Final Eight Lega Pro 2017

Quarti di Finale, Semifinale e Finale 2017

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    Questa nuova formula dei play-off si sta rivelando bella è interessante, ma ha sicuramente un grande difetto: sono aumentate le eliminazioni immeritate.

    È bello avere una formula che prende un po' spunto dalla champions league, in particolare per quanto riguarda i sorteggi e gli ottavi e quarti con andata e ritorno, peró è un po' ingiusto che tutte le squadre debbano fare un percorso così lungo per andare in serie B, almeno in Champions League la ricompensa è diventare campioni d'Europa. Poi possono capitare finali anticipate tra due squadre che meritavano la B come Lecce e Alessandria, e ora in semifinale già una delle due è stata eliminata.
     
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    I problemi sono vari :

    1)28 squadre sono troppe. Massimo ce ne andrebbero 16.
    2)Per me semifinale e finale dovrebbero essere andata e ritorno come gli anni scorsi.
    3)Ai quarti ci sta che effettivamente non si conti più chi ha fatto più punti perché si desume che siano rimaste le migliore.
    Ma almeno mettete i goal segnati doppi in trasferta.
    Sul sorteggio libero dei quarto mi trovo d accordo e non di accordo

    In fondo Alessandria e Lecce hanno avuto un turno di riposo poi hanno affrontato due squadre più deboli con il doppio vantaggio di due risultati su 3.

    Poi a posteriori pensandoci per via del risultato credo che non fosse così giusto.

    Spero torni a 8 l anno prossimo
     
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    Ci sono sicuramente dei pregi e dei difetti, io da neutrale mi sto divertendo ma penso che da tifoso l'avrei presa diversamente
     
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    Con il Venezia era la grande favorita del Girone B, a conti fatti il più duro dei tre, per la vittoria finale, ma alla fine il Parma ha dovuto arrendersi alla maggiore continuità dei lagunari e accontentarsi del secondo posto in classifica. Dopo un buon inizio la squadra crociata è incappata in un periodo di flessione – due punti in quattro gare fra novembre e dicembre – che ha portato al cambio di guida tecnica con l'arrivo di Roberto D'Aversa in panchina.

    Con il nuovo allenatore la squadra ha ripreso a marciare spedita recuperando posizioni e tallonando il Venezia fino a marzo-aprile quando la squadra ha iniziato a steccare troppe partite casalinghe (vedasi le sconfitte con Fano, Ancona e Sudtirol) che hanno compromesso la corsa al primo posto.

    Percorso play off: per i crociati l'esordio nella post season è stato subito il derby contro il Piacenza, vinto nella gara di ritorno al Tardini per 2-0 grazie ai gol di Nocciolini e Baraye dopo il pareggio a reti inviolate dell'andata. La gara successiva ha messo invece di fronte al Parma la Lucchese, fra le sorprese della stagione, che ha cercato di rendere difficile la vita ai più quotati emiliani andando anche in vantaggio al Tardini prima della doppietta di Calaiò nella gara d'andata. Con un doppio 2-1 i gialloblù hanno però strappato la qualificazione alla Final Four di Firenze che li vedrà ora opposti al Pordenone.

    Punti di forza: il Parma è la squadra più forte a livello di individualità, con tanti giocatori di categoria superiore in rosa - Calaiò, Lucarelli, Scozzarella, Frattali per citarne qualcuno – e un undici titolare che potrebbe già ben figurare in Serie B. Inoltre i ducali sono una squadra molto strutturata e forte fisicamente con tantissimi giocatori che superano i 180 cm. Un dato questo da non sottovalutare in gare a eliminazione diretta in cui anche un calcio piazzato può risultare decisivo ai fini del passaggio del turno o della promozione in serie cadetta.

