NBA 2014/2015

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  1. wsb 1981
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    La stagione NBA è alle porte, chi conquisterà l’anello?

    La stagione inizierà ufficialmente questa sera, saranno gli Spurs campioni in carica ad aprire le danze con la consegna degli anelli, con il nostro Belinelli che sarà il primo italiano ad indossare questo riconoscimento, tutti gli occhi saranno puntati su di loro, anche a Cleveland, dove quest’anno vogliono tornare a vincere un titolo sportivo, che manca dal 1964, quando i Browns conquistarono il titolo NFL.


    EST

    Ad Est c’è una grande favorita, Cleveland dopo il ritorno di LeBron James e l’arrivo di Kevin Love forma un nuovo big three, con il protagonista dei Mondiali Kyrie Irving, il loro destino appare scontato anche se la partenza di Bennett e Wiggins per lasciare posto all’ex stella di Minnesota appare un po’ azzardata in ottica futura, l’obbligo è dunque quello di vincere subito. Attenzione anche a Chicago, l’aggiunta di Pau Gasol permette ai Bulls di fare un ulteriore passo in avanti, tutto dipenderà però dalla forma di Rose, se torna quello del titolo di MVP anche loro possono mettere le mani sul titolo, dietro di loro la qualità si abbassa ma non bisogna sottovalutare squadre come Miami, Toronto, Charlotte e Brooklyn che possono anche sorprendere e ribaltare le gerarchie.

    OVEST

    Ormai lo diciamo da anni, la differenza tra le due Conference è nettissima, ad Est ci sono due possibili vincitrici dell’anello ed il resto sono squadre di medio livello, ad Ovest ci sono moltissime squadre che possono conquistare il massimo riconoscimento, San Antonio appare sempre la favorita, la scusa dell’età per non vederli favoriti non sembra valere per loro che sembrano come il vino, dovranno comunque lottare per entrare nelle prime posizioni perchè le rivali sembrano ancora più forti, i Clippers tolti dal peso Sterling proveranno a sorprendere tutti, la coppia Griffin-Paul appare migliorarsi sempre di più come il roster, non possiamo di certo scordarci di Durant e Westbrook che vogliono portare a Oklahoma il titolo NBA, Golden State, Memphis, Dallas, Houston e Portland sono squadre che ad Est conquistarebbero le semifinali di conference, ottenere lo stesso risultato ad Ovest sarà molto difficile ma non impossibile, una di loro potrebbe divenire la sorpresa di questa annata.
     
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    Romano sì.. Romanista MAI! SSL 1900

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    San Antonio subito si presenta bene anche quest'anno. Voglio rivederli in finale.
     
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  3. wsb 1981
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    Nba, la nostra classifica: Golden State miglior team

    Ranking settimanale delle squadre. E anche se è presto per trarre conclusioni, i Warriors nelle prime 3 partite hanno incantato. Cleveland e San Antonio invece...

    03 NOVEMBRE 2014 - MILANO
    Cum grano salis. Parole chiavi per leggere questo ranking, dopo 2 o 3 partite giocate per squadra. Non riflette il valore assoluto, ma quanto hanno fatto sin qui in base al loro potenziale.

    1- GOLDEN STATE — Con un Thompson così (col nuovo contratto) possono veramente essere la crema dell’Ovest.

    2- MIAMI — LeBron… Ah, è ai Cavs? Non si direbbe visto come stanno giocando! Ultimi imbattuti a Est.

    3- MEMPHIS — Tre su tre, due fuori, con un Marc Gasol spaventoso. E Randolph che fa il Randolph.

    4- CHICAGO — L’unica sconfitta è arrivata con Rose scavigliato, all’overtime contro LeBron.

    5- CLIPPERS — Non del tutto convincenti anche nelle vittorie, ma Griffin sembra già in forma playoff.

    6- DALLAS — Battuti in volata dagli Spurs, poi rullo compressore. Parsons sta già dando frutti.

    7- SACRAMENTO — Hmmmm… E se fossero la squadra rivelazione? Cousins avrà ben imparato qualcosa giocando in Nazionale.

