Sei Nazioni 2018

Il 2018 dell'Italrugby

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    Rugby, 6 Nazioni 2018: i 31 azzurri per l’esordio

    Il commissario tecnico della Nazionale di rugby ha diramato l’elenco dei 31 giocatori convocati in vista delle partite con Inghilterra e Irlanda.
    Calendario alla mano, subito gli ostacoli più duri per l’Italia, contro squadre attrezzate capaci negli ultimi tempi di battere le potenze dell’Emisfero Sud.

    Aggregato anche il pilone destro Marco Riccioni, classe 1997, in Nazionale come invitato.
    13 dei rugbisti chiamati non hanno mai messo piede in campo in una partita del NatWest 6 Nazioni ed è evidente il tentativo – da parte dello staff tecnico – di ringiovanire la rosa e operare un ricambio generazionale: età media di 26 anni ma soprattutto ‘esperienza’ media di 20 caps a testa.
    I veterani sono ovviamente veterani Sergio Parisse (129 caps), Leo Ghiraldini (89 c.) e Alessandro Zanni.

    Circa la militanza di club, come da abitudine la maggior parte dei nazionali risulta in forza a Benetton e Zebre, formazioni della penisola impegnate nel Pro 14 (ex Pro 12). Tra Treviso e Parma giocano il loro rugby di club tutti i piloni azzurri, mentre sono due i rappresentanti del prestigioso Top 14 francese: Parisse capitano dello Stade Français e Ghiraldini tallonatore dello Stade Toulousain).



    “Siamo reduci da un raduno veramente positivo – ha dichiarato O’Shea – e la squadra non vede l’ora di affrontare le sfide future. Auguriamo a Leonardo una pronta guarigione dal suo infortunio e non abbiamo dubbi circa il fatto che avremo bisogno di tutto il gruppo, compresi i giocatori che non sono stati convocati per queste prime due partite, per quello che è un Torneo incredibilmente impegnativo, ma che siamo entusiasti di iniziare contro l’Inghilterra, di fronte al nostro pubblico di casa dell’Olimpico“.

    Di seguito la lista completa, così come diffusa dall’Ufficio Relazioni Media FIR.

    Piloni
    Simone FERRARI (Benetton Rugby, 8 caps)
    Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby Club, 20 caps)*
    Tiziano PASQUALI (Benetton Rugby, 2 caps)
    Nicola QUAGLIO (Benetton Rugby, 2 caps)*
    Marco RICCIONI (Benetton Rugby, esordiente)*

    Tallonatori
    Luca BIGI (Benetton Rugby, 6 caps)
    Leonardo GHIRALDINI (Stade Toulousain, 89 caps)
    Oliviero FABIANI (Zebre Rugby Club, 4 caps)

    Seconde linee
    George BIAGI (Zebre Rugby Club, 19 caps)
    Dean BUDD (Benetton Rugby, 6 caps)
    Federico RUZZA (Benetton Rugby, 3 caps)*
    Alessandro ZANNI (Benetton Rugby, 99 caps)

    Flanker/n.8
    Renato GIAMMARIOLI (Zebre Rugby Club, 1 cap)*
    Giovanni LICATA (Fiamme Oro Rugby, 3 caps)*
    Maxime Mata MBANDA’ (Zebre Rugby Club, 11 caps)*
    Sebastian NEGRI DA OLEGGIO (Benetton Rugby, 2 caps)
    Sergio PARISSE (Stade Francais, 129 caps) – capitano
    Abraham STEYN (Benetton Rugby, 17 caps)

    Mediani di mischia
    Edoardo GORI (Benetton Rugby, 65 caps)*
    Marcello VIOLI (Zebre Rugby Club, 8 caps)*

    Mediani d’apertura
    Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 33 caps)
    Carlo CANNA (Zebre Rugby Club, 25 caps)
    Ian MCKINLEY (Benetton Rugby, 3 caps)

