Castiglione-Padova

1a giornata poule scudetto

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    CASTIGLIONE-PADOVA

    Domenica 17 maggio 2015 ore 16.00 stadio Lusetti

    I lombardi annunciano la prevendita: si parte domani, 10 euro per il settore ospiti ma non se ne conosce la capienza. E l’unico punto vendita abilitato…
    Gabriele Fusar Poli 12 maggio 2015

    Fonte: Castiglione Calcio/Dierrecomunicazione.it

    In occasione della partita FC Castiglione- Biancoscudati Padova, in programma domenica 17 maggio allo stadio “San Pietro – Lusetti” (via Lonato, 14 – Castiglione delle Stiviere) alle ore 16, l’FC Castiglione comunica che – su disposizioni della Questura di Mantova – la prevendita dei tagliandi riservati ai sostenitori ospiti sarà aperta da

    mercoledì 13 maggio alle ore 14.00 fino a sabato 16 maggio alle ore 19.00.

    Si comunica altresì che sul territorio di Padova il punto vendita abilitati alla prevendita dei biglietti é:

    Tabaccheria Drago Samuele, Via Buonarroti nr 89/91 Padova (PD)

    Si precisa che domenica 17 – sempre su disposizioni della Questura di Mantova – non saranno in vendita tagliandi di settore ospiti presso il botteghino dello stadio. La vendita sarà abilitata solo per i settore locali di tribuna laterale e tribuna centrale.

    Prezzi:
    biglietto settore ospiti intero euro 10 – ridotto euro 7
    biglietto tribuna laterale intero euro 10 – ridotto euro 7
    biglietto di tribuna centrale (settore 1 e Gold) intero euro 15 – ridotto euro 10
    *ridotti (donne, under 18, over 65 e pensionati)

    De Poli: “Ci avevano chiesto di anticiparla al sabato, ma noi abbiamo declinato perché…”
    Gabriele Fusar Poli 12 maggio 2015

    Flash di Fabrizio De Poli alla Guizza sul sorteggio della poule scudetto: “Il Castiglione? Ci avevano chiesto di anticiparla a sabato, ma noi abbiamo declinato per salvaguardare i nostri tifosi e perché abbiamo anche l’amichevole col Campodarsego giovedì… Non conosco la loro squadra! Sono contento di giocare subito domenica e fuori casa, mi piace vedere il confronto con una squadra che non conosco e soprattutto a casa loro…”.

    Parlato: "Conosco il loro allenatore, è un'ottima squadra. Vedrete individualità importanti in questa Poule scudetto"
    12.05.2015 13:13 di Stefano Viafora

    Castiglione-Padova, Parlato: "Conosco il loro allenatore, è un'ottima squadra. Vedrete individualità importanti in questa Poule scudetto"
    Castiglione e Cuneo avversarie del Padova nel triangolare della prima fase della Poule scudetto, ecco il parere di Carmine Parlato, ai microfoni di PadovaSport.tv (il video integrale sulla nostra pagina facebook): "Sono due ottime squadre che vorranno fare bene in questa competizione. Castiglione? Ci è andata bene, meglio trasferta lì piuttosto che Cuneo, conosco l'allenatore, è squadra molto organizzata sotto l'aspetto difensivo, con elementi che sanno segnare lì davanti. 4-5 giocatori li conosco bene, abbiamo anche informazioni video grazie ai miei collaboratori. Paragoni tra gironi? Difficile giudicare con partite secche, dico solo che ogni squadra che ha vinto il proprio girone ha avuto indubbiamente qualcosa di più di tutte le altre. Vedremo comunque individualità importanti in questa Poule".
     
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    Parlato: “Dovremo andare là col piccone! Amirante non sarà della partita…”
    Gabriele Fusar Poli 16 maggio 2015

    Sulle scelte: “Amirante? Non sarà della partita, sta facendo un programma per recuperare dall’infiammazione al ginocchio e spero di averlo a disposizione già dalla ripresa degli allenamenti. Dionisi? Sto pensando ad un suo inserimento, come magari a mettere due punte dall’inizio… Vedremo! Tutta la rosa può ambire a giocare titolare”

    Sul Castiglione: “Abbiamo fatto in modo di preparare la partita con un piglio diverso, anche se certi meccanismi psicologici ci sono in automatico. La loro è una squadra compatta, in avanti hanno Cristofoli che è il capocannoniere del girone, un centrocampo giovane ma di qualità guidato da un elemento esperto come Cazzamalli, in difesa ritrovo Dallamano con cui ero a Mantova… Bisognerà andare col piccone perché la difesa è solida, sono una bella corazzata!”.

