A.c. Padova 1910

2015-16

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    nasce la Football Academy. Poliero: “È una società dilettantistica autonoma, ne detengo il 51%”
    Gabriele Fusar Poli 28 aprile 2016

    Raddoppia il settore giovanile biancoscudato: presentata ufficialmente la Padova Football Academy. Queste le dichiarazioni rilasciate alla conferenza stampa, tenutasi allo stadio Euganeo.

    Massimo Poliero (presidente Settore Giovanile Calcio Padova): “L’Academy è intesa come un potenziamento del settore giovanile e riguarda la fascia dai 4/5 anni ai 12 anni. C’era bisogno di creare un team di lavoro adatto perché a quest’età ci sono delle necessità particolari. È una società dilettantistica autonoma creata e detenuta al 51% dal sottoscritto ed al 49% dal Calcio Padova. Così facendo andiamo ad ottimizzare le risorse ed a creare una preparazione ed una formazione adeguata tanto per i piccoli atleti che per i tecnici che li seguiranno. Vogliamo diventare un punto di formazione d’eccellenza e vogliamo formare ragazzi che poi possono in futuro esordire in prima squadra, per questo al mio fianco c’è Fabrizio De Poli. Vogliamo crescerli coi nostri valori, e per crescerli al meglio stiamo creando un team di lavoro importante per diventare il centro di riferimento del Triveneto. Per far ciò dobbiamo crescere a livello di scouting e creare dei centri tecnici anche al di fuori di Padova per essere presenti in maniera forte e capillare nel territorio regionale. Aumenteremo dunque le società affiliate, e puntiamo ad ottenere risultati importanti. Esempi da seguire? Empoli ed Atalanta per quanto dimostrato a questi livelli negli ultimi anni. Il budget? Verrà mantenuto, ma serve più qualità per raggiungere determinati scopi. Con questo progetto avremo anche due squadre in più, e passeremo da 27 a 29 squadre”.

    Giorgio Molon (coordinatore area tecnica e formazione): “Padova è una culla per i giovani calciatori e si è sempre distinta negli ultimi decenni per quanto riguarda la ricerca e la formazione di giocatori ed allenatori. Con l’avvento di Massimo Poliero è arrivata una ventata di innovazione ed è aumentata la presa di coscienza riguardante l’importanza di avere un settore giovanile all’avanguardia. Serviranno tempo e pazienza per questa Academy, nonché continuità perché le persone passano ma i progetti rimangono. Verranno anche istituite iniziative per aiutare e favorire i giovani calciatori, come ad esempio borse di studio. Ci saranno degli staff tecnici e non di prim’ordine che lavoreranno in simbiosi per aiutare al meglio i ragazzi. Come mai sono usciti pochi giocatori di valore dal settore giovanile negli ultimi anni? Dipende principalmente dall’importanza che una società vuole dare al proprio settore giovanile, nonché dalle norme che hanno aumentato il ‘gap’ tra prima squadra e settore giovanile”.

    Fabrizio De Poli (direttore sportivo Padova): “Questo è davvero un progetto molto importante, finalmente dopo diverso tempo viene appoggiato in maniera costruttiva l’investimento sul settore giovanile da parte della società. Prendiamo Atalanta ed Empoli, società che hanno applicato con coraggio e dedizione al lavoro determinati valori riuscendo a far crescere i propri prodotti del vivaio fino a portarli in prima squadra. Ci vorrà pazienza perché è un progetto nuovo e quindi ci vorrà qualche anno per raccogliere i primi importanti frutti, ma se il progetto che verrà improntato da oggi verrà mantenuto e conservato ad alti livelli sono convinto che arriveranno risultati importanti. Con l’unità di intenti riusciremo a far crescere dei ragazzi fino a portarli a giocare in prima squadra ed in campionati importanti. Finalmente la società potrebbe così avere una rispondenza a livello giovanile ed un ritorno a livello economico”.
     
