Udinese 2022/2023

Il responsabile degli scout dell'Udinese Andrea Carnevale ha parlato ai taccuini del Corriere dello Sport di Beto: "Se può essere uno dei nostri non lo so, ma per Beto abbiamo rifiutato a gennaio una grande somma da una big. Diventerà fortissimo. Non dico che sia come Osimhen, ma le caratteristiche sono quelle: ha tecnica, è forte nel gioco aereo, ha tutto, è perfetto per una grande squadra e ve lo dico da attaccante".

L’Udinese ritrova la vittoria dopo la sconfitta con il Lecce e il pareggio con il Napoli. Contro la Sampdoria arriva un netto 2-0 grazie alle reti di Pereyra e Masina. Un match mai particolarmente in discussione, fatta eccezione per la sgasata dei blucerchiati in avvio di ripresa, con Zanoli che ha impegnato severamente Silvestri e Gabbiadini che ha centrato il palo. Per il resto però i bianconeri hanno gestito agilmente il risultato in una replica un po’ della prestazione vista nella vittoria contro la Cremonese.

Ora però il calendario si fa particolarmente tosto, con lo scontro diretto per l’ottavo posto di domenica contro la Fiorentina, a cui seguiranno poi la sfida casalinga con la Lazio, la trasferta in quel di Salerno e la chiusura contro la Juventus al Dacia Arena. L’Udinese ha come obiettivo minimo il decimo posto, ma si potrebbe anche ambire a qualcosina di più, come dichiarato da Masina post partita. Chiaro però che avere l’intera rosa a disposizione avrebbe dato più consistenza alle ambizioni, per quanto comunque anche qualcuno alle spalle dei titolari stia crescendo.

L'attaccante italo-brasiliano Joao Pedro può rientrare in Italia. Lo scrive il 'Messaggero Veneto' oggi in edicola: attualmente al Fenerbahce, l'ex Cagliarè è finito nel mirino dell'Udinese. Il calciatore classe '92 è reduce da una stagione non esaltante causa infortunio al ginocchio che l'ha tenuto lontano dai campi di gioco per un paio di mesi: la valutazione del suo cartellino è di circa 5 milioni di euro, ma non è da escludere l'inserimento nella trattativa di una contropartita tecnica.
Con Brenner già acquistato e Joao Pedro che può arrivare, l'Udinese sta di fatto preparando il terreno alla cessione di Beto, centravanti che già a gennaio è stato corteggiato da Everton e Newcastle.

Lo scontro diretto per l'ottavo posto non porta gioie in casa Udinese. È infatti arrivata una sconfitta per 2-0 al Franchi contro la Fiorentina e la compagine bianconera si ritrova ora dodicesima, con Torino e Monza che hanno battuto Hellas Verona e Napoli, effettuando così il sorpasso. Sarà dura ottenere il decimo posto, che è l'obiettivo societario, poiché ora servirà verosilmimente almeno un colpaccio visto che il calendario propone Lazio, Salernitana e Juventus. A destare preoccupazioni in particolare contro le big, o squadre comunque che stanno vivendo un momento positivo, in trasferta è la difficoltà che ha l'attacco viste le assenze.

Al Franchi il tecnico Andrea Sottil ha provato a sperimentare un po' per capire come ridare pericolosità a un reparto che si ritrova senza Success, Deulofeu e Beto. Samardzic è stato spostato quindi a supporto della punta Nestorovski per tentare di valorizzare ulteriormente le sue capacità offensive. Il test però si può dire fallito, non impossibile da ripetere per avere conferme, ma contro la Fiorentina l'efficacia è stata nulla. Il tedesco di origini serbe infatti ha visto pochissimi palloni, con Pereyra e Lovric che hanno faticato a giostrare con lui. In più sembra non avere quella fisicità che serve per destreggiarsi in solitaria tra le linee, cosa che per esempio invece a Success riusciva benissimo (e non a caso era lui l'elemento inamovibile).

