Supercoppa Italiana 2022

Intervistato da SportMediaset, Henrikh Mkhitaryan, centrocampista armeno dell'Inter, ha parlato così della Supercoppa italiana di domani contro il Milan: "Speriamo di vincerla, non sarà facile e sappiamo che il Milan è una buona squadra. Però faremo di tutto per vincere il primo trofeo dell'anno".

E poi è un derby: chi vince può avere tanto, chi perde può subire una mazzata pesante.
"I derby sono così, sappiamo che giochiamo contro il Milan, l'altra squadra di Milano, i 'nemici', però dobbiamo fare di tutto per vincere".

Lautaro è tornato molto carico dal Mondiale. Vi dà più fiducia?
"Sì, ovviamente. Ci dà una grande mano, ha segnato tanto nelle ultime partite e speriamo si ripeta domani. È un giocatore fondamentale, speriamo che anche gli altri attaccanti come Dzeko possano segnare e far vincere la squadra".

Servirà una gara come quella contro il Napoli.
"Sì, dobbiamo fare una partita ideale, non fare errori e provare a vincere questa partita".

1 La vittoria rossonera nell’altro derby di Supercoppa, giocato nel 2011 a Pechino. È l’unica partita tra le due
finora giocata in campo neutro

I l nuovo capitolo della storica rivalità tra Inter eMilan è ormai alle porte. L’ultimo precedente è ancora
caldo: 3-2 per i rossoneri con uno straordinario Leao. Il portoghese guida l’attacco della squadra di
Pioli: finora 8 dei 33 sigilli in campionato dei rossoneri portano la sua firma. Numerimigliori per i cugini
nerazzurri, che hanno realizzato 37 reti in 18 partite,ma che hanno perso il loro marchio di fabbrica:
la difesa concede tanto, sono già 24 i gol subiti in Serie A, poco più dei 20 concessi dai cugini

Di seguito le probabili formazioni della sfida valida per la Supercoppa Italiana tra Milan e Inter, in programma per stasera alle ore 20 a Riad.

Come arriva il Milan.
Trofeo in palio e formazione titolare d’obbligo per Pioli che, comunque, dovrà fare ancora a meno di Maignan, Florenzi, Ballo-Tourè, Krunic e Ibrahimovic. Porta, dunque, ancora affidata a Tatarusanu. In difesa Calabria e Theo Hernandez terzino, con Tomori e uno tra Kjaer e Kalulu al centro, con il danese favorito. A centrocampo torna la coppia Tonali-Bennacer. Davanti Giroud, supportato da Leao a sinistra, Saelemaekers a destra e Brahim Diaz; non è totalmente da escludere l’ipotesi centrocampista (Pobega o Vranckx) sulla trequarti. Panchina per De Ketelaere, Rebic e Origi.

Come arriva l'Inter.
Pochi dubbi per Simone Inzaghi, che non dovrebbe stravolgere l'undici di partenza visto col Verona nell'ultima di campionato. Brozovic lavora a parte e non sarà a disposizione, Lukaku nel migliore dei casi andrà in panchina: l'unica novità dovrebbe essere il ritorno di Barella a centrocampo, con Calhanoglu e Mkhitaryan ovviamente confermati. Il principale ballottaggio riguarda la fascia destra: Darmian in vantaggio su Dumfries, mentre a sinistra titolarissimo il milanese Dimarco, uno che il derby lo sente più di altri. Skriniar-Acerbi-Bastoni davanti a Onana, in attacco confermata la coppia d'attacco Dzeko-Lautaro.

Giovani lo si è dentro. Per informazioni, chiedere a Olivier Giroud ed Edin Dzeko, centravanti di Milan e Inter che questa sera - ore 20 italiane - si sfideranno a Riyad per la Supercoppa italiana. Sei mesi di differenza corrono fra il francese e il bosniaco, nati entrambi nel 1986: il 17 marzo l'interista, il 30 settembre il rossonero. Entrambi inseguono il primo gol nella competizione, e sarebbe un bel traguardo.

Superare Cristiano Ronaldo. Togliere un record, seppur secondario, a CR7 non è roba da tutti i giorni. Oggi sì, però: l'ex attaccante della Juventus è infatti il più "anziano" giocatore a segnare in Supercoppa italiana, con i suoi 35 anni e 350 giorni al momento della rete firmata nel gennaio 2021 contro il Napoli. Forti dei rispettivi 36 anni e rotti a testa, sia Giroud che Dzeko potrebbero superare il portoghese trovando la via del gol questa sera.

La Supercoppa di Riad sarà il derby milanese numero 234 in tutte le competizioni: Inter in vantaggio con 85
vittorie a 79, 69 i pareggi

Nell’albo d’oro della Supercoppa Italiana domina la Juventuscon 9 successi. Il Milan e l’Inter seguono subito dopo: rossoneri a 7. Nerazzurri a 6: vincendo possono far coppia al secondo posto

Questa sarà soltanto la terza Finale tra Milan e Inter, dopo quella in Coppa Italia nel 1977 e quella in Supercoppa Italiana nel 2011: i rossoneri hanno vinto le due precedenti nei 90 minuti, segnando esattamente due reti in entrambe.