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    ufficiale la rimozione di De Poli dal ruolo di ds: il comunicato
    Staff Padova Goal 13 maggio 2016

    Adesso è anche ufficiale. Fabrizio De Poli non è più il direttore sportivo del Padova. Questo il comunicato diffuso da viale Nereo Rocco pochi minuti fa: “Il Calcio Padova informa che, in seguito ai più recenti incontri tra Società e Direttore Sportivo non si è trovata sintonia e unità d’intenti sugli sviluppi futuri del progetto sportivo della Società stessa. Il Calcio Padova e il sig. Fabrizio De Poli in buon accordo hanno pertanto deciso di interrompere il rapporto di collaborazione in essere. E’ doveroso da parte della Società tutta rivolgere a Fabrizio De Poli il riconoscimento e il ringraziamento per il buon lavoro svolto in questi due anni e per i risultati ottenuti. Auguriamo a Fabrizio De Poli un futuro importante e ricco di soddisfazioni. Appena possibile e nel rispetto degli impegni in essere sarà ufficializzata la figura del nuovo Direttore Sportivo”.

    l’identikit di Zamuner: è lui il superfavorito per il dopo De Poli
    Dimitri Canello 13 maggio 2016

    Chi è Giorgio Zamuner? Il superfavorito per raccogliere l’eredità di Fabrizio De Poli (avrebbe sbaragliato negli ultimi giorni la concorrenza di Werner Seeber, suo principale concorrente, mentre Mauro Meluso e un quarto nome, un diesse esperto, erano già fuori causa) è originario di San Donà di Piave, ha 52 anni e vanta un passato molto recente come brillante agente Fifa nella scuderia di Tullio Tinti, uno dei procuratori più potenti del calcio italiano.

    Da agente a diesse – Dal primo aprile 2015 Zamuner ha lasciato l’albo degli agenti Fifa, abolito in quella data e ha svolto il ruolo di consulente di mercato del Pordenone nell’ultimo campionato. Con un budget assai ridotto, dopo il ripescaggio conquistato nella seconda metà di agosto, in pochi giorni ha costruito una squadra eccellente, che ha saputo arrivare addirittura seconda in classifica contro ogni pronostico, dietro soltanto al Cittadella e davanti a corazzate come Alessandria e Pavia, o al Bassano di Stefano Sottili, oltre che al Padova. Il suo lavoro è stato molto apprezzato dagli addetti ai lavori, tanto che anche la Cremonese aveva fatto qualcosa più di un pensierino su di lui. Da regolamento federale, ci vuole un anno dopo l’uscita di scena dall’albo degli agenti Fifa per potersi iscrivere al Supercorso di Coverciano per diventare ufficialmente direttore sportivo. Zamuner, se la scelta come pare cadrà su di lui, verrà nominato direttore generale con delega all’area tecnica, in attesa di acquisire ufficialmente il patentino di diesse

    I suoi ex assistiti – Zamuner vantava nella sua scuderia diversi cavalli di razza. Fra questi spiccavano Lapadula (Pescara) e De Zerbi, attuale allenatore del Foggia ed ex biancoscudato, senza dimenticare Bovo, Trevisan, Buratto, Mandorlini, Foti, D’Aversa, Lebran, Thiam, Schiavon, Pasa, Miracoli e tanti altri.

    L’allenatore – E’ stato Zamuner a portare Bruno Tedino, suo coetaneo e originario di Treviso, a Pordenone, dove Tedino ha fatto un lavoro eccellente guadagnandosi un rinnovo biennale da parte del presidente Mauro Lovisa. E Tedino è un autorevole candidato per la panchina del Padova, anche se ha un contratto biennale col club friulano e sarà difficile ottenere il placet da Mauro Lovisa. Andando a “pesare” i suoi assistiti, è chiaro che il sogno per la panchina sarebbe Roberto De Zerbi, ma realisticamente sembra un nome fuori portata, considerata l’eccellente stagione a Foggia e il corteggiamento di squadre di Serie A (Atalanta e Crotone) e di Serie B (Verona, Brescia e Ternana). Giuseppe Pillon verrà valutato da Zamuner, ma al momento le sue quotazioni sembrano in ribasso. Guardando sempre alla sfera di potenziali candidati, pare da escludere Andrea Mandorlini, con cui Zamuner ha sempre avuto un ottimo rapporto, tanto da detenere in passato la procura del figlio.

