Padova-Dro

28a giornata

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    PADOVA-DRO

    Sabato 28 marzo 2015 ore 15.00 stadio Euganeo

    Diretta Rai sport
     
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    Loris Angeli: “Il nostro ‘vero’ campionato inizierà dopo la sfida di sabato. E ci salveremo…”
    Gabriele Fusar Poli 24 marzo 2015

    Fonte: Trentino, Daniele Loss

    Loris Angeli è un combattente vero. Di quelli che non mollano mai. Il giorno dopo la sconfitta, la più pesante nel punteggio dell’intera stagione, contro l’Arzignanochiampo, il presidente gialloverde rilancia e carica l’ambiente: «Ci salveremo, ne sono sicuro». Tutto è ancora possibile: il Dro ha 26 punti, è quartultimo in classifica in compagnia della Triestina, a -4 dal Giorgione e a -5 dal Tamai, che nel girone di ritorno non ha mai vinto e sta attraversando una crisi profonda di risultati. I playout sono sicuri, visto che Mori e Mezzocorona sono a distanza siderale, ma i droati possono ancora evitare gli spareggi, visto che devono affrontare ancora tutte le dirette rivali. Dopo la proibitiva trasferta nella “tana” della capolista, i gialloverdi si giocheranno la permanenza in categoria nelle sfide contro Giorgione (2 aprile), Triestina (12 aprile), Legnago (26 aprile) e Kras Repen (3 maggio). Nel mezzo un altro impegno interno, contro la Clodiense e alla fine la sfida alla Sacilese. Sette “battaglie”, quattro delle quali davanti al pubblico amico anche se, nel caso del Dro, parlare di “fattore campo” risulta quantomeno strano. «Infatti – spiega Angeli – e, proprio per questo, voglio utilizzare le colonne del Trentino per fare un appello alla popolazione di Dro e della Busa: venite al campo ad incitare la squadra perché abbiamo bisogno del sostegno del pubblico per riuscire ad andare oltre quelli che sono i nostri limiti. I giocatori, lo staff tecnico e la società stanno facendo l’impossibile per mantenere la categoria, ma ci serve anche un grande supporto esterno per colmare il gap con altre squadre che, organici alla mano, hanno qualcosa in più rispetto a noi». L’anno scorso aveva chiesto alla squadra di “lottare e retrocedere più tardi possibile”, adesso l’obiettivo è dichiaratamente la salvezza, passando anche attraverso i playout. «Sì certo. Rispetto al passato campionato abbiamo cercato di migliorare le cose. Mi sono esposto in prima persona e, come ho sempre fatto, mi assumo e mi assumerò la responsabilità di tutti gli errori. Però sono straconvinto che questa squadra abbia tutte le carte in regola per restare in serie D. E io voglio a tutti i costi mantenere la categoria, per me, per i ragazzi, per il movimento calcistico trentino. Se dovremo disputare i playout lo faremo e, a quel punto, mi auguro che di disputare lo spareggio a Oltra con due risultati su tre a disposizione. Possibilmente evitando la Triestina». Dal 2 aprile in poi non potrete più sbagliare nemmeno un colpo. «Il nostro “vero” campionato inizierà in quella data. Quattro sfide dirette più altre due dalle quali dovremo comunque raccogliere qualche punto. Sarà il momento del “dentro o fuori”, a partire dalla sfida interna contro il Giorgione». Gli arbitri non vi hanno certo dato una mano, anzi. «Mi limito a quest’affermazione: sento dire che, alla fine del campionato, episodi positivi e negativi si compensano. Mah…». Insomma presidente, lei non ha dubbi: il Dro resterà in serie D? «Lo sottoscrivo ancora una volta. L’anno scorso, se fosse andata male, ero pronto a chiedere il ripescaggio. Adesso voglio salvarmi sul campo per disputare ancora questo splendido campionato».
     
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    Out Cunico e Zubin: Parlato potrebbe cambiare modulo
    26.03.2015 09:57 di Redazione Padova Sport
    Fonte: "Il Mattino"

    Contro il Giorgione capitan Cunico era stato egregiamente sostituito da Emil Zubin, ma anche la presenza dell'ex centravanti del Pordenone, sabato, è in forte dubbio. Martedì ha sentito una fitta dolorosa alla coscia. Si è fermato, è uscito arrabbiato dal campo e ha trovato solo una piccola consolazione nell'ecografia di controllo, che non ha riscontrato lesioni ma solo una contrattura. Ieri, però, non si è allenato, dovrebbe fare terapie anche oggi e solo nella rifinitura di domani si capirà se potrà essere aggregato. Ecco perché, senza i due trequartisti, si fa largo l'ipotesi di un modulo finora mai utilizzato: il 4-3-3. Schieramento che Parlato ha testato nel secondo tempo della partitella giocata ieri contro gli Juniores e che potrebbe rappresentare una valida opzione anche per porre rimedio alle altre situazioni ingarbugliate.
     
