Coppa Italia Tim 2023/2024

Notizie e News sulla Stagione 2023/2024

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    :campo:

    Udinese-Catanzaro 4-1
    Esordio con vittoria nella Coppa Italia Frecciarossa

    Tabellino okok.jpg
    UDINESE-CATANZARO 4-1 (1-1)

    Marcatori: 9’ Lovric (U), 12’ Vandeputte (C), 49’ Beto (U), 64’ (r) Thauvin (U), 90+3’ Lucca (U)

    Udinese (3-5-2): Silvestri; Kabasele, Bijol, Masina (66’ Guessand); Festy (67’ Ferreira), Zarraga, Walace, Lovric, Zemura (67’ Kamara); Thauvin (88’ Aké), Beto (73’ Lucca).
    A disposizione: Padelli, Piana, Success, Abankwah, Semedo, Camara, Pejicic, Nwachukwu, Zunec.
    All. Sottil

    Catanzaro (3-5-2): Fulignati; Veroli (80’ Olivieri), Brighenti, Scognamillo; Situm, Pontisso (80’ Pompetti), Sounas, Ghion (65’ Curcio), Vandeputte; Brignola (65’ Verna), Biasci (66’ D’Andrea).
    A disposizione: Sala, Borrelli, Krastev, Welbeck, Bombagi, Katseris.
    All. Vivarini

    Arbitro: Minelli
    Assistenti: Di Gioia - Moro
    IV uomo: Rinaldi
    VAR: Abbattista
    AVAR: Miele

    Note
    Recupero: 3’ e 7’
    Assist: Thauvin (U), Sounas (C), Zemura (U), Zarraga (U)
    Possesso: 42%-58%
    Corner: 3-1
    Ammoniti: Masina (U)

    Biglietti venduti: 4801
    Incasso: 40.155€

    Si apre con una vittoria sofferta, cercata e ottenuta con decisione la stagione dell’Udinese. Contro il Catanzaro in Coppa Italia Frecciarossa finisce 4-1 un match giocato con grande intensità. Intenzioni chiare fin dal terzo minuto, quando Thauvin scappa sulla destra e crossa in area per Beto, anticipato all'ultimo istante da Scognamillo in scivolata. I bianconeri crescono e costruiscono due occasioni non finalizzate da Lovric e Thauvin, ma è proprio grazie a loro che arriva il gol al 9’: il francese con una magia in area dribbla il diretto avversario e appoggia sottoporta per Lovric, che deve solo spingere la palla in rete. Il Catanzaro non si disfa e trova il pareggio con Vandeputte al 12’. Il violento destro del belga passa tra le gambe di Kabasele e piega le mani a Silvestri. I padroni di casa chiudono gli spazi davanti al palleggio giallorosso, prolungato ma inefficace. Di conseguenza le occasioni scarseggiano e la partita dei primi minuti, fatta di strappi in velocità, fa posto a una gara di intelligenza tattica a metà campo. Le opportunità migliori arrivano nell’ultima parte di frazione ancora con Lovric e Thauvin, che però non hanno fortuna: la volée mancina del primo termina a pochi centimetri dall'incrocio, mentre l’attaccante al 44’ buca splendidamente la difesa calabrese ma calcia alto da ottima posizione.
    Nella ripresa la fortuna gira e Beto timbra il nuovo vantaggio. L’azione parte da un’ottima parata di Silvestri, sulla ripartenza rapida Zemura calcia lunghissimo per il numero 9, che approfitta di un'incertezza dei centrali avversari e buca Fulignati in uscita. I giallorossi accusano il colpo e concedono metri ai bianconeri, e su deviazione di Brighenti all'ora di gioco un cross di Thauvin per poco non supera la linea di porta. Sembra una maledizione per il francese, ma i compagni sono dalla sua parte e gli fanno dono di un rigore al 64’: Beto entra in area di forza e costringe Brighenti al fallo. Dal dischetto si presenta Florian, che sigla la sua prima rete bianconera in gare ufficiali con uno squisito sinistro a fil di palo. Il Catanzaro non regge più i ritmi e rischia ancora sul destro del neoentrato Lucca, respinto da Fulignati con un gran riflesso. All’88’ Thauvin si prende i meritati applausi dell’Arena e lascia il campo ad Aké, ultimo arrivato in casa Udinese. In pieno recupero arriva la rete del poker bianconero con Lucca, che scatta in profondità su invito no-look di Zarraga e con un dolce tocco sotto segna anche lui il primo gol ufficiale in bianconero. La partita termina tra gli applausi dell’Arena dopo una prestazione, come da abitudine, di tanti muscoli e ancor più cuore.

     
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    Segna Corazza ma è quello del Bologna, Zirkzee entra e chiude i conti: il Cesena paga la falsa partenza

    Bologna-Cesena finisce 2-0, troppe due categorie di differenza e soprattutto il Cavalluccio al Dall'Ara parte con l'handicap. Dopo neanche due minuti di gioco il Corazza del Bologna (Tommaso) trova l'angolino e batte Pisseri. Poi i bianconeri si svegliano e riescono anche ad impensierire i rossoblu di Motta con Bumbu. Sfrontati i giovani Giovannini e Francesconi, sottotono Shpendi. A chiudere i giochi ci pensa Zirkzee che entra e segna complice una deviazione che beffa Pisseri. Il Cesena di Toscano saluta la Coppa Italia e può concentrarsi in vista del campionato. Bella la cornice dei quasi duemila bianconeri in curva ospiti, che a fine partita applaudono i calciatori e cantano 'Romagna Mia' mentre in sottofondo c'è Lucio Dalla.



