Italia Woman

News e Notizia sulla Nazionale Femminile di Calcio

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    La ct dell’Italia femminile Milena Bertolini ha parlato in vista della sfida d’esordio in Algarve Cup contro il Portogallo di domani sera: “Sono molto soddisfatta perché le ragazze stanno dando il massimo. Da loro mi aspetto una grande motivazione, una grande voglia di giocare in questa competizione. Per noi è motivo di orgoglio essere stati invitati e lo dobbiamo dimostrare dal primo minuto che scendiamo in campo. - continua Bertolini come si legge sul sito della FIGC – Contro il Portogallo abbiamo già vinto, ma domani sarà un’altra storia. È una squadra in netto miglioramento che davanti ai propri tifosi darà il massimo. Ha calciatrici che giocano in campionati importanti e mi aspetto una partita di altissimo livello”.

     
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    Complice l’assenza delle calciatrici del Milan e una Manuela Giugliano non al meglio fisicamente la ct dell’Italia femminile Milena Bertolini sceglie una formazione a tinte bianconere per la sfida d’esordio in Algarve Cup contro le padrone di casa del Portogallo. Le uniche due calciatrici non di proprietà della Juventus sono infatti Alia Guagni in difesa e Daniela Sabatino in avanti. Fra i pali c’è Giuliani, linea a quattro difensiva con Gama-Salvai coppia centrale e Boattin a sinistra, centrocampo con Cernoia e Bonansea esterni e la coppia Galli-Rosucci in mezzo. Girelli comporrà la coppia offensiva con Sabatino.

    Portogallo (4-3-1-2): Ines Pereira; Borges, Rebelo, Costa, D. Silva; Marques, Faria, Pinto; Neto; J. Silva, D. Silva. A disposizione: Morais, Santos, Jacinto, Marchao, Fidalgo, Norton, Ferreira Gomes, Pinto, Mendes, Ribeiro Nazareth. Ct: neto

    Italia (4-4-2): Giuliani; Guagni, Gama, Salvai, Boattin; Cernoia, Rosucci, Galli, Bonansea; Sabatino, Girelli. A disposizione: Schroffenegger, Baldi, Lenzini, Linari, Bartoli, Tortelli, Caruso, Giugliano, Mascarello, Bonfantini, Bonetti, Tarenzi. Ct Bertolini

     
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    L’Italia chiude sotto di una rete la sfida contro il Portogallo in Algarve Cup. Meglio le azzurre inizialmente con Sabatino, Rosucci e Cernoia che chiamano all’intervento il portiere Ines Pereira. Alla distanza esce però la squadra padrona di casa, che dopo 12 minuti deve fare a meno della stella Jessica Silva. Le lusitane sfiorano il gol al 21° con Diana Silva che approfitta di un errore difensivo calciando però a lato. La risposta azzurra arriva alla mezzora con Sabatino che sugli sviluppi di una punizione supera Pereira, ma si vede strozzare l’urlo in gola dal salvataggio sulla linea di una dei difensori avversari. Al 33° arriva la doccia fredda: punizione di Neto dalla sinistra, uscita a vuoto di Giuliani che devia il pallone nella prorpia porta per il vantaggio del Portogallo.

    Nella ripresa il copione è simile al primo tempo, con l’Italia che fa possesso, ma non riesce a essere incisiva nella costruzione del gioco e sopratutto negli ultimi 20 metri, mentre il Portogallo si difende con ordine e aggressività e prova a sfruttare qualche sbavatura di troppo delle azzurre senza però creare grandi problemi. Le due occasioni migliori delle azzure arrivano attorno all’ora di gioco con Girelli e Sabatino che di testa non fanno pale al portiere Pereira. Al 77° arriva però il pari dell’Italia con Linari brava a smarcarsi sul secondo palo su angolo dalla destra e incornare alle spalle del portiere lusitano. Quando la gara sembra destinata ai supplementari arriva però la grande occasione per l’Italia con Cernoia che conquista un rigore: dal dischetto va Girelli che calcia forte e a mezza altezza battendo l’estremo difensore portoghese e regalando il passaggio del turno all’Italia che ora affronterà in semifinale la Nuova Zelanda.

