Italia-Uruguay

3° Giornata Gruppo D

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  1. lupoverdee
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    ma per favore, tutti i panchinari in piedi a seguire le fasi finali della partita e lui seduto a pensare ai cazzi suoi
    magari a dove andrà a puttane adesso che torna a casa, assieme al fratellino enoch e al procuratore pizzettaro

    prandelli non è un inetto; solo 2 anni fa è arrivato in finale di un europeo; purtroppo ha sbagliato tattica ed è capitato nel girone più duro
     
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  2. Pro nel cuore
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    Io sarei per limitare il numero degli stranieri nelle squadre italiane.
    Come una volta.
    Diversamente facciamo come la GB...
     
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  3. lupoverdee
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    sul mercato italiano si parla di eto'o, pato, drogba.....e uno come bonaventura va alla fiorentina tra l'indifferenza
    i ns operatori di mercato fanno pena
     
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  4. cangrande
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    Questa eliminazione e' tutta di Prandelli non certo del movimento italiano. A che serve limitare gli stranieri se poi convochiamo Thiago Motta e Paletta? Gli stranieri c'erano anche nel 2006.
    La colpa e' solo del CT perche':
    - ha costruito la nazionale su Balotelli salvo poi rendersi conto all'ultimo che stava sbagliando. Cosi ha cercato di correre ai ripari facendo peggio. La sostituzione a fine primo tempo e' stato l'apice, cosi siamo rimasti senza punte.
    - Immobile e Verrati avevano i crampi dopo 70 minuti!! Parolo e' durato 40 minuti. GIuseppe Rossi deve essere su una sedia a rotelle per essere stato escluso per la condizione.
    - avevamo ai mondiali 6-7 giocatori che non erano mai stati convocati. E poi in conferenza stampa parla di progetto tecnico? Ma quale progetto?

    E' ora anche di finirla di pompare il nostro campionato: il capocanniere non sa la regola del fuorigioco e il vice ha 37 anni....

    CITAZIONE (lupoverdee @ 24/6/2014, 21:50) 
    sul mercato italiano si parla di eto'o, pato, drogba.....e uno come bonaventura va alla fiorentina tra l'indifferenza
    i ns operatori di mercato fanno pena

    Purtroppo gli italiani costano cari e sono piu' scarsi. C'e' un problema di selezione e formazione a livello giovanile. Per dire, Parolo si e' fatto la serie C e non e' mai stato nel giro della nazionale (secondo wiki una convocazione in U19 senza giocare). Chissa' come vengono fatte le convocazioni! Non e' un problema di stranieri forti, quelli ci sono sempre stati. E' che un sudamericano di 21 anni e' di un'altro livello rispetto ai parieta' italiani.
     
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    Concordo con cangrande !
     
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  6. Brigante84
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    Dalla padella alla brace
    Da qualche parte già si parla di Allegri
    Si salvi chi può!!
     
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  7. SoloRossonero
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    Al di là della crisi in cui versa il calcio italiano, secondo me avevamo le potenzialità per centrare almeno i quarti di finale, e questo girone lo potevamo vincere.

    Prandelli ha sbagliato tutto.

    Le convocazioni sbagliate.

    Il modulo tattico. Cosa hai fatto fino ad adesso se arrivi al mondiale e cambi modulo tattico... su cosa hai lavorato? Se cambi vuol dire che non credi nemmeno te nel modulo che proponi.

    Le motivazioni. Non è stato capace di creare un gruppo unito dove ci si aiuta l'un l'altro e si rema verso un unico obiettivo. Ho visto solo in pochi la voglia di lottare.

    La forma fisica. Pessima. Come si fa ad essere stanchi? Gente che si allena per un mondiale, arriva stanca alla partita. Ma il preparatore atletico che fa? Cassano due volte è subentrato e per due volte abbiamo giocato in uno meno. Thiago Motta ha giocato 20 minuti stasera e già dopo cinque era sulle gambe. Per me è inconcepibile. C'è della palese incompetenza.