    BOLOGNA CESENA 2-0 (primo tempo 1-0)

    RETI: 2’ Corazza, 80’ Zirkzee

    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski: Posch (87’ De Silvestri), Beukema, Bonifazi, Corazza (77’ Lykogiannis); Ferguson, Dominguez; Aebischer, Pynthia (61’ El Azzouzi), Moro (77’ Urbanski); Arnautovic (77’ Zirkzee)
    A disposizione: Ravaglia, Bagnolini, Sosa, Lucumi, Stivanello, Schouten, Van Hooijdonk, Ravaglioli
    Allenatore: Thiago Motta

    CESENA (3-4-1-2): Pisseri; Ciofi, Prestia, Silvestri (46’ Piacentini); Adamo (65’ Pierozzi), Bianchi, Francesconi, Donnarumma; Bumbu (46’ Saber); Giovannini (84’ Berti), Shpendi (65’ Corazza)
    A disposizione: Siano, Veliaj, Kontek, Pieraccini, David, De Rose, Nannelli, Ogunseye
    Allenatore: Toscano

    Arbitro: Manganiello (assistenti Affatato e Rossi, quarto uomo Costanza, in sala VAR Mazzoleni e Pagnotta)
    Ammonito: 37’ Adamo
    Note: recupero 4’ primo tempo, 5’ secondo tempo; angoli 4-0 per il Cesena

     
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    :coppaitali:

    Oggi si scende in campo per giocare alcune partite preliminari di Coppa Italia. Si parte nel pomeriggio con Empoli-Cittadella dove i toscani sembrano avere dalla loro parte il favore del pronostico ma sappiamo bene che il calcio d'estate riserva sempre delle sorprese. Si chiude con un una partita assolutamente da tripla che vede affrontarsi il Cagliari contro il Palermo. Anche in questo caso non ci si può sbilanciare su chi passerà il turno anche se i sardi da parte loro hanno il vantaggio sicuro di giocare tra le mura amiche. Ecco di seguito il programma.

    Le partite in programma:

    17:45 Empoli-Cittadella
    18:00 Bari-Parma
    21:00 Verona-Ascoli
    21:15 Cagliari-Palermo

     
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    :intervista:

    Andrea Sottil dopo il 4-1 sul Catanzaro che vale il passaggio del turno di Coppa Italia ha parlato così ai microfoni di UdineseTv: “La squadra ha cambiato molto quest’anno, sono arrivati tre quinti nuovi e non solo. Non è semplice far girare subito gli ingranaggi, ma siamo a buon punto – spiega – Stiamo cercando di far capire ai nuovi come voglio che si muovano in campo nelle due fasi, qualcosa non è ancora fluido ma ho visto tante cose belle, soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo ancora una settimana prima dell’inizio del campionato, c’è tempo per perfezionarci. Il gol del momentaneo pareggio ospite è originato da una serie di errori che non dobbiamo commettere. Abbiamo subito un po’ di palleggio perché dietro non scalavamo bene coi difensori. Nell’ultima parte del primo tempo siamo cresciuti e nel secondo ho visto la mia squadra, veloce, aggressiva, che recupera palloni alti e il Catanzaro non si è più visto nella nostra metà campo”.



    Thauvin MVP con un gol e un assist: “Non si può dimenticare come si gioca a calcio, ho sempre detto che aveva bisogno di tempo per recuperare l’intensità tipica della Serie A e ora si vedono i risultati: salta l’uomo, attacca lo spazio, chiude i cross”. Coi calabresi è stata una gara intensa, e i bianconeri sono “in una condizione vicino a quella massimale. La partita vera come quella di stasera rifinisce e completa la preparazione, quando si gioca per i tre punti o per il passaggio del turno aggiunge adrenalina e concentrazione rispetto a un’amichevole. Il Catanzaro è una squadra molto organizzata e le prime giornate di Serie A danno il tocco in più. Domani mattina ci sarà un’altra amichevole per dare minutaggio a chi stasera non ha giocato per cercare di portare la rosa più o meno allo stesso livello”.

    Ancora fuori Success: "Sta recuperando la condizione e per noi è un giocatore fondamentale. L’11 in testa ce l’ho davanti e dietro, ma in mezzo dobbiamo definirci. Nei quinti ho la possibilità di scegliere la strategia partita dopo partita. Spero che il mercato finisca il prima possibile”. A colpire per dedizione in difesa è Christian Kabasele, “di assoluta affidabilità che ha capito subito il calcio che voglio fare. Zarraga? Un centrocampista ordinato, che sa fare bene le due fasi nonostante non abbia una grande struttura fisica, ha buona tecnica, è resistente e ha doti di inserimento. Non è facile far ‘suonare’ i giocatori subito e bene, ma l’assist di prima con cui ha mandato dentro Lorenzo Lucca denota un calciatore di livello che ha margini importanti. Quel reparto deve andarsi a completare e la società lo farà presto”.

     
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    Come prima, più di prima. Anche quest'anno l'Empoli esce in anticipo dalla Coppa Italia. La squadra di Zanetti perde al Castellani 2-1 col Cittadella, che grazie alle reti in rimonta di Amatucci e Magrassi, stacca il pass per i sedicesimi di finale. Un dejavu per i toscani, che anche l'anno scorso uscirono in anticipo dalla competizione perdendo con la Spal. Una partita dai due volti. Gli azzurri giocano un bel primo tempo, con un buon ritmo, trovando subito il vantaggio dopo sette minuti col solito Ciccio Caputo. Nella ripresa, forse complice i carichi di lavoro di queste settimane, la squadra di Zanetti cala drasticamente, lasciando troppa iniziativa ai veneti, che con facilità ribaltano il risultato e sfiorano addirittura il tris, negato solo da Caprile che nel finale para un rigore a Cassano. Insomma, c'è ancora tanto lavoro da fare e non solo sul campo, ma anche dal mercato, dove Paolo Zanetti attende almeno altri 2/3 acquisti per avere una rosa al completo che possa anche quest'anno giocarsi le sue carte per la salvezza.

