Italia Woman

News e Notizia sulla Nazionale Femminile di Calcio

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    Parte bene l'avventura di Andrea Soncin sulla panchina dell'Italia Femminile: la squadra azzurra gioca una gara aggressiva e propositiva e strappa la vittoria in casa della Svizzera nella prima di Women's Nations League grazie a un gol di Caruso nella ripresa.

    MEGLIO L'ITALIA - A differenza di quanto previsto l’Italia si schiera con un 4-4-2 asimmetrico che vede Galli e Cantore come esterne con caratteristiche diverse fra loro e Piemonte-Giacinti a giocare davanti. L’inizio delle azzurre è convincente: grande pressing in mezzo al campo e verticalità per mettere in moto le esterne in modo che possano innescare le punte. Arrivano così le prime due occasioni con Giacinti, murata dalla difesa svizzera, e Caruso, parata in due tempi di Peng, che spaventano le padrone di casa. La Svizzera dopo un primo sbandamento prende le misure delle azzurre e si fa vedere nella metà campo avversaria sfruttando soprattutto le corse di Riesen a sinistra, ma di pericoli per Giuliani non ne arrivano.


    VINCE L’EQUILIBRIO - Proprio l’esterna elvetica è la più pericolosa con un tiro al volo dal limite che però risulta centrale e non preoccupa Giuliani che blocca senza affanni. La sfida corre su buoni ritmi, con le due squadre che si affrontano a viso aperto e rispondono colpo su colpo, anche se le conclusioni verso le due porte latitano visto che sia l’Italia sia la Svizzera faticano negli ultimi metri a servire con palle pulite le rispettive attaccanti.

    L’ITALIA ATTACCA E SEGNA - Anche nella ripresa l’Italia parte meglio sempre sfruttando la spinta di Cantore che questa volta serve Piemonte a centro area che cerca il tiro in acrobazia senza però trovare i pali della porta elvetica. Poi è Giacinti ad avere due occasioni per sbloccare la gara, ma prima viene fermata per un dubbio fuorigioco e poi gira a lato un cross dalla destra.
    Il gol è nell’aria e arriva poco dopo l’ora di gioco con Arianna Caruso che avvia l’azione e poi la conclude dopo un batti e ribatti in area mettendo il pallone sul palo lontano dove Peng non può arrivare. È della centrocampista della Juve dunque il primo gol della gestione Soncin.

    GIULIANI E I PALI SALVANO L’ITALIA -La risposta della Svizzera arriva poco dopo con Riesen che dalla distanza chiama Giuliani alla deviazione in angolo in tuffo. L’Italia gioca però con più tranquillità e continua a essere aggressiva andando alla ricerca del raddoppio per chiudere la sfida. Le occasioni migliori sono di Glionna, il cui tiro-cross viene deviato da Peng in corner e poi con Linari che però non riesce a trovare i pali della porta. Il brivido per le azzurre arriva all’82° quando Pilgrim sorprende le centrali azzurre e, su assist di Bachmann, colpisce un clamoroso doppio palo. Ancora brividi nel finale con l'Italia che sfiora il raddoppio prima con Girelli e poi con Galli, entrambe le conclusioni finiscono a lato e la Svizzera che va vicina al pari beffa con un intervento di Linari che rischia il clamoroso autogol, ma è brava a reagire e salvarsi in corner.

     
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    C'era grande attesa per il debutto di Andrea Soncin sulla panchina dell'Italia Femminile dopo il fallimento mondiale, l'addio di Milena Bertolini e la coda polemica fra l'ex ct e il gruppo azzurro oltre che una ricerca lunga - e piena di no - del giusto profilo per guidare la rinascita delle Azzurre. E miglior debutto per l'ex tecnico della Primavera del Venezia non poteva esserci: in Svizzera arriva infatti una vittoria di misura che fa partire col piede giusto la Nazionale nella neonata Women's Nations League. Un successo importante visto che il gruppo in cui è inserita l'Italia comprende anche due delle formazioni più forti al mondo come la Spagna, fresca di titolo iridato, e la Svezia, terza in Oceania e prima del Ranking FIFA. La sfida fra le due prossime rivali delle azzurre ha visto le iberiche trionfare per 3-2 al termine di una sfida spettacolare ed equilibrata.