Oltre ai problemi di natura tattica, è parsa anche mancare la giusta concentrazione nei primi quindici minuti, dove la viola ha fatto un gol e si è vista persino annullare il centro del raddoppio. Un problema cronico dell'Udinese in trasferta che Sottil non sta riuscendo a risolvere e questa forse è la criticità che desta qualche preoccupazione in più, visto che dal punto di vista dello schieramento c'è da fare i conti con tantissime defezioni e quindi ci sono le attenuanti. Nota di merito per il giovane Vivaldo Semedo, autore dell'unica chance friulana davanti a Cerofolini. Il ragazzo arrivato dallo Sporting Lisbona si è dato da fare e con la sua stazza ha dato un senso ai lanci bianconeri e ai palloni in mezzo.

L'emergenza può essere l'occasione per scoprire così anche il talento di qualche ragazzo ancora più giovane rispetto ai tanti prospetti già in crescita in casa zebrette. Vedremo quali saranno le scelte per affrontare la Lazio e soprattutto per su chi punterà Sottil a gara in corso, con Pafundi, Thauvin e Semedo che scalpitano per avere minuti in queste ultime partite. Quel che è certo è che la lista indisponibili si allunga, Becao infatti è stato espulso nella rissa finale con Bonaventura e non ci sarà. Verosilmimente il suo posto sarà preso da Masina.

Andrea Sottil sarà l'allenatore dell'Udinese anche nella prossima stagione. Il club friulano ha annunciato tramite i suoi social il rinnovo del contratto dell'allenatore per la prossima stagione.

L’Udinese esce sconfitta dal match contro la Lazio per 0-1 per quello che è il secondo inciampo consecutivo dopo la trasferta del Franchi di Firenze. Nel post partita più che le analisi tecniche a tenere banco è stato l’episodio del rigore conquistato e realizzato da Immobile e che ha dato alla fine i tre punti alla squadra di Sarri. Molto forti le parole del direttore dell’area tecnica Pierpaolo Marino. In mezzo a questo però c’è da commentare anche quanto accaduto nel corso dei novanta minuti. La compagine di Sottil ha perso un altro pezzo, con Ebosele ko dopo la botta contro il palo nella gara contro la Fiorentina, accorciando così ancora di più una coperta che ora è cortissima.

Recuperato Beto all’ultimo, con Sottil che parlato in conferenza stampa di recupero miracoloso, le altre scelte sono pressochè obbligate. Pereyra deve tornare a fare l’esterno di destra, inserendo così per la seconda volta consecutiva Samardzic come trequartista a supporto del centravanti. Arslan, vista la partenza di Pafundi per il Mondiale U20, va a colmare il vuoto lasciato in mezzo. Thauvin, Zeegelaar, Nestorovski e il secondo portiere Padelli gli unici over in panchina. Complicato così affinare certi meccanismi in queste partite, per quanto con il rientro del bomber portoghese alcune tracce del vecchio gioco dei bianconeri si siano riviste.


Samardzic ha infatti galleggiato sulla trequarti per favorire gli inserimenti di Lovric e cercare qualche soluzione per Beto, che in un paio di circostanze ha avuto dei palloni interessanti da dei traversoni. Una gara che nel primo tempo è stata abbastanza equilibrata e dove l’Udinese ha peccato però di precisione una volta arrivata al limite dell’area. Dal 50’ in poi un calo fisiologico da parte soprattutto di chi sta tirando la carretta da inizio anno come Pereyra, Walace o Lovric. Proprio per questo l’unica cosa che stona è la gestione dei cambi da parte di Sottil.

Sotto di un gol e con un undici stremato carte come Thauvin o Vivaldo Semedo potevano essere rischiate prima, soprattutto considerando che le zebrette non hanno più obiettivi concreti in questo campionato. Restano le difficoltà di un finale di stagione dove, tra un po’ di appagamento e una rosa già corta di base e accorciata dagli infortuni, l’Udinese ha forse lasciato un pochino con l’amaro in bocca per un piazzamento che poteva essere ancora più dignitoso con veramente poco.

