A.c. Padova 1910

2016/17

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  1. padova81
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    LAZIO-PADOVA 2-1

    Reti: Cataldi (La) su rigore al 3′ pt, Altinier (Pd) al 28′ pt, Djordjevic (La) al 30′ pt

    LAZIO (4-3-3): 99 Berisha (dal 1′ st 55 Vargic); 8 Basta (dal 32′ pt 4 Patric), 3 De Vrij (dal 1′ st 33 Mauricio), 2 Hoedt (dal 17′ st 44 Prce), 26 Radu (dal 17′ st 97 Germoni); 23 Onazi (dal 42′ st 80 Javorcic), 5 Cataldi (dal 7′ st 11 Morrison), 19 Lulic (dal 17′ st 96 Murgia) 7 Kishna (dal 7′ st 25 Lombardi), 9 Djordjevic (dal 17′ st 77 Palombi), 14 Keita (dal 25′ st 70 Oikonomidis). A disposizione: 41 Borrelli, 1 Strakosha, 21 Milinkovic-Savic. All. Simone Inzaghi.

    PADOVA (3-5-2): Bindi (dal 17′ st Favaro); Sbraga (dal 41′ st Cisco), Emerson (dal 1′ st Tentardini), Russo (dal 36′ st Scevola); Madonna (dal 10′ st Ilari), De Risio (dal 36′ st Marcandella), Filipe (dal 10′ st Giandonato), Dettori (dal 17′ st Mazzocco), Favalli (dal 17′ st Dionisi); Neto Pereira (dal 1′ st Petrilli), Altinier (dal 25′ st Bottalico). A disposizione: Ferro, Brentan. All. Oscar Brevi.

    Arbitro: Daniel Amabile di Vicenza (Polo Grillo-Zanetti)

     
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  2. padova81
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    Cappelletti 2 il ritorno: “In cinque anni sono cresciuto. E l’addio al Cittadella…”
    Dimitri Canello 22 luglio 2016

    Daniel Cappelletti è arrivato in ritiro nel primissimo pomeriggio, accolto a Mezzano di Primiero da un autentico nubifragio. Queste le sue prime dichiarazioni rilasciate a Padovagoal: “Torno a distanza di diversi anni qui, ed era quello che volevo. Avevo altre destinazioni possibili, ma il Padova è sempre stata in cima alle mie preferenze. Era il 2010-2011, sono passati cinque anni, mi aveva portato Foschi ma ero alla prima esperienza nel calcio che conta. Quanto è diverso il Cappelletti di oggi da quello di allora? Sono molto cresciuto, ho fatto tanta esperienza. Torno con un bagaglio diverso e anche tatticamente sono cambiato: se allora ero terzino, ruolo che posso ancora fare, ora gioco centrale ed è un ruolo che preferisco”. L’addio al Cittadella non è stato indolore: “Lo ammetto, ci sono rimasto un po’ male per la fine del rapporto col Cittadella, speravo che mi chiamassero almeno per spiegarmi la scelta di non confermarmi. Stamattina però mi sono sentito con Stefano Marchetti e ci siamo chiariti. Ringrazio anche lui per avere dato al Padova ottime referenze su di me”. La chiusura è dedicata alla squadra: “La concorrenza sarà tanto, ma la società sta costruendo un’ottima squadra. Ora dobbiamo soltanto lavorare e dimostrare sul campo il nostro valore”

    Germinale: “Spero di essere tesserato, sto bene e non vedo l’ora di spaccare il campo”
    Dimitri Canello 21 luglio 2016

    Domenico Germinale è arrivato oggi nel ritiro di Mezzano di Primiero per un periodo di allenamenti con il Padova: la società ne valuterà il tesseramento nei prossimi giorni e il suo arrivo è indipendente dalla trattativa che Zamuner sta conducendo per Francesco Tavano. Il nome di Germinale rimbalzava fra smentite e depistaggi da diverse settimane, ma l’ex attaccante del Bassano è sempre stato un pupillo di Oscar Brevi e il suo acquisto non sarebbe una sorpresa. A chiarire le sue condizioni e lo stesso giocatore: “Mi sono infortunato alla fine di novembre a Bassano – spiega a Padovagoal Germinale – ma per l’operazione ho dovuto attendere gennaio. Dopo poco più di due mesi ero pronto, ma nessuno sapeva che il Bassano mi aveva messo fuori lista, quindi anche volendo non sarei potuto rientrare. Come sto? Sto bene, il ghiaccio al ginocchio è normale amministrazione. Spero di essere tesserato, darò tutto me stesso, non vedo l’ora di spaccare il campo”. Germinale aggiunge: “Zamuner è stato il mio ex procuratore, il mister mi ha allenato. Conosco Filipe, Bindi, ho giocato assieme ad Altinier, insomma qui mi sento un po’ come fossi a casa. Ieri ho visto Lazio-Padova, direi che la prestazione della squadra è stata molto incoraggiante. Un attacco con me, Tavano, Altinier e Neto Pereira? Beh, sarebbe proprio un bell’ attacco, io ci spero”