Milan contro Inter, episodio numero 234 in partite ufficiali. In palio, c'è la Supercoppa italiana: a Ryad, i campioni d'Italia in carica sfidano i detentori della Coppa Italia, in derby di Milano che per la terza volta nella sua storia si disputa in una finale. Nei due precedenti ha prevalso il Diavolo, che vorrà mantenere la tradizione, mentre i nerazzurri provano a sovvertirla. Fischio d'inizio alle 20 ore italiane, affidato all'arbitro Fabio Maresca. Di seguito le formazioni ufficiali.

Stefano Pioli preferisce Kjaer a Kalulu in difesa. Messias in trequarti con Diaz e Leao alle spalle di Giroud. Torna titolare Tonali, squalificato a Lecce.

Simone Inzaghi ritrova Barella dal primo minuto ed è questa l'unica novità rispetto all'undici di partenza che ha battuto il Verona. Dzeko-Lautaro davanti, in panchina c'è Lukaku così come Brozovic e Handanovic che però non sono a tutti gli effetti a disposizione.

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Hernandez; Tonali, Bennacer; Messias, Diaz, Leao; Giroud. Allenatore: Stefano Pioli.

INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi.

Panchina extralarge per Simone Inzaghi, che in Supercoppa ha voluto portare con sé tutti i giocatori della rosa dell'Inter, compresi gli infortunati. Così, in panca non c'è soltanto Romelu Lukaku, che potrebbe entrare nel finale pur non essendo ancora al meglio della condizione, ma anche Marcelo Brozovic e Samir Handanovic. Il regista e il capitano nerazzurro sono ancora ai box, anche se il rientro è ormai molto vicino: la scelta di Inzaghi è stata quella di averli con sé non solo durante l'avvicinamento alla finale, ma anche durante la gara. All'opposto Stefano Pioli: i cinque infortunati rossoneri - Maignan, Krunic, Ballo Touré, Florenzi e Ibrahimovic - sono infatti rimasti tutti a Milanello e ovviamente non sono in panchina a Riyad. Da notare che, a differenza di Brozovic e Handanovic (che potrebbero esserci già nella prossima di campionato), l'unico giocatore milanista veramente vicino al recupero è Krunic.

Scenario estero, sfida molto italiana. Milan-Inter è una classica del nostro calcio, quella di questa sera a Riyad sarà l'edizione numero 234 in partite ufficiali. Allo stesso tempo, sarà soltanto la terza in una finale. I due precedenti parlano entrambi rossoneri: nel 1976-77 il Milan superò l'Inter 2-0 in finale di Coppa Italia. Più recente l'altra Supercoppa, datata 2011 e terminata col 2-1 del Milan. I nerazzurri giocano così contro il passato di questa sfida, almeno in finale: il bilancio complessivo delle 233 gare precedenti vedrebbe infatti un leggero vantaggio nerazzurro, con 85 vittorie del'Inter e 79 del Milan, più 69 pareggi.

Con la rete segnata pochi minuti fa, Edin Dzeko diventa il giocatore più anziano a segnare in Supercoppa italiana. Il centravanti bosniaco, prossimo ai 37 anni, "ruba" così un record a Cristiano Ronaldo, che con 35 anni e 350
vantava questo primato.

Tanta Inter, troppa per un Milan che ha subito l'avversario ben oltre il doppio svantaggio.
Il primo tempo della Supercoppa italiana finisce 2-0 per i nerazzurri: decidono le reti, al decimo e al ventunesimo, di Federico Dimarco ed Edin Dzeko. Il risultato, seppur parziale, fotografa un dominio abbastanza oggettivo della formazione di Inzaghi, vicina in più di un'occasione al tris che avrebbe messo in ghiaccio la serata. Ai ragazzi di Pioli, viceversa, servirà un bel discorsetto negli spogliatoi per provare a riaprire la partita.

Il racconto del primo tempo. Avvio di gara piuttosto nervoso, al secondo minuto Tomori viene graziato da Maresca per un intervento su Dzeko che avrebbe meritato il cartellino giallo. Palle alte e ritmo spezzettato, la svolta arriva al decimo: Darmian recupera palla, Dzeko vede un corridoio perfetto per Barella, in gioco per l'unghia dell'alluce. Traversone basso per Dimarco: il piattone sinistro del laterale milanese vale l'1-0. La reazione rossonera è affidata all'uomo più atteso: Diaz e Giroud chiamano all'inserimento Leao, che cerca il tiro a giro. Attento Onana, non chiamato in causa pochi minuti dopo da una conclusione alta di Bennacer. Col passare dei minuti, è la formazione nerazzurra a prendere possesso del match, anche grazie a un infinito Dzeko: è il bosniaco a firmare il 2-0, nato da un bel lancio di Calhanoglu. Dribbling secco su Tonali e stoccata che lascia senza possibilità di replica Tatarusanu. Trovato il raddoppio, l'Inter "rischia" di allungare ancora: ancora Dzeko e Dimarco mettono in difficoltà l'ex portiere della Fiorentina, bravo nel respingere le offensive avversarie. Il Milan va, nel migliore dei casi, a folate: altissimo il tentativo di Leao dalla distanza, ci prova anche Tomori ma sparacchia lontano dalla porta difesa da Onana. Nel finale, apprensione proprio per l'inglese, finito a terra dopo un testa a testa con Dzeko nel quale è stato il difensore ad avere la peggio. Ultima occasione per Lautaro, servito leggermente lungo da Mkhitaryan dopo l'ennesimo recupero di Barella.