Parma 2023/2024

Il Parma è al lavoro per piazzare un doppio colpo in entrata.
il club ducale avrebbe trovato l'accordo per l'arrivo dal Perugia di Simone Santoro, centrocampista classe '99 che vanta 65 presenze in Serie B con due reti e un assist all'attivo. Una trattativa ben avviata che dovrebbe ch

Il club ducale ha inoltre trovato l'accordo con l'esterno Gianluca Di Chiara, esterno mancino classe '93 attualmente in forza alla Reggina. Vista la situazione della società calabrese si attende prima la decisione del Consiglio di Stato, prevista per il 29 agosto, prima di procedere alla chiusura e all'annuncio del giocatore che potrebbe ritrovarsi svincolato qualora dovesse essere confermata l'esclusione dalla Serie B degli amaranto.

Gianluca Di Chiara al Parma, ci siamo: il club Ducale ha trovato l'accordo con il terzino sinistro: due anni di contratto con rinnovo automatico per un'altra stagione in caso di promozione. Il giocatore arriva a parametro zero dopo lo svincolo dalla Reggina a seguito dell'esclusione del club amaranto dalla Serie B. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso della Reggina, con il Brescia riammesso nel campionato cadetto e la Casertana ripescata in Serie C.

Gianluca Di Chiara è ufficialmente un nuovo giocatore del Parma. Manca ancora l'annuncio del club, ma, come si evince dal sito della Lega Serie B, il contratto è stato già depositato e l'ingaggio del difensore da parte degli emiliani può considerarsi ufficiale. Di Chiara arriva a titolo definitivo da svincolato dopo la mancata ammissione della Reggina alla prossima Serie B.

Dopo il disastro della stagione 2021/2022 in quella passata l'arrivo di Fabio Pecchia in panchina ha dato vita ad un nuovo ciclo. La squadra era già ben composta e solo da ultimare. I problemi del torneo 2022/2023 erano più da imputare ai tanti infortuni e ad un pizzico di sfortuna che a reali deficit nel roster. Nella sessione di mercato appena terminata si è dunque puntato ad alzare il livello con pochi innesti, ma di qualità. Anthony Partipilo e Gianluca Di Chiara su tutti. Colak come nuovo riferimento offensivo intriga. A Bonny, invece, toccherà il ruolo del giocatore chiamato al salto di qualità. L'addio a Franco Vazquez fa male, ma vista l'età dell'argentino ci può stare serenamente. Ai ducali il ruolo di prima rivale del Palermo per l'altissima classifica.



Acquisti
Anthony Partipilo (Ternana, definitivo), Tjas Begic (Vicenza, definitivo), Antonio Colak (Glaswow Rangers, definitivo), Gianluca Di Chiara (svincolato, definitivo)

Cessioni
Alberto Grassi (Empoli, definitivo), Davide Cipolletti (Teramo, definitivo), Antonio Santurro (svincolato), Franco Vazquez (svincolato), Gabriele Artistico (V. Francavilla, definitivo), Antonello Vona (Brindisi, prestito), Gennaro Tutino (Cosenza, prestito), Fabian Pavone (Turris, prestito), Giuseppe Pezzella (Empoli, definitivo), Daniele Iacoponi (Rimini, prestito), Andrea Mallamo (Pro Patria, definitivo), Bence Fiath (Budafoki, definitivo), Matias Mir (Cerro Lago), Filippo Rinaldi (Carrarese, prestito), Dario Sits (SPAL, prestito), Stefano Palmucci (Fermana, prestito), Daan Dierckx (Standard Liegi, definitivo), Elias Cobbaut (Mechelen, prestito)

La Gazzetta di Parma si sofferma nuovamente sul mercato del Parma, che potrebbe essere sostanzialmente immobile. "Cessioni? No, grazie", si legge sul quotidiano. Nessuno è stato messo sul mercato, nemmeno Turk e Begic, che vorrebbero giocare di più per aumentare l'esperienza e mantenere il posto in nazionale. L’unico giocatore che avrebbe il via libera, se lo richiedesse e se maturassero condizioni necessarie, sarebbe Zagaritis. Un gennaio poco movimentato per i crociati, almeno così parrebbe.


