Cremonese 2023/2024

Notizie e News sulla Stagione 2023/2024

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    La Cremonese non vuole fermarsi all’acquisto di Cesar Falletti per aumentare la qualità in mezzo al campo della formazione allenata da Giovanni Stroppa. Per questo i grigiorossi avrebbero fatto nelle ultime ore un timido sondaggio per Valerio Verre della Sampdoria, a cui è legato da un contratto in scadenza nel 2025, come riferisce Primocanale.


    Il classe ‘94 in questa stagione ha collezionato 18 presenze, con cinque assist all’attivo, con la maglia dei blucerchiati, indossando anche la fascia di capitano per cinque occasioni, ma sembra destinato a essere ceduto visto l’alto ingaggio che pesa sulle casse della società ligure. La sua cessione inoltre libererebbe risorse per operare nel mercato in entrata visto che gli accordi firmati con il tribunale e la FIGC per il rientro del debito accumulato dalla precedente gestione impongono di chiudere il mercato in attivo (o quantomeno in pari) e non alzare il monte ingaggi (che è già il più alto della Serie B).

    La partenza di Verre sarebbe colmata dall’arrivo di Mattia Aramu, classe ‘95, pronto a lasciare Bari, dove non è riuscito a emergere, per far ritorno a Genova, ma sulla sponda opposta a quella in cui ha militato lo scorso anno e a cui è ancora legato contrattualmente. L’ex Venezia infatti è di proprietà proprio dei cugini del Genoa.

     
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    Massimo Coda non trova il decimo sigillo stagionale, gli attaccanti della Cremonese non riescono a segnare, i centrocampisti non inventano occasioni. A risolvere la gara dei grigiorossi in casa contro il Cosenza di pensa Valentin Antov, difensore bulgaro, che al 31' della ripresa manda in rete la palla della vittoria della Cremonese su calcio d'angolo battuto da Zanimacchia. Un successo sofferto contro una squadra che non ha mai mollato la presa, che se l’è giocata sino alla fine. Nel recupero il portiere danese Jungdal - riporta La Gazzetta dello Sport - è stato costretto a salvare la porta tre volte nella stessa azione, con palla anche sull’incrocio dei pali ma con l’assistente ad alzare la bandierina per una posizione irregolare. Insomma, per la Cremonese di Stroppa aggiungere tre punti in più in classifica non è stato semplice.


    Le parole di Stroppa al termine della gara
    "La gara è iniziata benissimo. Sono stati bravi tutti a muovere la palla per creare occasioni, poi la partita è diventata complicata. Il Cosenza ha iniziato a crederci, ma nel primo tempo non ha calciato in porta. Fa piacere non prendere gol, spiace solo per la confusione nel finale. Jungdal è stato bravo a fare le sue parate. Noi dobbiamo migliorare nella gestione della palla. Siamo stati meno brillanti rispetto al solito, ma siamo sempre stati in partita. A parte qualche palla sporca, la partita doveva essere indirizzata così com’è finita".

     
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    È con una nota ufficiale che la Cremonese "Cremonese comunica di aver acquisito a titolo temporaneo con diritto di riscatto da SC Pisa le prestazioni sportive del calciatore Alessandro Livieri.

    Nato a Milano, il 21 gennaio 1997, Livieri è un portiere che ha mosso i primi passi nell’Enotria per poi crescere nel settore giovanile del Milan. Conclusa l’esperienza in rossonero, si è accasato alla Feralpisalò per poi trasferirsi, dopo 48 partite con i gardesani, al Pisa e da qui prima al Lecco e poi alla Pro Sesto sommando altre 42 apparizioni in Serie C. Con i nerazzurri toscani ha invece esordito in Serie B nel dicembre del 2021 (Pisa-Lecce), totalizzando in due stagioni 15 presenze. La scorsa estate Livieri è passato al Catania, club con il quale ha disputato 5 partite nel campionato di Serie C e una in Coppa Italia.

    Benvenuto in grigiorosso, Alessandro".

     
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    Dopo un lungo duello con il Palermo, la Cremonese sembra aver sorpassato la concorrenza per l’esterno offensivo Giuseppe Caso del Frosinone.
    ha infatti praticamente in mano il calciatore classe ‘98 che ora deve decidere se scendere di categoria o continuare la sua esperienza in Serie A.

    Le sensazioni in casa grigiorossa sono positive, ma – dopo aver superato la concorrenza – tutto è in mano al calciatore che in questa stagione ha messo insieme 15 presenze con un gol e due assist fra Serie A e Coppa Italia. Lo scorso anno invece fu grande protagonista della promozione dei ciociari con nove reti e quattro assist in 35 presenze in campionato.