A due gare al termine del campionato, il tecnico dell'Udinese, Andrea Sottil, traccia il bilancio della sua prima stagione in Serie A ai microfoni di Udinese Tonight: "Mancano ancora due partite e ci auguriamo di finire il meglio possibile. È la mia prima stagione in Serie A quindi, questi ragazzi, li ringrazio davvero, sono stati il mio primo gruppo e li porterò sempre nel cuore. Mi hanno dato tanto e mi hanno seguito fin dal primo giorno. Ho vissuto momenti bellissimi con grandi risultati e momenti difficili, in cui ne siamo usciti sempre insieme. Penso di aver instaurato con loro un bellissimo rapporto a livello umano. Oggi abbiamo 46 punti e due partite alla fine. Grazie ancora ai ragazzi, secondo me abbiamo fatto un ottimo campionato".

“Al momento della firma, mi immaginavo un po’ come potesse essere il mio approccio e gestire un gruppo di Serie A – continua Sottil -. Di fronte ho ragazzi di spessore, giocatori con grande vissuto e quindi, in certi versi, è più semplice confrontarti con giocatori di Serie A. La serie A è di un altro livello, l’ho notato subito ma, ho anche capito, che devo rimanere sempre me stesso, come in serie C. Credibile, come penso di esserlo stato".

Sottil continua ad analizzare l’andamento della squadra in campionato: "Si poteva fare di più? Sicuramente, si può sempre migliorare. È normale che, quando fai una delle migliori partenze in Serie A con l’Udinese, tutti vogliano sempre il massimo e si aspettano di continuare con quella media punti. Ovviamente, tutti noi volevamo continuare in quel modo però, il calcio ed il campionato di Serie A, è fatto di momenti. Quando sono arrivato a Udine, la Proprietà ed il Direttore mi avevano chiesto di creare una squadra con una identità ben precisa, creando una mentalità vincente, andando in campo a giocarcela con tutti. Questo credo di averlo fatto, oltre ad aver valorizzato alcuni giocatori. Io mi sento soddisfatto del lavoro svolto con questi ragazzi. Non è stato tutto perfetto, alcune partite potevamo giocarle meglio, come con il Torino ed il Bologna, ma abbiamo anche vinto con le finaliste europee. Io credo che, alla fine del campionato, ogni squadra avrà i punti che merita nell’arco di tutta la stagione".


Sottil esprime il suo orgoglio a continuare il suo cammino con il club bianconero: "Vorrei fare un esempio: un percorso ben fatto è un percorso quando una squadra programma, come l’Atalanta. Partendo dal basso, in sei/sette anni con Gasperini, ha migliorato anno dopo anno, acquistando giocatori specifici per il modo di giocare dell’allenatore. Ed è quello che stiamo provando di fare, avendo una Proprietà ed un Direttore competente. Hanno giudicato il mio lavoro svolto da luglio e mi hanno dato la possibilità di continuare in questa direzione, sposando la mia idea di gioco. La mia filosofia è essere sempre aggressivi ed avere una nostra identità in campo con ogni avversario. Penso che i ragazzi mi abbiano ascoltato. Ho fatto errori, abbiamo fatto errori, ma proprio da questi si cresce. Sono molto onorato di continuare questo percorso qui all’Udinese".

"Il mercato? Darò le mie valutazioni e darò la mia opinione su quello che è stato fatto quest’anno e su dove si potrà migliorare. La famiglia Pozzo, riconfermandomi, ha stima in me e quindi immagino che mi ascolterà - risponde Sottil -. Mi piacciono i giocatori che hanno motricità, passo e capacità fisiche importanti, ovviamente senza disdegnare la tecnica, fondamentale per manovrare l’azione dal basso. L’identità che ho cercato di costruire è quella di andare forte in avanti e le caratteristiche che cerco sono queste".