    Il Pordenone 2015-2016 – Squadra ben costruita con un budget risicatissimo, a cominciare dal portiere Tomei, uno dei migliori della categoria, senza dimenticare l’esterno basso Martin, che ha disputato un eccellente campionato, Pasa, Buratto e Mandorlini, che hanno ben supportato Alex Pederzoli, rinato dopo aver scontato la squalifica per il calcioscommesse. Davanti molto bene Strizzolo, hanno fatto bene pure Martignago e un altro ex biancoscudato, Alberto Filippini. E soprattutto da tenere d’occhio Cattaneo, che ha disputato diverse partite davvero buone nell’attuale stagione. Senza dimenticare Caio De Cenco, passato a gennaio al Trapani.

    Bonetto: “De Poli? Visioni diverse, e non siamo riusciti a ricucire. Ma…”
    Gabriele Fusar Poli 14 maggio 2016

    Inevitabile un flash dell’amministratore delegato Roberto Bonetto. «Ci siamo ritrovati ad avere delle visioni diverse nell’impostazione della società sia dal punto di vista organizzativo e sia dal punto di vista tecnico, e siamo arrivati a questa decisione lasciandoci in buoni rapporti. Come in tutte le famiglie capita qualche incidente di percorso: ci sono casi nei quali si riesce a risolvere, e altri no. In questo caso non siamo riusciti a ricucire».

    (Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)

    conferme su Tedino: è lui l’obiettivo di Zamuner, Pillon verso l’addio
    Dimitri Canello 14 maggio 2016

    Arrivano le prime importanti conferme. Bruno Tedino, attuale tecnico del Pordenone, è il candidato più autorevole per la panchina del Padova per la prossima stagione. L’allenatore trevigiano, 52 anni, ha portato il Pordenone a giocarsi i playoff domani ai quarti contro la Casertana ed è l’uomo individuato da Giorgio Zamuner, il successore salvo sorprese di Fabrizio De Poli, per guidare i biancoscudati nella prossima stagione. Attenzione, però, perché non sarà tutto così semplice e automatico. Tedino, che sarebbe entusiasta dell’ipotesi Padova, è legato al Pordenone da un contratto fino al 30 giugno 2018 e non sarà facile convincere il patron Mauro Lovisa a liberarlo. Situazione, dunque, da monitorare con attenzione. E Giuseppe Pillon (foto Calcio Padova) nel frattempo sembra sempre più lontano dalla conferma, nonostante i 39 punti conquistati in 21 partite nel suo interregno. Forse già lunedì l’incontro decisivo con la proprietà e attenzione perché Pillon è già stato sondato con decisione da un altro club, quasi sicuramente di Serie B, come lui stesso ha fatto intendere ieri pomeriggio.

    “Mattino”: Zamuner dg ‘alla Marchetti’, Edoardo Bonetto e Tognon maggiormente coinvolti?
    Gabriele Fusar Poli 16 maggio 2016

    Inizia oggi la settimana più delicata della recente storia del Calcio Padova, rifondato da Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto nel luglio 2014: quella che porterà alla “rivoluzione” dell’intera area tecnica. Ventidue mesi fa, con la (ri)partenza dai dilettanti, in Serie D, quest’area poggiava sulla coppia Fabrizio De Poli-Carmine Parlato, ma strada facendo, dopo la promozione in Lega Pro, ha perso gradualmente i tasselli-chiave: esonerato (a dicembre 2015) l’allenatore che aveva riportato il Biancoscudo tra i professionisti, licenziato (venerdì scorso) il direttore sportivo, per volontà soprattutto dei Bonetto, padre e figlio. La conclusione anticipata del rapporto di collaborazione con De Poli, il cui contratto scade nel giugno 2017 (e dovrà essere onorato sino all’ultimo euro), avrà un effetto-domino, che si concretizzerà nei prossimi giorni: lascerà quasi certamente Bepi Pillon, a cui la proprietà avrebbe chiesto di rimanere (l’incontro fra le parti ci sarebbe già stato nello scorso fine settimana), ma che è legato da profonda amicizia al dirigente tombolano, di cui è stato fra l’altro compagno di squadra nel Padova fine anni ’70, e se ne andrà pure Giancarlo Pontin, l’attuale team manager, uomo fidato di De Poli.

