Coppa Italia Tim 2023/2024

Notizie e News sulla Stagione 2023/2024

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    Si gioca stasera la seconda semifinale di ritorno di Coppa Italia fra Atalanta e Fiorentina. Al Gewiss Stadium si riparte dal successo di misura della squadra di Italiano nella gara di andata giocato tre settimane fa al Franchi e decisa dal gol di Mandragora. Ad attendere la vincente in finale c'è la Juventus che ha avuto la meglio nel doppio confronto con la Lazio. Direzione arbitrale affidata a Federico La Penna, coadiuvato dagli assistenti Giallatini e Del Giovane. Quarto ufficiale Marchetti. Al VAR Aureliano, AVAR Marini. Calcio d'inizio alle ore 21:00.



    COME ARRIVA L'ATALANTA - Infortunati Holm e Toloi, la buona notizia per Gasperini è il recupero di Scalvini, tornato in gruppo nella seduta di ieri. Il nazionale azzurro potrebbe essere convocato ma andrà al massimo in panchina. Tornano sei titolari dopo il maxi-turnover col Monza: davanti a Carnesecchi Djimsiti, Hien e Kolasinac con Zappacosta e Ruggeri a presidiare le corsie laterali. In mezzo al campo Ederson e De Roon, sulla trequarti Koopmeiners favorito su Pasalic per giocare alle spalle di Scamacca e Miranchuk.

    COME ARRIVA LA FIORENTINA - Viola a caccia della seconda finale consecutiva, rientra dal primo minuto chi è rimasto a riposo a Salerno: in porta verrà confermato Terracciano, mentre Martinez Quarta dovrebbe essere preferito a Ranieri come centrale sinistro al fianco di Milenkovic. Sulle fasce Dodò e Biraghi sono destinati a prendere il posto di Kayode e Parisi. La mediana sarà gestita da Bonaventura (in vantaggio nel ballottaggio con Arthur) e Mandragora con Nico Gonzalez, Beltran e Kouamé dietro a Belotti.

     
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    Andrea Cambiaso, laterale della Juventus, ha analizzato la partita contro la Lazio ai microfoni di 'Sky': "Sei ancora arrabbiato per la sostituzione? No", ha detto col sorriso. "Il primo tempo è stato complicato, loro sono partiti molto forte. Era importante raggiungere la finale e l'abbiamo fatto".

    Che giudizio si può dare sulla stagione della Juventus?
    "Aspettiamo la fine della stagione, abbiamo ancora obiettivi importanti. Possiamo raggiungere il Milan, c'è la finale di Coppa Italia".

    Però si può giudicare la tua stagione...
    "Cerco di lavorare tutti i giorni, devo migliorare ancora tanto perché ho ampi margini di miglioramento"

    Allegri ha detto che ti ha cambiato perché ti eri arrabbiato con l'arbitro
    "Mi sono arrabbiato, a volte sono troppo plateale negli atteggiamenti con l'arbitro o con gli avversari, non ce n'è bisogno. Lui mi ha visto un po' nervoso e mi ha cambiato".



    C'è entusiasmo nello spogliatoio per questa qualificazione?
    Entusiasmo sì perché ci tenevamo, era un obiettivo e siamo contenti di averlo raggiunto. Ora appuntamento al 15 maggio".

     
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    La Juventus stacca il pass per la finale di Coppa Italia. Nonostante la sconfitta, la squadra di Massimiliano Allegri supera il turno contro la Lazio grazie al 2-0 conquistato a Torino nel match d'andata. I ragazzi di Tudor a inizio ripresa - grazie a una doppietta del Taty Castellanos - avevano già riequilibrato il discorso qualificazione. A fare la differenza nei 180 minuti i due protagonisti meno attesi: entrati solo nella ripresa, Weah e Milik all'85esimo hanno collezionato il gol che ha fissato il punteggio sul definitivo 2-1. Permettendo alla Juventus di guadagnarsi la finale.

    Come detto, di fatto è Milik a regalare la finale di Coppa Italia alla Juventus. L'attaccante bianconero - riportano i dati Opta - è il miglior marcatore di questa stagione della Coppa Italia (quattro reti), ed è il primo giocatore della Juventus a segnare quattro gol in una singola edizione del torneo a partire da Paulo Dybala nel 2016/17.

