Calcioland

Posts written by Ciocapiat

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    Forza REGIA!!
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    L'Alessandria deve temere solo l'arbitro, forza grigi
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    CITAZIONE (Meridiano Zero Ct @ 15/6/2017, 06:31) 
    :intervista:


    Il tecnico della Reggina Leonardo Menichini esordisce così in conferenza stampa dopo la sconfitta contro l'Alessandria: "Sono contento di quanto ha dato la squadra, ma non del risultato. Volevamo regalare un altro risultato ai nostri tifosi, alla nostra gente che ci ha seguito con passione.
    Non posso però dire nulla ai nostri giocatori, sono fiero di aver allenato questo gruppo che ha tenuto testa all'Alessandria. La differenza l'ha fatta quel grandissimo giocatore che è Gonzalez, un giocatori illegale in questa categoria, potevamo essere più attenti, ma non era facile limitarlo. Prendere gol dopo 5 minuti ha messo la gara in salita e poi ha potuto agire su spazi larghi, ma noi siamo riusciti ad arginarli bene grazie al nostro possesso palla. A volte il nostro giro palla non è stato produttivo, ma loro erano molto chiusi e non era facile creare occasioni nitide".

    Qualche episodio non vi è stato favorevole
    "Non ci hanno detto bene gli episodi perché poteva esserci un rigore per noi, abbiamo preso un palo con Cesarini che poteva cambiare la gara. Ma non posso imputare nulla ai giocatori che hanno dato tutto quello che avevano durante la mia gestione, escluso il finale di campionato, hanno sempre giocato molto bene sia dal punto di visto tattico sia dal punto di vista mentale"

    Come mai Guidone è entrato tardi?
    "Ho alternato lui e Marchi durante tutto l'anno, oggi me la sono sentita così e si può dare tutto. Sono soddisfatto sia di Marchi sia di Guidone. Speravo di tenere la gara in bilico più a lungo e poi inserire Guidone per fare la differenza, ma così non è stato. Comunque quando è entrato abbiamo accorciato".

    della REGGIANA......giornalaio!
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    Beh anche un tifoso del Parma ammetterebbe che il Pordenone avrebbe meritato di vincere, arbitraggio determinante.
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    CITAZIONE (Il Tattico @ 16/1/2017, 17:03) 
    CITAZIONE (Ciocapiat @ 16/1/2017, 16:01) 
    Parma deve marcire qualche anno in C, comoda fare la serie A coi soldi falsi

    Posso ridere?

    ridi ridi bagolone
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    Parma deve marcire qualche anno in C, comoda fare la serie A coi soldi falsi
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    per chi scrivi?
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    BOLOGNA - Scena a dir poco surreale allo stadio Braglia di Modena, dove il Carpi è stato sostanzialmente sfrattato per un pomeriggio dal Modena. La decisione è stata presa direttamente dal presidente gialloblù Antonio Caliendo, che ha fatto trovare chiuse ai biancorossi le porte dell’impianto: lì si è consumata una scenetta tipica dei campetti amatoriali, con i giocatori del Carpi, in testa Marco Borriello, che aspettavano con i loro borsoni fuori dal portone in attesa di notizie. Sul campo del Braglia, al posto del Carpi, si è allenata la Primavera del Modena. Il tecnico del Carpi Giuseppe Sannino ha provato a parlare negli uffici gialloblù con Caliendo per mediare, ma è stato respinto con perdite: «Non c’è stato niente da fare», ha detto risalendo in macchina e dirigendosi allo stadio Cabassi di Carpi dove il club ha deciso di dirottare la seduta di allenamento in vista del derby di sabato alle 18 contro il Bologna. Derby che si dovrà giocare allo stadio Braglia, ecco perché la situazione andrà risolta in breve tempo.
    DIVERGENZE ECONOMICHE – Il Braglia infatti è al centro di una convenzione tra il Comune di Modena e il Modena che scade nel 2034, ma nella scorsa estate è stato firmato tra le tutte le parti in causa un contratto biennale di utilizzo dello stadio da parte anche del Carpi, che non poteva giocare la serie A nell’angusto Cabassi, per 700.000 euro. Caliendo ha preso la decisione odierna sostenendo inadempienze del club biancorosso, ma il Carpi non ci sta e per bocca di Matteo Scala, responsabile dell’organizzazione generale, attacca: «Caliendo lamenta mancati pagamenti, ma noi abbiamo saldato tutto e il 7 settembre scorso il Tribunale di Modena ha pignorato i soldi per pagare i creditori del club gialloblù». Una situazione delicata, resa ancora più ingarbugliata dall’allenamento odierno della Primavera del Modena, dato che la convenzione prevede che nessuna altra squadra a parte i biancorossi (che hanno diritto a una rifinitura) possa calcare il campo del Braglia nei quattro giorni precedenti una partita del Carpi. «È una sceneggiata indecorosa che ha Caliendo come protagonista, stiamo già valutando quali azioni mettere in campo» ha tuonato l’assessore allo Sport del Comune di Modena Giulio Guerzoni.