    anche Mandorlini in arrivo nel ritiro di Mezzano
    Gabriele Fusar Poli 21 luglio 2016

    Due in uno. Dopo Germinale anche Matteo Mandorlini è pronto a raggiungere Mezzano: il centrocampista ex Pordenone sbarcherà nel pomeriggio nella sede del ritiro dei Biancoscudati, con cui svolgerà il primo allenamento. Seguiranno aggiornamenti sulla sua situazione contrattuale (è ancora formalmente legato ai neroverdi) e sul suo arrivo.

    Tavano accetta l’offerta: ora deve rescindere con l’Avellino
    Dimitri Canello 22 luglio 2016

    Padovagoal news: Un altro passo in avanti, nella giusta direzione. Nelle ultime ore Francesco Tavano, tramite il suo agente, ha dato l’ok all’offerta presentata dal Padova e da Giorgio Zamuner, salito oggi a Mezzano di Primiero per accompagnare Daniel Cappelletti. Contratto di un anno, bonus a gol e presenze, bonus promozione. Top secret le cifre, ma il club di viale Nereo Rocco oltre certi parametri non può salire. Ecco perché l’assenso del giocatore è importante, così come è importante il fatto che per l’Avellino Tavano (220mila euro il compenso annuo in Irpinia) non rientri nei piani, ma ancora non si può dire che sia fatta. Il prestito non è possibile, essendo il giocatore in scadenza di contratto il 30 giugno 2017: l’affare si può solo chiudere a titolo definitivo. Ecco perché la fumata bianca passa obbligatoriamente attraverso la rescissione del contratto con il club irpino, magari con incentivo all’esodo. L’agente Marco Sommella sta rientrando da Siviglia, dove ha chiuso la pratica Immobile alla Lazio e adesso avrà il tempo di dedicarsi al negoziato con l’Avellino. Tavano al Padova non è ancora un affare fatto, ma la strada è decisamente quella giusta e molte componenti sembrano convergere fra loro. I tempi? Diciamo che a metà della prossima settimana, se tutto andasse come sperato, potremmo già essere sul rettilineo finale, a un passo dalla bandiera a scacchi.
     
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  3. padova81
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    Brevi: “Questo è un gruppo compatto ed unito! E col Seregno…”
    Gabriele Fusar Poli 23 luglio 2016

    Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Brevi dopo il 4-1 in amichevole al Campodarsego:

    “Il bilancio del ritiro? Senza dubbio positivo, perché non ci sono state problematiche di infortuni e tutti i giocatori bene o male hanno ricevuto gli stessi carichi di lavoro, che è stato affrontato con impegno ed intensità. In queste due settimane ho trovato un gruppo compatto ed unito, e dato che hanno approcciato al meglio questo ritiro ho concesso loro anche la domenica di riposo. Cosa manca? Un po’ di cattiveria agonistica ed aggressione alla palla, ma è normale che ci sia qualcosa ancora da rodare dopo due settimane… La difesa a tre? In certe circostanze bisogna e bisognerà scorrere maggiormente sugli esterni ma sono meccanismi su cui bisogna fisiologicamente lavorare. Come siamo messi fisicamente? A livello aerobico abbiamo lavorato molto, e quindi magari col Seregno non saremo brillantissimi perché non si fanno miracoli ma arriveremo pronti”.
     