     
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    "Abbiamo disputato una grande gara ma non è bastata. Gli facciamo i complimenti, ma li faccio anche ai miei ragazzi perché hanno messo tutto". Parole e pensieri di Igor Tudor, allenatore della Lazio che ai microfoni di 'Mediaset' ha commentato la vittoria contro la Juventus, un 2-1 che non è bastato per staccare il pass per la finale di Coppa Italia. "Stasera si sono viste tante belle cose. Eccezion fatta per la mancata qualificazione, sono felicissimo di tutto. Mi dispiace per i ragazzi, ci credevano ed eravamo lì. Poi alla fine sono usciti con questo gol e niente... ora dobbiamo recuperare perché sabato abbiamo una gara importante".


    Nel finale è mancato un po' di ritmo?
    "E' vero e poi se c'è un punto di forza della Juve è proprio questa fisicità. Ce l'abbiamo messa tutta, dispiace, la strada è questa ed è quella giusta. Abbiamo giocato tre gare con la Juve e vinto due volte: non siamo passati, ma io sono contento delle crescita e dell'atteggiamento. Siamo a buon punto".

    A che punto è la tua Lazio?
    "Questa partita mi dà tanta forza, io sono soddisfatto dei ragazzi. Vogliamo proseguire su questa strada, sabato abbiamo una gara super-importante col Verona. Io sono qui da un mese e quando si costruiscono le squadre le si costruiscono per un certo tipo di gioco: in estate lavoreremo per completare la rosa coi profili giusti, un po' di gamba e fisicità mancano e poi facendo la preparazione dall'inizio il discorso cambia".


     
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    L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Mediaset, dopo il ko contro la Lazio che comunque ha portato alla conquista della finale di Coppa Italia.

    L'intensità dei festeggiamenti è proporzionale alla sofferenza?
    "Partita di sofferenza, lo sapevamo. Preso gol subito, poi abbiamo avuto un paio di situazioni e abbiamo rischiato di capitolare. Abbiamo fatto poi un buon secondo tempo: non era facile, perché si poteva crollare ma i ragazzi sono stati bravi e hanno meritato questa finale. Negli ultimi 3 anni abbiamo giocato una finale e una semifinale, ora abbiamo lo scontro diretto col Milan e l'obiettivo Champions non è ancora raggiunto".

    Cosa non ti è piaciuto?
    "Non è facile in questo momento, si giocano partite pesanti nella Juve. L'anno scorso era una situazione non idonea, quest'anno siamo stati dietro all'Inter fino a fine gennaio, poi c'è stato un crollo e gli ultimi due mesi sono stati pesanti. Ora dobbiamo blindare il posto in Champions e poi pensare alla finale di Coppa Italia".




    Squadra un po' paurosa, con errori anche da giocatori esperti.
    "Sui gol sono stati errori grossolani, ma qualunque squadra in questi momenti può faticare. Finale importante, anche per il proseguo in campionato. E' pesante giocare certe partite e questi sono test di crescita. I ragazzi sono stati dentro la partita, sono cresciuti nella ripresa e credo che nel computo delle due partite abbiamo meritato la finale".

    Come vivi il paradosso delle critiche nonostante la finale conquistata e il posto Champions quasi?
    "Questa partita valeva anche la Supercoppa, per la società a livello economico era importante. Ci vuole equilibrio, stasera era importante e i ragazzi sono stati bravi. Le critiche alla Juve ci sono sempre: la colpa è nostra, per un girone d'andata che nessuno si aspettava. Tanti pensavano alla lotta con l'Inter, io ero preoccupato per un girone di ritorno che avremmo avuto alle prime difficoltà".

    Perché non hai tolto Chiesa?
    "Federico sta fuori per 70 minuti e poi magari la risolve con una fiammata. Loro erano calati fisicamente, quindi più qualità avevamo davanti e più soluzioni c'erano".

     
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    "Abbiamo disputato una grande gara ma non è bastata. Gli facciamo i complimenti, ma li faccio anche ai miei ragazzi perché hanno messo tutto". Parole e pensieri di Igor Tudor, allenatore della Lazio che ai microfoni di 'Mediaset' ha commentato la vittoria contro la Juventus, un 2-1 che non è bastato per staccare il pass per la finale di Coppa Italia. "Stasera si sono viste tante belle cose. Eccezion fatta per la mancata qualificazione, sono felicissimo di tutto. Mi dispiace per i ragazzi, ci credevano ed eravamo lì. Poi alla fine sono usciti con questo gol e niente... ora dobbiamo recuperare perché sabato abbiamo una gara importante".