    Empoli-Cittadella, la cronaca
    Niente sorprese per Zanetti, che viste le tante assenze, si affida alle certezze, con Gyasi e Caprile unici volti nuovi dell'undici titolare e Piccoli schierato largo a sinistra. Gli azzurri partono subito propositivi e trovano il vantaggio dopo soli sette minuti. Henderson dalla destra crossa nel mezzo, Frare respinge male alzando un campanile sul quale il portiere Kastrati combina un mezzo pasticcio. La palla finisce a Piccoli, che è bravo a girarsi e appoggiare il pallone a Caputo, che a porta sguarnita deve solo appoggiare in rete. Il Cittadella prova la reazione al 10', Vita calcia forte da fuori area, palla che esce di poco alla sinistra di Caprile. L'Empoli torna in avanti al 20', bella verticalizzazione di Cacace per Henderson, che da ottima posizione manda la palla alta con l'esterno destro. Al 24' prova ad accendersi Gyasi, con un cross sul secondo palo per Ebuhei, che di testa manda la palla di poco sul fondo. La squadra di Zanetti non fa difficoltà a proporsi in avanti, continuando a macinare occasioni. Al 29' Cacace calcia dal limite dell'area, Kastrati respinge corto su Caputo, che da due passi spara addosso al portiere del Cittadella. Gli ospiti provano a rendersi pericolosi al 33': Carissoni approfitta di un'ingenuità della difesa toscana e calcia in porta dal limite, ma Caprile non si fa sorprendere, respingendo con i pugni. I veneti chiudono in crescendo la prima frazione di gara, con Carriero che trova spazio in area e calcia col destro, ma il pallone termina di poco alto sopra la traversa.



    La ripresa comincia con un brivido per l'Empoli, che rischia di causare un calcio di rigore per un contatto tra Grassi e Carriero, giudicato regolare sia dall'arbitro che dal VAR. Complice le temperature elevate (circa 36°), la partita diventa più spezzettata e con un ritmo più basso rispetto ai primi 45 minuti. Zanetti opta quindi per forze fresche, inserendo Pezzella e Haas per Ebuhei e Marin. Al 60' occasione per il Cittadella, da corner il neoentrato Maistrello stacca tutto solo mandando però la palla alta. Rispetto al primo tempo gli azzurri fanno più fatica a proporsi in avanti, lasciando troppo spazio al Cittadella, che al 61' trova il pareggio grazie al cross di Amatucci per l'inserimento in area di Magrassi, che manca l'impatto col pallone sorprendendo comunque Caprile, che non riesce a deviare il pallone. L'Empoli torna a rendersi pericoloso al 76' con Piccoli che conclude con il destro da posizione defilata: tutto facile per Kastrati, che fa ripartire velocemente il Cittadella. All'80' Magrassi gela il Castellani, ribaltando il risultato: traversone da sinistra operato da Giraudo, Maistrello fa la sponda per il numero 9 ospite che da due passi batte Caprile di testa. E' il colpo del ko per l'Empoli, che nei minuti finali rischia anche di subire il terzo gol, per un calcio di rigore concesso dal Var per un tocco di mano di Grassi, ma parato da Caprile, che intuisce la conclusione di Cassano.


    Empoli-Cittadella, il tabellino

    EMPOLI (4-2-3-1): Caprile; Ebuehi (57' Pezzella), Ismajli, Luperto, Cacace (67' Stojanovic); Marin (57' Haas), Grassi; Piccoli, Henderson (67' Shpendi), Gyasi (81' Ekong); Caputo. A disposizione: Perisan, Stubljar, Pezzella, Shpendi, Guarino, Ekong, Stojanovic, Marianucci, Haas, Kaczmarski, Ignacchiti, Crociata. Allenatore: Paolo Zanetti.

    CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati, Carissoni, Frare, Pavan, Giraudo; Branca, Vita (81' Cassano), Carriero (58' Kornvig); Amatucci (82' Mastrantonio); Pittarello (58' Maistrello), Magrassi (92' Pandolfi). A disposizione: Veneran, Salvi, Mastrantonio, Cassano, Pandolfi, Pandolfi, Kornvig, Tessiore, Saggionetto, Danzi, Rizza, Maistrello. Allenatore: Edoardo Gorini.

    ARBITRO: Prontera di Bologna, coadiuvato da Paolo Laudato di Taranto e Marco Belsanti di Bari.

    IV: D’Eusanio di Faenza.

    VAR: Abbattista di Molfetta e Longo di Paola.

    RETI: 7' Caputo, 61' Amatucci, 80' Magrassi.

    NOTE: ammoniti Carrieri, Giraudo, Grassi, Pezzella, Gyasi.

     
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    Bari-Parma 0-3: i ducali passeggiano al San Nicola, Galletti eliminati

    La squadra di Pecchia si è imposta con un risultato netto chiudendo i primi 45' avanti di due gol grazie a Benedyczack e Bonny. Di Man il tris nella ripresa. I biancorossi sono ancora un cantiere aperto: urgono rinforzi dal calciomercato


    Inizia con una sconfitta la nuova stagione del Bari. I biancorossi sono stati battuti 0-3 in casa dal Parma ed eliminati al termine del match valevole per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia.

    Partita senza storia al San Nicola, dove la squadra di Pecchia, che ha mantenuto gran parte dell'ossatura della passata ha impiegato meno di una decina di minuti per sbloccare il punteggio con Benedyczack, raddoppiando poco dopo la mezz'ora con un gol di Bonny.



    Il Bari di Mignani, orfano di Cheddira per motivi di mercato, e ancora da completare in diversi reparti del campo, ha fatto grande fatica sia ad orchestrare una manovra efficace, sia a contenere l'esuberanza fisica del Parma. Nella ripresa gli ospiti hanno realizzato anche il terzo gol con una giocata da applausi di Man.

    Punteggio severo ma giusto per i valori espressi in campo: a fine partita dagli spalti, dove nonostante il periodo di vacanza si sono radunati oltre 12mila tifosi, è piovuto anche qualche fischio. A meno di una settimana dall'inizio del campionato (il 18 agosto in casa contro il Palermo) urgono rinforzi per consegnare a Mignani una squadra competitiva.

    Bari-Parma: la cronaca
    Il primo Bari della stagione è sceso in campo col 4-3-3, con Frattali tra i pali, Di Cesare e Vicari al centro, Dorval e Ricci terzini. A centrocampo Mignani ha risparmiato Maiello, non al meglio della condizione, schierando Benali in regia affiancato da Bellomo e Maita, mentre in attacco Scheidler è stato affiancato da Morachioli e Nasti. Nemmeno in panchina Ménez, anche lui non al top della condizione, e Cheddira, in procinto di passare al Frosinone. All'8' il Parma, che aveva iniziato la gara con grande aggressività, ha sbloccato il risultato grazie al polacco Benedyczack, a segno sugli sviluppi di un corner con un tiro imparabile per Frattali. I biancorossi nella prima metà di gara sono apparsi in discreta difficoltà contro la grande fisicità degli emiliani, pagando dazio in termini di centimetri in più zone del campo. Il primo squillo dei Galletti è arrivato al 25' con un tiro di Morachioli facilmente parato da Corvi, mentre al 28' a impensierire Corvi è stata una deviazione di Coulibaly, che per poco non beffava il suo stesso portiere. L'offensiva del Bari non ha portato agli esiti sperati, ne ha approfittato il Parma che al 34' ha colpito ancora su azione di rimessa, con un destro di Bonny dall'interno dell'area.