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  4. padova81
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    Germinale ha convinto e verrà tesserato: martedì la firma
    Dimitri Canello 24 luglio 2016

    Padovagoal news: Domenico Germinale ha convinto Oscar Brevi, che lo ha sempre considerato un attaccante affidabile e che considera perfetto come vice Altinier. I test medici e atletici svolti al ginocchio infortunato alla fine di novembre dello scorso anno hanno dato buoni riscontri e Germinale, 29 anni, potrebbe firmare il contratto col Padova già martedì. Ma non sarebbe finita qui, perché oltre a Tavano (di cui a breve daremo un importante aggiornamento), Zamuner punta Victor Da Silva del Chievo. Per un attacco da promozione.

    questa al momento sarebbe la formazione titolare

    neto altinier
    favalli filipe dettori di risio madonna
    russo emerson sbraga
    bindi
     
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  5. padova81
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    Mandorlini: “Voglio tornare in B, e voglio farlo coi Biancoscudati!”
    Gabriele Fusar Poli 26 luglio 2016

    Matteo Mandorlini ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore del Padova oggi alla Guizza, prima del primo allenamento pomeridiano in pianura dopo il ritiro di Mezzano: “Lo svincolo? Era questioni di giorni, l’accordo c’era già. Come mai questo cambio? Avevo già espresso la mia volontà un mese prima perché conosco il direttore da molti anni e lo volevo seguire. Obiettivi? Siamo un buonissimo gruppo e vogliamo arrivare in alto, tra le prime quattro perché Padova lo merita! Io voglio tornare in B, e voglio farlo con questa squadra. Mio padre? Mi ha fatto l’in bocca al lupo, è molto contento di questa mia opportunità e sono orgoglioso di giocare in una piazza in cui lui ha allenato. Mi ha detto di dare il massimo e di fare del mio meglio. Mi piacerebbe essere allenato da lui? L’ho sempre pensato, e magari prima o poi succederà… I segreti del Pordenone della passata stagione? Semplicemente c’erano meno pressioni e la squadra era buona”.

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    Germinale: “Ho l’entusiasmo di un bambino! E spero di stare a lungo in Biancoscudato…”
    Gabriele Fusar Poli 26 luglio 2016

    Domenico Germinale, dopo le parole rilasciate a Padovagoal nel ritiro di Mezzano di Primiero, adesso può finalmente parlare a tutti gli effetti da biancoscudato: “Le prime impressioni sono più che positive, perché conosco già lo staff ed il gruppo in questi giorni mi ha dato delle sensazioni bellissime. Le mie caratteristiche? Ho forza fisica e sono generoso, mi piace giocare per la squadra. Brevi? Lo conosco bene, vuole grinta e determinazione dalla sua squadra ed è una persona carismatica. La concorrenza in attacco? Neto ed Altinier sono due grandi giocatori, ma quando il mister mi chiamerà in causa ed i miei compagni avranno bisogno di me io ci sarò. Dopo l’infortunio non vedevo l’ora di vivere un momento simile, ho l’entusiasmo di un bambino! Qualcosa in questa categoria l’ho già dimostrato, ma spero di trovare della stabilità qui a Padova perché ho girato molto e voglio fermarmi…”

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  6. padova81
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    Zamuner: “Alfageme domani dovrebbe firmare. Su Tavano e Ilari…”
    Gabriele Fusar Poli 8 agosto 2016

    Queste le dichiarazioni rilasciate da Giorgio Zamuner prima dell’allenamento odierno alla Guizza:

    “Alfageme? Viene domani in sede col procuratore, e dovremmo chiudere. Non credo che ci saranno problemi, faremo un contratto biennale. Lo seguivo già da tempo, ma era stato messo tra virgolette in disparte perché volevamo capire cosa voleva fare la Casertana, ma dato che c’è aria di ridimensionamento. Ilari? La Casertana lo vuole, ma lui sta temporeggiando un po’. Comunque sono due trattative separate… Giandonato? C’è sempre il Siena ma non si sono ancora avvicinati a livello di contratto, mentre da Livorno non ho più sentito nulla. Però ora di fine mercato ci sono almeno 10-12 squadre che hanno bisogno di una decina di giocatori quindi credo che in caso riusciremmo a trovare una soluzione per tutti. Il girone? Le due squadre favorite possono essere Parma e Venezia perché hanno preso i nomi più roboanti, ma anche la Reggiana ha lavorato benissimo. Poi il Bassano ha tenuto la stessa intelaiatura, tanto da essere riuscito a battere l’Avellino… In più ci sono piazze come Sambenedettese, FeralpiSalò, Pordenone e SudTirol che costruiscono sempre squadre importanti, quindi una sorpresa salta sempre fuori. Tavano? Se è vero che vuole davvero venire a Padova come aveva detto una ventina di giorni fa allora magari può essere il colpo dell’ultima ora…”.
     