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    Altro tassello verso la promozione.
    Con alcune defezioni come capitan cunico e zubin a partita iniziata da poco parlato è costretto a fare un doppio cambio per l'inflrtunio di petkovic,e per la regola degli under il mister è costretto a mettrne uno a centrocampo per permettere a cicioni di sostituire il giovane portiere serbo. Questo altera in po gli equilibri,nonostante questo e una prestazione non molto buona la portiamo a casa con una doppietta di amirante nel primo tempo. Il dro ci prova ma non rischiamo mai seriamente.

    Ora due partite che diranno molto sulla fine del campionato contro due ossi duri,la clodiense giovedí e poi in casa la sacilese capace di infliggerci la prima sconfitta in campionato
     
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  5. padova81
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    PADOVA-DRO 2-0

    RETI: 7′ e 34′ pt Amirante

    PADOVA (4-2-3-1): Petkovic (5′ pt Cicioni); Salvadori, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Segato (5′ pt Mattin), Nichele; Ilari, Mazzocco, Petrilli; Amirante (41′ st Ferretti).
    A disposizione: Busetto, Thomassen, Dionisi, Fenati, Aperi, Pittarello. All. Carmine Parlato.

    DRO (3-5-2): Bordignon; Allegretti, Ischia, Serrano; Bazzanella, Bertoldi (30′ st Ciurletti), Ruaben (26′ st Ajdarovski), Colpo, Chesani (12′ st Cremonini); Proch, Cicuttini.
    A disposizione: Bonomi, Calcari, Grossi, Adami, Bortolotti, Donati. All. Stefano Manfioletti.

    Arbitro: Luigi Fichera di Catania (Gerometta-Manara)

    Ammoniti: Bertoldi, Petrilli, Nichele, Sentinelli, Ciurletti

    Note: 4313 spettatori, 3635 abbonati, 678 paganti per un incasso lordo di euro 4573,90. Minuti di recupero: pt 3′, st 2′

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    le pagelle biancoscudate: il “Cobra” Amirante ancora una volta decisivo, Nichele in versione “Marines”, Salvadori e Petrilli ispirati
    Gabriele Fusar Poli 28 marzo 2015

    Petkovic S.V.: Viene messo ko da Niccolini al primo minuto di gioco. Anzi, per la precisione dopo 59 secondi. Se non è sfortuna questa…

    (Cicioni 6.5): Gettato nella mischia all’improvviso, nel primo tempo è chiamato solo a compiere due-tre uscite ma nella ripresa si mette in mostra con altrettante parate preziose. Dedicate alla picola Kelly…

    Salvadori 7: Difensivamente si comporta a dovere, alternandosi tra i raddoppi di marcatura su Proch e le chiusure su Chesani, Bazzanella e compagnia bella. Ma è l’altruismo nell’azione del 2-0 a metterlo ulteriormente in luce. Amirante dovrà quantomeno offrirgli un aperitivo…

    Sentinelli 6.5: Ingaggia con Cicuttini un duello personale tutto fisico, fatto di spallate e contrasti aerei. Il vincitore? Il capitano biancoscudato, che fa valere i suoi cinque anni (di esperienza…) in più. E scusate se è poco…

    Niccolini 6.5: Gioie e dolori. Anzi, dolori e gioie: prima il calcio fortuito che costringe Petkovic ad alzare bandiera bianca, e quindi il tiro che propizia il vantaggio biancoscudato. Nel, mezzo, tanta “legna” da mettere in cascina. Già piena, ma mai abbastanza…

    Degrassi 6: E’ vero, sbaglia un paio di disimpegni e nei cross dal fondo non è precissimo. Ma ha il pregio di creare un solco sulla fascia sinistra a furia di percorrerla in lungo e in largo, creando un’importante superiorità numerica offensiva senza tralasciare la fase di non possesso.

    Nichele 7: Mister Parlato alla vigilia aveva parlato chiaro: “No fascia nei capelli, sì ai segni sotto gli occhi stile Marines”. Lui il laccetto in testa ce l’ha. Ma gli è concesso, perché ha la combattività di un vero soldato americano: in mezzo al campo non gli sfugge nessun avversario. A volte, però, è costretto ad usare le cattive. Risultato: in quanto diffidato salterà la sfida di giovedì con la Clodiense. Capita…

    Mazzocco 6.5: Prima mediano, poi trequartista, infine interno. Cambiategli pure ruolo, tanto il risultato rimarrà il medesimo: giocate semplici ma efficaci, pochi rischi ma massima resa. Con giocatori del suo talento ogni allenatore può dormire sonni tranquilli…

    Ilari 6.5: Da una sua invenzione (tiro fintato e filtrante millimetrico per Niccolini) nasce l’1-0. Poi si mette al servizio della squadra, senza però tralasciare lo spettacolo. Perché vincere è bello, ma farlo deliziando il pubblico ancora di più…

    Segato 6: Di consolazione, perché “giocare” per soli tre minuti per colpe non proprie è davvero brutto…

    (Mattin 6.5): Fa sgolare un paio di volte Parlato, ma per il resto della partita dimostra grande caparbietà ed intelligenza tattica. Pur sbagliando qualche passaggio…