Pecchia vuole la Serie A
"La nostra è una proprietà che è arrivata in un momento delicato del club e c'è una ristrutturazione in corso, una riprogrammazione. La filosofia è quella di puntare sui giovani e di costruire una squadra sostenibile composta da giovani di proprietà. A Cremona ero in un club che ha puntato su giovani italiani in prestito dai grandi club, mentre qui i giocatori sono di proprietà della squadra. Tutti i nostri ragazzi hanno grandi qualità e sono di prospettiva. Quello che vogliamo fare è raggiungere la Serie A, rimanerci ed essere ambiziosi. Non sono scaramantico, ma c'è poco da dire: ci vogliamo meritare sul campo la posizione di classifica che abbiamo e vogliamo mantenerla. Sappiamo che sarà un girone di ritorno molto agguerrito, tutti vorranno batterci, ma noi dobbiamo migliorarci continuamente. Se è l'anno giusto ne parleremo fra quattro mesi, dobbiamo tenere sotto osservazione continuamente i nostri valori di entusiasmo, energia ed esuberanza, com'è normale che sia per una squadra giovane".

“Il club vuole investire sui giovani e lavorare su di loro. E quest’anno si vedono i 18 mesi di lavoro che abbiamo dietro”. Il tecnico del Parma Fabio Pecchia parla così alla Gazzetta dello Sport spiegando di sentirsi “l’uomo giusto al posto giusto” e tracciando un primo bilancio della sua avventura in Emilia svelando il segreto della crescita di quest’anno: “Ci vuole tempo, è fisiologico. Bisogna saper aspettare. Siamo stati bravi a creare un ambiente inclusivo. Il Parma lo conoscevo da fuori, dall’interno ho capito le problematiche. Una era culturale, con giocatori di 14 nazionalità, e bisognava far capire cosa è la B: serviva tempo, appunto”.



Spazio poi al mix di talento e sacrificio che hanno portato a diventare la capolista di Serie B: “È stata una crescita anche in questo. Facciamo bel calcio ma abbiamo capito che a volte si può vincere in maniera diversa. Come abbiamo capito, prendendo scoppole, che la continuità crea la mentalità vincente. - continua Pecchia - Bisognava solo sviluppare il talento per creare una squadra. La soddisfazione è sentire dire dalla gente che si diverte a vederci giocare”.

Poi uno sguardo al proseguo del campionato: “Adesso viene il difficile, dobbiamo alzare il nostro livello perché tutte le squadre crescono: già affrontare il Parma carica gli altri, il Parma capolista ancora di più, e adesso che tutti si rafforzano sarà ancora più dura. Ci sarà sempre qualcuno a insidiarci. Difficile dire chi, dobbiamo solo guardare a noi”.

Il Parma non ha per ora effettuato operazioni di mercato

Il club è soddisfatto della rosa che ha (e non ci sono state uscite di rilievo)

La novità più importante è il rinnovo di Sohm: contratto fino al 2027

"Mai visto un Parma così. Pecchia è già nella storia, 51 punti vuol dire Serie A", scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport nelle sue pagine interne. Il Parma domina la classifica dall'inizio del campionato, gioca bene, corre, lotta e segna gol a raffica. I numeri raccontano di una cavalcata esaltante: la squadra di Fabio Pecchia ha 51 punti dopo 24 partite (15 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte),6 sono le lunghezze di distacco dalle prime inseguitrici Como e Cremonese. E, a conferma di un percorso che nemmeno il più inguaribile ottimista avrebbe immaginato tale, ci sono 45 reti: miglior attacco del torneo. Fa bene l’allenatore e ripetere che bisogna restare con i piedi per terra perché il cammino è lungo, ma come si fa a frenare l’entusiasmo della gente?




Meglio Pecchia di Scala, Guidolin e D'Aversa
Numeri alla mano, Pecchia sta facendo meglio rispetto al Parma di Scala (1989-90), quello di Guidolin (2008-09) o quello di D’Aversa (2017-18), che in quei campionato hanno ottenuto la promozione in Serie A. Dopo 24 partite Scala aveva 34 punti (erano 26, ma diventano 34 con i tre punti a vittoria), quello di Guidolin 38 e quello di D’Aversa 36. Dunque l’attuale gruppo sta facendo molto meglio.