     
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    Rinforzo in difesa per la Cremonese. Dal Lecco arriva in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in A e se il giocatore dovesse giocare la metà delle partite. Nelle prossime ore la partenza per Cremona e la firma. Luca Marrone è il nuovo rinforzo della Cremonese…

     
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    Il colpo di mercato della Serie B in questo ultimo giorno di trattativa è sicuramente Dennis Johnsen, attaccante norvegese classe '98 che passa dal Venezia alla Cremonese. Il giocatore arriva a titolo definitivo e ha firmato con i grigiorossi un contratto da tre anni e mezzo: contratto depositato in Lega Serie B, come evidente dal sito ufficiale.

     
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    U.S. Cremonese comunica di aver acquisito a titolo temporaneo con diritto di riscatto dalla società Lecco Calcio le prestazioni sportive del calciatore Luca Marrone. Il difensore, nato a Torino 33 anni fa, è cresciuto nel settore giovanile della Juventus, club che l’ha lanciato in Serie A nella stagione 2009/10. Con i bianconeri ha giocato 23 partite contribuendo alla conquista di 3 scudetti, 2 Supercoppe Italiane e una Coppa Italia.

    Nel suo palmares sono presenti anche una Coppa del Belgio vinta con il Zulte Waregem e l’argento con l’Italia Under 21 agli Europei del 2013. Nel corso della sua lunga carriera ha totalizzato 74 partite in Serie A e 131 in Serie B indossando anche le maglie di Siena, Crotone, Sassuolo, Hellas Verona, Bari e Monza.
    Indosserà la maglia numero 4.

    Benvenuto in grigiorosso, Luca.

     
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    U.S. Cremonese comunica di aver acquisito a titolo definitivo da Polisportiva Afragolese/Real Casalnuovo le prestazioni sportive del calciatore Salvatore Dore.

    Classe 2004, trequartista, Dore ha esordito all’inizio della stagione in Serie D andando a segno 6 volte.

     
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    :intervista:

    Simone Giacchetta, direttore sportivo della Cremonese ha tenuto questa mattina una conferenza stampa per analizzare la sessione di mercato portata a termine dalla società grigiorossa: “Le scelte – riporta il sito ufficiale del club – sono state fatte partendo dalla considerazione che la Cremonese sta disputando un campionato in forte ripresa e conseguentemente, in condivisione con il mister, abbiamo sviluppato una serie di valutazioni tradotte poi in operazioni mirate. Scelte determinate anche dal vincolo imposto dalla lista. Così si è deciso di procedere all’uscita di qualche over per poi avere la possibilità di procedere con le entrate. La partenza di Bertolacci ci ha permesso di chiudere subito per Falletti, un giocatore che si è dimostrato importante già dal primo istante; poi sono usciti Brambilla, Sekulov e Valeri, che ci fa piacere sia riuscito ad accasarsi in Serie A. Indispensabile l’ingresso in rosa di un portiere, Livieri, anche perché quest’anno con gli infortuni non siamo stati fortunati – a proposito, siamo contenti dell’esordio di Saro -, e poi ci siamo concentrati sul reparto offensivo con Johnsen. La sua è stata una trattativa difficile, che abbiamo portato avanti fino alla fine e per questo va ringraziata la proprietà che ci permette di competere ad alti livelli e al pari di società straniere: ancora una volta si è dimostrata vicina alla Cremonese e a Cremona. L’ultima operazione chiusa è quella relativa al difensore: abbiamo pensato a Marrone, che con il mister ha già giocato sia a Crotone sia a Monza: abbiamo scelto un ragazzo che conosce l’allenatore, sa cosa fare e può ricoprire un ruolo importante nel gruppo. Abbiamo poi concluso con l’arrivo di Dore, un centrocampista 2004 simile a Collocolo, dando così un occhio ai giovani”.

    Definirebbe questo mercato conservativo, oppure in altro modo?
    “Non penso che sia un mercato conservativo. Forse lo è se ragionassimo in ottica degli equilibri dove è importante non creare frizioni in un gruppo che si è ritrovato strada facendo e che sta ottenendo risultati. I ragazzi stanno bene insieme, sanno soffrire e lo dimostrano partita dopo partita. Ma il nostro mercato ha portato a Cremona, in alcuni ruoli giocatori, riconosciuti da tutti per le loro qualità. Lo definirei mirato, quello sì”.

