Supercoppa Italiana 2022

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    L'Inter batte il Milan e vince la Supercoppa. Finisce 3-0: a segno Dimarco, Dzeko e Lautaro.

    Se da Riyad doveva arrivare una risposta, è che l'Inter sta meglio del Milan e forse è anche più forte dei rossoneri. Di sicuro, dall'Arabia Saudita i nerazzurri tornano a casa con un trofeo: è la squadra di Simone Inzaghi - che raggiunge Allegri e Lippi a quota quattro titoli in questa competizione - ad alzare la Supercoppa italiana, aggiudicandosi il derby di Milano numero 234 nella storia. Al King Fahd International Stadium finisce 3-0 una partita senza storia dal decimo all'ultimo minuto: Federico Dimarco ed Edin Dzeko firmano il 2-0 che chiude il primo tempo, nel finale arriva anche il sigillo di Lautaro Martinez con gran gol. Sorride l'Inter, anche al di là della coppa con cui i giocatori nerazzurri viaggeranno in aereo: per come è arrivata, è una vittoria che dà grande fiducia sul futuro, anche in campionato. Sorride Steven Zhang, presente a Riyad a differenza di Gerry Cardinale: quarto trofeo per il presidente interista. Non sorridono, e non potrebbe essere altrimenti, il Milan e il suo allenatore Stefano Pioli: troppo poco, in tutta la partita, per il Diavolo che in questo momento sembra essersi avvitato in una crisi, di personalità e di gioco. È un derby, è una finale, fa gara a sé. Ma gli strascichi, positivi o negativi a seconda dei casi, di questa serata rischiano di farsi sentire anche per tutto il resto della stagione.



    Le scelte iniziali: tornano Tonali e Barella. Poche sorprese negli undici che iniziano la gara: Pioli preferisce Kjaer a Kalulu in difesa, a centrocampo torna Tonali squalificato a Lecce. Barella dal primo è l'unica novità nelle scelte di Inzaghi, che per il resto conferma in toto la formazione vista col Verona nell'ultima di campionato.

    Troppa Inter, il Milan non c'è. Il primo tempo lo suonano i nerazzurri. L'avvio è un duello rusticano: Maresca grazia Tomori per un intervento su Dzeko e a quel punto non può risparmiare anche Skriniar per un intervento meno grave su Leao. Al decimo, la svolta: Darmian recupera palla, Dzeko vede un corridoio perfetto per Barella, in gioco per l'unghia dell'alluce. Traversone basso per Dimarco: il piattone sinistro del laterale milanese vale l'1-0. La reazione rossonera è di breve durata, affidata all'uomo più atteso: Diaz e Giroud chiamano all'inserimento Leao, che cerca il tiro a giro. Attento Onana. Col passare dei minuti, torna a sentirsi la musica interista: Dzeko è infinito e si prende un record di CR7. È il bosniaco a firmare il 2-0, nato da un bel lancio di Calhanoglu. Dribbling secco su Tonali e stoccata che lascia senza possibilità di replica Tatarusanu. Trovato il raddoppio, l'Inter meriterebbe anche il tris: ancora Dzeko e Dimarco mettono in difficoltà l'ex portiere della Fiorentina, bravo nel respingere le offensive avversarie. Il Milan va, nel migliore dei casi, a folate: altissimo il tentativo di Leao dalla distanza, sparacchia a lato Tomori che nel finale farà preoccupare Pioli per una testata con Dzeko. Ultima occasione per Lautaro, servito leggermente lungo da Mkhitaryan dopo l'ennesimo recupero di Barella: si va negli spogliatoi su un 2-0 fin troppo perentorio.

    Un gran gol di Lautaro chiude i conti. Nessuna sostituzione tra i ventidue in campo alla ripresa del gioco, col Milan chiamato a una reazione, invocata anche da Maldini e Massara negli spogliatoi. Non arriva fino in fondo: un paio di tentativi dalla distanza di Leao e Theo Hernandez sono il massimo che la squadra di Pioli riesce a produrre. Fronte Inter, altra grande occasione per Lautaro murato da Kjaer. Ci prova anche Skriniar, mentre parte la girandola dei cambi: Inzaghi toglie prima Dimarco - fermato dai crampi - per Gosens, poi anche Dzeko e Barella per Correa e Gagliardini. Pioli cerca la svolta con Kalulu-De Ketelaere-Origi dentro per Kjar, Diaz e Messias. L'equilibrio, anzi l'evidente supremazia nerazzurra, non cambia: a dieci dalla fine, ci pensa una gran rete di Lautaro a chiudere la partita. Il 3-0 nasce da un lancio di Skriniar: l'argentino offre cornetto e cappuccino a Tomori con la finta di corpo, poi batte Tatarusanu con un bel pallonetto morbido con l'esterno destro.