A proposito del video social pubblicato dalla Lazio, in riferimento alle parole espresse dal Direttore Marino a fine gara, Sottil commenta: “Marino è una persona seria, competente ed un grande Dirigente. Tutte le squadre giocano per un obiettivo e tutti devono essere, a mio avviso, seri e rispettosi. Non voglio commentare oltre il video pubblicato, per me era chiara simulazione. Il var? Dico che sia inutile fare le riunioni ad inizio anno se poi, in un episodio come questo, l’arbitro non vada neanche a vedere se ci sia stato contatto o meno. Mi dispiace, inoltre, che una persona che stimo molto come Sarri, dica anche che ci sarebbe stata un’espulsione per chiara occasione da gioco in occasione del rigore".

Dopo le indiscrezioni riferita a un interesse del Napoli per Jaka Bijol dell'Udinese, Il Gazzettino di oggi fa un punto su questo possibile affare di calciomercato. Secondo il quotidiano difficilmente il piano azzurro di puntare sul doppio colpo Bijol-Samardzic andrà in porto, anzi il difensore è praticamente certo di vivere almeno un'altra stagione in bianconero. Anche per Samardzic comunque non ci sono certezze perché nonostante i contatti, il patron Pozzo lo lascerebbe partire solo davanti ad un'offerta irrinunciabile.

Gianluca Lapadula è pronto ad ascoltare eventuali offerte qualora il Cagliari non dovesse essere promosso in Serie A. Tra le squadre che hanno messo gli occhi su di lui, c'è soprattutto l'Udinese che potrebbe accelerare nell'eventualità che Beto saluti a fine stagione. A riportarlo è TuttoUdinese.it

Suonano di nuovo le sirene di mercato intorno al nome di Walace, centrocampista dell'Udinese che spesso è stato vicino all'addio dei bianconeri salvo poi restare sempre in Friuli. Dalla Francia arrivano notizie di un interesse da parte del tecnico Tudor, che vorrebbe portare il brasiliano al Marsiglia, dopo averlo allenato in precedenza proprio nell'esperienza friulana. A riportarlo è TuttoUdinese.

L’Udinese si prepara per l’ultima trasferta stagionale in quel di Salerno, in un piccolo replay rispetto all’anno scorso. Nell’ultima stagione infatti, nella trentottesima giornata, i friulani sono andati all’Arechi per chiudere il loro campionato. Nonostante non avesse più nulla da perdere, la compagine di Cioffi vinse ben per 0-4, rischiando di compromettere il campionato campano. I ragazzi di Nicola, infatti, hanno ottenuto la salvezza dovendo però ricevere buone notizie da Venezia, dove il Cagliari non ha trovato il successo contro una squadra già retrocessa.


Una giornata finita bene, ma vissuta anche molto male, con la Salernitana che avrà voglia di rivalsa. Udinese, dunque, che non può permettersi di abbassare la guardia. A livello di classifica ormai un piazzamento tra l’ottavo e il decimo posto sembra complicatissimo da raggiungere, ma la sfida di motivazioni comunque ne fornisce. In primis quella citata sopra, con un avversario che potenzialmente sarà affamato. In secondo luogo, c’è comunque un successo fuori casa da ritrovare, l’ultimo risale a marzo contro l’Empoli. Infine, alcuni elementi che magari hanno trovato meno spazio possono comunque dire la loro nelle gare di fine anno.