    Da definire la posizione di Pierino D’Ambrosio, il dirigente accompagnatore, anche se è probabile che rimanga. Zamuner direttore a 360º. L’attuale consulente di mercato del Pordenone non è inserito ufficialmente nell’organigramma del club friulano, perché non è iscritto nell’albo dei direttori sportivi, essendo di fatto un procuratore. Stando ad indiscrezioni, il problema non si porrebbe per la dirigenza di viale Rocco: arriverebbe con il ruolo di direttore generale, un po’ come accade a Cittadella, dove Stefano Marchetti assomma le due figure, di responsabile organizzativo della società e di diesse, con ottimi risultati. La differenza è che, comunque, Marchetti è un direttore sportivo con tanto di patentino, Zamuner no. Ma ci sarebbe di più: stando agli accordi raggiunti, nella lunga e non facile trattativa condotta in questi mesi dai due soci storici, verrebbe coinvolto maggiormente nelle operazioni di mercato Edoardo Bonetto, vice-presidente della società, e con lui Simone Tognon, ex direttore sportivo di Este, Abano e Real Vicenza, attuale osservatore e curatore dello scouting biancoscudato.

    Insomma, quella famosa commissione tecnica che avevamo indicato come “novità” nell’affiancamento a De Poli diventerebbe fattibile per dare più peso e collegialità alle scelte da compiere nell’allestimento della rosa per la prossima stagione. Se non è “rivoluzione” globale questa, come altro definirla? La “patata bollente” Tedino. Con Zamuner Pillon non ha mai lavorato, e il neo-direttore, che dovrebbe essere presentato mercoledì (salvo slittamenti imposti dal Pordenone, qualificatosi ieri per le semifinali playoff), ha puntato quest’anno, per la guida dei neroverdi, su un allenatore come Bruno Tedino che pratica il 4-3-3 o, in alternativa, il 4-3-1-2. Non certo il 4-4-2 caro al tecnico di Preganziol, con il quale ci sarà in ogni caso un incontro appena ufficializzata la nomina. Il successore di Parlato, a dispetto dei 60 anni dichiarati all’anagrafe, non si sente un “vecchio” (lo ha ribadito con orgoglio proprio nella conferenza-stampa post partita con l’Alessandria), e, rilanciato dal positivo quinto posto raggiunto con Neto Pereira & C., potrebbe presto trovare squadra in Serie B, sebbene la sua priorità – e di ciò gli va dato atto – sia sempre il Padova.

    Ma l’uscita di scena di De Poli ha contribuito a raffreddarne assai l’entusiasmo per proseguire qui la sua esperienza in panchina. A questo punto prende consistenza la pista Tedino, il quale però ad aprile si è visto allungare il contratto dal Pordenone per altre due stagioni. Zamuner lo vorrebbe con sè a Padova, il patron dei “ramarri”, Mauro Lovisa, invece non sembra avere alcuna intenzione di “mollarlo” alla concorrenza. Pazienza il dirigente che ha costruito l’ottima rosa friulana, ma l’allenatore no. E per il Padova non è una buona notizia. Sono questi i giorni, infatti, in cui bisogna gettare le basi per costruire la rosa che, nelle aspettative di tutti, dovrà provare a vincere il campionato 2016/17 o, in subordine, centrare i playoff. La proprietà ha le idee chiare, come sembra di capire dalle ultime mosse? Bene, ma alle idee devono seguire i fatti. E ora come ora, scusate se ci ripetiamo, c’è un’intera “area tecnica” da ricostruire.

