Italia-Inghilterra

5° Partita Nations League 2022-2023

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    Davide Frattesi ha rilasciato una intervista sui canali social della Nazionale insieme a Gianluca Scamacca. Il centrocampista del Sassuolo ha iniziato il botta e risposto parlando del rapporto col suo ex compagno di squadra, ritrovato in questi giorni a Coverciano: "Mi è mancato tanto, due lunghissimi mesi... E' stato un po' strano restare lontani, vivevamo praticamente insieme".

    Perché quando eravate a Sassuolo vivevate insieme?
    "Siamo tornati dalle vacanze invernali e siamo risultati positivi al Covid-19. Abbiamo cambiato casa e rimanendo 10 giorni chiusi insieme abbiamo capito che ci trovavamo bene. Quindi, anche dopo esser guariti, abbiamo deciso di restare a casa insieme fino alla fine della stagione".

    A che età vi siete conosciuti?
    "Presto, presto... A 5-6 anni. Lui ogni tanto veniva a casa mia prima delle partite, poi l'amicizia si è consolidata con gli anni".

    Ci pensavate di arrivare insieme in Nazionale?
    "E' stato un percorso bellissimo... Ogni tanto ce lo dicevamo ma più per scherzare. Siamo qui e siamo contenti di esserlo".

    Come vanno gli allenamenti?
    "Ieri l'allenamento è andato bene, oggi faremo qualcosa in più in vista della sfida contro l'Inghilterra".

    Per Mazzocchi ieri grande esordio canoro...
    Veramente bravo, dovesse smettere domani sarebbe subito pronto per un'altra carriera".

    Cosa ti aspetti dalla gara contro l'Inghilterra?
    "Per me quella di giugno fu la prima esperienza, la cosa bella delle nazionali è confrontarsi con altre realtà. Sarà una partita difficile come lo fu all'andata".

    Quanto conterà essere a San Siro contro l'Inghilterra?
    "Tanto, sarà fondamentale la spinta del pubblico perché sarà sicuramente una gara difficile".

    Ti trovi meglio da vertice basso o da mezzala?
    "Mi trovo meglio a giocare in un centrocampo a tre, sicuramente"

     
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    Nations League, Italia-Inghilterra: precedenti e probabili formazioni


    Torna la Nations League e torna in campo anche l’Italia di Roberto Mancini, che sarà impegnata nel 5° turno contro l’Inghilterra di Gareth Southgate. Le due selezioni sono inserite nel gruppo 3 con Ungheria e Germania. A sorpresa, sono proprio gli ungheresi in vetta alla graduatoria con 7 punti, mentre la Germania insegue a quota 6, poi Italia a 5 e Inghilterra ultima con 2 punti.

    Italia-Inghilterra: come arrivano alla gara le due nazionali
    Fin qui la nazionale italiana di Roberto Mancini ha ottenuto una vittoria (contro l’Ungheria), due pareggi (Germania e Inghilterra all’andata) e una sonora sconfitta contro i tedeschi alla prima di ritorno (5-2 in trasferta). Se la passa peggio la nazionale britannica, che ha incassato due pesanti sconfitte con l’Ungheria, 1-0 in trasferta e il clamoroso 0-4 in casa. Insomma, fin qui Southgate ha racimolato solo i due punti frutto dei pareggi contro Italia e Germania.


    I precedenti tra Italia e Inghilterra
    La sfida sarà il rematch della finale degli ultimi Europei, vinta dall’Italia ai calci di rigore dopo il risultato di 1-1 al termine dei tempi regolamentari. Sono in tutto 29 i precedenti tra le due selezioni, con gli azzurri in vantaggio per 11 successi a 10 (8 i pareggi). La prima sfida in assoluto tra Italia e Inghilterra risale al 13 maggio 1933, quando in amichevole la contesa terminò con il punteggio di 1-1. L’ultimo precedente, invece, risale all’11 giugno scorso, nel match valido per l’andata del girone di Nations League e conclusosi a reti bianche. Se si escludono i calci di rigore, gli ultimi 4 precedenti tra Italia e Inghilterra sono finiti sempre in pareggio. L’ultima vittoria della nazionale italiana contro i britannici nei tempi regolamentari risale al 2014, quando gli azzurri si imposero nella fase a gironi dei Mondiali per 2-1 con reti di Marchisio e Balotelli. Per trovare l’ultimo successo inglese, invece, dobbiamo tornare al 15 agosto 2012: 1-2 in amichevole a Berna, con rimonta della nazionale allenata allora da Roy Hodgson dopo il vantaggio azzurro di De Rossi.