    8- HOUSTON — Lakers, Jazz, Celtics, troppo facile per dargli credito più di tanto, per ora.

    9- TORONTO — DeRozan scatenato, hanno perso solo con Miami, di poco.

    10- NEW YORK — Meglio del previsto, anche se la vittoria a Cleveland è figlia del circo attorno al ritorno di LBJ.

    11- PHOENIX — Battuti gli Spurs, tonfo a Utah nel back-to-back. Ci sta.

    12- CLEVELAND — Lasciamo perdere la partita del ritorno, quella di Chicago ha detto qualcosa in più. Ampi margini di crescita.

    13- SAN ANTONIO — Con Leonard a mezzo servizio (ha giocato solo a Phoenix), il voto sarebbe “non giudicabile”.

    14- MINNESOTA — Due sconfitte per 5 punti totali, potrebbero benissimo essere 3-0.

    15- WASHINGTON — Qualcosa c’è e si intravede. Orlando e Milwaukee (le due vittorie) però non sono veri banchi di prova.

    16- OKLAHOMA CITY — 0-2, poi perdono Westbrook e battono Denver. Adrenalina, i problemi arriveranno.

    17- ATLANTA — Battuti ma non travolti a Toronto, poi passeggiata con i Pacers.

    18- DENVER — Work in progress, aspettando che il Gallo torni il vero Gallo.

    19- CHARLOTTE — Una vittoria miracoloso con Kemba Walker star, poi due k.o. tiratissimi.

    20- BROOKLYN — Batosta a Boston inspiegabile, poi ripresina.

    21- NEW ORLEANS — Oggi come oggi mettiamo solo LeBron e Durant davanti ad Anthony Davis. Ma il resto è poca roba.

    22- BOSTON — La vera notizia è che Rondo è tornato il Rondo pre crociato.

    23- PORTLAND — Due sconfitte abbastanza nette con Warriors e Kings, sottotono sin qui.

    24- UTAH — Due legnate con le texane, poi facile coi Suns, che però erano in back to back.

    25- MILWAUKEE — L’unica vittoria è contro i Sixers. Non vale.

    26- INDIANA — L’unica vittoria è contro i Sixers. Non vale. L’abbiamo già sentita questa…

    27- DETROIT — Zero-tre e quasi mai in partita. Free Datome!

    28- ORLANDO — Tre legnate in tre uscite. Peggio di così…

    29- PHILADELPHIA — Per il loro obiettivo, perderle tutte, sono 3-0…

    30- LAKERS — Dovrebbero avere il coraggio di cedere Kobe (anche se lui giura fedeltà). Ammesso di trovare qualcuno che possa farsi carico di quel contratto.
     
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  4. Xavier87
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    troppo presto per giudicare tutti.
    Direi che da gennaio in poi si iniziano a deliniare i quadri.
    Tra l'altro Thunder dimezzati dalle assenze di Westbrook e Durant.

    Ad oggi Clippers/Spurs ad Ovest e Cavs/Bulls ad Est sono le candidate alle finali di Conference
     
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  5. Xavier87
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    Lo dico oggi dopo che hanno perso...ma Curry è un fenomeno, un piacere guardarlo giocare...FENOMENO!
     
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  6. wsb 1981
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    Basket, Nba: San Antonio inguaia Oklahoma City, Miami vince e spera ancora

    Gli Spurs battono i Thunder (Belinelli 12) che vedono a rischio il loro posto ai playoff per il contemporaneo successo di New Orleans su Golden State. Restano in corsa anche gli Heat che complicano la corsa alla post-season di Charlotte, imponendosi nello scontro diretto.

