Brescia 2023/2024

Ok che di gare ne ha disputate solo quattro anziché sette come molte altre formazioni di Serie B. Ok che il roster a disposizione di Daniele Gastaldello non è propriamente di basso profilo nonostante arriva al torneo cadetto da riammessa. Ok qualsiasi appunto, ma l'avvio di stagione del Brescia è e rimane da incorniciare.

Quattro gare con due vittorie e due pareggi. Zero sconfitte e altrettanti gol al passivo dopo l'estate vissuta dalle parti del 'Rigamonti' ha il sapore di qualcosa d'incredibile. Dagli scontri di quella sera di giugno dopo la retrocessione ai playout contro il Cosenza, passando per le voci di un addio di Massimo Cellino e di molti dei migliori giocatori, fino ad arrivare alle querelle giudiziarie che hanno costellato l'estate della Leonessa, quello messo in mostra da Bisoli&C. è davvero un grande, grandissimo, avvio di stagione.



La squadra c'è e non solo tecnicamente. L'agonismo e la voglia di rivalsa che il Brescia ha messo finora in campo è qualcosa di difficilmente spiegabile a livello puramente razionale. Anche perché se Lecco e lo stesso Cosenza non sono sicuramente squadre da primissimi posti, lo stesso non vale per Venezia e Spezia. Due formazioni costruite con il chiaro obiettivo di tornare in Serie A al termine di questa stagione.

I ragazzi di Gastaldello, però, non hanno fatto differenze. La squadra è centrata, precisa e "cattiva" quanto serve per mettere subito in chiaro che il disastro del campionato scorso non è solo archiviato, ma cancellato dalla memoria. Per buona pace di chi pensava che il trambusto dei mesi scorsi avesse lasciato ferite difficilmente risarcibili.

E ora con Ascoli, il derby con la Feralpisalò e la Ternana i lombardi hanno l'occasione di dimostrare ancora una volta che questo exploit iniziale non è solo un caso o un fuoco di paglia. Cellino fa bene ad essere felice di questo avvio e di aver confermato il tecnico. Adesso deve solo continuare sulla strada intrapresa. Evitando, almeno per una volta, una rivoluzione di cui al momento nessuno sente il bisogno.

Brescia Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico da Allenatore Responsabile Prima Squadra il Sig. Daniele Gastaldello. Il Presidente Massimo Cellino e tutta la società ringraziano il tecnico per la correttezza, la dedizione e la professionalità dimostrata ogni singolo giorno della sua permanenza a Brescia.

Con grande stima e riconoscenza per il tecnico e per l’uomo, capace di dimostrarsi persona leale dentro e fuori dal campo, la Società ringrazia per l’impegno profuso e per essere sempre stato accanto al Brescia, augurando a Daniele le migliori fortune per il prosieguo della carriera professionale.

Sono inoltre stati sollevati dall’incarico il Sig. Dan Thomassen e il Sig. Salvatore Sciuto.




La squadra è momentaneamente affidata all’Allenatore Primavera Sig. Luca Belingheri.

Sfumato l'arrivo di Stefano Vecchi, saltato ieri sera dopo che l'accordo sembrava essere a un passo, il Brescia va alla caccia di un altro profilo per guidare la squadra dopo la sfida contro la Cremonese, quando in panchina andrà Belingheri della Primavera.



Come riferisce Sky il presidente Cellino sembra essere intenzionato a orientarsi su Luca D'Angelo, già contattato nei giorni scorsi, con cui domani ci sarà un nuovo contatto per cercare di ridurre le distanze economiche e trovare un accordo per il proseguo della stagione. Secondo l'emittente il numero uno delle Rondinelle sarebbe pronto ad accontentare l'ex Pisa su tutti i fronti.

Dopo l'esonero di Daniele Gastaldello, il Brescia è ancora alla ricerca di un nuovo allenatore. Dopo la fumata nera per l'arrivo di Vecchi, il presidente delle Rondinelle Massimo Cellino sta stilando una lista di possibili nomi a cui affidare la panchina dei lombardi. Lucarelli, altro nome sondato nei giorni scorsi, si è accasato al Catania, ad oggi il nome in pole per il Brescia è quello di Roberto Venturato.