    Bene che si siano dimessi Prandelli e Abete.

    CITAZIONE (Brigante84 @ 25/6/2014, 00:17) 
    Dalla padella alla brace
    Da qualche parte già si parla di Allegri
    Si salvi chi può!!

    No!

    Rivoglio Prandelli!
     
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  8. malattiataranto
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    d accordo conil veronese.
    in sintesi,io lo vado dicendo sempre:ilcampionato italiano nn è attendibile quanto si crede...aveva ragione capello quando diceva che era poco allenante...giocatori che all estero fanno benino in italia sono dei top player...il livello del calcio mondiale si è alzato mentre quello italiano in proporzione ha perso molti colpi...a confermare ciò,è il fatto che io delle partite che ho visto,nn ho notato nessuna squadra sprovveduta,neanche quelle sulla carta meno dotate.
     
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    campionato italiano e' sceso di livello da anni, basta vedere anche la b di quest'anno, una c2 di dieci anni fa'.
    Siamo usciti meritatamente sia per la qualita' dei giocatori sia per gli orrori tattici di prandelli che con quel 4-1 4-1 ha dimostrato di farsela sotto prima ancora di entrare in campo, mondiale perso contro il costarica quando solo un insano di mente poteva mettere su quel centrocampo senza verratti mi chiedo il psg come abbia fatto a spendere tutti quei soldi per thiago motta e poi basta con sto' cazzo di balotelli e' un mediocre non ha le palle, gioca 45 minuti, prandelli ha fatto il grave errore di puntare tutto su di lui.
    Ha sbagliato anche le convocazioni, uno che porta un paletta cosi' puo' essere un Ct?
     
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  10. ilcatanzaronelcuore
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    Se in serie B giocano squadre che si chiamano Carpi, Lanciano e Trapani ?
     
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  11. DEDO72
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    Vi vorrei proporre l'analisi di un mio amico sulla débacle italiana, direi che rispetta fedelmente la realtà.