    NEW YORK – Con lo zampino di Marco Belinelli, San Antonio va a vincere ad Oklahoma City ed inguaia i Thunder: 113-88 il risultato in favore degli Spurs (52-26), che restano in corsa per il secondo posto nella Western Conference, in una volata finale che vede Houston in prima ruota, con Memphis, Portland e Los Angeles Clippers a seguire. Ci mette del suo la guardia emiliana, con 12 punti nei 25 minuti trascorsi sul parquet. Serata da record per il 'trio magico' formato da Tony Parker, Tim Duncan e Manu Ginobili, che arrivano a 730 partite giocate insieme. La copertina è ancora appannaggio di Kawhi Leonard, con 26 punti a referto, mentre i Thunder (42-36) non vanno oltre i 17 punti di Westbrook, che delude con un 7/16 al tiro.

    I PELICANS NE APPROFITTANO – A rendere più amara la serata di OKC c'è il successo di New Orleans (42-35), che batte la capolista Golden State per 103-100 e supera i Thunder all’ottavo posto, l’ultimo valido per i playoff. Decide il match Anthony Davis, che segna 23 dei suoi 29 punti nella seconda metà di gara, compresi i due fondamentali liberi a 81 secondi dalla sirena. I Warriors (63-15), pur in vantaggio di 12 punti all’intervallo, subiscono la rimonta dei Pelicans nonostante i 25 punti e 9 assist di Stephen Curry e la doppia doppia di Draymond Green (24 punti e 14 rimbalzi per lui).

    TITOLI DI CODA PER I SUNS – Solo la matematica mantiene in piedi le speranze di Phoenix (39-39), che alza bandiera bianca contro Atlanta: gli Hawks vincono per 96-69, migliorando un altro record della franchigia, ovvero quello delle vittorie in regular season (ora sono 58 con 19 sconfitte, con cinque gare ancora da disputare). Sesta sconfitta in sette gare per i Suns, fermi al 31.3% al tiro contro gli Hawks, che non hanno bisogno di strafare: migliori marcatori di serata, con 16 punti a testa, sono DeMarre Carroll, Mike Muscala e Jeff Teague.

    SUCCESSO PREZIOSO PER MIAMI, CHARLOTTE A PICCO – Fondamentale, per continuare a sperare in un posto ai playoff, il successo di Miami nello scontro diretto contro Charlotte, battuta per 105-100. Gli Heat (35-43) restano in scia di Boston, ottava forza dell’Est, che ha una sconfitta in meno; la franchigia della Florida si gode la bella prova di Goran Dragic (28 punti) e Luol Deng (che si ferma a 21), mentre Gerald Henderson arriva a quota 29 e si attesta quale miglior marcatore del match, nel tentativo vano di tenere in corsa il quintetto del North Carolina. Per gli Hornets (33-44), il ko contro Miami sa di addio alla post-season.

    BENE I CLIPPERS, ASPETTANDO MEMPHIS – Tornando ad Ovest, davanti a San Antonio restano i Clippers (53-26), che si impongono per 105-100 nel derby di Los Angeles: i Lakers (20-57) cadono sotto i colpi di Blake Griffin e J.J. Redick (27 punti a testa), incassando il quarto ko in altrettante stracittadine giocate nella stagione. Per i Clippers, l’obiettivo è puntato sulla sfida di sabato allo Staples Center: in California arriveranno i Grizzlies, appaiati nel record alla franchigia di LA ma avvantaggiati dal record di 2-1 negli scontri diretti.

    TORNA GAY E I KINGS SORRIDONO – Buona solo per gli annali, infine, la sfida vinta da Sacramento (27-50) contro Minnesota (16-61) per 116-111: sugli scudi Rudy Gay ed Omri Casspi, che mettono a referto rispettivamente 33 e 31 punti. Per Gay, al ritorno dopo tre gare di stop per infortunio, i dati parlano di 9/17 al tiro e 7 rimbalzi, che aiutano i Kings ad interrompere una striscia negativa di ben cinque vittorie, nonostante l’assenza di DeMarcus Cousins. Rimasto in panchina per un piede dolorante, il centro di Sacramento dovrebbe rimanere ai box anche nella sfida di mercoledì contro Utah.
     
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  7. wsb 1981
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    Sabato di Basket Week. Questa notte si comincia con il primo turno della post-season: ecco le nostre previsioni delle serie, e voi che cosa dite?