    Le probabili formazioni di Italia-Inghilterra
    Mancini mantiene come prima opzione il 4-3-3, ma valuta come alternativa anche il 3-5-2. Dipenderà dalle condizioni di alcuni azzurri, soprattutto a centrocampo. Dopo Verratti, sostituito da Frattesi, hanno lasciato il ritiro azzurro anche Politano e Pellegrini, il cui posto è stato preso rispettivamente da Salvatore Esposito della Spal e il sampdorriano Manolo Gabbiadini. Possibile chance dal 1’ per Raspadori, reduce da un ottimo momento con la maglia del Napoli, mentre a centrocampo Tonali è in vantaggio per affiancare Barella e Jorginho. Nel corso della prima conferenza stampa a Coverciano, Mancini ha evidenziato le difficoltà a reperire attaccanti (a parte Immobile) e si è soffermato sulle condizioni di alcuni azzurri: “Verratti non ce la fa e probabilmente chiameremo Frattesi. Tonali non credo abbia grossi problemi e valutiamo Pellegrini. Fino a dicembre non sarà semplice giocare, ma dobbiamo ritrovare l’entusiasmo. Dobbiamo ripartire dall’Europeo vinto e da quando ho iniziato il percorso i giocatori italiani in Serie A sono diminuiti, noi stiamo dando il massimo anche se siamo un po’ in difficoltà”.

    Soutghate risponderà, a meno di sorprese, con un 4-2-3-1 il cui terminale offensivo sarà Kane, supportato alle spalle dal trio Sterling-Mount-Saka. A centrocampo, a meno di sorprese, sarà confermata la coppia Phillips-Rice, mentre al centro della difesa ci sarà dal 1’ il milanista Tomori, che farà coppia con Stones; Alexander-Arnold e Shaw saranno i terzini.

    ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, Dimarco; Barella, Jorginho, Tonali; Gnonto, Immobile, Raspadori. Ct: Roberto Mancini

    INGHILTERRA (4-2-3-1): Ramsdale; Alexander-Arnold, Stones, Tomori, Shaw; Phillips, Rice; Sterling, Mount, Saka; Kane. Ct: Gareth Southgate

    I convocati di Mancini
    Portieri: Donnarumma (PSG), Meret (Napoli), Provedel (Lazio), Vicario (Empoli)

    Difensori: Acerbi (Inter), Bastoni (Inter), Bonucci (Juventus), Di Lorenzo (Napoli), Dimarco (Inter), Emerson (West Ham), Gatti (Juventus), Luiz Felipe (Betis Siviglia), Mazzocchi (Salernitana), Toloi (Atalanta)

    Centrocampisti: Barella (Inter), Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Salvatore Eposito (Spal), Pobega (Milan), Tonali (Milan), Frattesi (Sassuolo)

    Attaccanti: Cancellieri (Lazio), Gnonto (Leeds), Grifo (Friburgo), Immobile (Lazio), Gabbiadini (Sampdoria), Raspadori (Napoli), Scamacca (West Ham), Zerbin (Napoli)

    I convocati di Southgate
    Portieri: Henderson (Nottingham Forest), Pope (Newcastle), Ramsdale (Arsenal)

    Difensori: Alexander-Arnold (Liverpool), Chilwell (Chelsea), Coady (Everton), Dier (Tottenham), Guehi (Crystal Palace), James (Chelsea), Maguire (Manchester United), Shaw (Manchester United), Stones (Manchester City), Tomori (Milan), Trippier (Newcastle), Walker (Manchester City)

    Centrocampisti: Bellingham (Borussia Dortmund), Mount (Chelsea), Phillips (Manchester City), Rice (West Ham), Ward-Prowse (Southampton)

    Attaccanti: Abraham (Roma), Bowen (West Ham), Foden (Manchester City), Grealish (Manchester City), Kane (Tottenham), Saka (Arsenal), Sterling (Chelsea), Toney (Brentford)

    Dove vedere la partita in diretta TV e streaming
    Italia-Inghilterra andrà in scena venerdì 23 settembre allo Stadio ‘Giuseppe Meazza’ di San Siro alle ore 20.45. La partita sarà trasmessa in diretta TV in chiaro su Rai 1, mentre in streaming si potrà seguire da computer, tablet e smartphone grazie alla piattaforma di RaiPlay.