    Nel finale è mancato un po' di ritmo?
    "E' vero e poi se c'è un punto di forza della Juve è proprio questa fisicità. Ce l'abbiamo messa tutta, dispiace, la strada è questa ed è quella giusta. Abbiamo giocato tre gare con la Juve e vinto due volte: non siamo passati, ma io sono contento delle crescita e dell'atteggiamento. Siamo a buon punto".

    A che punto è la tua Lazio?
    "Questa partita mi dà tanta forza, io sono soddisfatto dei ragazzi. Vogliamo proseguire su questa strada, sabato abbiamo una gara super-importante col Verona. Io sono qui da un mese e quando si costruiscono le squadre le si costruiscono per un certo tipo di gioco: in estate lavoreremo per completare la rosa coi profili giusti, un po' di gamba e fisicità mancano e poi facendo la preparazione dall'inizio il discorso cambia".

     
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    Mattia Perin, portiere della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky dopo la gara con la Lazio, sfida che ha permesso ai bianconeri di conquistare l'accesso alla finale di Coppa Italia: "Abbiamo passato il turno, arrivare in Champions e conquistare la Coppa Italia sono i nostri obiettivi e oggi siamo dentro ad entrambi. Avere gli stimoli por lavorare duramente ci sono, sappiamo che dobbiamo migliorare come abbiamo fatto sempre. Alcune volte ci riusciamo, altre no"

    Si è visto un atteggiamento diverso rispetto al campionato
    "A Cagliari siamo riusciti a recuperare una partita non semplice, non tutti ci sarebbero riusciti. Il carattere non ci manca, noi possiamo fare di più ed essere meno contratti ad inizio gara. Anche oggi abbiamo subito due gol, ma siamo riusciti a portare a casa la finale: le basi ci sono. Siamo un mix fra esperienza e giovani, dobbiamo riuscire a far combaciare le cose":




    La parata su Castellanos nel primo tempo?
    "Sono qui per questo, cerco sempre di fare il meglio possibile".

    Su cosa dovete lavorare per evitare di prendere gol in finale su queste distrazioni?
    "Dobbiamo lavorare sull'attenzione, quando siamo compatti è dura farci gol. Oggi abbiamo preso gol su palla inattiva, ci ha messo un po' di tensione e di paura, ma la reazione che abbiamo avuto è stata fondamentale".

     
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    :atalanta: :viola:

    CURIOSITA`

    L’Atalanta ha guadagnato la finale in cinque delle precedenti sette occasioni in cui ha giocato le semifinali di Coppa Italia, tra cui le due più recenti contro Fiorentina (2018/19) e Napoli (2020/21); quella viola è l’unica squadra sfidata almeno due volte in questa fase della competizione (1V, 1N nell’incrocio del 2018/19).

    La Fiorentina ha vinto senza subire reti la gara d’andata contro l’Atalanta (1-0) e potrebbe ottenere due successi, tenendo la porta inviolata, nelle due semifinali di una singola edizione della Coppa Italia per la prima volta nella sua storia; da quando si gioca la semifinale con andata e ritorno solo una volta la viola ha ottenuto il doppio successo (3-1 e 1-0 v Inter nel 1995/96).

    Dopo esserci riuscita nel 2022/23 la Fiorentina potrebbe raggiungere la finale di Coppa Italia per due edizioni di fila per la seconda volta nella sua storia (1960 e 1961 la prima volta), la prima però con la semifinale disputata con gare di andata e ritorno.

    Qualora dovesse superare il turno la Fiorentina giocherebbe la sua 12^ finale di Coppa Italia; solo Juventus (22), Roma (16) e Inter (15) ne registrano di più (12 anche per il Milan).

    A partire dagli ottavi di finale di questa Coppa Italia Frecciarossa solo la Juventus (25) ha concluso più volte nello specchio della porta rispetto ad Atalanta e Fiorentina (16 entrambe); la viola è invece la formazione con più duelli vinti (195) e palloni recuperati (199) nel periodo, alle sue spalle proprio i bergamaschi rispettivamente con 160 e 172.