    Dopo l'intervallo Pecchia ha mandato in campo Ansaldi per l'ammonito Zagaritis. In avvio di ripresa la prima occasione di rilievo è stata per il Bari con un colpo di testa di Scheidler su cross dalla destra di Dorval e il pallone fuori non di molto alla sinistra di Corvi. La replica del Parma, al 55', è stata affidata un destro di Ansaldi dal limite dell'area alzato in corner da Caprile. Scoccata l'ora di gioco gli ospiti hanno sostituito Hernani con Bernabé, mentre Mignani pochi minuti più tardi ha operato un triplo cambio inserendo Pucino, Faggi e Sibilli per Ricci, Bellomo e Scheidler. Nel Parma spazio anche per il barese Partipilo, mandato in campo da Pecchia al 69' al posto di Sohm. Il sipario sul match è calato definitivamente al 76', dopo la prodezza di tacco di Man su assist di Ansaldi per lo 0-3 degli ospiti. Anche poca fortuna per il Bari, che al 79' ha colpito una traversa conSibilli su assist di D'Errico (subentrato a Morachioli subito dopo il tris emiliano), e che si è poi visto annullare per fuorigioco la rete dell'1-3 di Maita (posizione irregolare di Nasti a inizio azione). Scampolo di partita anche per il baby Lops, dentro a 2' dal 90' per Maita.

    Bari-Parma 0-3: il tabellino

    BARI (4-3-3): Frattali; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci (64' Pucino); Maita (88' Lops), Benali, Bellomo (64' Faggi); Morachioli (76' D'Errico), Nasti, Scheidler (64' Sibilli). A disp.: Pellegrini, Polverino, Perrotta, Matino, , Zuzek, Akpa-Chukwu, Celiento. All. Mignani

    PARMA (4-2-3-1): Corvi; Coulibaly, Osorio, Circati, Zagaritis (46' Ansaldi); Estevez, Hernani (60' Bernabè); Man, Benedyczack (77' Begic), Sohm (69' Partipilo); Bonny (78' Mihaila). A disp.: Chichizola, Rinaldi, Balogh, Del Prato, Colak, , Haj, Motti, Sits. All. Pecchia.

    Arbitro: Fourneau di Roma 1
    Assistenti: Barone - Severino
    IV: Arena
    VAR: Pezzuto
    AVAR: Muto


    Marcatori: 8' Benedyczack (P), 34' Bonny (P), 76' Man (P)
    Note - ammoniti Zagaritis (P), Benali (B), Estevez (P), Morachioli (B). Recupero: 1', 3'
    Spettatori: 12.635 (125 tifosi ospiti)

     
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    Verona-Ascoli 3-1, l’Hellas avanza ai sedicesimi di Coppa Italia

    Buona la prima per l’Hellas che inizia nel migliore dei modi la sua stagione ufficiale. In Coppa Italia contro l’Ascoli si impone per 3 a 1 passando il turno e andando a guadagnarsi la prossima sfida col Bologfna. I marcatori sono Mboula, molto coinvolto e a sprazzi incontenibile, Djuric freddo su rigore e un Dawidowicz che, come visto nel ritiro adattato a centrocampista, si fa trovare pronto in attesa di qualche innesto di mercato. Montipò è colpevole nel rigore procurato ma non subisce altri pericoli. Hongla nota dolente, sottotono e spaesato, non entra mai del tutto in partita.

    Verona con Djuric, Ngonge e Mboula davanti, questo il 3-4-2-1 di Baroni.

    Che inizio per il Verona! Quando le squadre si stavano ancora mettendo a posto, con l’Hellas a costruire dal basso sfruttando la difesa a tre annunciata da Baroni, ecco che Djuric tenta un cambio campo e la palla sbatte sul difensore prendendo in controtempo Simic. Mboula è più veloce e si lancia sul pallone, con una finta di corpo salta anche l’estremo difensore e con un piatto destro segna dopo soli due minuti, infiammando il Bentegodi.

    L’Ascoli tenta di riprendersi da questa doccia fredda e prova a restare in partita, ma sembra soffrire il nervosismo. Al 12’ Masini sgambetta Terracciano, che era riuscito a superarlo sulla fascia e viene ammonito. Mboula al 16’ si invola sulla fascia e arrivato sul fondo mette un pallone interessante per Ngonge che finta il tiro col sinistro, ma la conclusione col destro viene ribattuta dal difensore.

    Buchel prova dai 35 metri e sbilanciato al momento del tiro, conclude debolmente con la palla lontana da Montipò.

    Mboula è il più propositivo, scambiatosi di posizione e passato sulla sinistra, finge un passaggio all’indietro e trae in inganno Simic, superandolo,

    Al 24’ Adjapong prova il piazzato e Montipò respinge corto, poi con i riflessi pronti è lucido a spazzare via la palla impendendo il tap-in di Forte. Un minuto più tardi Millico prova il tiro dalla distanza e la palla rimbalza di poco a lato dalla porta gialloblù. Al 26’esimo si interrompe il gioco per il consueto cooling break estivo che arriva nel momento giusto per smorzare il buon ritmo che l’Ascoli aveva preso negli ultimi minuti.

    Senza fretta il Verona accetta il pressing avversario per poi ripartire. Masini prova la sovrapposizione e al 33’esimo guadagna calcio d’angolo, sugli sviluppi del calcio piazzato Caligara colpisce di testa, ma la sua conclusione è centrale e Montipò controlla facilmente. Buchel rischia il giallo al 36’esimo, trattenendo vistosamente la maglia di un incontenibile Mboula, che ancora una volta era riuscito a superare

    Al 36’esimo l’Ascoli mette in mostra il pezzo forte della casa, Caligara lancia lungo dalla linea di centrocampo e il pallone arriva giusto a Pedro Mendes che viene travolto dall’uscita fuori tempo di Montipò. Sul dischetto si presenta Forte, che col sinistro non sbaglia, spiazzando Montipò.