    (Fonte: Mattino di Padova, Stefano Edel)

    “Gazzettino”: spunta Sottili per la panchina? Pillon: “Essendo cambiato ds bisogna vedere se…”
    Gabriele Fusar Poli 16 maggio 2016

    I risultati del primo turno dei play off di Lega Pro rischiano di allungare i tempi per definire il futuro del Padova. Ieri pomeriggio il Pordenone ha infatti superato per 1-0 la Casertana grazie al gol su rigore a cinque minuti dalla fine dell’ex biancoscudato Pederzoli e dunque proseguirà la propria corsa verso la promozione per almeno altre due settimane, affrontando in semifinale il Pisa. Come noto, nella squadra neroverde operano Giorgio Zamuner, attuale consulente di mercato dei friulani e futuro responsabile area tecnica del Padova, e il tecnico Bruno Tedino, ritenuto il primo candidato per la panchina all’ombra del Santo. Per l’ex procuratore, trattandosi di un libero professionista, non dovrebbero esserci particolari contrattempi e già in settimana il suo approdo ufficiale potrebbe essere una realtà. A breve, con ogni probabilità già domani, l’incontro decisivo con la società. Sia pure con altro ruolo, non avendo ancora il patentino di direttore sportivo, prenderà così il posto di Fabrizio De Poli la cui interruzione del rapporto con il Padova è stata ufficializzata venerdì. Discorsi inevitabilmente più lunghi, invece, per il tecnico, peraltro vincolato fino a giugno 2018 con il Pordenone.

    L’eventuale pressing con il presidente friulano Lovisa per liberarlo in questo momento rischierebbe di non portar alcun risultato. Non sono perciò da escludere soluzioni alternative come quella che porta a Stefano Sottili del Bassano, in questo caso con il contratto scaduto e senza altri impegni stagionali in programma dopo la sconfitta di ieri per 3-0 a Lecce. Così ha dichiarato a fine gara il tecnico su una sua possibile conferma ai piedi del Grappa: «Ci eravamo riproposti di affrontare l’argomento a fine campionato a mente fredda. Un conto è parlarne in serie B un altro in Lega Pro». C’è poi il discorso legato alla possibile conferma di Beppe Pillon che in settimana, ma il giorno non è ancora stato fissato, si vedrà con la società e con Zamuner. Qualunque sia le decisione presa, è giusto comunque sottolineare il responso dei numeri che hanno visto il suo Padova centrare virtualmente l’obiettivo play off. La classifica relativa alle 21 giornate con in panchina il tecnico di Mogliano vede infatti i biancoscudati al quarto posto (39 punti in 21 gare) dietro a Cittadella, Pordenone e Bassano e avanti di sei lunghezze sull’Alessandria.

    Non solo. Calcolando la media punti (1,857 a partita) e moltiplicandola per 34, ovvero per il numero complessivo di turni che compongono il campionato di Lega Pro, Diniz e colleghi guadagnerebbero in via teorica un’altra posizione, sorpassando il Bassano in quella finale con 63 punti. In tale lasso di tempo il Padova vanta la seconda difesa del girone (17 gol al passivo, uno in più della Reggiana) che diventa la prima in casa (6), ma pure il secondo attacco, con 35 reti alle spalle del Cittadella (39). Anche in questo caso sul proprio campo balza in vetta, a pari merito con i cugini granata (19). Con Pillon si è inoltre registrata la più lunga striscia di risultati utili della stagione, dieci, iniziata però con il pareggio a Busto Arsizio sotto la gestione di Carmine Parlato. I 39 punti conquistati sono il frutto di undici vittorie, di cui quattro esterne, sei pareggi e quattro sconfitte, ma va pure considerato che nelle prime cinque gare con in panchina l’ex allenatore di Ascoli e Treviso non erano in campo i giocatori poi arrivati con il mercato di gennaio. Estendendo l’analisi all’intero campionato, il Padova conferma la seconda difesa, ma perde posizioni in avanti (sesto attacco). Basteranno simili dati per una conferma di Pillon? «Non lo so, vediamo cosa succede» replica l’interessato, ieri a Pordenone, come De Poli, per seguire la sfida play off con la Casertana. Poi aggiunge: «Essendo cambiato direttore sportivo bisogna capire se io vado bene a lui, ma anche se le sue idee collimano con le mie. Il tutto sempre con grande serenità, senza problemi e pensando al bene del Padova».