    Tornando alle azzurre in quel di San Gallo (dove aveva debuttato con vittoria anche Mancini alla guida dell'Italia maschile) brillano Arianna Caruso e Sofia Cantore, mentre steccano le due punte scelte dal ct. Soncin a fine gara elogia lo spirito delle azzurre che ora dovranno cercare conferme in una sfida molto delicata come quella contro la Svezia in programma martedì pomeriggio a Castel di Sangro (ore 17:15 diretta su Rai2).
    Oltre che dare continuità al buon inizio infatti le azzurre proveranno a scacciare via un incubo che si portano dietro dall'ultimo Mondiale quando le scandinave diedero una vera e propria lezione trionfando per 5-0 abbattendo moralmente un gruppo che già mostrava le prime crepe e che non sarebbe riuscito a rialzarsi nel match successivo contro il Sudafrica salutando anticipatamente la competizione.

     
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    Una Svezia cinica ed esperta ha la meglio su una buona Italia che come in Svizzera dimostra qualche limite in fase realizzativa e si ferma al palo colpito da Di Guglielmo nella ripresa. A Castel di Sangro finisce 1-0 per le scandinave che raggiungono così l'Italia a quota tre in classifica in attesa della sfida fra Spagna e Svizzera di questa sera.

    BUON AVVIO AZZURRO> - Come si era visto in Svizzera l’Italia appare fin da subito molto aggressiva in mezzo al campo cercando di recuperare palla e ripartire in profondità, un atteggiamento che mette in difficoltà, almeno inizialmente, la Svezia con le azzurre che creano due buone palle gol nei primi dieci minuti con Cantore e Giacinti che però non riescono a finalizzare. Le scandinave rispondono con tanto pressing sulla difesa, che spesso fatica a ripartire rifugiandosi in fallo laterale, e proprio da una palla persa a ridosso dell’area arriva la prima occasione gialloblù con Blackstenius che di testa non trova i pali della porta da ottima posizione.



    SVEZIA AVANTI - Dopo una decina di minuti equilibrati arriva l'episodio che cambia il risultato a Castel di Sangro fra Italia e Svezia. Accelerazione dell'ex Juve Lina Hurtig che porta a spasso le azzurre dal centrocampo all'area di rigore, palla a Rytting Kaneyrd che da posizione centrale e ravvicinata batte Giuliani anche grazie a una deviazione sfortunata di Di Guglielmo. Svezia avanti sulle azzurre dopo 14'.. Le scandinave dopo il vantaggio giocano in controllo, mentre le azzurre vanno alla caccia del pari ma senza costruire palle gol nitide con Giacinti, due volte, e Giugliano che non preoccupano Falk con le loro conclusioni e l’occasione migliore che arriva in mischia su cross di Galli con la difesa che seppur in affanno spazza via. Nel finale è di nuovo la Svezia a rendersi più pericolosa approfittando delle difficoltà di ripartire da dietro delle azzurre, ma questa volta le palle inattive non sono sfruttate al meglio come fu in Oceania.

    L’ITALIA FERMATA DAL PALO - Poco spettacolo, tanta lotta e tanti errori in avvio di ripresa con la Svezia che cerca di manovrare maggiormente sfruttando sempre le due corsie laterali e l’Italia che difende, concede poco, e prova a ripartire mancando però sempre in precisione. Le azzurre crescono nella fase centrale della ripresa mettendo alle corde una Svezia che trema però solo in un’occasione poco dopo l’ora di gioco. Sugli sviluppi di un corner infatti Di Guglielmo calcia di controbalzo dal limite colpendo il palo lontano con Falk immobile a centro porta. È sempre l’Italia a spingere con maggior insistenza e pericolosità anche se continuano a restare evidenti i problemi offensivi nonostante Soncin cambi la coppia d’attacco. Delle due è Girelli la più pericolosa con un colpo di testa che sfila di poco a lato.

     
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    Impresa dell'Italia che batte in trasferta la Spagna campione del Mondo in carica grazie a un sontuoso secondo tempo e si regala una notte da sogno e un finale di Women's Nations League che potrebbe regalare addirittura il secondo posto e la certezza della permanenza in Lega A. A Pontevedra decide una rete di Linari che completa la rimonta firmata da Giacinti e Cambiaghi dopo il vantaggio iberico firmato da Del Castillo.