    Partita di nuovo in equilibrio. Il Verona non ci sta e prova subito ad attaccare.

    Terracciano mette un cross in area e Djuric fa la sponda all’indietro, sulla palla si fiondano Mendes e Hongla, che si scontrano. L’arbitro fischia fallo per l’Ascoli.

    Piccini assegna tre minuti di recupero, che il Verona vuole sfruttare con un’ultima occasione.

    Doig sulla sinistra, riceve palla e prova l’incursione verso l’interno, porta palla e viene contrastato, regolarmente secondo l’arbitro. Sulla palla vagante arriva Mboula, Adjapong in scivolata tenta l’anticipo ma atterra l’ex canterano del Barcellona, che guadagna una punizione interessante dal limite dell’area.

    Hongla sfrutta la posizone favorevole e tira in porta diretto, il pallone passa vicino alla barriera, e Barosi legge male il rimbalzo della palla. Sulla respinta corta Dawidowicz è al posto giusto e al momento giusto, porta di nuovo in vantaggio i gialloblù.

    Il pareggio dell’Ascoli dura solo sette minuti, con le squadre che vanno a riposo sul risultato di 2 a 1 per l’Hellas.

    L’Hellas scende in campo determinato a portare a casa il risultato. Ngonge si sposta la palla sul sinistro, tira a giro e Simic intercetta con la mano, rigore e ammonizione. Djuric dal dischetto non sbaglia e al 47’ il Verona passa ancora.

    Terracciano prova l’azione personale, dopo un recupero palla a centrocampo, si lascia ingolosire e calcia dalla distanza, la conclusione è poco pericolosa. Terracciano comunque si dimostra propositivo. Un minuto più tardi al 54’, Mboula serve Ngonge che prova la conclusione, il suo tiro dal limite non impensierisce Barosi. L’Hellas continua la sua pressione e anche Doig intravisto lo specchio della porta libero, prova dalla distanza, ma debolmente.

    Viali prova a mettere forze fresche, dentro Giovane per Masini e Manzari per Mendes al 61’.

    Il Verona prova ad addormentare il gioco ma l’Ascoli lascia tanto spazio a centrocampo. L’Hellas ne approfitta e su una potenziale occasione da gol Piccinini non concede il vantaggio e fischia fallo su Ngonge. Sulla battuta Mboula mette in mezzo Dawidowicz stacca di testa e va vicino alla doppietta, con il pallone che sfiora il palo.

    Al 70’ entra Saponara per Ngonge e si rivede in campo Duda, che prende il posto di un Hongla sottotono, distante da quello visto nel precampionato. Secondo cooling break per rifiatare e rimettersi a posto. La partita procede a ritmi bassi, con l’Ascoli che prova a difendersi ma non si sbilancia più di tanto in fase di attacco. Baroni inserisce Amione per un Terracciano acciaccato dopo le lunghe involate, buona partita per il numero 24 gialloblù.

    Saponara all’80’ disegna una traiettoria a giro e prova dalla distanza, con Barosi che si distende in tuffo e devia in calcio d’angolo. Cambio per l’Ascoli, esce Adjapong ed entra Falzerano.

    VERONA-ASCOLI 3-1

    Reti: 2' Mboula, 39' Forte (rig.), 45'+3' Dawidowicz, 47' Djuric (rig.)

    HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani (dall'89' Patanè), Hien, Coppola; Terracciano (dall'80' Amione), Hongla (dal 71' Duda), Dawidowicz, Doig; Ngonge (dal 71' Saponara), Mboula (dall'89' Cisse); Djuric

    A disposizione: Berardi, Perilli, Joselito, Ceccherini, Diao, Cabal, Cazzadori

    Allenatore: Marco Baroni

    ASCOLI (4-3-2-1): Barosi; Adjapong (dall'83' Falzerano), Botteghin, Simic, Haveri; Caligara (dal 73' Gnahore), Masini (dal 61' Giovane), Buchel; Millico (dal 73' Rodriguez), Mendes (dal 61' Manzari); Forte

     
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    È ancora pazzo Cagliari: 2-1 in extremis al Palermo

    Vittoria rossoblù ai supplementari contro il Palermo, battuto allo scadere di una gara da cardiopalma, difficile, tirata e chiusa in piena bagarre alla fine dei supplementari. Avanti al 99' con Dossena, pareggio al secondo minuto di recupero dei supplementari Soleri su azione d'angolo, ma c'è spazio per l'incredibile 2-1 di Di Pardo che fa esplodere di gioia l'Unipol Domus. Ai sedicesimi di Coppa Italia Frecciarossa sarà sfida contro l'Udinese, vittoriosa sul Catanzaro.

    LE SCELTE
    Con Radunovic in porta, davanti al serbo ci sono Zappa, Obert, Dossena e Augello. In mediana Sulemana e Makoumbou con Azzi a sinistra e Nandez a destra. Oristanio a supporto di Pavoletti.

    PAVOLETTI, RIGORE PARATO
    Al 4’ Radunovic è già decisivo su Brunori che cerca il destro sul palo lontano. La reazione cagliaritana è veemente e porta le firme di Oristanio (sfuriate pimpanti per tutto il primo tempo), Dossena al 4’ (colpo di testa alto su corner al bacio di Augello), ancora l’ex Volendam che calcia col destro a giro ma alto su sponda di Pavoletti al 16’. Al 23’ rigore per il Cagliari dopo on field review per fallo di mano: Pavoletti si fa ipnotizzare da Pigliacelli e anticipare da Lucioni sul tap-in, col difensore bravo e fortunato nell’evitare un autogol bizzarro.

    BOTTA E RISPOSTA
    Al 28’ Azzi di testa su cross di un Nandez furioso, ma il finale è palermitano: nel recupero Radunovic salva da campione su botta di Gomes al 46’, quindi su Vasic al 49’. Al riposo è 0-0.