Secondo quanto raccolto da Sky, ci sono stati dei contatti con l'ex allenatore di Cittadella e SPAL: per lui è pronto un contratto fino al 2025.

Rolando Maran è in forte vantaggio per la panchina del Brescia. Passi avanti tra le parti e buone possibilità di chiudere già nelle prossime ore.

Si lavora per trovare l’intesa definitiva e a breve si potrebbe entrare nel vivo della trattativa. Magari fino a giugno con opzione per la stagione successiva.

Il Brescia prova a svoltare e a mettersi alle spalle gli ultimi risultati negativi. E Maran è più vicino…

Rolando Maran è sempre più vicino a diventare l’allenatore del Brescia tanto che starebbe già lavorando da tecnico in pectore in attesa di liberarsi dal contratto con il Pisa, in scadenza a giugno, per poi poter firmare il nuovo accordo con le Rondinelle. Domani infatti l’allenatore è atteso prima in sede per la firma e poi a Torbole Casaglia per visitare il centro sportivo dove mercoledì mattina terrà il primo allenamento.



Lo riferisce Bresciaingol.it spiegando che nei colloqui avuti con il direttore sportivo Renzo Castagnini si è parlato di questioni tecniche e tattiche con Maran che vuole prima capire bene le caratteristiche dei giocatori a disposizione prima di scegliere il modulo a cui affidarsi. L’ex Chievo è infatti un fautore del 3-5-2, modulo che al presidente Cellino non piace molto, ma è pronto a cambiare in base ai giocatori come fatto lo scorso anno a Pisa quando utilizzò anche il 4-3-3

A Brescia è ormai solo questione di ore, poi arriverà l'annuncio di Rolando Maran sulla panchina, con il tecnico che ha indirettamente già confermato il suo ritorno in Lombardia. Come già avevamo anticipato, il tecnico firmerà un contratto fino al 30 giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza e con lui, come si legge su Brescia Oggi, arriveranno il suo storico vice Christian Maraner e il preparatore atletico Andrea Tonalli; già trovato l'accordo con il Pisa per la risoluzione anticipata del suo contratto, che gli permetterà poi di firmare con le Rondinelle.




Destino beffardo: l'esordio sulla panchina bresciana sarà proprio all'"Arena Garibaldi", dove il Pisa ospiterà appunto il Brescia alla ripresa del campionato dopo la sosta.

La notizia era nella sostanza già ufficiale, mancava solo il comunicato del club, arrivato pochi minuti fa. È infatti attraverso una nota ufficiale che il Brescia "comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima Squadra al Sig. Rolando Maran. Per l’allenatore trentino, con oltre 500 panchine fra Serie A e B, si tratta di un ritorno, dopo essere stato nello staff tecnico di Silvio Baldini prima e di Nedo Sonetti poi, conquistando la promozione nella massima serie nella stagione sportiva 1999/2000; in seguito ha assunto il ruolo di guida tecnica delle Rondinelle per il Campionato di Serie B 2005-2006.

La società annuncia che, assieme al tecnico Rolando Maran, entrano a far parte dello staff tecnico della Prima Squadra Christian Maraner e Andrea Tonelli, rispettivamente con gli incarichi di allenatore in seconda e preparatore atletico".

Maran si (ri)presenta: "Non ero alla ricerca di un ingaggio, ma di entusiasmo"


"Da dove cominciamo? Beh la mia storia è lunga, non possiamo citarla tutta oggi… Ero sotto contratto col Pisa, non ero alla ricerca di un ingaggio, ma di una situazione che potesse entusiasmarmi. A Brescia ho sempre avuto il piacere di tornare e volevo riprendere da dove avevo lasciato. Con Cellino e Castagnini ho percepito aspetti idonei per questo che cercavo. Hanno visto in me la voglia di tornare a Brescia. Per me 17 anni fa si era interrotto qualcosa di importante. Non credo che da altre parte le cose siano diverse che qui, l’allenatore paga sempre anche se ci sono i risultati, sappiamo bene come è andata a me proprio qui a Brescia. Il nostro lavoro è questo. Importante è andare dove si sta bene”: esordisce così, nella conferenza che ha sancito il suo ritorno a Brescia, mister Rolando Maran. Tornato appunto sulla panchina biancazzurra 17 anni dopo l'ultima volta.