    Punti deboli: uno dei difetti di questo Parma è però la panchina corta, con pochi ricambi. Dietro i titolarissimi manca qualche alternativa di valore, con ricambi spesso non all'altezza e in alcuni reparti una coperta che appare corta. Al termine di una stagione lunga e logorante gli infortuni sono dietro l'angolo e D'Aversa dovrà sperare di essere fortunato in questo senso. Il tecnico inoltre dovrà curare con grande attenzione anche la testa della squadra visto che nel corso della stagione questa ha mostrato una certa debolezza in certi frangenti come dimostrano le tante sconfitte interne. Giocare in campo neutro potrebbe aiutare, ma anche questo sulla carta potrebbe rappresentare un punto debole per i ducali.
     
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    Sfida improba, ma con poco da perdere.
    La Reggiana si troverà di fronte l'Alessandria, con il Parma la grande favorita di queste Final Four di Lega Pro, con i favori del pronostico contro, senza troppi giri di parole.
    Il sogno promozione rientra fra gli obiettivi della proprietà statunitense, che peraltro in questi giorni è intervenuta in maniera decisa sulla struttura societaria, ma non nell'immediato. Con giganti come Parma, Venezia, ma anche Bassano e Pordenone, la Reggiana 2016/2017 è stata costruita soprattutto per porre le basi per il futuro. E magari dare fastidio a chi sente di avere la vittoria in tasca. Fin qui, il viaggio è stato convincente e anche divertente. E il know-how di Mike Piazza, uno che di playoff se ne intende per aver giocato più volte le World Series della MLB, gli sgambetti potrebbero non essere finiti. Andiamo a scoprire il mondo della Regia.

    Percorso play off: netto. E in parte anche sorprendente. Il pareggio casalingo (2-2) con il FeralpiSalò non sembrava il miglior modo di iniziare il percorso verso il sogno Serie B. Ma poi la Reggiana ha sovvertito i favori del pronostico in ben due occasioni. Da quinta classificata nel Girone B, ha eliminato prima la Juve Stabia, quarta forza del sud: 2-1 in casa, 0-0 in Campania. Poi il Livorno, terza in graduatoria nel Girone A: 2-1 a Livorno, 2-2 in casa. Un finale in crescendo, per una squadra che in campionato aveva ottenuto cinque punti nelle ultime cinque giornate. E pazienza se contro i labronici sono serviti i tempi supplementari: i ragazzi di Menichini avranno qualche minuto in più nelle gambe, ma il tempo per recuperare sarà stato più che sufficiente.

    Punti di forza: l'equilibrio è uno dei tratti distintivi della squadra emiliana. Non segna tantissimo e subisce pochi gol, ma non pochissimi. Difficile scegliere un solo reparto che spicchi sugli altri: il centrocampo è nel complesso quello di maggior qualità ed esperienza, ma la difesa ha mostrato grande solidità. E l'attacco ha colpito per il suo affiatamento. Nel complesso, i fattori di forza della Regia vanno al di là di quelli tecnici. La differenza, in stagione, l'ha fatta l'arrivo di Leonardo Menichini, che da gennaio ha cambiato le sorti della squadra. E nei playoff, tanto farà il fattore sorpresa: fin qui tutti hanno sottovalutato la Reggiana.

    Punti deboli: inutile nascondersi, la rosa. Non nel suo complesso, ma se messa a confronto con quella dell'Alessandria. I grigi sono stati costruiti per vincere, la Reggiana no. E questo è un dato di fatto da cui partire. Come il peso delle partite decisive. La Reggiana, nella stagione regolare, ha perso entrambe le gare contro il Parma, le più simili a una finale. Sul campo, poi, possono pesare le recenti novità societarie: la rivoluzione varata da Piazza negli ultimi giorni ha nel contenimento dei costi la sua ragion d'essere. E fin qui si può capire la scelta del presidente; il tempismo, però, poteva essere decisamente migliore.