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  7. Silente_lv5
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    Si fanno insistenti le voci di Giandonato alla Reggina, che giocatore è diventato in questi anni? Me lo ricordo per un gran gol contro il Manchester United, e per qualche partita al Parma
     
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  8. padova81
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    Noi qua non lo possiamo vedere. A lanciano la metá dell'anno scorso pare non abbia fatto male. Comunque pare sia in vantaggio il livorno
     
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  9. Xavier87
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    CITAZIONE (Silente_lv5 @ 17/8/2016, 15:13) 
    Si fanno insistenti le voci di Giandonato alla Reggina, che giocatore è diventato in questi anni? Me lo ricordo per un gran gol contro il Manchester United, e per qualche partita al Parma

    un modestissimo giocatore da bassa lega pro
     
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  10. padova81
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    Sembra abbia firmato per il livorno
     
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  11. Silente_lv5
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    è andato a Livorno
     
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  12. padova81
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    Dionisi, Ilari e Petrilli in tribuna con la Sambenedettese
    Gabriele Fusar Poli 24 agosto 2016

    Non è ancora un muro contro muro, ma ci siamo vicini. Marco Ilari, Nicola Petrilli e Matteo Dionisi quasi certamente non saranno convocati per la trasferta di Sambenedetto e non andranno neppure in panchina. La società, dopo aver pazientato alcune settimane attendendo che i tre giocatori — che non rientrano nei piani di Oscar Brevi — trovassero la destinazione più gradita, ha rotto gli indugi e intende far capire che il tempo è scaduto. Per questo, salvo stravolgimenti al momento non ipotizzabili, Ilari, Petrilli e Dionisi non andranno nelle Marche, dove sabato alle 16.30 è in programma la prima di campionato contro la Sambenedettese. Il borsino di giornata, peraltro, non regista novità significative su nessuno dei tre: l’agente di Ilari era all’estero da alcuni giorni ed è rientrato ieri: la soluzione Fano potrebbe fare al caso dell’esterno romano, che non scarta neppure la possibilità di trasferirsi in serie D al Delta Rovigo. Dionisi ha già accettato la Sambenedettese, unica squadra di Lega Pro ad essersi interessata a lui, ma negli ultimi giorni il silenzio persistente della dirigenza dopo la prima offerta non ritenuta consona fa temere che l’affare possa saltare. Il giocatore, invece, non vorrebbe andare al Rieti, che gli offre due anni di contatto e la fascia di capitano, ma a cifre più basse rispetto a quelle percepite al momento. In più c’è anche la categoria inferiore a frenare la positiva conclusione dell’affare. Il caso più complesso e spinoso riguarda Nicola Petrilli, ormai ai ferri corti con la società dopo i continui rifiuti alle destinazioni più disparate. La voce di un rilancio del Prato non ha trovato conferme e, a una settimana dal gong finale del calciomercato, se tutti e tre rimanessero a Padova, due di questi verrebbero messi fuori lista. Una situazione che non conviene a nessuno, ma che con il passare dei giorni non può più essere esclusa a priori. Da Verona si parla di un interessamento per Simon Laner e dietro le quinte si comincia a discutere di una possibile partenza di Mazzocco, ma sembrano scenari quantomeno prematuri, proprio per le cessioni mancate che complicano tutte le migliori intenzioni. Nel frattempo Oscar Brevi sta valutando se schierare Cristian Altinier dal primo minuto sabato a San Benedetto. Il centravanti mantovano ha ripreso a lavorare con il gruppo, ma era fermo da venti giorni e, chiaramente, la condizione fisica non può essere ottimale. «Per Altinier non dovrebbero esserci problemi — spiega l’allenatore biancoscudato — mentre per Germinale e De Risio dobbiamo valutare in questi ultimi quattro giorni di lavoro come risponderanno dopo le sollecitazioni che proveremo a dar loro. Sono carico ed emozionato, non vedo l’ora che cominci il campionato, perché quando arrivano le partite che contano è tutta un’altra cosa. Sono contento della squadra, sono convinto che possiamo fare bene, anche se affronteremo un’avversaria molto ben attrezzata e che rappresenta un’incognita proprio per il fatto di essere una neopromossa…».