    Centri-Ali-Estremi
    Mattia BELLINI (Zebre Rugby Club, 8 caps)*
    Tommaso BENVENUTI (Benetton Rugby, 45 caps)*
    Giulio BISEGNI (Zebre Rugby Club, 7 caps)
    Tommaso BONI (Zebre Rugby Club, 8 caps)*
    Tommaso CASTELLO (Zebre Rugby Club, 5 caps)
    Jayden HAYWARD (Benetton Rugby, 3 caps)
    Matteo MINOZZI (Zebre Rugby Club, 3 caps)*
    Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby Club, 14 caps)*

    Non considerati per infortunio: Michele CAMPAGNARO (Exeter Chiefs)*, Angelo ESPOSITO (Benetton Rugby)*, Marco FUSER (Benetton Rugby)*, Ornel GEGA (Benetton Rugby), Leonardo SARTO (Glasgow Warriors)*, Federico ZANI (Benetton Rugby)
    *è/è stato membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato”




    Calendario NatWest 6 Nazioni 2018

    Italia v Inghilterra, Roma 4 febbraio
    Irlanda v Italia, Dublino 10 febbraio
    Francia v Italia, Marsiglia 23 febbraio
    Galles v Italia, Cardiff 11 marzo
    Italia v Scozia, Roma 17 marzo

     
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    Il Ct dell'Italrugby, Conor O'Shea, ha convocato ventisei giocatori per la seconda giornata del 6 Nazioni che sabato vedrà gli azzurri affrontare l'Irlanda all'Aviva Stadium di Dublino alle ore 14.15 (ora locale, le 15.15 in Italia). A conclusione dell'allenamento pomeridiano, lo staff tecnico ha rilasciato ai rispettivi Club e franchigie di appartenenza i giocatori George Biagi, Giulio Bisegni, Renato Giammarioli, Giovanni Licata (infortunato) ed Edoardo Padovani.

    Questi i convocati: Ferrari, Lovotti, Pasquali, Quaglio, Riccioni, Bigi, Ghiraldini, Fabiani, Budd, Ruzza, Zanni, Mbandà, Negri da Oleggio, Parisse, Steyn, Gori, Violi, Canna, Allan, McKinley, Bellini, Benvenuti, Boni, Castello, Hayward, Minozzi.

     
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    Rugby, Sei Nazioni: Irlanda-Italia 56-19. Le tre mete azzurre nella ripresa


    Una lunga, infinta agonia. L'Italia esce dall'Aviva Stadium frantumata nel punteggio, nel morale, nella stima e in tutte le certezze che con grandissima tenacia il c.t. Conor O'Shea sta cercando di costruire. Il secondo match del Sei Nazioni è stato, dal primo all'ultimo minuto, una caccia all'uomo. Senza appello per un XV azzurro che si è sciolto col tempo, senza riuscire più a tenere un'onda verde che è tracimata fino al finale, che recita 56-19, addolcito solo dalle tre mete azzurre nella ripresa, quando tutto era già segnato e l'Italia ha dato finalmente segnali di vita. Sebbene con questa sconfitta, la 14ª consecutiva nel Sei Nazioni, l'Italia abbia eguagliato il proprio record negativo.



    POCHE CHANCE — C'è ben poco da dire: l'Irlanda è entrata in campo con un compito: vincere segnando il maggior numero di mete possibili, non solo per il bonus, raggiunto al 35' con la quarta meta, quella di Earls, che ha seguito quelle di Henshaw (11'), Murray (14') e Aki (21') ma per la classifica finale di un Torneo che la banda di Schmidt punta a vincere. Per farlo questa era l'occasione per rimpinguare il bottino in vista del super match con l'Inghilterra a Twickenham all'ultima giornata. Due numeri possono aiutare a capire l'impatto dato al match dai Verdi (che hanno perso al 4' un punto di riferimento del calibro del pilone Furlong): dopo 20 minuti il possesso era del 71% irlandese, 29% italiano.