    EASTERN CONFERENCE

    (1) ATLANTA HAWKS – (8) BROOKLYN NETS 4-1

    I Nets hanno chiuso la regular-season con un record di 13-6, conquistandosi un ottavo posto che, sinceramente, sarebbe potuto finire in mano a qualsiasi altra squadra da Boston a Charlotte. Che i Nets si siano realmente guadagnati l’ottava piazza, è un grosso punto di domanda, che il loro gioco sia super-altalenante nonostante i miglioramenti di Brook Lopez, è una certezza. Dal canto loro, gli Hawks arrivano da un momento di frenata rilassante dopo la conquista matematica del primo posto a Est: guai a farsi ingannare dai risultati delle ultime partite, questa squadra ha vinto 60 partite nel sonno nella debole Eastern Conference e gioca una delle pallacanestro migliori della Lega assieme a Golden State e alla “mamma” San Antonio. Brooklyn e la “vendetta” di Joe Johnson hanno le qualità per vincere una partita, difficile pensare che possano andare oltre.

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    (2) CLEVELAND CAVALIERS – (7) BOSTON CELTICS 4-0

    A-ehm… lo diciamo sottovoce, perché fa sempre brutto dirlo, ma che Cleveland si sia in un qualche modo “scelta” l’avversaria per il primo turno è stato abbastanza evidente dal back-to-back giocato a fine stagione e risoltosi con una doppia vittoria dei Celtics, grazie ai Cavs a mezzo servizio della prima partita e a quelli completamente privati delle star nella seconda. Chiaro, sarebbe stato molto differente affrontare Brooklyn, Indiana con Paul George o i risvolti emotivi per Miami. Le due vittorie raccolte da Boston la scorsa settimana contano poco o nulla: certamente onore ai Celtics e a Brad Stevens per aver conquistato un posto ai playoff utile per dare esperienza ai giovani, ma la sproporzione nello star-power è enorme. Per Kevin Love e Kyrie Irving sarà comunque la prima esperienza alla post-season: interessante vedere come reagiranno da subito.

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    (3) CHICAGO BULLS – (6) MILWAUKEE BUCKS 4-1

    Serie spettacolare il giusto. Bulls e Bucks si sono affrontate 4 volte in stagione, il saldo dice 3-1 in favore di Chicago, con Milwaukee in grado di spezzare una luna striscia perdente casalinga (9 ko consecutivi contro i Bulls) lo scorso 1° aprile, ma in nessuna di queste quattro partite si sono mai superati i 100 punti per due squadre che fanno soprattutto delle difese il loro punto di forza. Assieme a Boston, ai Bucks vanno tutti gli applausi del caso: una squadra giovanissima, ancora in piena ricostruzione, con un nuovo coach e un probabile rookie dell’anno ai box per quasi l’intera stagione, capace di rivoltare il peggior record dello scorso anno in un sesto posto in griglia con un saldo netto di +26 vittorie: con Antetokounmpo, Carter-Williams e Middleton ci sarà da divertirsi nei prossimi anni, ma al momento i Bulls sono troppo profondi, talentuosi, navigati ed esperti per avere défaillance. Se Derrick Rose sarà a disposizione e in condizioni decenti sin dalla prima partita, stiamo pur sempre parlando della Chicago indicata da tanti addetti ai lavori come testa di serie numero 1 della Eastern Conference…

    (4) TORONTO RAPTORS – (5) WASHINGTON WIZARDS 4-3

    Senza dubbio l’accoppiamento più equilibrato del primo turno, quello che più rischia di finire alla settima partita – e per questo andiamo con il fattore-campo come chiave della serie. Toronto e Washington giocano due pallacanestro agli antipodi: se gli Wizards possono vantare una buona difesa ma un attacco che rischia spesso di girare a vuoto, di contro i Raptors sono la squadra più prolifica della Eastern Conference senza, però, essere supportata da un’adeguata forza nella propria metacampo, così di tonnellaggio importante sotto il tabellone, eccezion fatta per Valanciunas. Le condizioni fisiche di Kyle Lowry e le risposte emotive di John Wall e Bradley Beal alla loro prima vera chiamata ai playoff da protagonisti saranno fondamentali.