    (Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)

    Plebiscito? No, “Patavium Arena”: ecco il progetto per il rifacimento dello stadio
    Gabriele Fusar Poli 18 agosto 2016

    Si chiamerà «Patavium Arena». E l’architetto Massimiliano Pagnin non fa mistero di essersi ispirato all’innovativo stadio di Monaco di Baviera, l’«Allianz Arena». La forma del nuovo stadio dell’Arcella, adeguato agli incontri di calcio professionistico (anche per la serie A), sarà quella di un grande anello, rivestito in pvc e illuminato con luci a led, con la possibilità di cambiare colore a seconda dell’evento sportivo. È quanto si ricava dal progetto definitivo, licenziato dalla giunta poche settimane fa. Un “malloppo” da 562 pagine e svariati elaborati grafici. Un progetto in due stralci. Il costo di 3 milioni copre solo il primo, che può essere realizzato, secondo una bozza di cronoprogramma dei lavori, in 231 giorni. Se tutto fila liscio l’appalto sarà assegnato già a fine 2016. Il primo stralcio. Cosa c’è nel primo stralcio? «La realizzazione delle tribune nord e sud; i lavori di adeguamento normativo per la messa in sicurezza delle tribune esistenti (est e ovest); la ristrutturazione dei locali sotto le gradinate ovest per ospitare gli spogliatoi; la demolizione delle centrali termiche; le fondazioni per le curve di raccordo; la messa a norma degli impianti elettrici e meccanici; la nuova sala Gos e tutti i sistemi di videosorveglianza», si legge nel progetto. Nel secondo stralcio invece sono inseriti i raccordi tra le gradinate e la copertura con membrana in pvc ignifuga. La capienza del primo stralcio è di 12.133 posti, compresi 50 per i giornalisti. Nel secondo i seggiolini aumenteranno per consentire un utilizzo «fino alla massima serie». Ma costerà ben più di 3 milioni. La tribuna Fattori. La tribuna sud è quella destinata a ospitare i tifosi biancoscudati, diventando così la nuova tribuna Fattori. Sarà lunga 75 metri e rispetto alla linea di porta sarà distante 12,5 metri.Raggiungerà un’altezza massima di 15,03 metri mentre la copertura sarà a 24,2 metri (sarà il punto più alto di tutto lo stadio). Avrà una capienza complessiva di 3.126 spettatori che potranno disporsi su due anelli. Il primo anello sarà composta da 9 gradinate, il secondo da 13 gradoni. Sotto la tribuna ci sarà uno spazio per i servizi igienici, ma potrà ospitare anche un bar con punto ristoro e una nuova infermeria. Per realizzare la tribuna si dovrà demolire la centrale termica e la struttura oggi utilizzata per il “terzo tempo” del rugby. La tribuna ospiti. I tifosi ospiti potranno parcheggiare auto o pullman nel nuovo parcheggio nord dello stadio. Il loro spazio sarà la tribuna nord, speculare alla sud ma più piccola: capienza da 1.550 spettatori e altezza massima di 8,54 metri. La separazione dei tifosi sarà garantita da ingressi e vie d’uscita indipendenti. In futuro la tribuna nord potrà essere ampliata, raddoppiando il numero dei gradoni e allungando lo sbalzo su via Geremia. Sala Gos e tribuna stampa. La nuova sala Gos (gruppo operativo sicurezza) si troverà in corrispondenza dell’ultima gradinata della tribuna ovest. Gli impianti tecnologici e le telecamere installate all’interno e all’esterno dello stadio permetteranno l’identificazione degli spettatori nel dettaglio. In tribuna ovest troveranno spazio anche 5 cabine della tribuna stampa. Mentre la sala stampa sarà sotto la tribuna, grande 75 metri quadri. Accanto ci sarà la sala conferenze da 50 metri quadri così da consentire la contemporanea presenza di 12 intervistati. Illuminazione a led. Saranno smontate le quattro torri faro esistenti per far posto alla nuova copertura dello stadio e all’anello di chiusura delle curve. La nuova illuminazione sarà a led con lampade fissate sulle strutture portanti e sulle travi reticolari dello stadio permettendo la regolazione e l’intensità del fascio luminoso in modo omogeneo e uniforme. La membrana esterna. È previsto il rivestimento con membrana in pvc. La membrana sarà infilabile e rivestirà tutto lo stadio. Sarà semitrasparente e servirà da protezione alle intemperie permettendo attraverso l’utilizzo di sistemi di illuminazione a led di modificare i cromatismi dello stadio in funzione degli eventi sportivi. L’idea dell’architetto. «La nuova architettura del Plebiscito si propone per la contestuale riqualificazione dello stadio “abbandonato”, per la rivisitazione di tutto il complesso sportivo e più in generale per ritrovare un riequilibrio urbanistico di un brano dell’Arcella», scrive l’architetto Massimiliano Pagnin. «La semplicità delle forme architettoniche del nuovo stadio lo dovrà porre all’avanguardia sia in termini di capienza che di fruibilità, per gli aspetti strutturali e architettonici. Uno stadio flessibile e ampliabile, leggero e facilmente manutenzionabile».