     
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    Immobile: "Il Mondiale americano e lo Scudetto con la Lazio i miei obiettivi"

    "Dobbiamo mettere un freno. Ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio ritiro. Grazie anche al club ho deciso che avevo ancora tanto da dare. Il Mondiale è lontano, l'età avanza certo, ma se la mia condizione sarà questa so che potrò dare ancora qualcosa".

    Perché avevi pensato al ritiro?
    "Per la delusione dovuta alla mancata qualificazione al Mondiale e per le critiche molto forti. Sono due cose che ti segnano. Io, però, col passare delle settimane ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio cammino, a decidere il ritiro al posto mio. Ovvio, queste cose ti segnano, ti fanno pensare".

    Ti sei convinto da solo o è dovuto intervenire il mister?
    "Io credo Mancini non abbia mai avuto il dubbio sul mio ritiro, ne ho parlato molto con la mia famiglia e alla fine ho deciso di continuare".

    Chi sono i giovani attaccanti che ti piacciono?
    Scamacca, Pellegri, Pinamonti... Raspadori ha fatto già l'Europeo con noi e lo valuto già un mezzo veterano. Gianluca ha deciso di andare in Premier, una scelta difficile e bisogna dargli tempo. Devono segnare col club per poi avere fiducia anche in Nazionale".

    Ti senti anche leader di questa squadra?
    "Sì e mi sento anche in dovere di dare qualcosa al gruppo, fuori e dentro al campo. E' ciò che mi porto dietro. Sta avvenendo questo cambio generazionale con tanti giovani e il calcio italiano ha bisogno di qualcosa in più, deve partire da noi".

    Tu senti il faro di questa Nazionale?
    "Ringrazio il mister per le parole. Io ho fatto la gavetta e i giovani di oggi devono iniziare a fare quello, io sono partito dal Sorrento e ho fatto tutta la trafila. Oggi vista la pressione sui giovani si velocizza questo percorso e non gli si dà tempo di crescere. Dobbiamo dare ai giovani tempo e modo di potersi esprimere, probabilmente nel club è un po' più semplice. Dobbiamo avere un po' più di pazienza".

    Perché in Nazionale segni meno? Ti piace l'ipotesi di giocare col 3-5-2?
    "Sul modulo dico che per me non cambia nulla, qualsiasi sia la scelta del mister per me va più che bene. Sulla prima domanda, me lo chiedo quasi tutti i giorni... Forse alla Lazio ho più margine di errore e fa rosicare il fatto che ho vinto 4 classifiche marcatori e poi con la Nazionale segno meno. Me lo chiedo tutti i giorni proprio perché voglio sempre migliorare e dare il massimo, a volte voler strafare ti porta a fare grosse cavolate".

    In Nazionale non c'è mai la sensazione che il tuo sia uno status di grandissimo
    "Io ho sempre sentito la fiducia. Non mi hanno dato tanto fastidio le critiche, ma essere accreditato come l'attaccante per la mancata qualificazione al Mondiale e non quello della vittoria dell'Europeo. Questa diversità di vedute non mi è piaciuta, fa un po' ridere, ma si accetta anche questo e si va avanti".

    Cosa dici della Lazio?
    "Siamo in una buona posizione in classifica, abbiamo perso qualche punto ma stiamo facendo un buon percorso. Lo step successivo dovrà essere di mentalità, di crescita, stiamo segnando meno ma abbiamo più punti dello scorso anno e con la difesa messa a posto. Ora dobbiamo sistemare l'Europa League dopo l'ultimo passo falso".

    Cosa avete sbagliato dopo l'Europeo?
    "Quando una squadra vince deve essere subito brava a ritrovare l'entusiasmo e oggi quello un po' manca. Probabilmente con l'arrivo di nuovi giocatori, con la conferma del mister e di tutto lo staff, deve dare fiducia e morale. Serve un po' di entusiasmo che in questo momento manca perché tra poco si giocano i Mondiali e noi non ci saremo".