    COMUNICATO DEL CARPI – In merito alla vicenda, il Carpi nel pomeriggio ha diramato un comunicato ufficiale sul proprio sito, definendo «gravissimo ed inaccettabile» il comportamento di Caliendo, ripercorrendo gli accordi per il Braglia e confermando che il 7 settembre ha ricevuto «un atto di pignoramento presso terzi, notificato dagli Ufficiali Giudiziari presso il Tribunale di Modena nell’interesse di una fornitrice del Modena». In questo atto il Tribunale ha intimato al Carpi di non corrispondere al Modena una cifra fino ai 26.439,45 euro, superiore alla somma della rata (15.758,33 euro, IVA compresa) per l’affitto del Braglia maturata a favore del Modena e scaduta a fine settembre. Il Carpi ha poi annunciato che tutelerà i propri interessi in ogni sede, auspicando «un intervento immediato, fermo e risolutivo del Comune di Modena» sulla vicenda. Che resta a dir poco grottesca.

    dal corriere di Bologna



    Dai che se fa la fine del Parma :wub:
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    CITAZIONE (wsb 1981 @ 19/10/2015, 15:23) 
    VINCERE!!!

    beh lo avete fatto di poco direi ;)
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    forza carpi
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    forza Pescara
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    Catanzarese te peis com al piomb
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    San Benedetto del Tronto, domenica 7 giugno 1981; nella Curva Sud dello Stadio Fratelli Ballarin divampa un incendio mentre sta per iniziare l’incontro di calcio Sambenedettese-Matera che sancirà la promozione in serie B della squadra marchigiana.
    In un clima di grande festa, circa 7 quintali di carta bruciano sotto 3500 persone che, per diversi minuti rimangono intrappolate sui gradoni della Curva Sud.
    Il panico è totale: le chiavi delle porte delle uscite di sicurezza non si trovano, gli idranti non funzionano!!!
    Si rimane impotenti davanti al crescere delle fiamme divenute sempre più alte e minacciose; molti fuggono alla disperata investendo altri che cadono rovinosamente a terra prede del fuoco che avanza impetuoso alimentato anche da un vento malefico (vento e fuoco).
    Dove non c’è il fuoco si forma la calca e molte persone vengono spinte violentemente contro le reti di recinzione e il loro terrore è che queste reti, soprattutto quelle laterali nella parte più alta della curva, possano crollare e farli precipitare nel vuoto.