    (Fonte: Mattino di Padova, Claudio Malfitano)

    Plebiscito, il rendering del nuovo stadio. Bitonci: “Non si chiamerà Patavium Arena, bensì…”
    Gabriele Fusar Poli 19 agosto 2016

    «Il nuovo stadio previsto al Plebiscito, non si chiamerà sicuramente Patavium Arena». È il sindaco Massimo Bitonci ad affermarlo sottolineando che il nuovo stadio «prenderà il nome dello sponsor che pagherà la copertura dell’impianto, seguito probabilmente dalla parola stadio o arena – continua Bitonci – Sarà una copertura innovativa in tela, dove sarà proiettato il logo dello sponsor». Il sindaco spiega che la copertura del nuovo Plebiscito servirà come una sorta di megaschermo dove saranno proiettate, oltre al nome di chi si accollerà la spesa di installazione, anche informazioni di servizio o quanto sarà ritenuto utile comunicare. Bitonci poi non perde occasione per ribadire i costi contenuti dell’impianto e rispondere in modo sarcastico alle critiche dell’opposizione. «Certo ai 10 milioni sparati dal segretario del Pd Massimo Bettin, e da altri detrattori, ci arriviamo e forse li superiamo conteggiando la spesa per l’arco di Giano, il costo dei dirigenti del Comune e anche la carta igienica utilizzata in tutte le scuole cittadine – afferma sorridendo – Senza dimenticare tutti i tramezzini mangiati dalla Giunta precedente, le spese per le auto blu che abbiamo eliminato e quelle di rappresentanza. A Padova non servono Stati Generali ne riunioni 4.0 o referendum, quelli si fanno ogni 5 anni al momento del voto quando si sceglie il manager della città, ossia il sindaco. La linea la detta il sindaco ascoltando le esigenze dei cittadini, il problema in caso è mio ed eventualmente ne rispondo io. Troppo facile voler decidere da fuori quando eventuali conseguenze ricadrebbero sul sindaco in carica».

    Bitonci inoltre spiega che il parcheggio previsto, adiacente l’impianto, non ha nulla a che vedere con il progetto del nuovo stadio. «Si tratta di un parcheggio scambiatore, a pagamento, al servizio della città, gestito da Aps» sottolinea. «Credo si tratti di un’opera necessaria per la città anche per risanare una zona lasciata da troppi anni in abbandono, dove era ormai impossibile praticare sport diversi e, sulla quale, sono state operate scelte sbagliate – dice il sindaco – I cittadini chiedono opere che vengano portate a termine, e sono convinto che la sistemazione della zona sarà apprezzata da tutti, non solamente dai tifosi del calcio Padova». Bitonci ribadisce che l’argomento è stato oggetto di troppe chiacchiere che non portano a nulla mentre il suo modo di lavorare comporta realizzare opere concrete e non parole. «Io sono capace di ascoltare, di valutare le proposte e anche di metterle in discussione e credo di averlo già dimostrato, ma i padovani mi hanno eletto per far risorgere la città sollevandola dalla palude politico – amministrativa in cui era stata gettata dalle precedenti amministrazioni – chiude Bitonci – Questo è il mandato che ho ricevuto e questo è quanto sto facendo. Sono infatti consapevole che la maggioranza dei cittadini concorda con me e apprezza che io sia alla guida della città. Questo perché finalmente hanno un sindaco che sta tra la gente, sa decidere e si dedica alla città con grande impegno e passione».