E proprio su quello, come riferisce bresciaingol.com, prosegue il mister: "Quando arrivai c’era diffidenza da parte di tutti, sul campo ho convinto… quasi tutti (ride, ndr). Sono emozioni diverse, allora ero al debutto in B, erano i miei primi campionati importanti. Oggi varcare il cancello di Torbole è stato come rivivere e tuffarmi in un passato comunque bellissimo, il Brescia nel 2005 mi diede la possibilità di iniziare un grande percorso sfociato poi anche a livelli superiori. L’emozione ha solo un sapore, che è quello che ti riscalda. Cellino è stato colpito dalla mia voglia di essere qui. Volevo allenare il Brescia, non cercavo tanto la categoria dove pure ero già rientrato l’anno scorso”.



Parlando della squadra: "Quando subentri vai in una situazione dove ci sono difficoltà, almeno nel 90% dei casi.Qui c’è voglia di svoltare e per uno come me questa è una situazione ideale vedendo com’è la squadra e quello che posso dare io. Sono convinto sia la scelta giusta. Ora vedremo se davvero manca un regista naturale o meno, voglio valutare sul campo le caratteristiche di questa squadra. Voglio prendere decisioni per esaltare un organico. Sono qui apposta per risolvere i problemi che ci sono, anche sulla testa dei ragazzi: bisogna tirar fuori gli aspetti caratteriali. Non dobbiamo sentirci degli sconfitti, ma gente in grado di fare qualcosa che diverta. Non deve subentrare la paura, l’unica paura è non riuscire a dare il massimo, cosa che invece dovremo fare lasciando da parte i fantasmi del recente passato. Bisogna saper intervenire sulla testa, sulle gambe e sulla consapevolezza che possiamo essere artefici dei nostri risultati. Se vedrò che qualcuno ha paura allora non giocherà. Siamo in una piazza esigente, ma bella, bisogna dimostrare di valere questa maglia con piglio, sfacciataggine e anche un po’ di follia da tirar fuori nei momenti più difficili. Certe volte si tirano fuori armi che non sai nemmeno di avere o pensi di non possedere".

Sul rapporto con patron Massimo Cellino: "Ognuno ha la sua personalità, ci siamo conosciuti e piaciuti. Ho solo una medicina, essere me stesso. Obiettivi? La volontà del presidente ve la dirà lui, ora io devo rimettere la barca nella direzione giusta per allontanarci dalle zone pericolose. Senza limiti, ma anche senza avere obiettivi che possono pesare troppo. Sembrano frasi fatte e mi dà fastidio, ma bisogno davvero pensare a una partita alla volta”.

Ci sono due fondi interessati al Brescia. Nei giorni scorsi si è parlato di un interessamento da parte del magnate Carlos Slim uno degli affaristi più ricchi del mondo che detiene le quote del Real Oviedo, in Spagna, ma anche delle percentuali in due squadre messicane come Leon e Pachuca. però l'interesse è datato: è pervenuta sì una manifestazione di interesse del magnate, ma non ci sono stati ulteriori approcci dopo questo primo step.



Il club ha smentito la proposta da parte del tycoon messicano nei giorni scorsi.“Con riferimento alle notizie riportate nella giornata odierna da testate web locali, la società Brescia Calcio smentisce categoricamente di aver ricevuto alcuna offerta tantomeno vincolante. La Società ritiene che la disinformazione creata nuoccia alla serenità dell’ambiente e al rapporto con la tifoseria. Alla luce di quanto sopra, Brescia Calcio si riserva ogni azione legale a tutela della propria immagine”.

Ci sono però due potenziali cordate acquirenti, anche se la situazione non è ancora così avanzata. Controllo dei conti e dei numeri, prima di un'eventuale proposta che, al momento, non è sul tavolo. Cellino però ha già fatto il prezzo: per il suo club vuole circa 25 milioni di euro.