     
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    In data odierna, la Lega Pro ha comunicato che, per le partite di semifinale della Final Four dei playoff, Parma Pordenone di martedì 13 giugno (fischio di inizio: ore 20.45) e Alessandria-Reggiana di mercoledì 14 giugno (fischio di inizio: ore 20.45), che si disputeranno allo stadio Artemio Franchi di Firenze, non è più necessario essere titolari di Tessera del Tifoso-Fidelity Card del proprio club per l’acquisto dei titoli di ingresso nei settori riservati alle rispettive tifoserie.
    Rimane la disposizione sulla incedibilità del titolo ad altri soggetti.

     
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    Sfida di gran calcio quella che l' "Artemio Franchi" di Firenze ospiterà martedì sera. Il Pordenone, infatti affronterà la grande favorita della Final Four di Lega Pro, il Parma, in una sfida dove, nonostante i pronostici vadano a favore dei ducali, il campo può dire tutt'altro. Guai infatti a parlare di sorpresa se si tratta della compagine friulana, unica formazione del recente passato di terza serie ad aver raggiunto per due anni consecutivi la semifinale play off, persa lo scorso anno contro il Pisa.
    Traguardi raggiunti a fronte di una programmazione che la società - solida sotto ogni punto di vista - ha iniziato dopo il ripescaggio tra i professionisti. Andiamo a scoprire il mondo del Pordenone.

    Percorso play off: non sorprende che la squadra friulana sia arrivata per il secondo anno consecutivo, come precedentemente detto, a una semifinale play off, visto il temperamento mostrato proprio nelle due ultime stagioni. Nel primo turno degli spareggi il Pordenone si è imposto, tra le mura amiche, sul Bassano per 2-0, mentre più ostico è stato l'ottavo di finale contro la Giana Erminio, che all'andata si era imposta per 2-1 costringendo i neroverdi all'inseguimento, poi riuscito visto il 3-1 che ha regalato agli stessi i quarti di finale contro il Cosenza: doppio confronto anche in quel caso. Alla truppa di Tedino è però bastata la partita di andata, dove si è imposta in extremis (al 97' con la rete di Semenzato, allo scadere del lungo recupero dato per l'infortunio di Baclet) per 1-0, sfruttando poi in proprio favore lo 0-0 del ritorno.

    Punti di forza: quel che differenzia il Pordenone è sicuramente ciò che va oltre l'eccellente tasso tecnico della squadra. Dopo la retrocessione al termine del campionato 2014-2015, la squadra venne ripescata in Lega Pro, e da li è partito un nuovo ciclo che ha portato subito ai vertici della terza serie il club, che, con l'arrivo di mister Tedino ha improntato il suo percorso con una gestione all'inglese, dove il tecnico è sostanzialmente anche un manager. Attenzione massima per il settore giovanile, che alle volte ha visto aggregati elementi della Berretti alla prima squadra, e strutture di avanguardia che hanno ospitato la formazione friulana nel corso delle settimane. La rosa è stata allestita con elementi che si sono poi adattati alla perfezione ai cambiamenti di modulo che alle volte ha proposto lo stesso Tedino; che, a seguito del parziale accoglimento della squalifica, potrà essere in panchina per la gara di martedì. E il suo carisma fa spesso la differenza.

    Punti deboli: difficile trovare un punto debole a una squadra costruita minuziosamente che vede elementi duttili in ogni reparto, ma sicuramente per questa semifinale, i ramarri risentiranno dell'assenza dei due attaccanti più prolifici della squadra, Arma e Berrettoni, entrambi out per infortunio. A tratti la squadra si è però dimostrata nervosa nei momenti cruciali del campionato, anche se ha sempre saputo rimediare e capovolgere le situazioni a proprio favore, ma in una sfida secca occorrerà non mollare neppure per un istante e prestare massima attenzione agli episodi che potrebbero far la differenza

     
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    Parma-Pordenone in chiaro su RaiSport
     
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    Martedì 13 giugno allo Stadio Artemio Franchi di Firenze si disputerà l'attesissima semifinale dei Play-off di Lega Pro 2016-2017 tra Parma e Pordenone (gara secca). In palio un posto in finale. Appuntamento fissato alle ore 20:45.


