Palermo 2019/2020

Domani,l come già più volte anticipato da TuttoPalermo.net, la nuova proprietà rosanero formalizzerà la richiesta d'iscrizione al prossimo campionato di Serie D con la risposta da parte della FIGC che arriverà, poi, il giovedì successivo. A quel punto bisognerà iniziare a costruire la squadra e il Corriere dello Sport rilancia alcune indiscrezioni sui primi nomi che potrebbero interessare alla neonata Società. Per l'attacco si pensa a Giovanni Ricciardo (32) che lo scorso anno ha trascinato il Cesena in C con i suoi 20 gol.
Nativo di Messina, Ricciardo vanta tanta esperienza sia in C che in D ed è la classica punta centrale forte fisicamente e con uno spiccato fiuto del gol. Altro nome quello di Sergio Sabatino, esterno sinistro di Corleone, attualmente in forza alla Triestina e che lo scorso anno ha giocato 22 partite in Serie C.
Sempre per l'attacco potrebbe fare al caso del Palermo Luca Savasta (26), palermitano di nascita, svincolatosi dal Biancavilla. Lo scorso anno, in Eccellenza, per lui 15 gol in 28 presenze.
In questo momento sono solo i cosiddetti "rumors" di mercato ma dopo tanto parlare di tribunali e ricorsi ci sembrava giusto iniziare a parlare del calcio che piace ai tifosi, quello vero.

Il Palermo cerca un nuovo allenatore per la prossima stagione in Serie D. Avanza la candidatura di Rosario Pergolizzi, l’anno scorso al settore giovanile dell’Empoli. Lavori in corso, Pergolizzi verso la panchina rosanero...

Dal primo vagito al primo passo. Il Palermo neonato, quello che ha solo due settimane di vita, inizia a camminare e, a breve, dovrà già correre in serie D. Imminente la nomina ufficiale del tecnico, Rosario Pergolizzi (palermitano doc, vinse lo scudetto Primavera nella sua città nel 2009) e quella del primo acquisto (Pietro Tripoli, 32enne, l’anno scorso al Marsala). Ma in soli pochi giorni di vita già si delinea un intrigante romanzo di mille pagine, sfumature e colori.


La scelta del sindaco Orlando, di assegnare titolo e club alla “Hera Hora”, società composta da Dario Mirri (col supporto di James Di Piazza) ha offerto un pieno di emozioni. In pratica il club torna alla famiglia di Renzo Barbera (Mirri ne è nipote), il presidentissimo dal cuore d’oro che regalava biglietti e maglie ai più indigenti, che portò in finale di Coppa Italia due volte il Palermo, visse la A, una gestione dal 1970 al 1980 che lo obbligò a ipotecare la villa di famiglia per tamponare le difficoltà economiche del club. Insomma, il presidentissimo, al quale è stato dedicato lo Stadio. Oltre Mirri, c’è anche Lorenzo Barbera nello staff (curerà marketing e pubblicità), che dal nonno ha imparato ed ereditato tanto (“Mi insegnò a tifare per i più deboli, ad amare il club e i tifosi più bisognosi…”). Per Lorenzo, ritrovarsi nel Palermo, è come vedere riaperte all’improvviso le porte del suo Cinema Paradiso (“Ho pianto di gioia quando è stato assegnato il titolo a mio cugino, Mirri”). Sì il Palermo rinasce, riparte, pure in nome del… nonno.



Partenza lenta? Forse nel capitolo allenatori: suggestioni e tentazioni non sono mancate. Come quella di Zeman, contattato per il nuovo corso dopo aver allenato nelle giovanili proprio nell’era Barbera (“Vero, volevano darmi le giovanili mentre io voglio allenare ancora, e se serve vado anche all’estero…”). O Iachini, tecnico dei record rosanero nel periodo di Dybala e Zamparini (avrebbe accettato se d.s. fosse stato Perinetti, col quale riportò in A i rosanero nel 2014). Bucaro (l’anno scorso portò l’Avellino in C vincendo anche lo scudetto dilettanti) è rimasto solo una possibilità, come quella di Sottil. Alla fine la spunterà - tranne colpi di scena - Rosario Pergolizzi. Da giocatore debuttò in A col Napoli, da tecnico sostituì anche Guidolin – a Palermo – dopo un breve esonero di Zamparini.

Il romanzone offre mille fermo immagini: Leoluca Orlando accerchiato dalla folla, davanti al Comune, dopo l’assegnazione e - tra bandiere, canti e fumogeni - svela i motivi della scelta che ha messo fuorigioco – per esempio – anche Ferrero, presidente della Sampdoria in procinto di lasciare la sua creatura a Vialli. Curiosa l’appendice dello sfratto, dagli uffici dello stadio, dei vecchi dirigenti, cioè lo staff dei Tuttolomondo (quelli che hanno accompagnato il vecchio Palermo nel baratro) visto che tardavano a sloggiare. Infine i 27 dipendenti del Palermo, da addetti stampa, amministrativi per finire a magazzinieri e addetti alla squadra: tutti senza lavoro. “Se Barbera fosse vivo già ci avrebbe riassunto tutti…” sussurrava qualche sognatore, l’altro giorno. Può essere, Mirri e Lorenzo Barbera sono suoi nipoti, ma è entrato in ballo il sindacato su assunzioni e modalità. Già, il romanzone non poteva evitarsi il capitolo burocrazia.

C'è un nome vicino al Palermo, come riporta La Gazzetta dello Sport, infatti l’esterno offensivo siciliano Pietro Tripoli (32), vecchia conoscenza sia del Palermo che dello stesso tecnico Rosario Pergolizzi, è ad un passo dal diventare un giocatore rosanero.
L'ala palermitana, infatti,, ha giocato nelle giovanili del club rosanero fino al 2006, per poi ritrovare l’allenatore anche nel 2013 anche ad Ascoli. Ha esperienza avendo giocato sia in Serie D, che in C e B. Tripoli è svincolato.