    Gli azzurri erano sovrastati, sbagliavano il possibile, erano deficitari anche nei placcaggi (14 sbagliati nel primo tempo), lottavano come potevano nei punti di incontro, ma la difesa faceva acqua e tori scatenati come Stockdale, Earls, Aki, Henshaw, entravano nel burro. E sbagliavano, per fortuna degli azzurri, un paio di volte. Punizioni per l'Irlanda? Sexton calciava in touche, una base di partenza per maul avanzanti o per scatenare le frecce e far male a una difesa sistematicamente non impeccabile. Hanno deluso un po' tutti, gli azzurri, anche Parisse, non in giornata, forse frenato da dolore al costato. Una caccia col topo con una differenza abissale in campo e con l'Italia che si affacciava pochissimo nella metà campo avversaria senza pungere. Il secondo tempo, iniziato col 28-0 era solo per le statistiche, con un canovaccio mai cambiato. Quinta meta di Henshaw che intercettava un passaggio no look azzardato da Parisse, sesta meta nata da una touche con maul avanzante finalizzata da Best.

    Poi, dopo la bella meta di Allan - costruita da Castello, bravo a rompere un placcaggio e a servire l'apertura azzurra dopo il break - la settima meta irlandese con Stockdale che chiudeva in tuffo una prolungata azione sulla linea di meta azzurra. Ottava meta dopo un intercetto di Stockdale che schiacciava dopo 60 metri di corsa. L'orgoglio italiano è valso la terza meta azzurra quasi a tempo scaduto, con Minozzi che andava a schiacciare servito da Hayward. E addirittura s'è sfiorata la meta del punto di bonus, quando Bellini, dopo un intercetto, veniva placcato da Earls mentre stava andando a schiacciare. Peccato, sarebbe stato il finale per rendere meno amaro il sabato di Dublino.

     
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    Rugby, Sei Nazioni: Inghilterra-Galles 12-6

    L'Inghilterra batte 12-6 il Galles a Twickenham nella seconda giornata del Sei Nazioni e continua la sua corsa verso il tris. Entrambe erano reduci dalla vittoria nella prima giornata (rispettivamente su Italia e Scozia). La squadra del c.t. Eddie Jones risponde così alla vittoria dell'Irlanda, con la quale condivide con 9 punti la vetta della classifica. I gallesi si prendono il punto di bonus e salgono a quota 6. Domani il turno si chiude con la sfida di Murrayifield tra Scozia (1) e Francia (0), entrambe reduci dalla sconfitta all'esordio.

    Il Galles parte molto aggressivo nella metà campo inglese, ma a sbloccarla subito sono i padroni di casa, dopo nemmeno 3 minuti: su un up and under Anthony Watson beffa in aria Rhys Patchell, toccando all'indietro per Owen Farrell, che dalla sua metà campo calcia lunghissimo verso la bandierina opposta dell'out sinistro, per la corsa di Jonny May, che arriva per primo sul pallone e scivola a schiacciare in meta (Farrell poi sbaglia la trasformazione). Al 7' Patchell sbaglia un piazzato centrale, ma dalla lunga distanza. E al 20' May fa doppietta, a coronare un lunghissimo possesso nei 22 avversari, mantenuto soprattutto dagli avanti e con il delizioso assist di Joe Launchbury, che resiste a due placcaggi e scarica in offload sulle mani dell'ala, che davanti non ha nessuno (e stavolta Farrell trasforma). Il Galles riesce allora a farsi vedere in attacco e andrebbe anche in meta, dopo un mancato controllo lungo l'out di Steff Evans che si trasforma in un fortunoso assist, con Gareth Anscombe (partito titolare a estremo per il forfeit dell'ultimo minuto di Leigh Halppenny) che arriva sul pallone insieme ad Anthony Watson, ma sembra toccare per primo: il Tmo però non convalida. Il Galles porta comunque a casa almeno i 3 punti del piazzato di Patchell per un precedente fallo inglese sotto i pali. Il Galles accelera e al 35' schiaccia gli inglesi nei 22, ma la difesa dei padroni di casa è perfetta tatticamente e i rossi non passano, fino all'in avanti con il quale perdono l'ovale. E al riposo si va sul 12-3.