    Fortunatamente non mancano gesti nobili ed eroici come quello del Signor Luciano B. che, rischiando la propria vita, salva dalle fiamme un bambino di 10 anni.
    Questo accade mentre in campo, tutti, dai giocatori delle due squadre alla terna arbitrale e a chi si trova sul manto erboso, cercano impotenti di fare qualcosa.
    Purtroppo, però, molti saranno i feriti e quelli più gravi, verranno trasferiti il giorno dopo nei centri ustioni specializzati d’Italia, a Roma, Cesena, Brindisi, Padova e Parma.
    Dopo giorni di atroci sofferenze perderanno la vita Maria Teresa Napoleoni di 23 anni, segretaria presso una ditta calzaturiera e Carla Bisirri di 21 anni che da poco aveva iniziato l’attività in proprio di parrucchiera.
    Entrambe avevano riportato ustioni del 1°,2° e 3° grado su più del 70% del loro corpo.
    Maria Teresa era caduta tra le fiamme e si era rialzata nel disperato tentativo di fuga per poi, in un gesto istintivo, strapparsi gli abiti di dosso ma, sfortunatamente, ricadere a terra una seconda volta sul rogo sui gradoni di cemento in prossimità del maledetto sottopassaggio dell’entrata est della Curva Sud.
    Carletta, così veniva chiamata amichevolmente Carla, già molto giovane aveva lavorato per diversi anni dalla parrucchiera di mia madre a Martinsicuro; ero un fanciullo e ogni volta che mi vedeva mi riempiva di coccole.
    Viste le premesse il rogo del Ballarin può essere considerata una tragedia quasi annunciata.
    Di sicuro è stata troppo e spesso dimenticata; e sono state dimenticate IN TUTTI I SENSI le vittime, i loro familiari e i sopravvissuti alcuni dei quali, ancora oggi dopo quasi trent’anni, devono sottoporsi a piccoli interventi di chirurgia plastica.
    Quel 7 giugno 1981 avevo poco più di 12 anni e mezzo ed ero tra i 3500 della Curva Sud: io e la mia famiglia (c’erano tutti quel giorno allo stadio) arrivammo poco dopo le 15 (quasi due ore prima dell’inizio della gara).
    La Curva Sud era già gremitissima.
    In tutte le maniere, facendoci spazio tra la gente, riuscimmo a salire i gradoni fino a quando non trovammo posto nella parte più alta ed esterna, verso la tribuna coperta, proprio attaccati alla rete di recinzione.
    Con me avevo un cappellino rossoblu con una “B” rossa sul davanti e la bandiera della Samb con due “B” rosse, una più grande al centro, sullo scudetto e l’altra più piccola lateralmente sopra il blu della bandiera.
    Durante il rogo fummo violentemente spinti e schiacciati verso la rete dalla moltitudine di persone che fuggivano dalle fiamme e rischiammo di precipitare nel vuoto da un’altezza di circa 10 metri.
    Ci fu un attimo che guardai in basso e vidi, attraverso la “BEATA” rete proprio “a piombo” sotto di me la tettoia dell’entrata sud della Tribuna Coperta.
    Fu un miracolo se in quei lunghi e tragici minuti la rete di recinzione non crollò sotto il nostro peso…
    Ho conservato la bandiera rossoblu che sventolavo quel giorno: in quei tragici momenti s’impigliò alla rete di recinzione strappandosi proprio nel suo cuore; un ricordo di quei lunghi e terribili minuti e la consapevolezza che, almeno per noi, andò bene…
    Così iniziava il 7 giugno 1981 l’estate “nera” di San Benedetto del Tronto dove, appena tre giorni dopo, il 10 giugno, verrà rapito Roberto Peci, fratello di Patrizio il “Super pentito” delle Brigate Rosse.
    Dopo 55 giorni di prigionia, il 3 agosto a Roma, Roberto verrà barbaramente ucciso.
    Questo breve video è un dovuto ricordo verso chi da quel 7 giugno 1981 iniziava un lungo e doloroso calvario di vita.
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    il Chievo riesce sempre a salvarsi...maledetti
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    Fallimento. La strada è segnata ed è (forse) la sola che possa portare a una sorta di salvezza. Udienza-lampo presso il Tribunale a Parma, conclusa poco prima delle 11. E alle 15,30 la decisione del Tribunale. Sì al fallimento, nominati i due curatori fallimentari e via all'esercizio provvisorio. Era la soluzione auspicata. E domenica alle 15, al Tardini, Parma-Torino si gioca. Si attende la decisione ufficiale.

    ECCO LA DECISIONE DEL TRIBUNALE

    Il Tribunale di Parma, in data odierna, ha dichiarato il fallimento di Parma FC S.p.A., disponendo contestualmente l’esercizio provvisorio dell’impresa. Con la medesima sentenza il Tribunale ha designato Pietro Rogato quale Giudice Delegato e ha nominato Angelo Anedda - Presidente dell’ordine dei Dottori Commercialisti di Parma - e Alberto Guiotto – Dottore Commercialista in Parma e Presidente della Commissione crisi d’impresa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili quali curatori fallimentari. L’incarico affidato ai due professionisti è quello di gestire l’azienda, coordinandosi con il tribunale e il comitato dei creditori, accertare le passività fallimentari e le eventuali responsabilità degli organi sociali, liquidare le attività, anche attraverso la vendita dei beni aziendali, il recupero di crediti e azioni di risarcimento danni, per destinarlo ai creditori. Compito dei curatori sarà anche quello di verificare se sussistano effettivamente le condizioni per la prosecuzione e conclusione del campionato di serie A da parte della storica società calcistica.

    DEBITO DA PAURA: 218 MILIONI
    I debiti complessivi del Parma ammontano a 218.446.754,61 euro, con un patrimonio netto negativo di 46.696.901 euro. E' il dato contenuto nella sentenza di fallimento del club ducale pubblicata nel primo pomeriggio dal Tribunale di Parma. Secondo le informative depositate dalle Guardia di Finanza lo scorso 16 e 17 marzo il Parma Fc ha pure, scrive la sentenza, "un ingente debito sportivo stimabile allo stato in euro 74.360.912 di cui 63.039.920 nei confronti dei calciatori tesserati, salvi ulteriori e più approfonditi accertamenti". Per questo motivo, conclude il giudice Pietro Rogato, ''lo stato di insolvenza appare conclamato ed irreversibile''.
    Mediaset sport
58 replies since 13/4/2012
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