     
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    Con la vittoria dell’Italia contro il Portogallo in rimonta si completa il quadro della prima giornata dell’Algarve Cup e gli accoppiamenti delle semifinali e delle gare che poi delineeranno la classifica dal quinto all’ottavo posto. Nel derby scandinavo fra Danimarca e Norvegia hanno la meglio le seconde che passano in svantaggio al 7°, gol della stella Pernille Harder, ma trovano subito il pari con Thorsnes e poi mandano ko le avversarie al 90° con Jensen. Vittoria di misura anche per la Germania – che sfiderà la Norvegia in una delle due semifinali – sulla Svezia grazie alla rete di Svenja Huth al 34°. L’Italia invece affronterà l’unica squadra extraeuropea presente: ovvero la Nuova Zelanda che dopo aver chiuso sull’1-1 i tempi regolamentari e supplementari con il Belgio conquista la vittoria ai calci di rigore.

    Questo il calendario:

    Mercoledì 4 marzo
    Danimarca-Norvegia 1-2 (7° Harder; 12° Thorsnes, 90° Jensen)
    Germania-Svezia ore 1-0 (34° Huth)
    Nuova Zelanda- Belgio 7-6 dcr (37° Chance; 90° Van de velde)
    Portogallo-Italia 1-2 (34° aut. Giuliani; 77° Linari, 90° rig. Girelli)

    Sabato 7 marzo (orari da definire)
    Partita 5 – Nuova Zelanda-Italia
    Partita 6 – Norvegia-Germania
    Partita 7 – Belgio-Portogallo
    Partita 8 – Danimarca-Svezia

    Martedì 10 marzo (orari da definire)
    Finale terzo posto – perdente Partita 5-perdente Partita 6
    Finale 5° posto – vincitrice Partita 7-vincitrice Partita 8
    Finale 7° posto – perdente Partita 7-perdente Partita 8

    Mercoledì 11 marzo
    Finale – vincitrice partita 5-vincitrice partita 6 ore 19:45

     
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    PORTOGALLO-ITALIA 1-2

    MARCATRICI D. Silva (P) al 34’ p.t.; Linari (I) al 33’, Girelli (I) al 49’ s.t.

    ITALIA 4-3-3 Giuliani; Guagni (44’ s.t. Bonfantini), Gama, Salvai (1’ s.t. Linari), Boattin; Cernoia, Galli,
    Rosucci (27’ s.t. Mascarello); Girelli, Sabatino (17’ s.t. Bonetti), Bonansea (27’ s.t. Bartoli). All. Bertolini

     
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    Si giocherà alle 22:00 italiane di sabato sette marzo la semifinale di Algarve Cup fra l'Italia femminile e la Nuova Zelanda. La vincente sfiderà una fra Norvegia e Germania, che scenderanno in campo nel pomeriggio (18:30 italiane). Questo il calendario completo:

    Questo il calendario:
    Mercoledì 4 marzo
    Danimarca-Norvegia 1-2 (7° Harder; 12° Thorsnes, 90° Jensen)
    Germania-Svezia ore 1-0 (34° Huth)
    Nuova Zelanda- Belgio 7-6 dcr (37° Chance; 90° Van de velde)
    Portogallo-Italia 1-2 (34° aut. Giuliani; 77° Linari, 90° rig. Girelli)

    Sabato 7 marzo
    Semifinali
    Partita 5 – Nuova Zelanda-Italia 22:00
    Partita 6 – Norvegia-Germania 18:30
    Partita 7 – Belgio-Portogallo 18:00
    Partita 8 – Danimarca-Svezia 15:00

    Martedì 10 marzo (orari da definire)
    Finale terzo posto – perdente Partita 5-perdente Partita 6
    Finale 5° posto – vincitrice Partita 7-vincitrice Partita 8
    Finale 7° posto – perdente Partita 7-perdente Partita 8

    Mercoledì 11 marzo
    Finale – vincitrice partita 5-vincitrice partita 6 ore 19:45


     
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    Vittoria per l'Italia femminile nella semifinale di Algarve Cup. Le azzurre di Milena Bertolini si sono imposte per 3-0 contro la Nuova Zelanda, guadagnandosi la possibilità di giocarsi la finale contro la Germania. Italia avanti già nel primo tempo con Girelli. Nella ripresa Bonansea e Tarenzi hanno chiuso i giochi fissando il risultato sul definitivo 3-0. Adesso l’ultimo atto, che si giocherà l’11 marzo contro la selezione tedesca, reduce dal 4-0 contro la Norvegia.

     
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    Le Azzurre con una gara praticamente perfetta superano la Nuova Zelanda con un netto tre a zero e accedono alla finale della prestigiosa Algarve Cup dove affronteranno la Germania.