    (Fonte: Gazzettino, Andrea Miola)
     
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    la situazione di tutti i giocatori della rosa e le percentuali di conferma
    Dimitri Canello 25 maggio 2016

    In attesa dell’ufficializzazione di Giorgio Zamuner nel ruolo di direttore generale con delega all’area tecnica del Padova 2016-2017, ecco la situazione contrattuale di tutti i giocatori della rosa e le percentuali di conferma. Molte situazioni andranno definite una volta capito chi sarà l’allenatore.

    Favaro – Contrattualizzato fino al 30 giugno 2019, rimarrà sicuramente biancoscudato. Percentuale di conferma: 100%

    Petkovic – Era sul piede di partenza prima dell’ennesimo infortunio e Genoa e Sampdoria ci avevano fatto qualcosa più di un pensierino. Tecnicamente non si discute, potrebbe rimanere, ma nel caso in cui arrivi Tedino, è molto probabile che chieda l’acquisto di Tomei, uno dei migliori portieri della categoria e bravo soprattutto con i piedi, oltre che in grado di agire da vertice basso facendo partire l’azione difensiva. Percentuale di conferma: 60%

    Dionisi – Ha ancora un anno di contratto, ma non rientra nei piani per la prossima stagione. Potrebbe rimanere solo come riserva se non si troverà una soluzione alternativa. Percentuale di conferma: 20%

    Diniz – Cercato con insistenza da Vicenza e Avellino, può rimanere se gli viene allungato il contratto in scadenza il 30 giugno 2017. Altrimenti le percentuali di addio sono molto elevate. Percentuale di conferma: 50%

    Dell’Andrea – Verrà sicuramente ceduto. Il Campodarsego è in pole-position, ma c’è pure il Mestre. Percentuale di conferma: 10%

    Fabiano – Pillon ne ha chiesto la conferma a Zamuner. La società è d’accordo. Se arrivasse Tedino, al contrario, il tentativo sarebbe quello di svecchiare il reparto difensivo. Percentuale di conferma: 60%

    Sbraga – E’ sotto contratto con il Padova, rimarrà sicuramente biancoscudato. Percentuale di conferma: 100%

    Anastasio – Tornerà a Napoli per fine prestito e non verrà riconfermato. Percentuale di conferma: 0%

    Favalli – Ha ancora un anno di contratto, piace a Zamuner, a Pillon e pure a Tedino, che pure apprezza molto Martin, da lui lanciato nel calcio che conta. Diverse squadre si sono interessate a lui, c’è anche un club di B . Percentuale di conferma: 95%

    Niccolini – Reduce da un infortunio, è in scadenza di contratto. Non verrà riconfermato. Può finire al Gubbio, ma più avanti. Percentuale di conferma: 0%

    Bearzotti – Tornerà a Verona per fine prestito e non verrà riconfermato. Percentuale di conferma: 0%

    Ilari – Ha ancora un anno di contratto. Potrebbe rimanere come rincalzo, ma l’intenzione della società è quella di rinforzare il suo ruolo e, quindi, se si trovasse una soluzione diversa, potrebbe anche essere ceduto o scambiato. Percentuale di conferma; 50%

    Petrilli – Se fosse riconfermato Pillon con ogni probabilità potrebbe essere ceduto o comunque inserito in qualche trattativa nonostante il recente rinnovo. Ma anche in caso di arrivo di Tedino potrebbe essere ceduto alle giuste condizioni o scambiato. Permanenza non scontata. Percentuale di conferma: 60%