Chissà infatti che, per citarne uno, non possa essere la gara di Thauvin. Ultimamente Sottil ha optato per Samardzic alle spalle di Beto, con risultati però non particolarmente entusiasmanti. Con Ebosele ancora ko ci sarà da riallargare Pereyra e quindi resterà la lacuna affianco al portoghese. Il francese non parte favorito per una maglia, ma l’ipotesi non è totalmente da scartare. L’ex Marsiglia a gennaio è stato fortemente voluto e ad oggi non è però ancora riuscito ad ambientarsi in una realtà completamente nuova. Salerno potrebbe essere una nuova occasione per riassaggiare il calcio italiano (ultimo gettone dal 1’ con

Quinta sconfitta consecutiva per l’Udinese, che esce senza punti anche dall’Arechi di Salerno. Eppure la giornata sembrava essere cominciata bene, con un 2-0 che faceva ben sperare. Poi però è cominciata la rimonta avversaria e la compagine di Sottil non è riuscita a porvi rimedio. Alla fine i ballottaggi in attacco sono stati vinti da Nestorovski e Thauvin, che rappresentano la vera novità rispetto all’inciampo contro la Lazio. Scelte per il resto dettate dai tanti infortuni che hanno privato i friulani di veramente tanti pezzi in corso d’opera.

L’avvio è molto promettente, con l’Udinese che riesce a prendere le misure alla Salernitana e un po’ alla volta aumenta anche i giri del motore. Con l’accensione dei giocatori qualità, arrivano due reti. Ci pensano Zeegelaar, su assist di Lovric, e Nestorovski, con azione orchestrata da Thauvin e Pereyra, a portare sullo 0-2 le zebrette. La tavola sembra apparecchiata per poter portare a casa un risultato positivo a più di due mesi di stanza dal successo contro l’Empoli.

Poi però le cose iniziano a guastarsi. Il gol di Kastanos è frutto di un eccesso di leggerezza e la cosa permette alla Salernitana di tornare in una partita che sembrava chiusa. Nella ripresa poi Beto e Arslan falliscono, mentre gli ex di turno Candreva e Troost-Ekong no. Finisce così 3-2 una partita che sembra essere l’esatto specchio della stagione dell’Udinese. I concetti ci sono, vengono anche applicati, ma poi mancanza di cattiveria e superficialità portano a danni difficilmente riparabili.

Per quanto riguarda la prestazione di chi ha giocato meno il bilancio è mezzo e mezzo. Zeegelaar trova il gol, ma poi fa fatica e si fa anche espellere accorciando ulteriormente la coperta, Nestorovski segna, ma non riesce a restare nel gioco come Beto, e infine Thauvin si accende ancora troppo a fiammate. È mancata poi anche in questa gara l’incisività di Samardzic. Rimesso nel suo ruolo consueto, è stato più ordinato rispetto a Fiorentina e Lazio, ma non ha portato quelle giocate che dovrebbero farne il leader tecnico della squadra. Da strada quindi, per tutti, ce n’è ancora da fare.

Non è un finale di stagione molto entusiasmante quello che sta vivendo l'Udinese, che sta vivendo una stagione con un calo che è parso costante e quasi inarrestabile. Solo la sfuriata di Sottil post Spezia aveva momentaneamente interrotto il trend, con il ritorno di una squadra bianconera vecchio stampo e le vittorie contro l'Empoli e il Milan. Poi quasi sempre nel 2023 alle zebrette è mancato qualcosa, qualche dettaglio che però ha portato a un calo di punti abbastanza importante, tagliando fuori la compagine di Sottil dalla corsa ottavo posto, che potenzialmente quest'anno potrebbe valere l'Europa.

A conferma di quella che sembrerebbe una semplice sensazione ci sono i numeri. 28 punti fatti nel girone d'andata e solo 18 in quello di ritorno, con un calo drastico, con i bianconeri che hanno fatto meglio solo delle squadre che sono state in lotta per non retrocedere. C'è ancora una gara da giocare, ma c'è stato un calo di 3 e vittorie (7 nell'andata e 4 nel ritorno) e 1 pareggio (7 contro 6). Vedremo come andrà la gara contro la Juventus, dove Sottil sarà senza tantissimi interpreti, ma quel che è già certo è che quota 50 punti non è raggiungibile.