     
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    Alle ore 21:00 scendono in campo Atalanta e Fiorentina per conoscere il nome della seconda finalista di Coppa Italia, della rivale che affronterà la Juventus. Al Gewiss Stadium la Dea proverà a ribaltare l'esito della sfida di andata contro la Viola, quando la squadra toscana riuscì ad imporsi 1-0 tra le mura amiche del Franchi grazie alla gran conclusione dalla lunga distanza di Mandragora.

    Gasperini si affida a Scamacca dal primo minuto per provare a sovvertire l'esito dell'andata, alle sue spalle agiscono De Ketelaere e Koopmeiners. In casa Fiorentina rispettate le previsioni della vigilia, l'unica parziale sorpresa è nella presenza di Ranieri al centro della difesa e non Quarta.



    Di seguito le formazioni ufficiali di Atalanta contro Fiorentina.

    Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Scamacca.
    A disposizione: Musso, Rossi, Scalvini, Bonfanti, Hateboer, Bakker, Adopo, Pasalic, Toure, Miranchuk, Lookman.
    Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato).

    Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Bonaventura, Mandragora; Gonzalez, Beltran, Kouame; Belotti.
    A disposizione: Christensen, Martinelli, Faraoni, Kayode, Parisi, Comuzzo, Martinez Quarta, Lopez, Castrovilli, Arthur, Duncan, Barak, Infantino, Ikone, Sottil.
    Allenatore: Italiano.

     
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    L'Atalanta è in finale di Coppa Italia! Ribaltato il vantaggio dell'andata della Fiorentina con il 4-1 del Gewiss.



    Koopmeiners riequilibra i conti. Sfida sentitissima tra le due uniche squadre italiane ancora in corsa su tutti i fronti della loro stagione, per stabilire quale sarà l'unica a rimanere tale. Ti aspetti un'Atalanta che parta subito forte per accorciare le distanze e invece i primi tiri in porta sono della Fiorentina. Basta però un'azione alla Dea per passare in vantaggio: l'1-0 arriva all'8° con Koopmeiners, abile a sfruttare un rimpallo e freddare Terracciano col mancino. Cinque minuti più tardi ci sarebbe pure il raddoppio, un gran destro di Scamacca all'incrocio invalidato però (dopo revisione VAR) dal fallo precedente ai danni di Beltran. La Dea vede davanti a sé il sorpasso e attacca a testa bassa, Terracciano è super a evitare la doppietta di Koopmeiners. Proteste viola appena prima della mezz'ora per un sospetto intervento di Carnesecchi su Nico Gonzalez: non viene nemmeno suggerita la revisione all'arbitro La Penna. La Viola tiene il pallone ma cala di spinta, la Dea si affaccia al tiro in un altro paio di occasioni con De Ketelaere tra i più pericolosi nel finale di frazione. All'intervallo punteggio di 1-0, tutto in parità.

    Emozioni a gogo: rossi, gol e... Lookman. Al rientro in campo dagli spogliatoi c'è un'Atalanta che sembra ben più determinata a tenere il pallone tra i propri piedi rispetto al primo tempo. Al 55' però l'episodio che cambia forma al match: Scamacca sfugge via a Milenkovic, che lo stende alle porte dell'area. Per La Penna non ci sono dubbi: espulsione. La Fiorentina rimane in dieci ma è proprio il sostituto del serbo, Martinez Quarta, a regalare il pareggio alla Fiorentina sfruttando il bel cross di Biraghi da palla ferma e firmando al minuto 68 l'1-1. Sette minuti, però, e l'Atalanta torna avanti. Fa tutto uno scatenato Scamacca, che raccoglie la sponda aerea di De Ketelaere e spedisce la palla in rete con una sforbiciata da fotografia. La squadra di Italiano a quel punto si abbassa, la Dea spinge con il piede sull'acceleratore ma si infrange su Terracciano e su alcune conclusioni imprecise (su tutte una di CDK a tu per tu col portiere ospite). Al minuto 94 Lookman insacca il pallone del 3-1, la prima segnalazione del guardalinee è di fuorigioco ma il VAR corregge la chiamata e fa scattare la festa dell'Atalanta per la finale! C'è tempo persino per il poker della Dea, firmato da Pasalic in contropiede.


