Cremonese 2022/2023

Ultima spiaggia, questa volta sul serio. La sfida di questa sera tra Cremonese e Spezia non lascia spazio ad alcuna interpretazione, soprattutto per i grigiorossi: per cercare di riaprire il discorso salvezza è obbligatorio vincere e accorciare a -3 sui liguri, per poi sperare in un risultato negativo dell'Hellas Verona a Lecce. Dopo i tanti passi falsi di questa complicata stagione, a cinque giornate dalla fine non c'è altra soluzione.

Tra buone prestazioni e rimpianti
Mister Ballardini e i suoi ragazzi arrivano in forma a questa partita, almeno psicologicamente. Archiviate le polemiche per il finale di Cremonese-Verona (la vittoria sarebbe stata adrenalina pura), la vittoria sfiorata (trasformatasi poi in un pareggio) a San Siro ha dimostrato che la squadra c'è ed è pronta a lottare fino alla fine. Fisicamente invece il tecnico di Ravenna dovrà fare i conti con quella che è la quarta partita in nove giorni tra campionato e Coppa Italia: sin dal suo arrivo la rosa è stata gestita con rotazioni oculate (l'unico a non essere sceso in campo è il terzo portiere Saro), ma non sarà semplice restare atleticamente in gara per tutti i 90'.

La probabile formazione
Per questo motivo sono tanti i nodi da sciogliere nello stilare la formazione titolare. Carnesecchi giocherà in porta, ma il probabile rientro di Valeri dal 1' costringerà Ballardini a scegliere solo due centrali tra Chiriches, Lochoshvili e Vasquez, autori di un'ottima prova a San Siro. Sulla destra possibile riposo per Sernicola, con Aiwu pronto a sostituirlo, mentre a centrocampo le scelte sono obbligate: con la squalifica di Pickel saranno Meité e Castagnetti ad occupare la mediana, mentre per la trequarti viaggiano verso la titolarità Okereke e Galdames, con Ciofani unico riferimento offensivo. Come esterno destro verrà schierato uno tra Benassi e Ghiglione, anche in base al piano tattico della gara.

“Dai ragazzi, noi ci crediamo!”. Basta riportare il messaggio dei tifosi a fine partita per descrivere la straordinaria importanza che il successo della Cremonese contro lo Spezia ha avuto in ottica salvezza. Fino ad un mese fa sembrava impossibile che i grigiorossi fossero ancora in gioco a quattro giornate dalla fine, invece adesso l'obiettivo dista solo tre punti. Anche se molto dipenderà dal risultato di Lecce-Verona, in programma questa sera.

Rendere possibile l’impossibile
Nelle ultime cinque gare gli uomini di Ballardini hanno raccolto 8 punti, gli stessi dell'intero girone d’andata. Un risultato impressionante e merito proprio dell’ex Genoa, che è riuscito a trovare la quadra sia tatticamente che mentalmente: con 16 punti raccolti in 15 giornate, la Cremonese è virtualmente tredicesima nella classifica del girone di ritorno. La sfida allo Spezia ha mostrato il classico copione delle squadre "dure a morire": i liguri hanno iniziato subito con grande grinta, sfiorando a più riprese il gol (decisivo in più di un'occasione un Carnesecchi versione Nazionale), ma la caparbietà grigiorossa ha avuto la meglio, con Ciofani e Vasquez che hanno saputo capitalizzare alla grande le uniche occasioni avute. Considerando che si trattava della quarta partita in nove giorni, fare meglio era impossibile.

Nel segno del capitano mascherato
A proposito di Ciofani, si può e si deve sottolineare l'incredibile stagione del capitano grigiorosso, salito a quota sette reti e attuale capocannoniere della Cremonese insieme ad Okereke. Nonostante i 37 anni e mezzo suonati ha sempre risposto presente quando chiamato in causa, trascinando spesso i compagni fuori da situazioni scomode. Nemmeno la frattura delle ossa nasali rimediata contro la Sampdoria lo ha fermato, anzi: la sua versione alla Osihmen è altrettanto decisiva e impattante nei meccanismi della formazione grigiorossa, che con lui in campo dà sempre l'idea di essere più pericolosa. "Grazie a questa vittoria possiamo ancora giocarcela" ha dichiarato nel post partita il numero 9. Dopo tutto, perché smettere di sognare proprio ora?

“Dai ragazzi, noi ci crediamo!”. Basta riportare il messaggio dei tifosi a fine partita per descrivere la straordinaria importanza che il successo della Cremonese contro lo Spezia ha avuto in ottica salvezza. Fino ad un mese fa sembrava impossibile che i grigiorossi fossero ancora in gioco a quattro giornate dalla fine, invece adesso l'obiettivo dista solo tre punti. Anche se molto dipenderà dal risultato di Lecce-Verona, in programma questa sera.