    Hai denunciato per le offese sui social?
    "Credo si debbano denunciare gli haters, soprattutto per quanto riguarda le cattiverie gratuite. Mi sono arrivati bruttissimi messaggi sui miei figli e su questo bisogna mettere un freno. In tutto il mondo social, non solo in quello sportivo, c'è scritto di tutto. Probabilmente è difficile risalire, a volte sono profili falsi, se la UEFA si sta muovendo è giusto riportarlo anche in Italia".

    Immobile al Mondiale americano è una ipotesi che tu coltivi?
    "Sì sì, è uno degli obiettivi che mi sono posto. Io sono sempre stato uno senza limiti, cerco sempre di andare avanti e guardare al futuro con fiducia e positività. Questo mi ha spinto a fare cose eccezionali oltre alle mie qualità tecniche. Per questo non mi spiego questi miei momenti in Nazionale, questa è stata un po' la difficoltà negli ultimi anni. Alla Lazio non potevo fare di più, purtroppo in Nazionale i numeri sono più bassi ma anche qui ho sempre dato il massimo".

    Quest'anno può essere l'anno dello Scudetto per voi?
    "Anche questo si lega al mio discorso. Da capitano non posso urlare vinceremo lo Scudetto, ma io ogni anno ho questo pensiero fisso quando inizio il ritiro. Ho questa mentalità, mi piace poter raggiungere il massimo. Io credo che un giocatore e un uomo deve sempre ambire al massimo. Non dico che la Lazio vincerà sicuramente lo Scudetto, ma è una squadra in crescita".

    TMW - Perché gli attaccanti in Italia fanno più fatica rispetto ai calciatori posizionati negli altri reparti?
    L'attaccante deve avere più continuità rispetto agli altri ruoli e avere continuità vuol dire fare tanti gol sempre, un attaccante può anche fare tanti gol sempre. Meglio fare 5 da 15 che una da 30, io guardo sempre ai migliori che fanno gol sempre. I giovani attaccanti devono porsi questo obiettivo, fare tanti gol sempre e nel calcio di oggi riuscire ad aiutare la squadra".

    Hai pensato che si andrà a giocare a San Siro?
    "Sì, purtroppo visto il precedente personale di Italia-Svezia non abbiamo un buon ricordo... Mi aspetto una gara dura contro l'Inghilterra, sarà per loro una delle ultime gare di preparazione al Mondiale, ma noi sappiamo di dover dare qualcosa alla nostra gente che è delusa per la mancata qualificazione".

    Perché la Nazionale può tornare protagonista?
    "La Nazionale nei momenti difficili fu un punto di unione per tutti, durante l'Europeo abbiamo visto come l'Italia si è unita... Da lì dobbiamo ripartire, gli italiani devono avere quel ricordo nelle loro menti e avere fiducia in noi. Questo è un punto di partenza importante senza dimenticare le delusione, che inevitabilmente rafforzano".

    Come commenta le mancate convocazioni di Zaniolo e Zaccagni?
    Credo il mister abbia fatto delle scelte non so se collegate a quanto successo a giugno. Zaccagni l'ho visto in ritiro e mi disse del problema fisico a giugno... C'era stata un po' di polemica, ma è follia pensare che qualcuno voglia scappare da Coverciano. Ho visto gli occhi di Provedel quando è arrivata la convocazione e mi ha ricordato me quando è arrivata la convocazione".

     
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    9 Le presenze di Zaniolo con la Nazionale maggiore. Il romanista in azzurro ha segnato due gol

     
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    29 Le sfide con l’Inghilterra dell’Italia finora: 10 vittorie azzurre, 11 pari e 8 sconfitte, i gol: 34 a 32
    per gli inglesi

    53 Le panchine di Mancini con l’Italia: 32 successi, 15 pari e 6 ko. 110 a 36 il computo delle reti in favore

    5 I gol di Toney in 7 match di Premier con il Brentford; è stato convocato per la prima volta da Southgate

     
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    Lo spagnolo Jesus Gil Manzano sarà l'arbitro di Italia-Inghilterra, gara valida per la Nations League, in programma venerdì 23 settembre allo stadio Meazza di Milano. Assistenti Diego Barbero e Angel Nevado, al Var Juan Martinez Munuera e Ignacio Iglesias Villanueva, quarto uomo Isidro Diaz de Mera Escuderos.

     
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    San Siro non è sold out per Italia-Inghilterra, in programma venerdì sera alle 20.45. Perché i biglietti emessi finora per la sfida sono circa 38 mila, un dato ancora basso e che verrà aggiornato nelle prossime ore.