    GIRELLI GOL – Neanche il tempo di prendere le misure in campo e si vede un’Italia decisamente più concentrata rispetto a quanto visto nella gara precedente. La difesa della Nuova Zelanda non sembra particolarmente impermeabile, ne approfitta Cristiana Girelli che svetta indisturbata a centro area e ci porta in vantaggio (20′).

    SUPER SCHROFFI – La nostra Nazionale spinge e potrebbe allargare il risultato ma le occasioni sfumano per poco. Sul finire della prima frazione le neozelandesi potrebbero pareggiare: Alia Guagni tocca il pallone con una mano mandando dal dischetto Rosie White che si fa però ipnotizzare da Katja Schroffenegger.

    TRIS E FINALE – Passata la paura, l’Italia riparte di slancio e a inizio ripresa mettono le basi per la vittoria: Barbara Bonansea raddoppia con un gran colpo al volo dal cuore dell’area su assist di Cristiana Girelli (56′), Stefania Tarenzi mette il punto esclamativo ribadendo in rete in scivolata un cross di Alia Guagni sporcata da Barbara Bonansea (67′). Le Azzurre controllano il resto del match senza soffrire e fanno partire la festa al fischio finale.

    Le Azzurre conquistano l’accesso alla finale e scrivono la storia, potendo festeggiare comunque vada un risultato mai raggiunto prima. La gara contro le tedesche, teste di serie numero due nel ranking internazionale, sarà di quelle da far tremare i polsi ma per stasera l’aria è di quelle vibranti e la voglia di festeggiare è tanta. L’appuntamento ora è alla finale dell’undici marzo.

    ITALIA (4-4-2) Schroffenegger; Guagni (77′ Lenzini), Gama, Linari, Bartoli; Cernoia (69′ Galli), Mascarello (85′ Caruso), Rosucci (86′ Boattin), Bonansea (77′ Bonetti); Girelli, Tarenzi (69′ Bonfantini).
    CT: Milena Bertolini.

    NUOVA ZELANDA: Leat; Percival, Bott, Moore (66′ Stratford), Stott, Riley, Longo (73′ Radosavljević), White (73′ Rood), Bowen, Wilkinson (73′ Satchell), Skilton.
    CT: Tom Sermanni

     
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    Convocata dopo tanto tempo grazie alle sue prestazioni con la maglia della Florentina San Gimignano in campionato Katja Schroffenegger nella serata di sabato è tornata a vestire la maglia azzurra a distanza di tre anni dall'ultima volta. E lo ha fatto prendendosi la scena e sfoderando una prestazione maiuscola contro la Nuova Zelanda senza far rimpiangere la titolare Giuliani, reduce da un errore contro il Portogallo che poteva costare caro all'Italia.

    Schroffi, come la chiamano le compagne, ha infatti trasmesso grande sicurezza alla retroguardia, l'ha guidata senza timori – nonostante davanti avesse il quartetto titolare nell'ultima Coppa del Mondo – facendo sentire la sua voce e mostrando ottime doti anche coi piedi dialogando spesso con le colleghe per far ripartire l'azione dal basso, ma anche lanciando lungo alla bisogna. Ma un portiere si giudica sopratutto per quello che fa fra i pali e anche lì l'altoatesina è stata impeccabile. La parata più importante è arrivata nel finale di primo tempo sul risultato di 1-0 per l'Italia.

    Calcio di rigore di White: tiro potente a mezza altezza anche se non troppo angolato e volo di Schroffenegger a respingere e tenere immacolata la propria porta. Una parata pesante perché permette all'Italia, padrona del campo, di andare al riposto in vantaggio e non accusare il colpo di una vera e propria beffa. Ma sono anche altre le gesta del portiere da sottolineare come un paio di uscite sui piedi delle avversarie che denotano il suo grande coraggio e poi un salvataggio su un cross sbilenco in cui ha mostrato senso della posizione, riflessi e colpo di reni degno dei miglior interpreti del ruolo. Un rientro così probabilmente neanche lei se lo immaginava con la ct Bertolini che ora sa di avere un altro portiere di sicuro affidamento su cui contare in futuro.

     
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    L’ultima volta contro la Germania, il 10 novembre del 2018, l’Italia tenne per un tempo prima di crollare sotto i colpi delle tedesche. Finì 5-2 con le reti di Bonansea e Sabatino che pareggiavano l’uno-due iniziale della padrone di casa (Magull e Dabritz) prima che nella ripresa arrivassero altre tre reti tedesche a firma Gwinn, Petermann e Maier. Da allora di tempo ne è passato, c’è stato di mezzo un Mondiale in cui le due nazionali si sono arrese entrambe ai quarti di finale: un risultato storico per le azzurre, uno al di sotto delle aspettative per le tedesche che arrivavano alla Coppa del Mondo coi gradi di grande antagonista deli USA poi campioni.