Rendere possibile l’impossibile
Nelle ultime cinque gare gli uomini di Ballardini hanno raccolto 8 punti, gli stessi dell'intero girone d’andata. Un risultato impressionante e merito proprio dell’ex Genoa, che è riuscito a trovare la quadra sia tatticamente che mentalmente: con 16 punti raccolti in 15 giornate, la Cremonese è virtualmente tredicesima nella classifica del girone di ritorno. La sfida allo Spezia ha mostrato il classico copione delle squadre "dure a morire": i liguri hanno iniziato subito con grande grinta, sfiorando a più riprese il gol (decisivo in più di un'occasione un Carnesecchi versione Nazionale), ma la caparbietà grigiorossa ha avuto la meglio, con Ciofani e Vasquez che hanno saputo capitalizzare alla grande le uniche occasioni avute. Considerando che si trattava della quarta partita in nove giorni, fare meglio era impossibile.

Nel segno del capitano mascherato
A proposito di Ciofani, si può e si deve sottolineare l'incredibile stagione del capitano grigiorosso, salito a quota sette reti e attuale capocannoniere della Cremonese insieme ad Okereke. Nonostante i 37 anni e mezzo suonati ha sempre risposto presente quando chiamato in causa, trascinando spesso i compagni fuori da situazioni scomode. Nemmeno la frattura delle ossa nasali rimediata contro la Sampdoria lo ha fermato, anzi: la sua versione alla Osihmen è altrettanto decisiva e impattante nei meccanismi della formazione grigiorossa, che con lui in campo dà sempre l'idea di essere più pericolosa. "Grazie a questa vittoria possiamo ancora giocarcela" ha dichiarato nel post partita il numero 9. Dopo tutto, perché smettere di sognare proprio ora?

Cremonese che sembra già muoversi in vista del mercato estivo nonostante la lotta salvezza in Serie A non sia ancora conclusa. In un modo o nell'altro.
Nel mirino del club grigiorosso, infatti, sembrano essere entrati due calciatori oggi protagonisti nel campionato di Serie B: Nicola Leali e Nicola Falasco, entrambi tesserati dell'Ascoli.

Il primo sarebbe uno dei candidati alla sostituzione di Marco Carnesecchi, destinato a ritornare all'Atalanta per fine prestito, mentre il secondo è considerato uno dei migliori laterali mancini del campionato cadetto (sia come terzino che come esterno della linea mediana).

Carlo Osti è pronto per una nuova avventura. Il dirigente lascerà la Sampdoria al termine della stagione, ma ci sono già stati alcuni contatti con la Cremonese. Probabile un inserimento come direttore dell'area tecnica

È svanito nel peggiore dei modi il sogno rimonta della Cremonese. La sconfitta per 5-1 contro il Bologna è uno schiaffo pesantissimo, che solo per una questione puramente statistica non ha portato al k.o. tecnico (la retrocessione). Un’umiliazione, così l’ha definita mister Ballardini nel post partita, che macchia irrimediabilmente un campionato iniziato davvero solo a febbraio.

Sotto la pioggia di uno Zini ingrigito il Bologna ha dominato in lungo e in largo, mettendo in chiaro le cose con il netto 3-0 del primo tempo ed esaltandosi con le reti di Sansone e Orsolini nella ripresa. Dall’altro lato la Cremonese non è mai riuscita ad entrare in partita, mostrando un’arrendevolezza mai vista prima con l’ex Genoa in panchina. Esattamente l’opposto rispetto a ciò che serviva per continuare ad inseguire Verona e Spezia e rimandare di una giornata qualunque verdetto, con i rimpianti che sono aumentati dopo la sconfitta del Verona a Bergamo. Per sancire definitivamente il ritorno dei grigiorossi in Serie B già oggi basta almeno un pareggio dello Spezia contro il Lecce. Al momento, la Cremonese può salvarsi solo attraverso gli spareggi salvezza, ottenendo sei punti su sei contro Lazio e Salernitana e a patto che né Spezia né Verona vincano più da qui al termine del campionato.