    1. MODULO. Continuo a pensare che il 3 5 2 sia stato il modulo giusto. Il problema era semmai nell’atteggiamento, troppo speculativo. Se avessimo giocato dall’inizio come abbiamo fatto negli ultimi 9 minuti (una volta subito lo svantaggio) una rete gliel’avremmo fatta. Ma l’Italiano è così, pigro, fa le cose solo se non c’è alternativa, o peggio si accontenta e non immagina nemmeno che allargando l’orizzonte si trovano cose migliori: è lo stesso motivo per cui a scuola si accontenta del 6, che sposa quella con cui è stato fidanzato 15 anni anche se non la sopporta più, che va in vacanza da 30 anni nella stessa spiaggia, spendendo 1500 euro per una pensione due stelle quando con gli stessi soldi potrebbe ansare in un resort a 5 stelle di qualsiasi mare del mondo, sicuramente più pulito. Il modulo dicevamo: confermo che la difesa a 3 era l’unica possibile, se non altro con i giocatori che aveva portato via. Se avesse voluto giocare con la difesa a 4 avrebbe dovuto portare in Brasile Bonera, Dainelli o Astori. Ma ecco, se le alternative erano queste, se i grandi esclusi rispondevano a questi nomi, se per rafforzarci abbiamo fatto i salti mortali per naturalizzare Paletta, questo ci fa capire la pochezza del calcio italiano.
    2. CAUSE. Il problema è la serie A. Prendete le squadre principali e guardate le formazioni: La Juventus ha 5 titolari italiani inamovibili più uno precario (Marchisio) e fin qui va bene. La Roma ne ha 2 titolari (De Rossi, Totti) e due precari (Destro e Florenzi). Il Napoli ha 2 precari (Maggio e Insigne). L’Internazionale tiene fede al suo nome e per gran parte del campionato, ma direi negli ultimi 20 anni, non ha schierato Italiani, a parte qualche apparizione di Ranocchia nel finale di stagione. Il Milan alza la media con Balotelli,De Sciglio, Abate e Montolivo più il già citato Bonera. Insomma, avrete capito che il serbatoio da cui attingere è molto esiguo, soprattutto in virtù del fatto che il calciatore taliano non ama allontanarsi dal suo Paese, sia per la già citata indolenza (vedi reiterata pensione sulla riviera romagnola) sia perché, salvo eccezioni (Verratti e Sirigu), viene automaticamente scartato dal selezionatore di turno, che non ha voglia di vedersi i dvd del campionato russo o cinese (Criscito e Diamanti), figuriamoci quello olandese, dove Pellè ha fatto caterve di gol… Ne consegue che i nostri giocatori non acquisiscano esperienza internazionale (non a caso Verratti e Sirigu sono stati fra i pochi esordienti al mondiale cui non tremassero le gambe) e non liberano posti in serie A a giovani connazionali. Il contrario accade nei Paesi sudamericani, dove l’esportazione di giocatori è una delle voci preponderanti del PIL (sembra una battuta, ma è tutto vero, andatevi a vedere il bilancio statale argentino): dalla Russia alla Cina, dalla Malaysia all’Australia, centinaia e centinaia di Brasiliani, Argentini, Uruguagi vanno a fare esperienze utili e a portare rimesse e valute nel proprio Paese, dove i campionati Nazionali sono dei veri e propri vivai che sfornano a ripetizione nuovi talenti. L’età media del campionato Argentino è di 22 anni, quello brasiliano 23, con percentuali di giocatori autoctoni che sfiorano l’80% (in Italia siamo al 30% con 27 anni di media): il selezionatore argentino può scegliere fra quasi 400 professionisti che giocano nei vari campionati del mondo, permettendosi il lusso di escludere gente come Tevez, Samuel e Cambiasso che con gli azzurri sarebbero stati titolarissimi. Insomma, se si deve pescare, si cattura più pesce in uno stagno o nell’oceano? La stessa magagna ce l’ha l’Inghilterra: la premier League sarà pure il più bel campionato del mondo, ma di sudditi di Sua Maestà ne giocano pochi. Pensate al portiere: Hart è titolare della Nazionale perché è l’unico che nel campionato gioca con continuità. Gli altri due portieri dell’Inghilterra, i quasi omonimi Foster e Forster, nei loro club fanno i secondi… Se poi aggiungete che anche gli Inglesi fanno fatica ad attraversare la Manica ecco che il solo punto conquistato al mondiale è il manifesto del calcio inglese.
    La stessa e celebrata Spagna non aveva vinto nulla fino ai 4 anni d’oro (2008-2012), finché cioè non ha trovato una nidiata di talenti della Cantera del Barcellona (Xavi, Iniesta, Piquè, Villa), mescolata a giocatori di prima qualità che sono andati a fare esperienze all’estero (Xabi Alonso, Torres, Mata, Silva, Fabregas). Fino a qualche anno fa gli Spagnoli si allontanavano da casa solo a fine carriera (Victor, Martin Vasquez, Gallego o Raul più recentemente). Stesso problema lamentava Capello prima del mondiale. “Ho solo 40 Russi professionisti”, diceva il tecnico di Pieris. Ma potete scommettere che Putin farà qualcosa per evitare brutte figure nel prossimo mondiale che si giocherà in Russia, imponendo almeno 8 giocatori russi alle varie squadre.
    3. EMIGRARE FA VINCERE. La storia insegna che più le squadre hanno calciatori che giocano all’estero, più ha la possibilità di vincere il mondiale: la Germania del 1990 aveva 8 titolari che giocavano in Italia (i vari Matthaeus, Brehme, Kohler, Klinsmann, Voeller…), il Brasile del 1994 era formato dagli scarti della serie A (Mazihno, Dunga) e grandi giocatori di campionati di livello come Romario del Barcellona, Bebeto del Deportivo, Taffarel del Parma. La Francia del 1998 aveva solo Barthez e Blanc che giocavano nella Ligue (con esperienze però rispettivamente in Italia e Inghilterra), gli altri erano sparsi nei campi del vecchio continente (Deschamps, Zidane, Thuram in Italia, Henry in Inghilterra, Lizarazu in Germania… ). Il Brasile del 2002 non aveva nessuno che giocasse nel proprio Paese… escludendo i nostri mammoni nel 2006 (escluso Toni che giocava nel Bayern) arriviamo alla Spagna, di cui ho parlato, che ha sconfitto l’Olanda dei vari Robben, Van Persie, Van Bommel, Snejder, nessuno che giocasse nella Eredivisie…