    Sulla poule scudetto: “La società, la squadra ed il sottoscritto puntano e credono molto in questa competizione. Le motivazioni contano molto, ed il livello tecnico è elevato quindi bisognerà fare particolare attenzione perché puoi pagare caro ogni errore. Chi è più forte tra Cuneo e Castiglione? Sono due squadre diverse, I piemontesi sono più esperti e i mantovani più giovani ma non si può dire chi sia più forte tra l’una e l’altra. L’anno scorso erano tutti contro il Pordenone, quest’anno speriamo che sia un tutti contro il Padova…”.

    Cunico: “Sarà partita vera! È ora di rientrare in campo a testa bassa, altrimenti…”
    Gabriele Fusar Poli 16 maggio 2015

    Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia

    È la vigilia del primo match di spareggio, il giorno che precede la trasferta di Castiglione delle Stiviere. Che il Padova sia stata una delle squadre migliori della Serie D italiana lo dicono i numeri, ma dimostrarlo affrontando sul campo le vincitrici degli altri gironi avrà tutto un altro sapore. Dopo aver dominato il girone C con tre giornate di anticipo, i Biancoscudati nelle ultime gare hanno inanellato sette punti: tre con Kras Repen e Ripa e uno con l’Altovicentino, segno che, nonostante la promozione in Lega Pro fosse già in cassaforte, la squadra è stata brava a non sciogliersi nella festa. «E invece un po’ abbiamo mollato», suona la carica capitan Marco Cunico. «Nelle ultime tre partite abbiamo staccato un po’ la spina, e quando si molla un po’ ce ne si rende conto subito. Per questo negli ultimi giorni abbiamo ricominciato a caricare il fisico, a fare allenamenti più intensi, e a rimettere la spina un po’ più a fondo nella presa». È il segnale che volete davvero il tricolore? «Ci aspetta una nuova competizione, e il nostro obiettivo è arrivare in fondo. Ci siamo parlati tra di noi in spogliatoio, e pure mister Parlato ha detto la sua: è ora di rientrare in campo a testa bassa, perché stiamo per andare ad affrontare avversarie di valore e per essere competitivi dobbiamo ricordarci come giocavamo fino a Legnago, altrimenti il nostro cammino sarà breve».

    Quanto valore ha per voi questa poule scudetto? «Il campionato significava ovviamente di più, ma, arrivati a questo punto, cercare di far bene è il minimo. Le nostre motivazioni saranno naturalmente meno importanti: vogliamo vincere e concludere la stagione al massimo, ma se andrà in un altro modo non ci fasceremo la testa di sicuro». Che tipo di gare si aspetta, sin da domani a Castiglione? «Bisogna valutare innanzitutto l’atteggiamento delle avversarie: una squadra che ha vinto il campionato all’ultima giornata potrebbe essere più concentrata di una che ha staccato la spina per qualche tempo, ma potrebbe anche accusare la recente sbornia per la festa. Diciamo che siamo curiosi di vedere come andrà: andiamo a Castiglione con la serenità di chi ha già raggiunto il proprio obiettivo, ma anche con la voglia di chi è sempre stato deciso a dimostrare il proprio valore». È un salto nel buio o conoscete i mantovani? «Abbiamo studiato come giocano, i collaboratori del mister sono andati a vederli: è un’ottima squadra, organizzata, con individualità importanti. Sarà una partita impegnativa, e soprattutto sarà partita vera».

    È la prima partita della poule, che al massimo vi vedrà scendere in campo quattro volte. E poi che succederà? «Sicuramente l’augurio che mi faccio è che quelle che ci aspettano non siano le mie ultime quattro partite con questa maglia, e credo che se lo augurino anche molti miei compagni: dopo un’annata così, a tutti piacerebbe rimanere, è naturale. Ma per ora non ci pensiamo, lasciamo che il campo ci dia le ultime soddisfazioni di quest’anno magico, e del futuro parleremo solo da giugno in poi».
     
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    Vittoria buttata via e alla fine ci è anche andata bene,primo tempo dominato che sblocvhiamo su rigore netto,ma non la chiudiamo anche per le decisive parate del portiere di casa,nel secondo tempo è un altro padova,meno tonico e nervoso,si mette male con le espulsioni di ferretti e dionisi,e nel forsing il castiglione pareggia dopo aver sbagliato anche un rigore.
    Arbitraggio scandaloso,espulsioni tutto sommato giuste ma non c'è stato lo stesso metro di giudizio,in più ci mancano due rigori netti,e nell'azione del loro rigore la palla era andata fuori. Meno male che dovevamo essere la "juve" della serie d
     
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    CASTIGLIONE-PADOVA 1-1

    RETI: 16′ pt Cunico (rig.), 37′ st Bignotti

    CASTIGLIONE (3-5-2): Boccanera; Molnar, De Angeli, Guagnetti (1′ st Bignotti); Calandra, Silajdzija, Lombardi (24′ st Maccabiti), Mastrototaro (1′ st Dallamano), Ruffini; Cristofoli, Cazzamalli. A Disposizione: Lassandro, Bottoli, Rinaldi, Chiarini, Camilli, Oliboni. All. Alessio Delpiano.