    SPAGNA PADRONA DEL GIOCO - Diversamente dalle attese l’Italia in fase difensiva gioca con una linea difensiva a cinque dove Di Guglielmo si stringe in mezzo con Bergamaschi e Boattin esterne, mentre davanti Cambiaghi gioca più vicina a Giacinti con Dragoni che scende nel ruolo di mezzala. Le azzurre partono bene con Boattin che dopo poco più di un minuto ha una buona palla al limite dell’area, su azione d’angolo, ma non la sfrutta calciando alto. La Spagna non si scompone e inizia con il suo solito palleggio per aprire spazi in cui le punte possano buttarsi attaccando la profondità.



    All’8° arriva la prima occasione iberica con Mariona che chiama Giuliani alla grande risposta. Il gol arriva poco dopo grazie a una bella azione manovrata che porta Athenea Del Castillo a sfidare Boattin in area: dribbling secco e conclusione forte sul primo palo per l’1-0. L’Italia fatica a reagire, mentre le padrone di casa continuano a insistere pressando alto e andando più volte sul fondo in maniera pericolosa. Al 38° si rivede l’Italia in maniera pericolosa nell’area della Spagna, ma Giacinti non arriva su un bel filtrante di Caruso.

    UNA CINICA ITALIA LA RIBALTA - Pronti via nella ripresa e l’Italia trova il pari grazie alla sua centravanti Giacinti. L’attaccante è bravissima a difendere il pallone che Caruso riconquista al limite dell’area, liberarsi al tiro e battere Coll sul palo lungo. Al 54° arriva addirittura il vantaggio delle azzurre grazie ancora a un errore in fase di costruzione della Spagna: palla a Giugliano che crossa col contagiri per la testa di Cambiaghi che dentro l’area piccola batte ancora Coll. Al 63° arriva anche il tris azzurro con Linari bravissima a sfruttare una sponda di Cambiaghi su azione d’angolo e mettere in rete da due passi a porta sguarnita. La risposta iberica arriva al 70° con Abelleira che colpisce una clamorosa traversa dai 25 metri.

    LA SPAGNA RIENTRA IN GARA - Dopo un errore da due passi di Paralluelo arriva il secondo gol delle padrone di casa che riaprono la sfida: Abelleira serve Esther in profondità, l’attaccante supera Lenzini e batte Giuliani anticipando anche l’intervento di Linari in scivolata. L’Italia risponde però subito presente con Galli che in contropiede va al tiro da fuori area chiamando Coll a una grande respinta in corner. L'ultimo sussulto è di marca spagnola con Mariona che da buona posizione non trova i pali della porta azzurra.

     
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    L'Italia vince, convince e conquista al fotofinish il secondo posto ai danni della Svezia. Il 3-0 contro la Svizzera infatti regala la matematica certezza di potrer giocare anche nella prossima stagione nella Lega A della Women's Nations League. Un traguardo difficilmente pronosticabile vista la forza delle avversarie e il momento che vivevano le azzurre dopo il Mondiale.

    GARA EQUILIBRATA - L'Italia inizia subito premendo sull'acceleratore e facendo incetta di corner, ben quattro praticamente consecutivi, con la difesa elvetica che soffre, ma regge l'urto non concedendo alle azzurre tiri pericolosi verso Herzog nel primo quarto d'ora di gioco. Come ci ha abituato la squadra di Soncin cambia pelle in corso passando dal 4-3-3 al 4-4-2 asimmetrico con Cantore e Greggi esterne, ma la Svizzera non si lascia sorprendere e anzi va vicina alla rete sufli sviluppi di un calcio d'angolo: ci provano prima Calligaris e poi Crnogorcevic, ma Giuliani è superlartiva in entrambi i casi. Le ospiti salgono e si rtendono ancora pericolose con una sponda aerea di Lehmann che la difesa riesce ad allontanare, ma la manovra azzurra fatica a ripartire con tanti errori in fase di impostazione che favoriscono le ripartenze rossocrociate.

    ITALIA AVANTI - Al 26° l'Italia si fa rivedere con pericolosità dalle parti di Herzog, ma Giugliano non trova i pali della porta dal limite. È il preludio del gol che arriva con una bella azione manovrata dalla destra con Cantore che serve in mezzo Giugliano che al volo da pochi passi non manca l'appuntamento col gol.


    PRONTI-VIA E SALVAI RADDOPPIA - Nella ripresa l'Italia parte subito forte con Cantore che chiama Herzog alla deviazione in corner dopo neanche due minuti. Proprio dagli sviluppi dell'angolo arriva il raddoppio con Salvai che è la più lesta a mettere in porta una sponda aerea di Cambiaghi a cui Herzog aveva negato il gol pochi secondi prima. Subito dopo ci prova anche Linari, ma la sua conclusione su imbeccata di Giugliano finisce fuori di poco. La Svizzera ci prova anche approfittando di un'uscita non perfetta di Giuliani, ma Pilgrim calcia addosso a Salvai.

