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"È un momento importante, stringiamo tutti i denti e viviamo insieme questo viaggio. Sappiamo bene dov’è Itaca, e proveremo a raggiungerla, indipendentemente dall’esito del campionato. La società è fiera di noi, la città anche, il traguardo in parte è già raggiunto, ora dobbiamo completare l’opera": dopo la vittoria sulla Casertana, e pochi giorni prima della gara contro il Latina (vinta anche quella), aveva così parlato il tecnico della Juve Stabia Guido Pagliuca, che sta tenendo le Vespe in vetta al Girone C di Serie C.
Una vetta che, ca va sans dire, garantirebbe alle Vespe il ritorno in Serie B (quattro anni dopo la retrocessione), l'approdo a quella Itaca cui il mister fa riferimento, e per la quale la società si sta strutturando. Al termine della regular season mancano solo sette partite e tutto può ancora accadere, ma qualche campanello sulla bontà dell'operato del club ero suonato a inizio mese, quando erano stati rinnovati, a distanza di poche ore, i contratti di due pilastri della rosa, il difensore Daniele Mignanelli e il centrocampista Alberto Gerbo. Poi, ieri, un altro rinnovo, importantissimo, quello del Direttore Sportivo Matteo Lovisa, blindato fino al 2026.
Ed esperto di promozioni, visto che - nonostante i suoi "soli" 28 anni (pochi per un dirigente) - è stato tra i fautori della cavalcata del Pordenone verso la cadetteria, dove, al primo anno, nella stagione 2019-2020, centrò anche i playoff da quarta in classifica. La storia del club friulano è ovviamente a sé, la mancata iscrizione non è stata volontà di Lovisa, ma i numeri parlano per lui. E la Juve Stabia, così, iniziare a cercare di far diventare seria realtà il sogno
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