Si aspettava solo l’ufficialità che adesso è arrivata. Il Palermo riparte da Rosario Pergolizzi e Renzo Castagnini, rispettivamente nuovo allenatore e nuovo direttore sportivo.

La società rosanero, dopo il travagliato momento, ha comunicato attraverso il proprio sito ufficiale la novità in ambito dirigenziale e tecnico.

Ecco il comunicato del club: “La S.S.D. Palermo comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima Squadra a Rosario Pergolizzi e la Direzione Sportiva a Renzo Castagnini. L’allenatore palermitano ritorna in rosanero dopo aver guidato la formazione Primavera dal 2005 al 2010, con cui ha conquistato il titolo di Campione d’Italia nella stagione 2008-2009. Il direttore, dopo una carriera da calciatore, ha ricoperto ruoli dirigenziali in numerosi club italiani, tra i quali il Brescia, il Genoa, la Juventus, la Salernitana ed il Vicenza.
A Pergolizzi e Castagnini il benvenuto del Presidente Dario Mirri e di tutta la S.S.D. Palermo”.

Palermo a lavoro sul mercato. Contatti per gli attaccanti Andrea Caracciolo e Filippo Tiscione.
E si lavora anche per il ritorno di Mario Santana, già rosanero tanti anni fa. In attesa di una chiamata invece Antonio Mazzotta, che era idea della Virtus Entella. Il Palermo si muove, a caccia di rinforzi...

Renzo Castagnini, neo direttore sportivo del club rosanero, ha aperto la conferenza stampa di presentazione della nuova società, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "C'è emozione per questo pubblico. Non sembra la Serie D. Sono onorato e consapevole di questo lavoro difficile ma importante, pronti a fare bene. Evito le promesse perché non è il caso. Dobbiamo solo vincere e ci proveremo. Abbiamo la difficoltà del tempo, dal momento che dobbiamo fare le cose in fretta ma con attenzione. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, costruiremo una squadra mista di età ma competitiva. Bisogna confrontarsi e cercare di capire come fare meno errori. Ci sono delle responsabilità che ci prendiamo e lo faremo con la massima collaborazione tra di noi. Per quanto riguarda Daniele Ricciardo, le cose bisogna prima farle e poi dirle. Le cose possono saltare in un secondo e di certo non c'è nulla. Per serietà professionale non proferiremo parola prima della firma. Stiamo lavorando per avere una rosa completa e ce la metteremo tutta. Lavoriamo dalle 8 fino a mezzanotte proprio per questo. Palermo attrae tutti, me compreso, di conseguenza anche per i giocatori. Ci sono delle condizioni della categoria che purtroppo si devono rispettare. Sono arrivato qua venerdì e ho dato tutto me stesso ogni giorno. Purtroppo le giornate sono solo di 24 ore. Qui non deve venire gente per riposare, qui vogliamo gente che butta sangue. L'allenamento sarà direttamente a Petralia. Per quanto riguarda il rapporto con Leandro Rinaudo, la sua collaborazione è importante come quella degli altri e sono disposto ad ascoltarlo. Rinaldo Sagramola lo conosco da tanti anni e sono rimasto folgorato dal suo entusiasmo e dalla sua disponibilità. Questo ci lascia tranquilli, dal momento che nel calcio è raro trovare persone del genere. Non mi interessa la regione dove è nato il giocatore, bensì le sue qualità. Ci sono giocatori che abbiamo valutato e altri che valuteremo".

Emozionato sì, ma anche determinato a centrare l’obiettivo.
Per Rosario Pergolizzi è l’occasione della vita. È inutile girarci attorno. Il tecnico palermitano ha accettato
senza remore di tornare sotto Monte Pellegrino dopo gli anni passati al settore giovanile e la
fugace apparizione in Serie A, al posto di Guidolin. Adesso sarà Serie D,mala categoria importa fino a un certo punto. Conta solo vincere, scrivere la storia del nuovo Palermo che ha deciso di affidarsi a lui per ripartire: «È
un onore far parte di questa famiglia ha detto Pergolizzi
Faremo ciò che serve per centrare l’unico obiettivo possibile. Ci sono professionisti seri e qualificati in società.
Cosa mi ha detto il presidente Mirri? Solo una cosa: “Dobbiamo vincere”, ma me l’ha detto in dialetto»


Il d.s. Castagnini annuncia «Prendiamo Ricciardo del Cesena se vuole sudare»

Giovanni Ricciardo, secondo colpo in entrata del Palermo, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, successivamente alla firma del contratto coi rosanero nella sede della Damir (così come avvenuto per Mario Alberto Santana). Ricciardo non ha nascosto tutta la sua felicità per la nuova avventura, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: “Per me è un’emozione indescrivibile. È l’occasione della mia carriera. Si tratta di una piazza che non è paragonabile alle altre, infatti ho anche rifiutato qualche offerta dalla Serie C. Non mi piace mai parlare degli obiettivi personali, sono scaramantico e i tifosi impareranno a conoscermi. Però, so che voglio dare tutto me stesso, perché è l’obiettivo di squadra che mi interessa di più. Il Palermo deve vincere il campionato di D, è l’obiettivo dichiarato della società. Guai a pensare che la Serie D sia una passeggiata.
È una categoria difficilissima che conosco bene e anche il Cesena si è trovato nelle stesse condizioni nelle quali quest’anno si troverà il Palermo. Tutti ci aspetteranno al varco e giocheranno alla morte contro di noi”.