    L'avvio di ripresa è opposto, con gli inglesi aggressivi nella metà campo gallese, ma che rischiano di subire meta sul contrattacco solitario di Aaron Shingler, che se ne scappa via dalla sua metà campo e prova a eludere l'intervento dell'ultimo difensore con un calcetto, ma l'azione si spegne con un fallo. La sfida è molto fisica ed equilibrata, molto tattica. Al 62' un grande break di Anscombe (spostato apertura al posto i Patchell) innesca un contrattacco gallese che produce superiorità al largo a sinistra, ma la corsa verso la bandierina di Scott Williams è fermata da uno strepitoso salvataggio di Sam Underhill, che placca e trascina fuori il centro gallese. Al 75' il Galles ruba palla e rovescia il campo, ma un fallo inglese ferma l'attacco al limite dei 22: Anscombe infila i pali per il -6. L'ultimo possesso può essere quindi ancora decisivo. Ma gli inglesi difendono alla perfezione, impediscono ai gallesi di risalire il campo, rubano l'ultimo pallone e la chiudono.

     
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    Niente da fare per l’Italia del rugby, sconfitta 34-17 al Vélodrome di Marsiglia. Prevale la Francia, che trova la sua prima vittoria stagionale e ipoteca la “salvezza” dal poco ambito cucchiaio di legno.

     
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    Un solo cambio nel XV titolare azzurro rispetto alla trasferta marsigliese di due settimane fa, con il trequarti delle Zebre Giulio Bisegni che debutta nel Torneo 2018 come secondo centro in sostituzione di Tommaso Boni.

    Confermata per il resto l’ossatura della Nazionale vista sin dal primo turno del 6 Nazioni, mentre in panchina il flanker delle Fiamme Oro Giovanni Licata potrebbe fare il proprio esordio assoluto nel 6 Nazioni, centosettantasettesimo Azzurro a scendere in campo in un match del Torneo.
    Apparizione numero sessantaquattro nel 6 Nazioni, invece, per il capitano Sergio Parisse, sempre titolare nel Torneo e, insieme al seconda linea Alessandro Zanni, unico reduce del 18-18 centrato a Cardiff dall’Italia nel 2006 – precisamente l’11 marzo – unico risultato utile colto in terra gallese dalla Nazionale nei venticinque precedenti contro i Dragoni.

    Questa la formazione dell’Italia:

    15 Matteo MINOZZI (Zebre Rugby Club, 6 caps)*
    14 Tommaso BENVENUTI (Benetton Rugby, 48 caps)*
    13 Giulio BISEGNI (Zebre Rugby Club, 7 caps)
    12 Tommaso CASTELLO (Zebre Rugby Club, 8 caps)
    11 Mattia BELLINI (Zebre Rugby Club, 11 caps)*
    10 Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 36 caps)
    9 Marcello VIOLI (Zebre Rugby Club, 11 caps)*
    8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 132 caps) – capitano
    7 Maxime Mata MBANDA’ (Zebre Rugby Club, 14 caps)*
    6 Sebastian NEGRI DA OLEGGIO (Benetton Rugby, 5 caps)
    5 Dean BUDD (Benetton Rugby, 9 caps)
    4 Alessandro ZANNI (Benetton Rugby, 102 caps)
    3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 11 caps)
    2 Leonardo GHIRALDINI (Stade Toulousain, 92 caps)
    1 Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby Club, 23 caps)*

    a disposizione
    16 Oliviero FABIANI (Zebre Rugby Club, 4 caps)
    17 Nicola QUAGLIO (Benetton Rugby, 5 caps)*
    18 Tiziano PASQUALI (Benetton Rugby, 5 caps)
    19 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 5 caps)*
    20 Giovanni LICATA (Fiamme Oro Roma, 3 caps)*
    21 Guglielmo PALAZZANI (Zebre Rugby Club, 22 caps)
    22 Carlo CANNA (Zebre Rugby Club, 27 caps)
    23 Jayden HAYWARD (Benetton Rugby, 6 caps)

     
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    L'Italia è stata sconfitta 29-27 dalla Scozia allo Stadio Olimpico nella quinta e ultima partita del 6 Nazioni 2018 di rugby. E' 17esima sconfitta consecutiva degli azzurri nel torneo, che li condanna anche in questa edizione al cucchiaio di legno.
     
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