    IL TABELLINO
    ATALANTA-FIORENTINA 4-1

    Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Kolasinac (25' st Pasalic), Zappacosta (29' st Miranchuk), De Roon, Ederson (25' st Lookman), Ruggeri, Koopmeiners, De Ketelaere, Scamacca. A disp.: Musso, Rossi, El Bilal, Bakker, Adopo, Hateboer, Bonfanti, Comi, Diao. All.: Gritti (Gasperini squalificato)

    Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano, Dodo (38' st Kayode), Milenkovic, Ranieri, Biraghi, Bonaventura, Mandragora (38' st Comuzzo), Nico Gonzalez, Beltran (15' st Duncan), Kouamé (38' st Ikonè), Belotti (10' st Martinez Quarta). A disp.: Martinelli, Christensen, Arthur, Sottil, Maxime Lopez, Castrovilli, Infantino, Faraoni, Parisi, Barak. All.: Italiano

    Arbitro: La Penna
    Marcatori: 8' Koopmeiners (A), 23' st Martinez Quarta (F), 30' st Scamacca (A), 50' st Lookman (A), 53' st Pasalic (A)
    Ammoniti: Mandragora (F), Kolasinac (A), Scamacca (A)
    Espulsi: all'8' st Milenkovic (F) per aver interrotto una chiara occasione da gol
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    Gianluca Scamacca, centravanti dell'Atalanta, commenta ai microfoni Mediaset la vittoria per 4-1 sulla Fiorentina: "Partita strepitosa da parte nostra, stasera siamo stati bravi spingendo fino alla fine e l'abbiamo portata a casa. Sono contento di aver aiutato la squadra, sono gli altri a mettermi nelle migliori condizioni, giocare in questa Atalanta è bellissimo. In una finale non ci sono favorite, andremo là per giocarcela e provare a vincere. Quando inizi il campionato sogni di giocare queste partite, quando ci sarà da pensare alla Nazionale ci penseremo, adesso devo pensare all'Atalanta.

     
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    Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, commenta ai microfoni Mediaset la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l'Atalanta: "Inevitabilmente dopo l'espulsione è stata dura, è la nostra prima espulsione e devi cambiare spartito. Rimanere in dieci uomini in questa categoria è una difficoltà enorme, abbiamo cercato di tenere botta e contenere riuscendo anche a far gol ma contro questa Atalanta era dura, perdiamo ma fino al 3-1 abbiamo difeso con ordine come poche volte ci riesce fare. Peccato, perché eravamo venuti qua per metterla in difficoltà e arrivare in finale".




    La prestazione è stata comunque soddisfacente?
    "La soddisfazione è quella di arrivare in fondo per il secondo anno consecutivo, non è semplice e già questa è una bella soddisfazione. Chiaro che siamo delusi, amareggiati, volevamo ripresentarci a Roma l'Atalanta è stata brava a sfruttare questa superiorità. All'andata meritavamo di più ma Carnesecchi gli ha permesso di portare questa qualificazione".

    Si poteva gestire diversamente l'espulsione?
    "C'era davanti un'altra mezz'ora in dieci e ai supplementari sarebbe stata ancora dura, credo fosse giusto mettere una palla dentro per mettere in difficoltà l'Atalanta perché un'altra mezz'ora sarebbe stata pesante. Credo che la partita sia stata decisa da quell'espulsione. Giocare un'altra mezz'ora in dieci sarebbe stata un'agonia. L'Atalanta sfrutta tanto l'ampiezza, lavora tantissimo con i quinti di centrocampo e loro sono molto bravi sui cambi di gioco. Abbiamo deciso di difendere a oltranza e stava per riuscire, il gol di Quarta è arrivato in dieci. Abbiamo aggiunto gente fresca per cercare di ripartire, prendendo il 3-1 a tempo scaduto. Dispiace perché arrivare a Roma l'anno scorso è stato bello e sognavamo di ritornarci".

     
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    Cristiano Biraghi, difensore e capitano della Fiorentina, parla così ai canali ufficiali del club dopo la sconfitta per 4-1 nella semifinale di ritorno di Coppa Italia sul campo dell'Atalanta: "Le abbiamo provate tutte per passare, volevamo rivivere le emozione dell'anno scorso. Di fronte avevamo una squadra forte, noi abbiamo fatto il massimo. C'è amarezza, ma non abbiamo rimpianti. In queste partite dai sempre qualcosa in più, però loro sono stati più bravi quindi complimenti a loro".



    Una parola per i tifosi?
    "Con la Curva siamo una cosa unica, andiamo sempre a salutarli. Quando noi andiamo in trasferta loro ci seguono sempre. C'è un legame forte, ora più che mai serve unione perché la stagione non è finita. Ci rimangono due competizioni: in campionato vogliamo recupare punti e poi penseremo all'altra coppa".