    PADOVA (4-2-3-1): Petkovic; Busetto, Sentinelli, Niccolini, Salvadori; Segato (35′ st Thomassen), Mazzocco; Dionisi, Cunico (17′ st Nichele), Ilari (10′ st Ferretti); Zubin. A disposizione: Cicioni, Bortot, Degrassi, Fenati, Petrilli, Pittarello. All. Carmine Parlato.

    Arbitro: Claudio Gualtieri di Asti (Salvatori-Pappalardo)

    Ammoniti: Ruffini, De Angeli, Ilari, Dallamano, Zubin, Cristofoli, Mazzocco, Petkovic, Dionisi

    Espulsi: Ferretti, Dionisi

    Video

    le pagelle biancoscudate: bene Salvadori, Segato e Zubin, gioie e dolori per Dionisi e Petkovic, quattro insufficienti
    Gabriele Fusar Poli 17 maggio 2015

    Petkovic 6.5: Giusto un paio di parate nella prima frazione. Ma è nella ripresa che diventa il protagonista, nel bene e nel male: un intervento decisivo su Lombardi, il rigore causato (ma Cristofoli lo grazia), il quasi-miracolo su Bignotti e quello autentico nel finale sempre sul numero 13 rossoblu. Difficile dargli un voto…

    Busetto 5.5: Accorto difensivamente, forma con Dionisi un’efficiente catena di destra. E riesce a rendersi pericoloso anche quando si affaccia in avanti, tanto da avere nel primo tempo la più clamorosa occasione per il raddoppio. Si perde però Bignotti sull’1-1. Non benissimo…

    Sentinelli 6.5: Quando il tuo diretto avversario è un’attaccante da venti gol stagionali vien da sé che la domenica è tutt’altro che “rilassante”. Ma appena capisce che il suo punto forte è il sinistro dalla distanza lo mette nel mirino e lo inibisce. Menzione finale per tutta la squadra: resistere in nove era davvero dura…

    Niccolini 6.5: Aiuta Sentinelli a contenere Cristofoli e compie altri importanti raddoppi di marcatura, armandosi poi di malta e buona volontà per alzare insieme ai compagni la muraglia nel finale di gara. E se il passaggio del turno non è ancora compromesso è grazie al loro spirito di sacrificio…

    Salvadori 7: Particolarmente ispirato sin dalle prime battute di gioco, crea un’occasione d’oro con una discesa delle sue. Poi, col passare del tempo, alterna discese e coperture difensive a profusione. E nel concitato finale di gara è decisivo con continui ripiegamenti. Evidentemente ha un polmone di scorta…

    Segato 6.5: Serve un’autista? Citofonare Segato: dategli in mano le chiavi del centrocampo e lui lo saprà guidare a dovere. Cambi di gioco, passaggi corti, lanci filtranti: dal suo destro parte buona parte delle azioni offensive biancoscudate. Ed il cambio è solo legato alla situazione d’emergenza…

    (Thomassen S.V.)

    Mazzocco 5: Sarà il caldo, o forse il modulo camaleontico del Castiglione, ma sta di fatto che inizialmente fatica a prendere le misure ai pari ruolo aloisiani. Il vero problema, però, è che col passare dei minuti la musica non migliora di molto. L’impegno c’è, meno l’efficacia…

    Dionisi 6.5: Il “Frecciarossa Biancoscudato” sconfina in territorio lombardo. Ed è devastante: sgroppate, cross e pure un rigore guadagnato. Tutto benissimo, dunque. Almeno fino ad un quarto d’ora dalla fine: due ammonizioni nel giro di pochissimi minuti, ed il voto inevitabilmente si abbassa. Perché lasciare la propria squadra in nove è deleterio…

    Cunico 6.5: Dialoga continuamente con Zubin e cerca di dare aria al gioco imbeccando chi si inserisce sulle fasce, terzini o esterni offensivi che siano. Conclusioni a rete? Una. Il rigore. Portiere da una parte, palla dall’altra. Da manuale…

    (Nichele 6): Gettato nella mischia per fare da tassello nella diga biancoscudata.