     
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    Ciro Immobile è l'unico centravanti italiano che ha fin qui realizzato più di un gol in Serie A. Basterebbe questo dato per spiegare perché, quando il capitano della Lazio ha pensato seriamente all'addio dalla Nazionale, Roberto Mancini l'ha chiamato dicendogli di aver ancora bisogno di lui. Non c'è un ricambio, non c'è un erede. Se è vero come è vero che Gianluca Scamacca, passato in estate dal Sassuolo al West Ham, ha bisogno di tempo per raccogliere i frutti di una scelta coraggiosa ma che richiede tempo, pazienza. E che Giacomo Raspadori, bravo a fiondarsi sull'opportunità Napoli, non è proprio il 9 ideale per come pensa il calcio Mancini, ma più una mezzapunta.


    Immobile deve essere ancora il centravanti dell'Italia, ha l'obbligo di guardare avanti senza farsi affossare da trascorsi ingombranti e logoranti. Un Europeo vinto che non è 'servito' per evitare di finire nell'occhio del ciclone, soprattutto due spareggi Mondiale persi nel peggiore dei modi. Contro Svezia e Macedonia del Nord Immobile c'era, c'è sempre stato negli ultimi otto anni e la notte stregata di Palermo ha rischiato di tramutarsi nella chiusura definitiva di un capitolo. Non è stato così, soprattutto perché dire addio in quel momento avrebbe voluto dire darla vinta agli haters, ai leoni da tastiera che l'hanno indicato come unico colpevole dei fallimenti.

    Questo però non vuol dire non accorgersi della differenza di rendimento. Perché Immobile alla Lazio è giocatore da un gol a partita e in Nazionale centravanti con una media molto più bassa. "Ci penso anche io ogni giorno", ha detto ieri. Non s'è celato dietro le difficoltà e questa, forse, è la vera novità di un giocatore che si è mostrato più sincero e più maturo, s'è ritrovato ad essere necessario quando per molti era da condannare e salutare.
    A 32 anni, Immobile sembra aver trovato la giusta serenità per discernere critiche e offese, per capire a cosa dar peso e cosa, invece, va semplicemente denunciato. Su cosa riflettere, quali consigli accettare per migliorare. Perché forse la differenza di rendimento tra club e Nazionale è soprattutto questione di testa, dal celeste all'azzurro a cambiare è la serenità di un giocatore che non deve pensare di dover risolvere da solo tutti i problemi. Evitare di strafare per concentrarsi sul segnare, ovvero pensare solo a ciò che gli riesce meglio.

     
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    Mancini: "Tonali non s'è mai allenato con noi, credo tornerà a casa"


    "L'entusiasmo c'è sempre, soprattutto in vista di una partita così bella. In palio ci sono punti per un gruppo apertissimo, l'entusiasmo c'è per forza. Tonali non s'è mai allenato con noi, provavamo a recuperarlo per Budapest ma non sta benissimo e credo lo rimanderemo a casa".

    Come giocherete domani?
    "Se cambiando il sistema si riuscisse a vincere, allora verrebbe cambiato ogni partita... Io non credo cambi molto, la nostra Nazionale ha una identità che è quella che ci ha portato a far bene per tanto tempo".

    Cosa ti preoccupa di più della sfida di domani?
    "Non sono preoccupato, è una partita che affrontiamo ed è un momento delicato per noi. Loro essendo a inizio stagione fisicamente stanno meglio, ma abbiamo entusiasmo per disputare una buona gara".

    La gara di domani dovrebbe ricordare a tutti qualcosa...
    "Ma l'Europeo rimarrà lì, aver vinto un Europeo dopo 50 anni credo sia stato qualcosa di importante. Il fatto di avere pochi giocatori italiani che giocano nel campionato italiano può essere un problema ma non possiamo tornare su questo ogni volta".

    Cosa rappresenta questa Nations League? Le assenze quanto pesano nelle tue valutazioni?
    "Io non penso che un modulo ci porti a vincere. Sul modulo, il giocatore si deve adattare al tipo di giocatori che ha. Quattro anni fa abbiamo costruito la squadra in questo senso, perché avevamo giocatori tecnici, e siamo andati in quella strada lì. Poi, i sistemi si conoscono tutti: dipende dai giocatori che si hanno a disposizione, oggi ci ritroviamo a essere ancora in ballo. In questo momento si può anche cambiare, ma stiamo valutando fino alla fine. Andare alla fase finale di Nations League ci darebbe un po' più di gioia e non è poco visto che fino a dicembre ci sarà da soffrire".