    TRIS DI CARUSO – Nel finale di gara arriva anche il terzo gol azzurro, e che gol, con Caruso bravissima a girare sotto la traversa l'ennesimo cross di una inesauribile Cantore. La gara è in ghiaccio, più del clima di Parma, con la gara che si avvia verso la fine in attesa di buone notizie dalla Spagna che puntualmente arrivano con la vittoria per 5-3 delle iberiche sulla Svezia.

     
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    Una fiammata di Giacinti lancia una solida Italia: 1-0 ai Paesi Bassi al 45°

    Buon primo tempo dell'Italia all'esordio nelle qualificazioni per l'Europeo del 2025. La squadra di mister Soncin gioca in maniera solida, concedendo nulla ai più quotati Paesi Bassi, colpendoli dopo pochi minuti con la centravanti Giacinti.

    L’Italia parte subito bene contro i Paesi Bassi e dopo appena quattro minuti passa in vantaggio sull’asse romanista Manuele Giugliano-Valentina Giacinti: lancio in profondità della regista per l’attaccante che da dentro l’area è letale e incrocia alle spalle di Kop per l’1-0 azzurro. Le avversarie dopo il gol si scuotono e prendono il comando delle operazioni, lasciando però spazio per i contrattacchi delle azzurre, senza tuttavia riuscire a creare pericoli dalle parti di Giuliani.

    Sono sempre le padrone di casa a rendersi più pericolose con Linari che al 20° su azione d’angolo impatta di testa costringendo Brugts alla respinta quasi sulla linea, cinque minuti dopo invece è Bonansea a fare tutto bene salvo l’ultima giocata preferendo calciare in porta, tiro debole e centrale, anziché servire Giacinti a centro area. Le olandesi invece faticano a costruire trame di gioco lineari e non impensieriscono praticamente mai una difesa azzurra molto azzurra e che può beneficiare anche del ripiegamento di giocatrici offensive come Bonfantini e Bonansea sulle corsie laterali. Solo nel finale le OranjeLeeuwinnen si rendono pericolose in avanti con Beerensteyn, anticipata da Giuliani in uscita, e Van de Donk, murata dalla difesa.

     
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    Il ct dell'Italia Andrea Soncin ha parlato ai microfoni della Rai dopo il successo per 2-0 contro i Paesi Bassi nella prima gara di qualificazione all'Europeo del 2025 elogiando anche il pubblico del San Vito-Marulla: “Un’emozione indescrivibile, ringraziamo Cosenza per come ci ha accolto e per l’entusiasmo che è stato ripagato dalla fantastica prestazione delle ragazze. Ci godiamo questo risultato storico, festeggiamo, ma fra tre giorni dobbiamo andare a prenderci la vittoria in Finlandia”.

    Anche oggi chi è entrata ha fatto la differenza
    “Ho la fortuna di avere tantissime qualità all’interno della squadra e posso sfruttarle sia dall’inizio sia a gara in corso. Le ragazze stanno capendo questo e ciò significa fare squadra e gruppo. È una grande forza che abbiamo”.

     
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    La centravanti azzurra Valentina Giacinti ha parlato così ai microfoni della Rai dopo il successo per 2-0 contro i Paesi Bassi in cui ha segnato il gol che ha sbloccato la gara: “Oggi era importante dare un segnale forte e iniziare col piede giusto. Avevamo in testa queste cose e siamo riuscite a portare a casa una vittoria importante".

    Cosa dovete portarvi dietro in vista della Finlandia?
    "Di stasera ci teniamo la mentalità, l’aggressività e il lavoro di squadra. Oggi si è vista un’Italia compatta, che ha sfruttato le occasioni soffrendo quando doveva e cinica quando serviva".

     
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    Passo indietro dell'Italia nelle qualificazioni all'Europeo del 2025. In una gara molto complicata infatti le azzurre faticano, ma riescono a chiudere il primo tempo in vantaggio di una rete grazie a Di Guglielmo. Nella ripresa però le padrone di casa trovano subito il pari e poi a un quarto d'ora dalla fine anche il sorpasso con la comasca Sevenius, e una deviazione involontaria di Linari. Ora la Finlandia raggiunge l'Italia e la Norvegia, che giocherà stasera coi Paesi Bassi, in testa al Gruppo 1 di qualificazione.