    WESTERN CONFERENCE

    (1) GOLDEN STATE WARRIORS – (8) NEW ORLEANS PELICANS 4-1

    Con una grande cavalcata finale, Anthony Davis è riuscito a portare per la prima volta i suoi Pelicans alla post-season, ma il capolinea, suo malgrado, sembra comunque molto vicino. In rispetto dell’enorme talento di AD e del fatto che New Orleans potrà presentarsi al completo sin da gara-1, diamo una vittoria agli stessi Pelicans, ma è difficile pensare che possano conquistarne di più: questi Warriors sono troppo rodati, profondi e determinati per farsi mettere in difficoltà da una matricola dei playoff. E, se ci fossero stati Russell Westbrook e OKC al posto di New Orleans, sarebbe cambiato poco o nulla. Nonostante il pronostico abbastanza chiuso, sulla carta è forse la serie più intrigante del primo turno: il nuovo che avanza a confronto…

    (2) HOUSTON ROCKETS – (7) DALLAS MAVERICKS 4-2

    Una delle serie dalla rivalità più accesa, sia per la vicinanza geografica tra le due città, sia per il fatto che, negli ultimi tempi, Dallas e Houston sono spesso entrate in rotta di collisione nelle operazioni di mercato e nella caccia ai free-agent (non ultimo, Chandler Parsons). Nonostante la grande cavalcata finale per la conquista della testa di serie numero 2, la salute complessiva dei Rockets non è certo ottimale, ma nemmeno i Mavs, che non hanno avuto i risultati sperati dopo la trade per Rajon Rondo, sono il ritratto della felicità. Sarà una serie offensiva, ad alto punteggio, con un James Harden che dovrà dimostrare di meritarsi il titolo di MVP al posto di Steph Curry: Rockets inizialmente favoriti, ma se la serie dovessi protrarsi, l’esperienza di Dallas potrebbe essere determinante.

    (3) LOS ANGELES CLIPPERS – (6) SAN ANTONIO SPURS 2-4

    Sarà una serie pazzesca, tra due delle migliori squadre della Lega e ugualmente e pienamente cariche per i playoff: i Clippers sono 14-1 dal ritorno di Blake Griffin dopo l’infortunio, gli Spurs hanno vinto 21 delle ultime 25 partite e sono andati a un soffio dall’artigliare il secondo posto, svanito nell’ultimo match della regular-season perso contro i Pelicans. Sarà una battaglia epica, tra due squadre che avrebbero meritato di affrontarsi in finale di Conference, e non al primo turno, Warriors permettendo. E la stessa Golden State sarà quella di riderà di più, perché vedrà eliminata una delle sue rivali più accreditate e l’altra sudare sette camicie per farlo. Nonostante lo svantaggio del fattore campo, è sinceramente difficile scommettere contro i campioni in carica, soprattutto ai playoff e dopo quanto fatto vedere negli ultimi due mesi.

    (4) PORTLAND TRAIL BLAZERS – (5) MEMPHIS GRIZZLIES 2-4

    Qui siamo al si salvi chi può, un incrocio tra le due squadre con le infermerie più straripanti della post-season: i Grizzlies sperano di avere a disposizione Tony Allen e Mike Conley per l’inizio della serie, i Blazers non avranno Wes Matthews e dovranno recuperare Nicolas Batum e Arron Afflalo. I risultati della regular-season (4-0 Memphis) potrebbero essere un po’ fuorvianti: in queste condizioni, i Grizzlies non sono esattamente indicati per poter riuscire a piazzare uno sweep al primo turno dei playoff, ma il fattore-campo favorevole (lo avranno nonostante il quinto posto perché forti di un record migliore) e la loro maggior fisicità saranno i due fattori-chiave che sposteranno gli equilibri sulle sponde del Tennessee.
     
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