Per la prossima stagione dunque un calo così marcato andrà tenuto in considerazione per quanto concerne il lavoro da fare. Forse ci sarà qualcosa da aggiustare dal punto di vista della preparazione visti i tantissimi infortuni di fine stagione, anche se lì solo i membri dello staff sanno il perchè di questi problemi così diffusi. La coperta poi andrà allungata visto che hanno tirato la carretta sempre i soliti. In più in caso di partenza di alcuni pezzi da novanta, andranno trovati i sostituti migliori sul mercato e responsablizzando ulteriormente invece chi ha già esperienza sulle spalle, come per esempio Lovric e Bijol, che non saranno più dei rookie.

L’Udinese avrebbe messo nel mirino il portiere dello Shakhtar Donetsk e Ucraina Anatoliy Trubin. Il club friulano avrebbe offerto sei milioni di euro per il cartellino del classe 2001, che piace anche a Inter e Liverpool, ricevendo però un no da parte del club ucraino nonostante il contratto del calciatore scada nel 2024 e Trubin non voglia prolungare il suo rapporto con gli arancioneri

L’Udinese chiude la sua stagione a quota 46 punti, forte di un avvio tale da essere designata come rivelazione del campionato. A questo poi però è seguito un brusco calo che ne ha condizionato evidentemente il piazzamento finale, meno nobile di quanto si potesse sperare. L’obiettivo di inizio anno era stato impostato sulla consueta salvezza, ma chiaramente quanto mostrato dai friulani nei primi due mesi di campionato ha fatto sperare in una metà sinistra della classifica che però non è arrivata. Il bilancio della stagione alla fine è abbastanza positivo, per quanto resti la sensazione che sarebbe bastato poco di più anche solo per lottare per l’ottavo posto che, a determinate condizioni, quest’anno potrebbe valere l’Europa, quel sogno che Giampaolo Pozzo ha ancora nel cassetto. C’è da considerare inoltre che l’anno scorso l’accoppiata formata da Gotti e Cioffi raccolse 47 punti, mentre quest’anno un gruppo molto simile e forte di un anno di conoscenza in più ha chiuso con un punto in meno. C'è comunque l'attenuante infortunati, con una coperta già corta di base che tra aprile e maggio è diventata minuscola, con tantissimi acciacchi e problemi. Un po' di sfortuna e forse qualcosa da modificare in sede di ritiro e gestione, con il tecnico Sottil che avrà comunque un anno in più d'esperienza nel bagaglio.


Salvezza e valorizzazione dei giovani, l'Udinese centra entrambi gli obiettivi, è mancato l'ultimo step

Per quanto concerne la crescita dei singoli, altro obiettivo oltre alla salvezza, il traguardo è tagliato. Diversi infatti i giocatori che sono riusciti a mettersi in mostra nonostante gli alti e i bassi della squadra. Il neoarrivato Bijol si è subito imposto come uno dei centrali più interessanti forse dell’intera Serie A. Pochi passaggi a vuoto, tanta sostanza e qualche gol. Una bella scoperta anche Lovric, mentre Nehuen Perez e Beto sono state le due riconferme. Il portoghese è andato di nuovo in doppia cifra di gol e potrebbe partire questa estate davanti al pagamento della clausola. C’è stata anche la crescita di Samardzic, che fa già gola alle grandi e che l’anno prossimo è pronto a prendere in mano l’Udinese non dovesse arrivare qualche offerta folle per cambiare le carte in tavola fin da subito. La permanenza in Serie A quindi c’è, così come una crescita del patrimonio tecnico. È mancato un po’ quello step finale per far divertire i tifosi, quella metà della classifica che in Friuli manca da una decade. Chissà che però, nel segno della continuità con Sottil, non possano essere proprio queste le basi per riuscire a ottenere di più l’anno prossimo. Tanto in questo senso, inevitabilmente, lo dirà il mercato.