scorso anno e la convocazione per la Nations League di quest'estate, a cui però Zaccagni non ha preso parte. Ora toccherà a lui prendere il posto di Chiesa, con Immobile ad agire da nove e Politano sula fascia destra. A gara in corso spazio per uno tra Gnonto e Zaniolo, mentre Raspadori è stato provato da centravanti. Per Spalletti diverse alternative nel suo giorno d'esordio, seppure una delle migliori frecce, proprio Chiesa, non sia a disposizione.

Stasera l'Italia di Spalletti affronterà la Macedonia del Nord nel match valido per la quinta giornata delle qualificazioni a Euro2024. Attualmente, gli Azzurri si trovano al terzo posto nel Gruppo C e hanno gli stessi punti della nazionale macedone, che però ha una partita in più. Questi i numeri di maglia che i calciatori indosseranno nella sfida odierna: nella lista spicca il 10 scelto da Raspadori, mentre Retegui si tiene il 9, con capitan Immobile che scenderà invece in campo con l'amato 17.


Nicolò Barella: 18
Alessandro Bastoni: 23
Cristiano Biraghi: 4
Bryan Cristante: 16
Matteo Darmian: 13
Giovanni Di Lorenzo: 2
Gianluigi Donnarumma: 1
Davide Frattesi: 19
Wilfried Gnonto: 11
Ciro Immobile: 17
Manuel Locatelli: 5
Gianluca Mancini: 14
Alex Meret: 21
Matteo Politano: 7
Giacomo Raspadori: 10
Mateo Retegui: 9
Alessio Romagnoli: 6
Giorgio Scalvini: 15
Sandro Tonali: 8
Guglielmo Vicario: 12
Mattia Zaccagni: 20
Nicolò Zaniolo: 22

Sono quattro i giocatori dell'Italia che questa sera alla National Arena Todor Proeski di Skopje si accomoderanno in tribuna. Non prenderanno parte alla sfida contro la Nord Macedonia il portiere Ivan Provedel, il difensore centrale Nicolò Casale, il terzino sinistro Leonardo Spinazzola e il centrocampista Matteo Pessina.

A disposizione del commissario tecnico Luciano Spalletti per la sfida valida per la qualificazione a Euro 2024 23 giocatori: nella giornata di ieri, sono tornati a casa Federico Chiesa e Lorenzo Pellegrini per problemi fisici.

Di seguito le formazioni ufficiali di Nord Macedonia-Italia, sfida valida per le qualificazioni a Euro 2024.


Nord Macedonia (4-2-3-1) - Dimitrievski; Manev, Musliu, Zajkov, Alioski; Ashkovski, Bardhi; Elezi, Atanasov, Elmas; Miovski.
A disposizione: Aleksovski, Shiskovski, Iljazovski, Ademi, Trajkovski, Doriev, Serafimov, Dav.Babunski, Alimi, M.Ristovski, Dimoski, Nestorovski. Commissario tecnico: Blagoja Milevski.

Italia (4-3-3) - Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco; Barella, Cristante, Tonali; Politano, Immobile, Zaccagni.
A disposizione: Vicario, Meret, Biraghi, Locatelli, Romagnoli, Retegui, Raspadori, Gnonto, Darmian, Scalvini, Frattesi, Zaniolo. Commissario tecnico: Luciano Spalletti.

L'Italia non sfonda alla National Arena Todor Proeski di Skopje. Al termine del primo tempo della sfida contro la Nord Macedonia, la squadra di Spalletti alla sua prima partita alla guida della Nazionale è sullo 0-0. Predominio assoluto del gioco e almeno tre nitide occasioni da rete non sono bastate per sbloccare una partita che la Nazionale ha necessità di vincere a maggior ragione dopo il pareggio dell'Ucraina contro l'Inghilterra.

Cristante pericoloso sui calci d'angolo, palo di Tonali
Schierata col 4-3-3, l'Italia ha trovato il gol dopo meno di tre minuti, ma la rete è stato subito annullata per posizione di fuorigioco di Barella sull'imbeccata di Di Lorenzo. Proprio il terzino del Napoli, al pari di Dimarco, ha rappresentato fin qui la vera novità tattica di una Nazionale che si affida molto ai movimenti dei suoi terzini, ma non sempre riesce a rendere efficace il possesso palla complice anche un terreno di gioco in condizioni disastrose.
E' così che due delle tre occasioni più pericolose sono arrivate da calci d'angolo: in entrambi i casi protagonista Cristante, che prima con un colpo di testa ha spedito il pallone a lato di un soffio e poi, con una spizzata sul primo palo, ha chiamato Dimitrievski al grande intervento. Nel mezzo, al 21esimo, l'occasione più pericolosa del primo tempo con Tonali che ben imbeccato da Barella s'è presentato a tu per tu dinanzi al portiere ma ha centrato il palo.


Difesa e contropiede. Ma la Nord Macedonia non sta a guardare
Il 4-2-3-1 di Blagoja Milevski è solo sulla distinta. La Nord Macedonia, undici uomini dietro la linea del pallone, ha lasciato campo e pallone all'Italia affidandosi alle ripartenze. E una di queste, al 19esimo, poteva portare al gol perché Musliu sul cross di Alioski non ha centrato la porta da posizione favorevolissima. Soprattutto sulla fascia sinistra, con il terzino dell'Al-Ahly e il napoletano Elmas, la squadra di casa ha dato l'impressione di poter far male all'Italia. Di Elmas al 38esimo l'unico pallone finito dalle parti di Donnarumma: nulla di preoccupante per l'Italia che, però, deve ancora sbloccarla. E non farsi prendere dalla frenesia: Palermo insegna.

L'Italia trova il gol in apertura di ripresa. Al 47esimo tiro di Barella dal limite dell'area che si stampa sulla traversa e pallone che finisce dalle parti di Immobile col Capitano che, con un colpo di testa, sblocca il match. Gli Azzurri sono ripartiti con Zaniolo al posto di Politano

Ciro Immobile ha segnato tre gol contro la Macedonia del Nord, record per lui contro una sola avversaria con l'Italia. Inoltre, i suoi ultimi due gol contro di loro sono arrivati ​​di testa. Mirino.

Luciano Spalletti sarà il 36esimo allenatore diverso dell'Italia (comprese le commissioni tecniche di FIGC e Lega), e
solo il secondo allenatore negli ultimi 50 anni ad aver vinto lo scudetto e anche ad aver allenato l'Italia nello stesso
anno, dopo Antonio Conte.

La Nord Macedonia trova il gol del pareggio a meno di dieci minuti dalla fine. Lo fa direttamente da calcio piazzato, con Bardhi che sorprende Donnarumma sul suo palo. Adesso la partita contro l'Italia è sull'1-1.