Champions League 2018/2019

Notizie e News sulla stagione 2018/2019

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    "Questa vincila". Gli avrebbe detto così, prima del fischio d'inizio, nelle ore della vigilia, Norbert Klopp. Padre severo e diretto, lo ha raccontato con nostalgia, l'uomo Jurgen, nei giorni prima della partita. E l'uomo Jurgen era un perdente di successo, quando era l'ora di fare l'ultimo giro. Sei volte di fila, peggio di un valzer. Tango, samba, tutto insieme. Un tracollo personale, altro che Icaro, altro che Roma senza il Papa. Il passo dal sogno era quel che mancava a Jurgen l'allenatore. L'altro è quello che si è prodigato a stringere la mano a Mauricio Pochettino un secondo prima che le orecchie dell'argentino fossero trafitte dal triplice fischio. Sono gesti e momenti, suoni. La vita è fatta dalle piccole cose.

    Dagli insegnamenti e dalla lezioni. Jurgen, l'uomo, ha ammesso con profonda nostalgia di avere per suo padre una dedica speciale. Era bastone, più che carota, ma quello della dolcezza di chi impartisce la sua lezione e indica la sua vita. Col suo amore, coi suoi modi. Jurgen l'allenatore ha i suoi. In panchina è una furia col cappello, quando esulta ha un pugno che è un marchio di fabbrica, mentre i suoi in campo pensano a dare destri e sinistri, montanti e ganci. Nella partita di ieri c'è stato tanto di Klopp. Il coraggio di puntare su Firmino, perché certe notti non tornano ed è meglio non aver rimpianti. La forza di sopperire all'assenza di Keita, che del Liverpool è collante, motorino, benzina.

    Ha fatto i cambi giusti, ha dato il mantello e la maschera a un ragazzo, Divock Origi, che era finito in prestito, è una riserva, mica un eroe. E' quello che t'aspetti sì ma solo nelle storie della domenica sera, quelle che la dolce metà ti costringe a vedere sul divano. Origi invece è il lieto fine, redenzione e inizio di una storia. Jurgen Klopp, uomo e allenatore, è stato portato in trionfo dai suoi. Preso da tutta la squadra e lanciato in area, sorridente, occhiali e cappello, sotto la Kop da trasferta.
    Poi è sceso, direttore d'orchestra, e ha indirizzato e guidato i cori. Ha corso, poi, si è tolto il cappello davanti ai canti di tutto il Wanda Metropolitano. Jurgen l'uomo, Jurgen l'allenatore. L'ha vinta, stavolta. Anche Jurgen il figlio.

     
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    :champions:


    Conclusa la Champions League col trionfo del Liverpool sul Tottenham , anche per la UEFA è tempo di bilanci e classifiche, comprese quelle relative ai gol più belli dell'edizione 2018/2019. In questo senso, arriva una piccola consolazione per la Juventus: è infatti di Cristiano Ronaldo il gol più bello della stagione, davanti all'eterno rivale (e copocannoniere) Leo Messi. La classifica è stata stilata dall'Osservatorio Tecnico della Uefa e pubblicata sul sito stesso dell'organizzazione europea. Eccola, dunque, comprensiva anche dei giudizi degli stessi osservatori:

    1 - Cristiano Ronaldo (Juventus-Manchester United), giornata quattro fase a gironi, 07/11/2018
    Gli Osservatori tecnici dicono: un perfetto passaggio lungo e una conclusione al volo strepitosa.

    2 - Lionel Messi (Barcellona- Liverpool), andata semifinali, 01/05/2019
    Gli Osservatori tecnici dicono: una punizione precisa e potente.

    3 - Sadio Mané (Bayern Monaco-Liverpool), ritorno ottavi, 13/03/2019
    Gli Osservatori tecnici dicono: un lancio preciso alle spalle del terzino seguito da un gran controllo, una giravolta e un tiro.

    4 - Ivan Rakitić (Tottenham-Barcellona), giornata due fase a gironi, 03/10/2018
    Gli Osservatori tecnici dicono: una straordinaria conclusione al volo dal tasso di difficoltà elevatissimo.

    5 - Leroy Sané (Manchester City-Hoffenheim), giornata sei fase a gironi 12/12/2018
    Gli Osservatori tecnici dicono: una punizione potente e precisa.

    6 - Kylian Mbappé (Manchester United-Paris Saint-Germain), andata ottavi, 12/02/2019
    Gli Osservatori tecnici dicono: un'ottima transizione di squadra culminata in un traversone basso per Mbappé, abile nell'accelerazione e nella finalizzazione.

    7 - Raheem Sterling (Manchester City-Shakhtar Donetsk), giornata quattro fase a gironi, 07/11/2018
    Gli Osservatori tecnici dicono: un gran gol personale - giravolta ed elusione di un gruppo di avversari prima di una conclusione a giro nell'angolo più lontano.

    8 - Ousmane Dembélé (Barcellona-Tottenham), giornata sei fase a gironi, 11/12/2018
    Gli Osservatori tecnici dicono: un contropiede in solitaria che unisce rapidità e freddezza nella finalizzazione.

    9 - Philippe Coutinho (Barcellona-Manchester United), ritorno quarti, 16/04/2019
    Gli Osservatori tecnici dicono: una potente conclusione nell'angolo più lontano.

    10 - Luis Suárez (Barcellona-Liverpool), andata semifinali, 01/05/2019
    Gli Osservatori tecnici dicono: un perfetto movimento da centravanti e una puntuale finalizzazione in scivolata sul suggerimento di Jordi Alba.

     
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