    Bonucci ha detto che è da persone con poco cervello fischiare chi gioca con la Nazionale. Vuoi lanciare un appello?
    "Io credo che il calcio sia emozione e a volte un tifoso fischia perché si è sentito tradito dal suo idolo... Poi è chiaro che questa è la Nazionale, se si potesse non fischiare meglio".

    Sarebbe rischioso affidarsi a Gabbiadini o Zerbin e Cancellieri?
    "Gabbiadini volevamo chiamarlo anche prima, ma ha avuto problemi fisici. Cercavamo un attaccante esterno mancino e non ce ne sono molti, sta abbastanza bene e vedremo se avrà la possibilità di giocare".

    Quali saranno i punti di riferimento per chi giocherà?
    "Uno spirito la squadra ce l'ha, giocano insieme da tanti anni e sanno cosa devono fare in queste partite. Sarà una gara molto dura. Deve esserci lo spirito di squadra che ha sempre contraddistinto la nostra Nazionale e poi dobbiamo provare a giocare bene. Giocare semplice è sempre la cosa migliore".

    Qual è la differenza tra l'Inghilterra attuale e quella del 2020?
    "La Nazionale inglese è una grande nazionale, lo era anche a Euro 2020 e qualche anno prima... E' una squadra giovane e può migliorare ancora, anche se ha perso due gare con l'Ungheria. Loro arrivano a fine stagione abbastanza stanchi, giocano tante gare durante l'anno".

    Quali sono secondo te i punti di forza dell'Inghilterra?
    "Ritengo l'Inghilterra una delle migliori squadre al mondo, piena di talento. In attacco ha tantissimi giocatori, sarà una partita difficile".

     
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    Il capitano dell'Italia, Leonardo Bonucci, ha parlato a Sky Sport alla vigilia della sfida di Nations League contro l'Inghilterra: "Domani è una partita importante per la squadra e per il gruppo. Giocheremo una partita di un certo livello in un grande stadio come San Siro. Vogliamo tornare a vincere. Vincere aiuta sempre a lavorare meglio, dobbiamo mettere le basi per le qualificazioni all'Europeo a marzo e queste gare sono importanti per il ranking. Non partecipare al Mondiale mette tristezza e delusione, abbiamo fatto una cosa difficile da dimenticare, come non riuscire ad andare al Mondiale per due volte consecutive. Dobbiamo andare avanti e migliorare, costruendo qualcosa di forte e ripartendo dalla voglia di far gruppo e squadra come all'Europeo. Fin dal primo giorno Mancini ha portato idee importanti, ora proviamo diverse soluzioni e quando scendiamo in campo dobbiamo mettere quelle idee a frutto. Le assenza negli ultimi anni ci possono stare, visto che si gioca di continuo".

     
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    110 I gol nel ciclo Mancini
    Nelle 53 partite di Mancini c.t., l’Italia ha segnato 110 gol (alla media di 2,07 a partita). Immobile e Belotti
    sono i capocannonieri con 8 reti

     
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    Southgate: "Questa Italia non è più debole di quella dell'Europeo"


    "Henderson sta bene, si è allenato con noi e probabilmente sarà disponibile. Tutto il resto della squadra è in ottima forma".

    Perché questa gara è così importante per voi?
    "Questo è un torneo importantissimo e ci siamo già confrontati con due squadre fortissime. Dobbiamo migliorare dopo gli ultimi risultati e in vista del Mondiale, farlo qui a San Siro, in uno stadio iconico, sarà davvero un grande onore".

    Si è parlato molto del prossimo Mondiale e della situazione relativa ai diritti umani. In che modo questa questione la coinvolge?
    "Ho osservato e studiato da vicino questa situazione, mi sono documentato con esperti che si occupano di questo e anche la FA ha fatto molto. Alcune richieste sono state fatte, sul tavolo ci sono già alcune ipotesi e c'è già un accordo con sette nazioni europee per mantenere questo dibattito. So che c'è bisogno di parlare di questi argomenti, in fin dei conti noi speriamo in un cambiamento in quel paese anche se tutto non è sotto il nostro controllo".