     
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    C'è tanta soddisfazione, è stata una grande festa stasera. Per noi queste ultime settimane sono state bellissime", così Marten De Roon, centrocampista dell'Atalanta, intervenuto ai microfoni di Sky dopo la vittoria della Dea contro la Fiorentina, che ha portato la squadra di Gasperini in finale di Coppa Italia.

    "Questi risultati ci danno energia, giochiamo tanto ma andare in finale ti dà energie in più. Stiamo trovando tanti gol, questo è fondamentale per vincere. Oggi ne abbiamo segnati quattro, potevamo farne anche di più. Nel primo tempo è stata una partita sporca, nel secondo tempo dopo l'espulsione abbiamo provato a cercare il gol e abbiamo fatto una grande partita".

    La terza finale del ciclo Gasperini
    "Speriamo sia la volta buona, vogliamo portare tutta Bergamo a Roma. Dobbiamo crederci, se siamo stati in grado di battere il Liverpool, possiamo battere anche la Juventus. Andiamo a Roma con tanta fiducia".


    È una stagione più entusiasmante rispetto alle passate?
    "Quando arrivi in fondo alle competizioni, la stagione diventa più bella. C'è tanta soddisfazione, ora vogliamo vincere".

    Quanto sei stato importante per l'inserimento di Scamacca e De Ketelaere?
    "Tutti i giocatori arrivati sotto la guida di Gasperini, hanno faticato all'inizio. Chiede tanta corsa, soprattutto agli attaccanti. Il mister è stato bravo a far giocare tutti, anche nei periodi difficili. Ho dato qualche consiglio a Charles, questi ragazzi devono sempre crederci. Hanno qualità e sono giovani, possono fare la differenza".

    C'è stata una crescita mentale del gruppo?
    "Siamo cresciuti, siamo diventati più intelligenti. Prima cercavamo tutti il gol, ora forse siamo più concreti. Abbiamo sempre tenuto la copertura in mezzo al campo anche in superiorità numerica".

     
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    Tulliio Gritti, viceallenatore dell'Atalanta, commenta ai microfoni Mediaset il cartellino giallo che costerà la squalifica a Gianluca Scamacca nella finale di Coppa Italia contro la Juve del 15 maggio: "Bisogna cominciare a pensare che si gioca a calcio, in questo sport c'è il contrasto altrimenti togliamoli. Scamacca tocca Gonzalez ma probabilmente di anca e ginocchio, non di piede, altrimenti si ammonisce sempre. Questo è un contrasto, falloso ma non da ammonizione, è un fallo ma finisce lì. Sul gol che c'è stato annullato, Koopmeiners prende per primo il pallone"

    A parte questo è felice per questa finale?
    "Certo, abbiamo fatto una partita strepitosa, più di così non so cosa potevano fare questi ragazzi. Oggi è stata una goduria come quella di 15 giorni fa".

    Quanto vi siete arrabbiati per quel gol preso su palla inattiva?
    "Dobbiamo rivederla, ma il nostro portiere stasera non ha fatto una parata: credo che Terracciano abbia battuto il record dei lanci lunghi".



    Quanta felicità c'è per l'obiettivo raggiunto?
    "Credo che sia nel DNA di questa Atalanta, non si è mai posta un solo obiettivo. Quest'anno è il top perché siamo ancora in corsa su tre tavoli. Questi giocatori sono stupendi, pensi che abbiano fatto il massimo e invece riescono sempre a fare una prestazione migliore di quella prima. Per noi è un momento fantastico, ce lo godiamo e speriamo di ottenere qualcosa, non abbiamo alcuna intenzione di fermarci".

    Questa è davvero la stagione giusta per vincere un trofeo?
    "Quello che dice il mister è vero, la partita di Liverpool e altre in Europa sono medaglie poi è chiaro che dovesse arrivare un trofeo sarebbe importante ma l'Atalanta in questi 8 anni ha fatto qualcosa di indescrivibile e il merito è ovviamente della società, dell'allenatore e dei calciatori fantastici che ci sono stati".

    Come vice di Gasperini si conferma porta fortuna?
    "Dovrò avere un quadrifoglio da qualche parte, dopo la partita d'andata ero convinto che potevamo farne una sottotono ma due no".

     
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