    Il Parma arriva all'importante appuntamento Play-off reduce da un periodo molto positivo, culminato con la vittoria sulla Lucchese nel duplice confronto di andata e ritorno dei quarti di finale. In entrambe occasioni i crociati si sono imposti con il risultato di 2-1, candidandosi di diritto come una delle favoritissime per la promozione in B.
    Precedentemente la vittoria per 2-0 sul Piacenza, in grado di creare diversi grattacapi ai gialloblu impattando 0-0 in gara uno. L'obiettivo è li a due passi per la squadra di D'Aversa che sta davvero iniziando a farci un pensierino già da adesso. Il conto alla rovescia per ritornare nel calcio che conta è iniziato da tempo.

    Di fronte ci sarà un avversario ostico come il Pordenone, in grado di sovvertire tutti i pronostici conquistando un grande traguardo come la semifinale.
    Ne sa qualcosa il Cosenza, eliminato ai quarti al termine di 180 minuti che hanno visto i neroverdi prevalere per 1-0 grazie ad un goal in extremis nella gara d'andata al Bottecchia. Rispetto agli avversari i Ramarri hanno disputato una gara in più per via del piazzamento in classifica peggiore. Fattore che non ha influito in alcun modo sulla squadra, determinata a raggiungere l'obiettivo prefissato. A farne le spese oltre ai silani anche Bassano e Giana Erminio, eliminate rispettivamente ai sedicesimi e agli ottavi.



    Sul fronte formazioni, il Parma dovrebbe variare poco rispetto all'ultima apparizione sul rettangolo di gioco. Sarà 4-3-3 per D'Aversa che si affiderà ancora una volta a bomber Calaiò in attacco. Insieme a lui nel tridente Baraye e Nocciolini. Il Pordenone di mister Tedino risponde con il solito 3-4-1-2: Cattaneo e Pietribasisaranno i due terminali offensivi, mentre dietro di loro Misuraca a supporto. Sugli esterni di centrocampo invece pronti ad agire Semenzato e Buratto.

    Probabili formazioni Parma-Pordenone, semifinali Playoff Lega Pro | 13 giugno 2017

    Parma (4-3-3): Frattali; Iacoponi, Di Cesare, Lucarelli, Scaglia; Munari, Scozzarella, Scavone; Baraye, Calaiò, Nocciolini. All.: D'Aversa.

    Pordenone (3-4-1-2): Tomei; Ingegneri, Parodi, Marchi; Semenzato, Suciu, Burrai, Buratto; Misuraca; Cattaneo, Pietribasi. All.: Tedino

     
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  10. daniz2015
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    Il mio pronostico è per il Pordenone, se batte il Parma, ha grandi possibiità di andare in B, sarebbe davvero una novità per il Friuli calcistico che è praticamente nel dopoguerrra è stato solo Udinese e Triestina.

    Edited by daniz2015 - 13/6/2017, 14:11
     
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    Parma e Pordenone si sono già affrontate due volte in campionato: i ducali hanno sempre vinto in rimonta.L' Alessandria ha conquistato in regular season 19 punti più della Reggiana.
    Il Pordenone è l'unica semifinalista ai playoff per il secondo anno consecutivo. L'anno scorso i neroverdi vennero battuti a un passo dalla finale dal Pisa, poi vincitore.
     
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  12. cangrande
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    Direi che non mi sembra un successo dal punto del visto del pubblico.
     
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  13. cangrande
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    Pordenone fortemente penalizzato dall'arbitro nel secondo supplementare.
     
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    CITAZIONE (cangrande @ 13/6/2017, 23:27) 
    Pordenone fortemente penalizzato dall'arbitro nel secondo supplementare.

    Sono pienamente d'accordo con te....rigore netto non dato ai neroverdi nell'ultima azione dei supplementari
     
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  15. daniz2015
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    Il Pordenone meritava a B, secondo me...
     
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104 replies since 25/5/2017, 14:56   630 views
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