    L’idea di esonerare presto l’allenatore ha stupito rispetto alle scelte adottate nella passata stagione…
    “Dall’esperienza si impara sempre. Ma la verità è altra: obiettivo e situazioni sono completamente diversi. Lo scorso anno eravamo una matricola e abbiamo pagato anche quello; inoltre le prestazioni ci facevano supporre che quel passo in più in avanti per essere competitivi l’avremmo compiuto ma ciò non si è verificato. Adesso con una squadra con valori alti e un obiettivo importante da raggiungere non potevamo indugiare sul tempo: in B le prime 4/5 squadre sono di altissimo livello e lo dimostrano gli investimenti di Parma, Palermo, Como: rimanere indietro in un campionato così avrebbe potuto farci correre il rischio perdere alcuni giocatori dal lato mentale. Cambiare è stata una scelta presa per il bene della Cremonese”.

    Gli innesti di Falletti e Johnsen offrono alternative anche in materia di modulo…
    “Vero, l’abbiamo valutato con il mister. Il nostro modulo è un 3-5-2 molto offensivo, dobbiamo quindi avere giocatori di qualità che cambiano passo. Di fatto giochiamo con una punta sola, e giocatori che ruotano sotto, abili nell’1 contro 1. Giocando con una punta sola bisognava aumentare il numero di elementi in rosa capaci di sostenere quel gioco anche perché Buonaiuto e Collocolo saranno ancora assenti per un po’ di tempo.

    I nuovi hanno dimostrato di voler arrivare a Cremona a tutti i costi: anche questa è una soddisfazione per tutto l’ambiente…
    “La Cremonese è un piccolo grande club: ha tradizione, ha una tifoseria importante che ringrazio perché nonostante la stagione non sia partita nel migliore dei modi ci ha sempre fatto sentire il proprio affetto tanto che è come avere giocatore in più e ha una proprietà seria e forte”.

    Stroppa si sta rivelando molto bravo nel recuperare giocatori che hanno fatto fatica in passato…
    “Sono importanti sia l’allenatore sia l’aspetto mentale: la categoria aiuta giocatori che la conoscono benissimo e hanno qualità. Inoltre il tipo di gioco sta dando grande luce a chi scende in campo e valorizza i pregi: Stroppa ha grande merito in questo cammino”.

    Avete preso Marrone ma avete trattato Ferrari, vi siete ripromessi di parlarne a fine stagione?
    “Lui a Sassuolo è capitano. Ha avuto la possibilità di raggiungerci, l’ha valutata e ritenuta utile al suo percorso, ci abbiamo provato fino alla fine ma succede che a volte le cose non vadano come si vorrebbe. L’importante è continuare nel percorso. Con lui non si è parlato di futuro. E per noi è importante aver trovato un giocatore funzionale come Marrone, che ci dà l’opportunità di aggiungere qualità ed esperienza al reparto”.

    Qualche mese fa la contestazione, direttore a qualche sassolino da togliere dalle scarpe?
    “Non scherziamo, non ci sono sassolini da togliere: faccio parte di questo mondo da troppi anni per non sapere che l’unica cosa a contare è il bene della Cremonese e si cerca di dare sempre il meglio per questo obiettivo. L’esperienza della Serie A è stata la prima volta per tanti ed è normale che non tutto sia andato come avremmo invece voluto. Ora stiamo cercando un’altra chanche per godercela e giocarcela al meglio”.

    Quanto, a livello personale, è contata l’esperienza in A per formare questa squadra?
    “Tre anni fa avevamo un gruppo che arrivava da un percorso diverso. La Serie B della Cremonese, negli anni precedenti, raccontava di campionati sofferti per raggiungere la salvezza. D’accordo con l’allenatore si decise di lavorare con giovani di alto livello che oggi dimostrano le loro qualità nella massima serie. Una volta in Serie A abbiamo cercato di organizzare la squadra diversamente, accumulando esperienza e trovando il modo di rafforzare quel gruppo, dandogli la continuità giusta per poter competere ora”.