    Questa sera, alle 19:45, in Portogallo Italia e Germania si incontreranno di nuovo per la finale dell’Algarve Cup arrivando all’atto conclusivo con un cammino simile: le azzurre di Bertolini infatti hanno faticato all’esordio contro il Portogallo, vincendo in rimonta al 90° grazie al rigore di Girelli, per poi battere con facilità la Nuova Zelanda per 3-0 (ma non va scordato che sull’1-o Schroffenegger ha parato un rigore a White); le tedesche di Voss-Tecklenburg invece si sono prese la rivincita sulla Svezia all’esordio (1-0 rete di Huth) per poi travolgere la Norvegia per 4-0 ( di Schuller, Elsig e Hegering le reti a cui si somma l’autogol di Engen).

    La Germania, numero due del Ranking FIFA e colosso del calcio femminile mondiale, partirà da favorita anche se vive un momento di flessione dovuto a un ricambio generazionale più complicato del previsto. Un declino, se di questo si può parlare, iniziato nell’ultimo Europeo quando dopo sei titoli di fila la Die Nationalelf si fermò ai quarti di finale, risultato replicato come detto ai Mondiali. Una flessione che gli è costata anche il non invito dalla SheBelives Cup – il torneo più prestigioso al mondo – e la retrocessione in quella Algarve da cui mancava da tre anni e che ha vinto in tre occasioni in passato.

    Un momento complicato che l’Italia deve provare a sfruttare, senza timori reverenziali, visto che nell’ultimo anno e mezzo di passi avanti ne sono stati fatti tanti e il gap si è ridotto, seppur resti ancora ampio. La azzurre hanno il dovere di provarci, di ripetere la prestazione fornita contro la Nuova Zelanda, di giocare a viso aperto per capire fino in fondo quanto la distanza fra la capofila del calcio europeo e noi si sia ridotta. Un'ultima gara, perché per tutto il mese (fino al tre aprile) ogni manifestazione sportiva in Italia sarà sospesa a causa dell'emergenza Coronavirus. E cosa più di una vittoria potrebbe aiutare il morale di un Paese che dovrà praticamente azzerare ogni interazione sociale e attività per le prossime tre settimane.

     
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    La Federcalcio portoghese ha annunciato che la finale di Algarve Cup in programma domani sera fra Germania e Italia è stata annullata. Il motivo è la necessità della delegazione azzurra di rientrare in patria prima della chiusura dei voli fra Portogallo e Italia decisa dal governo lusitano a causa del diffondersi del Coronavirus.

     
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    La Germania vince l'Algarve Cup. Lo ha annunciato la Federcalcio portoghese sul proprio sito ufficiale. Una vittoria triste perché non arrivata sul campo, ma a causa della rinuncia dell'Italia femminile di disputare la finale in programma questa sera alle 19:45 a causa del blocco dei voli dal Portogallo al nostro paese per via dell'emergenza legata al Coronavirus. Un rientro difficoltoso quello delle azzurre che sono rimaste a lungo bloccate a Faro in attesa che si sbloccasse la situazione, cosa avvenuta solo a tardo pomeriggio (la partenza era prevista per stamani alle 9), e potessero tornare in patria.

     
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    Milena Bertolini non dimentica Brescia. I cinque anni vissuti sulla panchina delle Leonesse che l'hanno lanciata alla guida della Nazionale azzurra sono un ricordo sempre vivo nella mente e nel cuore della ct azzurra che in uno dei momenti più difficili nella storia della città lombarda – e di tutta l'Italia – ha voluto lanciare una proposta per riportare il sorriso in una città che tanto ha dato al calcio femminile: giocare al Rigamonti la sfida decisiva per la qualificazione allì'Europeo contro la Danimarca.

    Una gara che avrebbe dovuto disputarsi quest'estate e che invece è stata rinviata a data da destinarsi (al pari di un Europeo che si giocherà nel 2022 anziché nel 2021)a causa della pandemia Coronavirus. “Lancio la mia proposta, quando giocheremo contro la Danimarca la sfida decisiva per qualificarci all’Europeo, vorrei farlo al Rigamonti. - ha detto Bertolini nella giornata di ieri al Corriere della Sera -Sarebbe doveroso, non solo perché c’è molto di Brescia nella nostra Nazionale, vogliamo esserci, portare bellezza. Una partita così importante in città darebbe gioia ed esprimerebbe riconoscenza”.