Il Parma segna gol a raffica
Quello che impressiona di più, scrive la rosea, sono i gol messi a segno dai Crociati: 45 reti. Il Parma di Scala era fermo a 27, e in quella squadra c’erano Marco Osio, Fausto Pizzi e Alessandro Melli. Il Parma di Guidolin era arrivato a 28 reti, con elementi come Cristiano Lucarelli, Reginaldo e Paloschi. Il Parma di Roberto D’Aversa, invece, aveva segnato 31 gol, con attaccanti come Emanuele Calaiò, Fabio Ceravolo e Roberto Insigne. La differenza si spiega soprattutto con l’atteggiamento tattico: quella di Pecchia è una macchina a trazione offensiva, gioca nella metà campo avversaria, palleggia, stordisce gli avversari con tocchi raffinati e poi, all’improvviso, piazza il colpo vincente. La parola che descrive meglio il modo di stare in capo del Parma è: dominio.

Grande trascinatore del Parma in questa stagione per Dennis Man l’avventura in terra ducale è destinata a continuare ancora a lungo. Il rumeno sta infatti vivendo la sua miglior stagione in Italia con 12 reti (10 in Serie B e 2 in Coppa Italia) e sei assist in 24 presenze e un ruolo sempre più determinante nella corsa promozione della squadra di mister Pecchia, il tecnico che ha saputo meglio valorizzare il talento indiscusso del classe ‘98 e farne un vero e proprio leader della squadra.




Il Parma, nonostante un contratto in scadenza nel 2025, ha intenzione di legare Man ai propri colori in maniera ancora più stretta e la presenza del suo agente Giovanni Becali al Tardini sabato scorso apre ulteriori scenari per il rinnovo di contratto.

Come riporta Parmalive.com al momento non sono previsti però appuntamenti anche se la volontà da ambo le parti è chiara. Man ha già comunicato al suo entourage la volontà di restare a Parma anche nella prossima stagione, sperando nella promozione del club, anche come senso di gratitudine nei confronti di una società che ha creduto in lui e verso un tecnico che ha saputo rilanciarlo. I rapporti tra l'agente e la dirigenza crociata sono ottimi, la trattativa prosegue spedita e con questi presupposti arrivare ad un rinnovo prima dell'estate non sembra troppo complicato.

Un Dennis Man così il Parma non l'aveva mai avuto a disposizione. Fabio Pecchia ha lavorato a lungo per ottenere il massimo dal nazionale rumeno e in questa stagione ci è riuscito. Il classe '98 è uno dei trascinatori dei crociati, capocannoniere della squadra con dieci gol realizzati e autore di svariati assist che hanno permesso alla squadra di Pecchia di consolidare il primo posto in classifica.

I numeri, insomma, sono da capogiro. Sicuramente da record per lui, che ha già doppiato le annate passate in pratica. Per la prima volta nella sua avventura a Parma Man è arrivato in doppia cifra e in questa Serie B ha realizzato più gol della somma delle reti segnate nei precedenti due campionati cadetti.

Ieri il Managing Director Corporate Luca Martines, in un'intervista sul tema stadio, ha annunciato che i lavori allo stadio Tardini prenderanno il via al termine della stagione 2024/2025. Un anno più tardi rispetto a quanto dichiarato qualche mese fa, uno slittamento che era più che prevedibile visti i recenti sviluppi e che apre nuovi scenari. Partiamo dalla prima, ovvia, implicazione: il Parma l'anno prossimo giocherà per un'altra stagione nello stadio Tardini. Martines infatti ha dichiarato che auspicano di avere il via libera per procedere tra settembre e dicembre. Un lasso di tempo piuttosto ampio che ci lascia comprendere come, per quanto i prossimi step siano definiti, le tempistiche invece molto meno. Questo però non andrà in alcun modo ad inficiare sulla prossima stagione, che dovrebbe essere, condizionale d'obbligo, l'ultima nel vecchio Tardini (sperando di salutarlo con una stagione di Serie A).