    La Primavera sta dominando il campionato, in virtù della riforma dello sport come avete intenzione di gestire i giovani in futuro?
    “In panchina a Lecco c’era Della Rovere, un ragazzo cresciuto qui, che è attenzionato a prescindere dal vincolo; ora i ragazzi sono praticamente liberi ogni anno e questo scoraggia il lavoro di chi investe sui vivai. La Cremonese, in questo ambito, non ha mai guardato alle classifiche ma mira a far crescere i ragazzi: questa riforma può saccheggiare club come il nostro così come altri piccoli, che ne faranno le spese a favore dei grandi. Il vivaio è un patrimonio importante di una società, c’è un grande lavoro alle spalle di ogni singolo ragazzo. Con la riforma non c’è piu un tesseramento unilaterale e diventa indispensabile un confronto, una contrattazione diretta. Non certo la soluzione migliore per ragazzi di 16/17 anni: così facendo si perde la base del sacrificio, del lavoro e questa legge applicata al calcio rischia di avere ripercussioni sui settori giovanili. Nel nostro, diversi ragazzi sono attenzionati da grandi club; in questo caso noi non possiamo inseguire la logica del denaro ma vogliamo competere offrendo attenzioni e percorsi ad hoc per ogni tesserato. Non possiamo ma soprattutto non vogliamo considerare i nostri giovani con logiche di mercato: per noi sono ragazzi a cui siamo affezionati e che vogliamo far crescere per averli in futuro in prima squadra. Della Rovere, ad esempio, è un ragazzo attenzionato: noi andiamo avanti per la nostra strada, puntando a migliorarlo e a farlo crescere. Gli allenamenti con la prima squadra, le panchine in Serie B dimostrano quanto il club creda in questo percorso. Vale per lui come per altri: starà poi alle famiglie, in questa dimensione, capire quanto vale un figlio.

    Quella della Cremonese è l’unica proprietà locale tra quelle delle squadre di vertice in B…
    “Questo aspetto è fondamentale. La nostra proprietà, che per certi versi ricorda quelle gloriose del calcio del passato, nonostante l’arrivo sulla scena nazionale di investitori con grandi capacità economiche vuole continuare a dare forza alla sua Cremonese e alla sua Cremona. Dobbiamo essergli grati per sempre, perché rappresentiamo qualcosa di unico in un calcio che oggi non c’è più ma con la modernità di chi sta al passo con i tempi”.

    Chi teme di più nella lotta per la promozione diretta?
    “Al di là del Parma le altre se la giocheranno fino alla fine. Credo che si andrà verso un finale di campionato per menti lucide e cuori forti. Dal canto nostro cercheremo di crescere e migliorare ancora dopo il grande recupero fatto, ma davanti a noi ci aspetta un percorso difficilissimo: la differenza la faranno gli scontri diretti”.

    A Lecco, a fine partita Stroppa ha festeggiato con i giocatori sotto la Curva, che effetto le ha fatto? La Cremo è solida mentalmente e tecnicamente e ha quel qualcosa in più nella difesa: concorda?
    “L’esultanza del mister ci ha ragalato una bella scena, positiva: dimostra quanto siamo uniti e tutti sullo stesso livello. Soffriamo insieme e gioiamo insieme: il mister con i calciatori sono protagonisti importanti ed è giusto che si prendano la scena. Per quanto riguarda l’altra domanda, la Cremo ha fatto un percorso rilevante e pretendiamo che si prosegua così. Sarà un campionato difficile, tra le prime abbiamo la miglior difesa ma forse l’attacco meno prolifico, ma finchè staremo bene abbiamo le qualità per risolvere le partite”.

    Valeri è stato liberato “gratis” oppure è arrivato qualcosa in cambio?
    “Valeri non è stato liberato, perché non è mai stato catturato. Si è invece ritenuto opportuno garantirgli questa occasione: alla serie A non si puo dire di no. Noi tiferemo sempre per lui al di là di alcune scelte che la società non ha condiviso”.

    La difesa è il reparto dove si è intervenuti meno in sede di mercato. Si cerca di dare continuità anche in ottica futura?
    “In questa categoria i nostri elementi sono protagonisti assoluti. Bianchetti e Ravanelli sono ragazzi che si conoscono e hanno l’intesa giusta. Giocando a tre ci sono idee diverse rispetto al passato, si è trovata la stabilità con un 11 di base, ma abbiamo visto come gli inserimenti di Majer, Lochosvhili e altri abbiano contribuito a raggiungere i risultati. E’ importante che i giocatori trasmettano qualcosa quando entrano: Antov, ad esempio, è un vero trascinatore come lo sono Coda e Vazquez”.

     
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    Un campionato da giocare al massimo, puntando la Serie A. Secondo posto in classifica e tanta voglia di centrare la promozione. Poi sarà tempo di pensare al futuro. E nel futuro della Cremonese potrebbe esserci un nuovo direttore sportivo. Si tratta di Morgan De Sanctis, quest’anno alla Salernitana fino all’arrivo di Walter Sabatini.
    Un’ipotesi che potrebbe diventare qualcosa di più nelle prossime settimane a giochi fatti in Serie B e con la Cremonese che potrebbe far ritorno nel massimo campionato.

     
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