    Una proposta che siamo certi sarà accolta positivamente da tutte le parti in causa, compreso quel Cellino che in passato si mise di traverso nel far giocare il Brescia femminile al Rigamonti costringendo la squadra di Cesari a utilizzare l'impianto di Lumezzane (nel 2017) per le gare interne di Women's Champions League

     
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    La Federcalcio danese ha annunciato sul proprio sito le nuove date delle gare di qualificazione al prossimo Europeo femminile. Le due gare contro l'Italia, che potrebbe valere il primo posto nel girone e la qualificazione diretta al torneo continentale che si terrà nel 2022 in Inghilterra, si giocheranno il 27 ottobre, in casa delle azzurre, e l'1 dicembre in terra danese. Da definire le sedi delle due partite.

     
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    Intervistata da L Football la ct dell'Italia femminile Milena Bertolini ha parlato a tutto campo dalle prestazioni all'Algarve Cup al momento che vive il movimento femminile in tempi di crisi da Coronavirus passando per il ricambio generazionale e il campionato di Serie A: “L'Algarve Cup ha dato indicazioni positive, è stata l'occasione per l'inserimento di alcune giovani calciatrici, alcune delle quali erano già state in passato in azzurro, ma che poi non sono state più convocate per diverse motivazioni. Si sono inserite bene, hanno iniziato a capire come funziona in Nazionale e che tipi di standard sono richiesti dal punto di vista del lavoro, della mentalità e dell'approccio. L'ultima partita l'avevamo disputata a novembre e poi fino a febbraio non c'era stato modo di rivederci, è stata la prima volta che passava così tanto tempo da un raduno all'altro, prima ci vedevamo una volta al mese. E questo ha reso un po' più lento il riconnetterci con le modalità di lavoro in Nazionale. Durante il raduno si percepiva che la situazione stava diventando sempre più grave, quando il Presidente del Consiglio Conte ha dichiarato che tutta l'Italia sarebbe diventata zona arancione le cose sono iniziate a cambiare, ma d'accordo con tutte gli organi competenti abbiamo deciso di partire. Milan? Non ne abbiamo parlato perché non c'era motivo di farlo. Nel momento in cui una calciatrice era in quarantena per lei e per tutte le sue compagne valevano le procedure messe a punto dal Governo, la società non poteva fare altro. Per quanto riguarda Tarenzi ho chiesto ai medici se potevo convocarla e avuto il loro assenso è partita con noi. - continua Bertolini guardando alle qualificazioni per l'Europeo – La Nazionale è aperta a tutti, se una calciatrice sta bene gioca che abbia 35 o 18 anni, l'importante è che la squadra abbia un'identità precisa. Noi siamo una squadra che ha giocatrici un po' avanti con l'età, ma ci sono giovani interessanti che verranno inserite. Poi dobbiamo valorizzare maggiormente le giovani riformando e dando maggiore importanza al campionato Primavera alzando così il livello della competizioni. E poi anche le società devono fare il loro perché ci sono molte calciatrici straniere di terza o quarta fascia che non sono migliori delle nostre ragazze, ma tolgono loro spazio. Europei? Il cammino sta andando come nelle previsioni e ora attendiamo la sfida clou contro la Danimarca con il piccolo vantaggio di giocare prima in casa nostra. Loro sono una squadra top e dovremo dare il meglio di noi per avere la meglio, un po' come facemmo a Ferrara contro il Belgio. Mi piacerebbe giocare a Brescia, darebbe un senso di rinascita a una città che con Bergamo sta lottando in prima linea contro questo virus. Tornando all'Europeo lo slittamento di un anno è giusto perché si era venuto a creare un affollamento di eventi nel 2021 e il nostro torneo sarebbe stato penalizzato anziché valorizzato. Campionato? Credo si possa seguire una strada differente, non necessariamente bisogna fare le stesse cose che fanno gli uomini. Il campionato femminile ha meno squadre, è una competizione con più spazi liberi e questo va considerato anche perché gli stadi chiusi da noi avrebbero un impatto minore. Ovviamente c'è il rischio che lo stop possa farsi sentire sul movimento e bisogna pensare a un piano di rilancio che riguardi non solo il calcio femminile, ma anche Lega Pro, dilettanti e settori giovanili”.

     
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