Il fatto di giocare nell'impianto attuale per un'altra annata consente alla società di avere più tempo per valutare la soluzione migliore per trovare una casa temporanea al Parma. Chiaramoci, le soluzioni restano sempre lo stesse: la costruzione di uno stadio temporaneo in provincia, come fatto dal Cagliari, oppure l'utilizzo di un impianto già esistente fuori dal territorio parmense. Quest'ultima soluzione però fa storcere il naso ai tifosi, e non poco. Allontanarsi da Parma andrebbe a creare un distacco tra la tifoseria e la squadra, in quanto sarebbe complicato per il pubblico crociato spostarsi e organizzarsi per seguire la squadra (a Piacenza? O addirittura a Cesena o Bergamo?). La scelta migliore sarebbe senza dubbio di restare in provincia e Martines ha ribadito come sia anche la preferita del club.

Con un anno in più di margine, restare in provincia potrebbe tornare ad essere fattibile. I tempi richiesti per la costruzione di uno stadio, anche se provvisorio, non sono immediati, come stiamo vedendo con il Tardini, e con la precedente time-line era irrealizzabile. Con un anno in più, tenendo conto che i tempi di costruzione di questo tipo di impianto sono relativamente brevi, questa opzione, per la gioia dei tifosi, potrebbe concretizzarsi. Quali sono i comuni disposti ad ospitare uno stadio temporaneo? Bisogna ancora attendere sviluppi sul fronte del Nuovo Tardini prima di poter avere le idee chiare, ma le opzioni restano le solite e le ha ribadite proprio Martines: "Ad oggi si sono candidati diversi Comuni. Tre Comuni che sono Noceto, Fidenza e Monticelli Terme con cui abbiamo già avviato vari sopralluoghi e c’è uno scambio di documenti, altri, fra cui Sorbolo, che stiamo valutando".

Il Parma, nonostante una promozione in Serie A ancora da conquistare, sta iniziando a sondare il mercato alla ricerca di possibili rinforzi per il massimo campionato. Il nome nuovo per i crociati arriva dall'Uzbekistan, con i media locali che parlano di un Parma interessato ad uno dei giovani più interessanti della nazionale centroasiatica.

Come si legge su Parmalive.com, si tratta di Abbosbek Fayzullaev, fantasista tecnico e brevilineo classe 2003 attualmente in forza al CSKA Mosca, con cui si sta particolarmente mettendo in luce in zona assist. Il trequartista uzbeko, considerato tra i migliori giovani prospetti del continente asiatico, negli scorsi mesi è stato accostato anche al Bayern Monaco.

Finalmente la gioia, meritatissima. Il pareggio di Bari regala anche a Fabio Pecchia una soddisfazione enorme e soprattutto la 3 promozione in serie A della sua carriera dopo quella del 2016/2017 con il Verona e l’altra con la Cremonese nel 2021/2022. Nel suo palmares c’è anche una Coppa Italia di serie C alla guida della Juventus Under 23 nel 2019/2020. Un percorso, quello di Pecchia, iniziato nel 2009/2010 come vice al Taranto. Poi nel giugno 2011 la svolta alla guida del Gubbio. Comincia benissimo eliminando in Coppa Italia addirittura l’Atalanta, poi però le cose in campionato non vanno bene e viene esonerato. Riparte da Latina e nel giugno 2013 diventa allenatore in seconda nel Napoli di Rafael Benítez. Nell'estate 2015 lo segue al Real.




Dopo il suo esonero nel gennaio 2016 riparte a marzo con il tecnico spagnolo dal Newcastle. Decide poi di rimettersi in proprio e centra la promozione con il Verona, anche se l’anno successivo non riesce a conquistare la salvezza. Dopo una breve esperienza con i giapponesi del Fukuoka, come detto ecco l’Under 23 della Juventus. A gennaio 2021 subentra a Cremona. La stagione successiva arriva un’inaspettata promozione in serie A con un secondo posto, che gli vale anche la Panchina d’Argento.

Lascia la Cremonese e diventa nel giugno 2022 l’allenatore del Parma. I gialloblù finiscono quarti e vengono eliminati nei play off promozione in semifinale dal Cagliari. Fino al pareggio con il Bari. Alla tanto sospirata Serie A