    4. SOLUZIONI. In Italia come possiamo fare? Non avendo un Putin e dovendo obbedire alle leggi dell’UE, che prevedono il libero scambio di merci e lavoratori (sembra strano, ma anche i calciatori lo sono), l’unico modo è adattare quello che si fa in lega pro, dove le società vengono ricompensate in base a quanti giovani fanno giocare (si chiama premio sulle valorizzazioni). Insomma, non potendo imporre di far giocare gli Italiani, lo si può però incentivare: ad esempio, la FIGC potrebbe dare che so, 50 mila euro per ogni italiano titolare a partita o un tot a minuto giocato da ogni calciatore italiano. Defiscalizzare gli ingaggi degli giovani nostrani, evitando che le società preferiscano risparmiare acquistando 5 africani con lo stesso prezzo con cui pagherebbero un italiano. Insomma, il modo lo si trova, altrimenti va a finire che il prossimo mondiale lo dobbiamo fare ancora con Buffon, Pirlo, De Rossi e Barzagli.
    5. ERRORI. L’ultima frase mi porta sul fatto prettamente tecnico: è mai possibile che a distanza di anni questi 4 campioni del mondo siano stati ancora i migliori, siano ancora imprescindibili? No, ma è chiaro che non c’è stato rinnovamento, per i motivi che vi ho detto sopra. Se mi è permessa una semplice critica, quando ho visto entrare Thiago Motta, ho detto ”Meno male, le mette per marcare Godin sui calci d’angolo”. E già, perché Godin ha questa prerogativa: segna su calcio d’angolo. Lo ha fatto nello “spareggio” che ha consegnato all’Atletico la Liga in casa del Barcellona e nella finale di Champions, nemmeno un mese fa, mica contro il Levante o il Pizzighettone… Invece nell’azione del gol, Thiago Motta si occupava credo di Arebalo Rios, che supera di poco i 160 cm…
    6. ALLENATORE. Prandelli ha le sue colpe, è innegabile: qualche cambio sbagliato, ha insistitiìo troppo con un modulo non adatto ai giocatori che aveva portato via, alcuni fuori ruolo, qualche esclusione sbagliata, tipo Rossi e Maggio; ma a parte la non coerenza nell’aver ignorato il codice etico con Chiellini, è una brava persona, dignitoso e in fondo ha preso una Nazionale finita e l’ha portata in finale dell’Europeo e al mondiale con delle qualificazioni da record. Purtroppo nel periodo cruciale ha avuto una grossa flessione. Se ci fate caso nelle ultime 10 partite abbiamo vinto solo con l’Inghilterra e la Fluminense, concedendo il pareggio al Lussemburgo. Ha avuto il merito, cosa rara nel nostro Paese, di dimettersi ed il coraggio di prendersi tutte le responsabilità, anche quelle non sue.
    7. VITTIMISMO. Infine basta con il vittimismo: non prendiamocela con l’arbitro, perché fino a che eravamo in 11 avevamo fatto un tiro in porta su punizione. Se ci appenderemo al solito alibi di chi perde a calcio, faremo come nel 2002, quando tutti parlavano di Moreno, ma non del liscio di Panucci, della marcatura di Maldini, o del gol sbagliato da Vieri. E così due anni dopo agli Europei siamo andati in Portogallo con le valigie piene di vittimismo: siamo usciti al primo turno e ce la siamo presa con il biscotto fra Svezia e Danimarca, che noi Italiani avremmo fatto ugualmente, ma non con il fatto che nelle partite contro quelle due squadre avevamo tirato in porta una sola volta (peraltro segnando).
    8. SOPRAVVALUTATI. Poi basta aspettative eccessive su giocatori normali: Balotelli è uno di questi, nella sua carriera in tutto ha fatto bene una mezza stagione con il Milan, quando per altro bastava cadesse in area che gli davano rigore. È un buon giocatore, ma non un campione. Così come Immobile, sperando che la Bundesliga lo fortifichi.Ma la lista di sopravvalutati dal nostro mediocre campionato è lunga, ci metto anche Chiellini, tanto per non farmi tacciare di eccessiva juventinità. Non basta essere capocannoniere in Italia per sfondare al mondiale, o solo per avere un riconoscimento globale, altrimenti Di Natale e Signori avrebbero dovuto vincere il Pallone d’oro…
    9. DEMAGOGIA. Infine basta con la demagogia, con i calciatori che prendono troppi soldi, che sono dei vagabondi. Innanzitutto ormai gli Italiani non è che prendano più così tanti soldi, non c’è più Moratti, quello che ha pagato un milione di euro per partita giocata a Recoba, Berlusconi i soldi li deve dare a Veronica, Tanzi e Cragnotti sono in galera. Tanto per fare un paragone, la somma degli stipendi di Cavani e Suarez superano di gran lunga tutti quelli dei titolari dell’Italia messi insieme. Va beh, direte, ma il Costa Rica no. È vero, ma per fortuna a calcio vince chi gioca meglio, non chi guadagna più soldi, altrimenti il mondiale lo vincerebbe sempre il Brunei o l’Arabia Saudita. E se pensate che i calciatori guadagnino comunque troppo, sappiate che le scuole calcio accettano volentieri iscrizioni. E un po’ come quando mi accusano, da insegnante, di usufruire di troppi giorni di ferie: l’università era libera e aperta a tutti.
     