Un difensore centrale per un attaccante, o viceversa. Questa l'idea che attraversa le menti delle dirigenze di Brescia e Palermo per questo mercato invernale. Come riporta BresciaOggi infatti i due club starebbero lavorando allo scambio fra Andrea Cistana, centrale difensivo classe '97 in scadenza con le Rondinelle e destinato dunque a partite a gennaio visto che non rinnoverà, ed Edoardo Soleri, attaccante classe '97 in uscita dal club rosanero dove ha trovato la via del gol in due occasioni in 13 gare.

Sia su Cistana sia su Soleri non manca la concorrenza di altri club ma le due società sono determinate a trovare un accordo e formalizzare il doppio passaggio di proprietà

Nome nuovo per la difesa del Brescia che rischia di dover fare a meno di Andrea Cistana per almeno un mese dopo l’infortunio rimediato contro il Modena. Il centrale classe ‘97 inoltre è in uscita con il Cagliari che avrebbe effettuato un primo tentativo nella giornata di ieri. Come riporta Brescia Oggi ieri c’è stato un contatto fra il direttore sportivo dei sardi Nereo Bonato e l’entourage del giocatore, in scadenza con le Rondinelle, per capire le condizioni fisiche.



Il Brescia spera sempre in un ripensamento di Cistana ed è pronto a rimettere sul piatto l'offerta di rinnovo contrattuale avanzata qualche giorno fa, ma più trascorre il tempo e meno margini di manovra restano con il centrale che dal primo febbraio potrebbe firmare un contratto con un altro club e trasferirsi a parametro zero la prossima estate.

Per sostituirlo dunque le Rondinelle guardano proprio in casa cagliaritana e puntano quel Elio Capradossi, classe ‘96, accostato anche allo Spezia nell’ambito dell’affare Verde nonostante il club ligure stia cercando altri profili. Sfumato invece Matias Antonini Lui, classe ‘98 del Taranto che è a un posso dal Catanzaro, mentre resistono le candidature di Simone Giordano, classe 2001 della Sampdoria che può giocare su tutta la corsia mancina, anche se il primo tentativo è andato a vuoto visto che Pirlo lo vuole tenere con sé.

Dopo essersi messo in luce nella passata stagione in Serie D con la maglia del Tau Altopascio (24 presenze con tre reti) per Raffaele Cartano è arrivato l’approdo in Serie B dopo un passaggio di sei mesi in Serie C con la maglia della Carrarese dove ha, tuttavia, trovato poco spazio collezionando appena due presenze.

Il difensore centrale classe 2002 è infatti approdato al Brescia che lo ha prelevato, come si legge nella sezione dedicata al calciomercato sul sito della Lega B, a titolo temporaneo.

L'infortunio rimediato nei minuti finali del match contro il Modena potrebbe incidere pesantemente sul futuro a breve termine di Andrea Cistana, difensore del Brescia in scadenza contrattuale nel prossimo giugno. Il calciatore nei prossimi giorni si sottoporrà agli accertamenti di rito per capire la reale entità del problema muscolare accusato. Infortunio, questo, per il quale si paventa un mese di stop.

Qualora tale ipotesi trovasse conferma è da mettere in dubbio che il Cagliari, attualmente la società più interessata a prelevarne il cartellino, così come qualsiasi altro club, decida di completare le operazioni di acquisto in questa sessione di mercato.

Cistana (26) nel corso della prima parte di stagione ha messo a referto 17 presenze con le Rondinelle, per un totale con la maglia del club presieduto da Massimo Cellino di 140, con anche 8 gol e 1 assist all'attivo.

"Brescia, per la difesa spunta Dell'Orco", titola il Giornale di Brescia.

Una situazione di stallo, eppure fluida. Un palese ossimoro, per provare a definire quello che è l’«affaire difesa». Che ruota attorno al nome di Andrea Cistana e nel quale ora spunta il nome di Cristian Dell’Orco che di colpo risolverebbe due temi essendo un terzino sinistro, ma anche centrale di retroguardia. Oggi, per il giocatore del ’94 ora al Perugia, sbocciato a Saló 10 anni fa, ci saranno degli appuntamenti che potranno dire se l’idea del Brescia può decollare oppure no [...].