    (Fonte: Gazzettino, Luisa Morbiato)



    Un sogno, impossibile non definirlo tale, per tutti i tifosi biancoscudati. Un sogno che, nelle intenzioni del sindaco Massimo Bitonci, potrebbe presto diventare realtà. Stiamo parlando del progetto definitivo, di cui la scorsa settimana la giunta di Palazzo Moroni ha approvato il primo dei due stralci (del valore di tre milioni di euro, parcheggi esclusi), riguardante il completo restyling dello stadio Plebiscito con l’obiettivo di trasformarlo già a partire dalla stagione 2017-2018, nella nuova casa del Calcio Padova. Così facendo, per la gioia della stragrande maggioranza dei propri sostenitori (in testa gli ultras della Tribuna Fattori), il club di viale Rocco abbandonerebbe l’Euganeo, mai amato per la presenza della pista d’atletica e per l’enorme lontananza degli spalti dal terreno di gioco, per approdare in un impianto costruito per il rugby ma che, se rimesso a nuovo come il primo cittadino ha promesso di fare, potrebbe non solo ospitare tranquillamente uno sport di grosso richiamo come il calcio, ma anche tramutarsi in una piccola bomboniera, con gli spettatori in pratica attaccati al campo. Un po’ come succedeva nel mitico Appiani di via Carducci, lasciato dal Padova, in favore dell’Euganeo, al termine del campionato 1993-1994, conclusosi con la promozione della squadra in serie A. Da allora, sono passati ventidue anni. E oggi, con i biancoscudati che stanno per cominciare la seconda stagione consecutiva in Lega Pro, il modello scelto (dall’architetto Massimiliano Pagnin) per rinnovare il Plebiscito è un altro. Ambizioso, suggestivo, quasi fatto apposta per sognare. Cioè quello, guardando i primi rendering trapelati dagli uffici del municipio, dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Ovvero lo stadio in cui, dal campionato 2005-2006, giocano i pluricampioni di Germania del Bayern Monaco e la seconda squadra della città bavarese, il Monaco 1860. L’Arena, sponsorizzata dalla prima compagnia al mondo nel settore delle assicurazioni (Allianz), ha una capienza di circa 70 mila spettatori e la sua caratteristica principale, proprio quella che l’architetto Pagnin vorrebbe replicare a Padova (seppur in dimensione molto più ridotta), è la copertura delle tribune, realizzata con una struttura metallica a traliccio disposta in modo radiale all’esterno dell’impianto, così da permettere l’assenza di elementi di sostegno interni che possano disturbare la visione della partita da qualsiasi punto degli spalti.

    Inoltre, la copertura in questione, che si vorrebbe appunto adoperare al Plebiscito, è rivestita da uno speciale materiale plastico (il politetrafluoroetilene), che può essere illuminato artificialmente, proiettando i nomi e i loghi di eventuali sponsor. Il «nuovo» stadio che dovrebbe sorgere tra Mortise e Pontevigodarzere, capace di ospitare circa 12.500 persone, non si chiamerà infatti Patavium Arena, come erroneamente circolato nei giorni scorsi. Ma dovrebbe prendere il nome dalle aziende che, via via, vorranno farsi pubblicità, come già avviene ad esempio per il Gran Teatro Geox di corso Australia, per la Kioene Arena di San Lazzaro e per il Pala Spiller di piazzale Azzurri d’Italia. «Per il secondo stralcio, quello che prevede appunto la copertura in stile Allianz Arena, siamo già in trattativa avanzata con un paio di imprese padovane, che vorrebbero legare il loro nome al nuovo Plebiscito – fa sapere Bitonci – e che ovviamente sono disposte a sostenere, in toto o in parte, le spese per la realizzazione della struttura. Credo si tratti di un progetto affascinante, che non può non piacere ai i tifosi del Padova. Tutto il resto, a partire dalle polemiche preventive sui costi, non m’interessa. Anzi, a chi protesta dico: lasciateci lavorare e vedrete che impianto saremo in grado di costruire».

    (Fonte: Corriere del Veneto, Davide D’Attino)

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    Petrilli ha firmato: domani la presentazione a Macerata
    Dimitri Canello 29 agosto 2016

    Padovagoal news: Nicola Petrilli è un giocatore della Maceratese. Prestito secco al club marchigiano, che garantirà l’intero pagamento dell’ingaggio (circa 40mila euro netti tolti le due mensilità già percepite) e trattativa definitivamente chiusa. Domani la presentazione ufficiale a Macerata, Petrilli lascerà la città a stretto giro di posta.