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    Spalletti o Mancini sarebbero buone scelte !

    Allegri no !!
     
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  13. DEDO72
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    Trapattoni???
     
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  15. RoxasP
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    io me la sono vista da indifferente con amici e birra,come partita è stata abbastanza bruttina,ovviamente l'italia doveva giocare per il pareggio,ma manco quello è riuscita a fare.
    mettere cassano e levare tutte le punte è stato veramente un suicidio,una cosa proprio inspiegabile.
    l'entrata di marchisio è roba proprio da deficienti,uno con tutta quell'esperienza non dovrebbe fare certe cagate,a centrocampo,con l'arbitro a due passi.il rosso poteva starci come non poteva starci,fatto sta che marchisio è stato un locco.
    l'uruguay non è che abbia fatto molto di più,però anche lì se lasci fare a godin così è ovvio che ti purga.
    l'assalto finale,che poi manco è esistito,è stato qualcosa che provocava vomito.zero lanci in area (ovvio avevi levato tutte le punte),zero scatti,sembrava quasi difendessero la sconfitta.
    prandelli che per quattro anni ha provato sempre e solo un solo modo di giocare,dal niente decide di cambiare tutto.le cose sono due:o non ci ha capito un cazzo sbagliando per quattro anni,o non ci ha capito un cazzo nella partita di ieri.a me sembra non ci abbia capito una sega in entrambi i casi :D
    comunque prepariamoci perchè il piagnisteo che grida al complotto calcistico in perfetto stile italiano è partito e durerà a lungo.
     
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97 replies since 23/6/2014, 13:50   827 views
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