    IL TABELLINO
    MILAN-INTER 0-3

    Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria (35' st Dest), Kjaer (20' st Kalulu), Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Tonali; Messias (20' st Origi), Brahim Diaz (20' st De Ketelaere), Leao; Giroud (35' st Rebic). A disp.: Vasquez, Mirante, Adli,, Bakayoko, Thiaw, Pobega, Vranckx, Gabbia, Saelemaekers, Bozzolan. All.: Pioli

    Inter (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni (39' st De Vrij); Darmian, Barella (26' st Gagliardini), Calhanoglu (39' st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (18' st Gosens); Dzeko (26' st Correa), Lautaro Martinez. A disp.: Handanovic, Cordaz, Brazao, Dumfries, Bellanova, D'Ambrosio, Carboni, Zanotti, Brozovic, Lukaku. All.: Inzaghi

    Arbitro: Maresca

    Marcatori: 10' Dimarco (I), 21' Dzeko (I), 32' st Lautaro Martinez (I)
    Ammoniti: Barella (I), Calhanoglu (I), Theo Hernandez (M), Lautaro Martinez (I), Tonali (M)
    Espulsi: -
    Note: -

     
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    Per la 2ª volta nella sua storia l'Inter ha vinto la #SupercoppaItaliana per 2 edizioni di fila, dopo 2005 e 2006 - i nerazzurri sono arrivati a 7 successi nella competizione, al pari del Milan, solo la Juventus (9) ha alzato più volte questo trofeo.

     
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    Prima di stasera, l'ultima squadra che aveva segnato due gol nei primi 25 minuti di gioco in una finale di #SupercoppaItaliana era stata la Roma contro l'Inter nel 2006 (reti di Mancini e Aquilani).

     
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    Nata nel 1988, la Supercoppa Italiana ha spesso regalato sorprese e colpi di scena, specialmente negli ultimi anni. Il primo successo in senso assoluto fu del Milan, il 14 giugno del 1989. Era l'edizione del 1988, la prima appunto, alla quale seguirono i successi di Inter, Napoli e Sampdoria. Il primo successo della Juventus arrivò nell'edizione del 1995 contro il Parma, da quel momento sono 9 i trionfi totali dei bianconeri nella competizione. L'ultimo dei quali risale al 2020, quando la squadra di Andrea Pirlo sconfisse il Napoli al Mapei Stadium. L'Inter col successo nel derby di stasera eguaglia proprio i cugini del Milan:

    Le vincitrici delle ultime 10 edizioni

    2013 - Juventus (vs Lazio)
    2014 - Napoli (vs Juventus)
    2015 - Juventus (vs Lazio)
    2016 - Milan (vs Juventus)
    2017 - Lazio (vs Juventus)
    2018 - Juventus (vs Milan)
    2019 - Lazio (vs Juventus)
    2020 - Juventus (vs Napoli)
    2021 - Inter (vs Juventus)
    2022 - Inter (vs Milan)

    Questa la classifica all-time:

    Juventus 9
    Inter 7
    Milan 7
    Lazio 5
    Napoli 2
    Roma 2
    Parma 1

     
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    Il tecnico del Milan Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di Mediaset dopo la sconfitta in Supercoppa contro l'Inter: "Abbiamo fatto un primo tempo non all'altezza di una partita del genere. Dopo è diventato tutto complicato, abbiamo fatto troppo poco per meritare di fare meglio".

    Riesce a dare una spiegazione a caldo agli errori?
    "Non siamo abituati a commettere questi errori. Poi se li commetti contro avversari che ti puniscono diventano più pesanti. Dobbiamo fare di più e fare meglio".

    Come si riparte?
    "Con l'unico modo che conosciamo: lavorare meglio. Per far tornare ad alzare il nostro livello. E' una sconfitta che ci fa molto male, è un trofeo che non riusciamo a vincere ma la stagione è lì che ci aspetta e dobbiamo tornare a fare meglio".

    Te l'aspettavi, avevi delle sensazioni?
    "Non me l'aspettavo. Conosco le qualItà dei miei giocatori quindi quando affrontiamo una partita così importante mi aspetto delle prestazioni positive. In questo momento facciamo fatica a reagire ad un errore. Reagiamo individualmente e non collettivamente. Ci stanno pesando questi non risultati. E oggi non siamo riusciti a reagire alle difficoltà della partita".

    Theo Hernandez non ti aiutato in questi giorni?
    "Non parlerei di atteggiamento. In queste partite l'atteggiamento, l'attenzione e l'approccio alla partita c'è. E credo che non sia giusto in questo momento puntare il dito sui singoli. Dobbiamo ritrovare quella leggerezza mentale che ci permetta di giocare il calcio che conosciamo".