Al di là del triste epilogo, il focus deve spostarsi sulle dichiarazioni nel post partita di mister Ballardini e del direttore sportivo Giacchetta. Il primo ha ammesso la netta inferiorità rispetto al Bologna, sottolineando che la retrocessione è meritata e senza sbilanciarsi sul suo futuro (“ora non frega a nessuno, ma si può ripartire”). Il secondo invece è stato contestato dal tifo organizzato, e dopo un confronto con questi ultimi ha ammesso in conferenza stampa che nel corso della stagione sono stati commessi degli errori, rifiutandosi però di rispondere quando gli è stato chiesto se abbia mai pensato alle dimissioni. Considerando che va verso la conferma da parte della società grigiorossa, ora la piazza si aspetta da Giacchetta un programma chiaro per affrontare nel migliore dei modi il prossimo campionato di Serie B. Evitando di emulare Crotone, Benevento e Spal dei tempi recenti.

Il grande obiettivo della stagione è ufficialmente sfumato, ma la Cremonese ha l'obbligo di chiudere a testa alta il campionato di Serie A. In casa di una Lazio in festa, per i grigiorossi è vietato ripetere quanto visto lo scorso weekend contro il Bologna: una prestazione da squadra ormai vuota dopo mesi passati ad inseguire le dirette concorrenti.

Questione di motivazioni
"Abbiamo il dovere di fare bene, è una questione di dignità. La Lazio sarà motivatissima e noi dovremo esserlo altrettanto" ha dichiarato mister Ballardini nel prepartita. L'aspetto più interessante della sua conferenza riguarda però il suo futuro: "Ci siamo incontrati con la società e lo faremo di nuovo. Qui ci sono ambizioni e una base solida". L'ex Genoa non allena in cadetteria dal 2006 (6 partite alla guida del Pescara), ma ripartire da lui in Serie B sarebbe già un ottimo segnale che la Cremonese vuole fare di tutto per tornare quanto prima in Serie A.

La probabile formazione
Sin dal suo arrivo Ballardini è ricorso spesso a diverse rotazioni di formazione e anche all'Olimpico sarà così. In porta potrebbe fare il suo esordio in campionato Sarr, con Aiwu e Valeri in fascia e la coppia Bianchetti-Lochoshvili in difesa. A centrocampo Meité e Castagnetti sono chiamati agli straordinari a causa dell'assenza di Benassi, con Pickel alto a destra, Galdames al centro e uno tra Okereke e Afena-Gyan a sinistra (l'ex Roma è in vantaggio). A guidare l'attacco sarà Ciofani, ad una sola rete di distanza dal record personale di marcature in Serie A.

Mister Ballardini aveva chiesto una prova d’orgoglio, e così è stato. In un Olimpico strapieno per l’addio di Stefan Radu e la recente qualificazione della Lazio in Champions League, la Cremonese è stata all’altezza della situazione, mostrando una grande reazione dopo il terribile schiaffo casalingo con il Bologna. Il 3-2 finale, tuttavia, è l’ennesima beffa di una stagione sfortunata e al di sotto delle aspettative.


Serenità (quasi) ritrovata
Nel primo tempo i grigiorossi hanno sofferto più del dovuto la Lazio, in pieno controllo della gara e galvanizzata dallo spettacolo del proprio pubblico. A livello mentale avrà certamente pesato la retrocessione, ufficiale da una settimana ma comunque difficile da digerire. Il 2-0 all’intervallo avrebbe potuto lasciare spazio ad un’altra goleada, invece nella ripresa il gran gol di Galdames (seconda rete di un centrocampista grigiorosso in campionato dopo Pickel a ottobre) e il goffo autogol di Lazzari hanno riaperto la gara. Resta l’amaro in bocca per l’incornata nel finale di Milinkovic-Savic, che ancora una volta ha lasciato i grigiorossi a bocca asciutta.

Da dove ripartire
La gara di ieri e quella del prossimo weekend contro la Salernitana serviranno soprattutto per capire da chi e come ripartire nella prossima stagione. Sarr ha dimostrato di essere un portiere di livello, prima in Coppa Italia e poi contro la Lazio (l’errore nel finale non macchia la sua prestazione), mentre Galdames è in grado di fare la differenza in un campionato come la Serie B: nonostante sia di proprietà del Genoa, Ballardini potrebbe convincerlo a restare. A proposito del mister, nei prossimi giorni è in programma un altro colloquio con la proprietà per decidere il da farsi sul futuro. Confermare un tecnico con un curriculum come il suo sarebbe senza dubbio un ottimo primo passo in vista del mercato estivo.

Si è ufficialmente conclusa la stagione 2023/24 della Cremonese. Al termine del vittorioso appuntamento con la Salernitana allo Zini è infatti arrivato il rompete le righe. La Cremo è attesa dal campionato di Serie B, dove il prossimo anno proverà a tornare subito nella massima serie vista la retrocessione delle scorse settimane.