    Petrilli 7: Sarà la primavera, ma è ancor più ispirato del consueto. Ed i compagni di squadra ringraziano. Tanto per le sue serpentine palle al piede quanto per i lanci millimetrici. Vedere l’azione del definitivo 2-0 per credere: riceve palla da Mattin, alza la testa e vede Salvadori e l’accorrente Amirante. Il seguito è storia nota…

    Amirante 7.5: Era a secco da tre partite. Era, appunto: zampata alla “Cobra” Tovalieri sull’errata respinta di Bordignon, ed il digiuno finisce. Non pago, tocca quota 10 reti in maglia biancoscudata con la gentile collaborazione di Petrilli e Salvadori (e Serrano, che devia il pallone di quel tanto che basta). Ennesima doppietta, ennesima palma di migliore in campo. Ed ennesimi tre punti. I tifosi ringraziano…

    (Ferretti S.V.)



    le voci dalla sala stampa. Parlato: “I ragazzi si sono guadagnati la domenica libera…”. Amirante: “Se vinciamo le prossime due…”
    Staff Padova Goal 28 marzo 2015 1

    Salvatore Amirante (attaccante Padova): “Sono molto contento dei gol e della prestazione della squadra. La doppietta? Bene, ma meglio la vittoria. Il primo gol? Mi mancava il tap-in ravvicinato, sono i gol più belli. Otto punti di vantaggio? A me basta arrivare con quattro all’ultima… Ma se vinciamo le prossime due partite possiamo dire che è fatta”.

    nichele.jpgMatteo Nichele (centrocampista Padova): “Non è mai facile vincere con queste squadre, che si chiudono facendoti di conseguenza giocare male. I due cambi iniziali rischiavano di farci perdere la bussola ma siamo subito entrati in carreggiata portandoci in vantaggio. Continuando per questa strada arriviamo in fondo il prima possibile”.

    Michael Salvadori (difensore Padova): “Nella ripresa ci siamo abbassati un po’ troppo ed abbiamo forse calato un po’ il ritmo, ed è un errore che non dobbiamo commettere. Cicioni ha compiuto una grande parata a dieci minuti dal temine, ma è l’unico rischio che abbiamo corso. Il 2-0? Ho sentito Amirante che urlava “Arrivo arrivo!” e quindi ho pensato che era meglio spostarsi…”.

    Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Un bel passo avanti, oggi ho visto una bellissima partita e il risultato è quello che serviva. Avevamo difficoltà di formazione, e non abbiamo risentito della pressione. Risultato meritato, e speriamo di recuperare tutti per questo rush finale. Dobbiamo rimanere concentratissimi, mi piacerebbe chiudere con 6 vittorie nelle ultime 6 gare. I biglietti per la trasferta di giovedì? Ne chiederemo altri, ma non dipende da noi. Speriamo sia una trasferta gioiosa bergamin.jpgper i nostri tifosi. Stiamo già pensando anche alla prossima stagione, d’altronde i tempi sono comunque brevi. Aiuti per la Lega Pro? Bisogna prima capire l’entità e le idee di questi aiuti, stiamo valutando quali possono essere le nostre forze. La Lega Pro richiede qualità diverse e ha un peso diverso, ma sarà un peso che eventualmente sopporteremo con gioia”.

    Edoardo Bonetto (vicepresidente Padova): “Oggi era difficile, anche all’andata ci hanno messo in difficoltà. È anche vero che ora i punti pesano di più, pertanto non dobbiamo commettere passi falsi. Abbiamo avuto varie defezioni, l’ultimo Petkovic dopo pochi minuti. Amirante? Grandi tutti oggi, anche Cicioni che a dieci minuti dal termine ha salvato il risultato. Ferretti? Non ha bisogno di segnare per avere la nostra fiducia: è amato e stimato da tutti, pertanto deve solo lavorare tranquillo”.

    Carmine Parlato (allenatore Padova): “Il primo minuto? La scelta di Segato trequartista evidentemente non si doveva fare… Mi è dispiaciuto molto per la sua sostituzione e per l’infortunio di Petkovic, ho optato per Mattin perché era l’Under che più si avvicinava al ruolo di trequartista. Devo fare un grande applauso ai miei ragazzi, dal primo all’ultimo, perché non è mai facile vincere sempre e vincere queste partite. E statisticamente non è mai facile vincerne due consecutive in casa! Oggi tutti hanno fatto un’ottima gara, si sono guadagnati la domenica libera… Il Dro? Tiri in porta non ce ne sono stati ma il merito è anche dei miei ragazzi, che sono andati a chiudere subito gli spazi. Petkovic? Ha preso una botta sulla nuca con successivo svenimento ma per fortuna non è nulla di grave anche se con le botte in testa non si scherza. Finché non si raggiunge l’obiettivo bisogna stare sul pezzo, fino all’ultima partita non si molla una virgola. Recuperare qualcuno giovedì? Proviamo Zubin e Cunico, per Bortot la questione è più complicata. La Clodiense? Godiamoci questa grande vittoria e facciamo riposare i ragazzi dai…
     
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