    Nove gol in cinque partite. Sei più preoccupato di quanto accade dietro o a cosa accade davanti?
    "Sono tante situazioni da sviluppare meglio. Anche oggi abbiamo subito il secondo gol in una situazione dove eravamo piazzati a livello numerico ma non così organizzati. E' il complesso che deve salire e migliorare. Avremo la forza di reagire".

    Quanto manca Maignan nel velocizzare il gioco da dietro?
    "Abbiamo fatto fatica perché gli avversari sono stati più aggressivi. Ci voleva più movimento senza palla. Mike ha un calcio più lungo ma potevamo uscire dalla loro pressione facendo movimenti più precisi. Anche su questo possiamo fare meglio".

     
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    Il presidente dell'Inter Steven Zhang ha parlato ai microfoni di Mediaset dopo il successo in Supercoppa Italiana contro il Milan: "E' una soddisfazione ancora più bello vincere un trofeo dopo il derby ma soprattutto è il coronamento di un progetto iniziato sei anni fa".

    E' il quarto presidente di maggior successo dell'Inter.
    "E' stato un viaggio fantastico ricco di successi. Ringrazio tutti quelli che hanno camminato con me".

    Ci sono molte voci. Pensa che può dire ai tifosi dell'Inter sul futuro della società.
    "Ho sempre avuto le idee molto chiare. Finché ci sarò io, ci sarà un progetto vincente".

    L'Inter può raggiungere il Napoli dopo una notte così?
    "Il viaggio è ancora lunga sia in campionato che in Champions. Tutto può ancora succedere, noi puntiamo al meglio".

     
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    Inter, Inzaghi: "In un anno e mezzo fatte cose incredibili e continueremo a farne"


    Il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di Mediaset dopo il successo in Supercoppa contro il Milan: "Fa piacere aver vinto una coppa così contro un avversario così di assoluto valore. Stasera festeggiamo poi da domani pensiamo alle altre partite. Fa piacere, ringraziamo la società, i ragazzi che c'erano qui l'anno scorso che ci hanno permesso di raggiungere questa finale e i nostri tifosi che sono venuti fin qua".

    Quanta adrenalina c'era prima di una gara così?
    "Siamo abituati ad avere serate così. Stasera c'era qualcosa in più perché affrontavamo un derby in una finale, negli ultimi 70 anni l'Inter ha perso due volte. Mi piaceva cambiare questo trend. Siamo contenti".

    Dovrebbe essere sempre così?
    "In questo anno e mezzo sono super orgoglioso di me, dello staff e dei ragazzi. In un anno e mezzo abbiamo fatto cose incredibili e continueremo a farne".

    La tua Inter è stata squadra in tutti i momenti.
    "Sono d'accordo. Abbiamo fatto una partita concentrata, aggressiva, di corsa e determinazione. Per vincere finali devi affrontarle così. Ce la siamo giocata nel modo migliore".

    Il tuo migliore in campo?
    "E' difficilissimo. Dal primo all'ultimo, quelli che sono entrati hanno fatto benissimo. Dopo una serata del genere, un 3-0 nella finale in un derby mi sembra inopportuno fare un solo nome".

    Lei il migliore in campo?
    "I ragazzi si meriano questo. Io e il mio staff siamo qua per aiutarli e cercare di vincere trofei in una società come l'Inter. Dobbiamo continuare, andiamo avanti e pedaliamo. Stasera è giusto goderci una serata del genere".

     
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    Edin Dzeko ha parlato a Inter TV dopo il successo in Supercoppa col Milan: "Sono emozionato, stanco però molto contento, perché abbiamo vinto un'altra coppa. L'abbiamo giocata fuori casa e contro i nostri rivali, ci dà ancora più soddisfazione".

    Quanto era importante vincere questo trofeo e quanto può servire da slancio alla stagione?
    "Sicuramente ci può dare ancora più fiducia ed energie. Abbiamo vinto l'anno scorso, siamo venuti qua a prepararci molto bene per la partita. Sapevamo che il Milan è una squadra molto pericolosa. Ma i ragazzi sono stati grandiosi, la vittoria è molto meritata".

    Una partita mai stata in discussione. Sembravate avere una determinazione diversa. Vi siete parlati?
    "Sì, ma siamo entrati forte perché si giocava 90' e volevamo vincerla per forza ancora. Siamo usciti tutti insieme, a correre uno per l'altro. Dal primo minuto a pressare il Milan molto alto. Poi nei primi 20' abbiamo fatto due gol importanti per poi stare nel secondo tempo anche un po' più sul pezzo".