    DENTRO LUVUMBO E DEIOLA
    I primi cambi arrivano da Ranieri al 58', con Deiola e Luvumbo per Azzi e Nandez. Rossoblù col 4-3-3 con Oristanio e l'angolano larghi a sostegno di Pavoletti. Il Palermo prima aveva punto con Vasic (di testa a lato in modo velenoso) e la gara si faceva maschia e tirata. Succede poco a livello di occasioni, il Cagliari preme ma non c'è grande brillantezza nelle due squadre e si arriva all'ultimo quarto d'ora. Nel Palermo Valente per Di Mariano e Mancuso per Insigne al 67', momento in cui c'è il secondo timeout per "cooling break", quindi Segre per Vasic al 75', in precedenza dentro anche Saric.

    SI VA AI SUPPLEMENTARI
    Altra girandola di cambi all'83' con Shomurodov, Di Pardo e Viola al posto di Pavoletti, Oristanio e Makoumbou. Le occasioni latitano, il Palermo si fa vivo con alcuni cross insidiosi ma Radunovic c'è. Allo scadere occasionassima per Mancuso: respinta corta e centrale da corner, la punta calcia col destro a botta sicura dal cuore dell'area ma la palla è fuori. Al 90' (e oltre) è 0-0, overtime.

    VIOLA PERICOLOSO
    Da applausi l'azione corale che al 98' porta Viola al tiro: Di Pardo all'indietro, esterno mancino del calabrese che trova Pigliacelli bravissimo all'angolino.

    DOSSENA LA SBLOCCA
    E sul corner seguente Alberto Dossena si sblocca. Primo gol in rossoblù del centrale bresciano, che anticipa tutti sul corner di Viola e non dà scampo al portiere, trovando un gol che nella scorsa stagione aveva sfiorato a più riprese.

    FINALE EPICO
    Il secondo gol viene sfiorato più volte da Luvumbo, Shomurodov e Zappa, ma il Palermo si salva. Si arriva così ai minuti finali, Luvumbo domina e salta ogni avversario gli si pari davanti, al 115' irrompe in area e il tiro di Augello è deviato in corner all'ultimo. La Unipol Domus esplode per i rossoblù che vedono vicino il passaggio ai sedicesimi di Coppa Italia Frecciarossa. Ultimi minuti di accademia e dominio, il Cagliari passa il turno e festeggia al meglio il ritorno all'Unipol Domus a due mesi esatti dal trionfo di Bari, ma lo fa nel modo più clamoroso: al secondo di recupero segna Soleri che gela tutti, all'ultimo istante Di Pardo fa impazzire lo stadio.


    Tabellino e pagelle

    CAGLIARI (4-4-2): Radunovic 7; Zappa 6,5 (120’ Goldaniga sv), Dossena 6,5, Obert 6, Augello 6; Nandez 6,5 (58’ Deiola 6), Makoumbou 6 (85’ Viola 6,5), Sulemana 5,5, Azzi 5,5 (58’ Luvumbo 6,5); Oristanio 6,5 (85’ Di Pardo 6), Pavoletti 5,5 (85’ Shomurodov 6).

    Allenatore: Ranieri 7.

    PALERMO (4-3-3): Pigliacelli 6,5; Mateju 5,5, Lucioni 7, Marconi 6, Ceccaroni 6; Vasic 6,5 (75’ Segre 5,5), Stulac 6,5 (63’ Saric 5,5), Gomes 6 (91’ Damiani 5,5); Insigne 5,5 (69’ Mancuso 6), Brunori 6,5 (102’ Soleri 7), Di Mariano 6 (69’ Valente 5,5).

    Allenatore: Corini 6,5.

    Arbitro: Marinelli (Tivoli) 5,5.

    Reti: 100’ Dossena, 121’ Soleri, 123’ Di Pardo.

     
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    "E' stata una bella partita, devo fare i complimenti al Palermo che ha dimostrato di essere squadra organizzata, che sa stare in campo e che ha delle buone qualità. Nella prima parte della gara abbiamo avuto predominio territoriale ma senza impegnare particolarmente il loro portiere, poi loro sono usciti alla distanza e Radunovic è stato molto bravo. La ripresa è iniziata allo stesso modo, abbiamo sofferto e non siamo riusciti a prendere in mano il pallino del gioco. Almeno fino al 60', per fortuna coloro che sono subentrati hanno inciso e hanno dimostrato di avere le potenzialità per far bene e per poter dare una mano. Avevamo rimesso in discussione la partita a 60 secondi dalla fine, per fortuna poi l'abbiamo vinta allo scadere e sono contento.



    Dico sempre ai ragazzi che si può sbagliare il gesto tecnico, ma non l'atteggiamento e sotto questo aspetto sono soddisfatto. Mercato? Manca qualcosa. Anche le pietre sanno che aspetto due difensori e un attaccante". Così il tecnico del Cagliari Claudio Ranieri intercettato dai colleghi di Mediaset.

     
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    Baroni: "Usciti alla distanza, tanto ancora da fare"

    Mister, risultato confortante così come la prova della squadra?
    "Nel primo tempo qualcosa abbiamo sbagliato con un atteggiamento attendista, poi abbiamo trovato le misure e le distanze anche nel palleggio. Il secondo tempo è la base su cui lavorare, c'erano delle situazioni in organico come Dawidowicz che ha giocato fuori ruolo che erano difficili da decifrare. Prendiamo questo passaggio del turno pensando che comunque la squadra resta appesantita dai carichi di lavoro"
    .
    Un giudizio su Mboula?
    "E' un ragazzo che ha tanta corsa, deve imparare a conoscere il nostro calcio e noi dobbiamo imparare a servirlo, dei due trequartisti è quello che ha più attacco alla profondità Ha fatto una buona prestazione, sta lavorando, è centrato, sa che ci sarà da faticare ed è molto partecipe"
    .
    Che cosa manca a questo Verona?
    "Tanto (ride ndr), siamo lontani, nel primo tempo eravamo molto fermi, specie nella gestione della palla, dobbiamo trovare dinamicità. Con lo staff cerchiamo sempre di mettere il calciatore al centro del progetto, lavoriamo così aspettando qualche occasione dal mercato che possa creare qualche variante".

    Ceccherini in partenza?
    "E' un giocatore che al Verona ha dato moltissimo, nel breve tempo in cui ho lavorato con lui ha sicuramente dato più lui a me che io a lui, sappiamo che il calcio è fatto anche di questo".