    Giandonato – Torna dopo il prestito al Lanciano. L’idea potrebbe essere quella di rilanciarlo in un centrocampo a tre con De Risio e una mezzala dinamica e di spessore. In alternativa, c’è pure la possibilità di uno scambio con un altro regista. Zamuner aveva pensato alla mezzala Davì (Bassano), accordatosi poi col Venezia per completare la linea mediana a tre, adesso virerà su altri obiettivi. Percentuale di conferma: 50%

    Corti – Un gigantesco punto interrogativo. Percentuale di conferma: 30%

    De Risio – Ha appena rinnovato, punto fermo per presente e futuro. Giocherà da mezzala. Percentuale di conferma: 100%

    Bucolo – Non verrà riconfermato, i suoi agenti gli stanno già cercando squadra. Percentuale di conferma: 0%

    Mazzocco – E’ reduce da una stagione non brillante. In un centrocampo a tre potrebbe essere maggiormente a proprio agio. Situazione da definire col nuovo (o vecchio) allenatore. Percentuale di conferma: 40%

    Baldassin – Il Chievo ha un’opzione su di lui, ma difficilmente la eserciterà e lo parcheggerà in un club amico in Lega Pro. Non rimarrà a Padova. Percentuale di conferma: 10%

    Turea – Un patrimonio della società da crescere e da coltivare con pazienza. Percentuale di conferma: 100%

    Altinier – Ha ancora due anni di contratto a cifre elevate. Ha fatto 16 gol, dovrebbe rimanere, anche se resta l’incognita dell’eventuale cambio di modulo, considerate le sue caratteristiche. Percentuale di conferma: 90%

    Neto Pereira – Stagione eccellente, ma ha 37 anni. Gli è stato offerto un rinnovo a cifre più basse rispetto a quelle percepite nell’ultima stagione. Se accetta, rimarrebbe col pieno appoggio di società e allenatore: da valutare la sua collocazione in un eventuale 4-3-3, modulo praticato da Tedino a Pordenone e che Pillon già in passato più volte (a Carpi, ma anche a Bari e a Reggio Calabria in alcuni momenti) aveva utilizzato. Percentuale di conferma: 70’%

    Sparacello – Tornerà al Trapani per fine prestito e non verrà riconfermato. Percentuale di conferma: 0%

    Cunico – Non gli verrà rinnovato il contratto. A 38 anni potrebbe anche decidere di appendere le scarpe al chiodo. Percentuale di conferma: 0%

    Finocchio – Tornerà a Pordenone per fine prestito: a gennaio era stato scambiato con Ramadani per esigenze economiche, perché il club neroverde doveva ridurre il monte ingaggi. E’ in scadenza di contratto. Da non escludere una sua conferma, sia con Pillon, che con Tedino. In un’eventuale 4-3-3 si troverebbe maggiormente a proprio agio rispetto al 4-4-2 visto nel campionato appena terminato. Percentuali di conferma: 50%­

    Padova, ritiro estivo a Mezzano dal 10 al 24 luglio: tutti i dettagli
    Gabriele Fusar Poli 24 maggio 2016

    Confermato lo “sconfinamento” in Trentino. Il Calcio Padova ha ufficializzato la sede del ritiro estivo: si tratta di Mezzano, comune al confine col Veneto a tre chilometri da Fiera di Primiero. I Biancoscdati partiranno domenica 10 luglio e torneranno domenica 24 luglio. Questo il comunicato ufficiale:

    “La stagione 2016-2017 del Calcio Padova partirà da Mezzano. Sabato mattina la dirigenza ha svolto l’ultimo sopralluogo nella località trentina, incontrandosi con le autorità locali. La squadra sarà ospitata dall’hotel Salgetti dal 10 al 24 luglio e si allenerà nell’impianto intercomunale di Mezzano in via del Pian”.

    Mezzano-campo

    Mezzano
     
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