    ‘lettera aperta’ di Nicola Petrilli: “Grazie tifosi, mi avete fatto sentire davvero grande!”
    Gabriele Fusar Poli 29 agosto 2016

    (red. – Riceviamo e pubblichiamo questa “lettera aperta” di Nicola Petrilli, che si è personalmente rivolto alla nostra redazione per salutare i tifosi prima del suo trasferimento alla Maceratese)

    Speravo che non sarebbe mai arrivato il momento dei saluti, anche se è solo un arrivederci… Da domani sarò un giocatore della Maceratese. Abbiamo iniziato il nostro cammino insieme due anni fa, quando ancora non si sapeva se la la squadra sarebbe ancora esistita oppure no… Mi chiamò il direttore Fabrizio De Poli dicendomi: “Nik dobbiamo vincere il campionato, scenderesti in serie D a Padova?”. Rimasi un secondo in silenzio prima di rispondere: “Direttore ci vengo volentieri, perché Padova non è serie D!”. Dopo tre anni di serie B e quattro di Lega Pro decisi di sposare un progetto così importante non per soldi ma perché per la cosa che contava di più era vincere! Dopo tre giorni di prova con mister Parlato firmai il contratto: ero finalmente Biancoscudato! Ricordo ancora quando alla prima partita all’Euganeo tutta la Tribuna Fattori cantò l’inno… A ripensarci mi vengono ancora i brividi, perché eravate davvero in tanti! La serie D, con voi, non centrava davvero nulla… Siamo andati avanti di partita in partita, è stato a lungo un tira e molla con l’AltoVicentrino ma la forza e l’unione del nostro gruppo alla fine ha fatto la differenza… Ho ancora negli occhi la partita di Legnago: lo stadio era tutto colorato di bianco e di rosso, andiamo sotto ma non potevamo non festeggiare quel giorno perché troppe persone sarebbero tornate a casa tristi. Allora faccio il gol dell’1-1 e impazzisco di gioia sotto la tribuna! Poi arriva il rigore di Cunico, ed al fischio finale capisco che mi sono preso quello che volevo… Anzi, ci siamo presi quello che volevamo: SIAMO IN LEGA PRO!!! In estate arriva il rinnovo, e sono davvero felicisimo perché sento l’affetto dei tifosi Biancoscudati. Ritrovo qualche compagno della serie D e mister Parlato, e non vedo l’ora di iniziare… Ma l’anno non inizia bene, potevamo e dovevamo fare di più dato che a metà stagione la società decide di cambiare allenatore. Con l’arrivo di Pillon le cose non vanno bene a livello personale, ma la squadra si riprende centrando la salvezza e per poco non entriamo nei play off. La mia stagione rimane comunque positiva, perché per ben 7 volte sono corso ad esultare sotto quello spicchio di stadio che fa invidia a tutte le altre tifoserie! Quest’anno le cose si sono fatte da subito difficili, è stata dura iniziare un ritiro sapendo che non servi… Il rapporto con qualche membro della società non è mai iniziato, così come purtroppo non c’è stato modo di far cambiare idea al nuovo allenatore che ormai le sue idee le aveva già. Ma il calcio è anche questo, purtroppo non sempre le brave persone e quelle che fanno qualcosa di importante per qualcuno vengono premiate o riconosciute a dovere… Ormai questo mondo è così, non mi meraviglio più di nulla, ma ci sono dentro e ci resto perché io vivo di questo.

    E’ ora di andare, anche se avrei ancora tante cose da dire. Mi basta dire GRAZIE a chi ha creduto in me e GRAZIE AI TIFOSI BIANCOSCUDATI PER AVERMI FATTO SENTIRE DAVVERO GRANDE! ARRIVEDERCI PADOVA!!!

    Nicola Petrilli
     
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    i numeri di maglia della stagione

    1 Bindi

    2 Tentardini

    3 Favalli

    4 Filipe

    5 Dettori

    6 Mandorlini

    7 Fantacci

    8 De Risio

    9 Altinier

    10 Neto Pereira

    11 Germinale

    12 De Bastiani

    13 Sbraga

    14 Scevola

    15 Monteleone

    16 Madonna

    17 Gaiola

    18 Mazzocco

    19 Russo

    20 Boniotti

    21 Alfageme

    22 Favaro

    23 Cappelletti

    24 Marcandella

    25 Emerson

    la campagna abbonamenti chiude a quota 2890: è il dato finale
    Staff Padova Goal 1 settembre 2016

    Altri 176 tifosi del Calcio Padova hanno sottoscritto l’abbonamento nell’ultima giornata utile per abbonarsi al Calcio Padova nella stagione 2016/2017.

    La Campagna Abbonamenti 2016/2017 #LasciaIlSegno chiude quindi a quota 2.890 gli abbonati totali.

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