    Quanto è preoccupato in merito alla forma di questa squadra?
    "Non parlerei tanto di forma, non è questo a preoccuparmi. Ma con la Nazionale bisogna sempre partire da zero, i tornei delle nazionali si disputano sempre dopo i campionati... e anche altri mister hanno i miei stessi dubbi. C'è bisogno di ragionare, di riflettere, bisogna fare chiarezza per attraversare questi momenti negativi: solo così si può dare una spiegazione ai motivi delle gare negative di giugno. Sappiamo che il nostro rendimento in campo deve migliorare".

    Ha parlato con Maguire?
    "Sì, ho parlato con tutti e quindi anche con lui. Questa volta è stato un po' più difficile perché ne ho chiamati 28..."

    Quale messaggio rivolto a chi pensa che per i diritti umani non si stia facendo abbastanza?
    "Noi abbiamo fatto delle ricerche, con le ONG e con la FA. Non riusciremo a fare tutto ciò che vogliamo, ci sono dei limiti, ma parlare è importante. Le critiche ci sono, dobbiamo accettarle, ma stiamo facendo il nostro massimo".

    Quanto l'Italia dovrà avere paura del sentimento di vendetta dopo la finale persa all'Europeo e dopo lo 0-4 con l'Ungheria?
    "Abbiamo già giocato contro l'Italia, sappiamo quanto formidabili sono i giocatori che ci sono nella Nazionale italiana. Sta a noi rispondere ai risultati arrivati negli ultimi due confronti e migliorarci".

    Ci sono solo 11 dei 25 giocatori che hanno giocato all'Europeo, li conosce tutti i giocatori dell'Italia? Credi l'Italia sia più debole?
    "No, di questo proprio non sono sicuro. Noi seguiamo la Serie A molto da vicino, sono stato in Italia due settimane fa e ho visto il derby e poi l'Udinese... Conosciamo bene i giocatori della Serie A e in estate seguiamo i giocatori delle altre nazionali".

    Cosa ha imparato dalle riflessioni e dalle analisi fatte?
    "Abbiamo analizzato tutto e cercato di capire perché ci sono state queste gare così negative dopo 22 partite senza ko. C'è bisogno di impegno da parte di tutti e su questo ci stiamo concentrando, stiamo facendo in modo che la squadra si possa allenare nel modo migliore possibile".

     
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    Kane: "Gara di domani servirà per preparare al meglio il Mondiale"


    "Mi sono confrontato con alcuni capitani della questione dei diritti umani in Qatar, sicuramente se agiamo insieme possiamo portare un messaggio più ampio, i giocatori possono fare molto vista l'importanza del Mondiale, speriamo di fare un passo avanti su questo versante".

    Le ultime quattro gare non sono andate bene, domani potete rimediare?
    "Sicuramente la determinazione ci caratterizza, dobbiamo tornare a giocare bene. Per quattro anni siamo stati formidabili e sappiamo che le ultime gare a giugno non sono state positive, ma ci stiamo preparando per gestire al meglio i due mesi che mancano alla Coppa del Mondo. L'incontro di domani non sarà assolutamente facile, ma vogliamo vincere questa gara anche per arrivare meglio al Mondiale".

    Qual è stato il problema nelle ultime gare?
    "Noi abbiamo giocato contro le migliori squadre e domani giocheremo nuovamente contro una di queste. La partita di domani sarà molto utile in vista della Coppa del Mondo, dobbiamo provare a imporre il nostro gioco e la gara di domani ci servirà per esercitarci al meglio".

    Il fatto di essere ultimi in classifica pesa sul vostro umore?
    "Abbiamo parlato all'interno della squadra di questa possibile retrocessione, ma ci sono ancora due partite. La retrocessione è possibile, ma non deve influenzare sulla determinazione con cui scenderemo in campo".

     
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    :italia:

    Sono circa 45mila i biglietti venduti dalla FIGC a 24 ore dal fischio d'inizio di Italia-Inghilterra, sfida valida per la quinta giornata della fase a gironi di Nations League. San Siro per il ritorno degli azzurri undici mesi dopo Italia-Spagna è quindi lontano dal tutto esaurito.

     
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    :intervista:

    Il capitano dell'Italia Leonardo Bonucci ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Inghilterra. Questa la conferenza stampa integrale.