    GRANDE EQUILIBRIO IN CAMPO - È una Finlandia meno attendista e maggiormente aggressiva quella che si vede in campo oggi rispetto alla sfida d’esordio contro la Norvegia. A lungo le due squadre si studiano provando timidamente a prendere il controllo della gara anche se la pressione delle avversarie rende difficile il palleggio in mezzo al campo. Le padrone di casa giocano con le linee di difesa e centrocampo molto corte fra loro, e tantissimo pressing, costringendo le azzurre ad alternare lanci in profondità con un gioco a tutto campo nel tentativo di allargare le maglie e provare a sfruttare eventuali spazi.

    DI GUGLIELMO LA SBLOCCA - In una gara dai ritmi non elevatissimi è la squadra di casa che crea le migliori occasioni anche se Giuliani non è chiamata a interventi particolarmente difficili, l’Italia invece fatica a innescare le punte a causa di un po' di imprecisione mista a fretta nell’ultimo passaggio con solo qualche tiro dalla distanza che crea preoccupazione a Korpela. Nel finale di prima frazione arriva però il gol dell’Italia che alla prima vera azione manovrata passa: Giugliano apre per Cambiaghi a sinistra, l’attaccante arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone che viene sporcato fino ad arrivare all’accorrente Di Guglielmo che calcia di prima intenzione da appena dentro l’area trovando la deviazione di Kosola e battendo la compagna in giallorosso Korpela.

    RANTALA RIMETTE IN PARI LA GARA - Pronti via nella ripresa e la Finlandia trova il gol del pari alla prima occasione. Azione sulla sinistra che mette in moto Sallstrom brava a vedere l’accorrente Rantala e servirla al limite: tiro a giro sul secondo palo della numero 22 e Giuliani battuta. Tutto da rifare per l’Italia che continua a trovare le stesse difficoltà di manovra del primo tempo e si espone alle ripartenze del duo Sallstrom-Rantala che sul centrosinistra creano più di un grattacapo. L’Italia cerca di alzare il ritmo e attacca maggiormente sfruttando anche una Cantore più vivace rispetto al primo tempo, ma la difesa finlandese chiude bene ogni varco e lascia alle azzurre solo qualche tiro dalla distanza.

    SEVENIUS LA RIBALTA - In un momento della gara in cui l’Italia sembrava aver preso le misure ed essere più padrona del campo arriva la doccia fredda. Su azione d’angolo Giuliani esce coi pugni e respinge corto il pallone su cui si avventa la neo entrata Sevenius che calcia di prima intenzione e trova il gol grazie anche alla deviazione di Linari. Soncin decide così di giocarsi tutte le carte offensive con Beccari e Bonfantini larghe e la coppia Piemonte-Girelli in mezzo, ma nonostante questo non arrivano grandi occasioni verso la porta di Korpela. L'assalto finale non porta risultati nonostante i sette minuti di recupero con la Finlandia che trova una vittoria fondamentale e l'Italia che fa un passo indietro rispetto all'esordio.

    Il Tabellino
    Finlandia (4-4-2): Korpela; Koivisto, Kuikka, Nystrom, Tynnila; Siren (71° Ahtinen) , Summanen, Oling (90° Kollanen), Kosola; Rantala (62° Sevenius), Sallstrom (71° Franssi). A disposizione: Majasaari, Talashlahti, Lindstrom, Peltonen, Koivisto, Heroum, Hartikainen, Vapola. Ct Marko Saloranta
    Italia (4-3-3): Giuliani; Di Guglielmo, Lenzini, Linari, Boattin; Caruso (59° Greggi), Giugliano (79° Bonfantini), Galli; Cantore (79° Piemonte), Giacinti (59° Beccari), Cambiaghi (69° Girelli). A disposizione: Schroffenegger, Baldi, Bergamaschi, Piemonte, Girelli, Bonfantini, Bartoli, Severini, Dragoni, Salvai. Ct Andrea Soncin

    Arbitra: Marta Huerta De Aza (SPA)
    Marcatrici: 40’ Di Guglielmo (I), 47’ Rantala (F), 75’ Sevenius (F)
    Ammonite: 35’ Boattin (I), 87’ Korpela (F)
    Espulse:

     
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