     
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    Oggi si scende in campo per giocare alcune partite preliminari di Coppa Italia. Si parte nel pomeriggio con Salernitana-Ternana, anche questa partita difficile da decifrare come pronostico. Si chiude in serata con Monza-Reggiana. Ieri sorpresa come prevedevamo tra Empoli e Cittadella con il toscani eliminati. Fatica il Cagliari che va ai supplementari contro il Palermo. Parma che travolge il Bari fuori casa e tutto facile per Hellas Verona contro l'Ascoli. Ecco di seguito il programma.

    Le partite in programma:
    17:45 Salernitana-Ternana
    18:00 Cosenza-Sassuolo
    21:00 Lecce-Como
    21:15 Monza-Reggiana

     
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    :torino:

    E’ già tempo di fare sul serio. Il nuovo Toro si svela in coppa Italia, domani sera i granata faranno il loro esordio in gara ufficiale contro la Feralpisalò. Sarà una sorta di remake dell’amichevole disputata meno di un mese fa a Pinzolo: in Val Rendena finì 2-0 per la formazione di Juric, ora però vale molto di più. In palio ci sono i sedicesimi di finale della competizione, Buongiorno e compagni vogliono partire bene nella nuova stagione e in partite come queste c’è sempre molto più da perdere che da guadagnare. Intanto, al Filadelfia il tecnico fa le prove di formazione ed è in stretto contatto con lo staff medico: ci sono tante pedine, infatti, che vanno ancora valutate, anche se le ultime sensazioni sono abbastanza positive.


    Tra Pinzolo e il mini-ritiro in Francia sono tanti i giocatori finiti in infermeria per acciacchi più o meno gravi. Chi sicuramente non ci sarà è Djidji, il quale deve ancora ritrovare la forma migliore dopo l’intervento chirurgico cui si è sottoposto alla fine dello scorso campionato. Poi il primo dubbio riguarda la porta, con Milinkovic-Savic che si è fermato a Pinzolo: nel momento dell’infortunio muscolare si temeva per il suo esordio in coppa e in campionato, ora il serbo appare recuperato ed è pronto per riprendersi il posto tra i pali. Bellanova ha superato i sovraccarichi e sembra in odore di esordio da titolare con il Toro, anche Ricci ha smaltito la botta subita a Reims ed è in ballottaggio con Tameze per affiancare Ilic. L’ultimo dubbio riguarda l’attacco: Sanabria sta decisamente meglio dopo i fastidi muscolari, ma non è da escludere una chance dal primo minuto per Pellegri. Oggi, però, Juric avrà ancora tutta una giornata per le scelte definitive. Anche e soprattutto per quel che riguarda Vlasic, il quale potrebbe già esordire dall'inizio alla sua seconda avventura al Toro.

     
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    Salernitana – Ternana 1 – 0

    Reti: 7’ pt Candreva.

    Salernitana: Costil, Bradaric, Sambia, Botheim, Coulibaly L., Kastanos (31’ st Dia), Gyomber, Lovato (19’ st Sfait), Coulibaly M. (1’ st Maggiore), Candreva, Pirola (1’ st Fazio). All. Paulo Sousa

    A disposizione: Ochoa, Allocca, Iervolino.

    Ternana: Iannarilli, Celli, Proietti, Falletti, Casasola (15’ st Mantovani), Diakite, Labojko (33’ st Damian), Bogdan, Favasuli (23’ st Capanni), Corrado (33’ st Sorensen), Ferrante A (33’ st Distefano). All. Cristiano Lucarelli

    A disposizione: Brazao, Morlupo, Furlan, Capuano, Rovaglia, Marginean, Ferrante M.

    Arbitro: Antonio Giua di Olbia.

    Assistenti: Alessandro Cipressa (sez. Lecce) – Mattia Politi (sez. Lecce).

    IV Uomo: Leonardo Mastrodomenico (sez. Matera).

    Var: Lorenzo Maggioni (sez. Lecco).

    Avar: Matteo Gariglio (sez. Pinerolo).

    Ammoniti: Bradaric, Kastanos (S), Sorensen, Bogdan (T).

    Angoli: 3 – 0

    Recupero: 3’ pt, 8’ st.

    All’ “Arechi” la Salernitana supera di misura la Ternana e conquista i sedicesimi di Coppa Italia Frecciarossa. Al 2’ ci provano subito gli ospiti con un diagonale di Ferrante che termina di poco a lato. Al 7’ gol della Salernitana: punizione calciata magistralmente all’angolino da Candreva che vale l’1-0. Il primo tempo si chiude con i granata avanti nel punteggio. Al 10’ della ripresa ospiti pericolosi con un colpo di testa di Falletti che sbatte sul palo. Al 14’ conclusione di Kastanos bloccata da Iannarilli. Al 24’ ci provano ancora i granata con un tiro dal limite di Kastanos che termina di poco a lato. Finisce 1-0 e i granata superano il turno.

     
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    Sousa: "Siamo in difficoltà, negli allenamenti uso portieri come giocatori di movimento"

    Salernitana meglio nella ripresa, è d'accordo?
    "Nella prima parte della gara abbiamo avuto molta difficoltà nell'interpretazione degli spazi. Vedevo i calciatori allontanarsi dalla palla e giocare spalle alla porta avversaria. In questo modo venivamo anticipati e loro riuscivano a ripartire con transizioni offensive che potevano essere pericolose. Col passare del tempo siamo migliorati, l'ingresso di Maggiore è stato determinante. Purtroppo nell'ultimo terzo dovevamo essere più incisivi, non ci sono state occasioni per far gol e per chiudere la partita".

    Come mai ci sono state delle difficoltà nel fraseggio?
    "Sono d'accordo quando dite che siamo andati meglio nella ripresa. Sull'ultimo terzo abbiamo commesso degli errori, dovevamo trasformare il predominio territoriale in occasioni pericolose. Vi avevo detto ieri, però, che stiamo attraversando delle difficoltà e alcuni calciatori non hanno la freschezza necessaria e quindi non abbiamo pressato bene o come vorrei io. E in questo modo non finalizzi. Per vincere queste partite l'attitudine deve essere sempre alta. Dobbiamo avere una mobilità diversa, nel primo tempo c'è stata una interpretazione degli spazi che non mi è piaciuta. Io voglio bene a questi ragazzi, voglio emozionare i tifosi e voglio vedere i calciatori che lavorano al massimo durante la settimana".