    Quanto è importante la gara di domani nel processo di crescita? Che difficoltà ti aspetti?
    "Quella di domani sarà una gara molto importante, ci farà capire a che punto siamo del percorso. Dopo la mancata qualificazione al Mondiale e le gare di giugno, con tanti ricambi, domani capiremo dove migliorare e in cosa. Non c'è gara migliore di questa per iniziare il percorso. Bisognerà stare attenti alle loro individualità, soprattutto in attacco hanno giocatori che possono decidere il match da un momento all'altro".

    La Nazionale ti sta aiutando a scrollarti di dosso le scorie juventine? Anche tu punti al Mondiale americano?
    "Quando vengo in Nazionale mi rigenero ma non solo stavolta, è così da 12 anni a questa parte. Qui si respira aria fresca, si sta insieme a un gruppo per 10 giorni di fila. Al Mondiale del 2026 non ci penso, non è il mio obiettivo, il mio obiettivo e star bene e aiutare la Nazionale finché potrò e lo vorrà il mister".

    Dobbiamo tornare a sentirci uniti?
    "Sì, sicuramente. Nel calcio come nella vita si ha troppo la memoria corta e ci si focalizza su ciò che non va. Ci sono momenti che ognuno di noi ha vissuto e qualcosa non va come vogliamo, ma da lì bisogna ripartire e mettere dentro le emozioni di quando le cose andavano bene. Spero domani il pubblico possa aiutarci con entusiasmo e orgoglio, ci aiuterà a battere una nazionale che abbiamo già battuto per vincere l'Europeo".

    Cosa serve per ritrovare entusiasmo?
    "Se pensiamo all'entusiasmo dell'Europeo, chiaramente quello è diverso... Io credo che in questa Nazionale l'entusiasmo ci sia, poi si amplifica quando inizi a vincere. Servono vittorie e consapevolezza per far capire che il passo falso dovuto alla mancata qualificazione al Mondiale appartiene al passato. Vincere queste due gare ci permetterebbe di partecipare quasi certamente alle final four, dobbiamo pensare a questo".

    In Nazionale ti senti più leader rispetto alla Juventus?
    "Io mi sento me stesso, sempre. Nel bene e nel male, tutto ciò che ho fatto nella carriera l'ho fatto essendo me stesso. Che sia la Juve o la Nazionale, io mi comporto come credo sia giusto. L'importante è che io la mattina mi possa guardare allo specchio ed essere consapevole di aver dato tutto me stesso per me e per la squadra".

    Dal punto di vista tattico è il momento più complicato per voi?
    "Queste domande spettano al mister più che a me. Quest'anno giocando tanto e con tanti infortunati diventa molto più difficile trovare giocatori che rispecchiano un certo tipo di gioco, ma poi alla fine ciò che conta è dare tutto ciò che abbiamo".

    Che futuro vedi in questi ragazzi in gruppo?
    "C'è un po' di mancanza di coraggio nel farli giocare, ma anche difficoltà nel trovare giocatori di un certo livello pronti per certe competizioni. Però bisogna lavorare e capire che per dare alla Nazionale una squadra all'altezza bisogna rischiare perché il rischio può dare soddisfazioni".

    Cosa pensi degli attaccanti inglesi?
    "Con Kane abbiamo giocato contro tante volte, è tra i migliori attaccanti al mondo. I nuovi li scopriremo, li abbiamo studiati in questi giorni. Sicuramente loro sono avvantaggiati perché scoprono continuamente nuovi talenti e hanno il coraggio di farli giocare".

    Senti un po' di ingratitudine nei tuoi confronti?
    "Se fossero stati gli ultimi tempi mi sarei sorpreso... Ma è tutta la carriera così, non mi spaventa nulla. Ho vissuto nella vita momenti peggiori, non mi spaventa ormai più nulla".

    Cosa ti aspetti da domani? Pensi possano esserci fischi?
    "Chi fischia un giocatore della nazionale italiana per me è una persona senza cervello, in quel momento il giocatore rappresenta tutta la Nazione e anche chi sta fischiando... Non vedo perché debba essere fischiato Donnarumma che ha solo fatto una scelta, non è stato il primo a essere fischiato e non sarà l'ultimo. Dobbiamo crescere dal punto di vista culturale, domani ci aspettiamo un San Siro carico".

     
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50 replies since 24/8/2022, 16:21   108 views
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