    Ilari 5: Gli capitano su piedi e testa almeno cinque occasioni. Non riesce però a capitalizzarle, tra errori di precisioni, scelte non proprio azzeccate ma anche bravura altrui. Meno efficace del solito, senza dubbio…

    (Ferretti 5): Difficile commentare l’intervento a piedi uniti. Mister Parlato lo difende, ma dall’alto il “rosso” non sembra scandaloso. Purtroppo.

    Zubin 7: Non approfitta del “cioccolatino” servitogli da Salvadori ad inizio partita. Ma fa a sportellate ovunque e con chiunque. Ed è questa la sua forza: oltre ad essere il fulcro dell’attacco se serve rincula per dare fastidio ai costruttori di gioco del Castiglione. E non è poco…

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    le voci dalla sala stampa. Parlato: “Ci siamo complicati noi questa partita! E l’espulsione di Ferretti…”
    Gabriele Fusar Poli 17 maggio 2015

    Lazar Petkovic: “Oggi abbiamo visto due partite, perché abbiamo tenuto noi il pallino del gioco fino all’espulsione di Ferretti, e poi siamo calati. Il rigore? In quel momento volevo bloccare la palla, non ci sono riuscito e purtroppo sono andato addosso al loro giocatore. Ero arrabbiato, volevo pararlo ma lui l’ha calciato alto quindi va bene lo stesso! Il gol subito? Ho provato a prenderla in extremis ma ero dentro in porta. Il Cuneo? Dobbiamo giocare come abbiamo fatto per tutto l’anno. Sono i dettagli a fare la differenza in questa poule scudetto…”

    Michael Salvadori: “Siamo stati sfavoriti dalle due espulsioni, ero lontano ma per me l’entrata di Ferretti era da giallo e non da rosso! Nel primo tempo potevamo finire 3-0, ma non siamo stati abbastanza cattivi. Poi dopo le due espulsioni dovevamo correre ovunque e quindi siamo andati un po’ in debito d’ossigeno, ma è normale… Domenica col Cuneo dobbiamo portare a casa i tre punti che ci mancano! Noi ci crediamo, anche oggi abbiamo dimostrato di essere una grande squadra portando a casa un punto nonostante la doppia inferiorità numerica. Noi vogliamo vincere questa poule scudetto!”.

    Matteo Dionisi: “L’espulsione? La prima ammonizione era giusta, la seconda invece secondo me no perché è stato un contrasto spalla contro spalla ma magari voleva darmela perché era da un po’ che minacciava di farlo. Chiedo scusa . Il rigore? Sono stato bravo a procurarlo e lui è stato un po’ ingenuo a caderci. Fossimo poi andati sul 2-0 non ci sarebbe stato nulla da dire… Il pareggio? Dura resistere in 9. Non voglio che questa sia la mia ultima partita stagionale!”.

    Roberto Bonetto: “Siamo qua e stiamo lavorando per cercare di arrivare fino in fondo. Questo è un buon pareggio,nulla è compromesso. Mi aspetto un grande pubblico domenica prossima per l’ultima partita in casa”.

    Edoardo Bonetto: “Abbiamo avuto almeno tre occasioni utili nel primo tempo. Le decisioni arbitrali magari hanno condizionato un po’ la partita,l’espulsione di Ferretti mi è sembrata eccessiva. Bene noi nel primo tempo,poi nel secondo l’inferiorita’ numerica ci ha penalizzato. Espulsi due giocatori esperti ? Logico che elementi di spessore ci mettano grinta e questi episodi possono accadere”

    Carmine Parlato: “Ci siamo complicati noi questa partita, perché nel primo tempo potevamo andare sul 2-0. Poi nella ripresa è arrivata l’espulsione di Ferretti, che giudico forse troppo eccessiva perché entrambi i giocatori sono entrati duramente e in una partita così importante e giocata ad alto livello certi interventi possono capitare. Dall’espulsione di Dionisi in poi è subentrata la paura di scoprirsi troppo, è arrivato il loro pareggio ma abbiamo saputo soffrire nonostante il blackout del secondo tempo. Volevamo giocare col Cuneo di domenica e ci siamo riusciti, peccato però per i tre punti. Mi spaventano le assenze? Assolutamente no…”.

    Alessio Delpiano (allenatore Castiglione): “Complimenti ai miei ragazzi, che hanno saputo soffrire e reagire credendoci fino alla fine. I cambi all’intervallo? Ho cambiato modulo perché soffrivamo difensivamente, la loro squadra era davvero forte ed organizzatissima ma nel secondo tempo siamo stati protagonisti di un ritorno importante”.



     
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