    Lovato e Pirola come stanno?
    "Pirola ha avuto un affaticamento muscolare, vedremo cosa salterà fuori nelle prossime ore. Su Matteo non posso ancora esprimersi, speriamo che non ci sia una lesione troppo grave".


    Al di là degli eventuali acquisti, ove mai dovessero finalmente arrivare, in questa settimana che porta alla gara di Roma cosa si aspetta?
    "Anzitutto l'infermeria. Per Bronn è una questione molto personale nella quale non posso e non voglio entrare. Non c'è nessuna lesione, si allena tutti i giorni ma non lo vedo capace di avere i ritmi che una partita competitiva richiede. Mazzocchi e Dia stanno crescendo, per il resto non credo accadrà qualcosa di diverso".

    Gyomber ha spaziato su tutti i ruoli della difesa, soprattutto causa emergenza. Poi abbiamo visto Bradaric braccetto. Oltre l'urgenza della punta, oggi chiede anche un difensore?
    "Qualcuno di voi estrapola cose... Ad ogni modo è talmente ovvio ciò che serve a questa squadra che non mi va nemmeno di parlarne"

    Inserire Dia è un messaggio a chi lo vuole comprare?
    "No. Lui è reduce da un infortunio e c'è il rischio di una lesione muscolare, quindi abbiamo deciso di procedere con cautela. Partenza e arresti possono essere pericolosi per chi ha avuto il suo problema. Ha lavorato a secco e lo ha fatto bene, in questa settimana si è aggregato bene e volevo dare continuità a questo momento di crescita. L'anno scorso è stato determinante, sappiamo che è fondamentale per la Salernitana. Per questo dobbiamo prendere le migliori decisioni. Sia sull'allenamento, sia sull'integrazione competitiva".

    Cosa pensa della Ternana?
    "Noi abbiamo difficoltà per coordinare il minutaggio dei giocatori. In alcune occasioni devo usare i portieri come giocatori di movimento per dare ricchezza a quello che facciamo. Avete visto? Pirola è uscito dopo 45 minuti e rischiamo di non vederlo nella partita contro la Roma. Ad ogni modo la Ternana ha fatto una buona gara, con organizzazione e qualità".

     
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    Cosenza - Sassuolo 2 - 5 | Neroverdi da rivedere, ma passano il turno

    Passaggio del turno piuttosto complicato per il Sassuolo che in campionato dovrà far vedere qualcosa di diverso per convincere. Dopo aver recuperato lo svantaggio iniziale, i neroverdi si fanno recuperare al 91' e sono costretti ai supplementari per trovare la rete della vittoria.

    IL MATCH - Partenza shock per il Sassuolo che dopo appena cinque minuti concede gli estremi per un calcio di rigore al Cosenza: Viti atterra Tutino in area e rimedia inizialmente anche il rosso. Dopo aver visionato il VAR però l’arbitro Collu non cambia la decisione sul rigore, rivede invece il rosso diretto e lo cambia con un’ammonizione semplice. Sul dischetto al 9’ va proprio Tutino che spiazza Consigli e porta avanti i suoi. Prova a rispondere il Sassuolo con Laurientè al 19’, ma trova Micai. Poi è solo Cosenza in campo: provano a raddoppiare Tutino e Calò, mentre i neroverdi sembrano essere proprio in giornata ‘no’. Nel finale di primo tempo la squadra di Dionisi prova a uscire dal guscio e al primo vero affondo trova la rete del pareggio con Bajrami che da posizione defilata salta Meroni e trova il pertugio per battere Micai. Ripartono meglio nella ripresa gli emiliani e l’occasione migliore è quella di Pinamonti che prima fa un grandissimo dribbling in area, poi arriva solo davanti a Micai e tira il pallone addosso al portiere. Girandola di cambi, poi l’episodio decisivo al 77’ quando Laurientè dalla sinistra tira e trova il tocco di mano di Meroni: calcio di rigore. Sul dischetto va Pinamonti che la calcia forte sotto la traversa dove Micai non può arrivare. Doccia freddissima al 91’ quando Calò dalla sinistra calcia una punizione che Mazzocchi di testa manda in rete saltando più in alto di tutti e portando il match ai supplementari.


    SUPPLEMENTARI - Partenza equilibrata, poi al 100’ Calò rimedia il secondo giallo per un fallo di mano e il Cosenza rimane in dieci uomini al 103’. Ne approfitta allora il Sassuolo al primo minuto di recupero con Ceide che con un bel tocco la mette in rete. Nel secondo tempo supplementare i neroverdi devono solamente gestire il vantaggio e la superiorità numerica per portare a casa il risultato comunque sudato più del dovuto. Nel finale però un grande Mulattieri prima costringe Martino all'autogolo, poi segna la rete del 5-2.

    COSENZA (4-2-3-1): Micai; Martino, Meroni, Venturi (87' Cimino), D'Orazio; Zuccon (87' Crespi), Calò; D’Urso (70' Marras), Voca (81' Praszelik), Mazzocchi; Tutino (81' Zilli). A disp.: Marson, Lai, Fontanarosa, Rispoli, Novello. All.: Fabio Caserta

    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Erlic, Viti (66' Ruan Tressoldi), Vina; Maxime Lopez (108’ Boloca), Matheus Henrique; Defrel, Bajrami (66' Mulattieri), Laurienté (84' Ceide); Pinamonti (84' Volpato). A disp.: Cragno, Pegolo, Missori, Miranda, Paz, Lipani. All.: Alessio Dionisi

    ARBITRO: sig. Collu di Cagliari

    RETI: 9' Tutino (rig.), 49’ pt Bajrami, 79' Pinamonti (rig.), 91’ Mazzocchi, 106' pts Ceide, 115' Martino (aut.), 117' Mulattieri

    NOTE: ammoniti Viti, Erlic, Volpato, Zuccon, Vina, Lopez, Praszelik. Espulso Calò.

     
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