    Hai fatto il conto di tutti i tuoi trofei?
    "Non lo so (ride ndr)".

     
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    L’Inter di Simone Inzaghi vince la Supercoppa Italiana a Riyad, in Arabia Saudita, battendo i cugini del Milan per 3-0. Gara senza storia al King Fahd International Stadium, con i rossoneri allenati da Stefano Pioli che continuano ad essere letteralmente irriconoscibili in questo 2023. La gara si sblocca già al 10’ con Dimarco che raccoglie un assist di Barella e deposita il pallone alle spalle di Tatarusanu. Ci si attenderebbe la reazione del Milan, ma sono gli uomini di Simone Inzaghi a raddoppiare al 21’: Dzeko sfrutta una grave disattenzione difensiva rossonera, entra in area, si beve Tonali e insacca a giro sul secondo palo. Si va al riposo con il punteggio di 2-0 e l’Inter detiene il pallino del gioco, mentre il ‘Diavolo’ è abbastanza confusionario nel suo tentativo di reazione.

    Ad inizio ripresa ci si attende la reazione del Milan, ma l’Inter controlla sostanzialmente senza subire granché e arriva addirittura al 3-0 al 77’. Lo mette a segno Lautaro Martinez con un bellissimo tocco di esterno destro, dopo aver eluso piuttosto agevolmente la marcatura di un irriconoscibile Tomori. È la rete che taglia definitivamente le gambe alla squadra di Pioli, che può rammaricarsi solo per una traversa colpita, anche piuttosto casualmente, da Ante Rebic al 92’. Con questa vittoria, Simone Inzaghi raggiunge quota 4 successi nella competizione eguagliando due mostri sacri come Marcello Lippi e Fabio Capello.

    Supercoppa Italiana Milan-Inter: top e flop
    Dimarco 7: ha il merito di sbloccare la partita e di essere una costante spina nel fianco della difesa rossonera, senza mai andare in difficoltà in fase difensiva.

    Lautaro 7: la sua rete è classe sopraffina, per giunta con il piede debole.

    Dzeko 7,5: tra meno di due mesi compirà 37 anni eppure ha la verve e la lucidità di un ragazzino. Se sta così bene, può fare la differenza ancora per un bel po’.

    Tomori 4,5: un tempo era il punto di forza della difesa rossonera, ora è letteralmente una sciagura.

    Theo Hernandez 4,5: letteralmente asfaltato da Barella e Darmian, serata da incubo per il terzino francese.



    Il tabellino della partita

    Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria (35′ st Dest), Kjaer (20′ st Kalulu), Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Tonali; Messias (20′ st Origi), Brahim Diaz (20′ st De Ketelaere), Leao; Giroud (35′ st Rebic). A disp.: Vasquez, Mirante, Adli,, Bakayoko, Thiaw, Pobega, Vranckx, Gabbia, Saelemaekers, Bozzolan. All.: Pioli

    Inter (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni (39′ st De Vrij); Darmian, Barella (26′ st Gagliardini), Calhanoglu (39′ st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (18′ st Gosens); Dzeko (26′ st Correa), Lautaro Martinez. A disp.: Handanovic, Cordaz, Brazao, Dumfries, Bellanova, D’Ambrosio, Carboni, Zanotti, Brozovic, Lukaku. All.: Inzaghi

    Arbitro: Maresca
    Marcatori: 10′ Dimarco (I), 21′ Dzeko (I), 32′ st Lautaro Martinez (I)
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    Ai microfoni di Inter TV l'esterno dell'Inter Matteo Darmian ha parlato dopo il successo in Supercoppa: "Siamo veramente felici. Quando c'è in palio un trofeo e lo si porta a casa è sempre speciale. Poi in un derby, giocando in questa maniera, tornare a casa così è qualcosa di unico".

    Avete iniziato il 2023 con la vittoria col Napoli. Si vedeva che avete uno stato di forma differente. C'è qualche aspetto particolare su cui avete lavorato?
    "No, penso che sappiamo le nostre qualità. Però dobbiamo sempre scendere in campo come abbiamo fatto ieri sera e in questa prima parte di 2023. In campionato siamo un po' dietro perché abbiamo perso qualche punto all'inizio. Questa cattiveria ci deve contraddistinguere per andare avanti, sicuramente sarà difficile perché giochiamo ogni 3 giorni. Ma questa deve essere la base"

    Quanto vi carica questa serata?
    "Sicuramente tanto, vincere aiuta a vincere. Ci porta autostima e confidenza in noi stessi. Dobbiamo guardare avanti in maniera positiva, ma da domani si inizia a pensare alla prossima di campionato".

     
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